Due sposini in giro per il Mexico

(Yucatan, Campeche, Chiapas, Quintana Roo)

Diario di viaggio  (settembre/ottobre 1996)

di Monica e David

 

 

 

Ieri ci siamo sposati e oggi, ancora rintronati per la festa, il viaggio e il fuso, siamo in viaggio da Malpensa a Cancun (via Madrid-Miami). Arriviamo a Cancun verso la sera del 22 settembre 1996 e ci facciamo portare da un taxi nella parte vecchia della città, vogliamo stare il più distante possibile dalla “zona hotelera”. Pernottiamo all’hotel Parador, che abbiamo prenotato dall’Italia, dove per 30 USD dormiamo in una stanza decente con aria condizionata.

 

Il mattino successivo ci alziamo e facciamo colazione in una caffetteria di fronte all’hotel e poi ci rechiamo alla vicina stazione dove prendiamo un autobus alla volta delle rovine di Chichen Itza. Arriviamo in tarda mattinata e trascorriamo la giornata visitando questo bellissimo sito archeologico. Oggi è il 22 di settembre e se non fosse andato via il sole si potrebbe vedere il serpente lungo la scalinata della piramide principale (El Castillo): che sfiga!!! Verso la fine della visita il cielo inizia a farsi minaccioso e poco dopo si scatena un vero e proprio nubifragio. Ci ripariamo nei bagni.

Approfittiamo di una pausa del temporale per andare a prendere un autobus alla volta di Merida dove arriviamo verso tarda sera. Merida è allagata, ovunque ci sono diverse decine di centimetri di acqua, decidiamo in fretta e furia di farci portare da un taxi in uno degli alberghetti consigliati dalla nostra guida (EDT) e qui prendiamo una stanza all’hotel Posada del Angel, un posto veramente squallido (sul pavimento della nostra camera, senza finestre, camminano diverse cucarachas) anche se molto economico. Il mattino successivo e per tutta la giornata visitiamo la città, è carina e molto vivibile senza essere nulla di eccezionale. La sera mangiamo in un ristorante molto carino e a buon mercato che si chiama Tiano’s (la prima sera avevamo cenato al  pessimo El Louvre).

 

La mattina successiva ripartiamo in autobus alla volta di Uxmal, passiamo la giornata visitando questo sito della cultura Maya e nel pomeriggio cerchiamo un autobus per recarci a Campeche. Andare da Merida a Uxmal, ma soprattutto da Uxmal a Campeche non è una cosa semplice tant’è che per percorrere la seconda tratta impieghiamo un sacco di tempo prendendo autobus non di prima classe e dobbiamo cambiare a Hopelchen.

Arriviamo a Campeche in serata e pernottiamo all’hotel Colonial, un bel posto molto pulito ed accogliente. La sera facciamo un giretto in città e ceniamo al discreto ristorante Marganzo.

Campeche non offre molte attrattive infatti la mattina successiva, dopo una visita alla città, prendiamo un autobus alla volta di Palenque (sul bus notiamo due coppie di olandesi veramente buzzurri che mangiano patatine e bevono birra per tutto il percorso; li rincontreremo altre volte). Il viaggio è abbastanza lungo (6 ore) ma confortevole ed economico.

 

A Palenque prendiamo una stanza all’hotel Kashlan, una buona sistemazione; ceniamo nell’ottimo ristorante Maya proprio affacciato sul Parque dell zocalo. Il giorno successivo lo dedichiamo alla gita alle cascate di Agua Azul e Miso-Ha. La gita è molto bella, le cascate stupende e a Misol-Ha c’è la possibilità di fare un ottimo bagno nelle cascate, il tutto per 10 USD. Naturalmente per cena siamo nuovamente al ristorante Maya con i suoi numerosissimi gechi alla pareti dal quale assistiamo ad una eclisse di luna quasi completa.

 

Il giorno dopo, di buonora, andiamo alle rovine di Palenque, arrivando presto il sito archeologico, che sembra fuoriuscire dalla giungla, è ancora  avviluppato da una nebbiolina che lentamente si dissolve lasciando vedere i resti maya in tutta la loro bellezza: sicuramente il più bel sito archeologico che abbiamo visitato in questo viaggio.

 

Nel pomeriggio ripartiamo all volta di San Crisobal de las Casas. La cittadina è molto carina e colorata, alloggiamo all’hotel Fray Bartolome de las Casas, un posto molto tranquilllo, accogliente e pulito ricavato in una casa coloniale con un grande patio. Sentendo parlare del Chiapas e soprattutto di San Cristobal eravamo un po’ preoccupati della situazione politica ma è tutto tranquillo, nella piazza davanti alla cattedrale si tengono discorsi del subcomandante Marcos, in giro c’è qualche soldato armato ma la situazione sembra abbastanza tranquilla e la città serena. Ceniamo al ristorante Tuluc, un posto discreto dove immancabilmente veniamo contattati da una ragazza che ci offre una escursione a cavallo al villaggio di San Juan Chamula, accettiamo.

Partiamo a cavallo ignari che sarebbero state due ore all’andata e altrettante al ritorno, cosa che senza allenamento non è delle più facili. Il villaggio di Chamula è un po’ una delusione in quanto è molto turistico, pieno di bancarelle e di gente che fotografa, discorso a parte merita la chiesa nella quale si respira una atmosfera particolare: il pavimento è cosparso di aghi di pino, ai lati della chiesa ci sono statue dei santi cattolici, sul pavimento centinaia di candele accese da indios che pregano per se e per i propri cari con davanti bottiglie di Coca o Pepsi come offerte agli spiriti degli antenati. Rientriamo faticosamente a San Cristobal e per cena ritorniamo al Tuluc. Siamo stremati. Nella notte piove molto.

 

La mattina successiva decidiamo di alzarci presto e prima di ripartire, vogliamo andare a fare una grandiosa prima colazione in un posticino magnifico che si chiama la Casa del Pan.

Ripartiamo alla volta di Tuxla Gutierrez anche se per strada ci fermeremo a Chiapa de Corzo per fare la gita in barca sul Cañon del Sumidero.

Pochi minuti dopo la partenza il nostro autobus, a causa della strada invasa dal fango, scivola nella scarpata e si ferma inclinato contro la parete del monte. Usciamo dai finestrini e dopo un attimo di smarrimento saliamo su uno dei taxi (per noi molto economico) subito accorsi e ci facciamo lasciare all’imbarcadero.

La gita sul Sumidero è molto affascinante (anche se siamo in compagnia degli olandesi che abbiamo aspettato un bel po’ perché la lancia non partiva se non piena e loro erano a farsi una delle tante birre della giornata), vediamo cascate molto suggestive e coccodrilli e bambini che fanno il bagno non molto lontano da essi. 

 

Ripartiamo ed arriviamo a Tuxla, una città industrializzata molto rumorosa e priva di attrattive ma di li parte il giorno dopo il nostro aereo per tornare a Cancun. Prendiamo una stanza all’hotel Plaza, un posto molto rumoroso e non molto accogliente, alla sera ceniamo al ristorante Las Pichancas, un buon ristorante con musica dal vivo e il pavimento cosparso di aghi di pino come la chiesa di Chamula. La mattina successiva visitiamo lo zoo di Tuxla che è interamente dedicato alla fauna del Chiapas ed è tenuto molto bene con molto spazio per gli animali. Al pomeriggio ci facciamo portare all’aeroporto dal quale prenderemo l’aereo per Cancun, ma l’aeroporto non è quello giusto anche se avevamo chiesto conferma in una agenzia del posto. Il nostro gagliardo tassista ci porta a tutta velocità all’aeroporto giusto (60 Km) per prendere il  volo e partiamo alla volta di Cancun

Da li, in serata, proseguiamo in autobus per Playa del Carmen dove prendiamo una stanza all’hotel Maya Bric, un albergo molto carino e confortevole: siamo finalmente arrivati al mare e ci riposeremo qui per quattro giorni prima di rientrare.

 

Playa è una bellissima cittadina di mare in piena espansione, al momento molto vivibile e tranquilla, ha una bella passeggiata pedonale a cui si affacciano ristoranti e locali, si respira una atmosfera caraibica.

 

Il giorno successivo è tutto dedicato al mare e alla spiaggia che sono meravigliosi e al relax.

Il giorno successivo facciamo in autobus un salto alle rovine Maya di Tulum che come rovine non sono spettacolari quanto quelle viste finora ma hanno la particolarità di essere le uniche sul mare e di offrire un panorama molto affascinante. Rientriamo al pomeriggio a Playa per un altro bagno.

Il giorno dopo raggiungiamo in traghetto Cozumel, isola molto turistica, bruttina a causa del forte sviluppo e cara, dalla quale però partono le escursioni in barca col fondo di vetro per lo snorkelling sulla barriera corallina. Oramai siamo abituati a spendere poco e troviamo un po’ cara l’escursione a 20 USD a testa, ma ne vale la pena. Lo spettacolo è entusiasmante, milioni di pesci colorati che nuotano insieme a noi, attirati dalle tortillas che il nostro accompagnatore lancia in mare. I colori dei pesci e del fondale sono qualcosa di indescrivibile.

Rientriamo a Playa alla sera per la nostra ultima notte in Mexico. Dedichiamo la mattina seguente agli acquisti di regalini vari e dell’immancabile Tequila e Mexcal da portare con noi e a metà mattina prendiamo un taxi alla volta di Cancun dove ci imbarcheremo su un volo Iberia alla volta di Miami-Madrid-Milano (come all’andata), arrivederci Mexico, paese bellissimo, facilissimo da girare, economico e cordiale.

 

 

Durata del viaggio: due settimane

Spese:        vitto e alloggio, spostamenti, ingressi                    1.660.000

                  volo interno                           (200.000 X2)           400.000      

                  volo a/r Milano-Cancun         (1.370.000 X2)         2.740.000

                                                                           tot.             4.800.000

 

 

 

Monica e David  modali@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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