(Filippine)
Lontano ma è paradiso...
Diario di viaggio 22-12-11 / 11-01-12
preparativi di viaggio Filippine
cambio
1 usd $= 43 pesos (p$)
1 €= 56 pesos
Guida usata: Philippines, Lonely Planet, edizione 2009 in inglese.
22-12-11
Pronti con lo zaino caricato a metà che dichiareremo bagaglio a mano, partiamo da Malpensa con volo della Saudi Arabia Airlines.
Cambio aereo a Riyhad dopo 5 ore di volo e attesa di 2. Appena arrivati al gate per il successivo imbarco, ci danno da mangiare...così, al volo un vassoio...
Ottimo il servizio e personale gentile.
23-12-11
Dopo poco più di 9 ore di viaggio arriviamo a Manila capitale delle Filippine (Pilipinas) alle quattro e mezza, siamo puntuali e pronti anche per il successivo volo che ho già riservato per Cebu.
Controllo passaporti, timbro di entrata e permesso di soggiorno fino al 13 gennaio...(noi comunque ripartiremo l'11; il limite è di 21 giorni estensibile).
Prima di uscire cambio dei dollari; il tasso é di 43,10 mentre per l'euro sarebbe stato di 55.
Avendo già comprato in anticipo circa due mesi fa i voli interni per il prossimo volo, subito e in tarda serata saliremo sul volo con destinazione Cebu. Per questo ci dobbiamo dirigere al 'domestic terminal' da dove partono i voli della Zest Air.
Dopo un primo tentativo di fregatura per un improbabile passaggio in auto ( a nolo !!) per 25$, ci mettiamo in fila (appena usciti sulla sinistra) per i 'metered taxi'. Il terminal domestico è solamente a pochi km dal terminal internazionale.
Il tassista ci chiede se è ok pagare il passaggio 500 p$ al che mi faccio una risata che smonta subito il driver. Il costo alla fine sarà di 84 pesos.
In realtà, ma non lo sapevamo (al ritorno lo faremo), avremmo potuto prendere lo shuttle bus che per venti pesos fa la spola tra i 4 terminal dell'aeroporto.
Purtroppo il nostro volo delle 19.20 viene spostato alle 20.40, e infine partiremo addirittura dopo le 21.30!
Sembra che la Zest Air sia la compagnia più sacrificata nei confronti delle concorrenti, Air Philippines e Cebu Air Pacific...
Subito dopo il check-in si pagano 100 p$ come fee terminal.
Arriviamo a Cebu tardi, sono le 23 passate. L'aeroporto è a circa 15 km da Cebu City sull'isola di Mactan.
Prendiamo un taxi con tassametro, dopo circa venti minuti siamo in centro davanti alla Teo-Fel Pension House, in Junquera street. Concordiamo per una camera doppia, la deluxe con air-con viene 810 p$ invece di 900 (sconto del 10%), sembra che le camere standard da 600 senza aria condizionata siano tutte piene...sí vabbè figuriamoci !
La pensione è pulita e dignitosa, anche la tv e wi-fi... Andiamo a letto stanchi morti... e come inizio non c'è male eh !
24-12-11
Sappiamo che il traghetto per l'isola di Bohol partirà alle 9, pertanto ci incamminiamo verso il porto.
Seguiamo la strada, tanti bambini e tanta povertà. Le vie sporche e luride, case di baracche, mercati improvvisati sulla strada...
Non è un bel vedere sicuramente.
Passiamo ed entriamo nella Basilica Minore del Santo Niño una delle più antiche di Cebu, l'isola da dove partì la colonizzazione spagnola nel 1565.
Per il ferry ci sono diverse cose da dire, al porto ci arriviamo con una jeepney (7 p$), chiedo per i biglietti per Tubigon che a noi risulterà più comoda per scendere verso le "Chocolate Hills" nei pressi di Carmen nel bel mezzo dell'isola di Bohol.
Allora torniamo alla vicenda traghetto, al molo chiedo per i biglietti, un tipo sparisce e dopo un po' arriva con i tickets, 120 p$ a testa. Chiedo qual'è il traghetto, quello lì verde...andiamo lì allora ma veniamo rimbalzati; ok ho capito, entriamo per il controllo bagagli ai raggi x dopo aver pagato il terminal fee del porto di 10 p$ si entra in una sala d'aspetto prima di essere chiamati e salire su un bus delle autorità portuali che porta a cinquanta metri più in là, il traghetto verde la nostra meta.
La traversata tra Cebu city e Tubigon sulla costa nord di Bohol impiega un paio d'ore, il traghetto è tutto pieno e lentissimo.
A Tubigon saliamo su un habal habal (7 p$) fino allo spiazzo dei bus/jeepney, subito siamo a bordo della jeepney per Carmen (50 p$) località utile per visitare le Chocolate Hills, meta di questo primo viaggio.
Ci piace subito questo paesaggio verdissimo di Bohol, le risaie ma anche i banani e le onnipresenti palme e sulla jeepney è divertente, la gente non è ancora tanto abituata agli stranieri da queste parti e i Filipinos sono amichevoli e cordiali sempre sorridenti.
Un'altra ora e si scende, siamo arrivati.
Carmen non è altro che un agglomerato di case, un po' di confusione per i soliti commerci nel centro ma è tutto gradevole e poi poco distante c'è il punto panoramico. Concordiamo per un passaggio andata e ritorno con un tricycle a 100 pesos a testa per condurci all'entrata delle colline di cioccolato. Quest'area è disseminata di formazioni di origine corallina erosiva che danno all'intera zona un aspetto unico e così particolare; ci sono colline regolari come gobbe in mezzo al verde, gobbe di color cioccolato. L'entrata costa 50 p$.
Torniamo indietro a Carmen aspettando un bus per Loboc (30 p$), decidiamo di fermarci lì per la notte e più precisamente al Nuts Huts, una serie di sistemazioni in capanne, cottage lungo il fiume che la nostra guida sponsorizza un po'. Scendiamo a circa 2 km da Loboc proprio al bivio per il Nuts Huts. Il sentiero sterrato porta fino a una ripida e lunga scalinata d'entrata per il lodge. Il posto sicuramente particolare tutto immerso e nascosto nella natura super rigogliosa di questo posto proprio ai margini del fiume Loboc.
Anche in questo caso è rimasto solo il bungalow 'deluxe' da 1000 p$, il più costoso. Accettiamo anche considerando che non ci sono alternative nei paraggi e che siamo durante le feste natalizie pertanto un momento 'caldo' per trovare da dormire a buon mercato.
Il cottage è bello e funzionale, messo su un piano rialzato è con zanzariera e bagno, ventilatore e terrazza. Il fiume ha un colore davvero insolito, è di un verde strano, quasi finto talmente bello e la jungla intorno è fantastica.
Purtroppo non godremo di questo posto avendo in programma già l'indomani ma ammetto che un po' mi è rimasto qui il non aver esplorato meglio i dintorni con alcune cascate e grotte...
Passiamo la sera di Natale non al cenone organizzato dal lodge ( x 450 p$) ma in paese, a Loboc, che raggiungiamo a piedi. La grande chiesa si sta preparando per la Santa Messa di Natale, una chiesa bella di chiare origini spagnole punto di riferimento per tutto il villaggio. Una passerella porta dall'altra parte del fiume nella zona turistica e più giù ai ristoranti flottanti.
Noi invece stanchi morti credo per il forte cambio di clima e non ancora ammortizzato il fuso orario, troviamo poche possibilità per una degna cena di vigilia ma un chicken barbecue è aperto, un pollo intero tutto per noi, da leccarsi i baffi !
25-12-11
Natale a Loboc.
Con una Jeepney (8 p$) arriviamo in paese dove c'è la santa messa di Natale. La vecchia chiesa coloniale è gremita di fedeli vestiti bene per l'occasione. Piccole bancarelle che vendono dolci e tanti spettatori.
Chiedo in giro su come arrivare a Corella anzi poco prima e subito dopo il paesino di Sikatuna fino al Centro di riabilitazione del Tarsio, l'animaletto e primate più piccolo del mondo che vive solo a Bohol e in pochi altri posti (Sumatra del sud, Borneo, Sulawesi).
Non ci sono mezzi oggi, due poliziotti ci trovano un motociclista che per 200 p$ ci porterà fino all'estrata.
Il paesaggio da Loboc a Sikatuna è fantastico! Una campagna ricca di sfumature di verde, risaie e palme, bufali e campi brillanti... Peccato essere aggrappati tutti e tre in moto, non riesco a fotografare questo scenario magico.
Sono 15 minuti di moto, in tre fino al Centro ma sbigottiti e molto ingenuamente leggiamo "closed". Oggi e il 1 gennaio il Centro resterà chiuso. Normale, avremmo potuto pensarci e trovare un'escursione alternativa.
Il motociclista se ne va, noi rimaniamo lì, sulla strada come dei scemi ad aspettare, forse qualcuno ci darà uno strappo fino a Tagbilaran.
Per fortuna molto presto un camioncino ci tira su ci porterà fino a Corella dove con una jeepney (13 p$) arriveremo a Tagbilaran proprio in centro.
Troviamo una camera semplice dell'ottimo Nusa Traveller's Lodge con bagno in comune, wi-fi, colazione inclusa (500 p$).
Tagbilaran è la cittadina capoluogo di Bohol, crocevia importante per i traghetti che partono per Cebu, Negros, Mindanao, Siquijor, ecc.
Da Tagbilaran molti turisti proseguono per l'isola di Panglao, collegata da un ponte, meta turistica soprattutto per i grandi resort nella spiaggia di Alona.
Anche se il tempo è quello che è, prendiamo una jeepney per Panglao, anzi, per Tawala - Alona.
Ci si mette poco, circa venti minuti per raggiungere la bella spiaggia bianca bordata da alberghi e resort. Ci sono turisti, stranieri, bar, ristoranti e tutto quello che è sempre uguale in questi posti "finti" e per turisti viziati...
I pochi "pilipinos" più antipatici di tutto il viaggio li abbiamo incontrati proprio qui...
26-12-11
Brutta giornata, piove ed è tutto coperto.
Siamo scoraggiati al punto di avere incertezze su come proseguire il viaggio.
Lasciamo i bagagli in deposito in hotel e prendiamo un habal habal (25 p$) da una via vicina al city mall per la stazione dei bus (Dao bus) vicina all'Island city mall.
Dal terminal dei bus saliamo Su una Jeepney per Sikatuna, praticamente facciamo il viaggio di ieri alla rovescia per visitare il centro di riabilitazione dei Tarsi, primati unici al mondo tra i più piccoli e con grandi occhi, in proporzione a quelli dell'uomo 150 volte più grandi.
Subito dopo il villaggio di Corella, a circa 1-2 km si trova l'entrata del centro. Questa volta è aperto... :-)
Si paga un biglietto di 50 pesos e subito, seguendo una guida, si entra in una zona recintata da una rete metallica. Dentro si trovano i tarsi, li vediamo grazie alla guida che conosce dove stanno e dormono. Di notte sono attivi procurandosi il cibo che consiste in insetti e persino piccoli uccellini.
Il pomeriggio lo spendiamo a Panglao, con una jeepney arriviamo fino al paesino stesso Panglao poblaciòn.
Un paesino sonnolento, placido. Nulla a che vedere con l'agglomerato turistico zeppo di resort di Alona beach.
27-12-11
Con un habal habal andiamo al porto. Se ieri sera siamo rimasti a terra stamane siamo determinati a lasciare Bohol. Per Cebu il primo traghetto è alle 9.30, ma alla fine decidiamo la mossa del traghetto per Dumaguete da dove tenteremo di andare a Siquijor che è proprio di fronte e piuttosto vicina. Il biglietto costa 680 p$ della compagnia Ocean Jet, partenza delle 8 ma partiremo alle 9.
Dumaguete è la capitale dell'isola di Negros Oriental, proprio a sud, di fronte all'estremità meridionale di Cebu.
Ci sono stati allagamenti e grandi problemi circa 10 giorni fa anche se non paragonabili a quelli nel Mindanao a Cagayan de Oro e Iligan ma subito è evidente nell'aria quella sensazione di abbandonato...una città viva ma dall'aria decadente...
Con un bus della Ceres line andiamo a Bais, circa 40 km da Dumaguete.
Ci sarebbe la possibilità di vedere i delfini e le balene oppure fare birdwatching tra le mangrovie.
Bais ha anche un ottimo hotel 'La Planta'. Chiediamo quanto costa poi però decidiamo di mantenere la linea del risparmio ed evitiamo di spendere 1450 p$ e tornare sulla strada nazionale dove più avanti troviamo una piccola pensione Sandoval dove spendiamo 350 p$. (camera non troppo differente da una cella di prigione).
Ceniamo in una piccola pizzeria d'asporto accanto alla pensione.
28-12-11
Partiamo da Bais per San Carlos, sempre sulla costa orientale di Negros ma più su a circa 120 km.
Aspettiamo sulla strada il bus giusto, passano prima dei bus per Bacolod il capoluogo di Negros Occidentale ma che tagliano per la montagna.
Finalmente è sono le 6.45 passa il bus per San Carlos (132 p$).
Attraversiamo piccoli villaggi poveri e campi di grano ma anche canna da zucchero che una volta era la ricchezza di Negros.
Il ferry per Toledo della Lite Shipping parte alle 10.00. Anche arrivando tardi riusciamo a salire facendo il biglietto a bordo (180 p$).
In un paio d'ore siamo a Cebu isola, s Toledo. Chiediamo per ripartire per Hagnaya e subito ci indirizzano Su una strada per aspettare il bus della Corominas che conduce fino a Tuburan (50 p$). Una bella strada con diversi villaggi sulla costa anche se il tratto di mare non è bello.
Una volta arrivati a Tuburan inizia il calvario per raggiungere Hagnaya. la strada costiera non è percorribile per cui dobbiamo spezzare il viaggio prima con un bus per Cebu City via Logu e quindi da Logu per Hagnaya.
Ma se sull carta tutto è semplice non abbiamo fatto i conti però con i bus filippini che più scalcinati non ce n'è. I primi due tentativi vanno a vuoto dopo pochissimi metri, infine un terzo bus appena partiti da Tuburan buca una gomma ! È tardi ma siamo in viaggio finalmente anche se è un continuo fermarsi per far scendere e salire altri nuovi passeggeri (40 p$).
A Logu sono le 6 passate, quasi subito arriva il bus giusto per noi (50 p$) e dopo una giornata interminabile siamo ad Hagnaya porto dal quale partiremo domattina per l'isola di Bantayan.
29-12-11
A Santa Fè arriviamo in circa un'oretta e mezza, il traghetto è anche e soprattutto per auto e mezzi pesanti. Il costo di 170 p$.
Appena a terra, senza punti di riferimento ma solo nomi di alloggi presi dalla Lp, veniamo, diciamo "intercettati" da un ragazzo che ci assicura un posto sulla spiaggia a buon mercato. Così, senza essere troppo convinti ma senza vere alternative, accettiamo e saliamo su un tricycle a pedali e in 10 minuti arriviamo al Sugar Beach Cottage, un bel tratto di spiaggia con capannette dove sostare per mangiare sotto le palme e alcuni cottage, a dire la verità tutto suona un po' di 'vecchio' o lasciato andare tant'è che dopo aver visto un paio di cottage ne scegliamo uno con pavimento in bambú, bagno incluso, ventilatore (500 p$).
30-12-11
Facciamo un giro, a Madridejos e tornando a Bantayan poblacion.
Le jeepneys passano abbastanza frequentemente sulla strada principale, la tariffa di 25 pesos per tratta. In totale per Madridejos si spendono 50 p$.
A Madridejos un semplice paesino all'estremità nord di Bantayan dove ci sono le rovine di un forte o Torre di avvistamento spagnolo che ora si trovano a Kota Park, un'area balneare del paese. Anche qui la situazione è di abbandono ma non per questo privo di fascino...
31-12-11
Giornata tutta di mare in una bellissima giornata di sole. Bagni di sole Su tutta la lunga spiaggia fino a Alice beach a nord del molo e fin su al villaggio successivo di Ocon.
Cenone di fine anno al ristorante HR: gamberi all'aglio, sizzingl gambas e trancio di pesce, bere incluso a 800 pesos.
01-01-12
Ferry per Hagnaya sull'isola di Cebu al mattino, costo 170 pesos.
Subito saliamo su un bus per Cebu city da Hagnaya (132 p$). Troviamo per l'alloggio nella zona di Junquera street la stessa del primo giorno appena arrivati; una zona con diverse 'pension house'. Camera alla pension house Ls in Junquera street per 600 p$, tv, bagno.
Visitiamo Cebu, la prima capitale delle Filippine per opera di Miguel Lopez de Legazpi, partito dal Messico per colonizzare Las Islas Filipinas.
Oltre alla cattedrale, da visitare sicuramente la Basilica del Santo Niño meta di pellegrinaggio da tutto il paese.
La croce di Magellano, nella piazza vicina...
Ceniamo al Zupu Chon. Buono il maialino arrosto :-))
02-01-12
Oggi abbiamo l'aereo per Manila quindi subito un successivo volo per Puerto Princesa capoluogo dell'isola di Palawan.
Il volo da Cebu a Manila parte alle 10.50 della Zest Air. Prendiamo un taxi subito fuori l'albergo, mi faccio mettere il tassametro sapendo che la tariffa non è tanto lontana dai 200 p$. L'aeroporto Su Cebu è a circa 12 km dal centro e impieghiamo una buona mezz'ora per arrivarci. Alla fine la tariffa sarà di 194 p$.
Fatto il check-in senza imbarcare i bagagli, partiamo puntuali...miracolo !
Dall'alto mi piace seguire la rotta aiutandomi con una mappa cercando di indovinare le isole sotto di noi, tagliamo Busuanga e Coron del gruppo delle Calamian poi Palawan da nord al centro dove atterriamo nel piccolo aeroporto di Puerto Princesa direttamente in città.
Il volo successivo, sempre dal "domestic terminal" con la Zest Air è per Puerto Princesa. Ma la partenza viene ritardata di un'ora e mezza...accidenti...
Palawan è la nostra prossima destinazione, Palawan "the last paradise" come viene definita l'isola in diverse brochure turistiche...
Arriviamo in serata a Puerto Princesa capoluogo dell'isola, circa a metà nella sua lunghezza.
L'aeroporto praticamente è in città, in centro. Appena usciti saliamo su un tricycle e chiediamo di portarci al
03-01-12
Come d'accordo con il driver del mototricycle di ieri sera (40 pesos a testa), ci facciano trovare pronti per ripartire e riuscire a prendere il primo bus delle 5 per El Nido (350 p$).
Il terminal dei bus è a San José, non in città e ci si impiega almeno un quarto d'ora...(anche meno...).
Troviamo giusto giusto due posti a sedere su un bus piuttosto malconcio ma già tutto pieno essendo arrivati pochi minuti prima delle 5.
A Palawan, come del resto in tanti altri posti delle Filippine, l'alternativa ai bus locali sono i van, furgoni con aria condizionata e che trasportano solo per il numero di posti a sedere disponibili. Il prezzo però arriva quasi a raddoppiare, per El Nido è di 600 p$.
Ormai siamo abituati a tutto sulle strade filippine e così, quando nel bel mezzo del mattino esplode di botto un pneumatico capiamo subito dell'accaduto. Tra una sostituzione e l'altra perdiamo più di due ore ( il bigliettaio è costretto a comprare una gomma nuova dopo il momentaneo cambio con quella di scorta ).
Arriviamo a El Nido attorno alle 15.30...
Nel cercare un alloggio seguiamo un conducente di mototricycle, Alla fine troviamo una sistemazione all'hotel Silverise, nuovissimo, aperto da tre settimane e a pochi metri dal terminal dei bus. La camera è un po' piccolina ma pulita e con un bel terrazzino (700 p$).
El Nido è un piccolo paese ormai abbastanza conosciuto dai 'locals' e anche dagli stranieri che vengono a Palawan perché è il punto di partenza per visitare le isole e il paesaggio circostante dell'arcipelago di Bacuit, area protetta.
Ci sono tanti hotel così come Resort e servizi turistici, centri diving, ristoranti, un ufficio cambi, agenzie di viaggio che propongono le escursioni alle isole con prezzi identici così come i tour (A 700 pesos, B 800 pesos, C 900 pesos e D).
La piccola baia si affaccia con una spiaggetta mentre l'isola di Cadlao di fronte chiude il paesaggio...
Per assistere a tramonti da favola meglio andare, oppure soggiornare, al barangay di Corong Corong poco prima di El Nido sulla strada nazionale che si può anche raggiungere a piedi subito dopo il grande mercato comunale.
Concordiamo per domani per il tour A (seven commandos beach, Miniloc Island, Simizu Island, Entalula Island ) direttamente in hotel.
04-01-12
Tour A, con la "islanan" tour.
("Seven commandos beach", le 3 lagune a Miniloc Island. Small Lagoon, big Lagoon e Secret Lagoon, snorkel attorno a Simizu Island and goditi la white Sand a Entulala Island).
Magnifico! Se il tempo è dalla vostra, sarà sicuramente meraviglioso.
Le isole hanno angoli segreti e spiagge da cartolina, il mare con sfumature di verde e azzurro così fantastiche che forse non avevo mai visto, ma soprattutto le pareti rocciose spioventi e tutte seghettate di colore nero come la grafite.
Seven Commandos Beach
Miniloc Island, Big Lagoon
El Nido
Una fantastica giornata, tutti eccitati decidiamo immediatamente per continuare ad esplorare l'arcipelago di fronte a El Nido !
Concordiamo in albergo per domattina per il tour C (900 pesos).
05-01-12
Tour C. Non partiamo con la "islanan tour" ma veniamo dirottati su un'altra barca più piccola di quella di ieri ma sempre per un totale di 10 persone più 3 guide.
Purtroppo la giornata non è bella, il sole esce solo a tratti e il mare in certe zone è piuttosto mosso specialmente all'entrata dello stretto di Taiputan.
Visiteremo le isole di Matinloc e Taiputan, secret beach e hidden beach, ma anche il tempio-chiesa a Matinloc. Infine Helicopter Island (per via della forma...) :-)
Tutta l'escursione è fatta in zone spettacolari e uniche al mondo.
Lascio alle foto ogni tipo di commento e impressione.
06-01-12
Partiamo per Roxas con il primo bus per Puerto Princesa delle 5. Per Roxas il ticket costa 250 pesos, compresa l'ennesima bucatura di gomma ...eh!
Arrivati a Roxas alle 9.30, resteremo qui fino le 11.30 perché una jeepney andrà a Port Barton solo a quell'ora. Giriamo per il mercato e dalla costa si vedono alcune isole tra cui Coco Loco Island che è la meta dei turisti che si fermano qui.
Da Roxas a Port Barton ci sono circa 30 km (150 p$). Dal bivio di San José inizia il tratto più difficile, non asfaltato, che in certi tratti la jeepney fa fatica a superare...sicuramente con la pioggia questa strada è impraticabile.
Alle 13.45 finalmente mettiamo il muso a Port Barton.
Seguiamo il solito "aiutante assistente" istruito nel condurci in una pensione economica.
Al "El Busero" ci fermiamo con una cameretta basica ma in una bella casetta con ristorante bar sulla spiaggia ( bagno in comune ). Una sistemazione tranquilla che apprezzo molto. (prezzo 400 pesos).
Incontriamo Lisa una ragazza di Trieste con cui ero in contatto sms ed email già dai primi giorni di viaggio. È appena tornata dall' 'islands hopping' nella baia di San Vincente. Con lei ceniamo al Summer Homes Resort.
7-01-12
Come d'accordo ieri sera con William e socio, per 1300 pesos partiamo per l'escursione in tre isole nella baia di San Vicente incluso un paio di spot per snorkeling e il pranzo a base di pesce.
Tra i posti visitati, 'paradise beach' dove mangiamo un buon pesce grigliato con cetrioli e pomodori sbiaditi, riso a tonnellate e banane, ma per questa spiaggia è necessario pagare una quota ciascuno di 50 p$, per me è una tassa inventata dal tipo che ha la casetta con la griglieria...
Ci fermiamo anche a Exotic Island, ma i fondali di 'fantastic reef' e nella prima sosta da Port Barton sempre per fare snorkeling con tanti pesci e coralli coloratissimi.
08-01-12
Decidiamo di prendere il primo bus (jeepney) che parte da Port Barton alle 8.00 per Roxas, scenderemo al bivio sulla strada nazionale dove aspetteremo un bus per Puerto Princesa anche se noi scenderemo circa 35 km prima a Salvacion dove parte la strada fino a Sabang.
Da Port Barton parte anche un'altra jeepney alle 9 diretta a Puerto Princesa.
Sono le 9.30 è siamo al bivio di San José, quasi subito arriva un bus per Puerto, come la chiamano qua...
Un'altra oretta e arriviamo velocemente a Salvacion, siamo gli unici a scendere. Pago la corsa 80 pesos e siamo al bivio per Sabang. Mentre cerchiamo di capire come fare per continuare per Sabang, un ragazzo mi informa che fino alle tre di pomeriggio non ci sono più jeepney né bus, mi fa vedere una tabella con gli orari dei bus da e per Salvacion e i prezzi dei tricycle per Sabang, ben 400 pesos a testa ! Ci mettiamo poco, con 600 pesos partiamo subito per Sabang, un'ora di viaggio per 40 km e non 20-25 come sembrerebbe dalla mappa sulla lonely planet che in certi frangenti è un po' carente...
Arriviamo a Sabang alle 11.30, arriviamo direttamente fuori dal "Dab Dab" una struttura con cottage a sud, a sinistra guardando il mare e il molo che mi hanno consigliato in molti tra cui Alessandra ( www.cipiaceviaggiare.it ) che ne aveva parlato bene nel suo diario.
Il posto è bello, tranquillo, immerso in un giardino tropicale.
Il cottage che ci viene dato costa 700 p$ molto curato con veranda e bagno in camera, amaca con zanzariera, ventilatore.
Sabang è una grande spiaggia dove si sono sviluppati alcuni resorts e diversi cottage. Dal molo partono le barche per l'Underground River, riconosciuto come sito protetto dall'Unesco. Questo fiume si sviluppa per 8,2 km dentro un canale sotterraneo che si può visitare a bordo di piccole imbarcazioni. È questo il motivo che richiama fin qui tanti turisti filippini e stranieri, inoltre questo sito è in lizza per la votazione della settima meraviglia del mondo.
La spiaggia è bella e bordata da alte palme ma tutto attorno la montagna verde fatta di jungla rende questo posto molto selvaggio e affascinante.
Il mare è agitato e bisogna fare attenzione per la forte corrente, diversi avvisi segnalano la pericolosità dell'oceano e il divieto di balneazione dopo le 18.00.
Ceniamo per questa volta nel ristorante del Dab Dab ricavato dal cottage principale e ampio tutto di legno di bambù e palma (nipa).
09-01-12
Al molo bisogna fare il permesso per l'entrata al parco naturale dell'Underground River. Si compila un foglio, si pagano 250 p$ e si ritira il permesso utile sia per fare il giro in barca nel fiume sotterraneo sia per fare il 'jungle trial'.
Noi decidiamo di fare il sentiero di 5 km fino all'entrata dell'Underground River. si segue la spiaggia poi un sentiero in terra battuta fino a un'altra bella spiaggia da percorrere tutta fino al sentiero stesso. Dopo circa 1 km ci si registra a una stazione di controllo, si continua lungo un sentiero in parte segnato e tutto coperto dalla vegetazione. È difficile in certi tratti penso però più per le infradito che per altro, ma la spiaggia all'arrivo è meravigliosa e così rinfrescante...anche se poi si accorgono che facciamo il bagno e non si potrebbe (?) perché le barche attendono di caricare i turisti per riportarli a Sabang.
Per entrare nel fiume ci si deve registrare e fare assegnare un numero sul permesso, poi più avanti al fiume si consegna il foglietto a un signore che annuncerà il turno per partire. L'esplorazione del fiume avviene in canoa muniti di elmetto e giubbetto.
Lentamente entriamo in questo tunnel illuminato da una torcia che tiene il primo della fila. Questa galleria è lungjissima, più di 8 km anche se sarebbe navigabile per 4 mentre il giro turistico avviene per 1,5 km. Gli ultimi km sarebbero percorribili solo a piedi o a nuoto.
Stalagmiti e stalattiti lungo il percorso in cui incontriamo camere molto grandi e strane formazioni calcaree.
È tutto molto suggestivo e sicuramente fantastico.
Facciamo ritorno a Sabang sempre a piedi, considerate che senza correre il percorso si fa in un'oretta e mezza o due a seconda delle fermate.
Si ripassa dalla stazione di controllo, poi infine dalla splendida spiaggia proprio di.fronte alla 'zip line', un cavo d'acciaio usato da alcuni turisti per scivolare con un'imbragatura fatta apposta (500 p$).
Restiamo in spiaggia, una bella spiaggia e tutta per noi come meritato riposo dopo il jungle trail.
Ceniamo nuovamente al Dab Dab, questa volta azzecco il buon piatto di pesce grigliato con...riso, manco a dirlo eh!
10-01-12
Partiamo presto con la prima jeepney per Puerto Princesa delle 7 (successivamente ce ne sono alle 9 e alle 12 e anche una nel primo pomeriggio).
La jeepney è tutta piena, un continuo fermarsi per caricare e far scendere passeggeri almeno fino al bivio sulla national highway a Salvacion.
E subito dopo sosta per colazione, zuppetta con carne e uovo sodo.
Il costo da Sabang a Puerto è di 200 pesos.
Arriviamo a Puerto Princesa alle 11.30 al terminal dei bus a San José da dove, con un'altra piccola jeepney (12 p$). raggiungiamo il centro.
Come riferimento abbiamo l'aeroporto direttamente in centro su Rizal street e la pensione Payuyo dove siamo stati circa 6 giorni fa. Scendiamo e con un tricycle andiamo alla pensione. Camera matrimoniale con bagno e ventilatore per 550 p$, piuttosto rumorosa ma ok, c'è anche internet wi-fi e la zona è abbastanza tranquilla e a due passi dall'aeroporto.
Spendiamo la giornata a bighellonare e spendere gli ultimi pesos per piccoli acquisti, ricordi delle Filippine.
Al mercato del pesce trovo molluschi, granchi, crostacei davvero unici, peccato non averli potuti assaggiare lungo questo viaggio. I ristoranti non propongono queste specialità, forse sono frutti di mare che agli stranieri non piacciono ?
A dire il vero questo paese non offre praticamente nulla di tipico escludendo i soliti oggetti ritrovabili in tutto il mondo come collanine, braccialetti, quadretti, cartoline ecc. Nei pressi dell'aeroporto invece ci sono diversi negozi in un'area dedicata all'artigianato di Palawan in particolare originari del sud dell'isola in cui vengono lavorati oggetti di legno leggero intagliato e decorato comprese maschere tribali. Anche il 'rattan' è ben rappresentato con canestri, ceste, piattini e altre cose.
Puerto Princesa offre tanto per quanto riguarda la ristorazione, diversi locali dall'arredamento esotico, tavoli fra giardini di piante tropicali.
Noi invece optiamo per una cena in un ambiente filippino e tra i filippini, vicino al nostro hotel una eatery che fa solo brodi con noodles e carne accompagnati da pane francese (chaolong) di influenze vietnamite, il locale è tutto pieno e continua ad arrivare gente e tricycle con nuovi clienti; il posto si chiama Bona's chaolong.
11-01-12
Colazione al vicino Bona's chaolong e via per l'aeroporto vicinissimo con un tricycle. Check in, imbarchiamo gli zaini visto il limite di 7 kg della Cebu Pacific Air, il 'terminal fee' aeroportuale di Puerto Princesa è di 40 pesos.
Il volo puntualissimo, si arriva al terminal 3 dell'aeroporto di Manila (Naia).
Usciti, sulla destra attraversando la strada la fermata della navetta bus tra i vari terminal. Con venti pesos arriviamo al terminal 1 dei voli internazionali.
Importante: dopo il check in e prima del controllo passaporti, bisogna pagare una tassa di uscita dal paese di 750 pesos (pagabili anche in dollari).
Ora davvero il viaggio si sta concludendo anche se tra attese e ore di volo impegneremo più di 24 per tornare in Italia.
Alcune informazioni generali sul paese
Le Pilipinas
Bohol, bellissimo l'entroterra e non solo per le Colline di cioccolato, un'isola da esplorare peccato non essere andati a vedere Anda e le spiagge. Planglao e in particolare Alona beach non mi hanno regalato forti emozioni.
Sabang, grande spiaggia, anzi spiagge ma posto turistico con gente 'non-filippina' quindi abbastanza scorbutica.
El Nido: le isole del Bacuit arcipelago sono divine, uniche al mondo. El Nido town non vale niente in confronto a posti più veraci.
Bantayan ha un mare da favola assieme a km di spiaggia bianca corallina.
Cebu storica e importante per tutte le Filippine.
Port Barton ha il fascino e la bellezza del paese vero e onesto. La spiaggia è lì per tutti ma è l'ambiente che potrebbe abbracciarvi...per sempre...
Costi
La vita è molto a buon mercato. Si spende veramente poco nelle Filippine !
Per mangiare si spende veramente poco, mentre per i trasporti e il dormire il discorso cambia.
I pernottamenti nelle località turistiche costano di più, al mare i resorts non sempre hanno prezzi ragionevolmente bassi mentre i trasporti variano di prezzo in relazione alla frequenza turistica.
Riassumendo questi sono i costi:
mangiare: da 40-100 pesos (per strada) fino a 250-400 pesos (nei ristoranti).
dormire: 150-250 pesos fino a 400-700 pesos.
trasporti: 5-8 pesos (habal habal o jeepney cittadino), 40-100 pesos (taxi per 3-15 km), 100-200 pesos (bus per 80-150 km).
Trasporti
È possibile muoversi nelle Filippine con diversi mezzi di trasporto.
Taxi, nelle città più grosse dove ci si deve concordare per il prezzo se non sono 'metered'.
Tricycle: una moto con sidecar coperta e che può portare i bagagli. È il mezzo più usato per le corte-medie distanze.
Habal habal: come i Tricycle ma con 4-5 posti e tutti vicini vicini...
Jeepney: sono dei bussettini con il muso di una jeep. Mai visti prima di questo viaggio, sono i mezzi di trasporto più colorati e usati anche in questo paese.
Musica a tutto spiano e tanta allegria.
Prima o poi vi ritroverete a fotografarli ma cercate anche di farvi un passaggio sul tetto !
Bus: sempre sgangherati e malconci, ma onnipresenti e affidabili nonostante gomme lisce e rattoppi dappertutto.
In nessun altro paese come nelle Filippine i bus hanno bucato così tanto !
Traghetti: servono le tante isole efficacemente e con diverse frequenze per le partenze. Nelle Visayas sono molto usati.
Cucina
Non esiste una vera e propria tradizione culinaria nelle Filippine.
In giro troverete bakery un po' ovunque. Dolcetti e panini dolci che alla fine sono tutti uguali nonostante le forme diverse; per colazione oltre alla frutta, saranno l'ingrediente principale probabilmente assieme a un caffè istantaneo in polvere. Che peccato eh!
Dove mangiare.
Sì, esistono anche dei piccoli ristoranti e nei posti turistici ristoranti più belli e fatto per gli "occidentali".
Normalmente però, di giorno e per la strada vedrete una serie di pentole preparate e in vista come messe "sul davanzale" pronte per essere controllate. Forza, alzate i coperchi e scoprite quali piatti si nascondono.
Per mangiare troverete molto spesso pollo e maiale (baboy) in 'adobo' o al barbecue. Pesce quasi sempre lo stesso in trancetti fritti o in brodo...
Il pesce più pregiato è sempre poco disponibile perché più caro.
Le verdure non hanno grande parte, fagiolini lunghi, kamotes (patate dolci), melanzane, zucca (calabaza) oppure una specie di spinaci chiamati kangkong, buoni.
Il 'pinakbet' o 'pakbet' è forse l'unico piatto vegetariano che si può trovare nelle Filippine; l'insieme di verdure è molto gustoso e saporito anche grazie alla pasta di gamberi (bagoong alamang).
Il riso accompagna ogni piatto, ma sempre sempre sempre...
Per il bere, "soft drinks" e birra. Le marche che ho assaggiato, San Miguel (c'è anche in versione light) e Red Horse che è un po' più forte. La San Miguel è perfetta sotto una palmetta...;-)
Gente
Il punto forte delle Filippine è il carattere amichevole del suo popolo.
I p( la effe non la sanno dire )ilipinos sono curiosi ma anche garbati e vivaci, simpatici, divertiti e solari.
Spesso ho paragonato la gente ai centroamericani. I pilipinos sono una via di mezzo tra l'Asia e l'America e si vede. Gli spagnoli (e il Messico ?) assieme agli Usa, hanno condizionato le sorti di questa gente e tutto quanto si evidenzia bene.
Purtroppo per la forte differenza economica tra i filippini e gli stranieri è sempre pronto il prezzo 'gonfiato'. Spesso, soprattutto quando non si chiede prima, c'è sempre la fregatura al momento di pagare...
Tempo
Le temperature sono alte di giorno e di notte ma non insopportabili.
Purtroppo non abbiamo trovato cieli sgombri di nuvole nelle Visayas. Febbraio, marzo e aprile dovrebbero essere invece i mesi più migliori, soleggiati e caldi...
Piccolo vocabolario tagalog
grazie salamat
molto. maramit
buongiorno magandang umaga
buon pomeriggio. magandang hapon
buonasera. magandang gabí
caldo. mainit
1 isà
2 dalawà
3 tatló
4 apát
5 limà
6 ànim
7 pitú
8 waló
9 siyàm
10 sampoo
100 sandaan
soya sauce. toyó
sale. asin
carne in 'adobo', piatto frequente cucinato con olio e aceto, alloro aglio.
'sinigang': brodo a base di tamarindo.
acqua. tubig
ampalaya. cetriolo venato e amarognolo.
Totale
spesa viaggio a persona: 1000 €
Volo aereo Saudi Arabia Airlines 475 €
Voli interni presi 2 mesi in anticipo:
3 con Zest Air e 1 con Cebu Pacific Air 120 €
soldi cambiati: 410 € a persona
650 $
2000 p$ prelevati + 200 (access fee)=40 €
280 €
820 € per 2 persone:
LINKS:
http://www.backpackingphilippines.com
http://www.philippines-travel-guide.com
http://www.jenspeters.com/internet_eng/index.html
http://elnidoboutiqueandartcafe.com
Compagnie aeree:
http://www.philippineairlines.com
michele
www.viaggiareliberi.it