"Ticas-Nicas 2005"

Elenco completo delle email ricevute dal Nicaragua ( novembre-dicembre 2005 )

di Raffaele Bettio

 

 

 

domenica 13/11/2005 5.20

La frontiera scomparsa

Rieccoci in viaggio........siamo tornati.

Finalmente dopo mille peripezie siamo in Nicaragua, esattamente a San Juan del Sur.

Faccio tre passi indietro alla partenza da Padova, immersi nella nebbia padana alle 3,30 del mattino con i cavi della batteria in via Facciolati, dove la macchina della mamma di Francesca è rimasta bloccata...

Non poteva che iniziare con questo imprevisto il viaggio dall’altra parte del mondo......

Cmq siamo riusciti ad arrivare all’aeroporto, imbarcarci per Londra e successivamente per Dallas...  Durante il viaggio con Valerio ci siamo scolati 3 bottiglie di Bordeaux français con tanto di Cognac mettendo allegria alla truppa.......

L’altro volo è stato per San Josè dove siamo arrivati con 40 minuti di ritardo.

Qui abbiamo preso un taxi rigorosamente arancione (sono quelli convenzionati con gli alberghi) che ci ha portato alla nostra meta: hotel Pacandè.  Qui avevamo prenotato una stanza per 5 a 11 dollari a testa con prima colazione e trasporto.

Dopo una bella dormita ( a parte il Morellato che si è lamentato perchè si russava troppo ) alle 6,30 ci siamo alzati a fare colazione, tutto a base di frutta tropicale.

Pagato il conto ci siamo incamminati verso la fermata dell’autobus direzione Liberia, città a nord del Costarica, e poi avremmo proseguito per la frontiera.  Il pullman è arrivato alle 9,30 e ci ha impiegato circa 4 ore per la destinazione...

La Panamericana sembra un gruviera pieno di buche.. ma non è la “ Svizzera del Centro America “? Mi sembrava di essere sulla Salerno-Reggio Calabria......  A Liberia abbiamo pranzato al terminal e poi verso le 15 siamo saliti sul pullman per Penas Blancas.  Paesaggi mozzafiato tra verde e cielo, Messico e nuvole...

Finalmente siamo alla frontiera e qui inizia il pomeriggio di passione...

Intanto appena scesi dal pullman siamo assaliti dai coyotes che ci vogliono cambiare i dollari in cordobas e dai tassisti che ci vogliono portare in Nicaragua.......

Dopo esserci liberati a fatica ed entrati nell’ufficio per espletare le pratiche, ci accorgiamo che una borsa contenente le divise disegnate dai bimbi di Padova per lo niños di Granada è rimasta nell’autobus che intanto aveva iniziato il suo ritorno verso Liberia.  Qui Valerio ha contattato un tassista ed hanno iniziato a rincorrere il pullman.

Farà ritorno dopo circa un’ ora con la borsa, ma talmente sconvolto per la guida del Montoya ticas a 120 km l’ora sulla strada bagnata dalla pioggia, per aver rischiato la vita e un paio di mutande nuove......  Intanto noi abbiamo cambiato i soldi con i coyotes e qui il secondo imprevisto....Marco è stato truffato di ben 60 dollari....

Come succede in questi casi, prendi e metti via, e il delinquente si era già dileguato.....

Tornato Valerio, abbiamo trattato con un tassista che per 20 dollari ci avrebbe portato a San Juan del Sur..  Abbiamo percorso a piedi il km di terra di nessuno che divide il Costarica dal Nicaragua.....  Alla dogana nicas un altro posto di controllo.......non volevano farci passare lo scatolone di farmaci che dobbiamo portare a Granada....

Anche qui contrattazioni, spiegazioni, finché siamo riusciti a tenerci il pacco.

Finalmente siamo saliti tutti e cinque in taxi e siamo partiti per la nostra tappa intermedia...

Ora alloggiamo qui a San Juan del Sur, stesso albergo, stessa stanza di due anni fa...sembra proprio un ritorno a casa.

Per festeggiare questa interminabile giornata abbiamo cenato al nostro comedor bevendoci due belle cervezas a testa e ascoltando di sottofondo BOB MARLEY.  Domani prenderemo una barca per tornare sulla spiaggia di Mayagal e rilassarci un po’....  Lunedì partiremo alla volta di Granada.......  Quest’anno non siamo solo noi due ma la compagnia si è allargata di altre tre persone, Marco, Elena e Francesca.....quasi come la compagnia dell’anello..  E come dice Marcos alla fine di ogni suo discorso....Viva la vida  muere la muerte......alla prossima .....Raf.

 

 

 

lunedì 14/11/2005 3.58

Nicas......pura vida.......

Buenos dìas amigos......

Stamattina io e Valerio ci siamo alzati al canto del gallo verso le 5,30...ormai siamo autentici nicas.....

Abbiamo aspettato il risveglio di tutta la compagnia e poi siamo andati al mercato dove abbiamo fatto un’ abbondante colazione con gallo pinto(riso e fagioli), huevo revuelto, quezo e cafè negro...  Abbiamo fatto un po’ di spesa che serviva per il nostro pranzo sulla spiaggia di Mayagal.  Prenotata la barca per le 11, alle 9,30 eravamo già in un bar sulla spiaggia a berci una bella cerveza........

Imbarcati all’ora prestabilita, in mezz’ora siamo arrivati a destinazione.....

Questo posto è meta degli amanti del surf  poiché le onde che ci sono qua sono di una potenza incredibile.....

Trovato il posto sotto un albero che ci riparava dal sole muy caliente ci siamo tuffati nell’oceano.....  Fantastico!!! Le onde ci sbattevano di qua e di là, un vero idromassaggio naturale.......

Siamo rimasti fino alle 4, ora in cui la barca ci avrebbe riportato a casa...

Il tempo di prendere le nostre cose che si scatena un fortunale, tanto che la barca non poteva venire a riva....

Alla fine giove pluvio ha avuto clemenza di noi....la pioggia ha smesso di scendere e noi abbiamo potuto imbarcarci per tornare a San Juan del Sur.  Il cielo aveva i mille colori del tramonto, le colline circostanti riflettevano un verde intenso in un mare blu......un opera d’arte.......

E’ stata una splendida giornata, domani alle 7 partiremo per Granada dove Carla ci aspetta alla Casa della Niñez.....

Inizierà  così una nuova avventura.......

Hola Raff.

 

 

 

martedì 15/11/2005 4.00

Granada........American idiots........

Stamattina sveglia alle 5,50 con musica del cellulare di Francesca.......dormito profondamente grazie anche alla dolce nenia delle onde del Pacifico, muy rilassante.......E’ lunedì e non si va a lavorare.:) Sistemati gli zaini, alle 6,30 siamo sulla strada,ci dirigiamo al mercato dove parte l’autobus per Rivas.  Qui vediamo che il pullman si dirige a Managua, quindi trattiamo con il bigliettaio per 30 cordobas a testa per farci lasciare sulla panamericana a 5 km da Granada, da qui aspetteremo un pullman per la città. Durante il viaggio sono successe alcune cose, la più incredibile un preservativo usato che è volato dentro il pullman da un finestrino aperto cadendo a pochi centimetri da me e Valerio.....etc!  Poi abbiamo offerto dei biscotti a due bimbe una delle quali aveva alzato il dito medio verso Valerio mentre la stava fotografando........dopo i biscotti la bimba ha chiesto scusa......

Arrivati al bivio sulla panamericana in prossimità di Granada siamo scesi.

Ci incamminiamo lungo la carrettera dove poco dopo saliamo su un bluebird diretto in città.

Carichiamo gli zaini, l’autobus è superaffollato, per fortuna il tragitto è breve ed in poco tempo entriamo a Granada, la gran sultana del Nicaragua.  Scendiamo al mercato tra mille colori e molti profumi non tutti gradevoli, ci dirigiamo verso il Parque Central. Qui decidiamo di andare a far colazione al J3 di nostra conoscenza.

Desayuno a base di gallo pinto e huevo...Ottimo!  Finita la colazione io, Valerio e Francesca andiamo a vedere qualche albergo, lasciando Elena e Marco a guardia degli zaini.

Il primo che andiamo a vedere si chiama Monkey: un ostello pieno di americani stile animal house rincoglioniti davanti alla cnn...........Cazzoni!!!  Io mi chiedo che cacchio vengono a fare qui dopo anche tutti i casini che hanno combinato un tempo.....mah!!Bocciato!!!

Andiamo quindi al Cocibolca dove 2 anni fa ci siamo trovati bene, però le stanze più economiche erano tutte occupate.

Arriviamo quindi all’hospedaje Cafè Ruiz.  Troviamo due stanze, una tripla con bagno privato esterno ed una doppia con bagno in camera. La prima per 5 dollari a testa, la seconda per 6. L’albergo è molto curato e pulito, i proprietari molto simpatici, un bel patio, la signora ci dice che ci può fare la colazione al mattino. Promosso!!

Andiamo a riprendere i ragazzi al J3, ci scoliamo un’altra birra e ritorniamo al Cafè.

Riposti gli zaini, io e Valerio decidiamo di andare a telefonare in Italia da un punto internet.  Durante il tragitto decidiamo di fermarci alla Casa della Mujer per contattare Carla la direttrice, la quale deve pianificare il lavoro per le prossime settimane.

Nell’attesa del suo arrivo altre due Victoria fredde gustiamo con molto gusto...

Dopo mezz’ora arriva Carla, una signora sulla cinquantina molto simpatica che sembra uscita da un quadro di Botero.

Con lei torniamo all’hotel per presentarle il resto della truppa, sopratutto Francesca ed Elena che domani inizieranno a lavorare alla casa.....

Chiacchieriamo un’oretta, lei ci spiega a grandi linee cosa faremo: ci porterà in alcuni villaggi rurali ai piedi del vulcano Mombacho......

Alla fine ci diamo appuntamento alle 7 della tarde, quando ci verrà a prendere per mostrarci un appartamento dove potremo stabilirci in questi 20 giorni ad un prezzo irrisorio.

Sono ormai le tredici e sotto un sole cocente e avvolti dall’afa ritorniamo al J3 per pranzare.

Prima facciamo tappa al punto internet per telefonare........

Il pranzo come sempre è stato ottimo.

Una passeggiata sul malecòn del lago del Nicaragua facilita la digestione......

La chiesa di Guadalupe,  con le pareti che portano ancora il segno provocato dal pirata Walker quando mise a ferro e fuoco Granada, domina Plaza de Spagna.  Le acque  del lago sono limacciose, alcuni ragazzini nicas hanno il coraggio di farci il bagno........  Torniamo al Cafè verso le 17, una bella doccia ci toglie le fatiche  della giornata.

Anche stasera un temporale si abbatte su di noi, togliendo per un po’ l’afa.......intanto abbiamo comprato dei vulcani per le zanzare, qui sono minuscole ma rompono ugualmente.

Alle !9 torna a trovarci Carla, ci dice che

l’appartamento è occupato…non importa, l’albergo dove

siamo è molto comodo e non ricordo di aver mai

trovato nei miei viaggi un bagno così grande e

pulito........Ora andiamo a cenare.....Certo che

questi posti ti tolgono totalmente lo

stress.....evviva il Nicaragua....

A domani, Raffale.

 

 

 

mercoledì 16/11/2005 4.40

casa della ninez

Buenos dìas Nicaragua.. anche oggi sveglia a ritmo di samba del cell di Francesca ore 6,30...desayuno a base di frutta tropicale e caffé negro  e via verso una nuova giornata.

Alle otto puntuale arriva a prenderci Carla ed insieme andiamo alla Casa della Mujer “ Claudia Chamorro”.  La Chamorro era una donna di Granada che ancora prima della rivoluzione sandinista s’impegnò nel sociale , ma soprattutto cercò di emancipare le donne. Morì nel ‘79 pochi mesi antes del triunfo sandinista.  In questa casa delle insegnanti tengono lezioni per l’avviamento al mondo del lavoro (estetica, sartoria ,informatica).  Inoltre assistenza medica alle donne.  Successivamente ci siamo trasferiti all’altra Casa della Mujer chiamata Casa Ixchen. Anche qui danno assistenza alle donne, soprattutto a quelle che hanno subito abusi sessuali e violenze familiari.  Elena e Francesca si sono fermate qui per iniziare la loro attività di ginecologhe, anche se l’organizzazione non sembra molto efficiente. E’ tutto un po’ “vediamo cosa succede”........puro stile Sudamerica.

Io, Valerio e Marco siamo andati a fare un giro al mercato di Granada dopo esserci dati appuntamento con Carla per le 3 della tarde.

Il mercato è sempre il luogo dove pulsa la vita di una città dell’america latina.

Ci siamo fatti largo tra mille bancarelle, ognuno ha qualcosa da vendere.

Banchi di carne, di pesce, frutta e verdura. Tinozze piene di brodaglie con qualcosa che galleggia al loro interno.

T-shirts di telenovelas latino americane e l’immancabile maglietta con Van Damme.  Odori di fritto, fumo, urla di venditori che ti invitano a comperare con la loro cantilena ripetuta ad oltranza.

Granada è piena di americani, ma in questi posti dove sei a contatto con il calore nicas non mettono mai piede....

Usciti da questa babilonia di sapori e odori siamo tornati alla calzada, tappa cerveza dove abbiamo conosciuto un italiano di Pisa e poi doccia all’hotel.  Alle 15 Carla ci viene a riprendere ed insieme andiamo alla Casa della Niñez.

La casa si trova in un barrio che mette i brividi solo a vederlo. Strade di terra dove scorrono ruscelli di acqua putrida, case fatiscenti tutte attorno, cavalli che girano a zonzo, diciamo un posto non propriamente turistico…però affascinante.

Carla ci ha presentato ad alcuni suoi collaboratori, abbiamo conosciuto due ragazze tedesche che insegnano disegno, inglese e danza ai bimbi mentre fanno un corso di lingua spagnola.

Mancano all’appello due giapponesi che insegnano lavori di manualità.

Pianificato il programma per l’indomani, con Rosita, una collega di Carla, andremo a comperare del colore per imbiancare la casa, del filo per il ricamo, uno stereo per le lezioni di danza.

Verso le 17 siamo tornati verso il Cafè Ruiz, siamo passati davanti alla Casa della Mujer per vedere com’era andata la giornata delle ragazze.

Erano infuriate, le cose non sono andate come si pensava. Le donne visitate sono state solamente 4, a questi interessavano solo che portassero farmaci che dopo probabilmente avrebbero venduto, della loro professionalità non gliene fregava un accidenti.  Francesca era così infuriata che le giugulari sembravano esploderle, Elena era inkazzata nera.  Giovedì parleranno con l’altra responsabile, altrimenti per loro il lavoro è da ritenersi concluso.

Speriamo che Carla riesca a sistemare la cosa… un vero peccato perdere l’occasione di avere due dottoresse a disposizione.

Tornati all’hotel e fatta una doccia per stemperare la tensione siamo tornati al J3 a cenare.......ci siamo bevuti 4 litri di cerveza per dimenticare.........  domani per me e Valerio inizierà il lavoro alla Casa con i bimbi, i ragazzi si prenderanno un giorno di libertà ed andranno a visitare il vulcan Masaya........

Hasta siempre Raff.

 

 

giovedì 17/11/2005 5.49

La camisa negra

Buenos dìas.....

Alle 8,20 viene a prenderci all’hotel Juanita: con lei andremo a fare le compere che servono alla Casa della Niñez.

Salutiamo il resto della compagnia, loro andranno al vulcan Masaya e poi a visitare la città.  Abbiamo acquistato nell’ordine: 30 matasse di filo più alcuni ferri per il ricamo,10 yard di tela, 6 pennelli più un gallone di colore bianco per tinteggiare la casa,12 pennelli per disegnare, ed infine il pezzo grosso: uno stereo da 400watt con 10 cd.  Carichi della spesa con un taxi siamo arrivati al barrio dove si trova la Casa.

Qui ad aspettarci c’era Guillermo con le ragazze tedesche che stavano tenendo la lezione d’inglese ad un gruppo di ragazzi.

Guillermo ci ha presentato alla scolaresca spiegando il nostro progetto con la scuola di Padova, alla fine siamo stati accolti con un applauso.....è stato molto toccante.

Abbiamo sistemato lo stereo in una stanza, collegato le casse, inserito il cd e poi play....Tiengo la camisa negra perchè negra tiengo l’alma.......Tutti i ragazzi si sono messi a ballare e cantare........  Verso mezzogiorno siamo tornati verso la calzada, ci siamo dati appuntamento per domani alle 9 per alcuni lavori e per pianificarne altri.

Pranzo al J3 mentre anche oggi ad un certo punto della giornata la pioggia ha fatto la sua comparsa.  Ritorno al Cafe’ Ruiz, doccia e poi via alla Casa Comunal dove si teneva la riunione con le mamme dei bambini per vedere cosa comperare tra scarpe, camicie e pantaloni.

Carla ha spiegato chi eravamo e cosa potevamo fare.  Qui una mamma molto dolcemente ci ha ringraziato, mentre un’altra bambina ha chiesto se poteva avere dei quaderni per l’anno scolastico.....  Io ho mostrato a tutti i presenti il filmato della festa che abbiamo tenuto il 15 ottobre alla scuola Zanibon....Esplosione di urla quando dal video Stefania ha nominato la Casa della Niñez di Granada Nicaragua........

Con Carla abbiamo parlato dei problemi che si sono creati alla Casa della Mujer con le dottoresse e le abbiamo detto se poteva intervenire per non mandare tutto in fumo.....

Le abbiamo anche detto che per richiamare le donne della zona, per avvisarle che avevano la possibilità di una visita ginecologica, potevamo noleggiare una macchina con megafono stile Blues Brothers percorrendo tutte le strade della città......Vedremo cmq domani.  Nel rientro all’hotel abbiamo incrociato il resto della compagnia di ritorno da Masaya.  Stasera mega cena a conclusione di una giornata che ci ha dato molte soddisfazioni.

Noi siamo solo i mandanti, volevo ringraziare tutte le persone che con le loro offerte stanno realizzando questo progetto....

Muchas gracias a todos.......Hasta mañana. Raff

 

 

 

venerdì 18/11/2005 4.55

El inodoro

Buenos dìas Granada.......per prima cosa voglio correggere un errore di scrittura di ieri: noi non siamo i mandanti ma gli esecutori...

Dopo i soliti rituali del risveglio, doccia e colazione, arriva Carla che accompagna le ragazze alla Casa della Mujer con la speranza che non succeda come ad Ixchen.  Le salutiamo ed io, Vale e Marco ci rechiamo alla Casa della Niñez.

Anche oggi il cielo sopra Granada è coperto e l’afa ti avvolge come un costrictor.......

Ore 8,30 fermata coca cola con tutte quelle… tutte quelle bollicine........

Dall’ hospedaje Cafè Ruiz alla casa sono 40 min di cammino.

Entrati nel barrio Pancasan tra scoli d’acqua, taxi, pullman che sembrano gareggiare in un camel trophy arriviamo puntuali a destinazione.

Avevamo appuntamento alle 9 con Guillermo, ma come in tutti i posti sudamericani gli orari sono mucho, ma mucho flessibili, tanto che il muchacho non si è neanche presentato.......no stress!

Alla Casa della Niñez manca l’acqua, la corrente ce l’hanno ma non hanno la luce, inoltre servirebbero due bagni.

Ecco che i Blues Brothers padani hanno la folgorante idea di farli costruire.

Abbiamo contattato il muratore che stava eseguendo i lavori nella casa a fianco, Enrique Robierto, gli abbiamo spiegato cosa volevamo, lui ha preso le misure e ci ha fatto il presupuesto( il preventivo nica), gli abbiamo detto che il lavoro deve essere completato in 10 giorni.

Prima di cominciare il lavoro ha detto che bisognava svuotare la fossa biologica, quindi ha chiamato il Candeo nicaraguense che però gli ha proposto un tempo per noi biblico, 15 giorni...non se puede.......Un suo amico sarebbe venuto subito ma il liquame lo avrebbe scaricato in strada........

Noi per non far incazzare i verdi di tutto el mundo abbiamo detto .....non se puede...

Quindi alla conclusione l’avrebbe svuotata un po’ alla volta a mano......w il nica.

I lavori inizieranno mañana por la mañana alle 7.

Il tutto ci costerà 13.082 cordobas, circa 800 dollari.

Abbiamo già dato la caparra di 300$.  Poi ci siamo messi a controllare l’impianto elettrico, con Marco provetto elettricista con un’esperienza a montare gli impianti al festival di Radio Sherwood. Ha fatto la lista delle cose da comperare e i cowboys del nordest sono partiti alla ricerca del materiale mancante.......tutto!  Dopo aver percorso le strade di Granada sotto il sol leone abbiamo trovato una ferramenta dove ci siamo forniti di tutto.

Il lavoro lo faremo domani mattina.

Siamo tornati al Cafe Ruiz per un doccia tonificante.....intanto una pioggia durata un minuto di orologio ha reso l’afa più cazzosa......  Nel pomeriggio io e Valerio siamo ritornati nel barrio a portare il materiale per il giorno seguente.  Janine ci ha accompagnati al barrio Domingazo a vedere il campo da calcio nella scuola Pablo Antonio Cuadra(poeta nica), perchè la settimana prossima vorremmo insegnare qualche nuovo modulo di gioco ai niños.......

Ha voluto accompagnarci perchè il posto non e’ molto sicuro per due stranieri.......

Abbiamo così conosciuto anche una maestra della scuola, domani ci aspetta per seguire una lezione e poter filmare la classe.

Alle 17 torniamo verso casa........durante il tragitto tappa cerveza.

Hasta mañana amigos....Raff

 

 

 

sabato 19/11/2005 5.21

prima settimana

Buenos dìas.........allora avete guardato sul vocabolario cosa significa el inodoro?......in poche parole water........

Stamattina sveglia alle 6,50, doccia, colazione con gallo pinto, huevos, quezo e cafè, così a mezzogiorno basta una cerveza...

Io, Valerio e Marco partiamo per la Casa della Niñez.  Lungo la strada ci fermiamo all’agencia Coca cola, ormai la signora non aspetta nemmeno che apriamo bocca che ci serve due bottiglie.......ore 8,15.  Nel tragitto incontriamo due cavalli alla fermata dell’autobus, foto ricordo........

Entrati alla Casa della Niñez abbiamo costatato che i muratori erano già all’opera dalle, verranno a lavorare anche sabato e domenica...perfecto.  Anche noi ci siamo messi subito all’opera, il compito del giorno: portare la luce.........ormai ci sentiamo onnipotenti..

Mentre Marco ha iniziato a sbucciare i fili, io e Valerio abbiamo dovuto tornare alla ferramenta da donna Rachele a comperare dell’altro materiale, tra cui una coppia di neon.

Il tempo di tornare stavolta in taxi che un temporale ha sganciato su di noi il solito diluvio di 5 minuti.....

Ci rimettiamo al lavoro, trapano, martello, coca cola, Bob Marley, e finalmente portiamo la luz alla Casa.........  Siamo soddisfatti del nostro lavoro.

Alle 13,30 Guyllermo ci accompagna alla escuela del barrio dove la direttrice ci accompagna in tutte le classi, ci presenta ed io filmo i bimbi nicas che salutano i nostri niños italiani.....

Ci aspetta lunedì alle 7 del mattino, quando tutta la scolaresca sul campo da basket prima di entrare in classe canterà l’inno nicaraguense.......e noi ci saremo......

Rientriamo al Parque Central, mentre Marco torna in albergo noi due ci sediamo al parco, c’è un gruppo boliviano che suona con il flauto di pan........fanno veramente pena, ma ci piace osservare il mondo che ci gira attorno.

Una bimba ci viene a trovare, vuole sapere come ci chiamiamo, ci salta in braccio, vuole che le scriviamo il nostro nome......poi all’improvviso scompare....  Un’altro nica si siede sulla panchina con noi ed inizia a chiacchierare....

Alla fine decidiamo di tornare anche noi all’albergo.  Vicino alla nostra camera dorme un gringo americano, di professione fa il regista, ma è annoiato e da un po’ di tempo gira per il Centroamerica. Questo tizio alla notte tiene sempre il televisore alto, tanto che noi dobbiamo battere sul muro per fargli far silenzio, poi alla mattina ci rompe le palle se parliamo a bassa voce sul corridoio esterno.........noi lo chiamiamo gringo, e lui fucking italian.........

Stasera siamo stati alla casa dei tre mondi a vedere una mostra d’arte di artisti del Centroamerica compreso un italiano, offrivano gratis il Flor de caña.......

Domani io e Valerio andremo a Managua e torneremo in Serata, mentre i ragazzi andranno a Leon fino a martedì.

Anche per oggi è tutto, qua i giorni passano, spero di non annoiarvi .Hola, Raff.

 

 

 

domenica 20/11/2005 4.17

Managua managua managua

Buenos dìas. Stanotte ho dormito poco, mi sono svegliato con un tremendo mal di testa.......vabbe’, 2 Difmetrè e via.

Oggi la compagnia si divide: le dottore con Marco vanno a Leon, torneranno martedì, i Blus Brothers invece andranno alla capital Managua.

Alle 7,30 siamo già in strada, non facciamo colazione ma prendiamo un taxi che ci porta al terminal dei bus.  Avete letto il libro di Pino Cacucci ¨La polvere del Messico¨, quando gli si rompe la macchina davanti ad un’ officina, inizia intanto a piovere, lui chiede al meccanico se ci metterà tanto ad aggiustarla, il messicano guarda in alto la pioggia e gli risponde...smetterà presto....

In quel momento ha capito che aveva perso la fretta.  Tutto questo per spiegarvi che quando si sale in un autobus da queste parti bisogna armarsi di pazienza, pian pianino si arriva dappertutto.  Partiamo alle 8, i primi 5 km andremo ai 5 all’ora...no stress.

Cmq il viaggio è stato piacevole, scendiamo appena entrati a Managua, prendiamo al volo un autobus cittadino e arriviamo ai piedi della Loma di Tiscapa, la collina che domina Managua dove sopra si erge l’ombra di Sandino e sotto si nascondeva il bunker di Somoza.

La temperatura sarà di 35 gradi, il sole picchia come un martello pneumatico sulle nostre cabezas.......sfiancante.

Dopo aver fatto foto e filmati di rito andiamo verso il malecòn, prima passiamo per un quartiere tra palazzi ridotti a scheletro ancora dai tempi rivoluzionari, bambini alla finestra ci salutano e vogliono farsi fotografare.

Abbiamo comperato varie confezioni di chips per regalarle ai bambini che ci chiedono un peso. Quando arriviamo al lago le ho regalate tutte.....Ma non c’è qualcuno lassù che dovrebbe vedere ‘ste cose...mah!!!  Fermata birra prima di collassare, il barista ci dice di tornare indietro e prendere la strada principale per andare al lago, il barrio è muy pericoloso......ascoltiamo.......

Arriviamo al lago passando per la cattedrale, altro scheletro di questa città senza un centro........  La piazza che una volta si chiamava Plaza 19 Julio in ricordo della vittoria dei sandinisti ora si chiama Plaza Juan Pablo II.

Pranziamo poco, abbiamo bisogno di liquidi........ho perso il conto delle cervezas e coche bevute........  Con un taxi andiamo al mercato oriental, un vero caos ci attende.

Entriamo per viuzze strettissime, sembrano labirinti pieni di gente e fa un caldo asfissiante.  La cosa che mi ha impressionato di più: interi banchi di iguane vive legate alla bocca, vendute per fare la zuppa.......

Nel casino incontriamo anche Carla della Casa della Niñez.

Usciamo sfiancati, prendiamo un autobus chiedendo informazione ad un poliziotto che in cambio vuole un peso........

Arriviamo al terminal per Granada, saliamo in pullman e Partiamo .Il viaggio di ritorno sarà un’ odissea, non arriviamo mai, caldo, l’autista che raccoglie più gente possibile..... qui non ci sono le classiche fermate, basta mettersi in strada.

Se ad ogni 10 metri ci sta una persona lui si ferma........

Arriviamo a casa alle 18........siamo cotti nel vero senso della parola, tanto che a cena non ho neanche fame........

Ora mi vado a leggere Isabel Allende con il suo paese inventato........chissà che un giorno anche qui i bambini possano fare quello che a loro più piace, cioè giocare.....chissà........Hasta siempre! Raff.

 

 

 

lunedì 21/11/2005 3.37

pueblos blancos

Buenos dìas Italia, allora fa freddo là..?  Qui oggi c’erano solo 30 gradi, un po’ nuvoloso ,ma quando il sole esce picchia forte......

Stamattina è venuto Enriquez all’albergo per riscuotere un po’ di dollaroni  per comperare dell’altro materiale e pagare i muchachos....hanno lavorato anche oggi....spesi 350$.

Noi siamo partiti poi per i pueblos blancos, sono piccoli centri situati lungo la strada che collega Managua a Masaya......hanno conservato alcune tradizioni degli indios chorotega e mangue, etnie che abitarono queste zone prima dell’arrivo dei conquistadores spagnoli.......

Colazione con coca cola. Partenza in pullman........il primo paese visitato è Niquinohomo (valle dei guerrieri).

E’ noto per essere il luogo di nascita del generale Sandino.

Visitiamo un po’ il centro, il paese è deserto, sono tutti a messa....la gente è in piedi fino all’ingresso......dal pulpito il prete urla nel vero senso della parola la sua omelia, mentre fuori dei ragazzi fanno scoppiare dei fuochi d’artificio......  A piedi poi percorriamo la strada che porta all’altro Pueblo, quello di Catarina, da cui si può vedere la laguna di Apoyo, in lontananza il lago di Nicaragua.  Percorriamo i due km in questa strada immersa nella selva.

Questo centro è il luogo preferito dai nicas,  vengono a fare la classica gita domenicale. Oggi era la festa della patrona, quindi molti stand gastronomici, palchi con casse che sparavano musica di ogni genere ad alto volume.........in questo momento va molto una canzone degli Hèroes del silencio, gruppo spagnolo dei primi anni novanta che io possiedo......

Visto che ormai siamo un po’ nicas, anche noi ci sediamo ad ammirare la laguna con una fresca cerveza.....e scriviamo i nostri diari tra una foto ed un video.

Anche qui tutti ti vogliono vendere qualcosa.....  Salgono al mirador molti cow boys a cavallo con camicie da pugni sugli occhi........

Verso l’una scendiamo sulla strada e attendiamo all’ombra l’arrivo del bus per tornare a Granada....  Oggi ho poco da scrivere perchè alla fine ci siamo presi un po’ di riposo anche noi, domani mattina alle 7 andremo alla scuola a sentire cantare l’inno nazionale, poi con Carla andremo a fare spese per i bimbi.......

Buon inizio settimana a todos.........Raff

 

 

 

martedì 22/11/2005 5.52

la nica loca.......

Buenos dìas, oggi a Granada è stata una giornata splendida, il cielo era Mexico e nuvole ed il sole un martello pesante.

Ore 6,30, con il taxi arriviamo alla scuola del barrio Domingazo,  tutti gli alunni si dispongono in fila, e al segno del maestro intonano l’inno nazionale, al termine tutti diligentemente si dirigono in classe senza mai rompere la fila.

Alle 7,30 siamo alla Casa della Niñez ma la troviamo chiusa, gli operai stanno lavorando sull’altra casa........aspetteremo fino alle 8,30 l’arrivo di Guillermo.

Qui non ci sono orari, è inutile. Quando arrivano arrivano, no stress...

Le giornate a volte dobbiamo inventarcele, io e Valerio non possiamo aspettare l’organizzazione loro, se di organizzazione si può parlare.

Abbiamo deciso di andare in libreria a comperare i fogli per far disegnare il murale da portare in Italia, inoltre abbiamo comperato una sfilza di colori a matita per los niños.

Siamo tornati al Cafè Ruiz per una doccia ed una siesta di un’ ora per poi ripartire.

Ennesima fermata alla ferramenta di donna Rachele per prendere del filo per portare la luce in ufficio.......non vi dico, per trovare 3 metri di filo bipolare abbiamo girato tutta Granada.  Il caldo torrido ci costringe con la forza a berci due coca cole di seguito.......belle fresche.  Con un taxi raggiungiamo la Niñez....qui conosciamo anche due women from Tokyo, si fermeranno due anni a Granada, oggi insegnano a fare gli origami ai bambini.  In questo momento all’interno della Casa ci sono i nicas, due tedesche, due italiani e due made in Japan.......la globalizzazione avanza.......  Noi terminiamo il lavoro di elettricisti portando la luce anche nello studio........da 5 minuti è arrivata anche l’acqua......per i miracoli ci stiamo preparando......

Torniamo a casa all’imbrunire, fermandoci ai Figli del mais a berci una birra.

Qui ci sediamo ad un tavolino, di fronte ci sono due signore del posto.

Valerio appoggia sul tavolo un vasetto di vetro tipo plasmon dove all’interno c’è della colla che abbiamo comperato al mattino per aggiustargli los zapatos.  Il vasetto è all’interno di un sacchetto di nylon.  Una delle due signore lo vede, si alza di scatto, lo prende in mano e urlando una frase: “ no la pega!”(probabilmente un tipo di droga, forse colla), la lancia dall’altra parte della strada.

Io e Valerio siamo rimasti senza parole.....  Quando siamo ritornati alla realtà, Valerio ha iniziato ad inveire contro la signora alquanto sbronza e l’unica parola che gli è uscita dalla bocca è stata “ stupidetta “....

Vero gentleman.......Poi, visto che la signora inveiva ancora contro di noi, si è alterato un po’, voleva chiamare la polizia, le ha chiesto almeno i soldi della colla, ma in tutta risposta la vecchia ha iniziato a calciarlo e cercare di tramortirlo con qualche gancio.

Peccato che fosse alta un metro ed un tappo, tanto che il Morellato la teneva a distanza di sicurezza con un braccio solo.

Alla fine se n’è andata accompagnata dall’amica più sana...

Proprio 5 minuti dopo sono arrivati i ragazzi di ritorno da Leon.....

La compagnia rimarrà prossimamente in tre, Elena e Marco hanno deciso di andare in vacanza......che dire… Buena suerte.

A domani. Raff

 

 

 

mercoledì 23/11/2005 3.33

Mojito football club

Hola amigos....stamattina ci siamo svegliati in un lago di sudore, stanotte la corrente è andata via in tutta Granada, quindi il ventilatore funzionava ad intermittenza......

Abbiamo lasciato le nostre sacre sindoni stampate sulle lenzuola....

Il bello è che anche l’acqua non c’era, quindi non abbiamo potuto farci una doccia.....pura vida.......  Io, Valerio e Francesca ce ne siamo andati al lago alle 7, ed abbiamo fatto colazione all’hotel Granada, fronte chiesa de Guadalupe su terrazza panoramica, con musica in sottofondo.

Alle 8,30 ci siamo divisi: Francesca è andata al lavoro alla Casa della Mujer, noi alla libreria dove Janine ci aspettava per fare compere..

Abbiamo acquistato 32 cartelle, 500 quaderni, 40 scatole di colori a matita, 20 confezioni di colla da carta, 40 scatole di compassi, 200 penne, 80 gomme, 30 quaderni da colorare, 30 decimetri....per un totale di 600 dollari.

L’acquisto è stato un’ odissea, siamo rimasti in negozio dalle 8,30 alle 12,30.

Il motivo è che tu ordini ad una persona che stampa tutto su una fattura, poi passa di mano ad un ragazzo che ti prepara la roba, intanto vai a pagare e poi controllano uno ad uno gli acquisti, contando tutto anche il contenuto....il tempo non ha prezzo.  Alla fine con un furgone della libreria abbiamo portato tutto a casa di Carla.

Salutata Janine ce ne siamo tornati in albergo sperando in una doccia......ma ahimè l’acqua non è tornata, però la signora dell’albergo ci ha preparato in bagno un mega secchio con catino...il risultato è stato soddisfacente.

Alle 3 abbiamo preso un taxi e siamo andati alla Casa della Niñez dove abbiamo trovato i bambini intenti a colorare un murales sotto lo sguardo della gestapo tedesca.....

Abbiamo constatato che i lavori del bagno proseguono velocemente. Complimenti ad Enriquez!  Alle 16 tutti al campo da calcio, entriamo di scena noi.....Mojito Football Club.

Poi maglioni per terra e partita di pallone Una sfida essenziale senza regole e religione Tra noi bevitori di Mojito e i fumatori di marijuana Squadra troppo vanitosa, troppo brasiliana E quella notte fu... Mojito Football Club!  Abbiamo fatto due squadre, una con me ed una con Valerio......più che una partita è stata una caccia al pallone, con due niños rimasti a terra dopo essere stati cecchinati con delle pallonate...per la cronaca ha vinto la mia squadra 4 a 1.

Alla fine però non contava il risultato, ma l’aver visto la felicità dei bimbi correre  e giocare, chi scalzo, chi con ciabatte, ma alla fine sorridente.......  E con questo anche per oggi è tutto......Hasta luego, Raff.

 

 

 

giovedì 24/11/2005 5.11

........siamo tutti granadini...........

Buongiorno Italia, allora ha nevicato? Qui ancora no.......vedremo nei prossimi giorni.........  Stamattina siamo stati svegliati dalla truppa salvadoregna alle 6, tanto che Valerio in mutande è uscito a rimproverarli...esito: ci siamo alzati anche noi......

Siamo andati come ieri nella terrazza al lago a fare colazione, poi ognuno per la sua strada...noi dai bambini della Casa, Francesca dalle mujeres.....  Ci siamo prefissi di terminare l’impianto elettrico, anche se dovremo cambiare i neon vecchi che a quanto sembra si sono già bruciati....  Un gruppo di bambine che stavano alla Casa ci hanno chiesto se mettevamo su la musica con lo stereo nuovo.....dalle prime note hanno iniziato a cantare e ballare sui tavoli........

A mezzogiorno abbiamo staccato la spina e tutti a casa.........

Arrivati al Cafè Ruiz abbiamo trovato Francesca che ronfava, la giornata al villaggio rurale era saltata...  Inoltre Elena e Marco se ne sono andati senza nemmeno avvisare e quantomeno salutare..........sembra vadano in Honduras....per me hanno chiuso.....  Nel pomeriggio appuntamento con Laura,  arrivata ieri notte dall’Italia.....lei ha vissuto 10 anni di seguito qui in Nicaragua dopo essere andata in pensione, la conoscono tutti.......

Le abbiamo raccontato i problemi organizzativi che ogni giorno affrontiamo, specialmente Francesca alla Casa della Mujer, e subito lei ha chiamato una ragazza che vive nel barrio di Pancasal dove nemmeno i tassisti vogliono entrare.......le ha ordinato di andare venerdì e sabato a prendere le donne con un camioncino e di portarle a farsi visitare......  Sbalorditivo.......

Stasera siamo stati a cena a casa di Carla....ci ha preparato pescado di acqua dolce con riso e platano fritto...io per il pesce non vado pazzo, ma devo ammettere che era tutto molto buono....  Laura ci ha raccontato un po’ di storie di italiani che vivono in Nicaragua e che lei ha conosciuto, tra cui il brigatista Casimiri.....lei dice un’ ottima persona.....indagato in Italia per il caso Moro......poi Grillo, della banda della Magliana, di cui tempo fa avevano fatto un servizio sulla Rai...una pessima persona.......

Qui i giorni trascorrono velocemente, siamo sempre in movimento, ormai per strada molti ci salutano, nel barrio siamo di casa.......come disse JFK ” a Berlino ovest siamo tutti berlinesi “, noi possiamo tranquillamente dire......siamo tutti granadini.......Hasta sempre, General Rafael (i bambini oggi mi chiamavano così.......Valerio, Comandante)...

 

 

 

venerdì 25/11/2005 4.35

........inferno sola andata..............

Buenos dìas Italia.........vedo che il Tfr è passato, siamo tutti più felici e Sheva ha segnato 4 goal......... per il prof. Ceck.........

Stamattina abbiamo fatto colazione all’Alambra, il più lussuoso hotel di Granada........infatti ci hanno spennato 10 dollari in tre......

Salutato Francesca, che oggi doveva visitare un gruppo di bambini alla Casa della Mujer, noi siano andati al mercato a fare un po’ di spesa per i nostri bimbi.  Alle 9 iniziava la nostra prima lezione di disegno con una trentina di bambini.....

Abbiamo distribuito a tutti una confezione di colori e dei fogli dove avrebbero scritto il loro nome e fatto un disegno per i loro amici italianos.........il risultato lo incolleremo in un grande cartellone che tornerà con noi in Italia.......

Al termine dell’ora di educazione artistica inizia l’ora di musica e ballo..il reggaeton.........  Portiamo fuori lo stereo e facciamo partire la musica.........come in tutte le feste la pista rimane vuota...nessuno vuole essere il primo a buttarsi…poi alla fine, rotta la timidezza, iniziano un po’ tutti a ballare......

Alla fine di tutto questo, ad ogni bimbo distribuiamo un pacchetto di patatine con bicchiere di coca cola.........

A mezzogiorno tutti a casa a comer........anche noi torniamo al Cafè Ruiz.

Voglio sottolineare che usciti dalla Casa della Niñez alcuni bimbi da lontano ci salutavano gridandoci hola.........

Nel pomeriggio abbiamo appuntamento con Laura, non la Pausini che qui è sempre in radio, ma la Campanini.....

Insieme a lei andremo a visitare il barrio Solidariedad, a trovare un bambino e una donna con 4 figli che lei ha seguito.

Ci accompagna anche un bimbo del posto, Elio.  Entriamo nel barrio che in linea d’aria dista solo poche centinaia di metri dal nostro albergo e quindi dalla strada principale.

Entriamo in un girone dantesco, finchè penso di essere arrivato dritto all’inferno......

Quello che ho visto è difficile da commentare, la videocamera l’ho lasciata in hotel per motivi di sicurezza, ma anche se la portavo non avrei avuto la forza di filmare.

Una casa che chiamarla con questo nome è un eufemismo…4 lamiere arrugginite e strabucate si alzavano in mezzo ad una palude di acquitrini melmosi....circondata da fili spinati.........  Quattro ragazzini correvano, due di loro completamente nudi.....uno scalzo......solo la bimba era vestita....  Il più piccolo avrà avuto 1 anno, camminava barcollando con un coltellaccio in mano........se cadeva, non immagino dove poteva infilzarsi quell’ arma..........

La donna ha 25 anni ma gliene dai 10 in più.  Siamo entrati in quella topaia...buia...sporca...con due lettini che facevano impressione dalla sporcizia...sopra di loro come due fantasmi dondolavano due zanzariere strabucate.  Le pareti invase da moscerini e zanzare......era tutto uno svolazzare attorno a noi.........

Se penso dove ho fatto colazione alla mattina mi vergogno un po’.....

Il ritorno dall’inferno verso casa mi ha riempito la testa di mille pensieri........una persona che si considera umana non può vivere in queste condizioni......

Ho visto molti documentari alla tv su certe condizioni di vita, ma vi giuro che toccarlo con mano e vederlo con i propri occhi lascia in te una ferita che difficilmente rimargina......

A Granada governano i sandinisti, ma ormai i tempi della rivoluzione son finiti, anche loro si sono imborghesiti e della povera gente non frega un cazzo a nessuno.....

Per stasera termino qua, domani andremo con Francesca in un pueblo dove visiterà una ventina di donne.........

Questo giorno non lo dimenticherò più.......

Portatemi Dio

lo voglio vedere

portatemi Dio

gli devo parlare

gli voglio raccontare

di una vita che ho vissuto

e che non ho capito

a cosa è servito

che cos’è cambiato

anzi

adesso cosa ho guadagnato

 

 

 

sabato 26/11/2005 4.41

....la dottora al villaggio.......

Finalmente ha nevicato...qui si è sciolta subito ed è uscita una giornata stupenda.......

Venerdi’ 25 novembre, quindicesimo giorno in Centroamerica.......

Stamane abbiamo accompagnato Francesca al pueblo Diria, dove nella Casa della Mujer del posto l’avrebbero aspettata una quindicina di donne per essere visitate.  Siamo partiti con un pick-up insieme alla dottoressa, ad un infermiera ed altre due persone.......siamo saliti dietro.......è sempre un’ emozione viaggiare su questo mezzo per le strade dell’America latina.....  Arrivati a destinazione, la responsabile della casa fa notare che alle 8 c’erano già 22 donne che stavano aspettando, ma vedendo che non arrivava nessuno se ne erano andate.......organizzazione nicas.  Cmq pian pianino le mujeres sono tornate e Francesca e la dottora, con addosso le divise disegnate dai bambini della scuola Zanibon, si sono messe all’opera.  Io ed il Morex siamo partiti alla scoperta di questo piccolo pueblo ai piedi della laguna di Apoyo, una volta regno della popolazione indios dei Chorotega.....

Il cielo è di un azzurro limpido, il sole picchia ed il verde circostante della foresta riflette il suo colore intenso......

Passiamo per il Parque Central, andiamo su e giù per lo scivolo come degli scolaretti in gita, tappa coca cola in una pulperia e poi ritorniamo alla casa per vedere la situazione...

La stanza d’aspetto è piena di donne, quindi decidiamo di andare a vedere la laguna da questo versante dopo averla già vista da Catarina domenica.

Saliamo la collina e dopo 500mt arriviamo in un mirador......la laguna è uno specchio blu, circondata dalle colline di origine vulcanica.

Ora che siamo qui, perchè non arrivare fino alla spiaggia......percorrendo una carrettera immersa nella giungla con pendenze del 20% iniziamo la nostra discesa.......

Sembriamo due guerriglieri di qualche rivoluzione che si fanno strada tra sterpaglie tagliate con il machete...farfalle azzurre e di altri mille colori svolazzano intorno a noi....

Giunti a riva, ci viene la tentazione di farci un bagno, vista la qualità dell’acqua limpidissima.......  Ma il tempo stringe e cominciamo la risalita........  Arriviamo su che siamo sudati fradici, salivazione azzerata......mi manca solo di vedere l’arcangelo Gabriele di fantozziana memoria.......qui ci vuole qualcosa di fresco.

La nostra salvezza, una cerveza da litro, la più buona tra tutte quelle bevute in questo periodo in Nicaragua.......

Alle 14 torniamo alla casa…qui una culinaria sorpresa ci attende. Infatti la responsabile ci ha preparato il pranzo, anzi ci aspettava prima per mangiare tutti assieme.

Qui apro una parentesi: Francesca e la dottoressa hanno fatto pausa pranzo con riso, pollo, platano, caffé, sigaretta, mentre tutte le donne che dalle 8 erano là ad aspettare non hanno fiatato...domanda: se succede questo in Italia minimo ti linciano sul posto.....nica pura vida!

Alle 17 siamo ripartiti tutti verso Granada mentre il sole va a dormire..

Ora quello che ci manca è una bella doccia, infatti sul pick-up al ritorno abbiamo mangiato un po’ di polvere......sorpresa, non c’è acqua, ma la signora ha preparato in bagno un grosso catino.....ormai ci stiamo abituando....

MACCHE’ IMPORTA SE E’ FINITA

E COSA IMPORTA SE HO LA GOLA BRUCIATA O NO

COSA IMPORTA S’E’ DURATA

QUELLO CHE CONTA E’ SIA STATA

UNA SPLENDIDA GIORNATA

STRAVISSUTA, STRAVIZIATA, STRALUNATA

UNA SPLENDIDA GIORNATA

SEMPRE CON IL SOLE IN FACCIA FINO A SERA

E CHE LA SERA DI NUOVO SARA’

Buenas noches.........Raff e compagneros

 

 

 

domenica 27/11/2005 4.39

....un altro giorno e' andato..........

Buenos dìas, siamo sempre qui a Granada, la gran sultana del Nicaragua........

Oggi non abbiamo avuto molte attività degne di nota, solo Francesca ha lavorato, sono arrivate le donne dal barrio Pantanal, dovevano essere 15 ma si sono presentate in 5....

Il bello è che avevamo affittato un carro per andarle a prendere apposta.......

Ogni giorno come vedete ci dobbiamo inventare qualcosa, le cinque mujeres che sono venute non devono essere viste come una sconfitta, ma una vittoria.........in questi posti, organizzare qualcosa è come scalare l’Everest.

Stamattina abbiamo accompagnato Carla al mercato a comperare un paio di ciabattine per una bambina del barrio Solidariedad, l’inferno che vi ho raccontato l’altro giorno.

Siamo tornati sul posto, stavolta abbiamo deciso di documentarlo con foto e video perchè vogliamo farvelo vedere......e capirete....

Nel pomeriggio siamo andati con Laura alla Casa della Niñez, ma l’abbiamo trovata chiusa.

Quando i bambini ci hanno visti sono scesi in strada a salutarci al grido ” italianos “......

Piccoli particolari che ti riempiono di gioia.  Stasera siamo tornati dopo vari giorni a cenare al J3......abbondante, speso solo 70 cordobas a testa.  Tenete presente che un cordobas equivale alle nostre vecchie 100 lire.

Un litro di birra lo trovi dai 22 ai 25 cordobas, una coca cola da 354ml 5 cordobas, il nostro albergo 5 dollari a testa, con bagno privato e cambio della biancheria ogni due giorni.....facciamo ormai parte della famiglia.......

Domani mattina abbiamo due scelte.......gita tra le isletas nel lago di Nicaragua oppure scalata del vulcano Mombacho......

Domani lo scoprirete.........

Buona notte Raff.

 

 

 

lunedì 28/11/2005 1.14

......las isletas.........

Buenos dìas a todos...........

Alla fine abbiamo deciso per la gita alle isletas sul lago del Nicaragua...

Stamattina al Cafè Ruiz è venuto a prenderci in carrozza Wiston, un ragazzo nica che ormai da alcuni giorni veniva da noi per offrirci il viaggio in barca.

Trattato il tutto per 20 $........e al grido di

“Fraubruker” di frankesteiniana memoria i cavalli sono partiti al galoppo verso l’ignoto porto di Punta Asese.......

Qui un mozzo ci aspettava per l’imbarco...salpiamo alle 9......

La barca scivola lentamente sul lago.....le isole nate dopo un eruzione vulcanica del Mombacho sono all’incirca 366.....di media grandezza, tutte piene di vegetazione…se qualcuno è interessato ce ne sono in vendita......

Su alcuni isolotti si ergono come torri di guardia maestose ville con  dei piccoli yacht nei loro porticcioli… Il paesaggio che si ammira dalla barca è degno di films come Paradise o Laguna blu......

Il nostro mozzo capitano attracca su un isolotto che si chiama Corre viento......scendiamo, l’isola si percorre in 5 minuti, ci verranno a riprendere alle 14......

Per il momento siamo gli unici turisti, nell’isola ci sono alcuni ristorantini, preparano le tavole per quelli che verranno a comer.

Noi ci sediamo a crogiolarsi al sole su tre sedie di legno e con una cerveza fresca in mano......il sole picchia......

Quando ormai  ci sentiamo ben cotti a puntino ci spostiamo sotto la tettoia del bar ed iniziamo una entusiasmante partita a Dama nera......  Alle 14  risalpiamo e facciamo ritorno a Granada........

Qui sempre in carrozza Wiston ci riporta all’albergo....doccia rigenerante e poi via a scoprire altre viuzze di questa splendida città.

Stasera la signora del Cafè Ruiz ci preparerà una cena tipicamente nicas..ormai siamo di casa......  Intanto, per tamponare la fame ci siamo fermati al Parque Central nel chiosco, un piatto di yuca ed una coca cola...

Bueno empezo de semana.........ora se va a magnar......

Il Re di Spagna fece vela cercando l’isola incantata, però quell’ isola non c’era, e mai nessuno l’ha trovata.

Svanì di prua dalla galea, come un’idea; come una splendida utopia è andata via e non tornerà mai più.

Le antiche carte dei corsari portano un segno misterioso, ne parlan piano i marinari con un timor superstizioso.  Nessuno sa se c’è davvero od è un pensiero; se a volte il vento ne ha il profumo è come il fumo che non prendi mai!

 

 

 

martedì 29/11/2005 0.56

.........los zapatos..........

Hola gringos, como estàs?

Stamattina il cellulare-sveglia di Francesca non ha suonato e quindi ci siamo svegliati alle 7,30.....  Ieri sera abbiamo fatto le ore piccole presi da una partita all’ultimo respiro a dama nera…la bella è stata sospesa per invasione del campo di zangudos inferociti........

Colazione con frutta e huevo e poi ognuno per la sua strada......Francesca, l’irriducibile laziale, con le sue donne  alla Casa della mujer.........noi alla Niñez con l’esuberante Laura Campanini....  Abbiamo finanziato l’inizio di altri lavori, tra cui la pulizia di tutto il cortile sommerso da cianfrusaglie, la riparazione di 24 sedie per la scuola,10 tavolini e la pittura con calce di tutto il muro perimetrale.

Con Carla poi siamo andati in taxi dal taller de zapatos (il nostro calzolaio) ad ordinare per gennaio 40 paia di scarpe.

Durante il tragitto in auto abbiamo solamente nominato la parola coca cola con Laura per la festa di mercoledì, che lei è partita subito con una filippica anti-bollicine.

Al momento di pagare, il tassista le ha ribadito di non spendere il tutto in coca cola..........  Con il calzolaio abbiamo trattato l’acquisto delle scarpe per 5.000 cordobas(300$), il 50% subito e l’altro a gennaio alla consegna del lavoro. Affare fatto!  Nel pomeriggio, dopo aver controllato gli orari degli autobus per Rivas, siamo tornati al barrio Domingazo dove stava iniziando la lezione di disegno con le due women from Tokyo.....Noi ci siamo persi con un po’ di art attack del murales...fatto! fatto!

Mi sono accorto che ormai conosciamo talmente tanta gente che quando passeggiamo per strada molti ci salutano...più che a Padova.......

Stasera qui a Granada inizia la festa dell’Immacolata che si protrarrà fino all’otto dicembre.........  Anche per oggi è tutto, se ci succederà qualcosa in serata lo saprete mañana.....Hola Raff.

Ti regalo le mie scarpe, sono nuove, prendi

anche qualche libro, può servire saprò alzarmi

in volo e vedere dove sei, ti manderò a dire goodbye

 

 

 

mercoledì 30/11/2005 4.34

........Don Rafael............

Buenas noches da Granada..........

Torno un attimo su ieri sera, dopo che vi ho lasciato..........

Allora qui a Granada è iniziata la festa dell’Immacolata che si protrarrà fino all’8 dicembre.......

Nel Parque Central hanno illuminato un gigantesco albero di natale..........strano ammirare l’abete sotto una temperatura di 30 e più gradi.......  Ieri sera la piazza era stracolma di gente festante che attendeva l’uscita dalla cattedrale della statua della Vergine.

C’erano camion dei pompieri che facevano suonare le loro sirene, in più una serie di fuochi artificiali......più bombe, direi, che hanno iniziato a sparare come fossero una contraerei.....  Stamattina prima di andare nei rispettivi posti di lavoro siamo andati al barrio Solidariedad (l’inferno), dove abbiamo lasciato una borsa di magliette che non useremo più.......il tempo di deporle vicino ad una rete e girare un isolato, la borsa era sparita........  Sono le 8,30 ed il sole picchia già duro, fa un caldo infernale, tanto da fermarci dalla Lina Wertmüller nicas a berci una coca cola........

Salutiamo Francesca e in taxi raggiungiamo la Casa della Niñez.

Qui abbiamo appuntamento con Janine e Donna Chilo, con cui andremo al mercato a comperare le divise scolastiche per i bambini.

Al mercato entriamo nella tenda di Don Rafael ed iniziamo la contrattazione di tutto quello che ci serve.

Come in tutti i negozi dove siamo entrati ad acquistare qualcosa, la trattativa è un’ odissea...  Don Rafael annota il tutto su foglietti di carta talmente piccoli che fa una confusione pazzesca tra taglie e prezzi. La sua bottega è un via vai di persone che gli consegnano soldi, gli portano generi alimentari… mi ricorda molto una canzone di De Andrè.  Alla fine compreremo: 44 pantaloni di varie taglie per varònes(maschi), 40 camicie, 30 faldas(gonne pantalone) per le mujeres con 33 bluse........il tutto per 5.000 cordobas, l’equivalente di 300$.

Anche qui il 50% subito e l’altro alla consegna che avverrà venerdì mattina alle 10.

Lasciamo Don Rafael e andiamo verso casa, il caldo inizia ad essere insopportabile, ci vuole una bella doccia........

In hotel incontriamo Francesca, è triste, ha diagnosticato un cancro ovarico ad una donna che da un anno curavano per un’ infezione dell’ovaio....  Le ha prescritto i markers tumorali, costano 1.200 cordobas che la donna non ha........abbiamo raccontato il tutto a Laura che farà in modo che la mujer abbia la somma........

Alle 15 ripartiamo, l’afa si taglia con un machete.....andiamo alla Casa della Niñez per sistemare anche qui i conti con il nostro impresario Enriquez.....

Dobbiamo pagare il materiale per la riparazione delle sedie e dei tavolini.........

Ci racconta un po’ della sua vita e ci chiede se possiamo inserire anche sua figlia nel progetto scolastico della Casa. Di questo se ne occuperà Carla.....

Pensate che un manovale, lavorando dalla mattina alla sera compreso a volte il fine settimana, raggiunge un salario di 150$........

Un hombre che tutto il giorno taglia l’erba con un machete guadagna la simbolica cifra di 20 cordobas, le nostre vecchie 2.000 lire........Una libbra di riso costa 6 cordobas, un po’ di olio 4 cordobas......  Se gli viene un po’ di tosse e deve andare in farmacia, lo sciroppo lo paga 60 cordobas.  La speranza è di non tagliarsi e dover usufruire dell’ospedale, dove dovrebbe pagarsi il filo e le garze per la sutura.......l’unica cosa che gli rimane è alzare le mani e sperare in un miracolo di Dio.............triste.......

Rientrati in albergo per una doccia rigenerante Francesca ci regala un’altra splendida notizia....qui a Granada ci sarebbe la Dengue, la famosa febbre emorragica.........

Questa notizia le è stata data dalla dottora quando ha sentito che dormiamo senza zanzariera.........  Cmq non siamo preoccupati.........

Stasera siamo stati a cena con Laura, le abbiamo fatto conoscere il nostro ristorante preferito il J3........qualità-prezzo ottimi.....

Spero di avervi raccontato tutto,  oggi il caldo mi ha un po’ fuso......

Hasta siempre. Rafael.......

Tutto il giorno con quattro infamoni

briganti , papponi , cornuti e lacchè

tutte l’ore co’ ‘sta fetenzia

che sputa minaccia e s’à piglia co’ me

ma alla fine m’assetto papale

mi sbottono e mi leggo ‘o giornale

mi consiglio con don Raffae’

mi spiega che penso e bevimm’ò cafè

 

 

 

giovedì 01/12/2005 4.33

.........La fiesta.........

Buenos dìas Nicaragua........è arrivato il giorno della festa alla Casa della Niñez......

Stamattina abbiamo concluso gli ultimi ritocchi con la sistemazione definitiva del murales che porteremo in Italia, abbiamo seguito i lavori ormai in fase di completamento dei bagni.......ottimo lavoro.

A mezzogiorno pranzo al Cafè Ruiz, dove la signora su

nostra richiesta ci ha preparato la yuca fritta con pollo, riso e fagioli...squisita.....

Alle 14, dopo una doccia rigenerante (ne facciamo tre al giorno, mucho ma mucho calor), prendiamo il taxi e partiamo alla volta del barrio Domingazo......  Io e Valerio sfoggiamo le nostre magliette gialle, mentre Francesca la sua da assessore. Sembriamo due bodyguards........

Ci sono 64 bambini più Carla, Laura, Guillermo, Janine e altre persone........

Dopo alcuni giochi organizzati da Carla, inizia una dimostrazione di balli preparati da gruppi di niños......Si va dalla Gasolina alla Bachata alla Camisa negra.........

Poi Carla, la direttrice nazionale della Casa della Niñez, ha iniziato un lungo discorso di ringraziamento, rivolto prima di tutto ai bambini della scuola Zanibon di Padova, a noi ed alle due ragazze tedesche.........

Il punto più emozionante lo raggiungiamo al momento della consegna degli attestati con la cornice di bambini festanti e scrosci di applausi......  “ Por su valiosa colaboracion en beneficio de los Niños, niñas y adolescentes de la Casa de la Niñez, especialmente el apoyo brindado para que continuen con sus estudios en el año lectivo escola 2006...”

Muchas gracias y esperamos que regrese pronto.  Successivamente abbiamo fatto una lotteria con i regali portarti dall’Italia da Francesca........ad ognuno un pensiero.

Conclusione con refrescos e panini.......

Splendida giornata.....

Questa è l’ultima mail dal Nicaragua, domani parto per il Costarica dove i miei due compagni di viaggio mi raggiungeranno lunedì o martedì per poi proseguire insieme........

Cosa dire di questa meravigliosa esperienza di vita........

Porterò sempre con me alcune immagini indelebili, come il sorriso di questi bambini che ormai sono nostri carissimi amici...ma anche di quelli che abbiamo trovato per strada di giorno e di notte a lavorare o dormire sui marciapiedi........

La simpatia di Carla, il confusionario Guillermo, la precisione di Janine, la grinta della nostra Laura.......dovrebbero farle un monumento.....  E poi tutte le persone che ormai facevano parte della nostra vita quotidiana.....

Porterò anche l’immagine dell’inferno del barrio Solidariedad…di quei bimbi che vivono in condizioni disumane...Laura sta cercando di toglierli alla madre e farli entrare in un istituto....con la speranza di un futuro almeno dignitoso........

Adios Nicaragua........o dovrei dire arrivederci…ormai sei entrato dentro me.......lascio un amico che certamente ritroverò.....

Hasta siempre Nicaragua! Raff.

Oh freedom

oh amico

mi mancherai

 

Io parto

nel viaggio

la libertà

 

Pensami se un giorno

torni qua

io penso a voi

se un giorno tornerò qua

io penso a voi

se un giorno tornerò qua

se un giorno tornerò...

 

Oh freedom

 

 

 

venerdì 02/12/2005 3.16

..Transamerica............

Buenos dìas. Stamattina la mia sveglia è suonata alle 5,30. Oggi è il giorno dell’attraversamento della frontiera…sono un po’ teso....

Saluto i miei compañeros  che aspetterò lungo la via, saluto la signora e quel pachiderma di marito che alle 6 si sta già dondolando sulla sedia, ed esco sulla calzada.....

Un taxi mi porta al terminal del mercato dove partono i bus per Rivas......

Parte alle 6,30.

Alla fine sono costretto a far mettere il mio zaino sul tetto del bus. Il cielo è minaccioso, vedo già che dovrò mettere ad asciugare tutta la roba quando arriverò in Costarica......en Dios confidamos......  Arrivo dopo 2 ore a Rivas e subito trovo la coincidenza con il bus per Peña Blancas......con me stavolta ci sono altri gringos....

Finalmente siamo giunti alla frontiera, per entrare nella terra di mezzo mi chiedono subito un dollaro e successivamente altri due per uscire dal Nicaragua.......

Qui incontro la figlia del mais che probabilmente raggiungerà la sua isola di Wight con un’altra hippy.........

Mezz’ora di coda per il timbro d’ingresso in Costarica........altro incontro, il nostro vicino di camera che stamattina mi aveva salutato al banco del patio. Lui sta andando in Costarica con il ticabus.........però non sa che ora dovrà fare un’ interminabile coda al controllo dei bagagli.......  Mi reco insieme agli amici gringos partiti dal Messico, passati per Guatemala, Honduras e Nicaragua, alla biglietteria per i bus che ci porteranno a Liberia.......

Dopo 15 minuti sono già in viaggio.......  Saremo fermati due volte dalla polizia di frontiera che controllerà uno ad uno i passaporti......  Alle 11,45 siamo a Liberia.......durante il viaggio, mentre ero appisolato, un buon ticas ha visto bene di suonare l’armonica e di cantare per metà viaggio.  Scendo sulla panamericana e m’incammino al terminal già conosciuto all’andata.........

L’autobus per El Coco è sulla rampa di partenza, il biglietto costa 360 colones, nemmeno un dollaro........  Un’ora e sono nella località turistica del golfo del Papagayo.....

Il posto è simile a San Juan del Sur con più locali.......

La mia meta è l’hotel Puerta del Sol, gestito da due italiani, dove incontro Luisa......

L’albergo è molto bello, il prezzo si aggira sui 15 Dollari...in più hanno un ristorante dove cucinano italiano.......

Domani giornata al mare, mentre sabato escursione al parco Santa Rosa.......

Aspettando i miei compañeros per il proseguimento del viaggio insieme, vi saluto dal Costarica.........

Pura vida Rafael

Addio, non perderti

Resta allegro come sei

Dalle piste di Temuco

Alle vette di Abancay

Tieni gli occhi sempre aperti

Custodisci l’ultima idea

Noi ci prepariamo a seguirti

TRANSAMERIKA

 

 

 

sabato 03/12/2005 1.42

....playa del coco.......

Buenos dìas dal Costarica........primo giorno in terra ticas......

Sono a Playa del Coco sul golfo del Papagayo, rimarrò fermo fino al 6, poi quando i due gringos dal Nica scenderanno ci troveremo a Samarà........Infatti ho ricevuto la mail da Granada di Valerio che mi ha imposto di controllare se da Samarà si possa dopo procedere per Montezuma, poichè le strade qui fanno sembrare la Salerno-Reggio Calabria il vero miracolo italiano.......

Ieri sera abbiamo cenato al Sol y Luna, il ristorante dell’hotel sempre gestito da questa coppia di italiani, che per prezzi modici ti serve piatti di cucina nostra......infatti mi sono pappato un bel piatto di penne all’arrabbiata .....bonito......e poi il massimo si è raggiunto quando il gestore ha messo su un cd dei Nomadi, esattamente “Contro” del ‘93........Sempre Nomadi!!

Stamattina tutti al mare........il cielo da nuvoloso si è aperto in un bell’ azzurro........qui ci vuole un bel carico di crema solare........

La spiaggia è quasi deserta, la sabbia è scura di origine vulcanica, l’acqua è pulita anche se il colore è scuro......cmq il bagno è piacevole, la temp. sarà di 20 gradi........

I locali sono pieni di gringos, tanto che i gestori quando si presentano parlano subito in inglese............peccato.

Per il resto il paese è molto tranquillo....una strada principale ed alcune laterali sterrate, infatti quando si esce dall’albergo si passa tra nuvole di polvere alzate dalle auto......

Domani cercheremo di andare al parco, il problema è che il bus ti scarica sulla panamericana e poi dovresti fare 7 km a piedi.....

Ora vi saluto, si va a comer al bar Tequila gestito da

un messicano........Buenas noches. Raff

 

 

 

domenica 04/12/2005 2.28

..........pura vida.........

Buenos dìas Italia....allora fa ancora freddo?

Qui insomma si dorme con la trapunta.............  Allora ieri sera ci siamo lasciati che stavo andando al ristorantino messicano.......il titolare è un ticas, ma assomiglia molto ad un azteco, capelli lunghi e bianchi........alla fine ci ha offerto una tequila seguita da un succo di tomato e lime......  La serata l’abbiamo conclusa in un locale sulla Spiaggia, il Pura Vida. Per arrivarci si doveva attraversare un ponticello di madera pericolante.......  Qui tra pupas e pupos i drink scorrevano a fiumi.......la musica, il classico Reggaeton...ma que passò passò.......

Un’autostrada di stelle disegnava una lucente scenografia.......

Stamattina abbiamo cambiato programma, visto che il parco Santa Rosa ce lo hanno sconsigliato, ed in più è difficile da raggiungere, non ci sono autobus che portano là........Per domani abbiamo affittato una macchina ed andremo al parco Rincòn della Vieja.......  Dopo aver prelevato qualche spicciolo al banco, con un taxi siamo arrivati a Playa Ocothal..........Stupenda! una piccola baia circondata da vegetazione con un mare muy limpio........  Al bar della spiaggia incontriamo Uvi, un deutchmann uber alles che rimarrà tre mesi in Costarica.......odia i gringos che vanno a pupas, specialmente con le minorenni.........

Al giorno beve circa una trentina di

cervezas.......pura vida.....

Dal Nica intanto mi giungono notizie dalla compagnia dell’anello...oggi Francesca ha tenuto la lezione di educazione sessuale.....sono stati da Ruth e poi al mercato di Masaya a fare compere.........  Anche per oggi è tutto...Hasta luego Raff.

 

 

 

lunedì 05/12/2005 0.56

....Parque Nacional Rincon de la Vieja..........

Buenas tardes a todos, anche se quando leggerete questa mail sarà un’altro freddo lunedì mattina..........  Allora… ieri sera siamo tornati a comer al bar Tequila dal nostro ormai amico azteco...oltre a questo locale ne possiede un altro, dove ci ha invitato a bere una cerveza mentre lui cantava al karaoke canzoni di Frank Sinatra e dei Platters.....  Qui abbiamo rincontrato il nostro amico tedesco Uvi alla sua 60 cerveza, ma ci ha risposto che la noche è lunga......

Stamattina alle 8 ci hanno portato un fuoristrada per poter andare a visitare il Parque Rincòn......prima di consegnarmi la macchina mi ha fatto controllare tutta la carrozzeria, in modo che se facciamo uno striscio dovremmo pagarlo......pura vida.

Alle 9 siamo sulla panamericana, passiamo Liberia e dopo 5 km si svolta per il vulcano......saranno 16 km di puro Camel Trophy...

Nubi minacciose avvolgono il vulcano......  L’ingresso ci costa 6 dollari, da qui inizia un percorso di 6 km che entra nella foresta tropicale, guadando vari torrenti.....

La foresta assomiglia molto a quella abitata dagli Ent nella terra di mezzo, infatti mi aspetto che da un momento all’altro esca Barbalbero che mi prende sulla spalla e mi porta al fosso di Helm......

Durante il tragitto cerchiamo di scorgere tra gli alberi qualche scimmia, finchè ad un certo punto...Arghhhhhhhhhhhhh!!!!

Un urlo alla King Kong.....Spaventoso!!!

Manca solo Tarzan che si lancia con una liana.......  Finalmente arriva una famiglia di scimmie cappuccine, saltano di ramo in ramo...........  Guadiamo alcuni torrenti, la vegetazione è folta e il sentiero a volte sembra una palude.......  Ai lati del sentiero fumanti nuvole di zolfo impregnano l’aria... infatti ci sono delle pozze di acqua che bolle in continuazione…vietato fare il bagno poiché la temperatura raggiunge i 120 gradi.......  All’uscita del parco ci vengono incontro due procioni.........

Ora siamo a Liberia, la ciudad blanca per le sue caratteristiche case coloniali bianche......  E’ un po’ come Granada in Nicaragua......

Per oggi è tutto, domani inizia la nostra ultima

settimana in Centroamerica........Adiòs, Raff

 

 

 

giovedì 08/12/2005 0.59

.........la compagnia in tierra tica................

Buenos dìas...non ci siamo persi, siamo ancora qua, ormai per poco........

Oggi 6 dicembre la compagnia si è ricomposta a Liberia ed insieme siamo partiti alla volta di Montezuma........

Stamattina ho lasciato l’albergo a Playa del Coco con i sintomi della pura vida della sera prima.........  Un beso a Luisa, un saluto a Pippo......ed alle 10 prendo l’autobus che mi porterà al terminal di Liberia, dove incontrerò Valerio e Francesca partiti da Granada alle 5,30......

Durante il tragitto, la polizia ha fermato l’autobus e ha multato l’autista non so per quale infrazione........so solo che mi ha fatto ritardare di mezz’ora.........

Quando siamo entrati al terminal i due compagneros erano già sull’autobus in partenza per Puntarenas… Ricomincia il viaggio......

E’ stato uno spostamento alquanto faticoso........per fare i 100 km ci abbiamo impiegato circa 3 ore e mezza........fa un caldo boia e l’autista negli ultimi 10 km inizia a fare il servizio urbano fermandosi ogni 100 mt......

Scesi, cerchiamo subito un taxi che ci scorti al molo dove parte il ferry per la penisola di Nicoya........  Arrivati al molo, prima sorpresa.....per due giorni il ferry non funziona......bisogna prendere una lancia che si trova al porto.....

Ricarichiamo gli zaini sul taxi e ripartiamo.......la lancia sta partendo, corriamo, ma… seconda sorpresa: è full, quindi bisognerà aspettare quella delle 6 della tarde.........

Navigheremo nell’oscurità.

Alle 18 riusciamo a salpare........un’ora di navigazione...soffia un vento caldo.....

Sbarchiamo a Paquera alle 19,30, qui un furgoncino ci porterà a Montezuma.........

La strada nell’oscurità mostra tutte le sue insidie......buche così gigantesche che un’ auto normale lascerebbe tutto l’asse sul posto..

Alle 21 siamo finalmente arrivati in paese.........cerchiamo qualche albergo, alla fine troviamo delle stanze alla Cabina Tucan per 8 dollari........

Andiamo subito a cenare......stasera pizza in un piccolo locale di un’ italiana........buona compreso il caffé espresso........

Giro per il centro, una piccola strada tra locali immersi nella giungla, e poi ritorno all’albergo stremati dal viaggio...una bella doccia fredda e via a nanna...........Raff.

 

 

 

giovedì 08/12/2005 1.36

...montezuma........

Buenos dìas dal paese degli hippies........a dire il vero più che il paese dei figli dei fiori mi sembra molto quello degli alcolisti anonimi........anche se di nome fanno tutti gringos fuck you, come direbbe l’amico tedesco Uvi, ormai sponsor ufficiale di tutta la cerveza in terra tica......  Il paese cmq è molto bello, le case, i locali, gli alberghi sono tutti immersi nella vegetazione, solo una strada percorre il paese, le altre sono tutte sterrate......

Oggi siamo stati alla Playa Mancha........una piscina naturale con una spiaggia bianca formata da conchiglie ed inframmezzata da scogliere dove s’infrangono le onde........

Il sole picchia duro ,infatti mi sono leggermente scottato......anche questa è pura vida........ahi ahi.......

Prima di tuffarci nell’oceano, lungo il cammino abbiamo visitato le cascate che formano delle pozze di acqua dolce dove ci si può fare il bagno.  Un cartello all’inizio avvisa di non tuffarsi dalle rocce se non si vuole rimanere lì per sempre......  Domani andremo all’isola della Tortuga, oggi abbiamo contrattato il tour da 40 dollari, siamo arrivati a 35.......

Hasta luego a mañana........Raff.

Amico non chiedere qual è il tuo destino

un fiore avvizzisce se pensa all’autunno

i fiori che hai dentro non farli morire,

ma lascia che s’aprano ai raggi del sole.

 

 

Il sole avvizzisce se pensi al domani,

il tuo paradiso forse hai nelle mani.

Un figlio dei fiori non pensa al domani.

Un figlio dei fiori non pensa al domani

 

 

 

venerdì 09/12/2005 1.42

....Isla Tortuga................

Hola amigos, todo bien?

Stamattina siamo salpati dalla Playa de Montezuma alla conquista dell’ Isla de Tortuga come vecchi filibustieri..............

Dai 45 dollari dell’inizio trattativa per il tour compreso di immersione e comida in spiaggia, siamo arrivati a 33 dollari a testa............

Qui  nella penisola di Nicoya oggi splende un sole che ti bacia la fronte............urge crema protettiva 30...........

Prendiamo il largo alle 9,30, l’equipaggio è composto dal comandante, due mozzi, due padovani, una romana di sponda laziale, un brasiliano che ci ricorda come Roberto Baggio è amato in Brazil dopo il rigore di Pasadena, ed infine tre immancabili gringos.............  La navigazione dura 45 minuti, lasciamo nell’isola le provviste che serviranno per il pranzo e ci dirigiamo verso uno scoglio dove faremo snorkeling...........  Oltre ad una varietà di pesci tropicali abbiamo avuto la fortuna di vedere una grossa tartaruga marina.............

Dopo un’ora ci hanno sbarcato sull’isola............  paesaggio tropicale, spiaggia bianca, acqua verde trasparente................

La comida è abbondate e molto gustosa...........pollo con patate, verdura, frutta a volontà, più due cervezas a testa.............

Questa è veramente la Pura Vida.....................  Siamo rimasti in spiaggia fino alle 3 della tarde, quando il capitano è tornato a ripescarci...............

La barca ha ripreso la navigazione per Montezuma, cavalcando nel vero senso della parola le onde dell’oceano............il sole ormai sulla via del tramonto ha risaltato i colori attorno a noi...........

A metà navigazione la ciliegina sulla torta di questa splendida giornata..............una famiglia di delfini, circa una decina, ha affiancato la barca iniziando giochi circensi con l’acqua..........stupendo!!

Scendiamo al pueblo alle 16 ..........le ombre della sera ormai avanzano.........ricordiamo a todos che qui il sole sorge alle 6 e tramonta alle 17.............  Domani mattina prenderemo l’autobus per Paquera ed inizierà il nostro viaggio di ritorno..........Adiòs Montezuma..........

Hasta mañana, Rafael

 

 

 

sabato 10/12/2005 0.43

.....el ultimo dias...............

Ore 4 della tarde........siamo arrivati all’ Alajuela, ultima tappa del nostro pellegrinaggio in Centroamerica..........

Siamo partiti dal magico Montezuma stamattina alle 8,30, tra bus ,traghetti, taxi ed ancora bus, siamo giunti dov’era cominciato il nostro viaggio 28 giorni fa..........  Fra poco ci verrà a prendere un amico di famiglia di Francesca che vive a San Josè da 20 anni, ci porterà a cena.........

Che dire di questo lungo mese nel cuore dell’America latina....certamente questa esperienza ha portato dentro di me radicali cambiamenti sul modo di pensare e di affrontare la vita.......mi ha fatto capire quanto siamo stati fortunati a nascere in un’altro posto e quante volte non ce ne rendiamo nemmeno conto.......  Porterò sempre con me le indelebili foto che ormai sono stampate nella mia mente di tutte le persone e dei luoghi visitati.....

Ringrazio anche i miei  2 compagni di viaggio con i quali ho passato giornate e serate memorabili.........a parte i due desaparecidos che rincontreremo aimè domani all’aeroporto.......  Valerio, un vero soldado de America, anche se a volte è come la peperonata alle 4 di mattina.........la grintosa Francesca, una simpaticissima romana, che come dottora sicuramente  farà molta strada..........  Un ringraziamento anche a tutti gli sponsor di questa vacanza, le cervezas Toña e Victoria e la coca cola in Nicaragua che ci hanno dissetato nei momenti più difficili..........la cerveza Imperial e la Bavaria in terra ticas che ci ha fatto assaporare la Pura Vida..........inoltre le Belmont rojas e quelle blu che ci hanno fatto tossire per quasi tutta la vacanza..........

Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato al progetto Casa della Niñez..........i bimbi ve ne saranno sempre grati.........

Per finire a tutti quelli che hanno perso tempo a

leggere il mio diario.....spero di avervi regalato un

momento di svago mentale.......Adiòs

America..........General Rafael

 

 

 

sabato 10/12/2005 0.44

la ultima vez

Eh si, hemos llegado al final, todo va a terminar, asi' es la vida.

Questa mañana siamo partiti da Montezuma sulle 8 ed in due ore di bus, un bus da Camel trophy pero', siamo arrivati all'imbarco del ferry, quindi traversata del golfo di Nicoya in circa un ora e mezzo, mare azzurro, isole ovunque, coste immerse nelle palme.......muy bonito.

A Puntarenas veloce trasbordo in taxi per 1000 colones fino al terminal per el Valle Central, la zona del Costarrrrrrrrica dove c'e' San Jose', Alajuela etc, sulla meseta insomma.

Il bus e' partito alle 14 e siamo arrivati ad Alajuela alle 16, bus urbano fino al Parque Central e quindi in 5 minuti abbiamo ritrovato il nostro albergo della prima sera, l'Hotel Pacande' gestito dal señor Humberto, un colombiano che vive qui da tanti anni a che ci aveva consigliato un amico della sorella della Stefi che vive qui da due anni.

Adesso stiamo aspettando che venga qui da San Jose' un amico del papa' di Francesca che la vuole conoscere, cosa ci riserva la serata? Quien sabe? Talvez una noche loca en el Valle? Quien sabe de nuevo.

Bene, ora vado a ducharme, vi raccontero' gli ultimi dettagli dall'Italia, con un a e-mail conclusiva che scrivero' da casa.

Ha, quasi mi dimenticavo, vediamo chi di voi riesce ad indovinare cosa vuol dire qui, per i ticos, la parola chupa chupa. Bravo chi lo indovina.

Adios a todos, adios Centroamerica, regresero' muy temprano, por lo menos lo espero.

Hasta siempre compañeros.

un soldado de America.

Valerio

 

 

 

domenica 11/12/2005 14.57

...el avion perdido.......

Hola amigos, siamo arrivati nel freddo assolato veneto.......infatti questa appendice di diario ve la scrivo da casa.......il viaggio di ritorno è stato pieno di imprevisti...

Tre passi indietro.......ieri mattina, sabato 10 Dicembre, siamo arrivati in taxi all’aeroporto di Alajuela, qui abbiamo fatto il ceck-in e ci siamo imbarcati sull’aereo dell’America Airlines, destinazione Dallas.

Abbiamo ritrovato i due gringos Elena e Marco che se ne erano andati all’inizio in ferie per conto loro.....non ci hanno nemmeno rivolto la parola........

L’aereo è partito con un’ora e mezza di ritardo, questo per noi significava che a Dallas avevamo solo 40 minuti per riconoscere i bagagli, rimbarcarli per Londra, fare il biglietto.....

Siamo scesi a Dallas alle 15,40........il volo della British partiva alle 16,20.........di corsa ci catapultiamo al riconoscimento, ma vediamo che il nastro che fa scorrere i bagagli è ancora fermo..........l’adrenalina sale......alla fine riusciamo a recuperare gli zaini e farli partire per Londra.......ci mettiamo in fila per il biglietto, ma ci dicono che dobbiamo andare al punto della British........mancano 10 minuti alla chiusura del gate...........

Riusciamo a fare i biglietti...tra cui ci sono anche quelli di Elena e Marco prenotati da noi....ma loro non li vediamo.......

Corriamo al gate e riusciamo a salire...........

L’aereo parte dopo 5 minuti.........Hasta siempre!

Ma sapete la sorpresa qual’è.........????  I due imbranati hanno perso l’aereo e sono rimasti a Dallas senza bagagli.......

La vendetta è stata servita su un piatto freddo.............

Per festeggiare l’avvenimento con il Valerio ci stappiamo 4 bottiglie di Bordeaux, 4 di Cognac, 2 cervezas e i Rolling Stones in cuffia sparati a chiodo.....Pura Vida........

IL viaggio è stato fantastico, ma sapevamo già che a Londra dovevamo lo stesso correre per prendere la coincidenza per Venezia..........atterriamo alle 7 e ripartiamo alle 7,50.

Nella capitale inglese capiamo di non essere più ai tropici…-2C.

Via di corsa a fare il biglietto, saltiamo la lunga fila passando sotto le transenne.........il gate però dista 15 minuti......allora via di corsa.......arriviamo ad imbarcarci che ormai non riusciamo più a respirare.......correre con i bagagli in mano non è così semplice.......

Cmq anche questa volta i nostri eroi ce l’hanno fatta.......

Scendiamo a Venezia puntuali alle 11, andiamo a ritirare gli zaini e............tan tan…sorpresa.........li hanno persi.........sono rimasti a Londra...........

L’unica è fare la denuncia, cmq ci hanno promesso che arriveranno con il volo delle 16,45 e poi nel giro di 24 ore un express li porterà a casa........speremo ben.......

Con questo è veramente tutto........scusate per quest’ ultima intrusione............Raff

 

 

 

 

 

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