Vacanze in Toscana
(2002)
La provincia di Grosseto: istruzioni
per l’uso
di
Tiziano Olivares
Volete
andare in vacanza in una terra impervia, ma ricca di sole e di mare?
Vi
piacciono i luoghi esotici pieni di gente che parla una lingua straniera ma
comprensibile?
Adorate
scoprire i sapori di una volta , i gusti semplici e saporiti , i piatti nuovi
dal sapore antico?
Allora
dovete leggere questo mio resoconto sulle mie vacanze…
…chi
ha detto “ai CARAIBI” ?!?
Ma…non
sapete leggere? E’ scritto pure lì in cima !!!!!!!
Babbazzi!
Ripetete con me…
Vacanze
a Castiglion della Pescaia 2002.
Riassunto
e commento
Con la mia precedente presenza in questo sito ero stato terribile profeta ed avevo avvertito tutti di fare attenzione alla legge ferrea delle vacanze che trasforma il vostro grandioso progetto estivo in una scampagnata fuori porta.
Per chi non fosse stato troppo attento la
LFdV impone la trasformazione della vostra prima meta prescelta in un’altra più
umile ed adatta alle vostre possibilità seguendo la semplicissima regola
matematica di dividere la distanza tra casa vostra e la vostra prima
destinazione per 4,5 volte.
Ma, ahimè,non si è mai profeti in patria
e, quest’anno, non mi sono ascoltato da solo!
Il progetto Portogallo (2200 km) sì
è trasformato inesorabilmente in Progetto Toscana (450km) e, per vostra
sfortuna, in una piccola guida alle mie avventure…
Per la regola accennata poco
sopra andare all'altro racconto di Tiziano
Un po’ di storia
Non starò a stancarvi con introduzioni storiche boriose (me lo auguro almeno!), ma ritengo molto importante sottolineare il fatto che la provincia di Grosseto fosse abitata fin dall’antichità sebbene zona ricca di paludi ed acquitrini.
Proprio nella
zona di Castiglione fiorì tra il
settimo ed il primo secolo a.c. la civiltà etrusca ed un ricco commercio sia
con Roma che con la Grecia.
Questo popolo ha un’origine misteriosa
forse fenicia, forse anatolica,
o, addirittura, completamente autoctona.
Sebbene i reperti archeologici siano
numerosi e vengano trovate tuttora nuove città e tombe, poco si conosce delle
loro radici e sulla loro scrittura.
Il fatto più incredibile è che
dell’etrusco si conosce l’alfabeto, la pronuncia, un po’ di sintassi e di
grammatica e che tutte le scritture ritrovate (prevalentemente epitaffi) sono
state lette correttamente. Il problema non è quello della decifrazione, ma
quello dell’interpretazione che risulta tuttora nulla o quasi.
Gli studiosi paragonano la loro situazione
a quella di un uomo che legge un libro in caratteri latini… ma scritto in
turco!
La conformazione morfologica del
territorio ricca di colline sparse tra infinite distese pianeggianti spinse gli
abitanti fin dall’antichità a costruire i paesi nelle zone sopraelevate
(forse per difesa) e a dedicarsi all’agricoltura. La maggior parte delle
cittadine e dei paesi sono costituite da un antico borgo medievale situato sulla
zona collinare o, per i paesi adagiati in pianura, circondato da spesse mura.
Tutto questo rende la zona incantevole tra
dolci declivi, ampie colline, paesaggi da sogno e la sensazione che il tempo si
sia fermato alcuni secoli or sono.
I luoghi
Il paese più vicino al nostro campeggio
era CASTIGLION DELLA PESCAIA sicuramente uno dei più
rinomati centri vacanzieri dell’intera costa Toscana.
Da un centro medievale situato su una
piccola collina, il paese si dipana poi verso il mare in un continuo e rutilante
trionfo della modernità maremmano ci si spinga verso la periferia.
La zona più antica racchiude fra le mura
un buon numero di enoteche e ristorantini molto tipici ed accoglienti pieni di
turisti affamati per aver affrontato la ripida salita fino al balcone
panoramico. Questa parte del paese è sì caratteristica, ma non è adatta ai
deboli di cuore e alle persone fuori allenamento; per loro consigliamo nelle
vicinanze (e pianeggiante) una seconda zona ricca di negozi e ristoranti.
Tipico di questa parte del paese è la ressa e l’affollamento in particolare
nelle giornate del fine settimana. Difficoltoso, ma non impossibile, il
parcheggio visto che buona parte delle aree adibite permettono la sosta solo per
un’ora.
Viste le buone frequentazioni e la grande presenza di stranieri i prezzi
sono piuttosto gonfiati ed è molto difficile riuscire a cenare spendendo poco.
In un qualsiasi ristorante una piccola
cena per due persone (cioè 2 antipasti e 2 primi +acqua e coperto) costa circa
50 €uro. Inoltre, pur essendoci un piccolo mercato del pesce fresco tenuto dai
pescatori, è possibile trovare prodotti surgelati nei menù.
Per un semplice piatto di pasta al
pomodoro si spende intorno i 7 € , ma si può arrivare per un primo con ragù
di cinghiale perfino 12€.
Nonostante tutto esistono alcuni altri
locali dove è possibile degustare alcuni prodotti tipici e semplici (taglieri
si salumi-formaggi, acqua cotta…) senza spendere troppo mangiando cibi sani e
gustosi. Se capita fate un saltino a “la Bettola” dove con
13-17 euro potete mangiare (in 2) gustosissime bruschette, salumi e un ottimo
vino. Il posto è piccolino, forse 4 tavoli, e sicuramente un po’ spartano, ma
buona parte dei prodotti caratteristici della zona sono presenti ed acquistabili
anche per regali.
Malauguratamente non sono rimasto
soddisfatto di gelaterie, yogourterie e similari, malgrado la ressa ed il costo
(un cono 2 gusti 2 €uro) non c’è nessun posto che valga la pena visitare
non solo a Castiglione, ma in tutta la zona.
Tra le attrattive del paese non si può
dimenticare il mare sicuramente uno dei più puliti d’Italia. Limpido e
trasparente e per niente freddo è l’ideale per un ottimo bagno rinfrescante
(occhio alle meduse). Il cattivo tempo lungo lo stivale non ci ha permesso però
di gustare appieno questa goduria e durante i giorni di cattivo tempo
anche il mare si è guastato sporcandosi di detriti e riempiendosi di alghe
allontanando dall’acqua tutti gli schizzinosi.
Non riesco a spiegarmi come mai visto i
nubifragi in tutta Italia e specialmente in Toscana nei 20 giorni di vacanza
abbia piovuto solo 3 volte e, per il resto, abbiamo sempre trovato il sole. Da
profano posso solo dire che su tutta la costa ha sempre battuto il solleone e,
nonostante la grande quantità di nubi in avvicinamento, sembrava quasi che dal
mare si alzasse il vento per ricacciarle verso le colline. Delirio o
fortuna?
Un altro centro piuttosto rinomato del
grossetano è PUNTA ALA (frazione di
Castiglione) dove tanti anni fa ero già stato in villeggiatura.
La caratteristica di questo paese è l’astrusa somiglianza con Milano2. La
città infatti è divisa in agglomerati di palazzine ognuna con i propri servizi
indispensabili ed un proprio “centro”. La trasformazione in questi anni non
mi sembra abbia coinvolto l’architettura del paese, ma piuttosto, l’idea di
“esclusività” dei villeggianti.
Purtroppo per i comuni mortali che vogliano visitare il porto o farsi un
bagnetto nel mare le difficoltà sono notevoli vista la scarsità di parcheggi.
Tristissimo è vedere 4 km di automobili posteggiate lungo la pineta ognuno con
la sua bella multa per divieto di sosta e questo nonostante esistano spazi
appositi. Se vogliono fare di Punta Ala un bel ritrovo per vip alimentato con i
miei soldini forse hanno sbagliato a capirla!
Boicottiamoli!
Marina di
Grosseto è, invece, tutto il contrario.
A pochi km da Castiglione questa cittadina
ti riempie di sconforto appena arrivati. Immediatamente si capisce che
l’urbanizzazione della città è stata veloce e caotica e che, purtroppo, è
ancora in corso. In definitiva non esiste un centro se non il lungomare
(tutt’altro che esaltante); difficilissimo trovare un posto dove si possa
mangiare un boccone all’ora di pranzo forse perché a mezzodì risulta
impossibile trovare anima viva in giro.
Pessime focacce e pizze. Nota positiva
l’unico gelato davvero buono delle vacanze 2002 da un gentile signore non
lontano dal bar dei combattenti e reduci.
Il mare vista la vicinanza è in tutto e
per tutto lo stesso di Castiglione anche se il problema di apparecchi in volo
troppo vicini da terra qui si aggrava notevolmente. Difatti nel paese sorgono
alcuni stabilimenti balneari dedicati alle nostre forze dell’ordine ed
all’aviazione; non è quindi raro (cioè ogni 15 minuti) vedere un elicottero
che ti svolazza sulla testa che fa due bei giretti sopra gli stabilimenti
con qualcuno che saluta con la manina.
Ovviamente vicino a Marina troviamo il
capoluogo: GROSSETO . Nonostante dia il nome
ad un’intera provincia non ci troviamo davanti ad un centro urbano enorme e
neanche al traffico delle grosse città. Curioso è notare che esistono in paese
solo ed esclusivamente sensi unici e, mentre è quasi impossibile perdersi, è
tutt’altro che difficile dover girare in tutte le strade per uscire dal centro
(vacca miseria!!!). Premetto che la mia visita è stata svolta di domenica e non
ho avuto problemi per il parcheggio (nei lavorativi tutti a pagamento), ma non
abbiamo trovato un solo negozio aperto!
La stranezza è che la città sembra fatta
su misura per i turisti con un centro chiuso al traffico (rinchiuso tra mura
medievali) con negozi di ogni tipo ad ogni angolo. Il duomo, molto interessante,
era anch’esso chiuso mentre l’unica attività culturale permessa era
visitare il museo. Questo si presenta diviso in tre piani ed è prevalentemente
dedicato all’archeologia etrusca. Le stanze sono numerosissime ed i reperti
sono innumerevoli ed alcuni piuttosto interessanti e conosciuti tra gli
estimatori. Vasi, monete, otri, collane ed enormi statue vi accompagneranno
durante la vostra visita ( 5 €uro ) ed avrete la possibilità di studiare ed
osservare una quantità di oggetti d’arte di strabiliante fattura costruiti
dai nostri antenati. Quello che manca al museo è una certa continuità nella
presentazione degli oggetti (si parte con “il vecchio museo Etrusco” per
finire con un criterio cronologico) e una spiegazione ai poveri visitatori che
di storia conoscono poco e non sanno distinguere tra un vaso in stile minoico o
greco senza l’aiuto di una didascalia.
Tutto ciò (ed un caldo infernale) possono
rendere la visita faticosa ed un po’ annoiante.
Consiglio a tutti inoltre di portarsi
anche qualcosa da mangiare perché anche solo un tramezzino risulta introvabile!
Esistono solo 4 bar aperti in tutto il
centro di Grosseto! In quello davanti al duomo siamo rimasti seduti 15 minuti
senza essere degnati di uno sguardo; ci siamo così trasferiti alla destra
della piazza dove siamo stati accolti da un cerbero aguzzino di bariste
minorenni dove abbiamo mangiato un toast (freddo) una piadina (8 cm di diametro)
e 2 sprite per la modica cifra di 9,2 €uro!!!!!!!!!
Grosseto è anche la città dei miracoli.
Proprio qui la mia dolcissima fidanzata (figlia di fotografo e gestore di un
negozio di foto-ottica) ha scattato la prima foto delle vacanze 2002 due giorni
prima del ritorno a casa!!!! Wow!
Di tutt’altro genere la visita a Massa
Marittima che si presenta come un bellissimo paese medievale con un
centro molto carino ed un duomo ancora più grande di quello di Grosseto.
Numerosi negozi sono aperti ad aspettare i turisti oltre ad interessanti chiese
e monumenti. Inoltre il paese era famoso per le sue antiche miniere visitabili e
che attraggono parecchi viaggiatori sia italiani che esteri.
Qui tutti i prezzi si calmano ed è
possibile mangiare in un ristorantino a ridosso della piazza del duomo 2
antipasti 2 primi, acqua, vinello e coperto per la modica cifra di 25€.
Non solo il ristorante è caratteristico,
ma la qualità del cibo e la sua ampia scelta di piatti surclassano nettamente
tutti i posti trovabili a Castiglione.
Evitate anche qui il gelato.
Di ritorno da Massa abbiamo fatto un salto
al Lago dell’Accesa dove, in tutta onestà, non consiglio di andare.
Altro paese stimolante è sicuramente Vetulonia
forse il più famoso centro etrusco finora ritrovato. Il paese è piccolo ed è
come molti altri di antica struttura medievale e, dalla cima delle mura, è
possibile osservare un panorama che mozza il fiato. Non enorme , ma molto ben
strutturato è il museo etrusco del paese (4,16€) ricco di reperti notevoli e
di pregevole fattura; disposto su due piani, permette anche ai meno ferrati di
ricostruire una cronistoria dei reperti in mostra, del popolo e della vita
quotidiana grazie ad esaurienti spiegazioni presenti in ogni dove. Inoltre i
gentili ragazzi della biglietteria consegnano a tutti i visitatori un piccolo
dizionario dei termini usati nelle bacheche che permettono quindi di capire
esaurientemente tutti gli oggetti in mostra.
Note dolenti invece vengono dai reperti
delle mura e delle tombe. In definitiva a ridosso del paese esistono resti di
templi e mura che non valgono minimamente una visita mentre, a qualche km dal
paese esiste una serie di tre tombe dalle quali sono stati tratti buona parte
dei reperti e qui il discorso si fa più interessante…
Tutte e tre le tombe sono disposte lungo
una stessa strada di campagna; la prima ad un incrocio con una strada asfaltata
per cui se parcheggerete la vostra auto in bilico ed in curva avrete la
possibilità di visitare un vero buco di 2,5 metri di diametro circondato da
veri sassi!
Per visitare gli altri due siti
dovete scendere lungo una mulattiera larga quanto la vostra automobile piena
zeppa di buche, anfratti, baratri, sassi in cerca della vostra coppa
dell’olio. Grazie al cielo nessun altro deficiente si è avventurato oltre a
voi lungo la strada perché lo spazio è risicato già per la vostra utilitaria
e vi chiedete come avreste mai fatto in caso di altro automobilista.
Dopo 15 minuti di mal di mare incontrerete
il cartello indicante la seconda tomba, fermerete la vostra auto (in mezzo la
strada ovviamente) e scenderete a leggere il piccolo avviso appeso sotto il nome
della tomba che declama : chiuso per lavori.
I seguenti 10 minuti li passerete con la
vostra fidanzata che vi chiede incessantemente se siete diventati atei.
Di lì a poco troverete un piccolo spiazzo
per fare manovra e, presi dalla disperazione, vi fermerete e chiederete alla
vostra altra metà se, per caso, non considerasse una buona idea quella di
tornare indietro, ma lei, guardandovi spaesata vi chiederà “perché?!? Ma sei
scemo?!?”.
Continuerà così la vostra discesa verso
gli inferi dove arriverete dopo altri 15 minuti di sgommamento su sterrato.
Grazie al cielo c’è un piccolo parcheggio di fianco uno strapiombo dove fare
manovra.
La visita dura pochissimi minuti
sebbene la sepoltura sia molto interessante (in parte è ricostruita) e possa
ricordare gli antichi dolmen della Britannia.
Dopodiché vi aspetta tutta la strada di
prima, ma , stavolta IN SALITA! Fantastico!
Risultato della visita alle tombe
Etrusche : 11 km di sterrato in circa un ora, auto da buttare via e grandissima
incazzatura.
Le
sagre
Per tutti gli amanti della buona forchetta
la Toscana è la Terra Promessa. Ricca di cibi genuini e saporiti tutti i paesi
del grossetano faranno a gara ad indire Sagre, Feste, Balli e Danze pur di farvi
mangiare i loro piatti.
L’elenco delle feste è quasi infinito
e, onestamente, c’è solo l’imbarazzo della scelta!
La nostra prima visita è stata a Burano
e alla sua sagra gastronomica.
Non potrete aspettarvi la scelta di cibi
di un ristorante a queste feste, ma la qualità è molto elevata e il prezzo è
decisamente modico.
I tortelli al ragù, tipici della zona,
con ricotta a spinaci sono una delizia e anche la polenta con il cinghiale non
è da meno. Il consiglio che vi do è di stare attenti al vino perché per
pochissimi euro vi porteranno una intera bottiglia di buon vino rosso dal
sapore fruttato con almeno 13° alcolici!
Anche a Burano c’è la possibilità di
osservare l’infinita pianura che si stende a perdita d’occhio con i suoi
colori verdi e marroni ed i suoi campi coltivati…se solo avessimo avuto
la macchina fotografica!
L’altra sagra abbiamo partecipato è
stata la Sagra del Tortello e del Cinghiale di Montepescali
.
Notevoli anche questa volta i Tortelli
conditi con burro e salvia: una delizia per pochi palati sopraffini.
Interessante anche l’incontro con l’Acqua Cotta un piatto credo di
derivazione povera fatto di pane e condito con il sugo (di cinghiale?).
Mangiatelo e rutterete tutta sera!
Anche qui i prezzi sono contenuti, anche
se una domanda sorge spontanea: è giusto indire una sagra del cinghiale usando
come materia prima carne congelata?. Bho!
Il problema di Montepescali è la
sistemazione piuttosto sfortunata. Il paese infatti è attraversato da una sola
strada che, poi si scopre, è a senso unico e che non permette una guida sicura
e tranquilla.
E’ così facile confondersi che è
possibile trovarsi un altro automobilista contromano che cerca di risalire
quelle strade così impervie creando notevole casino ed incazzatura. (indovinate
a chi è successo?).
Con
queste scorpacciate ho voluto vendicare me stesso ed un amico rimasti senza
sagra dello strozzaprete nel 1994. C’ho messo 8 anni ma siamo stati vendicati
Alberto!
L’unico rammarico è non essere
andato alla Sagra della FICAMASCHIA , ma la paura era troppa!
Le
strade
Non voglio fare il saccente con questo mio
scritto, né tantomeno erigermi come difensore delle strade lombarde. Tutti gli
amici sanno che dalle nostre parti le strade sono piene di buche e rovinate e
lasciarci la coppa dell’olio o bucare non è per niente difficile (il concerto
di Bamby Fossati…e pioveva pure!). Ma ragazzi, qui si esagera, vi giuro che è
peggio che passare per Cantalupo di Cerro Maggiore!
Ho calpestato abbastanza strade e ho
macinato talmente tanti km per dirvi che uno schifo così non l’avevo mai
incontrato.
Non solo le strade sono strette, con fossi
ai lati o alberi nella via di fuga, ma sono PIENE DI BOZZE!!!!!
Il bello che di buche non ce n’è
praticamente nessuna, ma sembra di viaggiare sull’ottovolante o di essere il
protagonista di "Tremors" o di "Dune" !
Su queste strad…ops…mulattiere è
INDISPENSABILE guidare con due mani pena ritrovarsi in un fosso a lato della
strada in un batter di ciglia!
Curiosa è invece la gestione dei cartelli
stradali.
Ebbene, appena vi allontanerete dalla
strada costiera sarete lasciati in balia di voi stessi e della fortuna.
Nonostante 2 carte stradali d’Italia, 1 della Toscana e 2 della
provincia di Grosseto non c’era verso di trovare alcun paese. Forse per
scherzo verso i turisti non vengono indicati agli incroci i grossi centri, ma
solo le cascine abbandonate e le aziende agricole rendendo tutto grottesco e
incredibile.
D’altro canto in tutti gli incroci viene
indicato o Castiglione o Grosseto facendovi confondere e dubitare di voi stessi.
E’ frequente il caso in cui partite da Castiglione percorrete svariati
km su una strada dritta ed al primo incrocio a perpendicolo vi ritroverete con
l’indicazione per Castiglione sulla destra…così se non vi confondete
adesso, vi confonderete al ritorno!
L’amore per i grossetani per la ss1
Aurelia è talmente grande e spropositato che troverete indicazioni per questa
strada ovunque e per ogni motivo. Quando vi perderete siate sicuri che se
il paese che cercate è sulla ss1 e voi vi state domandando dove siete (in realtà
a 2 km dall’arrivo) troverete senza ombra di dubbio un’indicazione per la
vostra meta che in realtà vi porterà sull’Aurelia , ma a 20 km di distanza,
cosicché percorrendone altri 40 sarete felicemente arrivati…ed incazzati.
Un
po’ di entomologia…
Finalmente dormite…
Avete fatto 200 km in macchina per visitare dei sassi, avete fatto un viaggio al sole con una temperatura in auto di 60 gradi, avete solo mangiato un toast e posteggiando avete ammaccato il cofano…eppure la giornata è finita lo stesso e voi dormite …
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!
Un urlo agghiacciante vi sveglia alle 3 del mattino!
E’ la vostra fidanzata che sbraita!
Che succede? Il mostro di Firenze? Gli ufo? Giuliano Ferrara nelle vicinanze?
Quando si calma l’essere di fianco a voi somigliante all “urlo” di Munch sentite che sbiascica: “…le mutande…aiuto!…le mutande…”.
Nella frenesia del momento vi adoperate per afferrare il comodo serramanico che portate sempre con voi nel caso che qualche Figghiebottana attenti alle grazie della vostra Lei.
Quando…
Eccolo il bastardo!
Ma…
E’ verde ,ha sei zampe ed è grande un centimetro!
Un insettino innocuo!
Questa un'altra caratteristica del grossetano! E’ pieno di insetti, diplopodi, archeognati e aracnidi vari. Tutti con un solo scopo nella loro vita: infilarsi nella vostra tenda!
Nonostante nostri severi controlli ogni giorno (ed ogni notte) si era costretti più volte a svuotare l’umile abitazione da ospiti vari: ragni assaltatori (pisauri-pardose…), a tela sferica, a tela irregolare, opilionidi, coleotteri , formiche ed altri ancora.
Ed ovviamente il protagonista dell’aneddoto era una Calandra…Del Pisello! Da non crederci!
La rottura di palle peggiore era quella relativa alle Cicale. La famosa favola di cui l’insetto è protagonista non ci ha mai reso noto quanto questo artropode sia orribile e fastidioso.
Vi posso garantire che dalle cinque del mattino alle sette di sera era letteralmente impossibile sentire un alcunché a parte l’insopportabile richiamo delle migliaia e migliaia di cicale attaccate con le loro orride zampette agli alberi della pineta.
Avendo perso buona parte dell’udito ad un concerto di Ozzy Osbourne all’età di 17 anni ora, grazie a questa vacanza, credo di aver perso quel poco che mi era rimasto!
Anche i ditteri sono numerosi e, particolare della zona, mordono quasi tutti. Non solo le zanzare ed i tafani ma anche alcune specie che credevo innocue banchetteranno con il vostro sangue.
Il fatto straziante è che appena entrati nel campeggio un cartello bello grosso avvisava dei pericoli di alcuni di questi insetti. Al momento sorrisi pensando alle zanzare della mia val padana ma, il giorno dopo, ero già in farmacia a comprare tutto il necessaire per il pre e post puntura!
Presenti in loco anche Cervi Volanti (un bel nido di fianco alla tenda), lepidotteri, ruzzolamerde.
Da notare anche le bellissime cavallette Epidota Azzurra ed Epidota Rossa che , in volo , spiegano le loro ali colorate rendole simili a farfalle.
(NDA).
Non essendo un esperto in materia posso avere tranquillamente travisato tipo di
insetti e, in particolare, il tipo di specie.
Il campeggio
Il nostro “alloggio” era il Camping
internazionale Etruria sito in una frazione di Castiglione Della Pescaia.
I prezzi piuttosto modici in alta stagione
(adulti 7 € e tenda 10 €) non facevano presagire una vacanza a 4 stelle ma,
in definitiva, posso solo sottolineare che il prezzo era corretto calcolando sia
i benefici che i disagi.
A differenza di quasi tutti i camping
incontrati nel viaggio questo permetteva il parcheggio direttamente
all’interno e, quindi, un certo grado di sicurezza. Certo non potrete
pretendere dei box auto,ma , se avete un po’ di culo potrete godere anche di
un po’ d’ombra e se siete abili guidatori ed avete cinque persone che vi
aiutano potrete anche non colpire tutti i giorni i paletti assassini disseminati
in ogni dove nell’area di sosta (pena mezzo milione di danni, provare per
credere!).
Il posto tenda è in genere ampio ed
ombreggiato e la distanza dal mare è ridicola.
Se riuscirete ad uccidere tutte le cicale
potrete godere di un servizio che non tollera alcun tipo di schiamazzo.
I bagni sono forse pochi per i
campeggiatori anche se bisogna calcolare che buona metà degli ospiti erano
stanziali con il camper e che non ne usufruivano.
La disgrazia è che non ho mai capito a
che ora passassero per pulire; secondo me le inservienti mi davano la caccia
costantemente ed in modo subdolo serravano le entrate giusto quando il bisogno
era impellente ed inevitabile.
Le docce con acqua calda erano a pagamento
ma, visto la probabile desquamazione della vostra pelle per l’alta
temperatura, è consigliabile l’acqua fredda.
Grosso difetto una oscena pompa che ad
ogni ora del giorno e della notte si azionava credo per trasferire “il
prodotto giornaliero” da pozzi alle apposite cloache disturbando il sonno a
chi (come me) c’è l'ha leggero. Il puzzo ovviamente indescrivibile.
Raggiungere il paese a piedi non è
impresa così facile tanto che tutti i servizi più importanti sono
all’interno dell’Etruria.
A parte il medico e l’edicola, si
poteva quindi fare una piccola spesa, riposarsi ad un bar e mangiare ad un
discreto ristorante a prezzi modici.
Molto simpatico il barista ed il menù del
ristorante permetteva sempre di variare la dieta senza annoiare la clientela.
Come nota tengo però a sottolineare di
aver mangiato la peggiore carbonara della mia vita. La c
Il difetto più grande era la scortesia
dei coniugi (i padroni?) che attendono l’ospite alla reception.
Raramente ho avuto a che fare con gente così poco cortese e così
indisponente che a qualsiasi richiesta storcevano il naso e menavano le tolle.
Avendo a che fare prevalentemente con stanziali i due se la prendono
comoda con gli ospiti “occasionali” agendo a loro totale e completa
discrezione sulle persone da introdurre nel campeggio agendo come piccoli
dittatori del loro “Campeggio delle Banane”.
Buone vacanze a tutti.
Tiziano
Sempre di Tiziano anche l'insuperabile guida per come preparare al meglio un viaggio:
Travaglio e nascita di una vacanza