INDIA DEL NORD
Diario di viaggio 2007 08 Gennaio/Febbraio28
Roma
08 gennaio
Eccomi qua ad
un’altra partenza!!!
Questa volta per una
meta a qui aspiravo da tempo INDIA…………….
Voliamo con British
airways da Roma a Londra e poi dopo i controlli voleremo fino a Delhi. Siamo
molto emozionati per questo viaggio di un certo interesse e che condividerò per
la prima volta con la mia compagna Elisa.
Raggiungeremo
l’India domani mattina intorno alle ore 11, vediamo quello che ci aspetta.
Sicuramente sarà un bell’impatto…. Bye .
Delhi
09 gennaio
Siamo arrivati
all’aeroporto di Delhi alle ore 11 spaccate, ore locali e dopo le solite
pratiche doganali, ben più lunghe del solito abbiamo ritirato i bagagli e siamo
usciti dall’aeroporto.
Abbiamo preso un bus (igi
airport new Delhi). Costo del biglietto 50Rs.
Viaggio con autobus
fino alla stazione centrale di new Delhi e da lì abbiamo proseguito a piedi
dopo varie difficoltà, per raggiungere il nostro primo alloggio in India.
Diciamo che non è
stato così semplice, un po’ per l’impatto che abbiamo avuto con la città,
un po’ per colpa dei soliti procacciatori di affari del luogo.
Ci stabiliamo al Hare
Krisna Guesthouse presso Paharganj dove abbiamo pagato per una doppia con bagno
privato 300Rs in due.
Per le strade c’è
di tutto ed è veramente difficile camminare per la strada, attenzione
soprattutto alle mucche che girano tranquillamente per le strade.
Pranzo lungo la strada
per 25Rs e poi a visitare i bazar della zona.
Primo Chai della
vacanza e poi a letto presto per la stanchezza.
Delhi
10 gennaio
Nottataccia quella di
ieri !!!!
Il fuso orario forse
si è fatto sentire un po’, comunque andiamo avanti.
Alzati alle 8.30 gi
dirigiamo alla stazione per poi prendere un autorisciò verso la moschea più
grande dell’India. Ci togliamo le scarpe e poi la visitiamo da dentro.
Prima volta per me
all’interno di una moschea.
Dopo la breve visita
della moschea, raggiungiamo a piedi il Red Fort, costruito da uno degli
imperatori Moghoul come propria residenza. Entrata 100Rs.
Dentro ci sono varie
zone di interesse, tra qui due musei e edifici per la residenza
dell’imperatore e della famiglia. Usciamo dal sito dopo un paio di ore e
prendiamo a piedi la caotica Chandni Chowk, fino ad arrivare alla Fathepuri
Masjid, moschea di dimensioni molto più piccole rispetto alla Jama Masjid.
Ci fermiamo per uno
spuntino e poi con un ciclorisciò raggiungiamo la stazione da dove poi
proseguiamo per il centro della nuova città. Visitiamo India Gate fino sù alla
residenza del presidente attuale del Paese.
Di nuovo con un
autorisciò torniamo alla base, doccia, cena a lato dell’albergo e poi a letto
!!!!!!!
Delhi
11 gennaio
Che dormita
finalmente, dopo due notti insonni, abbiamo dormito almeno 12 ore, per
recuperare il fuso orario. Ci alziamo alle 12.00 e dopo una doccia ce ne andiamo
a far colazione al Madan Café. Lasciamo le valigie in portineria e con un
autorisciò ce ne andiamo a Connought Place. La situazione qua è molto più
tranquilla rispetto alla zona vecchia e un gran parco al centro della immensa
rotonda ci serve da luogo per un riposo sotto il caldo e lo smog asfissiante.
Facciamo due passi e poi, prendiamo anche la metro. Di nuova costruzione è
ancora poco frequentata ma molto economica !!!
Cena abbondante in un
ristorantino di Main Bazar e poi ci imbarchiamo su un autobus per Jaipur. Dopo
circa 3 ore di attese e false partenze partiamo alla volta della capitale del
Rajasthan. Abbiamo un piccolo letto con tendine, ma la notte non è delle
migliori, dormiamo veramente poco. Arriviamo a destinazione alle 05:30 e dopo un
paio di ricerche ci fermiamo al Vijeet Palace Hotel per 300Rs la camera !!!
Jaipur
12 gennaio
Dopo una breve dormita
di 3 ore ce ne andiamo in giro per la città. Entriamo nella città vecchia da
Chandpol Gate, la città è circondata da mura ben restaurate dal colore rosso
terra di Siena. Come Delhi, questa città è molto caotica. Dopo un breve
spuntino, ci dirigiamo al City Palace (ctpalace@datainfosys.net
www.royalfamilyjaiput.com)
, residenza dell’attuale Maharaja. Il palazzo in stile Moghoul-Rajastano
è molto carino e caratterizzato essenzialmente dalle 4 porte del cortile che
rappresentano le 4 stagioni. Risalendo su per Siredhedri Street giungiamo al
Hawa Mahal, bellissima struttura architettonica a nido di api dove le donne di
corte, senza essere viste, potevano ammirare la città da un punto più alto.
A piedi, per circa un
ora raggiungiamo il nostro hotel, ci rilassiamo un po’ e poi ci facciamo
portare a cena lungo Station Road. Rientriamo verso le ore 21 e poi a dormire .
Jaipur-Amber
13 gennaio
Dopo aver visitato la
città, oggi abbiamo optato per un’escursione fuori Jaipur. Come prima cosa,
abbiamo prenotato presso l’ufficio della stazione, il treno per Jodhpur, e poi
con un bus N° 201 (50Rs) abbiamo
raggiunto Amber. Situato in una collina, è un ottimo luogo per godersi un bel
panorama sulle colline brulle che sovrastano la cittadina. Abbiamo visti i primi
elefanti, anche se questi poveretti vengono usati da queste parti per i turisti,
che non hanno voglia di farsi una passeggiata fino in cima al forte. Il palazzo
è un vero labirinto di corridoi, stanze e bellissimi giardini. Dopo aver
riposato un po’, siamo saliti fino al Jaigarh fort, costellato di torri e da
punti di avvistamento sulla valle. Qui, una guida poliziotto, o comunque sia
chissà cosa era, ci conduce per 5Rs dentro i palazzi, dove è possibile
assistere anche ad uno spettacolo di marionette. Da quassù la vista è
sorprendente. Dopo aver familiarizzato con un gruppo di scimmie che vivono sul
forte, scendiamo per raggiungere di nuovo la città in bus. Doccia fredda, come
accadrà nella maggior parte dei casi, e poi cena sul balcone dell’hotel Non
so perché ma stasera pizza italiana ( a dire la verità anche molto buona).
Sono le 21 e
aspettando l’ora per prendere il treno ci prendiamo l’ennesimo Chai per poi
lasciare la città di Jaipur.
Jodhpur
14 gennaio
Come prima esperienza
in treno notturno, diciamo che abbiamo avuto una brutta impressione. ( Sleeper
3^ classe 160Rs) . Il problema è stato il freddo, che non ci ha fatto dormire.
Non avevamo portato niente di pesante, e le notti del nord sono abbastanza
freddine, considerato che i treni viaggiano con porte aperte e finestrini rotti.
La povera Elisa addirittura ha avuto momenti di panico, mane è uscita alla
grande come al solito. Con circa 2 ore di ritardo arriviamo a Jodhpur, dove
raggiungiamo il nostro Hotel!! Tourist Guest House
( 250RS doppia con bagno).
E’ gestita da una
famiglia indiana molto simpatica e accogliente. Dopo la notte in bianco, ce ne
andiamo a dormire un paio di ore e dopo ce ne andiamo alla stazione. Dopo 2 ore
di fila per prenotare il nostro biglietto il bellissimo e simpatico uomo dello
sportello ci fa un brutto scherzo!!!! Ser It’s Close …..
Back tomorrow please!!!!!!! OK
E molto divertente
andare a prenotare i biglietti del treno da soli alla stazione, ma occhio….
Non avere fretta e soprattutto non ti arrabbiare.
Nel frattempo
compriamo anche una copertina da utilizzare per le notti in treno vista
l’esperienza della scorsa notte. Ci fermiamo al Mid Town per un pranzo indiano
anche se un po’ caro ( 200Rs) e poi con un autorisciò raggiungiamo
JaswantThada(20Rs ), un monumento dedicato al maharaja Jaswant Sing II, da dove
è possibile ammirare dall’alto la città blu, e il bellissimo forte che
domina la città. Ottimo posto per
ammirare il magnifico tramonto sulle casupole azzurre e rilassarsi un po’
assaporando un Chai. Scendiamo in città e dopo una doccia calda con vari
secchi, ceniamo con la famiglia indiana e due coreani .
Jodhpur
15 gennaio
Dopo una prima
colazione, usciamo, e finalmente riusciamo ad avere il nostro biglietto per
Jaisalmer. Usciti dalla stazione ci dirigiamo verso la città vecchi in
direzione del forte che domina la città. Passiamo attraverso vicoli stretti e
colorati assaggiando qualche specialità lungo la strada. Pian piano entriamo
nella nostra parte, all’inizio era stato difficile abituarsi ma adesso ci
sentiamo molto meglio. Visitiamo lungo il percorso un Tempio Indù e tanto per
fare due chiacchere e soprattutto per interagire con questa magnifica gente,
assistiamo ad una dimostrazione di sete e stoffe do ogni genere. Saliamo il
colle e per le strette vie facciamo incontri do ogni genere, ma sicuramente i
bambini sono quelli che più rimarranno nella mente. Il costo del forte è
piuttosto caro anche se è compresa una guida audio che ci aiuterà nel corso
della visita. Dal Mehrangarh (mmtfort@sancharnet.in
www.mehrangarh.org ) ,
ingresso 250Rs cadauno è possibile vedere la distesa di casette blu che
caratterizzano la città e il panorama è spettacolare. All’interno del forte
è possibile ammirare stanze fastose degli antichi maharaja e varie mostre su di
loro. Dopo questa ottima visita, scendiamo e ci fermiamo al Hill View per un
pranzetto, dove facciamo conoscenza con alcuni bambini della strada, ai quali
dedichiamo un po’ del nostro tempo. Scendiamo di nuovo fino alla città,
visitiamo la torre dell’orologio in centro e poi nel tardo pomeriggio
rientriamo in hotel. Anche stasera vista la stanchezza, cena in hotel e a
dormire presto.
Jodhpur
16 gennaio
Giornata di poco
interesse a parte i tanti Km percorsi. Abbiamo lasciato gli zaini in albergo
dove torneremo questa notte per ritirarli e partire per il deserto. Dopo una
rilassante colazione, abbiamo raggiunto il Bhawan Palace Museum. Dista almeno 5
km dal centro ma una bella camminata ci stava proprio bene. Residenza
dell’attuale Maharaja, è un grosso edificio e a dire la verità non è niente
di interessante. Ci fermiamo però sul bar situato nel giardino del palazzo e
poi rientrati in città andiamo di nuovo a trovare i nostri amici bambini che
avevamo conosciuto il giorno prima al Hill View. Ci godiamo un altro fantastico
tramonto gustandoci una soda con i bambini. Sosta in un punto internet per
aspettare l’ora di partenza e dopo, rientriamo in albergo per ritirare gli
zaini. Viaggio decisamente migliore dello scorso (157Rs).
La copertina che
abbiamo comprato è stata veramente utile per il viaggio.
Jaisalmer
17 gennaio
Hotel Temple View
(250Rs doppia con bagno jaisalmertempleview@hotmail.com
) all’interno del forte proprio a lato dei 13 tempi, sarà il nostro alloggio.
Abbiamo dormito abbastanza i treno quindi saliamo in terrazza dell’hotel e
facciamo una bella colazione e ammiriamo per la prima volta il vastissimo Thar
desert. Mi avevano parlato molto bene di questa cittadina e a dir la verità,
a prima vista sono rimasto molto contento. Aggiustiamo le nostre cose
nella camera e usciamo a fare due passi dentro e fuori del forte. Il forte è un
grande labirinto di viuzze che si snodano all’interno delle mura,
caratterizzato soprattutto da piccoli venditori di artigianato. Usciti dalle
mura ci addentriamo nella cotica cittadina assaporando due piccantissimi Samosa
…..3Rs!!!!
Intanto in serata
organizziamo il nostro tour nel deserto(700RS cadauno al giorno) e inoltre
compriamo anche il biglietto del bus per la nostra prossima destinazione.. Ajmer
(200Rs). Adesso un po’ di riposo … mentre Elisa va a godere di un bellissimo
massaggio Ayurvedico. Primo shopping, proprio sotto casa e prima cena a base di
cucina tibetana. Conosciamo nel ristorante un Bramino, ipotetico maestro di Yoga
che a prima vista sembra veramente simpatico.
Ottima cena e buona
lezione di yoga di circa un ora.!!!!!!!!!!
Jaisalmer
18 gennaio
Abbiamo deciso di
restare un altro giorno qui al forte prima di partire per il deserto. Colazione
di nuovo in terrazza con solita vista sulla città d’oro e poi siamo scesi per
cambiare alcuni euro visto che avevamo prenotato tutto ma senza pagare. Il
cambio qua è un po’ meno conveniente con 1 € ci danno solo 56Rs peggior
cambio fino ad ora trovato, forse il luogo è un poco più turistico del resto
visitato fino ad ora. Alle 11 in punto entriamo a visitare per 20Rs i jain
temple, che si trovano giusto a lato del nostro alloggio. Sono vari templi
collegati tra loro tramite ponti e corridoi simili a labirinti e sono arredati
ovunque da statue di Dei. Nel pomeriggio passeggiata fino al lago da dove si può
vedere il forte nella sua maestosità circondato dalle sue torri.
Cena al Little Tibet
con veduta sul palazzo reale e poi a letto per riposarsi prima di affrontare il
deserto.
Desert
Thar 19 gennaio
Dopo la prima
colazione e le ultime compere per il tour nel deserto, montiamo sul fuoristrada
che ci porterà dai nostri uomini del deserto. Oggi, anche se è l’inizio di
questa nuova avventura, non sono stato molto bene, sicuramente qualcosa mi ha
fatto veramente male e quindi non mi sono goduto la giornata. Non ho neppure
mangiato a pranzo e neppure a cena. Sono dovuto proseguire a piedi perché il
cammello mi disturbava e a dir la verità mi ricordo ben poco del deserto che ho
visto. Stavo veramente male. Alle 6.30 ero già sotto il mio sacco a pelo
pensando a quanto è dura l’avventura. Che peccato!!!!!!!
Desert
Thar 20 gennaio
Mi sveglio che sto
leggermente meglio, anche se non ho fatto altro che cagare per tutta la notte,
ogni 45 minuti dovevo ritirarmi dietro un bel cespuglio di questo bel deserto..
che nottata!!!!!!!!
Prima colazione nel
nostro accampamento con 2 biscottini e poi di nuovo sul cammello.
Che adorabili sono
questi animali… Mi sto risistemando del tutto, anche se di tanto in tanto mi
fermo per un bisogno urgente… India diarrea obbligatoria..
Arriviamo in un
villaggio musulmano in mezzo al deserto, dove ci fanno riscontro un gruppo di
bambini coloratissimi dei suoi vestiti tipici del deserto. Ci fermiamo in una
casetta fatta di fango e sterco, dove una signora ci prepara un the e giochiamo
per un poco con i bambini del villaggio. I bambini sono curiosissimi come tutti
gli indiani del resto, ma loro ancor di più. Ti spulciano da capo a piedi
desiderosi di ricevere una cioccolata o una penna per scrivere. Assaporiamo il
nostro chai circondati da almeno 10 bambini e dopo che i cammelli si sono
riforniti di acqua, riprendiamo il nostro cammino. Lasciamo il villaggio con i
bambini che ci seguono per almeno un silometro e dopo un’oretta circa
raggiungiamo un pozzo nel bel mezzo del deserto, dove arrivano da tutti i
villaggi limitrofi per attingere acqua. Arrivano a piedi, in cammello, a dorso
di un cavallo o di una mucca. Insomma con ogni mezzo possibile arrivano dai
villaggi, si lavano con l’acqua del pozzo riempiono le loro cisterne o anfore
per poi tornare indietro. Io, anche se sto meglio continuo a non mangiare,
preferisco aspettare un po’ di giorni. Alla fine del viaggio dimagrirò 7 kg
esatti.
Nel pomeriggio dopo
una siesta sotto l’ombra di un albero raggiungiamo delle bellissime dune dove
prepariamo il nostro accampamento per la notte. Stasera per lo meno posso
godermi il magnifico tramonto del deserto del Thar a dorso di stupende dune
bianchissime. E’ veramente starna la vita nel deserto, per 3 giorni
incontreremo non più di 20 persone, silenzio assoluto e distese senza nessuna
fine all’orizzonte. Strano ma veramente affascinante.
Thar
Jaisalmer 21 gennaio
Notte decisamente
migliore la scorsa, ammirando il celo immenso del deserto indo-pakistano. Dopo
la colazione abbiamo preso i nostri cammelli e ci siamo messi in cammino e dopo
un paio di ore abbiamo raggiunto il villaggio di Khuri, dove abbiamo fatto bere
i cammelli, mentre noi assistevamo alla vendita di pecore nel centro del
villaggio. Qua, donne coloratissime del deserto con i loro Sahari arrivavano al
pozzo con le loro anfore in testa e i propri bambini in braccia, per prendere
l’acqua sotto i nostri occhi stupiti. Che bei colori !! e che allegra gente
!!!!
Rimessi in cammino
sotto il cielo cocente del deserto, abbiamo raggiunto il luogo predestinato,
dove la jeep ci è venuta a riprendere per portarci di nuovo alla civiltà.
Abbiamo mangiato,
ovvero non ho mangiato per 3 giorni Chapati, riso e verdura.
Bella esperienza ma
suggerisco a tutti di pagare molto
meno per un’escursione del genere. Al rientro in città ci siamo fermati
subito alla farmacia per il mio disturbo e poi a farci una bella doccia calda
dopo 3 giorni di astinenza nel deserto.
Cena al Tibet
Restaurant dall’amico della Yoga il quale dopo cena ci insegna altre posizioni
importante dell’ Hata Yoga .
Jaisalmer
22 gennaio
Finalmente una notte
in un letto quasi normale e soprattutto una notte all’insegna del dormire. Ci
svegliamo con molta calma questa mattina e dopo aver preparato lo zaino, saliamo
in terrazza per l’ultima colazione in cima al forte. Intanto facciamo due
chiacchere con il nostro amico Del Boy, responsabile dell’hotel, e poi usciamo
in giro per la città. Io sono un po’ stanco, forse per la diarrea degli
scorsi giorni, ho preso anche 4 antibiotici e adesso devo risollevarmi con un
po’ di vitamine. Girovaghiamo per l’ultimo giorno godendoci la cittadina e
andiamo a salutare il nostro amico Madhu, che nei scorsi giorni ci ha insegnato
varie tecniche di Yoga. Rientriamo nel forte, raggiungendo l’albergo e dopo
l’ultimo chai offerto dagli amici musulmani del deserto, prendiamo i nostri
zaini e scendiamo in strada fino alla fermata degli autobus.
Che viaggio!!!!!!!!!!
A parte la qualità delle strade che rendono il viaggio lunghissimo, ho
avuto anche dei piccoli inconvenienti. Dopo tutte le vitamine che avevo preso
diluiti nell’acqua, ogni 2 ore dovevo urinare. Il problema è stato che il bus
non si è mai fermato a parte una volta per il rifornimento in 10 ore di
viaggio. Soluzione? Prova ad indovinare!!!!!! Siamo partiti alle 18 da Jaisalmer
e dopo aver dormito veramente poco raggiungiamo Ajmer alle 04:30 del mattino.
Dalla stazione degli autobus, insieme ad un Sikh conosciuto nel bus,
raggiungiamo la parte opposta della città e con un breve, ma affollatissimo
viaggio mattutino, raggiungiamo Puskar.
Sono le 6 del mattino
e alloggiamo all’hotel Lake View, sperando di passar un bel soggiorno da
queste parti.
Puskar
23 gennaio
Appena alzati dal
breve riposo mattutino,dopo il disastroso viaggio da Jaisalmer, corro in
terrazza per ammirare il panorama sul lago che caratterizza questa cittadina.
Qua la situazione è
molto tranquilla, ti puoi godere finalmente un po’ di bel panorama e anche un
po’ di relax dalle terrazze dei vari hotel ristoranti. Per lo meno per strada
principale non passano macchine.. Dalle terrazze è possibile vedere le
innumerevoli cupole dei templi cittadini, ma soprattutto è possibile vedere
proprio sotto di noi i Ghat. Sono luoghi sacri, delle scale che scendono fino
alle acque del lago, dove la gente viene in qualsiasi ora del giorno a
purificarsi, a fare delle offerte alle proprie divinità, o anche per farsi un
bel bagnetto. Riceviamo la nostra camera N 4 con bagno privato per 200Rs anche
se la doccia è esterna. Usciamo per la prima visita alla cittadina,
passeggiando lungo la via principale, caratterizzata da innumerevoli colori.
Qua è gia più caldo,
faccio pranzo e mi schiaccio un pisolino. Oggi niente di interessante a parte
passeggiare, raggiungiamoli ghat orientale, da dove assistiamo ad un bellissimo
tramonto sotto la musica tipica del rajasthan. Doccia calda almeno per stasera e
poi a cenare al Moon Dance (95Rs pp). Ci soffermiamo sulla terrazza
dell’albergo per ammirare le stelle e le luci dei villaggi situati sui monti
che circondano questa cittadina e poi ce ne andiamo a dormire intorno alle
22:00.
Puskar
24 gennaio
Mi alzo molto presto,
mi metto fuori ad aspettare che il sole superi le montagne qua davanti a me e
intanto mi assaporo il primo chai della giornata. Qua l’alba, come del resto
anche il tramonto, è molto bella, con moltissimi colori, con tantissimi
pellegrini che raggiungono fin dalle prime ore del giorno, i Ghat, dove faranno
le prime offerte agli Dei. Questa mattina Elisa non si sente molto bene,
facciamo colazione e usciamo a fare due passi, ma lei rientra in albergo molto
presto, adesso è il suo turno, per lo meno non ci troviamo nel deserto, come
nel mio caso. Lascio Elisa in camera mentre io raggiungo con una salita di 30
minuti il Pap Mochani Temple, da dove si può ammirare la città e il suo lago
circondato dalle colline. Mi fermo, al rientro, in uno dei tanti bar per la
strada e mi bevo una Mirinda insieme ad un bambino. Al rientro in albergo, Elisa
non è certamente migliorata, usciamo per il pranzo, ma lei giustamente non
mangia niente, posso immaginare come si sente dopo la mia esperienza nel
deserto. Elisa anche nel pomeriggio preferisce rimanere distesa sul letto, io
invece vado a visitare il tempio Sikh Gurdwara, dove faccio conoscenza con un
sikh molto simpatico. Mi dirigo dalla parte opposta del lago per ammirare la
città da una prospettiva diversa illuminata dagli ultimi raggi di sole. Stasera
cena dai tibetana… Mangiamo degli ottimi Momo ripieni di verdura e Humus
……. Gnammmi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Elisa non sta ancora
bene, andiamo a letto presto, abbiamo deciso di rimanere a puskar almeno fino a
che Elisa non migliora e comunque la cittadina è carina e tranquilla.
Spero di svegliarmi
presto ancora una volta, non voglio perdermi lo spettacolo dell’alba.
Puskar
25 gennaio
Oggi giornata di poco
interesse se non avessimo incontrato Shre Ram Ji. Simpatico signore vestito
tutto di arancione, che avevo visto anche il giorno prima, senza avere nessun
contatto con lui. E’ un asceta e passiamo almeno 4 ore a parlare di tutto con
lui seduti su uno dei ghat del lago. Interessantissima conversazione. Poi
passeggiamo tranquillamente lunghe le vie della città godendoci i colori e gli
odori che caratterizzano Puskar e poi nel pomeriggio ci fermiamo a prendere un
chai ammirando di nuovo il tramonto. L’incontro con Shre è stato molto
interessante, è una persona che ti mette veramente tranquillità addosso,
abbiamo parlato della vita nostra in Italia e della sua in giro come un
pellegrino nei vari centri Sacri dell’India. Abbiamo parlato di Yoga, di qui
è anche maestro e di tantissime altre cose interessanti.
Questa sera per la
prima volta da quando siamo qua, mangiamo pasta italiana e a dire la verità mi
aspettavo molto peggio!!!!!!
Puskar
26 gennaio
Questi giorni a Puskar
sono veramente rilassanti, ci volevano proprio!!!!!! Dopo una bellissima dormita
ci svegliamo con i suoni dei tamburi di una scuola che è situata vicino al
nostro albergo. Iniziamo a riunire i nostri zaini perché stasera lasceremo la
cittadina per raggiungere Agra con un bus (250Rs pp). Facciamo colazione al
Little Tibet con due bellissimi cornetti al cioccolato e poi dopo aver
depositato i nostri bagagli usciamo per l’ultima visita della città. Ci
dedichiamo un poco allo shopping. Di solito io non passo molto tempo a comprare
cose in viaggio, ma qua in India i prezzi economicissimi della roba ti invita a
comprare qualsiasi cosa.
Connessione a internet
per dare notizie ad amici e parenti, faccio due parole con il mio carissimo
amico Shafik che in questo momento si trova in Australia.
Passiamo un paio di
ore in una terrazza di un ristorante ad aspettare l’ora di partenza e dopo un
gustosissimo Lassi andiamo a fare due ultime chiacchere con il nostro amico
asceta. Il carissimo Shre sembra davvero dispiaciuto che ce ne andiamo, dice che
di solito i turisti non si fermano a parlare con lui e ci invita nei prossimi
anni ad incontrarlo nel suo futuro Ashram. Salutiamo per l’ultima volta il
nostro amico e poi ci dirigiamo a prendere il bus che ci porterà prima ad Ajmer
e poi ad Agra.
Abbiamo aspettato in
un campo per ben due ore la connessione con l’altro bus, abbiamo fatto
conoscenza con un simpatico spagnolo che verrà con noi fino ad Agra. Per
fortuna però il viaggio è stato migliore degli altri, io ho dormito fino
all’alba quando ormai eravamo già ad Agra.
Agra
27 gennaio
Arriviamo ad Agra alle
8 del mattino. Avevamo intenzione di ripartire la sera stessa con un treno in
direzione Varanasi dopo aver visitato il Taj Mahal, ma purtroppo il treno era
tutto occupato, e quindi abbiamo prenotato per il giorno successivo e ci siamo
fermati una notte al Tourist Rest House. All’hotel ritroviamo il nostro amico
Pablo con cui avevamo fatto il viaggio da Puskar. Facciamo colazione, riceviamo
la nostra stanza e dopo le solite pratiche burocratiche per il check-in
all’albergo usciamo per visitare il monumento più importante dell’India; il
Taj Mahal. Anche se l’entrata è carissima, (750Rspp) ne vale veramente la
pena per assistere ad un spettacolo meraviglioso che offre questo mausoleo.
Rimaniamo un paio di ore all’interno del sito a
goderci questa bellezza e poi con una camminata di circa un paio di ore
raggiungiamo il forte. Qua non entriamo, ma ci rilassiamo su un prato tra il
portale del forte e il suo ingrasso. Pranzo in una solita baracca sulla strada
(120Rs), e poi dopo aver ritirato un po’ di soldi alla banca vicino al nostro
albergo, rientriamo per una bella doccia. Facciamo cena con Pablo a base di
Chowmin all’interno del nostro albergo e poi ce ne andiamo a dormire.
Agra
Fatehpur Sikri 28 gennaio
Ci svegliamo presto e
usciamo per colazione dove incontriamo il nostro amico Pablo con il quale
abbiamo deciso di andare a visitare un sito ad una ora da Agra.
Raggiungiamo la
stazione dei bus e dopo almeno una ora per avere la risposta giusta troviamo il
nostro pullman. Il bus, per 22Rs ci porta fino alla cittadina di Fatehpur Sikri
dopo una ora e mezzo di viaggio… cercate di stare in fondo al bus, per lo meno
non vedete quello che succede nella strada affollatissima. Ma come CAZZO guidano
questi Indiani…. Impossibile…
Arrivati, veniamo assaliti da numerosi finti studenti universitari che si
propongono di farci da guida e ci vuole almeno un’ora o più per liberarsi di
loro… Se inizi a parlare sei fregato….. te li tieni dietro tutto il giorno.
Visitiamo la grande moschea che si erge proprio sopra la città e poi entriamo
dentro ai palazzi (250Rs pp). Passiamo un paio di ore a girovagare per i
palazzi, i giardini e tutti gli edifici che compongono il sito, poi scendiamo di
nuovo in città dove facciamo pranzo con un paio di Samosa e dei Pakora.
Buffissimo è vedere l’assalto da parte della gente all’autobus in arrivo
alla stazione. Non si è ancora fermato e gia una diecina di persone sono
attaccate alle porte per prendere il posto. Strabiliante. Il problema è che
ancora deve scendere la gente che è dentro e loro vogliono gia salire.. Quindi
si crea un tappo all’entrata.. C’è chi spinge per entrare e chi spinge per
uscire, ci vuole una diecina di minuti perché la situazione si normalizzi.
Entriamo nel bus e ancora una volta ci capitano i posti di fianco
all’autista.. E’ meglio chiudere gli occhi per la strada. Dice bene il
nostro caro amico spagnolo… Cada vez que cojes un bus en la India es como
jugarse la vida JODER !!!!!!!!!! Al rientro ad Agra Chai serale nel cortile
dell’albergo e dopo un paio di chiacchere ci salutiamo con Pablo sperando di
rincontrarci presto a Varanasi. Partiamo per la stazione alle 19 dove ci aspetta
il treno per Varanasi (253Rs
pp). Il viaggio sarà di circa 12 ore, speriamo di dormire nel nostro
comodissimo lettino al terzo piano della cuccetta…
jijijijijijijijijijijiji…..
Varanasi
29 gennaio
Dopo quasi 14 ore di
viaggio abbiamo raggiunto Varanasi, la notte è stata un po’ tormentata ma
abbiamo dormito abbastanza. Come accade spesso in India, l’autista dell’autorisciò
ci porta in albergo che di ugual nome non è assolutamente quello che noi
avevamo scelto. Vista la stanchezza decidiamo di rimanere qua al Vaishnu Guest
House (250Rs) anche se ci accorgiamo subito del solito raggiro di cui i turisti
incombono spesso da queste parti. Per lo meno è piuttosto economico. Facciamo
una doccia prima di uscire e poi facciamo due passi lungo i Ghat che si
affacciano sull’inquinato Gange.
Quello che risalta
subito a prima vista è la quantità di
Sadhu accampati lungo le scale dei Ghat che danno sul fiume, i quali hanno
raggiunto la città Sacra proprio in questo periodo per celebrare il Mag Mela
!!!! Assistiamo alla
cremazione dei corpi induisti che arrivano ogni minuto sulle rive del fiume
sacro. Il Manikarnika Ghat è dove se ne svolgono ininterrottamente giorno e
notte, arrivano qua da tutta l’India per farsi cremare a gettare le proprie
ceneri sulla grande madre Gange per poter accedere alla successiva vita. Ci
fermiamo per assistere ad alcune posizioni Yoga da parte di numerosi sadhu che
affollano le scale e che continuamente fumano hashish… Aspettiamo la cerimonia
quotidiana del Ganga Aarti che si svolge in onore del fiume Sacro presso
Dasaswamedh Ghat. Andiamo a cena lungo le sponde del fiume e poi incontriamo il
nostro amico David su internet che è appena rientrato dall’esperienza
australiana che avevamo iniziato insieme.. E’ un po’ spaesato, in Italia, un
anno in Australia è tanta roba.. Andiamo a letto con la speranza di poter
cambiare domani mattina hotel e di avere una camera nel nostro prescelto
albergo.
Varanasi
30 gennaio
Di buon ora
raggiungiamo il Vishnu Rest House (300Rs), decisamente migliore di quello della
scorsa notte, con bellissima terrazza che domina il Pandhey Ghat. Facciamo
colazione prima di recuperare le nostre cose e poi dopo il trasferimento
sistemiamo la nostra stanza rimarremo qui un paio di giorni più. Percorrere a
piedi i sentieri dei ghat è senza dubbio il miglior modo per assistere alla
vita quotidiana degli indiani che vivono da queste parti anche se le strette vie
interne dei mercati non sono da meno. Niente di particolare durante la giornata
a parte una bellissima siesta pomeridiana al fresco della camera. Oggi abbiamo
solamente camminato per le vie della città e in serata siamo andati a cenare al
Ganga Fuji restaurant dove il cibo è veramente buono, e si può ascoltare anche
della bella musica tradizionale dal vivo a partire dalle 19:30.
Decisamente più caro
di un qualsiasi ristorantino ma ne è valsa la pena (250Rs)
Facciamo un’ultima
passeggiata per i bazar che stanno aperti almeno fino le 22 e poi ce ne andiamo
a dormire.
Varanasi
Sarnath 31 gennaio
Per la prima volta da
quando siamo in India sembra di aver dormito in un materasso quasi normale..
ottima scelta di alloggio. Facciamo colazione in terrazza ammirando la gente che
di prima mattina lava i vestiti sulla sporchissima acqua del Gange e ammiriamo
l’alba nella sponda opposta del fiume. Con un ciclorisciò raggiungiamo la
stazione dove prenotiamo il treno per la nostra prossima tappa Haridwar (300Rs
pp).
Ci aspetteranno almeno
23 ore di treno per raggiungere la nostra meta successiva.
Dopo
aver terminato la prenotazione saliamo al volo su un bus che in circa 30 minuti
ci porta per 15Rs fino a Sarnath, luogo di culto per i Buddisti.
Qua, a parte la
tranquillità del luogo, ci sono vari templi buddisti di varie nazionalità.
Ce né uno tibetano,
giapponese, cinese e infine tailandese, i quali si differenziano notevolmente
nello stile architettonico. Visitiamo lo stupa dove sembra che il Buddha sia
giunto per incontrare i primi fedeli dopo l’illuminazione, raggiunta poco più
a ovest nella cittadina di Bodhgaya. Beviamo una rinfrescante spremuta di arancia e poi rientriamo a
Varanasi. In albergo incontriamo Pablo con una coppia spagnola che aveva
conosciuto precedentemente in rajasthan e ci diamo appuntamento per fare cena
insieme. Aspettando la cena continuiamo a girovagare i ghat e visitiamo
nell’occasione una organizzazione di Madre Teresa di Calcutta per anziani
isolati.
Facciamo cena con i
nostri amici al Spicy Bites ascoltando in sottofondo musica indiana.
Varanasi
01 febbraio
Mi sveglio molto
presto e mi prende una voglia matta di cornetto al cioccolato che per
l’appunto avevo visto la sera prima in un bar non distante dall’albergo.
Esco per comprarne due, ma tutto sembrano tranne che cornetti… Ci fermiamo in
terrazza con gli spagnoli che intanto finiscono la propria colazione e poi
passeggiamo lungo il Gange fino a raggiungere Assi Ghat dove contrattiamo per un
passaggio in barca di almeno una ora. Raggiungiamo con la barca Meer Ghat
discendendo il fiume in più di una ora e
ci godiamo la vista dei ghat lungo tutto il corso del fiume.
Rientriamo per un bel
pranzetto a metà del giorno e si aggregano a noi anche due simpatici svizzeri
che avevamo conosciuto in albergo la sera prima.
Dopo aver salutato gli
svizzeri che rientravano a Delhi dopo un mese di viaggio per la India ci
avventuriamo in un indimenticabile esperienza nel bel mezzo del traffico della
città. E’ giorno di festa per i
musulmani e quindi quasi tutte le strade sono occupate da manifestanti. Quella
strada è chiusa, l’altra è interrotta e così via. Il povero ciclista del
nostro ciclorisciò pedalerà per circa due ore cambiando almeno 10 volte
direzione facendo il più possibile per farci raggiungere la nostra meta.
Raggiungiamo alle 20
il Surya Hotel, dove abbiamo prenotato il nostro bagno turco (150Rs una ora in
due) Ottimo Relax dopo 2 ore in mezzo al traffico !!!!!!!!
Rientriamo per fortuna
senza traffico impiegando solo 25 minuti e una volta raggiunto l’albergo
incontriamo gli spagnoli con i quali andiamo a cenare presso il Sunrise Top Roof
Restaurant. Salutiamo tutti sperando di ritrovarci ancora una volta in giro per
l’India anche se le strade si divideranno. Non si sa mai….. Meglio dormire
abbondantemente questa notte, domani ci aspettano 24 ore di treno.
Treno
Varanasi – Haridwar 02 febbraio
Alle 06:45 suona la
sveglia, pochi minuti per aggiustare le ultime cose e usciamo dall’albergo.
Per la strada come al solito i risciò, specialmente al mattino presto, hanno
prezzi esagerati. Tutti accorrono invitandoci a salire sul proprio risciò, e
dopo un breve cammino a piedi per allontanarci dalla zona più turistica
troviamo un autorisciò che ci porta alla stazione per 45Rs. Meno male che oggi
non c’è il traffico della scorsa notte altrimenti il treno lo avremmo perso.
Arriviamo in stazione con almeno 20 minuti di anticipo giusto il tempo per
prendere un chai e poi saliamo sul nostro treno.
Facciamo conoscenza
con i nostri vicini che sono degli asceti simpaticissimi. Nana Baba il Guru è
accompagnato da 3 asceti che lo servono in tutto e per tutto accompagnandolo
addirittura anche in bagno. Lo vestono, lo svestono, gli mettono i sandali e lo
rincalzano dentro le sue copertine nei momenti di riposo.
Solamente uno però
parla inglese, con il quale parliamo un po’ di Sonia Gandhi e di tutto quello
che ci passa per la mente. Io ed Elisa passiamo la giornata tra una siesta e una
partitella a carte che avevamo comprato preventivamente a Varanasi. Intanto i
Sadhu se la spassano accendendo un chilum di hashish ogni ora. Facciamo sosta
per almeno una mezzora a Luknow, la capitale dell’Uttar Pradesh, giusto il
tempo per mangiare qualcosa in stazione e poi ripartiamo. Entrati in treno, noi
ci mettiamo a dormire, ma anche questa notte non è delle migliori, dormiamo non
più di 5 ore, alle 05 del mattino i Sadhu stanno gia fumando il loro chilum
mentre altri fedeli accendono incenso e ringraziano i loro Dei per aver dato a
loro la possibilità di vivere un altro giorno. Il treno naturalmente è in
ritardo, arriviamo ad Haridwar alle 10 del mattino con 3 ore di ritardo e
alloggiamo all’Hotel Arjun, buon rapporto qualità prezzo(350Rs).
Per la prima volta
abbiamo anche la televisione in camera e tutto sembra ben pulito e ben ordinato,
inoltre sembra un alberghetto di nuova costruzione.!!!!!!!!!!!!!
Haridwar
03 febbraio
Ci facciamo una bella
doccia dopo aver affrontato 26 ore di treno e dopo aver effettuato il check-in
andiamo a fare colazione in strada, di fronte al nostro albergo.
Anche stamani hanno
superato le mie aspettative, questa India mi sorprende sempre più: Due Chai,
due crepe al cioccolato e una spremuta di arancio a testa… costo 40Rs
Inoltre un buffissimo
signore bevevo the dal piattino che gli era stato dato insieme alla tazzina.
Praticamente versava un po’ di the dalla tazza al piattino e poi lo bevevo.
Come complicarsi la vita.. Questa è la India.
Ci dirigiamo verso i
Bazar dove compriamo una borsa a testa per 30Rs e poi ce ne andiamo verso il
Devi Temple. Decidiamo di raggiungere il tempio situato in cima ad una collina a
piedi senza prendere la ovovia e siamo presto assaliti da una quantità
esorbitante di scimmie. Qualcuna a dire la verità è anche aggressiva, non dare
mai da mangiare a questi animaletti e cercare di stargli il più distante
possibile. In circa 30 minuti raggiungiamo la vetta della collina dove è
possibile ammirare la città e soprattutto il maestoso Gange. Facciamo un giro
ammirando i vari ritratti e sculture che rappresentano le innumerevoli Divinità
Indù e poi pian piano riscendiamo in città.
Facciamo due passi
lungo il bazar, visitando le varie bancarelle e poi ci sediamo lungo il fiume a
prendere un chai. A dire la verità qua il fiume è veramente più pulito.
Dopo una breve sosta
ci dirigiamo verso nord per visitare il Jai Ram Ashram, dove però è possibile
alloggiare solo se sei di nazionalità indiana. Niente da fare.
Peccato è un ottimo
luogo e molto tranquillo, situato sulla sponda del fiume, inoltre le persone che
vivono là sono veramente gentili con noi. Al rientro in città ci fermiamo sul
Ghat principale della città, dove moltissima gente si riunisce alle 18 per
ringraziare il Gange come avviene anche a Varanasi. Anche qua la celebrazione
del Ganga Aarti viene fatta in onore della grande madre Gange, ma per lo meno
qua dura solo 20 minuti a differenza delle ben più lunga che si svolge a
Varanasi. Mangiamo lungo la strada un bel piatto di riso con formaggio e verdure
e poi rientriamo nel nostro albergo.
Haridwar
04 febbraio
Il letto possiamo dire
che non era dei migliori trovati fino ad ora ma comunque la notte è passata
tranquillamente. Scendiamo in strada e ci fermiamo al solito ristorantino per
una colazione a base di pane e marmellata e il solito chai.
Attraversiamo il fiume
Gange camminando sul Laltarao Bridge e raggiungiamo dopo una ora di cammino i
piedi della collina dove è situato il Chandi Devi Temple. E’ un posto molto
importante per i pellegrini Indù, ma per fortuna oggi non c’è tanta gente.
Oggi optiamo, a differenza di ieri per un passaggio in funivia(70RS) che ci
porta fino in cima alla collina. Anche qui siamo invasi dalle scimmie alla
ricerca constante di cibo.
Facciamo conoscenza
con un gruppo di pellegrini Indù i quali sembrano molto entusiasti di
conoscerci, ci chiedono di fare alcune foto con loro e passiamo una trentina di
minuti con loro visto che parlano un ottimo inglese. Visitiamo il tempio dal
quale godiamo di un’ottima vista su haridwar, anche se oggi c’è un po’ di
foschia.
Per rilassarsi un
po’, beviamo un chai nel ristorantino a lato del tempio e poi di nuovo in
cammino andiamo a visitare un secondo tempio che si trova sempre nella stessa
collina a circa 100 metri di distanza. Ci fermiamo ad ammirare un gruppo di
scimmie che giocano tra gli alberi e poi di nuovo con la funivia scendiamo dal
colle raggiungendo la strada principale. Rientriamo in città con un autorisciò
collettivo che ci costa solo 10Rs cadauno, visto che a questo punto della
giornata siamo un po’ stanchi.
Rientriamo in albergo
per una doccia calda e poi usciamo a girovagare per i bazar e lungo la sponda
del Gange, affollatissimo come sempre di pellegrini e fedeli.
I colori dei bazar
sono veramente belli e gli odori poi meglio non parlarne.
Ennesimo chai del
giorno e poi a cenare nel bel mezzo del bazar. Come al solito da quando siamo
qua niente carne.. Vegetariani da quasi un mese, non posso crederci.
Andiamo a dormire alle
22, domani prenderemo un bus che ci porterà fino a Risikesh.
Risikesh
05 febbraio
Finalmente Risikesh
………………………….
Usciamo presto
dall’albergo per farci una buona colazione dai nostri amici che salutiamo con
l’intenzione di rivederci presto. Prendiamo gli zaini e ci dirigiamo verso la
stazione dei bus dove ogni ora parte un pullman per Risikesh.
Ne prendiamo uno al
volo che era già partito e finalmente ci accomodiamo nelle ultime posizioni,
visto le ultime esperienze meglio non guardare avanti.
Con una ora circa di
viaggio raggiungiamo la stazione principale di Risikesh dalla quale serve
un’ulteriore passaggio di 10 minuti in risciò per arrivare fino a Laxman
Jhula, la zona nord della città dove troveremo le cose più importanti.
Attraversiamo il ponte
a piedi in uno scenario fantastico e raggiungiamo il nostro Ashram dove
passeremo le prossime 2 settimane.
Qua paghiamo per una
doppia con bagno in comune molto pulita 150Rs e rimarrà il migliore e più
economico alloggio di tutto il viaggio.
Dalla terrazza c’è
un’ottima vista sul fiume Gange che qua sembra veramente pulita, ho visto
anche gente non indiana che si bagnava in queste acque. La zona inoltre è
racchiusa da una catena di montagne che preannunciano la catena dell’Himalaya.
Facciamo due passi per
il paesino e poi fisso il mio corso di Yoga che durerà una settimana. Effettuerò
14 lezioni di 90 minuti divise in 7 giorni, mattina e pomeriggio per la modica
cifra di 1000Rs. Visitiamo nel pomeriggio la zona sud e dopo una piccola siesta
sotto l’ombra di un grande albero facciamo due chiacchere su internet con
amici. Elisa non sta molto bene, chissà se si ripresenterà la diarrea, meno
male che domani andrà alla clinica del professor Arora, per fissare il suo
trattamento Ayurvedico che la impegnerà per 2 settimane. Aveva veramente voglia
di arrivare fin quassù per provare il Panchakarma ( trattamento di
purificazione ayurvedico ).
Risikesh
06 febbraio
Inizia la nostra
avventura a Risikesh, tappa che elisa aspettava da molto tempo.
Come prima cosa, di
buon ora, esco sul terrazzo a rinfrescarmi un po’, ammirando il grande Gange e
poi un’ottima colazione a base di Toast bread con honey e poi a iniziare la
mia avventura con l’ Hata Yoga.
Lezione alle ore 10
per un ora e mezzo e diciamo che a parte alcune posizioni impossibili per uno
come me, la lezione è andata per il meglio.
Ci rincontriamo con
Elisa, che non sta veramente bene e quindi esco per un pranzo da solo al Moon
Light Restaurant. Rientro per una siesta verso le 14. Faccio una doccia calda e
vado alla mia seduta di yoga pomeridiana. Nel pomeriggio sono solo alla classe
di yoga ed è molto meglio rispetto al mattino, dice infatti il maestro che nel
pomeriggio il corpo è più sciolto. Chissà se ci saranno miglioramenti in
questa settimana. Visto che elisa in serata sta leggermente meglio usciamo a
fare due passi verso Swang Ashram, ma visto l’arrivo della notte abbiamo
preferito rientrare a Laxman Jhula. Ceniamo all’Hotel Luchy(140Rs), situato
sulla riva del fiume anche se c’è abbastanza vento e la temperatura sembra
essersi abbassata in questi ultimi giorni.
Mangiamo purè di
patate e verdure miste alla griglia. Io mi fermo su internet mentre Elisa alle
21 sta gia dormendo.
Risikesh
07 febbraio
Ci svegliamo con un
brutto tempo, freddo e un vento fortissimo. Oggi Elisa inizia il suo trattamento
ayurvedico presso la clinica Arora mentre io continuerò le mie lezioni di Hata
Yoga. Alla lezione conosco una ragazza nuova, Tania, viene da Brisbane,
Australia e quindi ci mettiamo a parlare della mia esperienza australiana e
della sua italiana.
Prima della lezione
non posso fare colazione, quindi, uscito dalla sala Yoga vado subito a mangiare
un biscotto al bar sotto l’ashram. Elisa, intanto rientra dalla sua prima
seduta ed molto contenta, parliamo un poco della mia e della sua mattinata e poi
andiamo a fare pranzo insieme. Il tempo non è dei migliori, sta piovendo, ma
non lamentiamoci, rientro per una doccia e per una urgenza del Professore non
svolgeremo la lezione pomeridiana che recupereremo alla fine della settimana.
Passo quindi il
pomeriggio sulla sponda del fiume e per la prima volta tocco l’acqua del
Gange. Portiamo vestiti sporchi in lavanderia e poi usciamo per una cenetta a
lume di candela con incenso profumatissimo.
Risikesh
08 febbraio
E’ molto presto
quando mi sveglio, ancora non è sorto il sole ed è abbastanza fresco per la
strada, ma esco a fare due passi lungo il sentiero che costeggia il fiume. A
questa ora c’è gia molta gente sulle rive del fiume a meditare, o a praticare
yoga. Io mi limito a passeggiare, rientro in albergo dopo un paio di ore, mentre
Elisa non si è ancora svegliata. Mi rilasso sul letto aspettando le 10.
Me ne vado alla classe
e mi accorgo che ogni giorno è sempre meglio, il mio corpo sta molto meglio e
posso fare posizioni che non facevo il primo giorno.
Che bello….. oggi è
una splendida giornata, finisco la lezione e me ne vado in spiaggia sulla riva
del fiume a godermi un po’ di sole e a bagnarmi sul Gange.
Mi fermo a mangiare al
Jain Ganga Restaurant che diventerà una delle tappe preferite di questi giorni
e poi al rientro in ashram mi fermo ad ascoltare un signore australiano che
suona il flauto indiano in maniera perfetta. Ammirare il paesaggio accompagnato
da queste musiche è veramente rilassante. Arriva Elisa nel primo pomeriggio e
vista la bella giornata facciamo due passi. Scendiamo verso la riva del fiume e
raggiungiamo la comunità di Swam Ashram, dove ci fermiamo a prendere un chai.
Anche quaggiù è
molto carino, c’è un altro ponte simile a quello di Laxman Jhula.
Questa zona prende il
nome di Ram Jhula. Io rientro per la lezione pomeridiana mentre Elisa continua
la sua passeggiata. Bellissimo tramonto dalla terrazza dell’ashram
accompagnati dalla celebrazione del Ganga Aarti che tutte le sere avviene
proprio sotto di noi. Facciamo un paio di partite a carte sulla terrazza per
rilassarsi un po’ ed Elisa è la solita sfacciata. Mi annoio presto visto che
non vinco neppure una partita, quindi, vado a farmi una doccia e poi usciamo per
la cena. Intanto c’è una sorpresa, sono arrivati gli amici spagnoli che hanno
detto di rimanere almeno 3 o 4 giorni da queste parti. Lo credo, il posto è
veramente tranquillo rispetto alla India che avevamo visto fino ad ora, e quindi
ci vuole un po’ di relax.
Risikesh
09 febbraio
Giorno dopo giorno,
questo post mi piace sempre più, ci vorrebbe solamente un poco più di sole, ma
va bene ugualmente. Mi alzo di prima mattina e me ne vado in giro per
un’oretta lungo la strada dietro la montagna, fino ad arrivare ad Swarg Ashram,
poi prendendo la strada principale rientro per un chai sotto l’ashram. Vado
alla classe di Yoga e poi mi fermo a prendere un bel biscotto dall’altra parte
del ponte e mi metto ad ammirare la vita quotidiana delle numerose scimmie che
litigano tra i fili che sostengono il ponte. Aspetto che Elisa torni e ce ne
andiamo insieme a pranzo. Rimaniamo
un paio di ore distesi sui cuscini del ristorante a fare due parole e a
ricordare il primo mese di viaggio trascorso insieme.
Il tempo qua passa
lentamente, usciamo per fare due
passi e mi compro una borsa con una t-shirt. Lascio Elisa in giro nei pressi di
Ram Jhula ed io me ne vado all’Ashram a fare la lezione di yoga. Conosco un
nuovo alunno, usciamo insieme a fare due passi, viene dalla Francia ed è molto
simpatico, mi ha mostrato le foto dell’Everest che ha visitato la settimana
scorsa. Incontriamo Elisa che sta parlando su internet con amici, ed io ne
approfitto per fare una bella doccia calda.
Ci diamo appuntamento
con Pablo per prendere un chai in paese e poi andiamo a cenare tutti insieme. Mi
fa molto piacere passare del tempo con gli spagnoli, sono molto simpatici, ma
sono ormai le 22 e devo rientrare altrimenti trovo le porte chiuse dell’ashram.
!!
Risikesh
10 febbraio
Che palle questa
pioggia, avrei veramente voglia di una bellissima giornata di sole e di una
bellissima spiaggia bianca… Speriamo nei prossimi giorni.
Le giornate qua ormai
sono tutte uguali, siamo molto contenti di essere venuti da queste parti ed
Elisa è sempre più soddisfatta del suo trattamento. Ormai sono 4 giorni che va
alla clinica, ne avrà per 15 giorni in totale, io chissà se mi sposterò prima
da solo.??? Esco dalla camera per andare alla mia lezione di Yoga e adesso posso
fare quasi tutte le posizioni, mi sento molto bene ed il corpo si è sciolto ben
bene. Sarebbe molto bello , come dice il professore, se potessi continuare anche
da solo una volta rientrato in Italia. Sta piovendo, ma nonostante ciò
decidiamo con Elisa di arrivare fino in cima alla collina per incontrare in
nostri amici. Raggiungiamo High Bank sotto una fitta pioggerellina e dopo un
ultimo sforzo su per la collina arriviamo al Swiss Cottage
dove alloggiano Pablo e gli altri. Arriviamo su bagnatissimi, i nostri
amici ci prestano degli asciugamani e poi anche due magliette per cambiarci.
Anche da qua c’è un panorama bellissimo sulla città anche se oggi il tempo
rovina un po’ tutto. Ci fermiamo il pomeriggio nel patio del loro albergo
aspettando che smetta di piove, ma oggi non mi sembra intenzionato a smettere.
Sotto la pioggia ancora battente decidiamo di scendere all’ashram. Viene con
noi anche la spagnola che vuole partecipare alla lezione di Yoga che gia pratica
in Spagna.
Lezione
divertentissima oggi, con almeno 3 nuovi compagni sotto una pioggia insistente..
Saluto Adi e vado a
fare una doccia in camera dove mi sta aspettando Elisa.
Per la cena ormai, è
quasi obbligatorio andare dai nostri amici del Jain Ganga dove si mangia
veramente bene. Stasera opto per un bellissimo Special Thali (45Rs)
(4chapati.riso.dhal.shashipaneer.verdure.). Tutto ciò accompagnato da una
bellissima insalata che però non mangio visto che è meglio non mangiare
verdura non cotta e un bellissimo yogurt che mi ruba Elisa. Ottima cena.
Saluti a casa visto
che non li sento molto spesso e poi a dormire.
Risikesh
11 febbraio
Come succede ogni
mattina, i Mantra, cantati nell’ashram della sponda opposta del Gange ci
svegliano di prima mattina. Magari con tutte queste cantilene alla fine ci
convertiamo all’induismo. In questi giorni mi sento veramente, forse dipende
dalle lezioni di Yoga o chissà da cosa, avrei bisogno solo di un poco di sole.
Esco alle 08 del
mattino per una piccola colazione con un chai e poi vado alla lezione.
Da oggi l’orario è
cambiato, le lezioni iniziano alle 09, un’ora prima rispetto agli altri
giorni. La lezione della mattina è sempre più dura rispetto a quella serale,
ma anche questa mattina me la sono cavata alla grande.
Esco dall’ashram
affamato, ed incontro giusto all’uscita Elisa con gli spagnoli che se la
godono distesi sulla spiaggetta. Devo
assolutamente mangiare qualcosa per fermare la mia fame e intanto ci
incamminiamo verso Swarg passeggiando lungo le rive del fiume.
Oggi ho un bellissimo
massaggio Ayurvedico (300Rs) e quindi lascio i miei compagni godersi il sole
pomeridiano ed io rientro a Laxman Jhula per ricevere il mio massaggio.
E’ stato un ottimo
massaggio anche se non è durato neppure un’ora ma per poco più di 5 € mi
posso ritenere soddisfatto.
Doccia calda per
mandare via tutto l’olio cosparso nel mio corpo e poi alla lezione di Yoga !!!
Se durante il massaggio e la lezione c’era un bel sole, adesso che esco
il tempo è peggiorato, quindi, un poco deluso, rimango in camera a leggere un
po’, intanto aspetto Elisa che rientri dalla sua passeggiata con gli spagnoli.
Alle 19 usciamo tutti
insieme per prendere un chai e poi visto la pioggia ci inseriamo all’interno
del nostro ristorantino. Questo Jain Ganga ci sorprende sempre più. Stasera in
5 persone abbiamo speso 200Rs per una bella e squisita cenetta.
Salutiamo i nostri
amici che per loro sfortuna dovranno risalire fino in cima alla collina per
raggiungere il loro Cottage.!!
Risikesh
12 febbraio
Ancora una volta ci
svegliamo con il brutto tempo, sta piovendo ed io per passare un poco il tempo
mi metto a leggere sul terrazzo coperto. Prendo un paio di chai al bar e ce li
beviamo in stanza aspettando che smetta di piovere.
Non vuole
assolutamente smettere.. Vado alla lezione mattutina di Yoga, ormai mancano
poche lezioni alla fine, però posso ritenermi soddisfatto.
Finalmente!!!!!!!!
Esco dall’aula e non piove più, compro due banane e faccio colazione in
terrazza bevendomi un chai. Oggi niente di interessante. Con il bel solicino me
ne sto disteso su una panchina ad ammirare la vita quotidiana del villaggio e a
scrutare ogni minimo particolare che caratterizzano la vita delle simpatiche
scimmie.
Passo quasi tutta la
mattina ad osservare, poi vista la fame me ne vado da solo a fare pranzo su un
ristorantino posto sulle rive del Gange.
Mi metto a leggere un
po’ e poi salgo in paese per raggiungere Elisa e gli altri.
Stanno frequentando
una classe di cucina indiana a casa di Lolita, che avevamo conosciuto nel treno
prima di raggiungere Risikesh.
Alla fine assaggiamo i
10 piatti preparati dalla ragazza, che sono veramente squisiti, speriamo che
Elisa abbia imparato veramente bene da poterli rifare quando saremo a
casa. Usciamo salutando Lolita e i suoi familiari e ce ne andiamo a
prendere un the aspettando che Adi finisca il suo Shiro dahara (altro
trattamento ayurvedico).
Intanto, non so come
sia successo, per un attimo rientriamo con la mente in Europa, parliamo di
politica di calcio e tutto ciò che non ha niente a che vedere con il viaggio.
Scendiamo all’ashram
per collegarsi un’oretta ad internet dove incontro la mia carissima amica
spagnola Maria Perez, che ancora si trova in Senegal con Alex.
Scambiamo due
chiacchere e poi ce ne andiamo a mangiare.
Stasera prendo un veg.
Burger con chips. Niente di speciale.
Domani sarà un altro
giorno, speriamo con il sole per lo meno.
Risikesh
13 febbraio
Che
palle !!!
Che
palle !!!
Pioggia e ancora
pioggia, non ce la faccio più. Spostiamoci per cortesia!
Il cielo è tutto
coperto e sembra di essere all’Amiata sotto un temporale d’inverno, a parte
la temperatura. Sperando che smetta me ne vado alla lezione, ma alla fine della
classe la situazione non è assolutamente migliorata. Me ne vado a fare
colazione dai nostri amici del J.G.R. con un paio di chapati e un chai, poi
rientro in camera sotto una pioggia battente mentre Elisa deve ancora
svegliarsi. Oggi arriverà alla clinica con almeno un’ora di ritardo. Niente
di grave. Io mi metto a leggere un poco e poi, alle 12 faccio una sessione di
Yoga da solo visto che non è possibile uscire sotto questa pioggia. Aspetto che
rientri Elisa dalla clinica e andiamo a pranzare al Jhulla Restaurant, di fronte
al nostro Ashram.
Giornate monotone
queste, comunque molto rilassanti, avevamo detto di fermarci qua almeno 10
giorni per svolgere qualche attività, ma il tempo ci sta guastando tutto.
Rientriamo in camera,
facciamo una partita a carte e poi me ne vado alla lezione pomeridiana di Yoga.
Saluto il maestro
visto che è la mia ultima lezione e poi rientro in camera.
Usciamo per una
merenda con Elisa e finalmente di colpo smette di piovere.
Esce il sole per
almeno 30 minuti prima di tramontare e i colori sono stupendi.
Incontro Pablo per
prendere accordi sul da farsi domani mattina. Abbiamo deciso di spostarsi un
paio di giorni. Appuntamento alla clinica Arora domani mattina alle 10.
Andiamo a cenare con
un ottimo Shishi Paneer e poi a dormire
Mossourie
14 febbraio
Ecco finalmente un
poco di sole. Mi sembra giusto, oggi partiamo.
Accompagno Elisa a
fare colazione e poi ce ne andiamo fino alla clinica dove ho appuntamenti con
gli spagnoli. Arrivano con il loro solito ritardo e ancor peggio, hanno
intenzione di visitare l’ashram dove hanno vissuto i Beatles negli anni 70’.
Ok !!!.... Inutile
dire di aver perso 3 ore per vedere una casa diroccata nel bosco.
Partiamo da Risikesh
alle 13 dopo aver salutato Elisa. Prendiamo un autorisciò per raggiungere la
stazione dei bus dove il bus sta gia partendo. Il viaggio non è dei più comodi
(27Rs), e arriviamo a Dheram Dhun sotto una pioggia battente alle 14:30.
Da questa stazione
aspettiamo che giunga il bus per Mossourie il quale dovrebbe passare ogni 30
minuti. Come gia era successo a Fatehpur, tutti accorrono prima che scenda la
gente. Il problema è che Adi e il suo compagno Cristian non riescono a salire
nel bus da quanta gente c’è. Ci diamo appuntamento in cima alla montagna.
Io faccio tutto il
viaggio in piedi fino a quando ad un certo punto il bus si ferma e alcuni
passeggeri scendono. IO intanto prendo un posto vicino all’autista e la strada
inizia a salire sempre di più caratterizzata da tantissimi tornanti. Intanto
vediamo che, le macchine nel senso opposto di marcia hanno la neve sul tetto
???????
Il bus si ferma a 5 Km
dalla vetta e da qui dobbiamo
proseguire a piedi, vista la neve che c’è sulla strada. Scendiamo e tutto è
bloccato, macchine, bus e camion sono tutti fermi per la strada e tantissima
gente, in infradito stanno risalendo la vetta.
Prendiamo il nostro
zaino e saliamo fino in cima, e anche se non lo avevamo previsto facciamo un
poco di Trekking, e soprattutto a gratis.
Raggiungiamo dopo
circa un’ora il nostro albergo, divideremo con Pablo una doppia con bagno
(150Rs pp).
Chissà che fine hanno
fatto gli altri, noi siamo veramente infreddoliti e quindi intanto facciamo una
doccia calda. Usciamo un po’ a vedere s troviamo i nostri amici ma niente da
fare, saranno arrivati spero, o forse saranno rimasti a valle.
Mangiamo uno dei
peggiori thali che abbia mai mangiato fino ad ora e poi andiamo a letto !!!!!
Mossourie
15 febbraio
Meno male che con tute
queste coperte non ha fatto freddo, anzi ho dovuto togliermi anche i pantaloni.
Usciamo dall’albergo alle 10 del mattino e ci mettiamo in cammino tra la neve
che ormai ha ricoperto tutte le strade. Adesso ha smesso di nevicare ma ieri
credo che abbia nevicato abbastanza. Facciamo colazione con una bellissima fetta
di torta al cioccolato in un negozietto vicino all’albergo.
Ci incamminiamo per
The Mall, la via principale e raggiungiamo la parte ovest della cittadina,
Library, dove chiediamo informazioni sulla escursione alle Kempty falls.
Nulla da fare, c’è
troppa neve sulla strada, non è possibile andarcene da qui almeno fino a
domani. Prendiamo un chai e poi percorriamo la Camel’s back Road a piedi per
vedere la formazione rocciosa a forma di cammello da qui pende il nome il
cammino!
Assolutamente niente
di interessante, non venite fin quassù per vedere questa cavolata……
Rientriamo in paese e quasi fradici dalla neve, ci fermiamo a mangiare qualcosa
per la strada.
Sono già le 3 del
pomeriggio, e con i piedi bagnati ho bisogno di rientrare in camera per
riscaldarmi un poco. Ci mettiamo sotto le coperte a guardiamo un paio di
documentari, visto che abbiamo la tele in camera, e poi dopo esserci riscaldati,
usciamo in strada nel tardo pomeriggio. Andiamo su internet a sentire Elisa come
sta e finalmente abbiamo notizie degli altri. Sono rientrati a Risikesh dopo che
il bus si era fermato sotto la neve, perché non avevano abbastanza vestiti per
sopportare il freddo. Stasera, non so se è il freddo, ma doppia porzione per
cena.
Un Paneer Tikka Rool(60Rs)
e un Motton Tikka Rool (50Rs). Ottima scelta, specialmente il primo con
all’interno un formaggio di capra delizioso.
Rientriamo alle 22 e
guardiamo ancora due documentari prima di addormentarci definitivamente.!!!!!
Mossourie
16 febbraio
Anche questa notte per
fortuna non ho sentito freddo, ma di prima mattina non ho il coraggio di uscire
fuori dalle coperte.
La neve che si trovava
lungo le strade si è sciolta quasi tutta anche se i tetti e le colline sono
ancora bianche. Usciamo a prendere la nostra squisita torta al cioccolato e un
caffè caldissimo e poi ritorniamo all’ufficio turistico per chiedere di nuovo
informazioni sulle Kempty falls. Si avvicinano un paio di taxi per offrirci il
passaggio fino alle cascate, ma sono piuttosto cari e quindi siamo quasi
rassegnati, quando un agente dell’agenzia turistica ci invita a salire su un
bus.
Sarà una escursione
della durata di tutta la giornata che non comprende solo le cascate e quindi ne
approfittiamo per starsene un giorno fuori da Mossourie !!!
Paghiamo 160Rs e dopo
un viaggio Paurosissimo ad una velocità strabiliante a circa 1000 metri di
altezza senza nessuna protezione sui cigli della montagna, raggiungiamo
finalmente il villaggio di Laknow. La strada però è interrotta ad un certo
punto e quindi proseguiamo a piedi per circa 30 minuti. Il paesaggio, da queste
parti è stupendo, siamo immersi nelle vette della Pre Himalaya che
però raggiungono facilmente i 3000 metri di altitudine. La gente sembra essere
molto più tranquilla di quella trovata nelle cittadine più grandi, qua si
dedicano alla pastorizia e all’agricoltura. Riscendiamo a valle, il viaggio è
ancora una volta un brivido costante, sperando ad ogni curva di non cadere giù
in uno dei precipizi che costeggiano la strettissima strada che percorriamo. Ci
fermiamo al Yamuna Bridge che prende il nome dal fiume sacro che gli passa
sotto. E’ questo uno dei 4 fiumi sacri dell’india con il Gange, il Mandakin
e l’Alaknanda alle cui sorgenti si trovano i famosi 4 tempi del Char Dharm (
pellegrinaggio che deve essere effettuato da tutti gli indù almeno una volta
nella vita ). Nel viaggio di ritorno ci fermiamo alle Kempty falls, situate a
circa 1330 metri sul livello del mare, dove ci fermiamo per una ora circa a
rilassarsi un poco.
L’ultima tappa del
tour è la visita ad un tempio che adir la verità non ricordo il nome, ma dal
quale si può ammirare un bellissimo paesaggio.
Rientriamo alle 18:30,
facciamo una cena veloce e poi stanche della giornata ci infiliamo sotto le
nostre copertine molto presto.. Che freddino !!!!!!!!
Risikesh
17 febbraio
Svegliati di prima
mattina, possiamo ammirare, visto la bella giornata la vetta del Barnaputri(5480mt)
in lontananza facente parte della
catena dell’Himalaya.
Dopo aver pagato
l’albergo, usciamo per la colazione e poi ci dirigiamo alla stazione dei bus
situata a Picture Palace. Costo del ticket fino a Dheram Dhun 28Rs. Scendiamo la
montagna con una rapidità sconvolgente e arriviamo in meno di un’ora ai 600
metri della città di Dheram Dhun. Prendiamo il Vikram n° 5(autorisciò
collettivi) che ci porta dalla stazione dei bus di Mossourie, fino alla stazione
New Delhi da dove partono i bus per Risikesh. Il traffico della città fa si che
il viaggio sia poco più lungo del solito , ma raggiungiamo Risikesh in un paio
di ore.
Dopo aver salutato
Elisa, facciamo un bel pranzo e poi una bellissima doccia.
Oggi è giorno di
telefonate, sembra che sia meglio farsi sentire ogni tanto anche in Italia..!!!!
Ho chiamato anche perché oggi è il compleanno di mio nipote Giulio, almeno per
fare gli auguri a quel mostrino. Stasera cena israeliana a base di falafel humus
e chips e poi a letto. Nella nuova stanza che ha preso Elisa nell’ashram
sembra leggermente più fresco rispetto a quella che avevamo prima, ma niente a
che vedere con le notti passate a Mossourie….
Risikesh
18 febbraio
Notte molto più calda
rispetto alle scorse passate in montagna. Ci svegliamo verso le 9 del mattino e
con Elisa andiamo alla clinica Arora dove il dottore mi visita per 50Rs. Sono di
prevalenza Pitta e Kafa, devo trattare meglio il mio corpo e devo dare più
amore, visto che la gente che mi sta vicino me ne da tanto. Vista la età,
cercare anche una retta via e soprattutto sapere quello che voglio fare in
futuro.
Alla fine della visita
mi da alcune medicine per la mie lievissima Psoriasi.
Scendo al ponte dove
incontro Pablo, facciamo colazione insieme e poi lui se ne va a comprare il
biglietto del treno per la sua prossima meta.. Per lui 46 ore di treno da
Haridwar a Cochin in Kerala, nell’estremo sud, per noi invece solo una notte
in treno per raggiungere Amritsar. Scendiamo a Ram Jhula a vedere se incontro le
medicine, ma niente da fare. Risalendo lungo il fiume ci fermiamo su una roccia
in spiaggia e poi ce ne andiamo a fare una doccia all’ashram.
Ci incontriamo di
nuovo con Pablo per cenare insieme e poi a letto. Domani farò una ulteriore
seduta di yoga.
Risikesh
19 febbraio
Ultimo giorno a
Risikesh che mi ha lasciato tanto come cittadina. Mi alzo alle 08, giusto in
tempo per partecipare ad un’ulteriore lezione di yoga. All’uscita
dall’aula incontro Pablo, andiamo a prendere i biglietti del treno e poi si
mettiamo sulle rive del fiume a bere un chai. Nel frattempo arriva Elisa che ha
terminato la sua giornata alla clinica. Le medicine che cercavo non riesco a
trovarle e quindi passiamo tutto il giorno tra una farmacia e l’altra.
Lasciamo Ram Jhula e
una volta arrivati all’ashram mi schiaccio un pisolino in camera.
Usciamo per salutare
definitivamente il nostro caro amico Pablo , che adesso non troveremo più in
giro. Lui si dirige al sud a circa 1000 km di distanza.
Meglio modo per
festeggiare …. Un Chai!!!!!!!!!!!
Usciamo per la cena,
stasera vado con la pizza pensiamo che siamo quasi giunti alla fine del nostro
viaggio, ma non ci rattristiamo, è stata una bella esperienza. Due passi sotto
le stelle sul fiume e poi a letto
Risikesh
– Haridwar – Amritsar 20 febbraio
Ci svegliamo per
l’ultima volta in questo magnifico posto e ce ne andiamo a fare colazione
dall’altro lato del ponte alla German Bakery, dove si possono assaporare degli
ottimi dolci. Oggi però opto per un panino con formaggio di Yak e pomodoro.
Oggi è una bellissima giornata di sole e quindi me ne vado nella spiaggetta a
godermi il caldo, mentre Elisa và per la sua ultima seduta alla clinica.
Mentre aspetto Elisa
mi metto a leggere un po’ passeggio lungo il fiume e intanto penso alla nostra
prossima tappa.
Lasciamo gli zaini
all’ashram per poi andare a prendere finalmente le mie medicine a Ram Jhula.
Facciamo pranzo al luogo più economico di tutto il nostro viaggio e conosciamo
una valenciana che sta viaggiando da sola per la India da almeno 5 mesi.
Ci fermiamo in uno dei
ghat che si trovano nella zona sud della città per approfittare della bella
giornata e per respirare per l’ultima volta questa arie pura che circonda
questa zona dell’India. Scendiamo
nel pomeriggio alla stazione dei bus e prendiamo un pullman per Haridwar(17Rs)
che impiega più o meno un’ora.
Ci fermiamo in
stazione a bere qualcosa aspettando l’ora esatta per prendere il nostro treno.
Ci rechiamo in stazione in tempo, ma a non essere in tempo, come al solito è il
treno. C’era anche da aspettarselo, è un treno che arriva da Calcutta e in
due giorni di viaggio potete immaginare il ritardo che può accumulare.
Dopo questi 15 giorni
di relax a Risikesh adesso sarà dura ricominciare con il solito caos
dell’India, e soprattutto questa notte c’è da dormire in treno.
Amritsar
21 febbraio
Come non detto, notte
tragicomica, il passeggero accanto a me ha russato tutta la notte, il bambino
sotto di me ,ha pianto tutta la notte senza parlare dei tre colleghi sotto di
noi che hanno chiacchierato tutta la notte. Hanno spento le luce alle 01 di
mattina e alle 5 era gia in giro a parlare e a continuare la riunione della sera
prima.
Che cavolo dovevano
dirsi di così importante già da mattina !!!!!!!!!!!!!!!!!
Raggiunto Amritsar
alle 8 del mattino, saliamo su un risciò per andare al Golden Temple !!
Pernotteremo al Sri Guru Ram Das Niwas. La foresteria è gratuita per tutti i
pellegrini che sono in visita al tempio e anche i turisti sono ben accetti con
una illusoria mancia. Prima di visitare il tempio, ce ne andiamo a visitare la
città vecchia e poi ingaggiamo una furgonetta per il pomeriggio !!!! 75Rs a
persona costerà il biglietto fino al confine con il Pakistan. Siamo arrivati al
confine alle 16.30 per assistere alla cerimonia di chiusura della dogana e ci
siamo accomodati su delle grandi scalinate tra le centinaia di persone indiane.
La cerimonia si svolge tutte le sere ed è divertente.
Da entrambe le parti,
possiamo sentire dalle tribune inni di gloria cantati ai propri soldati per
inneggiare la propria patria. Sembra ad un certo punto di essere ad uno stadio
con tue opposte fazioni calcistiche, mentre i soldati disegnano figure lungo
entrambi i corridoi che si uniscono in prossimità del confine. La cerimonia
giunge al termine con l’ammaina bandiera dei due stati e una stretta di mano
tra due soldati di nazionalità e religione diversa. Torniamo in città e
visitiamo il tempio sotto le luci artificiali. Questa grande città sembra meno
caotica delle città visitate prima e la gente è molto più amichevole. Per
cena tutti al Guru Ka Langar, la sala da pranzo dei pellegrini. E’ un immenso
salone dove la gente si siede in terra e aspetta che passi colui che pensa a
distribuire cibo. Basta coprirsi la testa, togliersi le scarpe, una piccola
offerta e il pasto è assicurato. Niente di speciale chiaro, ma una bella
porzione di lenticchie e un paio di chapati sono sufficienti.
Amritsar
– McLeod Ganj 22 febbraio
Ci svegliamo presto e
andiamo a visitare il tempio aspettando l’alba. Sono veramente sincero, questo
sito mi è piaciuto tantissimo,mi ha attirato molto e all’interno del tempio
c’è una bella energia. Siamo rimasti un paio di ore a girovagare
all’interno del complesso ammirando il tempio da varie posizioni, poi abbiamo
fatto una bella chiacchierata con un Sikh, il quale ci ha spiegato varie cose
sul tempio e sulla loro religione. E’ stato molto cordiale con noi ed
veramente contento di aver parlato con noi. Con un’altra piccola offerta,
riceviamo la nostra colazione alla mensa insieme a tutti gli altri pellegrini
che sono gia numerosissimi da prima mattina. Usciamo in strada a visitare il
Jallianwala Bagh, un parco situato a pochi metri dal tempio, che commemora i
caduti ingiustamente in un conflitto armato con gli inglesi. Anzi possiamo dire
che 2000 indiani furono brutalmente uccisi nel 1919 da un generale
dell’esercito della regina. Alle 12 ce ne andiamo alla stazione dei bus e
saliamo sul nostro che ci porterà a Dharamsala. Il viaggio(123Rs) è stato un
poco stancante, il bus era vecchissimo e mezzo rotto, per lo meno ci siamo
goduti i paesaggi himalayani che in poche ore abbiamo raggiunto. Varie montagne
innevate alte fino ai 5000 che costituiscono la Dhauladhar Range, ci fanno
compagnia sullo sfondo nella ultima ora di viaggio, che si fa nel finale più
piacevole. Giungiamo a Dharamsala alle 19 e da qua prendiamo un ulteriore bus
(7Rs) che ci porta ancora più in su fino a McLeod Ganj
!!!
Soggiorniamo alla
Kunga Guest House e domani
visiteremo il villaggio. Intanto stasera come benvenuto, abbiamo mangiato carne
dopo circa 50 giorni !!!!!!!
Ottima scelta Motton
Afgani per Elisa e Motton Payana per me Gnammmmiiiiii
McLeod
Ganj 23 febbraio
Il sole, che
attraversa le fessure della nostra finestra ci sveglia di primo mattino e dal
balcone ammiriamo il panorama sulle montagne. Sembra quasi di toccarle quelle
vette innevate lontane almeno 2 giorni o 3 di cammino.
Usciamo a far
colazione a lato dell’albergo in una splendida terrazza e dopo aver pagato ci
mettiamo in cammino verso Dharamkot. Ci sono dei sentieri da queste parti
incantevoli. Da prima pensavamo di allontanarci solo un po’, poi sempre più,
accompagnati da un graziosissimo cane, raggiungiamo con 3 ore di passeggiata un
bellissimo punto di ristoro situato a circa 2800 e dove ci siamo dissetati. A
questa altezza il sole picchia fortissimo e per fortuna abbiamo trovato una
bellissima giornata. Da qua partono anche i Trekking che arrivano a Triund e che
poi raggiungono con un paio di giorni di cammino al terzo passo per altezza
dell’India ( 4850mt ).
Noi certamente ci
fermiamo qua, ottima passeggiata e bellissimi panorami. Scendiamo in paese e
dopo un bel pranzetto, raggiungiamo il complesso dove soggiorna il IV Dalai
Lama. Visitiamo il tempio, il museo e assistiamo ad un documentario che denuncia
l’occupazione Cinese sul territorio del Tibet. NO COMMENT
!!!!!!!!
Dopo un bel pezzo di
torta al cioccolato, rientriamo all’hotel e ci godiamo il tramonto dalla
nostra terrazza. La sera comunque è freschino, ci troviamo a 1800mt e quindi
quando se ne va il sole si sente. Speriamo che sia una bella giornata anche
domani.
McLeod
Ganj 24 febbraio
Anche stamani ci
svegliano i raggi del sole e la fortuna ci assiste, anche perché credo che a
queste altezze senza sole deve essere veramente freddino. Mi metto sul balcone a
godermi i primi raggi di sole, il quale è spuntato da poco al di sopra delle
montagne che sovrastano il villaggio. Quando si sveglia anche Elisa, ce ne
andiamo nella grande terrazza per la nostra colazione, prendiamo un bel panino
con formaggio di Yak e un the ciascuno. La voglia di andare a fare un giro è
tanta, ma qua stiamo veramente e sotto questi raggi di sole potremmo spendere
una giornata intera al dolce far niente.
Ci mettiamo comunque
in cammino per una passeggiata fuori dal villaggio. Appena lasci McLeod tutto
cambia,nessun rumore di macchine o autorisciò e soprattutto nessun venditore ad
insistere. Gli unici rumori, sono quelli della natura e gli schiamazzi dei
bambini che provengono dai villaggi vicini. Raggiungiamo il Dall lake a 1820mt,
che adir la verità mi delude moltissimo. E’ un piccolo lago molto sporco,
situati sì in un bel paesaggio, ma come spesso accada qua in India circondato
da un monte di spazzatura.
Ci fermiamo per un
chai e poi saliamo fino a Naddi, un piccolo villaggio situato in vetta ad una
collina(1980). Qua facciamo incontri con gente e soprattutto con bambini che non
parlano assolutamente l’inglese ma riusciamo a capirci, sono veramente
simpatici.
Addirittura assistiamo
anche ad una veglia funebre. Ci fermiamo con un gruppo di bambini nel villaggio
e poi rientriamo fermandoci lungo la strada a mangiare in un ristorante tibetana.
Offriamo un chai ad un calzolaio situato in cima ad una scalinata e facciamo due
chiacchere con il barista dove avevamo comprato il the.
Arrivati a McLeod
visitiamo un centro di accoglienza per i rifugiati politici del Tibet, ma con la
nostra fortuna non riusciamo a parlare con nessuno che possa darci delucidazioni
sul progetto. E pensare che avevamo trovato annunci, i quali dicevano di andare
al progetto alle 15 per fare compagnia e poter far praticare un poco di inglese
ai rifugiati.. Niente da fare..
McLeod
Ganj 25 febbraio
Questa mattina il sole
non ci sveglia anzi, è piuttosto nuvoloso e speriamo che non arrivi la pioggia.
Usciamo per la prima colazione a base di Honey Toast e di un black the, poi
visto che il tempo è leggermente migliorato, decidiamo di andare a fare una
passeggiata. Prendiamo la strada del nostro Hotel in direzione est e dopo una
passeggiata di almeno 2 km raggiungiamo Baghsu, piccolo villaggio
Molto meno affollato
di McLeod, ma anch’esso circondato da molti alberghi e ristoranti. Compriamo
per la strada un po’ di aranci per la giornata e ci fermiamo a visitare il
tempio dedicato a Shiva. Da qui, lungo uno stretto sentiero arriviamo alla
cascata immersa in uno spettacolare belvedere della vallata sottostante.
Il fiume che scorre
sotto di noi è affollato da tibetani intenti a fare il bucato.
I monaci tibetani
rendono il colore delle rocce più vivaci con i suoi vestiti color rosso che
aspettano di asciugarsi al sole. Ci fermiamo giusto di fronte alla cascata per
un chai e scambiano due chiacchere con il negoziante, e poi ci rimettiamo in
cammino per il rientro. Visitiamo un piccolo ashram situato su una collina sopra
la vallata e sembra veramente un bel posto tranquillo dove poter trascorrere un
periodo più o meno lungo in pieno relax. Lasciamo il paesino e ci inerpichiamo
verso la collina, fino a raggiungere Dharamkot, dove mangiamo una buonissima
pizza cotta a legna.
Anche questo è un
ottimo villaggio situato in mezzo alle montagne dove si respira un’aria
pulita. Nel pomeriggio scendiamo a McLeod e visitiamo il Dip Tse Chok Ling, un
Gompa, dove una diecina di monaci sono indaffarati nei lavori di cortile.
Rimaniamo qua un bel
po’ per ammirare le attività dei monaci, visitiamo l’interno del gompa e
poi risaliamo all’hotel. Questa sera è molto più fresco rispetto alle altre
sere, usciamo per una buona cena tibetana a base di Thenthuk con tofu e poi ce
ne andiamo a letto.
McLeod
Ganj 26 febbraio
Come ultimo giorno
nell’himalaya ci hanno fatto un bel regalo. Ci svegliamo con un bellissimo
sole che fa capolino dalle montagne e ci godiamo fin da mattina i calorosi raggi
del sole. Compriamo un bel pezzo di formaggio di Yak con il quale ci facciamo
preparare un paio di panini per la colazione. Paghiamo il conto dell’albergo
compreso la colazione e dopo aver preparato i nostri zaini lasciamo
l’equipaggio in hotel e ci mettiamo in cammino scendendo verso Dharamsala .
Dopo una ripida discesa di circa 3 km, raggiungiamo Gang Chen Kyishong, dove ha
la sede del governo tibetano in esilio. Visitiamo la libreria e il museo per
10Rs, dove tra i vari oggetti esposti risalta uno splendido Mandala di sabbia
colorata. Raggiungiamo poi il monastero Nechung, visitiamo l’interno del
tempio, con una voglia matta di assistere ad una celebrazione tibetana, con i
vari tamburi trombe e trombette. Ma non c’è più tempo.
Lasciamo il complesso
e ci dirigiamo ancora più a sud fino al villaggio di Dharamsala dove facciamo
pranzo e riprendiamo il bus per risalire la collina fino a McLeod.
Prendiamo l’ultimo
the nel villaggio nell’attesa del bus che partirà alle 19.00
Raggiungiamo la
stazione dei bus alle 18.30, poniamo il nostro zaino nel porta bagagli e ci
accomodiamo ai nostri posti. Nottataccia ci aspetta.
La strada è
bruttissima per le prime 5 ore che non chiudiamo occhio ma per fortuna verso
mezza notte prendiamo un’autostrada e possiamo dormire un poco.
Raggiungiamo Delhi
alle 07:00 del mattino.
New
Delhi 27 febbraio
Sembra che tutti siano
arrivati proprio ieri sera. Tutti gli hotel sono al completo, il nostro che
avevamo utilizzato all’arrivo è completissimo. Passiamo 2 ore a cercare un
hotel e una volta trovato aspettiamo un ora che la camera si liberi.
Ajay Guest House
sarà l’alloggio per questa ultima notte. Passiamo tutta la mattina in
giro per i bazar a fare compere. Avevamo lasciato quasi tutta la roba degli
zaini in giro per l’India e quindi entra abbastanza roba. Compriamo una
quantità enorme di incenso e varie stoffe per copri letto o copri cuscini. Ci
è rimasto poco più di 20 € ma con questi soldi possiamo comprare moltissime
cose ancora.
Ce ne stiamo a vedere
quello che succede su Main Bazar dalle sedie di un paio di Bar lungo la strada e
poi andiamo a cenare al Madan café. Stasera a letto presto perché alle 02.30
ci sveglieremo. Raggiungiamo l’aeroporto con una corsa di 50 minuti in
autorisciò. Facciamo il check-in e ci prendiamo un café. Si vede che stiamo
uscendo dall’India. Il caffè lo paghiamo almeno 10 volte più rispetto a
tutte le altre volte
Saliamo nell’aereo
alle 05:30.
Arrivederci
India
CHAI!!!!!!!
COSTI:
PER PERSONA
AEREO…..
680 EURO CON BRITISH
SPESE IN LOCO
550 EURO TUTTO COMPRESO
LETTURE:
MANUEL SCORZA…….
LA DANZA IMMOBILE.
TIZIANO TERZIANO…..UN
INDOVINO MI DISSE
DALAI LAMA ….
SALVARE IL MONDO
SANDRA PETRIGNANI…..
ULTIMA INDIA
ROBERTO BURACCHINI
gaby76@hotmail.it per info