IL
FASCINO MISTERIOSO DEL MOZAMBICO
Diario di viaggio 2006
di Diego&Dany
Alba.
Che
giorno è oggi?
Dove
sono?
Qualche
attimo di smarrimento poi realizzo,il Mozambico,anzi non ancora.
Siamo
fermi sull’autobus dell’Intercape che da Nelspruit,dove ci ha imbarcato ieri
notte, ci porterà fino a Maputo attraverso la frontiera Rossano Garcia dove per
l’appunto adesso siamo.
Intorno
a noi migliaia di persone che attendono l’apertura della frontiera che avverrà
alle 6. Molti hanno le macchine stracariche di ogni cosa ,da materassi a sedie
di plastica,da biciclette a sacchi strapieni di vestiti.
Aspettiamo.
Finalmente
lo “stuard” dell’autobus ci avvisa che è ora di scendere e ci indica in
quali uffici dobbiamo entrare e in quale ordine.
Nessun
problema,seppure abbiamo le facce ancora piene di sonno e gli uffici siano
strapieni ,non abbiamo nessuna difficoltà e facciamo il nostro iter burocratico
senza intoppi ( paghiamo solo 12 rand a testa),anche perché il visto
l’abbiamo fatto fare all’ambasciata mozambicana a Roma (speso 25€ a testa
per visto più 8€ per spedizione passaporti e foto).
E’
arrivata l’ora di passare dall’altra parte e dobbiamo farlo a
piedi,l’autobus ci aspetterà in Mozambico a un centinaio di metri.
Arriviamo
tutti e sei davanti alle guardie che prendendo in mano il primo passaporto, lo
guardano,ci guardano e dicono sorridendo“Italia,compion du mundo!” e noi ci
mettiamo a cantare “po popopo popo po”, e ci fanno passare senza quasi fare
altri controlli…però meglio che un visto!
Arrivati
al pullman ci accorgiamo che se a noi è andato tutto liscio,diversamente è
stato per il ns mezzo di trasporto:un camioncino che trasportava legno ha fatto
una retromarcia nervosa e ha conficcato nel parabrezza una trave grossa come una
gamba e ne ha lasciato infilzato una buona parte nel cristallo crepato…oggi
aria condizionata gratis,con felicità del guidatore!
Finalmente
risaliamo e ripariamo per Maputo.
E’
incredibile,avremo percorso solo qualche kilometro ma il panorama è
diametralmente opposto:baracche il lamiera invece di ridenti ristorantini,paludi
e sterpaglie invece di giardini ben curati, uomini in bicicletta e soprattutto a
piedi invece di operai su pik-up…insomma l’AFRICA.
In
un paio d’ore arriviamo a destinazione,MAPUTO e ci accorgiamo che sebbene non
vediamo Town-ship come in Sudafrica,la periferia è veramente degradata mentre
nel centro si alternano moderni palazzi con banche o uffici a casermoni decaduti
e villette coloniali.
Arriviamo
al capolinea alle 07:30,ritiriamo i bagagli e ci guardiamo un attimo
intorno,l’atmosfera è nuova e ci elettrizza.
Veniamo
subito circondati da gente che in cambio di pochi soldi ci vuole trovare una
sistemazione per la notte..
Un
omino grida “Fatima,Fatima!”… il
ns albergo e lo seguiamo fino alla navetta che ci porterà a fare finalmente un
riposino.
CENTRALLY LOCATED IN MAPUTO - Mao Tse Tung Ave,1317
email: fatimas@tvcabo.co.mz
Phone: +258 (0) 82 4145730 - +258 (0) 82 3070870 Fax: (+) 258 1 300 305
La
ns navetta è però una bagnarola in quanto furgoncino aperto sul retro così
che ci caricano “armi e bagagli” sul cassone…almeno ci facciamo una
panoramica della città senza filtro.
A
un semaforo un motorino ci affianca e ci chiede dove andiamo e ci avverte che
abbiamo una ruota a terra,noi gli diciamo che andiamo da Fatima… ma sì forse
ci arrivate!
E
ci arriviamo. Il viaggetto dura 15’ e già abbiamo capito che il mondo è
cambiato : ridiamo e ci adattiamo.
Da fuori Fatima sembra un fortino con guardia alla porta,filo
spinato,cani da guardia, cancello e doppio cancello,dentro sembra casa di mia
nonna…divanetti disfatti,portacenere fatti di conchiglie,un portico con una
mini cucina dove ognuno si può fare un the,basta che dopo lavi la tazza che ha
usato e in generale un’atmosfera molto bohemienne. E’ un grande alloggio
Pace e Amore…
Gigioniamo
aspettando che qualcuno ci faccia vedere le camere, finalmente arriva un
mozambico-jamaicano (solo per i rasta e l’erbetta che ipotizziamo non si
faccia mai mancare) che ci fa scegliere tra camere con bagno privato con 4 posti
letto (225 rand) o con bagno in comune (180 rand)…noi scegliamo quello con
bagno privato mentre Raffa & Andrea B. , Jael & Andrea F. optano per
l’altro.
Preso
possesso della camera da qualche minuto sentiamo bussare…Jael e Andrea F. non
hanno trovato di loro gradimento la camera (parure di reggiseno e mutandine
attaccata alla maniglia della finestra) e decidiamo di dividere la
camera…(speriamo sinceramente anche di risparmiare qualche euro
dividendo)…non c’è problema,la camera è piccola,il bagno microscopico ma
è solo per una notte!
Doccetta
e poi in pista,pronti a scoprire il volto di questa città.
Ci
incamminiamo per le strade in cerca di un bancomat,un telefono e un negozio di
articoli video…chissà se saremo soddisfatti!
Troviamo
il bancomat e ritiriamo metical (1€ = ±33 meticales) senza problemi.
Chiediamo di un centro commerciale e ce lo indicano a una ventina di
minuti di cammino…benissimo in marcia!
Le
strade sono strapiene di persone,in ogni angolo chioschetti vendono mandarini
(che impareremo a conoscere bene) caramelle o biscotti,qua e là sul marciapiede
vengono esposte mercanzie, da scarpe a batic, ogni cosa sia turistico che non.
Una
cosa ci colpisce,siamo gli unici bianchi, ma qua sembra che non se ne curi
nessuno!
Sotto
il palazzo del centro commerciale c’è un’affollamento di venditori di
souvenirs e tutti ci chiamano,ci tirano guarda,mira, buen precio! Come ci si
aspetta in ogni buon mercato africano da Tunisi a Maputo.
Entrati
nel centro commerciale è un altro mondo!
Pulizia,
ordine e progresso,il cammino di un paese tra i più disastrati per uscire dal
tunnel tra dislivelli sociali e controsensi.
Gironzoliamo,ma
in effetti non ci sfizia niente,tutto troppo artefatto.
Usciamo
e ormai è ora di pranzo.
Diego
avvista con famelica lungimiranza un ristorantino
dall’altra parte della piazza “PIRATES”
Si
mangerà pesce,speriamo!
Il
menù è molto accattivante soprattutto per i prezzi che non hanno nulla a che
fare con il Sudafrica (e tantomeno con l’Italia) ma che scopriremo essere
superiori ai prezzi mozambicani in genere ( paghiamo 27,6 € a coppia).
Mangiamo
da stare male e tutto molto buono.
Rientriamo
nel centro commerciale per chiamare Delito,il nostro amico di Maputo conosciuto
da amici di amici a Cape Town dove era in vacanza.
La
sera Delito ci viene a prendere e ci porta a casa sua,ci fa conoscere la sua
famiglia e altri amici.
L’atmosfera
è surreale,sembra che ci conosciamo da sempre, comunichiamo un po’ in inglese
un po’ in un portoghese fantasioso improvvisato da Diego e Raffaella.
Mangiamo
insieme una cena semplice ma gustosa e ci facciamo spiegare qualcosa di questo
paese misterioso di cui non esistono guide turistiche o altre dritte e in cui
noi ci siamo tuffati senza avere quasi idea su cosa avremmo trovato.
La
situazione in alcune zone è veramente drammatica,ma sul mare dove staremo noi
non dovremmo avere sorprese,ne di malattie (malaria ecc.) ne di altra sorta.
Delito
ci da anche il numero di alcuni suoi amici a Tofo (la ns prima tappa) e a
Vilanculos (l’altra tappa) per avere appoggio nel caso ne avessimo bisogno o
anche solo per avere dritte su dove dormire.
Sono veramente una famiglia fantastica ,hanno passato la guerra ma sono di una
dolcezza e di una gentilezza meravigliosa!
Dieci
minuti prima eravamo estranei e ora siamo un famiglia..
Il
loro amore ci rimarrà nel cuore per sempre,facendoci desiderare di poterli in
un futuro riabbracciare…
Rientrati
da Fatima prendiamo accordi per l’autobus che alle 5 della mattina ci porterà
verso Tofo….Il tipo addetto alla gestione del Back pakers prova a fare il
furbo facendoci pagare la camera da 4 posti letto 225 rand a coppia…tot.450r
Allora un po’ ci agitiamo... ci siamo privati della privacy e della libertà
per pagare di più di quanto avremmo speso se fossimo stati ognuno in una
camera…Qualcosa non torna!!!!Gli facciamo gentilmente notare che il listino
prezzi alle sue spalle dice una stanza da 4 = 345rand lui dice che è sbagliato …non vogliamo avere problemi
,dobbiamo ancora passarci la notte e subiamo e paghiamo ..ma in camera gli
prometto tutta la pubblicità su internet più negativa possibile...
Sveglia
all’alba e troviamo una busta infilata sotto la porta con un messaggio di
scuse e con 105 rand che ci vengono
restituiti : si scusa e ci restituisce i soldi???
Cosa
è successo??
Le
nostre ipotesi sono due anzi tre…1) la ragazza italiana che ha appena
trasferito le sue valigie nella stanza del tipo ci ha messo una buona parola…
2)Andrea
B che è stato l’ultimo di noi a parlagli a detto la frase magica che ha
toccato il suo cuore..
3)
uno di noi vedendo il nostro umore un po’ nero abbia simulato il tutto per
renderci felici…
La
verità non la sapremo mai…
Concludendo
la mia opinione su Fatima è: informatevi e c’è sicuramente
un’alternativa…non sono gli unici nella zona ..
La pulizia è proprio ridotta al minimo e in bagno ancora meno….e poi chiarite
sempre tutto e magari fatevi scrivere la cosa pattuita a scanso di equivoci
futuri…
Questo
vale in tutto il mondo.
MERCOLEDI’
16/08/2006
Alle
04:30 troviamo due taxi 300metical
ad aspettarci, ci portano in quella che loro chiamano stazione ma è solo una
tettoia all’aperto,con alle spalle un capannone…
Ancora
una volta veniamo avvicinati a turno da locali…
Siamo
un po’ diffidenti e prevenuti,alla fine capiamo che vogliono solo racimolare
qualche soldo o aiutarci..
Ci
dicono che l’autobus non partirà alle 5 ma alle 6 …Impareremo nei gg futuri
la calma mozambicana .
Alle 6 apre, usando la fantasia, una sorta di biglietteria ..Paghiamo
640 mt a coppia con 50mt di bagaglio..
La
stazione è quella degli autobus OLIVERAS che da lontano sembra un autobus bello
,più che decente ma poi più ti avvicini lo vedi nella sua completezza e ti
chiedi :perché ami viaggiare coi mezzi locali.
L’autobus
ha almeno 20 anni ed è vissuto ,molto vissuto..
Appena
prima della partenza la stazione si è riempita di ogni genere di venditori,da
quelli dell’acqua,del pane,mandarini ,dentifrici,zuppe calde ecc..
Sono
bellissime le donne nei loro colori ,con i loro bambini fasciati dietro la
schiena..
A
quei meravigliosi bambini mancheranno sicuramente tante cose chi i bimbi
occidentali hanno,ma non gli manca certo il contatto e l’amore materno…Hanno
il meglio senza saperlo..
Vengono sballottati su e giù ogni volta che la loro mamma si china,si
muove e loro ridono senza problema…
Oliveras
per fortuna non è pienissimo,abbiamo circa tre posti per persona e viaggiamo
comodi…
Le
strade spesso non sono asfaltate,sono piene di buche.. attraversano tutti i
paesini.
Non
c’è molto nelle zone dove l’autobus si ferma e
noi veniamo letteralmente circondati da donne con i loro bambini sulla schiena e
con cesti sulla testa pieni di mandarini,banane ecc…o da ragazzini che vendono
biscotti,bibite o frutta secca..
Visto
che il viaggio è lungo approfittiamo anche noi di questo “negozio ambulante
Dal
momento che i viaggi sono in media di tutta la giornata è probabile che si
debba usufruire del bagno… ma non voglio soffermarmi troppo sulla descrizione.
Come
consiglio cercate per tutto il tempo di essere stitici e per la pipì un luogo
riparato è sufficiente..
Il
bagno è una stanza buia illuminata solo da un finestrino dove tutti eliminano
le loro scorie le quali si fermano dove vengono deposte perché non c’è acqua
da tirare…il resto lo lascio alla vostra immaginazione..
Ma
una cosa voglio chiarire: non sono certo questi piccoli disagi che mi bloccano o
che mi fanno scappare da un paese…Serve spirito di adattamento...volersi
tuffare nel loro mondo…e io rifarei tutto quello fatto in questo viaggio..
Arriviamo
a INHAMBANE verso le 16:00,dove poi prenderemo un ciapas per Tofo.
Recuperiamo
gli zaini che nel frattempo hanno subito una metamorfosi: assomigliano a dei
sacchi impolverati,rossi e appiccicosi visto i sacchi di patate e ogni cosa
possibile con cui sono venuti in contatto e in più l’autobus è pieno di
fessure la povere rossa delle strade li ha rivestiti…
Siamo
letteralmente assaliti da orde di ragazzini e taxista che di nuovo vogliono
accompagnarci …la maggioranza grida da Fatima da fatima!!(no grazie rispondo
io!)
PRAIA
DO TOFO, INHAMBANE - MOÇAMBIQUE
Tel. +258 (0) 82 4145730 and +258 (0) 82 3070870 Fax: (+) 258 1 300305
Email: fatimas@tvcabo.co.mz
Siamo
decisi ad avere una sistemazione migliore ,giochiamo la carta “amico di Delito”
telefoniamo a Nimberto e dopo dieci minuti facciamo la sua conoscenza..
Conosce
il posto e sa a chi chiedere..
Ci
accompagna a Tofo con il suo fuori strada pieno dei nostri zaini e quattro di
noi lo seguono sul ciapas..
Alle
17:30 siamo al mare!
Ci
sembra subito una zona molto tranquilla,nessuno si è sconvolto o agitato al
nostro arrivo..
Come descrivervi Tofo: immaginate un T capovolta,voi arrivate dalla
strada principale dove all’incrocio con la strada di sabbia
si trovano delle baracche che fungono da negozi,da un lato c’è anche
il mercato con frutta e verdura e poco più avanti c’è il mercato
dell’artigianato locale.
Tofo
è composto da una spiaggia lunghissima e rilassante,in riva alla spiaggia ci
sono 2-3 resort nome che sicuramente rende più nel nome che nella realtà..e
poi ci sono delle cassette singole ,possiamo chiamarle anche villette per
il loro standard,
sono
molto semplici,essenziali ma ok!!
Nimberto
ci trova la sistemazione in una delle villette in riva alla spiaggia ,data in
gestione a DONA MARIA e a suo marito.
La
casa ha un salone enorme con cucina americana,con tutte le stoviglie,frigo e
freezer,due camere da letto e il bagno..
Nel
cortiletto esterno davanti alla case un portichetto con poltroncine in vimini e
un pratino dietro la casa con tanto di filo per stendere e Barbecue..
Useremo
tutto!
Visto
che ci sono solo due camere Andrea & Jael si sacrificano molto generosamente
e dormiranno in salotto su un materasso per terra per tutto il tempo..
La
casa è essenziale ma pulita.
Dopo
una bella e rigenerante doccia calda (doccia caldissima non proprio a norma di
legge ha la resistenza per scaldare l’acqua dentro al doccione…) andiamo
alla ricerca di qualcosa da mangiare …Poco
più avanti c’è CASA BARRY
Un piccolo resort completo di tutto e sarà il nostro punto di
riferimento per quel che riguarda il cibo. Ceniamo nella terrazza del suo
ristorante :cibo ottimo e abbondante,prezzi normali non economicissimi
(mangiando un tot paghiamo 450 rand in tot :17,6 € a coppia).
GIOVEDI
17/08/2006
Giornata
dedicata al relax ,dobbiamo recuperare energie ,dall’inizio della vacanza ci
siamo sempre all’alba se non prima per riuscire a fare tutto ,anche se vi devo
confessare che poi alle 22:00 in media eravamo tutti cotti
e si andava a letto, conciliando il sonno con una buona lettura,sonno che
non tardava mai ad arrivare.
Ci
svegliamo per le nove e andiamo a fare colazione da Casa Barry ,ci sono ottime
colazioni con una buona varietà di scelta a prezzi europei (10€ a coppia).
Ci
concentriamo poi alla ricerca del Diving visto
che i gg successivi sono dedicati all’immersioni.
All’interno
di casa Barry c’è un diving Padi 5 stelle
TOFO SCUBA
tel:+258 (0)232 9030 cell:+258(0)828
26014
email:
tofoscuba@teledata.mz
- www.tofoscuba.com
Ci
fa un’ottima impressione,poi esattamente in fondo alla via dall’altra parte
c’è un altro diving :sembra ugualmente buono,i prezzi sono simili ,ma Casa
Barry ci ispira più fiducia ed è veramente a due passi dal nostro alloggio!
Ritorniamo
e prenotiamo per domani alle 10:30 lo snorkeling Safari per vedere lo SQUALO
BALENA (250 rand a testa 29€ ) poi alle 13:30 abbiamo la prima immersione
(costo circa 40€ ad immersione) e prenotiamo per le otto del gg successivo la
2° al MANTA REEF a 30mt di
profondità per vedere le mante che si fanno pulire dai pesci addetti al
lavaggio…tipo il lavaggio auto.
Per fare la 2° immersione visto che siamo tutti Open tranne
la Raffa bisogna fare un’esame e pagare 40 rand per l’esame e altri 40 per
il supplemento carburante,visto che il luogo è un po’ più lontano.
Intanto
prenotiamo poi vedremo…
La cosa più importante è fatta,ora ci rilassiamo,facciamo il bucato e
ci organizziamo per la cena: abbiamo deciso che cucineremo il pesce in casa
,risparmiando e mangiando di più.
Diego
riesce a comprare 4 kg di gamberi dai pescatori locali al prezzo tot di 300 mt
circa 10€…altro che prezzo italiano e poi siamo certi che sono freschi..
Compriamo
pomodori per il sugo,ananas, papaya, birra ecc…e ne viene fuori un’ottima
cena e già pensiamo a quella di domani sera…
Abbiamo
deciso di contraccambiare l’aiuto dato da Nimberto invitando lui e la moglie a
cena da noi…
VENERDI’
18/08/2006
Siamo
carichi ed emozionati all’idea di aggiungere a tutti gli animali visti fin ora
anche quelli marini…
Colazione
da casa Barry …ne hanno una chiamata PADI..fatta di yogurt e muesly , ottima
ed energizzante..
Alle
9:30 siamo al diving per sbrigare tutte le pratiche e compilare i moduli e
trovare l’attrezzatura per l’immersione..
Sono
una bella squadra e tutto si svolge velocemente.
Alle
10:30 partiamo.
Per
prima cosa bisogna spingere in mare (e quando scrivo spingere intendo proprio
spingere) il gommone arenato sulla sabbia, facendoti aiutare dal reflusso
dell’onda.
Tutti
devono spingere seguendo la tecnica già collaudata del diving.
E’
un po’ divertente!
Una
volta in mare il gommone viene lanciato a tutta velocità o quasi..in alcuni
casi voli letteralmente sull’ acqua con i relativi salti e atterraggi che ne
seguono..
Io
non amo Gardaland ,non amo le giostre e non mi diverto per niente…sono
l’unica pizza della compagnia…gli altri si divertono tantissimo.
Anche
il mio stomaco non apprezza e inizia a segnalare la sua presenza..
In
cosa consiste lo snorkeling safari?
Se l’avessi saputo non
l’avrei fatto….
Si
va in giro alla ricerca dello squalo c’è anche l’omino sulla torretta per
facilitare l’avvistamento e una volta localizzato la tipa del diving (in
questo caso Tania )urla: “Ora!”
Tutti si buttano in acqua dirigendosi freneticamente verso il
luogo dove è stato visto…Un problemino c’è : l’animale non sta fermo e
non ti aspetta,quindi di una ventina che siamo solo alcuni lo raggiungono..i più
veloci e quelli con meno pare…
Io
lo ammetto sono paurosa,ho la mia tecnica per scendere dal gommone,ho paura
delle profondità e delle bestie cattive…e appena mi butto giù la prima
volta, mi trovo una bella medusa davanti…il mondo si ferma in quel momento!
Ora
il mio obbiettivo non è più vedere lo squalo ma evitare le meduse!
Il
tutto è molto frenetico..ti butti…3-4 minuti alla ricerca dello squalo balena
e poi risali ,il gommone si sposta e tutto si ripete..
Ci
ributtiamo ma io e Diego siamo troppo lenti e poi l’idea di andare sopra ad
uno squalo di 6,7 metri anche se innocuo un po’ ci blocca..
Alla
terza possibilità io e Diego abbiamo gia rinunciato,io ho lo stomaco sotto
sopra e Diego non è così sicuro di volerlo vedere…gli altri sono
entusiasti…
Vediamo
dal gommone lo squalo a pelo d’acqua, una manta bella grande e da lontano le
balene che saltano…Raffaella si butta ma appena scesa urla e risale…una
“medusina” con i filamenti blu lunghi un metro l’ha presa nel collo ed è
rimasta nella muta…non sono attimi piacevoli per lei principalmente e per noi
che l’aiutiamo.
Diego
gli stacca i filamenti dal collo, urticandosi a sua volta una mano ,poi gli
versiamo dell’acqua (l’unica cosa che abbiamo…)
Io
nel frattempo dondolata dalle acque ho provveduto a donare la mia colazione ai
pesci,,
Non
vedo l’ora che tutto finisca.
Un’altra
signora poco dopo segue il mio esempio...Che allegria!!
Si
tuffano altre due volte e poi si torna a riva saltando sulle acque visto che il
mare è un po’ mosso,anche se il ragazzo che guida è comunque bravo. Una
volta vicini a riva ti dicono di tenerti ben stretto e lanciano il gommone verso
la sabbia alla velocità massima..si arena di nuovo.
Rientriamo
ed è gia ora di uscire per l’immersione vera,io non ho nessuna voglia:
tra
il mal di mare e la mancanza di esperienza…(ho preso il brevetto a Giugno con
Diego e Jael e a parte le immersioni per l’esame non ne ho fatte altre)
Tania
capisce tutto ed è molto carina,incoraggiante e rassicurante..
Per
prima cosa mi da una pastiglia contro il mal di mare e mi promette di essere la
mia ombra.
Ok
,bisogna rompere il ghiaccio anche per tutto quello che ho pagato per avere il
brevetto.
Al
diving troviamo tutta l’attrezzatura pronta solo da controllare e montare , su
ogni pezzo c’è il ns nome. Sono un’ottimo diving.
Come
prima esperienza all’estero è veramente ok!
Ci
prepariamo,facciamo il brefing e Raffaella che per fortuna si è ripresa
dall’incontro con la medusa,mi traduce visto che è tutto in inglese.
Ecco
la storia che si ripete…Spingere il gommone in acqua ecc.
Una volta sul posto cercano il punto esatto con il gprs e il dive master
scende con il filo e noi dietro.
Tania
e un’altra ragazza controllano il gruppo…C’è un po’ di corrente e Tania
mi aiuta.
Una
volta sotto sono molto tranquilla e non ho più problemi,mi godo l’immersione
anche se devo trovare ancora il giusto assetto.
Le
acque di Tofo sono piene di vita…uno dei miei sogni si materializza a due
metri da me:da una cavità esce una tartaruga enorme e mi nuota davanti
scomparendo velocemente nel blu.
Sono
affascinata da questi animali :enormi ma così agili in mare…ne avevo viste
nel Borneo Malese a Sipadan facendo snorkeling ,ma questa è la prima che la
vedo in immersione.
Vediamo
tanti pesci che non sto ad elencare,una bella immersione vegliata dai ragazzi
del diving, man mano che finiamo l’aria iniziano a turno la risalita:il 1° è
Diego che risale con l’altra ragazza del diving, poi più avanti sono io con
altri due insieme a Tania egli ultimi con il ragazzo guida.
Sento
ancora il mal di mare mentre faccio la sosta di sicurezza e mentre aspetto che
vengano a recuperarci col gommone ma almeno non rimetto.
Sono felice di averla fatta,ma io e Diego decidiamo di prendere le cose
con calma e rinunciamo al Manta reef per fare un’altra immersione tranquilla a
18 mt..seguendo la scuola SSI (prima fai almeno 12 immersioni e poi puoi
prendere il brevetto per i 39 mt).Voglio farmi con calma la mia esperienza.
Grazie a Tania per aver fatto il suo lavoro in modo eccellente!
Una
volta a casa ci dividiamo i compiti,fare la spesa visto che questa sera abbiamo
ospiti…Compriamo un trancio di
barracuda da fare alla griglia e degli spaghetti da fare al sugo con i gamberi.
Ci
gasiamo all’idea degli spaghetti cucinati da dei veri intenditori della
pasta!!!
Bhe
non comprate mai pasta all’estero a meno che non venga dall’Italia,puntate
solo su spaghetti italiani o scegliete del riso….
Ne
risulta un’attentato alla vita
dei nostri ospiti più che invito a cena; i nostri spaghetti diventano una colla
immangiabile facendo perdere di qualità all’ottimo sugo fatto da Diego.
Risolleviamo
la cena con il pesce alla griglia e i gamberi saltati in padella.
Meno
male che gli piace il pesce visto che sul posto non c’è molta scelta.
Ne
esce una bella serata,comunicando in italiano,portoghese,spagnolo e un poco
d’inglese.
Appena
gli ospiti se ne vanno i miei amici iniziano a studiare per l’esame si domani
in inglese,meno male che noi
abbiamo cambiato idea…
SABATO
19/08/2006
Noi
ci svegliamo con calma mentre il resto del gruppo parte presto per
l’immersione al manta reef..tornano entusiasti mentre noi ci prepariamo per la
ns delle 10:00.
Anche
questa è bellissima,vediamo stelle marine bellissime e con colori meravigliosi.
Rientriamo
cotti e affamati,finiamo tutto il cibo che abbiamo in casa perché domani
mattina presto lasciamo Tofo direzione Villanculos…Facciamo un giro nel
mercatino locale comprando qualche ricordo :è un mercato bello e poi ci
pentiremo di non aver comprato molte più cose..
Contrattiamo
per trovare un ciapas che alle sei ci porti a Inhambane .
Paghiamo
il pernottamento alla Donna Maria che ogni gg passava a pulire la casa e a
controllare che non avessimo bisogno di niente.
Consigliata!!!Paghiamo
un totale di 75 € per 4 notti a coppia,meno di 10 € a notte a
testa.. Per prenotare eccovi il numero di telefono :
DONA
MARIA 258-25574943.
Per
altre info su TOFO:
DOMENICA
20/08/2006
Passando
da Inhambane ci fermiamo a fare colazione da Nimberto e Grace per l’ultimo
saluto:ci troviamo davanti una colazione pantagruelica e ci vergogniamo ancora
di più della nostra cena passata…Magari se un gg verranno in Italia potremo
contraccambiare il loro affetto…
Ci accompagnano al porticciolo dove loro ci dicono che c’è la barca
per attraversare la baia e
ritrovarci a Maxixe...noi cerchiamo ma non vediamo nessun traghetto…scrutiamo
l’orizzonte ma nemmeno l’ombra…arrivati alla fine del molo…nascosta c’è
una bagnarola (una barchetta ) usata dai pescatori gia stracolma di
gente…Ancora una volta compiono un miracolo riescono a trovare una
sistemazione per noi e nostri zaini.
Nessuno
dei nostri famigliari s’immagina dove siamo finiti e quello che stiamo
facendo…con la telecamera filmiamo il tutto anche se in modo discreto;non
vogliamo mai attirare troppa attenzione.
Ridiamo
per la situazione,siamo in un guscio di noce
stracarico e galleggiamo. Ancora una volta il nostro spirito di
adattamento ne esce rafforzato!
A
Maxixe inconsapevolmente facciamo una scelta penosa: vediamo una piccola
stazione di pulmini (ciapas) e senza indagare troppo sulle altre possibilità ci
fermiamo alla “prima bancarella” (non fatelo mai forse c’è una scelta più
favorevole poco più avanti…) C’è un ciapas vuoto che va a Villanculos ,noi
contrattiamo il prezzo e ci facciamo caricare gli zaini sul tetto del
pulmino…ci sediamo comodi e qui alcuni di noi effettuano delle scelte tattiche
sbagliate dovute all’inesperienza:
Andrea
il più alto di noi va a sedersi nel sedile dietro così ha più spazio per le
gambe poi a coppia due per ogni fila di sedili…Che bello un ciapas tutto per
noi…
Ecco
l’errore :il ciapas non parte come l’autobus ad un orario stabilito ma solo
quando è pieno ,anzi meglio dire stracolmo!!!
Poco
più avanti c’è la vera stazione degli autobus Oliveras ,informatevi!
Abbiamo
atteso circa due ore prima della partenza e quando abbiamo osato protestare ci
hanno offerto di partire solo per noi ma
ad un prezzo raddoppiato e noi da indignati tirchi ci siamo rifiutati di passare
per i soliti turisti da spennare…meglio soffrire come tutti!
Forse
adesso molti di noi accetterebbero anche un prezzo triplicato!
Per
non tirarla troppo per le lunghe,concludo dicendo che il ciapas aveva una
capienza normale di sedici persone circa ,mentre noi ci siamo ritrovati in
venticinque più due bambini e due galli…durante la strada continuavano a far
salire gente,non è possibile descrivere
le posizioni assunte da alcuni viaggiatori,da veri contorsionisti…Andrea F si
è ritrovato nel posto più infimo e più bloccato di tutti e non riusciva
nemmeno a muovere un braccio….il viaggio è durato circa cinque ore…Come
consiglio se vi capita di scegliere questo mezzo di trasporto:salite per ultimi
o scegliete i posti dietro al guidatore…di solito c’è più spazio per i
piedi,c’è il finestrino e quando la gente sale e scende è più facile che
ogni tanto riusciate ad ottenere qualche centimetro prezioso di spazio!Lo dico
per esperienza,in questo viaggio quello era il mio posto.
Abbiamo
pagato questo giro “sull’inferno” 1200
metical come gruppo…una volta giunti a destinazione abbiamo tentato di pagare
meno visto le condizione del viaggio ma ci hanno ricattato non consegnandoci gli
zaini e ancora una volta abbiamo accettato le loro condizioni!
Siamo
quasi tutti esausti,in piedi da prima delle sei,e questo viaggio non ci ha certo
ricaricato…Appena scesi siamo di nuovo circondati da gruppi di ragazzini (li
definirei senza offesa puzzolenti:non amano molto lavarsi e il deodorante…)
Dovremmo esserci abituati al fatto di essere accerchiati da gente che ti tira la
valigia per portarti in qualche luogo per dormire con il solo obbiettivo di
ricevere qualche monetina per aver portato dei clienti….
Non
so se per colpa della stanchezza o dell’ambiente
questa volta siamo ancora di più sulla difensiva e non chiediamo e non
accettiamo l’aiuto di nessuno….ci chiudiamo a formazione impala…Tutti in cerchio con gli zaini al centro!
Leggiamo
quali B&B sono consigliati dalla Lonley Planet…
I
ragazzi non demordono e continuano a dire un nome : ”BAOBAB BEACH”
082 7315420/023 82417
email baobabmoz@yahoo.com
Un
pò confusi e stressati mandiamo Diego e Andrea B in avanscoperta...inutile
girare in sei trascinandoci “dietro donne,bambini e animali” o perdon
trascinandoci dietro gli zaini non per niente leggeri…
Aspettiamo
almeno un’ora,il sole inizia a tramontare,i ragazzini non allentano la presa e
studiano ogni nostra mossa…vedono una biro e la vogliono..vedono una caramella
e la chiedono ecc…ogni tanto credo si siano anche presi beffa di
noi….infondo siamo sempre estranei nel loro mondo……
Da
lontano vediamo sbucare un furgoncino con sopra Andrea e Diego…hanno trovato
il luogo giusto e sono venuti a prenderci con il proprietario del B&B.
Un
ragazzino ci prova : dice al tipo che è stato lui ad indicarci il suo nome, noi
non amiamo le bugie e smentiamo tutto…per questa volta niente mancia…e che
imparino a non gridare solo un nome ma a dare possibilità di scelta.
Il
nome più famoso spesso non è mai la scelta migliore vedi Fatima!
Siamo
da Josef & Tina ..una struttura nuova fatta da Josef inviato dalla comunità
europea per sperimentare nuove colture in
campo agricole.
Il
lodge che si è costruito forse per arrotondare è una buona sistemazione
Ci
sono nella casa tre camere da letto,un salotto enorme con tanto di televisione e
divanetti e una cucina altrettanto grande completa di tutto ad uso degli ospiti.
Poi
ci sono dei bungalow circolari con il tetto di paglia per dare un’atmosfera più
semplice con bagno in comune….
C’è
anche il ristorante bar dove servirti fino a notte tarda.
email : info@joseftina.com
tel:
+258 82 9652130
paghiamo
750 metical a coppia con colazione.
PER
MAGGIORI INFO O TROVARE ALTERNATIVE POTETE
RIVOLGERVI A:
Vilanculos
Tourist Services Tel: 082 7642140 email margi@teledata.mz
Eccovi
comunque altri indirizzi utili per eventuali alloggi:
http://www.smugglers.co.za/
082 770 3720
Casa
Rex
023 82048
info@casaguci.com
00258
82 8686540
Blue
Water
082 807 5750/082 7683400
LUNEDI’
21/08/2006
Chiediamo
a Josef ,che si dimostra disponibile a soddisfare ogni nostro dubbio o curiosità,
come fare per fare il giro delle isole…d’altronde siamo venuti fino a qui
per vedere L’ARCIPELAGO DI BAZARUTO famoso come parco nazionale marino….
Nonostante
il cielo nuvoloso prenotiamo tutta la giornata il giro in DOW (un altro guscio
di noce con vela che per qualche forza misteriosa della natura anche se pieno di
gente riesce a galleggiare e a muoversi).
E’
un mare meraviglioso,con colori stupendi ,qualche foto riesce a rendergli
giustizia…il mare è calmo e nonostante io sia fifona ,no meglio dire
previdente per natura…riesco anche a godermi il tragitto d’andata….nella
barchetta come sedie ci sono solo delle asce di legno che l’attraversano e
formano delle panche.
L’equipaggio è composto dal guidatore della barchetta e dal
cuoco…incontriamo un pescatore di granchi che solitario e senza barca nuota
nel mare infilzando tutti i granchi che incontra….il cuoco ne compra sei per
un euro…(io mi rifiuto di mangiarlo…Non sono vegetariana ma nella mia mente
solo pochi animali sono destinati alla morte…gli altri mi fanno pena e non
riesco a mangiarli…i miei compagni d’avventura quando se li ritroveranno
cotti alla griglia al contrario di me gli faranno una grande festa.
Proseguiamo
il viaggio…alle undici facciamo una pausa di un’ora sulla prima isola ,
Benguerra;
è praticamente la classica isola da cartolina: spiaggia lunghissima ed
incontaminata di sabbia bianca con le palme alle spalle.
Girovaghiamo
sull’isola e facciamo la conoscenza con due bambini che ci vogliono vendere il
loro giocattolo,una barchetta a vela fatta
da loro che fatta la dimostrazione galleggia e si muove pure col vento…prezzo
10 €.
Il
problema non è il prezzo ma l’ingombro,
riuscire a portarla in Italia senza romperla…
Gli
regaliamo due magliette e un paio di bermuda…e ci facciamo pure una foto
ricordo…
In
quest’isola è pure possibile soggiornarvi perché hanno
costruito un villaggio turistico ma logicamente i prezzi sono quelli turistici e
per arrivare fin qui il prezzo non è nemmeno paragonabile con il nostro fai da
tè!
Ripartiamo
e alle 13:30 approdiamo sull’altra isola: Manguerra,sicuramente più adatta
allo snorkeling…noi ci rilassiamo sulla spiaggia mentre il cuoco ci prepara il
pranzo..
L’isola
al momento è abitata solo da locali ma
stanno costruendo degli alberghi , iniziano a deturpare questo
paradiso…costruendo strutture turistiche in riva alla spiaggia senza tener
conto del contesto dove si trovano….ok alberghi ma meno invadenti sarebbero
stati più adatti al luogo….
C’è
un gruppo di bambini meraviglioso che aspetta i soliti regali da noi turisti…e
impariamo dopo, aspettano anche gli avanzi del nostro cibo e di poter leccare
letteralmente le pentole e poi lavarle in mare…e riconsegnarle immacolate al
cuoco!
I
ragazzi si dedicano allo snorkeling e ci raccontano di pesci enormi e di una
quantità di vita inimmaginabile,il tutto è di buon auspicio per le immersioni
che speriamo di riuscire a fare.
Mangiamo
riso con un buon sugo al pomodoro,pesce alla griglia, i poveri granchi e
un’ottimo ananas…Io mi diverto a cibare una chioccia con i suoi pulcini che
si sono adattati a mangiare praticamente di tutto…anche il pesce…ogni tanto
mi sento un pò san Francesco…la protettrice degli animali…
Il
tempo sta cambiando,scure nuvole si affacciano all’orizzonte…meglio prendere
la via del ritorno…
Non
voglio stressarvi raccontandovi di come non mi sia piaciuto ritrovarmi in un
minuscolo guscio di noce in balia del mare mosso e del vento…dobbiamo seguire
la corrente che almeno a mio parere ci porta sempre più lontano dalla
riva….le onde in alcune occasioni entrano direttamente nella barchetta lavando
chi è a tiro… altre volte siamo
gli unici all’orizzonte e allora nella mia mente passano pensieri del tipo:
“se ci rovesciamo nessuno si accorgerà della nostra assenza”.
Alcuni
di noi ridono divertiti,io brontolo dicendo che non bisogna andare in giro in
cerca di guai…ok l’avventura ,ok lo spirito d’adattamento..ma c’è un
limite a tutto.
Col
senno di poi che non è stato così tragico ma io odio qualsiasi giostra che si
muova…e quel giorno il mare aveva deciso di muoversi.
Alle 17:00 rientriamo e posso baciare la terra…abbiamo pagato
l’escursione 1800 mt a coppia (circa 28€ a testa)..
Andiamo
in giro cercando un diving affidabile per prenotare l’immersioni per il gg
dopo…La lonley parla molto bene del AQUA NERA…telefoniamo ma è gia pieno..
Ci
agitiamo un po’ perché avevamo deciso di stare solo un’altra notte e poi
partire per il Sudafrica avvicinandoci al rientro per scongiurare eventuali
imprevisti dell’ultimo minuto…C’è chi dice “possiamo dividerci, io
voglio fare immersioni e mi fermo un gg di più”.Chi dice “io voglio vedere
il Blide river canyon in Sudafrica e parto prima”.
Ma
siamo un gruppo e alla fine ci veniamo tutti incontro e riusciamo a soddisfare i
desideri di tutti…non ci dividiamo…decidiamo di rimanere un gg in più…con
la promessa da parte di noi donne di alzarci alla mattina presto con la speranza
di trovare un diving libero per il gg stesso…
MARTEDI’
22/08/2006
Io
e Jael partiamo alle sei per cercare un centro diving,ma non siamo in una zona
molto turistica e come si è faticato per trovare un posto per dormire la stessa
cosa , anzi diventa ancora più
complicata per i centri diving…
Ne
risulta però una buona occasione per vedere il sorgere del sole,fare qualche
bella foto e fare una passeggiata rilassante sulla spiaggia,troviamo anche delle
belle conchiglie….Una di queste con dentro ancora l’animaletto che si
aggrapperà alla vita con tutte le sue forze e ancora di più..( i suoi
tentativi di fuga e le mie suppliche per liberalo e donarlo al suo meraviglioso
mare,non sono servite a nulla contro i suoi aguzzini di cui tacerò il nome (in
nome dell’amicizia che ci lega!)ma la sua morte peserà sulle loro coscienze
ogni volta che mostreranno le conchiglie raccolte in Mozambico!)
Lo so a voi non interessa niente...ma un diario è anche pieno di
ricordi personali che si vogliono immortalare nel tempo.
Riprendo
la via del racconto:Chiediamo ai locali e tutti ci mandano al diving del baobab
beach…ecco la nostra destinazione:arriviamo che sta aprendo ma ci dicono che
oggi non effettuano immersioni perché il gommone è rotto….Per domani hanno
disponibilità!
Rientriamo
e dopo colazione tutti e sei ritorniamo al centro per raccogliere maggiori info…Il
centro è composto da Viki.Ben e il loro cane aski e qualche ragazzo di
colore…non sembra malissimo e poi non abbiamo molta scelta…prenotiamo due
immersioni per il gg dopo.
scubaben_uk@yahoo.co.uk
00258
82 7817130
Di
nuovo una gg dedicata al relax e a qualche compera…nel centro del paese…c’è
una postazione internet dove prenotiamo l’auto una volta arrivati in
Sudafrica,qualcuno di noi ne approfitta per telefonare a casa…ecc.
C’è
un mercato di prodotti locali…tutto molto caratteristico…e scopriamo che il
sapone esiste anche da loro,lo vendono al pezzo e ne hanno di tanti tipi e con
vari gusti…ma allora perché la maggioranza di loro non lo usa?
Telefoniamo
all’amico di Delito e facciamo nel tardo pomeriggio la sua conoscenza…gli
offriamo qualcosa da bere e ancora una volta ne approfittiamo per allargare la
nostra conoscenza sulla zona…
Gli
chiediamo informazioni sulla malaria…se esiste o sono solo esagerazioni….
Lui
ne parla come se parlasse dell’influenza…è appena guarito da circa sei mesi
e in media una volta all’anno la prende.
A
noi un po’ di fifa ci viene…noi che su sei solo uno ha fatto la profilassi
antimalarica…noi cinque siamo contrari…prima di partire ci siamo informati e
abbiamo tratto questa conclusione:
non
esiste un vero vaccino contro la malaria, ma solo una profilassi (il LARIAM) che
viene passato dalla mutua e a detta di chi l’ha preso ha degli effetti
collaterali notevoli (sospettano anche un caso di suicidio) specie su chi ha
problemi di depressione o simili…per sei mesi devi assolutamente evitare una
gravidanza…ecc…certo non è una cosa leggera e poi volendo la malaria te la
becchi ugualmente…
Esiste
poi un farmaco a pagamento 50 € a scatola: il MALARONE (gia il nome m’ispira
molta fiducia) ma a detta di molti è più tollerabile.
Visto
che niente ti assicura di non beccarla noi optiamo per la profilassi
comportamentale.
Certo
che sentire il tipo raccontarci di beccarla una volta all’anno qualche
brividino ci passa per la schiena…ma ci consoliamo dicendo: noi siamo a
rischio per 4 giorni ,lui per una vita…le sue probabilità
di essere punti sono certo maggiori,noi dormiamo in una casa di cemento con le
zanzariere sul letto…lui in una capanna con il tetto di paglia .Auguri!!!!!
Certo
che loro si meravigliano quando noi gli spieghiamo che in Italia è stata
debellata da molto tempo…Incredibile,per loro è parte della vita…
Sono
passati sei mesi dal nostro ritorno a casa e vi voglio rassicurare che nessuno
di noi si è ammalato !!!
Di
nuovo compriamo del pesce e Diego si cimenta per un buon pranzetto usufruendo
anche delle spezie prese dall’orto di Josef e gli avanzi diventeranno anche la
nostra cena.
Relax…
MERCOLEDI’
23/08/2006
Alle
otto ci presentiamo all’ODISSEA DIVING e
partiamo poco dopo per l’immersione nell’isola di Bazaruto…la salita sul
gommone è meno “traumatica”
di
quella di Tofo….il mare è una tavola e ha dei colori meravigliosi,resi ancora
più speciali dal giallo della sabbia che qua
e l’ha affiora causa la bassa marea…
Mi rendo subito conto che questo diving ha sicuro qualche stella in
meno…è più casereccio lo possiamo definire…sul gommne c’è solo la
bionda Viki (con un po’ di puzza sotto il naso) e il ragazzo che guida il
gommone.
Io subito mi chiedo “se lei scende e fa da guida davanti,chi
sta dietro a controllare la fine del gruppo?” Risposta logica nessuno!
Chiedo
subito a Raffaella (l’Advance del
gruppo) di darmi un’occhiata nella discesa (mio grosso tallone d’Achille) mi
sento più tranquilla,d’altronde il mio compagno è Diego ma anche lui come me
è alla sua terza immersione ed è gia tanto se riesce a badare a se
stesso...visto che non può contare sul mio aiuto…almeno nella fase di
discesa..
Eccoci
al momento cruciale, tutti in acqua: Viki si butta e con la corda fa strada…io
non riesco a scendere ma Raffaella mi aiuta tirandomi letteralmente giù…dopo
è ok…Viki va avanti per la sua strada non interessandosi minimamente del
gruppo: potevamo anche essere rapiti da una piovra gigante uno dopo l’altro
che lei se ne sarebbe accorta solo quando toccava a lei…non si è mai
minimamente girata indietro a contarci o a farci il segno ok!
Stai
tranquilla carina che una volta a terra ti consiglio a tutti i sub del mondo…
Il
mare certo è meraviglioso anche in questa zona,non c’è il turismo di massa o
lo sfruttamento commerciale a rovinarlo,almeno per il momento…
Diego
come al solito finisce l’aria per primo e avvisa Viki ..lei lancia il pedanio
e continua la sua immersione...Diego aspetta un suo segnale...e poi capisce che
deve risalire da solo…Non mi viene assegnato nessun compagno che si curi di
me...e attimi di panico passano per la mia testa...io non posso e non voglio
risalire da sola…
Inizio
a razionare l’aria per non finirla prima degli altri …per fortuna io e
Andrea F la finiamo insieme e io mi affido completamente alla sua esperienza per
la risalita e la sosta di sicurezza…tutto ok!
Facciamo
la pausa fra un’immersione e l’altra sull’isola di Bazaruto.
Io
sono vittima per l’ennesima volta del mio stomaco e mi sdraio sulla sabbia e
non muovo nemmeno un passo, Jael è vittima del richiamo del sole e si sdraia
per abbronzarsi un po’.
Gli
altri vanno alla scoperta dell’isola…arrancano salendo in cima alla grande
duna di sabbia che dà l’idea di
ritrovarsi nel deserto,ma in cima si apre lo spettacolo del resto
dell’isola:un insospettabile giardino pieno di alberi,palme e laghetti…da
mozzare il fiato,mentre dall’altra parte i colori del mare,del cielo e della
spiaggia disegnano uno spettacolo non meno emozionante!
Ma
voglio tornare a parlare della “simpaticissima” Viki e del suo centro diving.
Nessuno si era preso la briga di avvisarci che avremmo passato la nostra
pausa pranzo su un’isola deserta…altrimenti ci saremmo portati qualcosa di
commestibile!
La
biondina si mangia i suoi due panini,mentre noi soffriamo la fame.
Con
tutto quello che ci hai fatto pagare le due immersioni non potevi passare ad
ogni sub un pacchetto di qualcosa da mettere sotto i denti o due mandarini che
al mercato locale non costano niente?
Spendiamo
630 rand a testa per le due immersioni + 60 rand per l’ingresso al parco,tot
circa 80 € a testa.
La
seconda immersione si rivela un po’ più deludente dal punto di vista
marino,non vediamo un granchè,ma è pur sempre bello ritrovarsi dentro
l’acquario e non sopra…siamo parte del mondo marino!
Rientriamo dopo le quindici ,affamatissimi e ci fiondiamo al ristorante del Baobab Beach…niente male anche se sono un po’ lunghi nel servire…
Mangiamo
chi pesce ,chi carne io una pizza niente male…paghiamo 400 mt a coppia
(12,5€)
Alla sera ognuno prepara lo zaino per il trasferimento.
Abbiamo
l’autobus del mitico OLIVERAS alle tre di mattina.
Prima
di andare a dormire paghiamo Josef che oltre tutto si è pure offerto,o meglio
non aveva molta scelta, di accompagnarci alla fermata dell’autobus a
quell’ora assurda della notte,gratuitamente in cambio di una buona pubblicità
su internet.
B&B
consigliato!!
Paghiamo
4 notti 750 rand o 3000 metical che tradotti in € sono 23,4 a notte a
camera…volete forse qualcosa di meno? andate al Baobab Beach nella capanne di
paglia ,forse più romantiche ma certamente più in balia delle zanzare…
GIOVEDI’
24/08/2006
Sveglia
ad un‘orario assurdo e ancora una volta, giunti grazie al passaggio di Josef
in una stazione degli autobus fantasma, ci mettiamo ad aspettare.
Subito
qualcuno ci avvicina e ci dice che l’autobus è partito prima ,altri che parte
dopo due ore…che è meglio prendere quello all’altra fermata…noi un po’
dubitiamo ma non molliamo…capiamo dopo che sono tutti della concorrenza che
vogliono accaparrarsi più clienti possibili,noi aspettiamo Oliveras…non lo
tradiremo come abbiamo fatto all’andata per un ciapas qualsiasi…Certo se
provate ad immaginarvi la scena:
Sono
passate da poco le tre di notte,sei giovani bianchi tutti in cerchio con gli
zaini al centro aspettano infreddoliti
e mezzi assonati un’autobus che forse è gia partito o è in ritardo di un
paio d’ore…non è una scena propriamente allegra….ma noi siamo
sopravvissuti anche a questo!
Oliveras
è arrivato verso le quattro e trenta e ha caricato i nostri zaini (gia pronti
ad insudiciarsi per l’ennesima volta ) con i relativi proprietari…ancora una
volta ci siamo appropriati di tutto lo spazio possibile.
Da
quelle parti viene definito un’autobus di gran lusso ,in Italia noi lo
definiamo un catorcio da rottamare,ma in questo caso noi l’abbiamo
“amato”, è arrivato e ci ha portato a destinazione…non facendoci
stringere come sardine come nel ciapas e trattandoci come persone.
Il
controllore dei biglietti aspetta di vederci tutti addormentati per poterci
svegliare con la scusa di donarci la colazione…un mandarino a testa….e poi
di nuovo tutti dormono…eccolo che torna per chiederci di controllare i
biglietti che lui stesso ci ha
fatto alla partenza…persona squisita e simpaticissima …Di nuovo le
soste negli “autogril” ambulanti…e l’incontro con i loro bagni….
Siamo
arrivati al punto di partenza del nostro viaggio in Mozambico cioè a Maputo
alle diciannove di sera…un viaggio durato circa 14 ore per fare 400 km,fra
buche,risate,foto,mandarini,libri,frutta secca,voli giu dal sedile causa una
buca troppa profonda e le ottime sospensioni dell’autobus…
Viaggio
pagato 900 mt (32.5€ a coppia).
Viaggio
che rimarrà dentro di noi come il mare che abbiamo visto,i paesaggi e la gente
che abbiamo conosciuto…
Questo
è il racconto della nostra avventura in Mozambico,per conoscere un punto di
vista meno tecnico,meno dettagliato
ma che narra solo le sensazioni ed emozioni provate da Jael su questo
meraviglioso paese potete leggerlo:
http://www.viaggierelax.it/viaggi/index.php?option=com_content&task=view&id=142&Itemid=15
Il
giorno dopo prendiamo l’autobus da Maputo per Nespruit dell’Intercape…..Siamo
di nuovo in Sudafrica!
Se avete bisogno di info non esitate a scriverci.
Diego & Dany