11 agosto 2000. Lasciamo Jocotān in Guatemala alle 6.38 quando
partiamo con un bus malridotto della "Vilma" ( costo 4 quetzales) con
le panche di legno rivestite. Il bus č semivuoto, ci sono altri ragazzi
stranieri con noi (spagnoli). Piove sempre e l'atmosfera č tipicamente
tropicale ...In giro per il paese di buon mattino alcune persone preparano il
mercado lungo le strade fradicie e sporche. In autobus l'immagine di Gesų č
ben fissa davanti al conducente e ci rassicura !
Gli zaini li portiamo con noi su direttamente vicino ai nostri posti, meglio
cosė ! Siamo curiosi della frontiera a El Florido con l'Honduras...Ci saranno
formalitā complicate ? In mattinata dovremo essere a Copān !
Non fa molto caldo ma comunque si sta bene.Si vendono banane alle bancarelle del
paese, verdura e tortillas...
Gino "il fotografo ispirato" scatta in continuazione foto del tutto
inutili !? (vedi...).
Finalmente il bus parte alle 6.55. Il paesaggio č collinare, verdissimo e molto
dolce, piacevolmente immerso nelle basse nuvole umide.
Arriviamo a El Florido alle 8.30, a piedi ci dirigiamo al vicino posto di
frontiera dove c'č l'ufficio immigrazione Guatemalteco. Lė sbrighiamo tutto
velocemente pagando una tassa di 10 Q per l'uscita dal paese, mentre subito dopo
all'ufficio immigrazione hondureņa accanto, compiliamo la cedola del visto
turistico "normale" (si intende quello valevole 1 mese e non quello
"breve" di 3 giorni per vedere solo Copān) per l'entrata in Honduras
con una tassa di 10 Lempiras (1 L= 140 lire it.). Tutto si č rivelato semplice
e veloce, anche perchč pochi erano i turisti che passavano quel giorno.
Finite le pratiche doganali dobbiamo dirigerci a Copān Ruinas che dista circa
15 km. Con dei pick-up che aspettano alla frontiera e per 20 Q a testa (caro, ma
essendo stanchi lasciamo perdere) veniamo portati con altri Hondureņi a Copān
lungo una strada tutto salite e discese non asfaltata e con tratti infangati. In
un punto il nostro pick-up si blocca per una ruota completamente nel fango, ma
usciamo presto per fortuna ! Siamo almeno in 15 stipati sul cassonetto del
furgone assieme a contadini e braccianti della zona. Gli zaini si sporcano da
buttar via col
fango portato dai passeggeri che continuamente vengono caricati.
Arriviamo a Copān ruinas verso le 9.45 dopo aver lasciato la
frontiera con il Guatemala a El Florido. Le prime impressioni del paesino sono
buone visto che le dimensioni del paese sono molto piccole e c'č molta quiete.
Le strade sono ciottolate e si vedono contadini a cavallo per le piccole
stradine. E' un paese proprio carino, tipicamente campesiņo !
Scegliamo di alloggiare all'Hotel "Paty" in una camera al primo piano
buona ma non entusiasmante, con 3 letti e bagno privato (250 L). Il vantaggio di
questo hotel č la posizione in paese, vicino alla fermata degli autobus per San
Pedro Sula e all'inizio della strada che conduce alle rovine. A piedi ci
vogliono solo 10 minuti per il km che ci separa dal sito archeologico.
L'entrata alle rovine costa 10 dollari USD (150 L). Non c'č molta gente a
quest'ora (10.15) nel sito, ma via via le persone aumentano.
E' la pių grande cittā maya meridionale. Si trova sulle rive del fiume Motagua. A Copān gli archeologi hanno ricostruito uno dei siti cerimoniali pių belli della civiltā Maya con fedele cura dell'architettura e delle sculture.
Inizialmente si passa nella plaza major dove sono disposte le magnifiche e
famose stele. Quest'ultime sono lapidi alte circa 3 metri riccamente scolpite e
intarsiate con motivi sia ornamentali che di tipo storico, con scritture
geroglifiche. Rappresentano figure d'alto rango con le insegne del loro status.
Quasi tutte sono disposte nella grande plaza e gran parte di esse raccontano le
imprese di Coniglio 18.Vi sono figure umane (re Coniglio 18 e Yax-Pac), animali
ecc.Vi sono anche riprodotte date di nascite, matrimoni e morti. L'ultima data
incisa dagli scalpellini sulla scalinata dei geroglifici, che sono 1250,
č il 10 febbraio 822, anno in cui Copān fu abbandonata.
A sud si accede al campo della pelota, il secondo per estensione di tutta la
mesoamerica. Vicino ecco la piramide conosciuta come struttura 26 o scalinata
dei geroglifici 8coperta per protezione da un enorme telone) con 63 gradini e
migliaia di glifi. Questi non sono stati ancora tradotti. Collegata con la
scalinata dei geroglifici c'č l'area dell'acropoli dove si eleva il Tempio
delle Iscrizioni con molti geroglifici lungo le pareti.
C'č Copān e Copān ruinas e voi penserete che le ruinas siano le rovine. Non č cosė, bensė per Copān si intende il sito maya con i resti archeologici, mentre per Copān ruinas si intende il paese vero e proprio !
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