BRAZIL MARAVILHOSO
DIARIO di viaggio dal 3- 29 agosto 2006
Difficile riuscire a riordinare pensieri, i ricordi, le sensazioni le mille emozioni provate in questo grande e meraviglioso paese. dove la natura, la gente, i colori, i sapori, ti entrano nella pelle e nel cuore e non te ne liberi più.........
Terra di contrasti estremi dove miseria e ricchezza, violenza e bontà, grattacieli e baracche, antico e supermoderno convivono amalgamandosi in un mix che all'inizio può anche sconvolgere.
Un paese dove sicuramente tornare perchè è immenso e con tante meraviglie che ancora devo conoscere.
Avevamo a disposizione un mese ma per problemi relativi al "disastro Varig" siamo stati già molto fortunati ad avere un cambio di biglietti con Iberia anche se ci hanno tolto qualche giorno.
Abbiamo fatto (e rispettato!!) un programma di viaggio piuttosto intenso, utilizzando tanti voli interni, bus (anche notturni), lance, canoe, 4 X 4, dune-buggy....
Questo l'itinerario : Italia - Madrid - S. Paolo
Foz de Iguazu - Manaus - (3 notti e 4 giorni sul Rio Negro)
Sao Luis - Parco Lencois del Maranhao
Jericoacoara - Fortaleza - Recife
Olinda - porto de Galinhas -
Salvador de Bahia - parco Chapada Diamantina
Bhaia -Morro di Sao Paulo
Rio de Janeiro
S. Paolo - Madrid - Italia
Il primo intoppo subito a Madrid : avaria all'aereo e partenza rinviata la mattina dopo - (notte pagata da Iberia in albergo molto bello)
1° tappa : Le cascate di Iguazù
Dall'aeroporto di S. Paolo con l'autubus arriviamo alla rodoviaria (la stazione dei pulman) e qui compriamo 2 biglietti per Foz dei Iguazu nel Paranà ( ben 15 ore di viaggio!! - partenza alle 18 e arrivo alle 9 del mattino dopo) .
scegliamo
di viaggiare di notte su un pulmann
"leito" (un po' più caro, 370 reais in due) ma certamente con posti più ampi e molto confortevoli adatti
per sdraiarsi e dormire) e infatti la mattina dopo arriviamo
a Foz nell'albergo già prenotato dall'Italia.
-
Hotel del Rey - 90 reais - medio e pulito ( anche se la seconda notte entrando
in camera, proprio sul MIO cuscino,
scorgo un'enorme scarafaggio nero, tipo cucaracha!) -
Il primo impatto con una piccola città del Brasile ci stupisce subito : tanti grattacieli belli e moderni, (...Lauro veramente dice che sono palazzi e non grattacieli... però hanno tutti almeno 20 piani!) spazi verdi e curati, strade normalmente pulite e ordinate, mezzi pubblici frequenti e ben organizzati.
Il tempo è bellissimo e caldo (ci sono 24° che poi saliranno a 31° e dire che qui è inverno e siamo nella tappa più a sud , quindi in teoria nel posto più “freddo” che avremmo dovuto trovare!). In autobus raggiungiamo il parco ed entriamo per visitare le famose cascate.................... ma l'acqua dov'è....????...............Effettivamente questo bel tempo non porta pioggia e quindi c’è meno acqua del solito. Per fortuna proseguendo per i vari punti panoramici la situazione migliora e lo spettacolo è comunque esaltante, anche se non è proprio la classica immagine “cartolina”che tutti hanno impressa nella mente.
Il giorno dopo sempre in autobus, attraversando il confine, raggiungiamo la parte argentina delle cascate, che è la più estesa e ancora più impressionante della parte brasiliana perché una lunga passerella arriva proprio vicinissima alla “gargantua del diablo”, la cascata più spettacolare.
Nel pomeriggio pensiamo di visitare la tanto discussa diga di ITAIPU’, ma ci informano che la domenica è chiusa e non si può accedere.
Per mangiare…. qui a Foz abbiamo il primo esempio di quello che sarà per tutto il resto del viaggio una costante : cioè piatti così abbondanti che, anche mangiando a sazietà, non riusciremo mai a svuotare completamente. ………. (oh, ma quanto si mangia in Brasile!!!!!!!!)
Già la colazione brasiliana (cafe de manha) offre un ricchissimo buffet, così vario che naturalmente assaggio tutto….e poi come resistere al gusto di tutta la frutta tropicale, succhi e torte così morbide e fragranti che…………..mmmmhhhh mi torna l’acquolina in bocca!!
Insomma abbiamo capito che qui in Brasile un unico piatto basta a sfamare due persone…………sempre che le due persone abbiano gli stessi gusti, infatti il buon Lauro (più carnivoro che altro) si è sacrificato a mangiare quasi sempre pesce, cibo adorato dalla sottoscritta. ….Ma tutto era talmente buono!
2° tappa – Amazzonia
Questa era la parte del viaggio che mi preoccupava di più (ho paura di ragni, insetti e altri piccoli mostriciattoli….); invece devo dire che tutto è andato benissimo e ho vissuto giorni emozionanti, in compagnia di persone simpatiche e piacevoli.
Il luogo scelto per soggiornare era sul Rio Negro a 3 ore di lancia da Manaus.
Si chiama “Ariau Amazonia Towers”, un complesso di torri cilindriche tutte in legno costruite su palafitte e collegate tra loro da lunghe passerelle sull’acqua. Il luogo è molto vasto, …per esempio, dal nostro alloggio nella torre n°1 per arrivare al ristorante situato nel luogo centrale ci mettevano quasi 10 minuti di camminata . E’ un posto famoso dove hanno alloggiato anche attori e personaggi importanti ( i reali di Spagna, Susan Sarandon, Kevin Kostner…ecc) nella hall c’è una parete piena di targhe ricordo. Però la battuta ricorrente di tutti noi sugli alloggi era “ ….il posto non è male, ma ha visto certamente tempi migliori!”
Abbiamo fatto la prenotazione dall’Italia acquistando un “pacchetto”(750 $ in 2) che comprendeva : il trasporto per/da Manaus, 3 notti, pensione completa (…che buffet memorabili!!!!!!!!), e alcune escursioni ; mentre altre le abbiamo pagate a parte (es…. vedere i delfini rosa!!).
Devo dire che tutto era organizzato molto bene, lasciando anche parecchio tempo libero tra un giro e l’altro per poter conoscere e apprezzare la splendida natura che ci circondava.
Ecco alcune esperienze fatte nei 3 giorni insieme a un simpatico gruppo di italiani : abbiamo camminato nella foresta, con la guida che armata di machete, provvedeva eventualmente a liberare il cammino, ci ha mostrato piante usate dagli indios per curarsi e anche quella dove estraggono il micidiale veleno curaro; abbiamo visitato villaggi, visto enormi tarantole e un anaconda in cattività; pescato piranha con le canne di bambù; di notte siamo andati “a caccia” di jacarè (caimani); e per finire abbiamo sfamato e nuotato accanto ai famosi delfini rosa del Rio delle Amazzoni (sono rosa davvero!).
Prima di lasciare Manaus, con una lancia siamo andati a vedere l’incredibile spettacolo dell’incontro delle acque del Rio Negro e del Rio Solimoes, pensate che dal punto di confluenza scorrono per 7 km mantenendo le loro acque nettamente separate, riconoscibili dal colore scuro (il rio negro) e le acque più chiare del Solimoes.
3° tappa - Maranhao ( S. Luis – parco lencois….) e Cearà (Jericoacoara – Fortaleza)
Arriviamo a Sao Luis verso mezzanotte e la città ci accoglie in pieno fermento : strade invase da gente che balla, musiche che fuoriescono da diversi locali e bar, si beve, si canta, ci si diverte……… insomma restiamo a boccaperta.
Appena preso possesso della ns. camera, proprio sopra una piazzetta affollata e rumorosa, alla Pousada “Portas de Amazonia”-150 reais -( – begli interni - stile coloniale- stanza spaziosa ed essenziale –) decidiamo di scendere anche noi e di unirci all’allegria generale gustandoci la prima caipirinha del viaggio. Sarà la stanchezza ma dormiamo bene lo stesso e quando ci svegliamo gli spazzini hanno già ripulito tutte le strade dai resti dei bagordi notturni.
Non abbiamo molto tempo per visitare bene la città, perché nel primo pomeriggio parte il pulmann che ci porterà in 5 ore a Barreirinhas, base di partenza per raggiungere il parco delle “lenzuola”.
All’arrivo ci aspetta Michael, uno svizzero (sposato con una brasiliana) contattato telefonicamente dal gestore italiano della pousada di S. Louis, che in barca ci condurrà, sotto un cielo stellato che è un incanto,… ai suoi bungalow in riva al fiume, in un bellissimo luogo di pace in mezzo al verde . - “Sossego de Cantinho”-2 bungalw accoglienti, puliti e molto spaziosi – ottimo cibo e rapporto qualità/prezzo. -80 reais – consigliato vivamente.
Sempre telefonicamente ci prenota per il giorno dopo l’escursione in 4 x 4 al parco e poi cerca di aiutarci cercando le informazioni che riguardano il proseguimento del viaggio verso Jericoacoara.
Questa parte si rivelerà un po’ difficoltosa perché anche se Jerì è a circa 280 km da Barreirinhas, per il primo pezzo Barr./ Paulino Neves/ Tutoia, praticamente non ci sono strade vere e proprie perché il terreno è pazzesco : sabbia. buche, solchi. guadi ecc…….. quindi ci metteremo 2,30 ore per fare i primi 30 km !
Ma torniamo al parco lencois : puntuale il gippone 4 x 4 con a bordo un gruppo di portoghesi ci viene a caricare per portarci “pattinando” (…. è proprio questa la sensazione!…) sul percorso totalmente sabbioso che porta al parco : questo è un luogo semplicemente incantevole con laghetti azzurro/verde di acqua cristallina incastonati tra alte dune di sabbia bianca e finissima…….. insomma un paesaggio da sogno!!! … Con la guida abbiamo camminato a lungo sulle dune e ci siamo fermati in 3 “lagoe” diverse dove abbiamo fatto dei bagni piacevolissimi sotto un sole implacabile. Tornati alla posada, dopo esserci un po’ rifocillati, Michael ci accompagna alla camionetta spartana (con panche di legno e aperta nei lati) che collega Barreirinhas a Paulino Neves sulla “strada” .(…si fa per dire..) di cui ho parlato prima. …..Nonostante la scomodità è stato proprio un viaggio divertente : tra sobbalzi, guadi, manovre pazzesche per evitare buche, assurdi e minuscoli ponti di legno mi sembrava di essere al “Camel Trophy”!!! Sosta per dormire a Paulino Neves nella posada più spartana del ns. viaggio ….(con incluso un rospo per compagno di stanza!) – Pousada “Beira Rio” ….spartana, appunto - 30 reais - Alle 6 del mattino si riparte con un’altra camionetta (questa volta ci mettono anche un allegro sottofondo musicale) che fa il percorso P. Neves / Tutoia su strada leggermente migliore( 1ora e15’ per fare 35 Km.). Da Tutoia a Parnaiba finalmente su strada asfaltata in bus : altre 2 ore per fare 60 Km. Da Parnaiba per non perdere troppe ore in attesa del bus, ci accordiamo con un’altra coppia di italiani per dividere la spesa di una macchina privata (una fiat Doblò 4 X 4) che ci porterà a Camocin in 2 ore (altri 120 Km). …..e non è ancora finita!…. per fare gli ultimi 40 Km circa che ci separano dalla meta (Jericoacoara) ci sono ancora difficoltà da superare : ….attraversiamo il fiume su una chiatta/traghetto sperando di trovare sull’altra riva una dune-buggy libera in attesa di clienti.…..e siamo fortunati : infatti troviamo Stephan, un francese gentile e simpatico che per 100 reais ci porta alla meta. L’esperienza in dune buggy è fortissima ! Un’ora e mezza “appesi” dietro, sobbalzando tra dune e mare esposti a un vento fortissimo che unito alla sabbia fine produce un micidiale effetto, tipo “massaggio alla carta vetrata”…. Stephan, con la moglie brasiliana è anche proprietario di una posada e così dopo averla vista decidiamo di fermarci da lui. – Pousada Carioca - semplice e graziosa con piccolo giardino interno - 70 reais - Jericoacoara è un piccolo villaggio con strade di sabbia pieno di turisti, pousade e ristorantini dove si mangia bene e abbondantemente a costi molto contenuti.
Al tramonto si va tutti sulla grande duna che domina il paese in attesa dell’ultimo raggio di sole che scende e appena succede, come in un rito collettivo tutti si “buttano” giù dalla duna, saltando, rotolando, correndo…..e poi si va in spiaggia dove si radunano i ragazzi della capoeira che si muovono accompagnati da strumenti musicali e canti.
Insomma a me questa atmosfera rilassata e un po' hippy piace parecchio, anche se come mare non è proprio il massimo, Lauro invece trova tutto un po' “fasullo”.
Merita una menzione speciale il ristorante “sabor de terra” porzioni molto abbondanti e ottime specialità di pesce. Da Jericoacoara partiremo alle 20 per Fortaleza. La prima ora di viaggio su un mezzo che percorre la strada di sabbia e poi su un pulmann che arriverà alla rodoviaria di Fortaleza alle 4,30 del mattino. In taxi ci facciamo portare all’aeroporto per lasciare i bagagli al deposito così più leggeri possiamo anche fare un breve giro in città. (alle 12,30 circa partirà il ns. aereo per Recife)
Visitiamo alcune spiagge cittadine e ci colpisce la selva di grattacieli e palazzi eleganti che sono alle spalle del lungomare.
4° tappa : Recife – Olinda – Porto de Galinhas
Vista dal cielo anche Recife è una città piena di grattacieli e il tragitto in taxi verso la vicinissima Olinda ci conferma proprio questa impressione; anche se è stridente il contrasto con altre zone più povere dove le case sono decrepite e fatiscenti.
Olinda, città coloniale dichiarata dall’ Unesco patrimonio dell’umanità, è davvero incantevole ed ha un fascino particolare. E’ piacevole camminare per le sue stradine tutte un saliscendi, con le facciate delle case dipinte a colori vivaci e con le sue numerosissime chiese.
Dall’alto della cattedrale si gode una vista incomparabile: sul mare, sui campanili delle chiese sottostanti che occhieggiano tra la folta vegetazione, sulle file di casette colorate, e in lontananza si nota Recife con la sua distesa di grattacieli.
–Pousada dos 4 cantos – bel edificio coloniale con piccolo giardino e piscina –
Il mattino dopo facciamo una gita in giornata a Porto de Galinhas (60 Km.- 2 ore in pulmann).Partiamo sotto un acquazzone tremendo, per fortuna arrivati a destinazione non piove più anche se il cielo resterà nuvoloso per tutto il giorno. La cittadina ci è piaciuta molto : belle spiagge, ristorantini, negozietti con artigianato vario e con un ottimo rapporto qualità/prezzo, e inoltre con le onnipresenti e simpaticissime “galline” simbolo della città. Passeggio serale per le stradine di Olinda e cena con vista spettacolare dalla terrazza di un ristorante che domina la città.
Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita di alcune delle numerose chiese e del monastero di S. Francisco, famoso anche per i suoi azulejos. Il tempo è tornato bello e così c’è tempo anche per un bagno in piscina prima di avviarci all’aeroporto per il volo che ci porterà a Salvador de Bahia.
5° tappa – Parco Chapada Diamantina – Salvador de Bahia
Arrivati
a Salvador la nostra idea e di
partire subito col pulmann notturno per Lencois, base di partenza per la visita
della Chapada Diamantina, ma il pulmann non ha più posti liberi e così dovremo
prendere quello del mattino dopo.
(partenza alle 7)
Notte a Salvador e primo approccio con la città.
Il famosissimo quartiere del Pelourinho
ci accoglie festoso al suono ritmato dei tamburi e
con gruppi di gente che balla seguendo i suonatori per le strade.
Bellissima la visione notturna del largo Pelourinho con la facciata
azzurra della chiesa e delle altre casette colorate affacciate sulla
piazza. Dormito poco e male in un alberghetto da
dimenticare, ma almeno era in posizione centrale in una grande piazza e vicino
al Pelourinho. - Hotel Ilheus…
Alle 5,30 ci alziamo e in taxi arriviamo alla rodoviaria da dove parte il bus per Lencois, arrivo verso le 13.I turisti arrivati con noi sono tanti, così prendiamo subito il biglietto di ritorno per evitare brutte sorprese. La pousada che abbiamo scelto ci è stata consigliata da Stephan. – Pousada Bons Lencois - E’ molto semplice e in luogo tranquillo- 40 reais la doppia- (…da ricordare le buonissime abbondanti colazioni accompagnate in sottofondo dalle splendide voci di Enya e Loreena Mc Kennit….)
Dopo aver prenotato all’agenzia un paio di gite, nel pomeriggio facciamo da soli la bella passeggiata di 3 km. circa, che seguendo il torrente porta a delle piccole cascate che formano pozze dove si può fare il bagno.
Il secondo giorno alle 8,30 del mattino passa a prenderci la jeep che ci porterà nella zona di Marimbus, dove in canoa percorreremo il rio Roncador e i canali adiacenti.
La giornata è luminosa e splendida, e scivolando dolcemente sull’acqua dei canali (a tratti totalmente trasparente e cristallina ), immersi nella pace del luogo e circondati da una vegetazione rigogliosa, faremo un’esperienza davvero entusiasmante.
Camminiamo anche per un breve tratto nella foresta per raggiungere una casetta dove hanno cucinato per noi. Il cibo come sempre è buonissimo e il buffo è che lo scegliamo direttamente dalle pentole sul fuoco. Dopo pranzo riprendiamo il cammino in salita che arriva ad alcune cascatelle che formano pozze digradanti, piccole e grandi dove si può nuotare. Qui sostiamo piacevolmente per un paio d’ore conversando con gli altri del gruppo prima di ritornare alla jeep.
La strada del ritorno è su un terribile sentiero accidentato e con alcuni guadi da superare; ad un tratto ci dobbiamo fermare per aspettare che un serpente a sonagli (!!) acciambellato in mezzo alla strada si decida a sgomberare il passaggio.
Alla sera in giro per le stradine del paese ritroviamo la simpatica famiglia veronese che era con noi nella gita di oggi e insieme prenderemo prima una caipirinha e poi ceneremo allegramente.
Anche la gita del giorno dopo è bellissima : mattinata ancora tra cascate e pozze dove nuotare, poi la salita al Pai de S. Ignatio da cui si gode una vista magnifica sulla valle e sui paesaggi che ricordano vagamente la Monument valley. Dopo il pranzo (comida a kilo) visitiamo la grotta “azul” che come dice il nome ha un meraviglioso fondo azzurro, e la grotta della “Pratinha” con acqua trasparente e cristallina dove si può nuotare come nel laghetto adiacente.
Ultima tappa della giornata la visita, (un po’ inquietante…) della profonda grotta con le stalattiti e stalagmiti, illuminata solo da una lampada a gas portata dalla guida; e che percorreremo tutta uscendo dalla parte opposta .
Ultima cena a Lencois dopo le emozioni della intensa giornata perché alle 23 parte il pulmann che ci riporterà a Salvador ( arrivo alle 5 del mattino !!!)
Dalla stazione dei pullman in taxi ci facciamo portare all’albergo che abbiamo deciso di provare il “mitico” Pelourinho, che prima delle 6 troviamo sbarrato, ma dopo varie insistenze ci aprono e con ns. grande stupore troviamo libera l’unica camera dotata di una balconcino con tavolino e vista sulla baia e…..ciliegina sulla torta ci dicono che in passato quel balconcino era stato usato proprio dallo scrittore Jorge Amado, come ricorda una targa nella hall dell’albergo.
Siamo molto contenti della sistemazione, la camera è molto luminosa ed è anche silenziosa considerando che siamo al centro del Pelourinho dove tutte le sere l’allegria impazza e poi c’è quel terrazzino dove goderemo momenti di relax e tramonti sulla baia.
-Hotel
Pelourinho –luminoso, pulito,
meravigliose colazioni, buon rapporto
qualità prezzo( 160 reais la doppia)
Visita alla città “baixa” e al mercato Modelo e da qui in bus andiamo alla spiaggia cittadina di Barra. Camminiamo seguendo il lungomare, l’acqua è pulita e la spiaggia è bella. Visitiamo il faro e il piccolo museo marittimo prima di tornare su al Pelorinho a visitare piazze e numerose chiese dagli interni splendidamente decorati.
Trovo che l’atmosfera che si respira in questo quartiere è unica e mi piace restare seduta tranquilla sui gradini del largo Pelorinho ad osservare la gente che passa e il magnifico scorcio con le casette colorate e la facciata azzurra della chiesa …… La sera a teatro assistiamo ad uno spettacolo di danzatori/acrobati accompagnati da un gruppo che suona e canta. Al termine ceniamo all’aperto in uno dei tanti ristoranti delle stradine; ho provato la squisita “Mocheca” di pesce specialità di Bahia. Il giorno seguente dopo la visita alla Chiesa del Carmo da un taxi ci facciamo portare al mercato di S. Joachin, tipico colorato mercato per indigeni (eravamo gli unici turisti) e poi alla chiesa di Bomfin famosa per gli ex voto e per le grazie ricevute. Torniamo in autobus e per salire alla città alta proviamo il “piano inclinato” (la funicolare).Decidiamo di andare a rilassarci un po’ in spiaggia e con l’autoubus arriviamo fino alla lunga e magnifica spiaggia di Itapuà (a 27 Km dalla città). Pranziamo direttamente sulla spiaggia e non potrò scordare più la squisitezza del pesce “vermhelo”, spolpato a dovere e di cui resterà solo una lunga lisca nel piatto….
Tornati in città alla sera ci aspetta un po’ di movimento : il martedì ci sono un po’ di palchi montati in varie piazze e i soliti gruppi coi tamburi che passano per le strade facendo un fragore assordante.
Per la verità, ci aspettavamo molta più agitazione, solo dopo le 22 ha cominciato a scaldarsi un po’ l’ambiente, e finalmente in piazza la gente ha cominciato a ballare mentre un complesso suonava e cantava dal palco.
6° tappa Morro di S. Paulo - Rio de Janeiro
Alle 8,30 parte la lancia per Morro di S. Paolo dove staremo per un paio di giorni in relax.
Il viaggio è terribile, sballottati e spruzzati dalle onde, dopo più di 2 ore arriviamo a destinazione con lo stomaco in subbuglio e col desiderio di baciare la terra……ma il luogo che ci accoglie è così piacevole e sereno che si fa subito apprezzare e amare.
Non ci sono mezzi di trasporto se non carriole (per portare i bagagli) e carrozzelle trainate da cavalli. Dal paesino in alto si scende alle spiagge sottostanti : la prima, la seconda, la terza, la quarta.. Noi abbiamo scelto di alloggiare sulla terza spiaggia alla pousada Amandoeira.(100 reais la doppia ) - Molto graziosa, con piscina all’interno, direttamente sulla spiaggia - La nostra camera aveva la veranda fronte mare e dotata di amaca dove era piacevolissimo oziare osservando i colori e la trasparenza del mare nonchè l’evolversi delle maree. Pranziamo in un ristorantino sulla spiaggia che offre aragoste in offerta speciale ( erano 5 o 6 piccole per soli 20 reais!, costava di più la carne) e poi nel pomeriggio restiamo un po’ a prendere il sole e a fare il bagno nella seconda spiaggia, la più animata. La sera dopo un giretto nel piccolo centro vivace e pieno di bancarelle ceniamo in un ristorante un po’ fuori mano con ottima cucina locale (provare i gamberetti alla Strogonoff!).
Acquazzone imprevisto che ci fa arrivare di corsa e completamente zuppi alla pousada e…….. naturalmente una volta al coperto smette immediatamente di piovere.
Il giorno dopo il sole appare a sprazzi ma poi il tempo migliorerà. Lunga camminata di qualche chilometro oltre la quarta spiaggia. Le spiagge sono lunghissime e molto belle e le palme e la vegetazione circostante offrono scorci indimenticabili. L’acqua è trasparente e pulita ma con la bassa marea diventa lontanissima. Per pranzo oggi ci gusteremo dei buonissimi spiedini di formaggio cotti direttamente sulla brace da un signore che col suo carrettino gira per la spiaggia.
Dopo la spiaggia facciamo un giro in paese a vedere il forte e a passeggiare un po’ in collina. La sera nella seconda spiaggia c’è più animazione del solito, come funghi sono spuntati carretti che preparano caipirinha e cocktail vari e mettono in mostra la loro frutta coloratissima accostandola con incredibile fantasia . (un piacere per gli occhi!) Prendo una caipirissima, mi sembra un po’ cara (7 reais, normalmente la caipirinha costa 3 reais) ma è l’ultima serata qui e ne vale la pena.
Il giorno seguente accompagnati dal nostro “taxi carriola” risaliamo la ripida china verso il paese e al molo ci aspetta il piccolo catamarano per il ritorno.
…………………….Mamma mia che viaggio terrificante….!!!!!! E’ stato ancora peggio che all’andata, molte persone sono state malissimo, col mozzo che correva di qua e di la’ a portare sacchetti,….. non so come ho fatto a resistere. Credo che non ripeterò più un’esperienza simile, la sconsiglio vivamente. Per andare a Morro conviene optare o per il catamarano grande (più stabile) oppure da Salvador fare il primo pezzo via terra e poi in mare fare solo l’ultimo tratto finale. In aeroporto, in attesa del volo per Rio, siamo ancora tutti scombussolati e frastornati.
Rio
è la nostra ultima tappa, (sigh) ma
sono anche molto curiosa di vedere con i miei occhi questa meraviglia che
tanti decantano. Arriviamo che è già buio e col pulmann raggiungiamo
l’albergo che abbiamo scelto (suggerito da
italiani incontrati durante il viaggio) che si trova proprio sulla mitica
spiaggia di Copacabana - Hotel De Bret – stanza
piccola ma confortevole al 9° piano con vista favolosa sulla spiaggia e il Pan
di Zucchero – (170 reais la doppia)
Ceniamo sull’avenida Atlantica in uno dei tanti locali che a prezzi molto bassi offre un “rodizio misto”, cioè, per 10 reais ti portano piattini con assaggi di ogni genere (carne, verdure, frutti mare. gamberetti, formaggi, salumi…….ecc) , pazzesco ! …. naturalmente non riusciamo ad assaggiare tutto e lasciamo ancora dei piatti colmi.
Passeggiata serale sul lungomare di Copacabana con shopping finale alla lunga schiera di bancarelle posizionate proprio sotto il nostro albergo.
Il mattino dopo dalla nostra finestra ci godiamo una magnifica alba sul mare, preludio di una stupenda giornata di sole. Facciamo la solita super colazione, all’ 11° piano dell’albergo godendo di una magnifica vista sulla città con la spiaggia di Copacabana e con il Pan di zucchero.
Approfittando della bella giornata decidiamo di vedere subito la città dall’alto del Cristo del Corcovado. Optiamo per salire in taxi anziché con la funivia perché il tassista per lo stesso prezzo ci porterà anche a un “mirante” (punto panoramico) che offre la visione del Cristo da un’altra prospettiva.
Già qui restiamo strabiliati dalla meravigliosa visione della città che si stende sotto di noi : le colline verdi e rigogliose, le baie, le spiagge, la laguna le isolette, il promontorio col Pan di zucchero …. insomma una visione fiabesca! Poi giunti sulla cima del Corcovado sotto l’imponente statua del Cristo Redentore che sembra abbracciare tutta la città, restiamo senza fiato ad osservare con una visione a 360° una delle città più belle del mondo e che per me resterà indimenticabile. …… A malincuore lasciamo questo luogo e dal tassista ci facciamo portare al quartiere di Centro (cercavamo l’ufficio turistico che invece non è più qui) dove giriamo un po’ per le strade incappando anche in un enorme e caotico mercato. Poi sempre in taxi arriviamo alla quartiere di Urca da dove parte la funivia che in due tratti sale al Pan di Zucchero.
Anche da qui la visione è meravigliosa!!! Ai nostri piedi ( a sinistra) si stendono le incantevoli spiagge di Praia Vermelha, Copacabana, Ipanema, Leblon , mentre a destra la baia di Guanabara, con le spiagge di Botafogo e Flamengo, e alle spalle della città altre colline, dove spicca naturalmente il Cristo Redentore. La nostra vista non è sazia di godere di questa sfilata di meraviglie che in un susseguirsi armonico di verde, azzurro, rilievi, baie, isolette ci ammalia con la sua sconvolgente bellezza. ………..Ridiscesi dal… “Paradiso”, ci incamminiamo a piedi verso il ns. albergo (circa 5 Km) percorrendo anche tutto il lungomare di Copacabana osservando la gente in spiaggia, chi gioca a calcio, chi a pallavolo, chi fa footing…ecc
Alle 19,30 verranno a prenderci in albergo perché abbiamo prenotato la cena in un locale tipico seguita da uno spettacolo folcloristico (110 reais a testa) .La cena è in una Churrascheria dove mangiamo bene e abbondantemente portate di carne di ogni tipo infilata su spiedoni giganti e tagliata direttamente sul piatto. Abbiamo alzato bandiera bianca abbastanza presto perchè i camerieri non finivano più di arrivare e portare cibo, cibo cibo…….
Lo spettacolo al teatro Plataforma è stato molto bello, con danze e ballerine dai costumi coloratissimi e meravigliosi, e nel gran finale hanno sfilato indossando i costumi del Carnevale.
La domenica, ns, ultimo giorno intero qui, il tempo è meno bello del solito e il cielo è un po’ nuvoloso. Prima facciamo un giro sulla spiaggia di Ipanema, e quando comincia a piovere torniamo all’albergo anche perché passeranno a prenderci per andare a visitare due favelas.
Andres che abita in una favela, ci farà da guida portandoci a Rocinha, la favela più grande di Rio e alla favela di Vila Canoas. Questa esperienza è stata davvero profonda e interessante perché Andres ci ha raccontato e spiegato tantissimi aspetti della vita in favelas (che conosce in prima persona) e siamo anche stati lieti di constatare con i nostri occhi che le condizioni di vita sono molto migliorate rispetto al passato. Il tempo è migliorato così nel pomeriggio facciamo un po’ di relax in spiaggia, che essendo domenica, è molto affollata .Andiamo anche alla spiaggia di Ipanema, che troviamo ancora più affollata e caotica; sicuramente preferiamo la “nostra” Copacabana e così ci ritorniamo. Ci fermiamo ad un chiosco per assaporare l’ultima caipirinha (scherzosamente chiamata da Lauro anche catypirinha visto che l’apprezzo molto) e così godendoci l’ora del tramonto restiamo ad ammirare la splendida visione della spiaggia con il Pan di Zucchero sullo sfondo poi ci prepariamo per la nostra ultima serata in Brasile.
Sempre a piedi raggiungiamo una via del quartiere di Ipanema dove c’è un concerto gratuito di un gruppo che suona bossanova per festeggiare i 60 anni di attività. Restiamo un po’ ad ascoltare poi cerchiamo un posto per cenare e la scelta cade su un locale in zona Copacabana dove fanno rodizio di pizza e pasta o a scelta rodizio misto. Noi optiamo per il rodizio di pasta e pizza ( 13 reais a testa) e così inizia il carosello di camerieri che passano con assaggi di pizze sempre diverse (ne hanno 50 tipi!!) e pasta varia, condita in ogni modo…… Naturalmente dopo circa una decina di assaggi sono satolla ma il cameriere insiste per portarmi il dolce e così……..mi porta una pizza con cioccolato fuso e fragole!!! Era tutto molto buono, ma uno dovrebbe essere digiuno da un mese per riuscire a provare tutte le portate!
Il mattino dopo (…ahimè!) siamo pronti alla partenza, il tempo è talmente coperto che purtroppo quando l’aereo decolla con mio grande dispiacere non si vede nulla della meravigliosa città sottostante.
Arrivando a S. Paolo invece vediamo molto bene la città e sorvoliamo una selva di grattacieli prima di atterrare. Attraversiamo la città in bus perchè il nostro aereo per l’Europa parte dall’altro aeroporto, e qui, al ns. volo Iberia accade ancora una brutta sorpresa…………
L’aereo è già in fondo alla pista dopo la solita rincorsa, …sta per alzarsi……e bang! …Si sente un colpo e si vede una fiammata uscire dal motore sinistro (proprio davanti al ns. finestrino!), segue immediata la frenata brusca con spavento di tutti e si ritorna al indietro. ….Ci dicono che è colpa di un passero che è entrato nel motore e ci fanno scendere in attesa delle riparazioni.
Dopo 3 ore e mezzo ci fanno risalire sull’aereo per la nuova partenza e stavolta tutto va bene, ma non nego di essere stata per la prima volta un po’ angosciata per un volo aereo nonostante ne abbia fatti più di un centinaio in 30 anni di viaggi . Naturalmente a Madrid tutte le coincidenze sono saltate ma tutto si è sistemato abbastanza facilmente e così a Milano termina il nostro strepitoso viaggio in questa terra magica.
Considerazioni : il paese è in pieno progresso. La natura è spettacolare e la gente amichevole
generali e disponibile
Trasporti : ben organizzati
e sicuri
Spese per mangiare : molto contenute, con poco si mangia veramente in modo spropositato
Spese alloggio : buono il rapporto qualità prezzo – si può spendere anche molto
poco ma in generale abbiamo trovato gli alloggi sempre puliti e decorosi
Sicurezza : attuando le più ovvie precauzioni, o anche perché siamo stati
fortunati, noi non abbiamo avuto nessuna brutta esperienza e anche passeggiando
la sera non abbiamo mai avuto la sensazione di essere in pericolo.
La polizia è comunque molto presente
Clima : pur essendo inverno, abbiamo avuto sempre sole e caldo anche nelle
zone più a sud, dove avremmo potuto avere temperature più basse.
In 26 giorni solo 2 sono stati di pioggia e di breve durata.
Voli interni : abbiamo fatto 5 voli interni (qualcuno anche di 2 tratte) con la
compagni TAM - la puntualità non era il massimo ma ci siamo trovati bene.
Voli dall’Italia : voli Iberia via Madrid……..commenti già espressi……(!!!)
Costo totale del viaggio (per 2 persone) : 7 000 euro di cui circa la metà per i voli
Cambio:
1 euro corrisponde a 2,63 Reais
quindi all'incirca 10 reais = 4 euro
CONSIGLI
UTILI PER VIAGGIO AUTOGESTITO
Katy