Iraklia, Schinoussa, (Antiparos) e Sifnos

Ηρακλειά, Σίφνος

(Arcipelago delle Cicladi)

Grecia Ελλαδα

fino al cuore della terra...

 

Diario di viaggio 6-15 ottobre 2017

di Michele Spiriticchio

 

 

 

Ormai sono già 5 anni che parto per la Grecia a fine stagione, settembre o ottobre non fa differenza, l'importante è ritagliarsi un po' di tempo per continuare a guardare fuori cosa c'è...

 

Viaggiare fa bene, continuo a pensarlo e ne sono convinto. Viaggiare è importantissimo nella vita.

Non potete immaginare quanto sia giusto continuare a vivere seguendo i sogni, l'istinto...

 

 

Parte III (6-15 ottobre 2017)

Questa parte di viaggio in Grecia riguarda la terza volta di quest'anno dopo quelle di giugno e agosto.

La prima parte è in qualche modo descritta anche se parzialmente in questa pagina: Anafi e Amorgos.

 

 

(Quando un programma deve essere cambiato all'ultimo momento. Perchè certe volte succede che in viaggio o perlomeno a me spesso possa capitare di stravolgere un progetto e itinerario per eventi che non possono essere previsti...)

 

 

 

6 ottobre 2017
 

Questo giro, il terzo in Grecia quest'anno, inizia con l'arrivo ad Atene con un volo easyjet comprato da tempo.

Arrivando nel primo pomeriggio esattamente alle 14.30 riesco al pelo a salire sul bus X93 delle 14.50 diretto alla stazione centrale degli autobus Ktel in Kifisou street.

Cercando su internet e studiando un po' i trasporti arrivo a realizzare il progetto di dirigermi nel Peloponneso esattamente in fondo in fondo al dito estremo orientale fino alla località di Neapolis da dove partono i traghetti per l'isola di Kithera o Citera.

L'ultimo bus della giornata è alle 16.15. Posso farcela, potrei farcela. E sul bus X93 guardo di continuo l'orologio, anzi lo smartphone, pensando ai minuti che mi restano sempre se arriverò in tempo, per cercare la biglietteria giusta e fare il biglietto.

Fortunatamente arrivo con qualche minuto di anticipo (solo cinque) nonostante alcune deviazioni del cavolo che non comprendo, tra vicoli anonimi lateralmente alla grande arteria diretta fino al Pireo...

La stazione dei bus di Atene non è moderna nè così importante penso visto che è imboscata e abbastanza "nascosta" nella metropoli.

Un grande spiazzo con i marciapiedi dove partono i bus e una sala biglietteria con l'ufficio informazioni. Chiedo dov'è lo sportello per i bus diretti nella regione della Laconia, la ragazza mi fa cenno alle mie spalle.

Vedo lo sportello, piccolo e in un angolo, la tabella che indica "Monemvasia e Neapolis" oltre ad altre due destinazioni.

Quando chiedo un biglietto proprio per Neapolis la signora dietro al vetro mi dice "Full", Avrio to proì". Niente, solo domattina potrei partire. Ma io di voglia di starmene una notte ad aspettare il bus per domani, qui, ad Atene proprio non ne ho voglia e allora, allora cambio programma e penso alle "solite" (stupende e bellissime) isole delle Cicladi raggiungibili dal vicino porto del Pireo...

Torno in Kifisou dove un torrente di auto e bus si muove forte.

Salgo su un taxi e intanto devo fare in fretta in frettissima visto che sono le 16.30 e cerco di riassumere alcune bozze di idee per come cambiare questo viaggio in Grecia che non ha altro scopo di godere di una vacanza fuori stagione con il desiderio di conoscere posti nuovi, fare un po' di mare, riposare e stare bene.

A questo punto, sfumato il viaggio verso il Peloponneso e Neapolis devo arrangiarmi e improvvisarne un altro. Che fatica sì, ma che bella fatica !!

Nel cuore ho alcune isole che conosco e dove tornerei volentieri e penso soprattutto ad Anafi che ho visitato proprio a giugno. Il traghetto per Anafi oggi c'è e parte alle 18 ma arriva alle 5 del mattino, una mazzata. Penso anche a Sifnos che vorrei conoscere meglio, l'ho visitata tanti anni fa e non bene e i ricordi sono minimi. Purtroppo l'ultimo traghetto di oggi è già partito alle 16.00.

Le ultime perplessità le passo in un'agenzia del Pireo quando chiedo lumi sulle isole più vicine a Sifnos dove andrei e domattina potrei spostarmi infine a Sifnos. Paros o Naxos sarebbero valide oppure Serifos. Devo fare in fretta, il tempo passa, solo alcuni istanti e mi decido per Paros, va bene, il traghetto della blue Star ferries parte tra poco alle 17.30. 34 euro e mezzo, il gate E7 comodissimo dietro alla biglietteria.

Il ferry è comunque pieno anche se siamo già al 6 ottobre.

Puntuale, pulito e tranquillo. I traghetti di adesso in Grecia sono perfetti.

Io mi siedo su una poltrona grande e comoda reclinabile dove posso rilassarmi e attendere le 22 ora di arrivo a Paros. Alla televisione danno telegiornali e programmi di intrattenimento. Il ristorante è aperto e anche i bar.

All'altoparlante viene annunciata la partenza, puntualissima e le fermate di questo traghetto. Paros, Naxos, Iraklia e Amorgos nel porto di Katapola.

 

Tappi nelle orecchie e sonnellini continui e intanto si sviluppa un cambio nel cambio.

“Paros, Naxos, Iraklia e Amorgos nel porto di Katapola”.

La voce dello speaker elenca ancora in lingua greca e inglese le tappe di questo traghetto, e questa insistenza mi entra dritto in testa fino a farmi cambiare nuovamente idea.

Ho un biglietto per Paros ma io a Paros non ci voglio andare anche se sarebbe solo per una notte dopodichè mi trasferirei a Sifnos domattina.

Ma Iraklia non la conosco mentre Naxos e Amorgos sì.

Medito e penso che l’arrivo ad Iraklia sarebbe per mezzanotte e mezza, certo, si può fare. E anche se ho il biglietto per Paros questa volta non dico niente e tento, rischio anche se non mi è mai capitato un controllo biglietto a bordo.
 

Questa giornata ha visto tanti cambi di direzione, dopo aver abbandonato l’idea del Peloponneso, di Neapolis e Citera (sicuramente sarà per un’altra volta), ora volto verso Iraklia saltando Paros e per il momento anche Sifnos anche se vedrò nel proseguio di questa settimana di visitarla.
 

E’ l’una passata, dopo le fermate di Paros e Naxos il traghetto è quasi vuoto, scendo nel porticciolo di Iraklia senza idea di dove dormire.

Come spesso mi è successo in Grecia l’impatto dell’arrivo sull’isola è memorabile. Un piccolo porto riparato e fiordo naturale, l’acqua trasparente che scorgo sotto di me e le poche luci ancora accese. Fortunatamente a un bar-ristorante un ragazzo mi aiuta per cercare una “domatia” per 2-3 notti. Al telefono raggiunge il proprietario di una struttura vicina, poco più su dove mi accompagna in auto. Si chiama Agnantema.

La camera è grande e pulita, ringrazio Dimitris e vado a letto tranquillo e contento, la Grecia mi mette sempre a mio agio, ho avuto fortuna come sempre e ho la forte sensazione di avere indovinato questa direzione, questo viaggio…

 

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7 ottobre

 

Dormo bene anche troppo immerso nella tranquillità di questa sistemazione. Quando apro le azzurre persiane mi si presenta davanti il classico panorama delle isole greche al porto, il porticciolo di Agios Georgios a Iraklia. Quest’isola fa parte del gruppo delle “piccole Cicladi” assieme a Schinoussa, Koufonissi e Donousa.

La temperatura è piacevole, 23-24 gradi e ventilato, per essere ottobre è un lusso per me.

Faccio colazione al kafeneion supermarket dove esposti all'entrata ci sono gli orari dei traghetti oltre ad essere un ufficio postale piccolo piccolo.

Il traghetto Skopelitis è un’istituzione qui e grazie a questo battello Iraklia è in comunicazione con Naxos, Schinousa, Kofounissi e Amorgos.

 

 

Mi ritroverò qui in questo caffè spesso e volentieri, così, per far passare il tempo sorseggiando un caffè o un ouzo...

Non c’è gente, quasi nessuno e anche quasi tutti i bar e ristoranti sono chiusi. Poco oltre la collinetta dove soggiorno c’è la spiaggia di Livadi alternativa a quella del porto di Agios Georgios. Livadi si raggiunge in dieci minuti a piedi per la strada asfaltata e facile.

Una bella spiaggia piuttosto lunga, le taverne ora sono chiuse ma farsi un bagno qui è un paradiso ! L'acqua è così trasparente e la sua temperatura ideale per schiarirsi le idee e rendersi conto di stare nel posto più bello del mondo ! Forse sto esagerando e forse no, ma questi momenti sono così belli e anche rari che quando capitano non bisogna mai tirarsi indietro...

Passo la giornata infine camminando, continuo la strada verso la piccola Chora di Iraklia chiamata dagli abitanti Panagia per la chiesa principale dell’isola. Un piccolo estiatorio-supermarket e nient'altro. Una corta via e una manciata di casette bianche in una delle "Chora" più piccole abbia visto in Grecia.

 

Superando la panagia con la grande cupola blu cobalto la strada continua girando verso sinistra dove un cartello indica la spiaggia di Tourkopigado a due chilometri e seicento metri. Si scende e in fondo alcuni tornanti mentre la spiaggetta in basso è in fondo allo stretto fiordo che da quassù è riempito di un mare trasparente, verde celeste...

 

 

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Ci sono panchine e alcuni alberelli per l'ombra mentre a lato un piccolo attracco in cemento dove si fermano le barche da pesca. Alcune reti gialle sono lasciate lì come a dimostrare che la spiaggia è viva....

Faccio un bagno facendo attenzione ai numerosi ricci ma è solo un attimo, il fondo è più alto appena più in là e intanto mi abbandono abbracciato da questo incanto...

Nel tornare indietro per strada accetto un passaggio in automobile. Parlando con il signore che mi accompagna scopro che è Dimitri il proprietario della struttura Agnandema dove soggiorno.

A cena ovviamente non c'è granchè, scendo passando la taverna Maistrali ora chiusa e allora mi siedo a un tavolino da Akathi.

Il piccolo bar ristorante ha solo tavolini all'aperto raggruppati in una terrazza, molto carino e proprio sulla strada.

Molto cordiali tutti e la serata è bellissima, soddisfatto della buona cena greca e di questo momento...

 

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8 ottobre

 

Di notte un gran baccano con il vento che soffia e per questo immagino un cattivo tempo. Dormo che è un piacere, niente asini, non un traghetto che arriva, niente turisti che camminano per strada.

Mi sveglio tardi e senza un vero programma per oggi. In Grecia è facile azzerare la mente e trovarsi svuotati di tutto. E' uno dei momenti più belli che mi succedono quando viaggio e non è facile raccontare e spiegare bene. Agios Georgios è quasi disabitato, chi ci vive lo fa senza mostrarsi molto e in questi giorni sembra non ci sia proprio nessuno. A parte il signore del kafeneion e i due ragazzi del ristorante Akathi.

Mi piace questo porticciolo, mi piace molto, credo di essermene innamorato.

 

               

 

 

Ormai è l'una passata quando decido di farmi una camminata, vedere l'isola, fino alla grotta di Agios Ioannis.

Visitare l'isola abbandonata mi verrebbe da dire perchè quest'isola è vuota o lo è per la maggior parte. Non incontro nessuno per strada nemmeno qui dove dormo non c'è anima viva.

Agios Georgios è quasi disabitato, chi ci vive lo fa senza mostrarsi molto e in questi giorni sembra non ci sia proprio nessuno. A parte il signore del kafeneion e i due ragazzi del ristorante Akathi.

Scendo al kafeneion che almeno spero esista ancora. Mi faccio un sandwich al bar creperia vicino di una coppietta con neonato e inizio a camminare lungo la strada che poi diventa un sentiero fino ad Agia Athanasio e infine il tratto segnalato numero tre, il sentiero che porta fino alla grotta (spilio) di Agios Ioannis.

 

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Parto in relax, senz'acqua lo so non si fa ma oggi è fresco e penso che posso rischiare e intanto la strada inizia a salire. Il sentiero è bene indicato, niente a che vedere con i sentieri di Kimolos che non sono indicati o almeno fanno abbastanza schifo nelle segnalazioni...

Cammino almeno un'ora e mezza ma non mi stanco e la grotta è subito dopo il panorama verso una caletta in basso che mi tenta molto (Vourkaria).

La grotta è aperta ma non c'è niente dentro, non si vede niente, servirebbe una torcia.

Ammetto che mi aspettavo di più, pensavo a qualcosa di più interessante anche se il percorso fino a qui è stato decisamente bello e solo nella parte finale leggermente impegnativo.

Camminare in Grecia per le isole e passare la giornata con scorci di paesaggi meravigliosi, immersi nella natura intatta fatta di cespugli di erbe aromatiche, l'azzurro del cielo e i profumi della terra è meraviglioso, indimenticabile.

 

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Nel tornare indietro prendo poi la discesa del sentiero numero cinque che prevedo porti alla spiaggia di Alimià. In effetti per una buona mezz'ora di cammino resto alto sopra questa caletta anche se a un certo punto decido di scendere lasciando il sentiero che prosegue verso destra verso Vourkaria.

Alimià è un altro gioiello nascosto di Iraklia. Tre alberelli per l'ombra, ma oggi non serve, un mare tranquillo proprio di fronte all'isola di Ios.

Un bagno qui è perfetto per scuotermi e togliermi di dosso la stanchezza.

Il sole esce finalmente forte per mostrarmi la bellezza della spiaggia, i colori del mare della natura selvaggia. Sono momenti unici, fortunato a viverli con questa intensità.

Mi asciugo addormentandomi un momento prima di ripartire per il ritorno.

 

   

 

Nel cercare un tentativo di sentiero per risalire abbandono quest'ipotesi e parto dritto lungo la gola dietro alla spiaggia. E' difficile ma ormai sono ben deciso in questa impresa. Mi inerpico abbastanza facilmente, ci sono rocce ben messe che aiutano in questo sforzo. Su e su fino a incrociare alla fine il sentiero numero cinque che a destra mi riporta al bivio per la grotta per il sentiero numero tre.

 

 

Dopo tutta la salita torno indietro fino all'incrocio dove si separano i sentieri con le direzioni diverse per Agios Georgios, Agios Athanasio e Panagia. Prendo per Panagia o Chora e in circa trenta minuti sono lì. Sono stanco e ho sete, ma oggi è domenica e l'unica speranza di sedermi a bere qualcosa scompare quando vedo la porticina chiusa del supermarket To Steki.

Rassegnato, continuo nel ritorno lungo la discesa fino al porto seguendo la strada principale ma ancora non passa nessuno, nessuna speranza per un autostop. Iraklia è fatta per camminare ma quante e tante volte ho detto e pensato così per le altre isole greche !

Al kafeneion di Agios Georgios, come un'oasi nel deserto, mi disseto e un ouzo con ghiaccio mi prepara alla cena di tra poco...

Invece del solito Akathi, carino e buono per carità, scelto l'unica alternativa di Iraklia per mangiare qualcosa. Scendendo dal mio "hotel", appena prima del Maistrali, sulla sinistra c'è un estiatorio. Le luci accese indicano che è aperto, entro e mi accomodo a un tavolo, accanto al mio cinque turisti tedeschi. Non c'è molto da scegliere e mi fido del consiglio del signore che mi porta un piatto di polpette di carne al sugo "soutzoukakia" e insalata "korta". Quando si ha fame è buono tutto...

 

 

 

9 ottobre

 

Giornata splendida tersa anche se un po' ventilata. Il sole scalda che sembra agosto, non poteva iniziare meglio questa settimana !

Alle tre e quaranta parte lo Skopelitis, il traghetto della linea delle Piccole Cicladi che mi porterà alla prossima isoletta, la vicina Schinousa, proprio di fronte a Iraklia.

Ho riservato via internet per un paio di notti in una struttura a pochi passi dalla chora, si chiama "Amaltheia rooms" nel borgo di Mesarià. Schinousa è ancora più piccola di Iraklia, ma gli abitanti invece di cento cinquanta dell'isola accanto sono di più, ben duecento cinque !!

Attendo il pomeriggio senza tante idee, mangiucchio qualcosa e scrivo. Sì, scrivo i miei pensieri facilitato dalla calma incredibile che si respira qui. Oggi il sole scotta che è un piacere ma l'aria è fresca e si sta bene. Cosa farei per vivere con un clima così, tutto l'anno !

I silenzi solo rotti dalle onde del mare e dal vento che in certi momenti sembra voglia parlare con te...

E puntuale arrivò lo Skopelitis ! Senza tanti clamori come invece succede per le grandi navi dei traghetti delle compagnie più famose, più importanti.

Lo Skopelitis è il traghetto a cui sono tutti affezionati per chi vive in queste piccole isole. Oltre ai passeggeri c'è anche il servizio di carico automobili, poche è vero ma ha un piccolo spazio per questo.

Saluto Iraklia e guardo avanti, c'è Schinoussa adesso che raggiungo in meno di mezz'ora. Il piccolo porticciolo è solo un molo ricavato in una piccola baia riparata nascosta. Ad attendermi il signor Georgos papà di Maria dell'Amaltheia rooms. In macchina risaliamo la strada che porta a Chora, piccolina anche se mi accorgo subito essere più viva di quella di Iraklia, e poi continuare dentro l'isola verso Messarià. Subito dopo il distributore di benzina, a proposito, mi ero scordato di scrivere che a Iraklia non c'è una pompa di benzina ( a buon intenditore...), una strada sterrata volta a sinistra all'angolo con il bar ristorante Harama e finisce da Amaltheia. Georgos mi presenta sua moglie "Popi". La camera va benissimo, un bel balconcino sulla campagna di Schinoussa e una torre di un mulino.

A Chora ci si arriva con una camminata di meno di venti minuti. Un pugno di case ma una bella chiesetta con cupole celesti. Rispetto alla Chora di Iraklia qui è evidente che il turismo è superiore. Sono almeno una decina i ristoranti, bar anche se una buona metà sono chiusi.

Da Chora le strade si dividono, c'è solo l'imbarazzo della scelta per scegliere quella o quelle che possono essere le spiagge della giornata.

L'isola è veramente piccola, un buon camminatore può girarla tutta in una giornata senza tante difficoltà. Alcuni cartelli segnalano bene le direzioni.

Nel passare nella via principale una vecchietta ferma davanti a casa mi vede pensandomi forse affamato. Quando le ripasso davanti mi ferma un momento e mi dice di aspettare. Entra in casa e intanto sbircio dentro vedendo i quadretti appoggiati a un tavolino con le foto in bianco e nero di suo marito forse, più in fondo invece è scuso e la signora vestita di nero è lì che prepara qualcosa. Quando esce mi porge un piccolo vassoio con un tocco di pane, olive e del formaggio xinomizithra. Resto lì impalato come uno scemo, la ringrazio tanto ma non doveva proprio, e spero capisca il mio imbarazzo per così tanta gentilezza e generosità.

 

   

 

Lei mi parla tranquillamente in greco e io le rispondo con alcune parole che ho imparato, "eukaristò polì, eukaristò!" le dico. Le sorrido e lei mi dice di mangiare offrendomi poi dell'acqua. Penso che siano questi i gesti che ci fanno amare il passato, momenti che stiamo perdendo e che ricordiamo solo di una volta. La cordialità e l'accoglienza, la generosità nei confronti dello straniero e del diverso. E viaggiare mi spiega che siamo tutti uguali, nel bene e nel male.

Mangio tutto, mi ricorderò per sempre della signora.

Continuo passeggiando. Il panorama spazia libero fino ad Amorgos, Anafi e Santorini.

 

       

 

 

10 ottobre

 

Kalimera !

Giornata tutta dedicata a Schinoussa. Ci sono tante spiagge e calette che rendono giustamente famosa quest'isola che d'estate si riempie abbastanza facilmente anche se ho letto che non è affollata come la vicina e fascinosa Koufonissi ormai diventata da anni "colonia" italiana nei mesi estivi.

La giornata è bella, sole caldo ma una brezza leggera che non ti fa scordare che siamo a ottobre.

In camera c'è l'occorrente per farsi un caffè, greco naturalmente. La signora "Popi" è stata molto gentile, mi ha lasciato delle belle fette di torta ieri sera che mangio per colazione.

Da qui sono molto vicino a Messarià, un grappolo di casette bianche sparse nella campagna. Schinoussa è bassa, sono poche le colline. Campi e greggi di capre e mucche. vedo tante torri di mulini abbandonati che sembrano abbiano una disposizione particolare per tutta l'isola, sono sulla sommità delle basse colline, senza pale, solo torri cilindriche.

 

   

 

Inizio il mio giro prendendo il sentiero accanto alla mia camera per Ormos Gerolimionas. Zaino e via. Non si cammina tanto, saranno quindici minuti scarsi e quando vedo la baia e l'acqua celeste trasparente rimango estasiato. Non ci si abitua mai a tanta bellezza !

Il sentiero è facile solo l'ultimo tratto è tra i sassi giù fino alla piccola spiaggetta. Io e questo mare, questa pace, questa meraviglia !! Un bagno qui è d'obbligo, chi è così fortunato ad avere questo paradiso tutto per sè?

 

                           

 

Subito dopo Gerolimionas tornando indietro al bivio giro a sinistra e subito a destra seguendo per Fikio, un'altra spiaggia sempre a nord dell'isola.

 

       

 

Ci arrivo presto è vicinissima. Qui però il mare è mosso, c'è vento forte e a differenza di Gerolimionas ci si arriva in piano. Il mare anche qui è sempre dai toni verde acqua marina mentre davanti si mostrano Koufonissi e kato Koufonissi e sulla destra la più alta Keros.

 

 

Continuo con il mio giro dell'isola, altre spiagge mi attendono. Mi sembra di essere una guida turistica, in effetti non sarebbe male come passione o professione. Con una piccola cartina in mano è facile seguire le strade e i sentieri e uno smartphone e la mappa prelevata dal web con segnale gps rende tutto facilissimo. E' un peccato sì tanta tecnologia invadente ogni momento della giornata non si riesce a fare a meno di un cellulare o un tablet, ma in questo caso per viaggiare ho sempre creduto nell'importantza di una cartina geografica, una mappa. Lo smartphone per questo è ottimo.

Dopo Fikio scelgo come prossima tappa Psili Ammos, a nord est. Torno indietro e seguo il cartello ben indicata la spiaggia. Penso sia una delle più gettonate visto che addirittura c'è la fermata del bus (ora il servizio autobus è sospeso). La spiaggia è dopo aver superato Messarià, una decina di case, forse nove, e una chiesetta al centro.

 

 

Si supera un ristorante, To Petrino e si scende lievemente. Quindici minuti o meno forse, da Fikio è un attimo. La spiaggia è bella, non grandissima ma con il solito mare dall'acqua verde trasparente. Oggi è mosso, c'è vento da nord.

 

   

 

Per il momento metto al primo posto la spiaggetta di Gerolimionas, mare piatto, colori unici !

Da Psili Ammos torno indietro, fino a Chora dove mi fermo a mangiare qualcosa o almeno credo. Non c'è grande scelta perchè a quest'ora è pressochè tutto chiuso a parte il negozietto all'angolo in centro e il bar Xara. Invece il Loza pizzeria è aperto. Ci sono stato ieri sera quando ho cenato ma non un granchè il "briam". Questa volta invece prendo il piatto unico vitello e spaghetti, alla maniera greca. Buono, carne tenera tenera saporirissima. E intanto faccio due chiacchere con il proprietario anche lui emigrato da giovane per lavoro negli Stati Uniti.

Schinoussa è strana vederla così fuori stagione, è un po' triste è vero lo ammetto, ma è meravigliosamente bella.

Per non abituarmi troppo e fermarmi, ringrazio, pago e saluto. Ora arriva la parte orientale e meridionale, insomma, continuo nel vedere altre spiagge (ce ne sono sedici in tutta Schinoussa). Tralascio Fountana e punto Almyros.

 

 

La strada sterrata come sempre ben segnalata. Anche qui non c'è riparo dal vento ma lo scenario è favoloso.

 

   

 

La giornata volge verso la sera ma il mio giro non è concluso. Dopo Almyros continuo verso sud tornando indietro e al bivio girando a sinistra seguendo l'indicazione LioLiou, impossibile sbagliare. Mezz'ora circa, da qui si riconoscono bene le isole tutto intorno a Schinoussa. Lio Liou è anche questa volta la spiaggia dei sogni. Piccola ma non troppo, sabbia fine, una taverna accanto, alcuni alberi per l'ombra e il solito fantastico mare trasparentissimo. Sto facendo indigestione di gemme che Schinoussa regala a tutti.

 

 

Ora il cammino del ritorno ma prima vorrei arrivare in fondo alla penisola di Ai Vassilis e la sua spiaggetta, così tanto per concludere in bellezza !

E invece non ci riesco, perchè la strada che percorre la penisola è segnalata come senza uscita, d'accordo, ma in fondo stanno lavorando ed è sbarrato con lavori sospesi nella costruzione di un complesso residenziale immagino. La spiaggia appena a fianco è la più grande dell'isola, si chiama Livadi e la percorro fino alla salita quando si ritorna sulla destra a Chora sbucando proprio dove c'è il bar pizzeria Loza.

 

 

Sono le sei, Schinoussa non mi ha deluso e non deluderà sicuramente chi la sceglie per il suo mare pulitissimo, le belle e numerose spiagge e per la tranquillità della campagna. nell'interno. Non ci sono montagne e il profilo dell'isola è sempre ondulato e dolce...

 

               

 

In serata ceno al "Meltemi" restaurant, un estiatorio e hotel con un menù ricco anche se solo sulla carta visto che stasera i piatti disponibili sono di molto ridotti. Scelgo il solito souvlaki xirino che quando arriva penso abbiano sbagliato tavolo tanto è grande lo spiedino ! Carne cotta bene con contorno di patate fritte.

 

 

Faccio l'interessante conoscenza di Angela, una bella viaggiatriceitaliana anche lei appassionata di isole greche e che si fermerà a Schinoussa un settimana. Al pensiero di restare su un'isola così piccola penso sia una scelta ottima anche se forse difficile abbandonarsi a questa lontananza da tutto e da tutti per confondersi nelle abitudini quotidiane, seguendo il ritmo di ogni giorno scandito dall'alba e dal tramonto e tutta la natura attorno.

Scegliere un piccolo rifugio per allontanarsi dal trambusto della vita di tutti i giorni significa ricaricarsi, riavvicinarsi alla grandezza della natura nella sua semplicità.

 

 

 

 

11 ottobre

 

Alle sette e quaranta parte il traghtto della Blue Star Ferries per il Pireo. Scenderò a Paros dove ho riservato una camera per una notte nel paese di Naoussa, a nord dell'isola.

In accordo con Georgos mi faccio trovare pronto alle sette e dieci fuori dalla camera. Un caffè e poi in macchina al porticciolo minuscolo di Schinoussa.

Il sole è bello caldo, cerco i suoi raggi come antidoto al freddo del mattino.

Il traghetto arriva puntuale  e carica un cospicuo numero di passeggeri che lasciano Schinoussa.

La prima fermata è Iraklia. Mi affaccio alla balaustra a poppa della nave per rivedere Agios Georgios e l'insenatura con la spiaggetta e il paesino appena dietro. La cupola celeste della chiesetta è un tutt'uno con l'azzurro del cielo...

 

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Dopo Iraklia il traghetto ferma anche a Naxos poi dopo un'ora abbondante si arriva a Paros.

L'isolamento di Iraklia e Schinoussa è lasciato alle spalle. Parikia, il porto principale di Paros è caotico in confronto ai paesini vissuti fino ad oggi. La stagione vacanziera è finita ma c'è gente in giro, stranieri e greci che per diversi motivi passano o si fermano a Paros, isola tra le più importanti delle Cicladi e crocevia per cambiare traghetto.

 

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Avrei una prenotazione per passare solo questa notte a Paros e precisamente a Naoussa ma ho davanti quasi una giornata intera e allora cerco di fuggire un po' a questo ambiente diverso, vorrei dire "finto" abituato a tanta natura e spontaneità delle isole appena viste. Eppure lo sapevo, me lo immaginavo e allora sarei dovuto stare ancora a Iraklia o Schinoussa o scegliere altre isole "piccole" e tanto vere...

 

Mi informo per andare ad Antiparos.

I traghetti fanno la spola tutto il giorno con buona frequenza di orari dal paese di Pounda a sei chilometri da Parikia in direzione opposta a Naoussa.

Antiparos è l'isola gemella di Paros ma meno turistica, molto più piccola e spero interessante, carina.

In bus arrivo a Pounta in venti minuti scarsi. Il traghetto è già pronto, un traghetto che ha quasi tutto lo spazio per caricare autoveicoli e pochi passeggeri. Costa un euro e trenta il passaggio e impiega cinque minuti o forse sei.

 

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Appena scendo capisco quanta differenza ci sia con Paros. Qui è tranquillo quasi quanto le piccole isole remote e lontane e non c'è turismo.

E' quello che sto cercando?

 

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Non lo so ma subito nasce l'idea di fermarmi qua per una notte e annulare la riservazione fatta in uno studio di Naoussa. Mi sento così, più a mio agio qui anche se siamo molto lontani dall'atmosfera incontrata a Iraklia e a Schinoussa.

Quindi cerco un hotel, domatia, rooms e tutto quello che può darmi un letto per stanotte e poi domani si vedrà...

Ormai come di consuetudine mi rivolgo a internet per cercare una sistemazione, cerco in giro camminando per le stradine di Antiparos e intanto seguo la mappa online.

Individuo nell'hotel Belgeri la soluzione per stanotte. Mi viene data una bella cameretta grande abbastanza per me con balconcino e bouganville, tv e internet come sempre inclusi.

Ma se l'hotel è molto carino alla fine non sento nè percepisco in Antiparos ciò che vorrei, che desidero e che rincorro...

 

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Quello che ho visto di Paros (solo Parikia) e di Antiparos (solo il porticciolo) non mi hanno stregato. Non trovo una chora, un paesino tradizionale nascosto in cima all'isola.

Non sento le "buone vibrazioni" che invece ho sentito in tante altre isole  greche quest'anno e negli anni scorsi.

Per questo inizio a sviluppare un piano di cambiamento già da domani che invece pensavo da dedicare a visitare l'isola di Antiparos.

Penso a una buona alternativa, a un'isola che mi possa far tornare sulla "terra", la mia stabilità...

Sifnos...

 

 

12 ottobre

 

C'è molto vento oggi così come ieri, senza differenze tra Paroikia e Antiparos. Il cielo sempre azzurrissimo, una luce abbagliante che più limpida non c'è.

Non vedo l'ora di rimmetermi in cammino, ho dormito bene e sono molto positivo per oggi, dopo un breve cambiamento, una parentesi nelle isole centrali delle Cicladi.

 

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Una cosa è sicura, Paros, Antiparos così come Santorini e immagino Mykonos non mi vedranno più.

Torno quindi sui miei passi con traghetto a Pounda (parte alle 9.15 con coincidenza con il bus per Parikia) e bus per il porto. A Parikia acquisto subito due biglietti, quello di sabato per il Pireo che arriverà in serata e la mattina successiva ho il volo di rientro per Milano e il prossimo traghetto per Sifnos.

E' il destino, Sifnos, che avevo snobbato forse all'inizio del viaggio che doveva prendere un'altra direzione e poi è andato a curvare di poco verso sud lasciando Sifnos una meta futura.

A questo punto tutto si realizzerà e sono contento e molto fiducioso.

Purtroppo il traghetto parte solo alle due e devo aspettare qui senza tante altre possibilità che farmi un giro per Paroikia e le sue stradine, turistiche sì, con i soliti negozi di artigianato tutti uguali, gioiellerie, profumi e saponi all'olio d'oliva, foulard, magneti e asinelli da appendere...

 

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Invece è molto interessante e veramente bella la chiesa principale della città, la Panagia Ekatontapilianis di grandissimo valore storico per la chiesa Ortodossa Bizantina.

 

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Dopo un piatto di carne kebab da Tou Pepe, sul lungo mare, attendo l'arrivo dell'Artemis della hellenic seaways.

In ritardo di quasi un'ora, immagino per via del vento, si parte per Sifnos !

La nave è mezza vuota, io mi addormento sui comodi divani del saloon...

Dopo circa due ore la prima sosta, Serifos, bellissima isola !

Dopo un'oretta l'arrivo a Sifnos, con un'ora abbondante di ritardo, sono le sei e la nave attracca a Kamares.

 

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Pochissima gente, scendiamo in pochi.

Il porto è carino, si chiama Kamares. Ci sono ristoranti e locali ancora aperti, molte possibilità per pernottare. Per me si attende una bella salita di quattro, cinque chilometri che ho stimato guardando la cartina dell'isola visto che devo raggiungere Artemonas dove ho riservato su intenet due notti nella pensione Afroditi.

 

Ma intanto mi sento già a casa, lo ammetto e mi voglio sbilanciare ma Sifnos cattura subito appena si arriva !

 

Inizio a salire lungo la strada asfaltata per Apollonia, ho voglia e sono carico e non mi spaventano i chilometri che mi separano dalla meta ma quasi subito prendo un passaggio in autostop. Facile, troppo facile ! Da Kamares ad Apollonia e Artemonas la strada sale ed è fatta di alcuni strappi con tornanti, si taglia l'isola tra montagne non così basse...

Ho memorizzato sullo smartphone l'indirizzo della pensione Afroditi, sono proprio a due passi e mi accorgo che accanto c'è la stazione degli autobus. Potrebbe venirmi utile.

La struttura dell'Afroditi è come al solito per gli affittacamere, la mia è una piccola cameretta con tutti i servizi e l'occorente per farmi una colazione il mattino.

Apprezzo molto le numerose cartine dell'isola e dei sentieri che a Sifnos sono ben diciannove e tutti ben segnalati. Esiste anche un'applicazione da scaricare sul proprio smartphone con la descrizione nei minimi dettagli di ogni sentiero e desetinazioni di Sifnos. www.sifnostrails.com

 

Sono le sette, anche se è un po' tardi cerco di farmi un giro per le vie e vicoli di Artemonas e Apollonia. Non c'è gente in giro, pochissimi i turisti ma sono sempre di più che a Iraklia, Schinoussa e Antiparos ma menoche a Paros.

La vista è bella e si può capire come questa parte dell'isola veda diversi borghi e paesi vicini fra loro determinando il cuore di Sifnos con Apollonia centro principale.

Le case sono tutte molto ben curate, di tipica architettura cicladica. Evidentemente Sifnos è abitata da gente benestante forse da Ateniesi che d'estate vengono nelle loro case.

 

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Non si fa fatica a trovare un ristorante aperto o un bar, caffeteria. Ci sono pasticcerie e negozi che vendono specialità locali. Per il momento posso solo essere contento di essere qui e domani sarà una lunga giornata impegnativa per sentieri.

Sulla mappa dei "monopati" (sentieri) individuo quello che vorrei fare, anzi quelli visto che la mia curiosità si spinge in più luoghi e direzioni...

Faros e Chrisopigi, Finikia e Platis Gialos e poi Kastro e Vathi... non so se farò tutte queste cose ma riempirò sicuramente la giornata dopo una giornata di pausa tra Paros e Antiparos...e non vedo l'ora !

 

 

13 ottobre

 

Mi sveglio presto, non voglio perdere tempo, questa è l'ultima giornata completa in un'isola per questo mio mini viaggio.

Alle nove sono già in cammino. Giro per Artemonas e Pano Petali e poi Apollonia incantato dai colori del mattino, le case molto ben tenute specialmente ad Artemonas e Petali. Incontro alcuni abitanti per strada, per prendere il pane e  con tutti ci si saluta "kalimera" ! Un piccolo labirinto di vie dove è impossibile perdersi. Infinite sono le chiese, dalle più grandi e con le cupole azzurre fino a quelle più piccole a volte confuse tra le case tutte intonacate a calce bianchissima. E' tranquillo, è fresco, è una delizia iniziare la giornata così.

 

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L'idea per oggi è di una lunga camminata, verso sud a Vathi dove poco prima della baia dovrei riuscire a inserirmi nel sentiero numero 4 quello che porta fino a Plati Gialos passando per l'insenatura di Finikia. Ho visto alcune foto che mi hanno ispirato in questa scelta che penso sia molto bella per la diversità del paesaggio, per le soste al mare e sul panorama circostante.

Seguo la strada principale asfaltata che lascia Apollonia fino al bivio per Vathi. Sono circa sei chilometri fino a punto in cui inizia il mio sentiero.

Dopo alcune centinaia di metri recupero un passaggio autostop, fortunatissimo !

In 10 minuti scarsi sono sul posto, più giù vedo la baia di Vathi molto scenografica da quassù

 

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Non ci sono segnalazioni ma so di essere sulla strada giusta. All'inizio il sentiero è una strada larga in terra battuta che poco dopo lascio per seguire a destra un sentiero che accorcia un po'. Dopo poco trovo i segnali del sentiero ben indicati su una colonnina di legno. E' molto ben fatto, il sentiero è facile ed è strano riuscire a sbagliare.

 

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Quando più in fondo trovo una tabella c'è anche una piccola cartina della zona con segnati i dislivelli dei sentieri numero 4 e 4a, i tempi necessari per percorrerli e il grado di difficoltà. Ripeto, molto ben fatto.

 

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Per Finikia la tabella indica quarantacinque minuti. Il paesaggio è memorabile, splendido. Via via che si avanza inizio a vedere la costa e infine la spiaggia di Finikia. Riconosco molto bene le isole all'orizzonte. La più vicina è Kimolos che ho visitato nel 2016. Vedo la scogliera bianca di gesso della zona di Prassa e mi viene in mente la sua spiaggia fantastica ! Più a sinistra o a est si vedono Polyegos e Milos, poi più distantiziate Folegandros e Sikinos. Magico !

Arrivo a Finikia. Prima del previsto, trenta minuti e considerate le numerose fermate per scattare foto e ammirare il panorama. Poco prima della spiaggia scendo a una spiaggetta più piccola ma dal mare super trasparaente ! Le foto sono un piccolo assaggio, fare il bagno qui è un sogno !

Per tutto l'oro del mondo, venite a Fikiada e vedrete !!

 

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Continuo poi per Platis Gialos. Il sentiero è sempre ben visibile, il tempo stimato dalla tabella è di un'ora e trentacinque minuti. Questo tratto è più faticoso, inizialmente segue la costa sulle rocce arrivando da una vallata alle spalle di Fikiada, trovate alcuni segni anche sugli alberi, poi inizia a salire ed è più impegnativo.

 

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Intanto dalla cima si vede lo spiaggione di Plati Gialos, lunghissimo con un molo tutto in fondo. Da quassù non vedo anima viva e ci credo, magari poi giù incontrerò qualcuno ma dubito fortemente.

 

 

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Continuo oltre salendo la strada principale che porta a Chrisopigi e poi Faros. Alcuni tornanti e poi aspetto di incontrare il sentiero numero due proprio per la chiesa sul mare di Chrisopigi.

 

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Magnifico monastero su una piccolissima isoletta collegata alla terra da un piccolo ponticello, così almeno vedo e potete vedere nelle foto.

Anche qui un paesaggio unico, ma unico veramente !! Assolutamente da non perdere quando si viene a Sifnos.

Il mare è di un verde chiarissimo quando sbatte sugli scogli, e mi viene la tentazione di buttarmi dentro...ci sono anche le scalinate dalla chiesetta, ma saranno per i monaci ?

 

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Da Chrisopigi la strada continua per la spiaggia accanto che precede il piccolo villaggio di Faros. Apokoftò è una paralia molto carina con due taverne e alcuni alberelli per l'ombra. Il mare è una tavola e c'è gente che prende il sole e in fondo alcuni fanno anche il bagno. Bellissima Grecia !

Mi fermo per uno spuntino sedendomi proprio alla taverna Chrisopigi.

 

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E allora dopo essermi placato lo stomaco è ancora tempo per continuare. Ora il sentiero panoramico sempre più bello porta a Faros.

 

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Faros è una manciata di casette ma anche residence e rooms to rent, un paio di ristorantini, baretti semplici e una spiaggetta e un'altra ne vedo più staccata sulla destra che si chiama Fasolou proprio prima della fine del promontorio.

Pochissima gente che prende il sole e che certamente qui a Faros si gode un mare che è tranquillissimo e tutto piatto.

Bel posto, il classico "buen retiro"... ne terrò conto per la pensione !!!

 

 

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A questo punto la mia camminata prende prosegue per il sentiero numero due, si inizia la via del ritorno ma prima si passa da Kastro.

Un sentiero bello ma che si inerpica e diventa ostico con sali e scendi in tratti di sassi e pietre.

Ma quando in una strettoia vedo quella macchietta bianca e le case arroccate lassù è una grande emozione.

 

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Kastro è un paese fantasma, almeno così è quello che mi si presenta quando entro passeggiando per le vie tenute bene e dalle belle casette tipiche cicladiche. Un gioiello dell'archiettura di queste isole ma manca la presenza della gente.

 

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Dopo Kastro invece di aspettare il bus che arriva tra poco continuo con il sentiero numero uno seguendo la costa a nord fino a al monastero di Panagia Poulati. Ormai arriva il tramonto e questa parte di isola è all'ombra. Dalla panagia fino ad Artemonas è tutta una salita ma continuo sempre bene sul sentiero indicato benissimo.

 

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Arrivo ad Artemonas stanco morto, oggi sono stati 26 chilometri bellissimi !!

Sifnos è veramente bella, rappresenta le isole Cicladi in maniera completa.

 

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14 ottobre

 

Eh già, oggi è il giorno penultimo giorno di Grecia e ultimo giorno di Sifnos e di isole. Alle cinque meno dieci parte il mio traghetto Sea jet per il Pireo. Costa un accidenti ma in due ore e dieci da qui è proprio comodo, velocissimo. E poi non ci sono alternative, nessun altro traghetto per il Pireo oggi.

Ho poche ore ma ne approfitto per vedere qualcosa di nuovo a Sifnos. Ho visto che oggi c'è il bus per Cheronissos alle dieci e un quarto. Ci penso, potrei arrivare fino lì, estremità nord dell'isola e poi a piedi o anche grazie a qualche passaggio in autostop rientrare a Kamares in tempo per prendere il traghetto.

Bene, faccio così. Il bus per Cheronissos parte dalla stazione dei bus qua vicino ad Artemonas. Io unico passeggero !

Tutta la strada è asfaltata e alta, si vede la costa a destra subito a nord di Kastro. Terrazzamenti ben delimitati dai soliti muretti in pietra, molto scenografici e come sfondo il blu del mar Egeo.

Per Chersonissos sono solo quindici minuti, non ci sono fermate intermedie e intanto cerco già di capire quale strada mi toccherà fare dopo per tornare a Kamares o almeno le difficoltà per le salite. Magari troverò un passaggio per la strada, ma non vedo macchine in giro...

 

A Chersonissos il paesaggio è bello, è un porticciolo miniaturizzato fatto di pochissime case tutte attorno e un po' arroccate a un'insenatura dove c'è una spiaggetta e un piccolo molo. Solo alcune barche da pesca e un ambiente che più tranquillo di così si muore. Il quadretto appare molto caratteristico. Peccato non aver tempo per vedere i dintorni ma all'orizzonte si vede molto bene Serifos e la sua Chora.

 

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Casualmente incontro due giovani francesi che avevo incrociato ieri in zona Fikiada. Hanno la macchina e mi offrono un passaggio fino al bivio per il sentiero che porta a Kamares. Il sentiero è ben segnalato sulla cartina.

 

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All'inizio improvviso un po' perchè non trovo esattamente il sentiero che poi si unisce e incrocia il sentiero numero sette. In zona Ag. Minas.

Ma vedo una scalinata ben delimitata e che sicuramente è parte di un sentiero e per questo cerco di raggiungerlo. Scendendo la scarpata trovo i segnali del sentiero numero sette che allora intendo seguire fino al termine, in cima al colle con Agios Simeon.

E' almeno un'ora di camminata in salita ma non difficile.

Quando si arriva la veduta in basso a strapiombo su Kamares è magnifica !

 

 

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Per Kamares si inizia la discesa, prima sugli stessi passi del sentiero e poi una volta sulla strada principale seguendola fino in fondo, fino al porto principale di Sifnos e la sua ampia bellissima spiaggia e un mare che più bello non si può !

 

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Naturalmente una nuotata qui è d'obbligo. Acqua trasparente fresca freschissima e la stanchezza se ne va.

Mangio un paio di Souvlaki e sono bello pronto per il ritorno. La tristezza per la partenza, lasciare Sifnos e le isole Cicladi per il rientro...

Puntualissimo arriva il Sea Jet 2 per Atene alle 16.50. E' un traghetto velocissimo che in poco più di due ore arriva al porto del Pireo.

Proprio l'anno scorso su questo traghetto non sono stato bene per il mare mosso e la fortissima nausea che ha rovinato il viaggio a me e tanti passeggeri, questa volta per fortuna il mare ha consentito una corsa abbastanza tranquilla anche se la sostenuta velocità provoca sobbalzi notevoli e un po' di nausea arriva sempre...

 

Avendo prenotato nel "solito" hotel del Pireo, mi dirigo al vicinissimo Adonis in via Filonos.

 

Ceno nei dintorni alla "Pizzoteca", un locale con piatti di pasta e pizza. Scopro un centro del Pireo vivo e con parecchia gente che passa la serata in giro.

 

 

15 ottobre

Dal Pireo per l'Aeroporto si prende l'autobus, è molto facile. La biglietteria è accanto alla fermata, sono sei euro. Bus X96.

Bisogna calcolare almeno un'ora anche più fino all'aeroporto.

 


Terminato il viaggio, ci sono tante considerazioni da fare.

Ho visitato tre isole molto belle e soprattutto tanto tranquille. Il turismo è quasi assente in questo periodo, anche se altri viaggiatori e turisti partono ma queste isole sono poco considerate, soprattutto Schinoussa e Iraklia.

Come ogni volta che viaggio da queste parti resto meravigliato per la "lontananza" che queste isole trasmettono, l'isolamento appunto, l'atmosfera di "antica Grecia".

Bellissimo mare, spiagge e calette da sogno, acqua trasparentissima e dalle sfumature incredibili.

Buon cibo, temperature gradevoli e accoglienza della gente rendono questa destinazione sempre molto gradita.

Ora non resta che progettare un'altra partenza, un altro viaggio, un'altra avventura !

 

 

 

 

E camminare per le isole greche è anche ripassare la geografia.

Sì perché da quassù o dalla costa è quasi sempre possibile vedere le isole vicine e anche le più lontane.

In questi giorni grazie a questo cielo terso ho potuto riconoscere le tante isole attorno a Iraklia come Naxos e Paros e Ios proprio di fronte ad Alimiá. E poi Schinoussa vicinissima davanti ad Agios Georgios e appena dietro Koufonissi e Keros. Anche Amorgòs la più grande e montagnosa.
Oggi da Schinoussa ho visto molto bene anche Anafi e Santorini e appena a destra di Amorgos la più lontana Astipalea.
Mi affascina pensare di essere così vicino a isole che conosco e dove i ricordi sono indimenticabili, pensare a paesini e percorsi vissuti ed averli lì vicino a me. E viaggiare in questo senso è viaggiare due volte e tante ancora sapendo che non si esaurisce mai l'infinito di questo oceano...

 

 

 

Costi

 

Trasporti 227,2

volo easyjet Milano Malpensa_Atene e ritorno: 90 euro

bus X93 6 euro

taxi per il Pireo 7 euro

traghetto Pireo-Paros (Iraklia...) 34,5 euro

traghetto Iraklia-Schinoussa 4,8 euro

traghetto Schinoussa-Paros 14 euro

bus Parikia-Pounta 1,8 euro

ferrybot Pounta-Antiparos 1,3 euro

ferrybot Antiparos-Pounta 1,3 euro

bus Pounta-Parikia 1,8 euro

traghetto Paros-Sifnos 5 euro

bus Artemonas-Cheronissos 1,8 euro

traghetto seajet Sifnos-Pireo 51,9 euro

bus X96 dal Pireo all'aeroporto (circa un'ora) 6 euro

 

Pernottamenti 205 €

3 notti a Iraklia (Agnandema rooms) 60 euro

2 notti a Schinoussa (Amaltheia rooms) 48 euro

1 notte ad Antiparos (hotel Belgleri) 25 euro

2 notti a Sifnos (Afroditi) 50 euro

1 notte ad Atene (hotel Adonis) 22 euro

 

Pasti  ecc 190 €

2 colazioni a Iraklia 5 euro

cena Iraklia (Akathi) ottobre 20 euro

bar Iraklia 1 + 3 + 6 euro + 2 + 4

cena Iraklia 8 ottobre 18,5 euro

cena Schinoussa 8,5 + 2,5 euro

pranzo Schinoussa 11,5 euro

cena Schinoussa 19 euro + 2,5

Antiparos 10 euro

Paros 10 euro

Sifnos 12,7 euro + 1,9

Sifnos 1,9 + 0,8 + 9 + 1,3 + 2,8 + 11,2

Sifnos 1,6 + 9,6

Atene 12,9

 

 

Turchia e Karpathos 201

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Kalymnos, Pserimos, Lipsi, 

Arki, Patmos e Fourni 2017

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Milos, Kimolos e Sifnos 2018

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Michele

michele@viaggiareliberi.it

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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