TIKAL
La magnifica città Maya di Tikal, nel cuore del Petèn IN Guatemala.
Arriviamo a Santa Elena alle 16.45 del 19 agosto 2000....
Abbiamo scelto di alloggiare a
Santa Elena che è un paese vicinissimo a
Flores che è più conosciuta dai turisti, e forse anche più cara. Almeno
così ci consigliano sull'autobus delle ragazze guatemalteche....
In albergo (Hotel Alonzo, S. Elena; camera spaziosa con 3 letti, bagno privato +
doccia, 105 Q (35 a testa)), abbiamo ricevuto subito la visita di un
ragazzo che ci proponeva per domattina il passaggio fino a Tikal (1 ora di
viaggio in un minibus). Abbiamo accettato nonostante l'insistenza del ragazzo, e
ci siamo prenotati per il primo minibus delle 5.00 !(costo andata alle 5.00 e
ritorno alle 14.00 di 40 quetzales).
Sembra che sia meglio partire presto perché è il momento migliore per visitare
le rovine.
La sera la passiamo a Flores, un paesino delizioso sul lago, che sembra sia su
un'isola, anche se è collegato a Santa Elena da una strada che taglia il lago.
Ci andiamo a piedi in circa 15 minuti e sotto una pioggerellina fastidiosa. Il
paese è piccolo e lo si gira in poco tempo a piedi senza mai aver l'impressione
di perdersi. Il lago è calmissimo quasi fosse una palude. Raccomando il
ristorante "La Luna" dove abbiamo mangiato bene in un ambiente
caratteristico (prezzi medio-alti).
[Da ricordare però che gli acquisti a Flores non sono così vantaggiosi come
nel resto del Guatemala.]
Il 20 agosto alle 5.00 ci vengono a svegliare direttamente in albergo...e
pronti partiamo per Tikal con un minibus da 12 posti che in precedenza aveva
raccolto altri turisti alloggiati in alberghi diversi. Arriviamo a una prima
entrata stradale dove si acquista il biglietto (50 Q) alle 6.00 e ci dirigiamo
verso l'entrata vera e propria, dove prima facciamo colazione al comedor "Corazon
de Jesus". Poi ci incamminiamo verso le rovine, tra una nebbiolina umida
che ci avvolge nella jungla. Oggi il tempo è coperto, non ci sono turisti
vicino a noi e sembra che Tikal sia dimenticata da tutti, anche se si sentono
rumori di animali da ogni dove. I sentieri sono immersi nella selva e le
segnalazioni per i templi e i resti archeologici sono quasi assenti. Non si vede
niente, solo alberi altissimi, liane, piante di ogni genere, ma di rovine non
c'è traccia.
Ma ecco che all'improvviso, sbucando in uno spiazzo ci appare la sagoma scura e
alta del tempio I. Il momento è emozionante perchè, come dal nulla e semi
nascosto dalla nebbia si staglia questo magnifica piramide. Nella grande plaza
ora ci sono altri turisti e la sensazione è strana ma piacevole. E' mattino
presto e siamo qua sul manto erboso nella grande plaza di Tikal, con la nebbia
che copre la cima dei templi I e II.. Il tempio II è davanti al tempio I quasi
specchiandosi, e si può scalarlo grazie alla scalinata che è libera al
pubblico.
Dall'alto del tempio II la vista è impareggiabile.
Si sta bene quassù, e si ascolta il proprio respiro dopo lo sforzo fatto salendo i ripidi scalini. La nebbia gradualmente si dissolve lasciando che i colori si accendano sempre di più. L'aria è umida e fa più caldo. sulla grande plaza in basso ci sono 12 stele che rendono più sacra tutta l'area.
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