A Firenze con viaggiare liberi
Diario
di viaggio 2013
di
Ferny Forner
Io e Rita siamo arrivati a Firenze con la freccia rossa, poi con il bus siamo a arrivati all’ostello Villa Camerata, non ci aspettavamo di fare qualche centinaio di metri in salita, ma la strada seppure un po’ dissestata è comunque piacevole, infatti, è un bel viale alberato, l’ostello una elegante costruzione con giardini, prati ed edifici, la sala dove si sbrigano le formalità è piuttosto grande, sbrighiamo con qualche difficoltà le formalità burocratiche, non sanno dirci se è già arrivato qualcuno di viaggiare liberi, la camera è da hotel completa di tutto, decidiamo quindi di iniziare la visita a Firenze.
Ritorniamo verso sera, sui prati i bambini di una scuola festeggiano la fine dell’anno scolastico, noi cominciamo a conoscere i viaggiatori, parecchi si conoscono già, noi partecipiamo per la prima volta, finalmente conosciamo Michele, verso le 21 ci accomodiamo in un lunga tavola dove ciascun partecipante ha appoggiato le cose che ha portato, noi abbiamo contribuito con i gianduiotti, cioccolatini tipici di Torino (Gianduja è la maschera del carnevale). A tavola l’atmosfera si scalda, scambiamo qualche impressione personale e sui viaggi, quasi tutti riferiscono di viaggi esotici in oriente e nelle americhe, questo mi fa provare un po’ di invidia e mi fa sentire vecchio, visto che i miei viaggi negli ultimi 15 anni sono stati soprattutto in grandi città, certo che l’età rende pigri e meno avventurosi.
Il mattino seguente (Sabato), i viaggiatori fanno un lungo giro che termina nella Firenze storica, dopo aver fatto una sosta per un “lampredotto”, che ha avuto giudizi contrastanti, io e Rita non ce la siamo sentita di fare un percorso così lungo, e abbiamo proseguito, a malincuore, la visita di Firenze.
Verso sera ritorniamo, all’ostello si chiacchiera, qui e là in piccoli gruppi, poi a tavola con la cena autogestita.
L’atmosfera è più calda, il clima più goliardico, foto a volontà, Franco è il fotoreporter, originali le sue foto e le sue rielaborazioni (sono sul sito).
La maggior conoscenza reciproca porta a chiacchierare non solo di viaggi, seduti all’aperto tiriamo fino a tardi.
Il mattino seguente si fa un giro a Fiesole, breve giro per la cittadina e visita alla chiesa, nel prato antistante, la cerimonia del “salto” dopo un po’ di prove finalmente riusciamo a sincronizzarci
Poi ritorno all’ostello per prendere i trolley e andare al ristorante “Il Giuggiolo” (l’ultimo ottimo pranzo) per l’ultima attività comune e i tristi addii, per me è stata un’esperienza indimenticabile con persone altrettanto difficili da dimenticare..
Arrivederci a tutti e grazie Michele
Diario
della visita alla Città
Io e Rita siamo stati a Firenze dal 31 maggio al 6 giugno, era da molto tempo che mancavo da Firenze, ma palazzi, monumenti, musei, sono continuamente riprodotti da riviste, dvd, pubblicità, che sembra quasi di averli visti da poco.
Arriviamo in treno verso le 11, ci sistemiamo, poi iniziamo la visita nella città culla del Rinascimento con Piazza del Duomo, che con la Piazza della Signoria costituisce il cuore della città, da lontano vediamo la Cupola del Brunelleschi che domina sulla città, ma gli edifici più ammirati sono il Battistero e il campanile di Giotto.
Battistero, è uno degli edifici più antichi, la forma ottagonale simboleggia la resurrezione (l’ottavo giorno), rivestito di marmi bianchi e verdi, anche l’interno decorato con marmi, ma il nero ha sostituito il verde, notevole la pavimentazione, ed in particolare la parte zodiacale (ne vedremo una simile nella Chiesa di S. Miniato), mozzafiato i mosaici in stile bizantino della cupola (XII-XIII sec.), e gli affreschi alle pareti, con storie della Genesi e dei Testamenti oltre ad un enorme Giudizio universale che si vede guardando la cupola dal centro del battistero.
In un lato, appoggiato alla parete il sarcofago dell’antipapa Giovanni XXIII, opera cui lavorò anche Donatello, uscendo ci soffermiamo sulla porta bronzea di Andrea Pisano, con formelle a riquadro istoriate, mentre trascuriamo le altre due più note del Ghiberti, compresa la famosa Porta del Paradiso che sono copie.
Duomo, iniziato nel XIII secolo, la facciata attuale è del XIX secolo, una delle chiese più grandi del mondo, l’interno appare piuttosto spoglio, ma è ricco di opere d’arte di grandi artisti quali Paolo Uccello, Andrea del Castagno, Vasari ed altri, da non perdere le vetrate (XIII sec) e l’affresco del Giudizio Universale.
Il Campanile di Giotto a lato della chiesa, ricco di decorazioni e sculture (copie) con soggetto biblico, posizionate in nicchie, gli originali sono di Luca della Robbia, Donatello e Pisano.
Da notare come la piazza è circondata da edifici relativamente recenti e di non particolare pregio artistico, e se di giorno è sempre animata alla sera è quasi deserta, solo la facciata del Duomo è illuminata.
Ci avviamo alla piazza della Signoria, è più ampia di Piazza Duomo, l’edificio principale è Palazzo Vecchio un edificio del XIV secolo sembra una fortezza, lo visitiamo solo all’esterno, in un lato la Fontana di Nettuno, nudo gigantesco, circondato dalle sculture dalle ninfe, davanti all’ingresso del palazzo campeggia una copia del David di Michelangelo, a lato la Loggia dei Lanzi, praticamente un piccolo museo a cielo aperto, dove si possono vedere, tra tutte, il bronzo del Perseo di Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna.
Poi il palazzo a forma di U della Galleria degli Uffizi del Vasari che termina davanti all’Arno.
Da notare che la piazza è spesso sede di manifestazioni che la animano, quando non c’è niente non è molto frequentata, un po’ più animate le vie che la circondano, alla sera molti negozi chiusi, qualche spettacolo di artisti di strada.
Nei giorni successivi oltre a fare lunghe passeggiate nelle strade della città tra i palazzi rinascimentali, non ci siamo farri mancare una visita a Fiesole, visitiamo in particolare:
la Chiesa del Carmine con la Cappella Brancacci, un vero gioiello con spettacolari storie affrescate da Masaccio, Masolino e Filippino Lippi.
la Chiesa di S. Spirito, opera iniziata dal Brunelleschi, facciata incompiuta e spoglia, all’interno un crocefisso ligneo di Michelangelo, e opere del Ghirlandaio e Filippino Lippi, peccato che la grande piazza antistante sia adibita a parcheggio
Museo di San Marco, nell’omonima piazza, è all’interno di un convento domenicano realizzato dal Michelozzo, entriamo in un magnifico chiostro con portico, su cui si affacciano le sale espositive. Sopra le porte d’accesso lunette con affreschi che illustrano la vita di s. Antonino, bellissimo l’affresco dell’Annunciazione dell’Angelico, nella sala detta Ospizio una grande esposizione di opere del Beato Angelico, poi visitiamo le piccole celle dei frati (circa 40) ognuna ha un affresco dell’Angelico o della sua scuola, una certa emozione si prova nel visitare la cella del Savonarola, passiamo alla biblioteca dove sono esposti disegni e codici miniati alcuni dallo stesso Angelico, dopo usciamo passando per l’antica foresteria che raccoglie antichi reperti.
Abbiamo trovato pochi visitatori, ingiustamente trascurato.
Chiesa di S. Lorenzo e Cappelle Medicee, facciata semplice di soli mattoni, interno grande, è il pantheon della famiglia Medici, vi lavorarono grandi architetti, pittori e scultori, fra tutti, Brunelleschi, Michelozzo, Michelangelo, Donatello, Bronzino, la cupola per dimensioni è solo seconda a quella del Duomo, da non perdere la Sagrestia Nuova progettata da Michelangelo, si notano soprattutto le sue sculture sulle tombe di Lorenzo e Giuliano de Medici, su cui si sono spesso scatenati gli appassionati di simbologia e alchimia.
Naturalmente per le visite siamo quasi sempre andati a piedi, anche se devo dire che non mi pare che resti molto del passato, auto ovunque, traffico intenso, zone pedonali molto ristrette, solo in piazza Duomo e nella zona di Ponte Vecchio si passeggia con tranquillità.
Santa Maria Novella, di fronte all’omonima stazione, splendida facciata in marmo di Leon Battista Alberti (XV) una delle poche originali, magnifica la Cappella Strozzi con affreschi suggestivi, poi molti capolavori, fra tutti Masaccio (La Trinità), Giotto, Botticelli, che da soli valgono una visita.
Chiesa di Santa Croce, un pantheon di grandi personaggi di tutte le epoche, fra tutti: Michelangelo, Machiavelli, Galilei, Rossini, Alfieri, è situata nell’omonima piazza, l’interno è molto grande, con capolavori di varie epoche, un grande mosaico del XIII sec., un crocifisso di Cimabue, ai lati le cappelle con i sarcofagi alla cui decorazione lavorarono celebri scultori e pittori quali Canova, Donatello, Vasari, Giotto, anche nel pavimento ci sono molte lapidi. Notevoli le vetrate policrome, da non perdere gli affreschi delle cappelle, della sagrestia, e la cappella dei Pazzi del Brunelleschi.
A proposito di queste due ultime chiese, devo ricordare come gli annessi conventi erano anche sedi carcerarie dell’inquisizione. Santa Croce era nota per la durezza dei suoi trattamenti
Piazza della. SS. Annunziata, piazza rinascimentale tra le poche ben conservate, circondata da artistici portici, ai lati lo Spedale del Brunelleschi, e dall’altro lato il portico della Confraternita dei Servi del Sangallo, sulla piazza campeggiano la statua equestre di Ferdinando I e due originali fontane, opere del Giambologna e artisti della bottega, visitiamo quindi l’omonima chiesa, dove sono sepolti il Pontormo e Benvenuto Cellini, interno grande, molto barocco, notevoli opere d’arte nelle cappelle laterali (Pontormo, Giambologna, Bronzino).
Piazzale Michelangelo, è un belvedere sulla città, anche qui una copia del David, percorrendo un breve viale alberato in salita arriviamo alla chiesa di San Miniato. Bellissima la facciata in marmo bianco e verde, cinque arcate cieche, a lato il Palazzo dei Vescovi, nella parte alta un mosaico con Cristo in trono, in stile bizantino (XIII), all’interno notiamo subito il pavimento marmoreo con arabeschi a riquadri, con una parte zodiacale, magnifico il tempietto, ma tutta la chiesa e la sagrestia sono decorate con affreschi e mosaici mozzafiato, da non perdere anche la Cripta.
la Galleria degli Uffizi, uno dei musei più noti al mondo, ospitato in grande palazzo rinascimentale del Vasari, quasi tutti i pittori rinascimentali sono rappresentati, inutile elencare alcune opere, sempre affollatissima, le opere più celebri bisogna rassegnarsi a vederle, tra una comitiva e l’altra, ho notato che la sala dove più si soffermano i visitatori è quella dove sono esposte La Primavera e la Nascita di Venere del Botticelli.
Galleria dell’Accademia, molto frequentata, espone in originale il David di Michelangelo e una struggente Pietà e altre sculture originariamente destinate al monumento funebre del papa Giulio II, alcune incomplete, molte le sale dedicate alla pittura con massiccia presenza dei fiorentini.
La nostra ultima visita è a Palazzo Pitti, un enorme palazzo che fu residenza non solo dei Pitti ma nel tempo, i Medici, i Lorena, Napoleone e i Savoia, attualmente è noto per essere sede della Galleria Palatina di altri musei e i Giardini di Boboli.
Noi abbiamo visitato la Palatina e la Galleria di arte moderna, la Palatina pare meno frequentata degli altri grandi musei, anche qui, opere di grandi pittori sia italiani che stranieri, le opere sono esposte con criterio casuale, quindi senza un ordine preciso, disposte su tutto il perimetro delle pareti dalla volta in giù, quindi le opere più in alto non si vedono molto bene, alcune sale sono arredate con mobili dei sovrani che le occupavano, interessanti anche le volte.
Note pratiche: viaggio Torino-Firenze con freccia Rossa a/r per due 76 euro
Soggiorno 2 notti Ostello Villa Camerata per 2 in camera doppia e servizi 67 euro
Soggiorno 4 notti bed and breakfast Residence Martins in camera doppia servizi esterni 60 euro /notte (2 servizi per 4 camere), praticamente situata nel mercato di San Lorenzo.
Ristoranti di tipo economico, dove siamo stati con buon rapporto qualità/prezzo
Trattoria Da Guido, ci siamo andati più volte
Trattoria San Lorenzo ci ritorneremo
Il David ristorante turistico molto tradizionale
Il Giuggiolo buono
Pasticceria Bar Ciapetti, pochi piatti ma ottimi, solo a pranzo.
Musei: solo per Galleria degli Uffizi e Accademia penso sia opportuno prenotare, anche se diminuisce soltanto la coda. Infatti, con la prenotazione online si ottiene solo una ricevuta di pagamento, poi dovrete fare una prima coda all’ora indicata per ritirare il biglietto, poi ci si mette in coda per entrare, le ore indicate sulla ricevuta non sono molto rispettate. Negli altri musei e nelle chiese (molte a pagamento) si entra velocemente.
Ferny Forner