Petra e Gerusalemme
Jordan e Israel
"Nascere nella storia infinita..."
Diario di viaggio 3-8 aprile 2017
Questo è il diario di un viaggio giunto un po' a sorpresa (leggi i preparativi) e sviluppato con la principale e forte motivazione di visitare Petra in Giordania, finalmente !
Arrivando in aereo a Tel Aviv avrò il piacere di assaggiare anche un po’ di Israele che ancora non conosco e da cui mi aspetto tanto, in particolare ho Gerusalemme nei miei pensieri.
INFO
* Fuso orario
L’Israele è avanti di un'ora rispetto all'Italia.
* Guida usata: Israele e i Territori Palestinesi. Lonely Planet. edizione 2015.
* Foto: scattate con il mio smartphone !
* Cambio
Si cambia sia in uffici di cambio (money changers) oppure prelevando in diversi sportelli Atm.
1 euro = 3,87 shekels (ILS)
1 euro = 0,75 dinar (JOD)
3 aprile
Approfitto dei buoni prezzi della compagnia aerea EasyJet che effettua voli anche da Milano Malpensa in Israele a Tel Aviv. Avevo considerato anche l'arrivo ad Amman e ritorno oppure il solo ritorno da Amman ma alla fine ho considerato anche la possibilità di visitare Gerusalemme e quindi ho riservato il volo con l'andata e ritorno da Tel Aviv.
Il volo parte alle 6.40 e impiega quasi quattro ore fino all'arrivo.
Calcolate un'ora in più di differenza fuso orario.
All'arrivo puntuale, c'è il controllo passaporti. Mi viene chiesto perché sono in Israele e perché e per quanto tempo sono stato in Iran. Domande a cui rispondo semplicemente con “for tourism, it was a travel in Iran for less than two weeks”.
La tipa del controllo accenna un leggero sorriso, probabilmente capisce subito che sono un tipo innocuo e mi lascia passare.
Il passaporto non viene timbrato ma mi viene consegnato un cedolino blu, è il permesso di soggiorno (non di lavoro) di tre mesi (non è necessario specificare di non farsi timbrare il passaporto).
Uscendo dalla porta numero tre si accede al passaggio per i treni. Devo andare al terminal dei bus centrale di Tel Aviv. Il treno è comodo e veloce e all'una sono già dentro la stazione centrale dei bus che raggiungo facilmente seguendo la cartina sullo smartphone (santo Google Maps !).
Al sesto piano di questo sgangherato caseggiato partono i bus della compagnia nazionale Egged. Acquisto il biglietto del prossimo bus per Eilat, linea 390, piattaforma 601, 70 ILS.
Noto continuamente militari in servizio di leva in divisa verde. Quello che più mi colpisce è nelle tante ragazze arruolate, giovani, con alle spalle mitra e zaino.
Vedo anche molti extracomunitari immagino dall'Africa orientale, Eritrei, Somali, Egiziani ecc ecc.
Il bus parte puntuale alle 14.00. Io ho solo uno zainetto che chiaramente non deposito nel porta bagagli.
WiFi gratuito a bordo e porte usb per la ricarica del cellulare. Il mio vicino gioca con lo smartphone mente in grembo tiene una mitragliatrice !
Penso faccia parte della sicurezza a bordo, nemmeno tanto in incognito, eppure in jeans e maglietta non è altro che un passeggero che va in vacanza al mare, o no...no, purtroppo no!
Andando in direzione sud, il panorama è tutta una pianura, inizialmente ci sono molti tratti coltivati a vite. Non c'è molto traffico, le strade sono ben tenute, c'è ordine e pulizia. Il paesaggio è molto verde anche se il caldo sbiadisce un po’ i colori.
Il bus ha diverse fermate che vengono annunciate da una voce registrata.
Più a sud dopo Be’er Sheva il paesaggio è desertico. Un deserto arido fatto di terra chiara e pochi cespugli. Formazioni curiose che formano tratti scavati, gole (wadi), canyon…
La strada ora che segue sempre verso sud costeggia il confine con la Giordania e io mi immagino già Petra poco distante da dove mi trovo ora, si perchè è già di là della catena montuosa che si vede alla mia sinistra. Presto sarò a destinazione !
Dopo cinque ore di viaggio l'arrivo a Eilat o Elat come spesso leggo nei cartelli stradali. La stazione della Egged è in centro, a piedi molto vicino trovo alloggio in un ostello, il Corinne. Niente di che, camera dormitorio da sei persone con bagno, 70 shekels.
Eilat è una moderna località turistica sul Mar rosso disseminata di grandi strutture alberghiere e resort. Qui vengono molti appassionati di immersioni e in generale per vacanze al mare. Leggo diverse insegne in cirillico. Non è il mio posto ma quello che salva Eilat è il suo clima fantastico almeno in questo periodo. Ventilato e quasi fresco, si sta proprio bene.
Ceno al locale appena a fianco l'ostello, una specie di fast food con shawarma (carne allo spiedo e panino pitta), insalate a buffet, falafel…
4 aprile
È stato un grande meraviglioso unico e indimenticabile giorno !
Mi alzo presto che non sono ancora le sei, dormendo a tratti forse per il letto cigolante o per un tipo in camera che russava tant'è…
Il solito cielo terso, ventilato già di primo mattino e la luce lieve dell'alba che accende piano piano la città, le città visto che Eilat ha come sua gemella Aqaba in Giordania.
Non mi scoraggia mettermi a camminare lungo la strada che lascia Eilat e va verso nord per arrivare fino al bivio per la frontiera con la Giordania di Yitzhak Rabin- Wadi Araba.
Sono quasi le sette quando arrivo al confine.
La prima procedura da seguire è presentarsi allo sportello israeliano dove si paga una tassa di uscita di 105 ILS. Successivamente c'è un controllo passaporto dopodiché si cammina verso l'ufficio giordano.
Si inizia con un controllo del bagaglio ai raggi X poi, beh poi allo sportello numero 13 aspettiamo che succeda qualcosa. Con me un ragazzo di Tel Aviv con uno zaino gigante perché tra pochi giorni parte da Amman per New Delhi. È la prima volta che entra in Giordania.
Dopo un quarto d'ora si muove qualcosa, ci viene consegnato un modulo che compiliamo e spiegato che il visto non sarà pagato se si passeranno almeno due notti nel paese e che all'uscita da questa frontiera verrà pagato solo una quota di 10 JOD, ma anche in questo caso se tre notti o più non viene calcolata.
Insomma, riconsegno i due moduli timbrati allo sportello otto dove mi viene stampato il passaporto con un timbro di permanenza fino a un mese mentre il ragazzo israeliano attende nell’ufficio della polizia turistica che gli venga riconsegnato il passaporto. Lo aspetto ma la cosa sta diventando strana. Nel suo caso l'entrata nel paese in modo indipendente sembra non possa avvenire così come nel mio caso ma con una fase organizzativa fatta con un'agenzia di viaggio che comporti la visita di Petra per esempio. Un impiegato spiega anche a me di questa disputa tra i due paesi confinanti e mi invita a proseguire perché le cose potrebbero diventare lunghe.
Mi spiace per il tipo di Tel Aviv ma io proseguo, sereno che ogni cosa sia andata per il verso giusto senza intoppi.
Prima del cancello un militare controlla ancora il passaporto e finalmente sono libero! In Giordania!
Subito mi viene incontro uno per propormi il passaggio fino a Petra ma costa troppo 60 JOD ! Non c'é nessuno oltre a me, alla fine vado ad Aqaba per 15 JOD che sono un furto lo so ma non posso perdere tempo. Mi faccio dare un passaggio fino in centro, in una via dove partono dei minibus. Ne arriva subito uno che sulla fiancata ha un Petra Aqaba. Lascio stare i tassisti che subito mi stanno confondendo le idee e vado lì a chiedere. Il bus parte quando è pieno e costa 5 JOD (6,5 euro). Non mi resta che aspettare ma mi sa che qui ce ne vorrà di tempo per riempire il bussettino. Intanto seguendo le indicazioni trovo un money change. Cambio euro in dinari giordani a un buon tasso così che ci ripenso e cambio di più.
Quando torno al mio bus è sempre lì bello vuoto. Io un po’ scoraggiato e un po’, tanto, spazientito dalle “lamentele” di tassisti che sul marciapiede fumano e bevono caffè accetto la loro “ottima” tariffa per Petra di 25 JOD (32 euro).
L'autista bello contento chiama a Petra il gestore dell’hotel Petra Gate visto che mi lascio sfuggire che non ho una riservazione per la notte e mi fa anche leggere un’agenda con i commenti di altri turisti saliti sul suo taxi ma prima di lasciare Aqaba torna a casa dove si fa sostituire dal figlio...No comment. Il ragazzotto sembra si sia appena svegliato oppure sta smaltendo una sbornia di…, di, non so…forse una nuova droga locale, oppure è solo pura e semplice indolenza. Alla guida però lo vedo a posto e concentrato anche se poi non è guidare difficile qui, la macchina ha il cambio automatico e la strada è una riga dritta dritta. 130 sono i chilometri fino a Petra.
L'ultimo tratto fino a Petra inizia a salire e il paesaggio è bellissimo. Fuori fa fresco e c'è un vento fresco ! Troppo bello, non vedo l'ora di arrivare !
Non sono neanche le 11 che sono già a Al Batra’ o Petra. Per la precisione il paese si chiama Wadi Musa (valle di Mosè) ed è un agglomerato di case incastrate sul pendio sopra Petra. Qui si trovano tutti gli hotel e ristoranti turistici anche se sono tanti i turisti che la visitano in giornata.
L'hotel Petra Gate è in alto a poca distanza dal rondó principale e dalla stazione dei bus. Entrando mi registro e pago già per due notti, 15 jod a notte (20 €) e 2,5 jod per la colazione.
La cameretta ha due letti separati, il bagno con doccia. Noto subito le doppie coperte sopra le lenzuola, di notte qui fa freddo!
Sono pronto per scoprire la favolosa Petra, l'antica capitale dei Nabatei costruita circa quattro secoli prima della morte di Cristo.
La via che porta all'entrata del sito è tutta in discesa e bella impegnativa soprattutto pensando al ritorno. I taxi vi ronzeranno attorno come se foste miele per le mosche. Contrattate per 1-2 dinari al massimo.
In biglietteria faccio vedere il passaporto e il modulo che dovrò riportare in frontiera. Non c'è verso, devo pagare l'intera quota di 90 jod (120 euro!!!) rivolta a chi vedrà Petra in una giornata di permanenza in Giordania. Avendo il timbro di entrata proprio oggi vengo preso per un turista mordi e fuggi anche se spiego che alloggerò al Petra Gate hotel per due notti. L'impiegato mi spiega di tornare domani con passaporto e biglietto e riavrò indietro i 35 jod visto che l'entrata per due giorni costa 55 jod (comunque ben 72 euro!!) ( per un giorno costa 50 jod e per tre giorni costa 60 jod).
Entrando si superano le “trappole” del giro a cavallo in effetti comprese nel costo del biglietto ma considerate che vi verrà chiesto lo stesso una quota o mancia quando scenderete.
All'entrata vi consiglio di prendere una cartina con una piccola mappa ma ben fatta con i punti di interesse descritti brevemente. Si inizia per l'entrata al siq dove si possono vedere i Djinn Blocks, grossi blocchi di pietra tipici dei Nabatei disseminati un po’ ovunque, poi la cadente tomba dell'obelisco e il Triclinium.
Si entra quindi nel Siq, la gola. Si cammina sul fondo della gola per più di un chilometro con scorci stupefacenti tra le pareti dai colori tenui rosei. Magnifico. C'è tanta gente ma non la ressa. Si possono fare bellissime fotografie.
La magnificenza del sito è però alla fine del siq quando appare come se fosse una sorpresa il vero Tesoro (Al-Khazneh) di Petra.
La facciata del Tesoro è uno spettacolo! Alta 40 metri, le colonne hanno capitelli corinzi e l'urna funebre centrale secondo la leggenda conserverebbe il tesoro del faraone.
Che emozione, da togliere il fiato !!
Successivamente si continua a sinistra dove si susseguono in successione belle tombe nabatee. Sulla destra si può trovare la scalinata che porta al sito del Sacrificio che lascio per la fine del giro e che vi porta fino al punto più alto ed estremo dove si può vedere dall'alto Petra.
Sporgersi da qui è come volare, è un vero paradiso !!
Sempre sulla destra il teatro costruito nella roccia dai Nabatei e modificato poi dai Romani. In seguito e di fronte le tombe Reali, tutte scavate nella roccia e una più bella dell'altra. Si continua poi con il Ninfeo, la chiesa, la strada colonnata dei romani, il grande tempio, il Qasr Al-Bint e il tempio dei leoni. A questo punto il sentiero continua fino a una lunga scalinata che porta al monastero o Ad Dei che però riservo per domani.
Nel tornare indietro inizio ad essere stanco ma non mi sfugge la salita al sito del Sacrificio. Se posso darvi un consiglio lasciatelo per il tramonto, immagino sia ancora più bello osservare dall'alto Petra.
Quando torno in hotel mi preparo per cenare ma scopro di aver perso il biglietto di entrata di Petra. Purtroppo domani sarà dura spiegare l'accaduto in biglietteria ed entrare di nuovo, vedremo.
Ho fame e sete, al rondò vicino all'hotel ci sono diversi locali economici, io mi siedo al ristorante Al Arabi dove mangio un buon hummus, un piatto di falafel e una coca (5 jod).
5 aprile
Colazione in hotel. Non aspettatevi chissà cosa ma il gentile signore gestore dell'hotel vi offrirà the o caffè, pane, marmellata, formaggini, uova strapazzate e pomodori.
È mia intenzione spiegare al ticket office della perdita del biglietto di ieri con la richiesta di entrare di nuovo e avere indietro la differenza di 35 jod pagati in anticipo.
Purtroppo all'ufficio capiscono del mio problema ma non possono farci niente senza presentare il biglietto. Non è servito a niente raccontare la verità, far vedere le foto di ieri delle rovine e quant'altro, nulla. Non posso spendere altri 50 jod per entrare di nuovo anche se mi danno la possibilità di rientrare per 5 JOD. Sono molto sconsolato, credevo che il biglietto venisse emesso con la registrazione del mio nome e invece no, non è possibile risalire al mio acquisto di ieri presentando il passaporto.
Per questo consiglio di fare una foto del biglietto comprato, non si sa mai.
A questo punto parecchio incavolato spendo il mio tempo andando alla piccola Petra dove si può vedere il Siq al-Barid o gola fredda. La Little Petra è un sito Nabateo antichissimo e dista circa 8 km da Wadi Musa.
Io ci arrivo con una lunga camminata molto difficile per il sole e le ripide salite ma il paesaggio è fantastico sempre.
Lascio perdere le macchine e i pickup che rallentano, quasi sempre vi propongono un passaggio ma mai gratuito...o quasi mai.
Il sito è gratuito e ci sono pochissimi turisti. Little Petra non è confrontabile con Petra ma a me è piaciuta molto e se vi piace camminare il panorama è magico con formazioni strabilianti, mi viene in mente la Cappadocia.
Tornando indietro mi fermo a bere qualcosa nel piccolo paese che trovate subito prima di Wadi Musa. Lì non ci sono altro che alcuni piccoli negozi o piccoli supermarket che danno sulla strada principale. Ho visto anche un restaurant ma sembrava appena stato bombardato…
Un vero Giordano, così come dice lui, mi dà un passaggio fino a Wadi Musa; "i giordani per lui sono un popolo generoso ed onesto" e non fatico a credergli anche se in posti turistici dove girano tanti soldi come questo le occasioni non mancano per approfittarne…
Mi riprendo dalla faticaccia di oggi, che sommando al giro di ieri mi ha praticamente messo ko nella terrazza dell'hotel dove i divanetti sono il toccasana che ci voleva. Intanto ammiro Petra da quassù che viene baciata da un tramonto bellissimo...come lei.
Stasera ceno al locale a fianco di quello di ieri, il ristorante Al Fandi. Nel piatto box mi ritrovo uno shawarma con carne di pollo cotto al barbecue e patatine fritte. Ma ho preferito l’Al Arabi di ieri sera proprio qui a fianco.
Domattina rientrerò in Israele passando nuovamente da Aqaba ed Eilat. Il primo bus dovrebbe essere alle 6, così pare…
6 aprile
Alle sei sono già tutto pronto per partire, la stazione degli autobus è deserta. Fa freddo, la felpa fa fatica a tenermi caldo.
Arriva un primo minibus, va ad Amman la capitale è già quasi tutto pieno.
Attendo e arriva un altro bus, vuoto, l'autista scuote il capo all'indietro quando dico Aqaba.
Infine ecco il bus giusto con la scritta sul fianco. È lo stesso che ad Aqaba l'altro ieri l'ho tradito per una corsa in taxi. L'autista mi riconosce e sorride.
Sono ormai le sette quando il bus si riempie pronto per partire...
Il paesaggio fino ad Aqaba è uno spettacolo della natura. Soprattutto la prima parte fino al bivio per Amman, la strada alta permette di vedere il deserto fino al confine con Israele, gole e valli tortuose, forme rocciose che formano canyon e frastagliate montagne bitorzolute. Il viaggio in sé vale questa avventura e poi come emozione sublime incontrare Petra nascosta come il gioiello più prezioso.
Appena arrivo ad Aqaba trovo subito un taxi che mi porta in 10 minuti al valico di Wadi Araba (10 jod).
Inizia ora la trafila di controlli doganali questa volta iniziando dall'ufficio giordano. Avendo fatto almeno 2 giorni di permanenza mi tocca pagati la “departure tax" di 10 jod. Poi consegno il modulo timbrato consegnatomi all'andata e infine mi viene timbrato il passaporto. Esco dalla Giordania ed entro in Israele. Qui lo schema è meglio evidenziato, seguendo le frecce vengono fatti controlli della security sul bagaglio, poi controllo passaporto con piccola serie di domande sul motivo del viaggio, infine l'uscita consegnando il cedolino dei controlli effettuati.
Non si paga nulla.
Non ci sono bus per Eilat centro, quindi con un taxi arrivo in stazione dei bus. Mancano dieci minuti alle dieci, per Jerusalem però il primo bus disponibile è solo alle 15.00 (70 ILS).
Eilat ha spiagge fino alla frontiera con l'Egitto a Taba, così prendo il bus che fa la spola dal centro alla frontiera circa ogni ora (4,20 ILS) e scendo proprio in fondo poco prima della dogana con l'Egitto.
Il mare non è il massimo, la spiaggia nemmeno ma i fondali devono essere fantastici!
Alle 15.15 puntuale parte il bus linea 444 per Jerusalem.
Si farà la strada che a nord passa vicino al mar morto prima di arrivare a destinazione. Circa 5 ore.
Il paesaggio è allucinante. Deserto a destra e deserto a sinistra. Il cielo diventa sempre più oscurato dalla sabbia in sospensione che maschera il fortissimo sole.
Fa caldo, è come avere puntato in faccia un phon asciugacapelli!
Arrivo alla stazione centrale dei bus dopo quasi cinque ore di viaggio. Fuori fa freschino. Non mi raccapezzo molto con l'uscita poi dopo un security check trovo l'uscita Jaffa road dove c'è la fermata del tram leggero. Compro il biglietto dalle macchinette automatiche grazie all'aiuto di un ragazzo visto che è tutto scritto in ebraico e vado in direzione Jaffa Gate, scenderò alla fermata City Hall che è poco distante.
Ieri sera sono riuscito a prenotare le ultime due notti al Jaffa Gate Hostel (49 euro in dormitorio da 5 letti) jaffa_gate_hostel@yahoo.com
Seguendo le mura cittadine, entro nella porta Jaffa e appena sulla destra imbocco una viuzza segnalato anche da un ristorante libanese. Quando arrivo trovo una busta con il mio nome. Le chiavi per entrare sono dentro.
Jerusalem è una città unica al mondo, per la religione ebraica qui è stato creato l'uomo, il mondo e qui è morto crocifisso Gesù. Come se non bastasse anche Maometto e l'Islam la ritengono una città santa.
Entrare nella città vecchia mi ha ricordato molto la città di Rodi. Le alte mura dei crociati e poi del sultano Saladino, le innumerevoli chiese bizantino ortodosse, cristiane cattoliche, armene e copte, le moschee, le sinagoghe tutte sparpagliate nelle rispettive zone. I mercati coperti tipici mediorientali. Gerusalemme va vissuta, sicuramente non bastano due giorni per visitarla e conoscerla al meglio.
7 aprile
Inizio nel girovagare per la città non prima di avermi fatto prenotare un passaggio per domani per l'aeroporto di Tel Aviv che si trova prima di arrivare in città. Domani è giorno di festa per Israele, non ci sono mezzi in funzione grande i taxi collettivi chiamati sherut. Bisogna essere in aeroporto con tre ore di anticipo, i controlli saranno lunghi e molto forti.
Visito per prima la chiesa del Santo Sepolcro, il luogo dove si pensa sia stato crocifisso Gesù. Qui sorgeva un tempio romano dedicato a Venere ma Elena madre dell'imperatore Costantino visitando Gerusalemme volle costruire proprio qui un tempio a Gesù, sul Calvario. All'interno della chiesa ci sono le ultime cinque stazioni della via Crucis.
Visito trovandola con non poche difficoltà anche la chiesa etiope, non distante.
Oggi è venerdì giorno di festa per i musulmani e per questo non potrò salire fino al Monte del Tempio o nobile Santuario, il duomo della roccia o cupola d'oro e la moschea Al Aqsa. Il simbolo per gli ebrei e per i musulmani.
Uscendo dalla porta dei Leoni vedo il monte degli ulivi e il giardino dei Getsemani, un piccolo oliveto.
Poco a destra più avanti c'è una scalinata che scende e porta alla tomba di Absalom.
Risalendo verso le mura rientro nella parte vecchia attraverso la porta Dung. Da qui velocemente arrivo al Muro Occidentale o Kotel. Qui gli ebrei e i rabbini vengono per pregare e implorare Dio che qui ha creato il mondo. Detto anche muro del pianto perché gli ebrei piangevano la distribuzione del secondo tempio.
La cinta muraria fatta costruire da Erode il Grande dopo la costruzione del secondo tempio (tempio di Erode).
Incredibile dire quanta storia ci sia a Gerusalemme!!
8 aprile
Lascio passare la giornata senza un vero e proprio programma, alle nove e quaranta ho il volo per Milano Malpensa che parte dall'aeroporto di Tel Aviv. Per questo il ragazzo alla reception dell'ostello riesce con una telefonata a riservarmi un posto su un taxi della Nasher che parte poco distante dalla porta di Jaffa, di fronte al Karta parking. Il costo è di 65 ILS e mi risparmierà di andare fino a Tel Aviv e da lì continuare per l'aeroporto. Oggi è giorno di festa in Israele, è lo Shabbat, e i mezzi sono fermi con poche eccezioni.
Faccio colazione alla maniera mediorientale in un locale vicino alla quinta stazione della via Crucis. Hummus, anzi masabacha con falafel più sottaceti, cipolla, pomodori, peperoncino e pane pita, buonissimo!!
Appena fuori la porta di Damasco c'è la stazione dei bus arabi (bianchi con una linea blu) che oggi sono in funzione.
Sono vicinissimo e allora decido di andare fino a Betlemme o Bethlehem. Non è lontana da Jerusalem. Il bus, il numero 231 impiega circa quaranta minuti (6,80 ILS) terminando al capolinea che si trova lungo la Hebron road quasi di fronte a Children street che incontrerete poco avanti e in cui svolterete a sinistra se avete intenzione di andare in centro verso la Chiesa della Natività di Gesù.
La strada è in salita e diventa sempre più animata proseguendo verso il centro. Le strade laterali sono meno frequentate, si percepisce quanto è antica questa città che vede numerosissimi turisti per visitare la chiesa costruita dove si dice sia nato Gesù. Lì ci si arriva quando si sbuca in Manger street e c'è una grande piazza di fronte. Per entrare c'è una porticina e un'altra che sbuca nel chiostro della chiesa di Santa Caterina appena accanto.
Per visitare la cripta o grotta c'è una lunga fila, lì è il punto dove sarebbe nato Gesù e dove c'era una mangiatoia.
Torno indietro sempre dallo stesso punto dove sono arrivato riprendendo il bus 231 per Gerusalemme.
Sono quasi le 17 quando arriva il mio minibus bianco e giallo per l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. In circa un'ora si è a destinazione. I controlli sulla sicurezza aeroportuali sono veloci nonostante quello che avevo sentito non è così. Ho dovuto rispondere ad alcune domande sul motivo del viaggio e poco altro. Efficientissimi tutti, per la serie di domande a cui eventualmente potreste essere interrogati c'è un pannello che traduce tutto nella vostra lingua, facilissimo.
Consigli
Clima
Il tempo è bello, caldo di giorno ma sempre secco e con temperature sui 25 gradi. Di sera fa fresco soprattutto a Petra. Portatevi una felpa e una giacca che di mattino possono sicuramente farvi comodo.
A Gerusalemme ho trovato un po’ freddo per via del vento. La sera mi avrebbe fatto comodo un maglione pesante.
Gente
Gli israeliani sono tranquilli e non troppo espansivi. Sanno parlare molto bene l'inglese. Peccato l'esagerata militarizzazione, armi ovunque portate da militari in divisa e anche da gente, spesso giovani, in abiti normali.
In Giordania ho trovato un'atmosfera tranquilla, gente amichevole, disponibile, simpatica.
Trasporti
Dall'aeroporto di Tel Aviv c'è il treno per il centro e anche per altre destinazioni più lontane. Molto ben organizzato, sia per acquistare i biglietti da distributori automatici che dalle biglietterie. Ottimi anche i punti di informazioni.
I bus israeliani della Egged sono pratici e dai prezzi contenuti. Wifi sempre a bordo con prese di ricarica usb. Gli schienali non sono reclinabili.
In Giordania ho preso solo una volta un minibus, da Petra ad Aqaba. Prezzo basso circa 6,5 euro per 130 km.
Cucina
Ho provato alcune specialità come hummus, shawarma, falafel. Sia in Giordania che in Israele ho trovato buoni piatti. La carne quasi sempre come nei kebab turchi cotta allo spiedo e speziata.
Il pane è favoloso!
In Israele è più caro mangiare rispetto alla Giordania, calcolate circa 5-6 euro un piatto di hummus con pane (pita) e falafel.
Buono l'hummus versione di Jerusalem che si mangia a colazione, con ceci bolliti sopra la crema, chiamato masabacha.
Provate le delizie della cucina mediorientale !!
Splendido viaggio e splendide scoperte!
Ho viaggiato in completa autonomia senza mai incontrare problemi, nessuna difficoltà nell'attraversare i confini tra Israele e Giordania e viceversa.
Petra è un luogo magico, una fortuna averla visitata.
Tutti dovrebbero avere questa possibilità, il diritto di conoscere le meraviglie del mondo e le grandi testimonianze della storia, delle più antiche e bellissime civiltà.
Jerusalem è la città da cui forse deriviamo tutti e qui ho imparato tanto.
Ringrazio tutti per essere stato bene, ho vissuto un'altra splendida avventura di viaggio, un'altra scoperta, un'altra grande e unica fortuna...
Links utili
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Muro_Occidentale
Alcune precisazioni per il passaggio tra Israele e Giordania
al confine di Yitzhak
Rabin- Wadi Araba
Il bus della Egged sì ferma anche a Elot a (3 km dal centro di Eilat) e vicino al bivio per la deviazione per la frontiera con la Giordania.
Su questo link trovi alcune informazioni
Per entrare in Giordania da quella frontiera non serve niente.
Pagherete l'uscita dall'israele in shekels di circa 25 euro (105 ILS) mentre l'entrata in Giordania è senza tasse. Dovrete compilare un modulo da riportare poi indietro dopo la permanenza giordana. Se farete almeno due notti prima del rientro dalla stessa frontiera non pagherete il visto di 40 Jod in Giordania.
Se farete 3 o più notti e rientrate in Israele sempre dalla stessa frontiera non pagherete nemmeno la tassa di uscita dalla Giordania di 10 jod. ( Io l'ho pagata perché ho fatto due notti).
Rientrare in Israele non prevede tasse.
Ripartire di sabato (shabbat) dall'Israele
Per quanto riguarda la ripartenza dall'Israele di sabato, io ho chiesto in ostello e mi hanno prenotato un taxi collettivo per telefono la sera prima. Fate pure in albergo con un certo anticipo.
Il taxi collettivo da Jerusalem (sono partito nei pressi della porta di Jaffa) all'aeroporto ben Gurion di Tel Aviv costa 65 shekels.
Estratti importanti da email di alcuni viaggiatori
La considerazione che
per prima mi vene è che forse pretendere di vedere ciò che offrono
questi due stati in una settimana è pretendere troppo, è ovvio che si debbono
sacrificare molte mete e opportunità. Per quanto riguarda la Giordania,
sottolinerei che il Jordan pass è un ottimo 'lasciapassare'
facile da ottenere comodamente da casa con carta di credito ora anche in
versione italiana dal sito ufficiale , toglie l impiccio del visto, non abbiamo
fatto file o compilato nessun modulo in frontiera oltre all opportunità di
avere l ingresso già pagato per Petra e volendo anche altri siti turistici o
musei, pure per entrare al Wadi rum. Quest'ultimo una volta arrivati al
centro visitatori si sceglie oltre alla guida su un fuoristrada quale percorso e
quanto tempo rimanere , in base a ciò ci sono cifre diverse
ma ben indicate nella brochure che ti consegnano all arrivo (per esempio25
dinari per 1ora a persona fino agli 80 dinari per 8ore).
Di Israele mi sento di dire che offre diverse tipologie di viaggio, te ne sarai
accorto anche te... Dal pellegrinaggio strettamente religioso all itinerari
storici archeologici o semplicemente vagare per gustare la natura cosi variabile
tra nord e sud.oltre alle coste tra i mari ...deserto, kibbutz...
Trovato ottima la guida Lonely Planet piena di itinerari e informazioni utili...Google
oramai indispensabile per mappe ecc .
Muoversi in Israele in autobus è ancora molto valido, prezzi contenuti ,orari
rispettati nonostante l'aumentato traffico soprattutto tra Tel Aviv e
Gerusalemme...quest'ultima servita bene dal tram-navetta comoda di facile
accesso...ne facevi riferimento anche tu(per il biglietto ti posso confermare
che ci sono anche le istruzioni in inglese, l ho trovato!!! dopo diversi
tentativi )
Mi chiedi di Cesarea? Scoperta per caso la prima volta che
andammo...ci siamo ritornati perché merita dal punto di vista storico vederne i
resti c è la storia sulla guida...e il vecchio acquedotto è ancora lì a
ridosso del litorale di sabbia bianca e il mare azzurro .A noi è piaciuto..
Ma se ritorni in Israele non puoi non andare anche in Galilea, lago Tiberiade...Haifa
Acri poi scendere nel Negev, Beersheva...Masada Mar Morto (ci sono alcune
località tra cui Ein Bokek ed Ein Gedi dove poter fare il bagno e
usufruire di servizi docce e cabine gratuitamente) Eilat, molto turistica...
trovato il mare non molto pulito...non che ad Aqaba in Giordania sia meglio,
avrai notato che il livelli d igiene non è il massimo.
Altra nota dolente a
mio avviso è l atteggiamento per così dire truffaldino dei taxisti sia i G.
che in I...passi l'insistenza e la contrattazione, ma i vari tentativi di farti
fesso alla lunga stancano.
Se cui ti mando qualche foto...non ora che sono sul cell..
Ciao, Angela
Buonasera Michele! ...Tornati già da oramai 15gg. , smaltita la sbornia di immagini , emozioni ... profumi e altro , sto riordinando le foto (evito di dirti quante sono!!) . bell'esperienza e molto simile a quella che hai fatto tu...Avendo avuto a disposizione più giorni abbiamo potuto visitare più luoghi. ma nell'insieme direi che ciò che hai descritto lo posso confermare in pieno. Che dire , sicuramente Petra merita almeno una giornata intera a differenza di te siamo arrivati fin su al Monastero , imponente e salendo ancora un pò ..la vista panoramica è stupenda....Comunque a mio avviso non si può lasciare la Giordania senza aver perlustrato almeno qualche ora il Wadi Rum, quei colori ti rimangono dentro come pure l'effetto di prospettiva che ti fa perdere la percezione giusta delle distanze ..tutto sembra vicino ma in realtà è lontanissimo!!! Sono pentita di non aver pernottato lì...il cielo stellato nel deserto come l'alba e il tramonto devono essere spettacolari ... come il silenzio! Ci sono alcune oasi di ristoro e camping dove è possibile rimanere anche alla notte...peccato.
il nostro visggio molto brevemente:
1g.Arrivo a Tel Aviv , visitato il litorale fino a Jaffa old
2g. Tel Aviv -Eliat in autobus...passaggio frontirA ( Siamo scesi alla fermata ,località EIlot, che porta al Crossing Border, facendo 1km-1,5 a piedi si arriva comodamente) poi taxi per Aqaba
3 g. in giro per Aqaba ( noleggiato auto ,..sulla costa, un po' di relax al mare.( niente bichini ahimè, nessuno avrebbe detto nulla , ma in mezzo a tutte le donne giordane in burka e niqab mi son sentita un po'a disagio!) .Il grosso del turismo sul mare è praticamente blindato in grandi Resorts e alberghi
4g Petra giornata piena!
5 Mattina al mare...pomeriggio al Wadi Rum fino al tramonto
6g da Aqaba siamo passatid Eliat... e nel pomeriggio autobus per Gerusalemme
7g autobus per Masada ...e nel pomeriggio sul mar Morto...sera in giro per Gerusalemme
8g . Betelemme, ritrono nel pomeriggio e in giro per Gerusalemme
9 g. autobus per Cesarea e mare
10 g visita sul monte degli ulivi , e ... simo arrivati nei pressi del sito del Giardino dei Giusti (Mausoleo di Yad Vashem) ma ahimè, a causa dello shabat che stava iniziando abbiamo dovuto desistere . ( comoda la minimetropolitana ..quando non si ferma per festeggiamenti vari oltre che lo shabat ߘ? )
11 In pieno shabat abbiamo optato per un taxi che (contrattanto allo sfinimento!) ci ha condotto nella zona della Palestina , visitato Gerico e poi di nuovo a fare un bagno al Mar Morto., dopodichè ci ha condotto in aeroporto.
Ti ho fatto un elenco veloce delle tappe , ma se vuoi qualche informazione in più sui luoghi ciò che abbiamo visto , pagato , foto ... o altro , chiedi pure
cordialmente
Angela
Fuso orario
L’Israele è avanti di un'ora rispetto all'Italia.
Guida usata: Israele e i Territori Palestinesi. Lonely Planet. edizione
2015.
Foto scattate con il mio smartphone !
Cambio
Si cambia sia in uffici di cambio oppure prelevando in diversi Atm.
1 euro = 3,87 shekels (ILS)
1 euro = 0,75 dinar (JOD)
[A Eilat ci sono molti money changer dove ho cambiato shekels. Penso cambino anche i dinari.
Se appena entrate in frontiera in Giordania andrete a petra in taxi sicuramente il taxista vi aspetterà a Petra per i dinari, potete anche chiedergli se accetta shekels (fate il cambio con i jod) oppure ad Aqaba centro ci sono money changer. Io ho cambiato lì nei pressi della stazione dei minibus. Il taxi preso in frontiera che mi ha portato in centro ad Aqaba l'ho pagato in shekels perchè non avevo dinari appunto...]
Soldi cambiati (euro)
3 aprile 100 euro aeroporto
3 aprile 50 euro a Eilat
4 aprile 150 euro ad Aqaba
5 aprile 20 euro a Wadi Musa
6 aprile 100 euro a Eilat
7 aprile 50 euro a Jerusalem
Totale 470 euro
Costi dei trasporti
-Volo aereo a/r 250 €.
-Tel Aviv, treno per la stazione HaHagana 13,5 ILS
-Bus Egged per Eilat 70 ILS.
-Taxi dalla frontiera Wadi araba ad Aqaba centro 15 jod
-Taxi Eilat - Aqaba 25 jod
-Bus Wadi Musa-Aqaba 5 jod
-taxi da Aqaba centro alla frontiera 10 JOD
-Taxi dalla frontiera a Eilat bus station 30 ILS
-Bus Eilat-Jerusalem 70 ILS
-bus (231) Jerusalem-Bethlehem 6,8 ILS
-Taxi sherut da Jerusalem all'aeroporto di Tel Aviv 65 ILS
Costo totale del viaggio
720 euro
Michele
Consiglio di leggervi anche il diario di Paolo su Petra e la Giordania... >> Giordania 2018, di PAOLO