"Ticas-Nicas 2005"
Elenco completo delle email ricevute dal Nicaragua ( novembre-dicembre 2005 )
domenica 13/11/2005 5.20
La frontiera scomparsa
Rieccoci in
viaggio........siamo tornati.
Finalmente dopo
mille peripezie siamo in Nicaragua, esattamente a San Juan del Sur.
Faccio tre passi
indietro alla partenza da Padova, immersi nella nebbia padana alle 3,30 del
mattino con i cavi della batteria in via Facciolati, dove la macchina della
mamma di Francesca è rimasta bloccata...
Non poteva che
iniziare con questo imprevisto il viaggio dall’altra parte del mondo......
Cmq siamo
riusciti ad arrivare all’aeroporto, imbarcarci per Londra e successivamente
per Dallas... Durante il viaggio
con Valerio ci siamo scolati 3 bottiglie di Bordeaux français con tanto di
Cognac mettendo allegria alla truppa.......
L’altro volo è
stato per San Josè dove siamo arrivati con 40 minuti di ritardo.
Qui abbiamo preso
un taxi rigorosamente arancione (sono quelli convenzionati con gli alberghi) che
ci ha portato alla nostra meta: hotel Pacandè.
Qui avevamo prenotato una stanza per 5 a 11 dollari a testa con prima
colazione e trasporto.
Dopo una bella
dormita ( a parte il Morellato che si è lamentato perchè si russava troppo )
alle 6,30 ci siamo alzati a fare colazione, tutto a base di frutta tropicale.
Pagato il conto
ci siamo incamminati verso la fermata dell’autobus direzione Liberia, città a
nord del Costarica, e poi avremmo proseguito per la frontiera. Il pullman è arrivato alle 9,30 e ci ha impiegato circa 4
ore per la destinazione...
La Panamericana
sembra un gruviera pieno di buche.. ma non è la “ Svizzera del Centro America
“? Mi sembrava di essere sulla Salerno-Reggio Calabria......
A Liberia abbiamo pranzato al terminal e poi verso le 15 siamo saliti sul
pullman per Penas Blancas. Paesaggi
mozzafiato tra verde e cielo, Messico e nuvole...
Finalmente siamo
alla frontiera e qui inizia il pomeriggio di passione...
Intanto appena
scesi dal pullman siamo assaliti dai coyotes che ci vogliono cambiare i dollari
in cordobas e dai tassisti che ci vogliono portare in Nicaragua.......
Dopo esserci
liberati a fatica ed entrati nell’ufficio per espletare le pratiche, ci
accorgiamo che una borsa contenente le divise disegnate dai bimbi di Padova per
lo niños di Granada è rimasta nell’autobus che intanto aveva iniziato il suo
ritorno verso Liberia. Qui Valerio
ha contattato un tassista ed hanno iniziato a rincorrere il pullman.
Farà ritorno
dopo circa un’ ora con la borsa, ma talmente sconvolto per la guida del
Montoya ticas a 120 km l’ora sulla strada bagnata dalla pioggia, per aver
rischiato la vita e un paio di mutande nuove......
Intanto noi abbiamo cambiato i soldi con i coyotes e qui il secondo
imprevisto....Marco è stato truffato di ben 60 dollari....
Come succede in
questi casi, prendi e metti via, e il delinquente si era già dileguato.....
Tornato Valerio,
abbiamo trattato con un tassista che per 20 dollari ci avrebbe portato a San
Juan del Sur.. Abbiamo percorso a
piedi il km di terra di nessuno che divide il Costarica dal Nicaragua.....
Alla dogana nicas un altro posto di controllo.......non volevano farci
passare lo scatolone di farmaci che dobbiamo portare a Granada....
Anche qui
contrattazioni, spiegazioni, finché siamo riusciti a tenerci il pacco.
Finalmente siamo
saliti tutti e cinque in taxi e siamo partiti per la nostra tappa intermedia...
Ora alloggiamo
qui a San Juan del Sur, stesso albergo, stessa stanza di due anni fa...sembra
proprio un ritorno a casa.
Per festeggiare
questa interminabile giornata abbiamo cenato al nostro comedor bevendoci due
belle cervezas a testa e ascoltando di sottofondo BOB MARLEY.
Domani prenderemo una barca per tornare sulla spiaggia di Mayagal e
rilassarci un po’.... Lunedì
partiremo alla volta di Granada....... Quest’anno
non siamo solo noi due ma la compagnia si è allargata di altre tre persone,
Marco, Elena e Francesca.....quasi come la compagnia dell’anello..
E come dice Marcos alla fine di ogni suo discorso....Viva la vida
muere la muerte......alla prossima .....Raf.
lunedì 14/11/2005 3.58
Nicas......pura vida.......
Buenos dìas
amigos......
Stamattina io e
Valerio ci siamo alzati al canto del gallo verso le 5,30...ormai siamo autentici
nicas.....
Abbiamo aspettato
il risveglio di tutta la compagnia e poi siamo andati al mercato dove abbiamo
fatto un’ abbondante colazione con gallo pinto(riso e fagioli), huevo revuelto,
quezo e cafè negro... Abbiamo
fatto un po’ di spesa che serviva per il nostro pranzo sulla spiaggia di
Mayagal. Prenotata la barca per le
11, alle 9,30 eravamo già in un bar sulla spiaggia a berci una bella cerveza........
Imbarcati
all’ora prestabilita, in mezz’ora siamo arrivati a destinazione.....
Questo posto è
meta degli amanti del surf poiché
le onde che ci sono qua sono di una potenza incredibile.....
Trovato il posto
sotto un albero che ci riparava dal sole muy caliente ci siamo tuffati
nell’oceano..... Fantastico!!! Le
onde ci sbattevano di qua e di là, un vero idromassaggio naturale.......
Siamo rimasti
fino alle 4, ora in cui la barca ci avrebbe riportato a casa...
Il tempo di
prendere le nostre cose che si scatena un fortunale, tanto che la barca non
poteva venire a riva....
Alla fine giove
pluvio ha avuto clemenza di noi....la pioggia ha smesso di scendere e noi
abbiamo potuto imbarcarci per tornare a San Juan del Sur.
Il cielo aveva i mille colori del tramonto, le colline circostanti
riflettevano un verde intenso in un mare blu......un opera d’arte.......
E’ stata una
splendida giornata, domani alle 7 partiremo per Granada dove Carla ci aspetta
alla Casa della Niñez.....
Inizierà
così una nuova avventura.......
Hola Raff.
martedì 15/11/2005 4.00
Granada........American idiots........
Stamattina
sveglia alle 5,50 con musica del cellulare di Francesca.......dormito
profondamente grazie anche alla dolce nenia delle onde del Pacifico, muy
rilassante.......E’ lunedì e non si va a lavorare.:) Sistemati gli zaini,
alle 6,30 siamo sulla strada,ci dirigiamo al mercato dove parte l’autobus per
Rivas. Qui vediamo che il pullman si dirige a Managua, quindi
trattiamo con il bigliettaio per 30 cordobas a testa per farci lasciare sulla
panamericana a 5 km da Granada, da qui aspetteremo un pullman per la città.
Durante il viaggio sono successe alcune cose, la più incredibile un
preservativo usato che è volato dentro il pullman da un finestrino aperto
cadendo a pochi centimetri da me e Valerio.....etc! Poi abbiamo offerto dei biscotti a due bimbe una delle quali
aveva alzato il dito medio verso Valerio mentre la stava
fotografando........dopo i biscotti la bimba ha chiesto scusa......
Arrivati al bivio
sulla panamericana in prossimità di Granada siamo scesi.
Ci incamminiamo
lungo la carrettera dove poco dopo saliamo su un bluebird diretto in città.
Carichiamo gli
zaini, l’autobus è superaffollato, per fortuna il tragitto è breve ed in
poco tempo entriamo a Granada, la gran sultana del Nicaragua. Scendiamo al mercato tra mille colori e molti profumi non
tutti gradevoli, ci dirigiamo verso il Parque Central. Qui decidiamo di andare a
far colazione al J3 di nostra conoscenza.
Desayuno a base
di gallo pinto e huevo...Ottimo! Finita
la colazione io, Valerio e Francesca andiamo a vedere qualche albergo, lasciando
Elena e Marco a guardia degli zaini.
Il primo che
andiamo a vedere si chiama Monkey: un ostello pieno di americani stile animal
house rincoglioniti davanti alla cnn...........Cazzoni!!! Io mi chiedo che cacchio vengono a fare qui dopo anche tutti
i casini che hanno combinato un tempo.....mah!!Bocciato!!!
Andiamo quindi al
Cocibolca dove 2 anni fa ci siamo trovati bene, però le stanze più economiche
erano tutte occupate.
Arriviamo quindi
all’hospedaje Cafè Ruiz. Troviamo
due stanze, una tripla con bagno privato esterno ed una doppia con bagno in
camera. La prima per 5 dollari a testa, la seconda per 6. L’albergo è molto
curato e pulito, i proprietari molto simpatici, un bel patio, la signora ci dice
che ci può fare la colazione al mattino. Promosso!!
Andiamo a
riprendere i ragazzi al J3, ci scoliamo un’altra birra e ritorniamo al Cafè.
Riposti gli
zaini, io e Valerio decidiamo di andare a telefonare in Italia da un punto
internet. Durante il tragitto
decidiamo di fermarci alla Casa della Mujer per contattare Carla la direttrice,
la quale deve pianificare il lavoro per le prossime settimane.
Nell’attesa del
suo arrivo altre due Victoria fredde gustiamo con molto gusto...
Dopo mezz’ora
arriva Carla, una signora sulla cinquantina molto simpatica che sembra uscita da
un quadro di Botero.
Con lei torniamo
all’hotel per presentarle il resto della truppa, sopratutto Francesca ed Elena
che domani inizieranno a lavorare alla casa.....
Chiacchieriamo
un’oretta, lei ci spiega a grandi linee cosa faremo: ci porterà in alcuni
villaggi rurali ai piedi del vulcano Mombacho......
Alla fine ci
diamo appuntamento alle 7 della tarde, quando ci verrà a prendere per mostrarci
un appartamento dove potremo stabilirci in questi 20 giorni ad un prezzo
irrisorio.
Sono ormai le
tredici e sotto un sole cocente e avvolti dall’afa ritorniamo al J3 per
pranzare.
Prima facciamo
tappa al punto internet per telefonare........
Il pranzo come
sempre è stato ottimo.
Una passeggiata
sul malecòn del lago del Nicaragua facilita la digestione......
La chiesa di
Guadalupe, con le pareti che
portano ancora il segno provocato dal pirata Walker quando mise a ferro e fuoco
Granada, domina Plaza de Spagna. Le
acque del lago sono limacciose,
alcuni ragazzini nicas hanno il coraggio di farci il bagno........
Torniamo al Cafè verso le 17, una bella doccia ci toglie le fatiche
della giornata.
Anche stasera un
temporale si abbatte su di noi, togliendo per un po’ l’afa.......intanto
abbiamo comprato dei vulcani per le zanzare, qui sono minuscole ma rompono
ugualmente.
Alle !9 torna a
trovarci Carla, ci dice che
l’appartamento è
occupato…non importa, l’albergo dove
siamo è molto comodo
e non ricordo di aver mai
trovato nei miei
viaggi un bagno così grande e
pulito........Ora
andiamo a cenare.....Certo che
questi posti ti
tolgono totalmente lo
stress.....evviva il
Nicaragua....
A domani, Raffale.
mercoledì 16/11/2005 4.40
casa della ninez
Buenos dìas Nicaragua.. anche oggi sveglia a ritmo di samba del cell di Francesca ore 6,30...desayuno a base di frutta tropicale e caffé negro e via verso una nuova giornata.
Alle otto puntuale arriva a prenderci Carla ed insieme andiamo alla Casa della Mujer “ Claudia Chamorro”. La Chamorro era una donna di Granada che ancora prima della rivoluzione sandinista s’impegnò nel sociale , ma soprattutto cercò di emancipare le donne. Morì nel ‘79 pochi mesi antes del triunfo sandinista. In questa casa delle insegnanti tengono lezioni per l’avviamento al mondo del lavoro (estetica, sartoria ,informatica). Inoltre assistenza medica alle donne. Successivamente ci siamo trasferiti all’altra Casa della Mujer chiamata Casa Ixchen. Anche qui danno assistenza alle donne, soprattutto a quelle che hanno subito abusi sessuali e violenze familiari. Elena e Francesca si sono fermate qui per iniziare la loro attività di ginecologhe, anche se l’organizzazione non sembra molto efficiente. E’ tutto un po’ “vediamo cosa succede”........puro stile Sudamerica.
Io, Valerio e Marco siamo andati a fare un giro al mercato di Granada dopo esserci dati appuntamento con Carla per le 3 della tarde.
Il mercato è sempre il luogo dove pulsa la vita di una città dell’america latina.
Ci siamo fatti largo tra mille bancarelle, ognuno ha qualcosa da vendere.
Banchi di carne, di pesce, frutta e verdura. Tinozze piene di brodaglie con qualcosa che galleggia al loro interno.
T-shirts di telenovelas latino americane e l’immancabile maglietta con Van Damme. Odori di fritto, fumo, urla di venditori che ti invitano a comperare con la loro cantilena ripetuta ad oltranza.
Granada è piena di americani, ma in questi posti dove sei a contatto con il calore nicas non mettono mai piede....
Usciti da questa babilonia di sapori e odori siamo tornati alla calzada, tappa cerveza dove abbiamo conosciuto un italiano di Pisa e poi doccia all’hotel. Alle 15 Carla ci viene a riprendere ed insieme andiamo alla Casa della Niñez.
La casa si trova in un barrio che mette i brividi solo a vederlo. Strade di terra dove scorrono ruscelli di acqua putrida, case fatiscenti tutte attorno, cavalli che girano a zonzo, diciamo un posto non propriamente turistico…però affascinante.
Carla ci ha presentato ad alcuni suoi collaboratori, abbiamo conosciuto due ragazze tedesche che insegnano disegno, inglese e danza ai bimbi mentre fanno un corso di lingua spagnola.
Mancano all’appello due giapponesi che insegnano lavori di manualità.
Pianificato il programma per l’indomani, con Rosita, una collega di Carla, andremo a comperare del colore per imbiancare la casa, del filo per il ricamo, uno stereo per le lezioni di danza.
Verso le 17 siamo tornati verso il Cafè Ruiz, siamo passati davanti alla Casa della Mujer per vedere com’era andata la giornata delle ragazze.
Erano infuriate, le cose non sono andate come si pensava. Le donne visitate sono state solamente 4, a questi interessavano solo che portassero farmaci che dopo probabilmente avrebbero venduto, della loro professionalità non gliene fregava un accidenti. Francesca era così infuriata che le giugulari sembravano esploderle, Elena era inkazzata nera. Giovedì parleranno con l’altra responsabile, altrimenti per loro il lavoro è da ritenersi concluso.
Speriamo che Carla riesca a sistemare la cosa… un vero peccato perdere l’occasione di avere due dottoresse a disposizione.
Tornati all’hotel e fatta una doccia per stemperare la tensione siamo tornati al J3 a cenare.......ci siamo bevuti 4 litri di cerveza per dimenticare......... domani per me e Valerio inizierà il lavoro alla Casa con i bimbi, i ragazzi si prenderanno un giorno di libertà ed andranno a visitare il vulcan Masaya........
Hasta siempre Raff.
giovedì 17/11/2005 5.49
La camisa negra
Buenos dìas.....
Alle 8,20 viene a
prenderci all’hotel Juanita: con lei andremo a fare le compere che servono
alla Casa della Niñez.
Salutiamo il
resto della compagnia, loro andranno al vulcan Masaya e poi a visitare la città.
Abbiamo acquistato nell’ordine: 30 matasse di filo più alcuni ferri
per il ricamo,10 yard di tela, 6 pennelli più un gallone di colore bianco per
tinteggiare la casa,12 pennelli per disegnare, ed infine il pezzo grosso: uno
stereo da 400watt con 10 cd. Carichi
della spesa con un taxi siamo arrivati al barrio dove si trova la Casa.
Qui ad aspettarci
c’era Guillermo con le ragazze tedesche che stavano tenendo la lezione
d’inglese ad un gruppo di ragazzi.
Guillermo ci ha
presentato alla scolaresca spiegando il nostro progetto con la scuola di Padova,
alla fine siamo stati accolti con un applauso.....è stato molto toccante.
Abbiamo sistemato
lo stereo in una stanza, collegato le casse, inserito il cd e poi play....Tiengo
la camisa negra perchè negra tiengo l’alma.......Tutti i ragazzi si sono
messi a ballare e cantare........ Verso
mezzogiorno siamo tornati verso la calzada, ci siamo dati appuntamento per
domani alle 9 per alcuni lavori e per pianificarne altri.
Pranzo al J3
mentre anche oggi ad un certo punto della giornata la pioggia ha fatto la sua
comparsa. Ritorno al Cafe’ Ruiz,
doccia e poi via alla Casa Comunal dove si teneva la riunione con le mamme dei
bambini per vedere cosa comperare tra scarpe, camicie e pantaloni.
Carla ha spiegato
chi eravamo e cosa potevamo fare. Qui
una mamma molto dolcemente ci ha ringraziato, mentre un’altra bambina ha
chiesto se poteva avere dei quaderni per l’anno scolastico..... Io ho mostrato a tutti i presenti il filmato della festa che
abbiamo tenuto il 15 ottobre alla scuola Zanibon....Esplosione di urla quando
dal video Stefania ha nominato la Casa della Niñez di Granada Nicaragua........
Con Carla abbiamo
parlato dei problemi che si sono creati alla Casa della Mujer con le dottoresse
e le abbiamo detto se poteva intervenire per non mandare tutto in fumo.....
Le abbiamo anche
detto che per richiamare le donne della zona, per avvisarle che avevano la
possibilità di una visita ginecologica, potevamo noleggiare una macchina con
megafono stile Blues Brothers percorrendo tutte le strade della città......Vedremo
cmq domani. Nel rientro all’hotel
abbiamo incrociato il resto della compagnia di ritorno da Masaya.
Stasera mega cena a conclusione di una giornata che ci ha dato molte
soddisfazioni.
Noi siamo solo i
mandanti, volevo ringraziare tutte le persone che con le loro offerte stanno
realizzando questo progetto....
Muchas
gracias a todos.......Hasta mañana. Raff
venerdì 18/11/2005 4.55
El inodoro
Buenos dìas
Granada.......per prima cosa voglio correggere un errore di scrittura di ieri:
noi non siamo i mandanti ma gli esecutori...
Dopo i soliti
rituali del risveglio, doccia e colazione, arriva Carla che accompagna le
ragazze alla Casa della Mujer con la speranza che non succeda come ad Ixchen.
Le salutiamo ed io, Vale e Marco ci rechiamo alla Casa della Niñez.
Anche oggi il
cielo sopra Granada è coperto e l’afa ti avvolge come un costrictor.......
Ore 8,30 fermata
coca cola con tutte quelle… tutte quelle bollicine........
Dall’ hospedaje
Cafè Ruiz alla casa sono 40 min di cammino.
Entrati nel
barrio Pancasan tra scoli d’acqua, taxi, pullman che sembrano gareggiare in un
camel trophy arriviamo puntuali a destinazione.
Avevamo
appuntamento alle 9 con Guillermo, ma come in tutti i posti sudamericani gli
orari sono mucho, ma mucho flessibili, tanto che il muchacho non si è neanche
presentato.......no stress!
Alla Casa della
Niñez manca l’acqua, la corrente ce l’hanno ma non hanno la luce, inoltre
servirebbero due bagni.
Ecco che i Blues
Brothers padani hanno la folgorante idea di farli costruire.
Abbiamo
contattato il muratore che stava eseguendo i lavori nella casa a fianco, Enrique
Robierto, gli abbiamo spiegato cosa volevamo, lui ha preso le misure e ci ha
fatto il presupuesto( il preventivo nica), gli abbiamo detto che il lavoro deve
essere completato in 10 giorni.
Prima di
cominciare il lavoro ha detto che bisognava svuotare la fossa biologica, quindi
ha chiamato il Candeo nicaraguense che però gli ha proposto un tempo per noi
biblico, 15 giorni...non se puede.......Un suo amico sarebbe venuto subito ma il
liquame lo avrebbe scaricato in strada........
Noi per non far
incazzare i verdi di tutto el mundo abbiamo detto .....non se puede...
Quindi alla
conclusione l’avrebbe svuotata un po’ alla volta a mano......w il nica.
I lavori
inizieranno mañana por la mañana alle 7.
Il tutto ci costerà
13.082 cordobas, circa 800 dollari.
Abbiamo già dato
la caparra di 300$. Poi ci siamo
messi a controllare l’impianto elettrico, con Marco provetto elettricista con
un’esperienza a montare gli impianti al festival di Radio Sherwood. Ha fatto
la lista delle cose da comperare e i cowboys del nordest sono partiti alla
ricerca del materiale mancante.......tutto!
Dopo aver percorso le strade di Granada sotto il sol leone abbiamo
trovato una ferramenta dove ci siamo forniti di tutto.
Il lavoro lo
faremo domani mattina.
Siamo tornati al
Cafe Ruiz per un doccia tonificante.....intanto una pioggia durata un minuto di
orologio ha reso l’afa più cazzosa......
Nel pomeriggio io e Valerio siamo ritornati nel barrio a portare il
materiale per il giorno seguente. Janine
ci ha accompagnati al barrio Domingazo a vedere il campo da calcio nella scuola
Pablo Antonio Cuadra(poeta nica), perchè la settimana prossima vorremmo
insegnare qualche nuovo modulo di gioco ai niños.......
Ha voluto
accompagnarci perchè il posto non e’ molto sicuro per due stranieri.......
Abbiamo così
conosciuto anche una maestra della scuola, domani ci aspetta per seguire una
lezione e poter filmare la classe.
Alle 17 torniamo
verso casa........durante il tragitto tappa
cerveza.
Hasta
mañana amigos....Raff
sabato 19/11/2005 5.21
prima settimana
Buenos dìas.........allora
avete guardato sul vocabolario cosa significa el inodoro?......in poche parole
water........
Stamattina
sveglia alle 6,50, doccia, colazione con gallo pinto, huevos, quezo e cafè, così
a mezzogiorno basta una cerveza...
Io, Valerio e
Marco partiamo per la Casa della Niñez. Lungo
la strada ci fermiamo all’agencia Coca cola, ormai la signora non aspetta
nemmeno che apriamo bocca che ci serve due bottiglie.......ore 8,15.
Nel tragitto incontriamo due cavalli alla fermata dell’autobus, foto
ricordo........
Entrati alla Casa
della Niñez abbiamo costatato che i muratori erano già all’opera dalle,
verranno a lavorare anche sabato e domenica...perfecto.
Anche noi ci siamo messi subito all’opera, il compito del giorno:
portare la luce.........ormai ci sentiamo onnipotenti..
Mentre Marco ha
iniziato a sbucciare i fili, io e Valerio abbiamo dovuto tornare alla ferramenta
da donna Rachele a comperare dell’altro materiale, tra cui una coppia di neon.
Il tempo di
tornare stavolta in taxi che un temporale ha sganciato su di noi il solito
diluvio di 5 minuti.....
Ci rimettiamo al
lavoro, trapano, martello, coca cola, Bob Marley, e finalmente portiamo la luz
alla Casa......... Siamo
soddisfatti del nostro lavoro.
Alle 13,30
Guyllermo ci accompagna alla escuela del barrio dove la direttrice ci accompagna
in tutte le classi, ci presenta ed io filmo i bimbi nicas che salutano i nostri
niños italiani.....
Ci aspetta lunedì
alle 7 del mattino, quando tutta la scolaresca sul campo da basket prima di
entrare in classe canterà l’inno nicaraguense.......e noi ci saremo......
Rientriamo al
Parque Central, mentre Marco torna in albergo noi due ci sediamo al parco, c’è
un gruppo boliviano che suona con il flauto di pan........fanno veramente pena,
ma ci piace osservare il mondo che ci gira attorno.
Una bimba ci
viene a trovare, vuole sapere come ci chiamiamo, ci salta in braccio, vuole che
le scriviamo il nostro nome......poi all’improvviso scompare....
Un’altro nica si siede sulla panchina con noi ed inizia a
chiacchierare....
Alla fine
decidiamo di tornare anche noi all’albergo.
Vicino alla nostra camera dorme un gringo americano, di professione fa il
regista, ma è annoiato e da un po’ di tempo gira per il Centroamerica. Questo
tizio alla notte tiene sempre il televisore alto, tanto che noi dobbiamo battere
sul muro per fargli far silenzio, poi alla mattina ci rompe le palle se parliamo
a bassa voce sul corridoio esterno.........noi lo chiamiamo gringo, e lui
fucking italian.........
Stasera siamo
stati alla casa dei tre mondi a vedere una mostra d’arte di artisti del
Centroamerica compreso un italiano, offrivano gratis il Flor de caña.......
Domani io e
Valerio andremo a Managua e torneremo in Serata, mentre i ragazzi andranno a
Leon fino a martedì.
Anche per oggi è
tutto, qua i giorni passano, spero di non annoiarvi .Hola, Raff.
domenica 20/11/2005 4.17
Managua managua managua
Buenos dìas.
Stanotte ho dormito poco, mi sono svegliato con un tremendo mal di testa.......vabbe’,
2 Difmetrè e via.
Oggi la compagnia
si divide: le dottore con Marco vanno a Leon, torneranno martedì, i Blus
Brothers invece andranno alla capital Managua.
Alle 7,30 siamo
già in strada, non facciamo colazione ma prendiamo un taxi che ci porta al
terminal dei bus. Avete letto il
libro di Pino Cacucci ¨La polvere del Messico¨, quando gli si rompe la
macchina davanti ad un’ officina, inizia intanto a piovere, lui chiede al
meccanico se ci metterà tanto ad aggiustarla, il messicano guarda in alto la
pioggia e gli risponde...smetterà presto....
In quel momento
ha capito che aveva perso la fretta. Tutto
questo per spiegarvi che quando si sale in un autobus da queste parti bisogna
armarsi di pazienza, pian pianino si arriva dappertutto. Partiamo alle 8, i primi 5 km andremo ai 5 all’ora...no
stress.
Cmq il viaggio è
stato piacevole, scendiamo appena entrati a Managua, prendiamo al volo un
autobus cittadino e arriviamo ai piedi della Loma di Tiscapa, la collina che
domina Managua dove sopra si erge l’ombra di Sandino e sotto si nascondeva il
bunker di Somoza.
La temperatura
sarà di 35 gradi, il sole picchia come un martello pneumatico sulle nostre
cabezas.......sfiancante.
Dopo aver fatto
foto e filmati di rito andiamo verso il malecòn, prima passiamo per un
quartiere tra palazzi ridotti a scheletro ancora dai tempi rivoluzionari,
bambini alla finestra ci salutano e vogliono farsi fotografare.
Abbiamo comperato
varie confezioni di chips per regalarle ai bambini che ci chiedono un peso.
Quando arriviamo al lago le ho regalate tutte.....Ma non c’è qualcuno lassù
che dovrebbe vedere ‘ste cose...mah!!! Fermata
birra prima di collassare, il barista ci dice di tornare indietro e prendere la
strada principale per andare al lago, il barrio è muy
pericoloso......ascoltiamo.......
Arriviamo al lago
passando per la cattedrale, altro scheletro di questa città senza un
centro........ La piazza che una
volta si chiamava Plaza 19 Julio in ricordo della vittoria dei sandinisti ora si
chiama Plaza Juan Pablo II.
Pranziamo poco,
abbiamo bisogno di liquidi........ho perso il conto delle cervezas e coche
bevute........ Con un taxi andiamo
al mercato oriental, un vero caos ci attende.
Entriamo per
viuzze strettissime, sembrano labirinti pieni di gente e fa un caldo
asfissiante. La cosa che mi ha
impressionato di più: interi banchi di iguane vive legate alla bocca, vendute
per fare la zuppa.......
Nel casino
incontriamo anche Carla della Casa della Niñez.
Usciamo
sfiancati, prendiamo un autobus chiedendo informazione ad un poliziotto che in
cambio vuole un peso........
Arriviamo al
terminal per Granada, saliamo in pullman e Partiamo .Il viaggio di ritorno sarà
un’ odissea, non arriviamo mai, caldo, l’autista che raccoglie più gente
possibile..... qui non ci sono le classiche fermate, basta mettersi in strada.
Se ad ogni 10
metri ci sta una persona lui si ferma........
Arriviamo a casa
alle 18........siamo cotti nel vero senso della parola, tanto che a cena non ho
neanche fame........
Ora mi vado a
leggere Isabel Allende con il suo paese inventato........chissà che un giorno
anche qui i bambini possano fare quello che a loro più piace, cioè
giocare.....chissà........Hasta siempre! Raff.
lunedì 21/11/2005 3.37
pueblos blancos
Buenos dìas
Italia, allora fa freddo là..? Qui
oggi c’erano solo 30 gradi, un po’ nuvoloso ,ma quando il sole esce picchia
forte......
Stamattina è
venuto Enriquez all’albergo per riscuotere un po’ di dollaroni
per comperare dell’altro materiale e pagare i muchachos....hanno
lavorato anche oggi....spesi 350$.
Noi siamo partiti
poi per i pueblos blancos, sono piccoli centri situati lungo la strada che
collega Managua a Masaya......hanno conservato alcune tradizioni degli indios
chorotega e mangue, etnie che abitarono queste zone prima dell’arrivo dei
conquistadores spagnoli.......
Colazione con
coca cola. Partenza in pullman........il primo paese visitato è Niquinohomo
(valle dei guerrieri).
E’ noto per
essere il luogo di nascita del generale Sandino.
Visitiamo un
po’ il centro, il paese è deserto, sono tutti a messa....la gente è in piedi
fino all’ingresso......dal pulpito il prete urla nel vero senso della parola
la sua omelia, mentre fuori dei ragazzi fanno scoppiare dei fuochi
d’artificio...... A piedi poi
percorriamo la strada che porta all’altro Pueblo, quello di Catarina, da cui
si può vedere la laguna di Apoyo, in lontananza il lago di Nicaragua.
Percorriamo i due km in questa strada immersa nella selva.
Questo centro è
il luogo preferito dai nicas, vengono
a fare la classica gita domenicale. Oggi era la festa della patrona, quindi
molti stand gastronomici, palchi con casse che sparavano musica di ogni genere
ad alto volume.........in questo momento va molto una canzone degli Hèroes del
silencio, gruppo spagnolo dei primi anni novanta che io possiedo......
Visto che ormai
siamo un po’ nicas, anche noi ci sediamo ad ammirare la laguna con una fresca
cerveza.....e scriviamo i nostri diari tra una foto ed un video.
Anche qui tutti
ti vogliono vendere qualcosa..... Salgono
al mirador molti cow boys a cavallo con camicie da pugni sugli occhi........
Verso l’una
scendiamo sulla strada e attendiamo all’ombra l’arrivo del bus per tornare a
Granada.... Oggi ho poco da
scrivere perchè alla fine ci siamo presi un po’ di riposo anche noi, domani
mattina alle 7 andremo alla scuola a sentire cantare l’inno nazionale, poi con
Carla andremo a fare spese per i bimbi.......
Buon inizio
settimana a todos.........Raff
martedì 22/11/2005 5.52
la nica loca.......
Buenos dìas,
oggi a Granada è stata una giornata splendida, il cielo era Mexico e nuvole ed
il sole un martello pesante.
Ore 6,30, con il
taxi arriviamo alla scuola del barrio Domingazo,
tutti gli alunni si dispongono in fila, e al segno del maestro intonano
l’inno nazionale, al termine tutti diligentemente si dirigono in classe senza
mai rompere la fila.
Alle 7,30 siamo
alla Casa della Niñez ma la troviamo chiusa, gli operai stanno lavorando
sull’altra casa........aspetteremo fino alle 8,30 l’arrivo di Guillermo.
Qui non ci sono
orari, è inutile. Quando arrivano arrivano, no stress...
Le giornate a
volte dobbiamo inventarcele, io e Valerio non possiamo aspettare
l’organizzazione loro, se di organizzazione si può parlare.
Abbiamo deciso di
andare in libreria a comperare i fogli per far disegnare il murale da portare in
Italia, inoltre abbiamo comperato una sfilza di colori a
matita per los niños.
Siamo tornati al
Cafè Ruiz per una doccia ed una siesta di un’ ora per poi ripartire.
Ennesima fermata
alla ferramenta di donna Rachele per prendere del filo per portare la luce in
ufficio.......non vi dico, per trovare 3 metri di filo bipolare abbiamo girato
tutta Granada. Il caldo torrido ci
costringe con la forza a berci due coca cole di seguito.......belle fresche.
Con un taxi raggiungiamo la Niñez....qui conosciamo anche due women from
Tokyo, si fermeranno due anni a Granada, oggi insegnano a fare gli origami ai
bambini. In questo momento
all’interno della Casa ci sono i nicas, due tedesche, due italiani e due made
in Japan.......la globalizzazione avanza.......
Noi terminiamo il lavoro di elettricisti portando la luce anche nello
studio........da 5 minuti è arrivata anche l’acqua......per i miracoli ci
stiamo preparando......
Torniamo a casa
all’imbrunire, fermandoci ai Figli del mais a berci una birra.
Qui ci sediamo ad
un tavolino, di fronte ci sono due signore del posto.
Valerio appoggia
sul tavolo un vasetto di vetro tipo plasmon dove all’interno c’è della
colla che abbiamo comperato al mattino per aggiustargli los zapatos.
Il vasetto è all’interno di un sacchetto di nylon.
Una delle due signore lo vede, si alza di scatto, lo prende in mano e
urlando una frase: “ no la pega!”(probabilmente un tipo di droga, forse
colla), la lancia dall’altra parte della strada.
Io e Valerio
siamo rimasti senza parole..... Quando
siamo ritornati alla realtà, Valerio ha iniziato ad inveire contro la signora
alquanto sbronza e l’unica parola che gli è uscita dalla bocca è stata “
stupidetta “....
Vero
gentleman.......Poi, visto che la signora inveiva ancora contro di noi, si è
alterato un po’, voleva chiamare la polizia, le ha chiesto almeno i soldi
della colla, ma in tutta risposta la vecchia ha iniziato a calciarlo e cercare
di tramortirlo con qualche gancio.
Peccato che fosse
alta un metro ed un tappo, tanto che il Morellato la teneva a distanza di
sicurezza con un braccio solo.
Alla fine se n’è
andata accompagnata dall’amica più sana...
Proprio 5 minuti
dopo sono arrivati i ragazzi di ritorno da Leon.....
La compagnia
rimarrà prossimamente in tre, Elena e Marco hanno deciso di andare in
vacanza......che dire… Buena
suerte.
A
domani. Raff
mercoledì 23/11/2005 3.33
Mojito football club
Hola amigos....stamattina
ci siamo svegliati in un lago di sudore, stanotte la corrente è andata via in
tutta Granada, quindi il ventilatore funzionava ad intermittenza......
Abbiamo lasciato
le nostre sacre sindoni stampate sulle lenzuola....
Il bello è che
anche l’acqua non c’era, quindi non abbiamo potuto farci una doccia.....pura
vida....... Io, Valerio e Francesca
ce ne siamo andati al lago alle 7, ed abbiamo fatto colazione all’hotel
Granada, fronte chiesa de Guadalupe su terrazza panoramica, con musica in
sottofondo.
Alle 8,30 ci
siamo divisi: Francesca è andata al lavoro alla Casa della Mujer, noi alla
libreria dove Janine ci aspettava per fare compere..
Abbiamo
acquistato 32 cartelle, 500 quaderni, 40 scatole di colori a matita, 20
confezioni di colla da carta, 40 scatole di compassi, 200 penne, 80 gomme, 30
quaderni da colorare, 30 decimetri....per un totale di 600 dollari.
L’acquisto è
stato un’ odissea, siamo rimasti in negozio dalle 8,30 alle 12,30.
Il motivo è che
tu ordini ad una persona che stampa tutto su una fattura, poi passa di mano ad
un ragazzo che ti prepara la roba, intanto vai a pagare e poi controllano uno ad
uno gli acquisti, contando tutto anche il contenuto....il tempo non ha prezzo.
Alla fine con un furgone della libreria abbiamo portato tutto a casa di
Carla.
Salutata Janine
ce ne siamo tornati in albergo sperando in una doccia......ma ahimè l’acqua
non è tornata, però la signora dell’albergo ci ha preparato in bagno un mega
secchio con catino...il risultato è stato soddisfacente.
Alle 3 abbiamo
preso un taxi e siamo andati alla Casa della Niñez dove abbiamo trovato i
bambini intenti a colorare un murales sotto lo sguardo della gestapo
tedesca.....
Abbiamo
constatato che i lavori del bagno proseguono velocemente. Complimenti ad
Enriquez! Alle 16 tutti al campo da
calcio, entriamo di scena noi.....Mojito Football Club.
Poi maglioni per
terra e partita di pallone Una sfida essenziale senza regole e religione Tra noi
bevitori di Mojito e i fumatori di marijuana Squadra troppo vanitosa, troppo
brasiliana E quella notte fu... Mojito Football Club! Abbiamo fatto due squadre, una con me ed una con
Valerio......più che una partita è stata una caccia al pallone, con due niños
rimasti a terra dopo essere stati cecchinati con delle pallonate...per la
cronaca ha vinto la mia squadra 4 a 1.
Alla fine però
non contava il risultato, ma l’aver visto la felicità dei bimbi correre
e giocare, chi scalzo, chi con ciabatte, ma alla fine sorridente.......
E con questo anche per oggi è tutto......Hasta luego, Raff.
giovedì 24/11/2005 5.11
........siamo tutti granadini...........
Buongiorno
Italia, allora ha nevicato? Qui ancora no.......vedremo nei prossimi
giorni......... Stamattina siamo
stati svegliati dalla truppa salvadoregna alle 6, tanto che Valerio in mutande
è uscito a rimproverarli...esito: ci siamo alzati anche noi......
Siamo andati come
ieri nella terrazza al lago a fare colazione, poi ognuno per la sua strada...noi
dai bambini della Casa, Francesca dalle mujeres..... Ci siamo prefissi di terminare l’impianto elettrico, anche
se dovremo cambiare i neon vecchi che a quanto sembra si sono già bruciati....
Un gruppo di bambine che stavano alla Casa ci hanno chiesto se mettevamo
su la musica con lo stereo nuovo.....dalle prime note hanno iniziato a cantare e
ballare sui tavoli........
A mezzogiorno
abbiamo staccato la spina e tutti a casa.........
Arrivati al Cafè
Ruiz abbiamo trovato Francesca che ronfava, la giornata al villaggio rurale era
saltata... Inoltre Elena e Marco se
ne sono andati senza nemmeno avvisare e quantomeno salutare..........sembra
vadano in Honduras....per me hanno chiuso.....
Nel pomeriggio appuntamento con Laura,
arrivata ieri notte dall’Italia.....lei ha vissuto 10 anni di seguito
qui in Nicaragua dopo essere andata in pensione, la conoscono tutti.......
Le abbiamo
raccontato i problemi organizzativi che ogni giorno affrontiamo, specialmente
Francesca alla Casa della Mujer, e subito lei ha chiamato una ragazza che vive
nel barrio di Pancasal dove nemmeno i tassisti vogliono entrare.......le ha
ordinato di andare venerdì e sabato a prendere le donne con un camioncino e di
portarle a farsi visitare...... Sbalorditivo.......
Stasera siamo
stati a cena a casa di Carla....ci ha preparato pescado di acqua dolce con riso
e platano fritto...io per il pesce non vado pazzo, ma devo ammettere che era
tutto molto buono.... Laura ci ha
raccontato un po’ di storie di italiani che vivono in Nicaragua e che lei ha
conosciuto, tra cui il brigatista Casimiri.....lei dice un’ ottima
persona.....indagato in Italia per il caso Moro......poi Grillo, della banda
della Magliana, di cui tempo fa avevano fatto un servizio sulla Rai...una
pessima persona.......
Qui i giorni
trascorrono velocemente, siamo sempre in movimento, ormai per strada molti ci
salutano, nel barrio siamo di casa.......come disse JFK ” a Berlino ovest
siamo tutti berlinesi “, noi possiamo tranquillamente dire......siamo tutti
granadini.......Hasta sempre, General Rafael (i bambini oggi mi chiamavano così.......Valerio,
Comandante)...
venerdì 25/11/2005 4.35
........inferno sola andata..............
Buenos dìas
Italia.........vedo che il Tfr è passato, siamo tutti più felici e Sheva ha
segnato 4 goal......... per il prof. Ceck.........
Stamattina
abbiamo fatto colazione all’Alambra, il più lussuoso hotel di Granada........infatti
ci hanno spennato 10 dollari in tre......
Salutato
Francesca, che oggi doveva visitare un gruppo di bambini alla Casa della Mujer,
noi siano andati al mercato a fare un po’ di spesa per i nostri bimbi.
Alle 9 iniziava la nostra prima lezione di disegno con una trentina di
bambini.....
Abbiamo
distribuito a tutti una confezione di colori e dei fogli dove avrebbero scritto
il loro nome e fatto un disegno per i loro amici italianos.........il risultato
lo incolleremo in un grande cartellone che tornerà con noi in Italia.......
Al termine
dell’ora di educazione artistica inizia l’ora di musica e ballo..il
reggaeton......... Portiamo fuori
lo stereo e facciamo partire la musica.........come in tutte le feste la pista
rimane vuota...nessuno vuole essere il primo a buttarsi…poi alla fine, rotta
la timidezza, iniziano un po’ tutti a ballare......
Alla fine di
tutto questo, ad ogni bimbo distribuiamo un pacchetto di patatine con bicchiere
di coca cola.........
A mezzogiorno
tutti a casa a comer........anche noi torniamo al Cafè Ruiz.
Voglio
sottolineare che usciti dalla Casa della Niñez alcuni bimbi da lontano ci
salutavano gridandoci hola.........
Nel pomeriggio
abbiamo appuntamento con Laura, non la Pausini che qui è sempre in radio, ma la
Campanini.....
Insieme a lei
andremo a visitare il barrio Solidariedad, a trovare un bambino e una donna con
4 figli che lei ha seguito.
Ci accompagna
anche un bimbo del posto, Elio. Entriamo
nel barrio che in linea d’aria dista solo poche centinaia di metri dal nostro
albergo e quindi dalla strada principale.
Entriamo in un
girone dantesco, finchè penso di essere arrivato dritto all’inferno......
Quello che ho
visto è difficile da commentare, la videocamera l’ho lasciata in hotel per
motivi di sicurezza, ma anche se la portavo non avrei avuto la forza di filmare.
Una casa che
chiamarla con questo nome è un eufemismo…4 lamiere arrugginite e strabucate
si alzavano in mezzo ad una palude di acquitrini melmosi....circondata da fili
spinati......... Quattro ragazzini
correvano, due di loro completamente nudi.....uno scalzo......solo la bimba era
vestita.... Il più piccolo avrà
avuto 1 anno, camminava barcollando con un coltellaccio in mano........se
cadeva, non immagino dove poteva infilzarsi quell’ arma..........
La donna ha 25
anni ma gliene dai 10 in più. Siamo
entrati in quella topaia...buia...sporca...con due lettini che facevano
impressione dalla sporcizia...sopra di loro come due fantasmi dondolavano due
zanzariere strabucate. Le pareti
invase da moscerini e zanzare......era tutto uno svolazzare attorno a
noi.........
Se penso dove ho
fatto colazione alla mattina mi vergogno un po’.....
Il ritorno
dall’inferno verso casa mi ha riempito la testa di mille pensieri........una
persona che si considera umana non può vivere in queste condizioni......
Ho visto molti
documentari alla tv su certe condizioni di vita, ma vi giuro che toccarlo con
mano e vederlo con i propri occhi lascia in te una ferita che difficilmente
rimargina......
A Granada
governano i sandinisti, ma ormai i tempi della rivoluzione son finiti, anche
loro si sono imborghesiti e della povera gente non frega un cazzo a nessuno.....
Per stasera
termino qua, domani andremo con Francesca in un pueblo dove visiterà una
ventina di donne.........
Questo giorno non lo
dimenticherò più.......
Portatemi Dio
lo voglio vedere
portatemi Dio
gli devo parlare
gli voglio raccontare
di una vita che ho
vissuto
e che non ho capito
a cosa è servito
che cos’è cambiato
anzi
adesso cosa ho
guadagnato
sabato 26/11/2005 4.41
....la dottora al villaggio.......
Finalmente ha
nevicato...qui si è sciolta subito ed è uscita una giornata stupenda.......
Venerdi’ 25
novembre, quindicesimo giorno in Centroamerica.......
Stamane abbiamo
accompagnato Francesca al pueblo Diria, dove nella Casa della Mujer del posto
l’avrebbero aspettata una quindicina di donne per essere visitate.
Siamo partiti con un pick-up insieme alla dottoressa, ad un infermiera ed
altre due persone.......siamo saliti dietro.......è sempre un’ emozione
viaggiare su questo mezzo per le strade dell’America latina.....
Arrivati a destinazione, la responsabile della casa fa notare che alle 8
c’erano già 22 donne che stavano aspettando, ma vedendo che non arrivava
nessuno se ne erano andate.......organizzazione nicas.
Cmq pian pianino le mujeres sono tornate e Francesca e la dottora, con
addosso le divise disegnate dai bambini della scuola Zanibon, si sono messe
all’opera. Io ed il Morex siamo
partiti alla scoperta di questo piccolo pueblo ai piedi della laguna di Apoyo,
una volta regno della popolazione indios dei Chorotega.....
Il cielo è di un
azzurro limpido, il sole picchia ed il verde circostante della foresta riflette
il suo colore intenso......
Passiamo per il
Parque Central, andiamo su e giù per lo scivolo come degli scolaretti in gita,
tappa coca cola in una pulperia e poi ritorniamo alla casa per vedere la
situazione...
La stanza
d’aspetto è piena di donne, quindi decidiamo di andare a vedere la laguna da
questo versante dopo averla già vista da Catarina domenica.
Saliamo la
collina e dopo 500mt arriviamo in un mirador......la laguna è uno specchio blu,
circondata dalle colline di origine vulcanica.
Ora che siamo
qui, perchè non arrivare fino alla spiaggia......percorrendo una carrettera
immersa nella giungla con pendenze del 20% iniziamo la nostra discesa.......
Sembriamo due
guerriglieri di qualche rivoluzione che si fanno strada tra sterpaglie tagliate
con il machete...farfalle azzurre e di altri mille colori svolazzano intorno a
noi....
Giunti a riva, ci
viene la tentazione di farci un bagno, vista la qualità dell’acqua
limpidissima....... Ma il tempo
stringe e cominciamo la risalita........ Arriviamo
su che siamo sudati fradici, salivazione azzerata......mi manca solo di vedere
l’arcangelo Gabriele di fantozziana memoria.......qui ci vuole qualcosa di
fresco.
La nostra
salvezza, una cerveza da litro, la più buona tra tutte quelle bevute in questo
periodo in Nicaragua.......
Alle 14 torniamo
alla casa…qui una culinaria sorpresa ci attende. Infatti la responsabile ci ha
preparato il pranzo, anzi ci aspettava prima per mangiare tutti assieme.
Qui apro una
parentesi: Francesca e la dottoressa hanno fatto pausa pranzo con riso, pollo,
platano, caffé, sigaretta, mentre tutte le donne che dalle 8 erano là ad
aspettare non hanno fiatato...domanda: se succede questo in Italia minimo ti
linciano sul posto.....nica pura vida!
Alle 17 siamo
ripartiti tutti verso Granada mentre il sole va a dormire..
Ora quello che ci
manca è una bella doccia, infatti sul pick-up al ritorno abbiamo mangiato un
po’ di polvere......sorpresa, non c’è acqua, ma la signora ha preparato in
bagno un grosso catino.....ormai ci stiamo abituando....
MACCHE’ IMPORTA
SE E’ FINITA
E COSA IMPORTA SE
HO LA GOLA BRUCIATA O NO
COSA IMPORTA
S’E’ DURATA
QUELLO CHE CONTA
E’ SIA STATA
UNA SPLENDIDA
GIORNATA
STRAVISSUTA,
STRAVIZIATA, STRALUNATA
UNA SPLENDIDA
GIORNATA
SEMPRE CON IL SOLE
IN FACCIA FINO A SERA
E CHE LA SERA DI
NUOVO SARA’
domenica 27/11/2005 4.39
....un altro giorno e' andato..........
Buenos dìas,
siamo sempre qui a Granada, la gran sultana del Nicaragua........
Oggi non abbiamo
avuto molte attività degne di nota, solo Francesca ha lavorato, sono arrivate
le donne dal barrio Pantanal, dovevano essere 15 ma si sono presentate in 5....
Il bello è che
avevamo affittato un carro per andarle a prendere apposta.......
Ogni giorno come
vedete ci dobbiamo inventare qualcosa, le cinque mujeres che sono venute non
devono essere viste come una sconfitta, ma una vittoria.........in questi posti,
organizzare qualcosa è come scalare l’Everest.
Stamattina
abbiamo accompagnato Carla al mercato a comperare un paio di ciabattine per una
bambina del barrio Solidariedad, l’inferno che vi ho raccontato l’altro
giorno.
Siamo tornati sul
posto, stavolta abbiamo deciso di documentarlo con foto e video perchè vogliamo
farvelo vedere......e capirete....
Nel pomeriggio
siamo andati con Laura alla Casa della Niñez, ma l’abbiamo trovata chiusa.
Quando i bambini
ci hanno visti sono scesi in strada a salutarci al grido ” italianos “......
Piccoli
particolari che ti riempiono di gioia. Stasera
siamo tornati dopo vari giorni a cenare al J3......abbondante, speso solo 70
cordobas a testa. Tenete presente
che un cordobas equivale alle nostre vecchie 100 lire.
Un litro di birra
lo trovi dai 22 ai 25 cordobas, una coca cola da 354ml 5 cordobas, il nostro
albergo 5 dollari a testa, con bagno privato e cambio della biancheria ogni due
giorni.....facciamo ormai parte della famiglia.......
Domani mattina
abbiamo due scelte.......gita tra le isletas nel lago di Nicaragua oppure
scalata del vulcano Mombacho......
Domani lo
scoprirete.........
Buona notte Raff.
lunedì 28/11/2005 1.14
......las isletas.........
Buenos dìas a
todos...........
Alla fine abbiamo
deciso per la gita alle isletas sul lago del Nicaragua...
Stamattina al Cafè
Ruiz è venuto a prenderci in carrozza Wiston, un ragazzo nica che ormai da
alcuni giorni veniva da noi per offrirci il viaggio in barca.
“Fraubruker”
di frankesteiniana memoria i cavalli sono partiti al galoppo verso l’ignoto
porto di Punta Asese.......
Qui un mozzo ci
aspettava per l’imbarco...salpiamo alle 9......
La barca scivola
lentamente sul lago.....le isole nate dopo un eruzione vulcanica del Mombacho
sono all’incirca 366.....di media grandezza, tutte piene di vegetazione…se
qualcuno è interessato ce ne sono in vendita......
Su alcuni
isolotti si ergono come torri di guardia maestose ville con dei piccoli yacht nei loro porticcioli… Il paesaggio che si
ammira dalla barca è degno di films come Paradise o Laguna blu......
Il nostro mozzo
capitano attracca su un isolotto che si chiama Corre viento......scendiamo,
l’isola si percorre in 5 minuti, ci verranno a riprendere alle 14......
Per il momento
siamo gli unici turisti, nell’isola ci sono alcuni ristorantini, preparano le
tavole per quelli che verranno a comer.
Noi ci sediamo a
crogiolarsi al sole su tre sedie di legno e con una cerveza fresca in
mano......il sole picchia......
Quando ormai
ci sentiamo ben cotti a puntino ci spostiamo sotto la tettoia del bar ed
iniziamo una entusiasmante partita a Dama nera......
Alle 14 risalpiamo e
facciamo ritorno a Granada........
Qui sempre in
carrozza Wiston ci riporta all’albergo....doccia rigenerante e poi via a
scoprire altre viuzze di questa splendida città.
Stasera la
signora del Cafè Ruiz ci preparerà una cena tipicamente nicas..ormai siamo di
casa...... Intanto, per tamponare
la fame ci siamo fermati al Parque Central nel chiosco, un piatto di yuca ed una
coca cola...
Bueno
empezo de semana.........ora se va a magnar......
Il Re di Spagna
fece vela cercando l’isola incantata, però quell’ isola non c’era, e mai
nessuno l’ha trovata.
Svanì di prua
dalla galea, come un’idea; come una splendida utopia è andata via e non
tornerà mai più.
Le antiche carte
dei corsari portano un segno misterioso, ne parlan piano i marinari con un timor
superstizioso. Nessuno sa se c’è
davvero od è un pensiero; se a volte il vento ne ha il profumo è come il fumo
che non prendi mai!
martedì 29/11/2005 0.56
.........los zapatos..........
Hola gringos,
como estàs?
Stamattina il
cellulare-sveglia di Francesca non ha suonato e quindi ci siamo svegliati alle
7,30..... Ieri sera abbiamo fatto
le ore piccole presi da una partita all’ultimo respiro a dama nera…la bella
è stata sospesa per invasione del campo di zangudos inferociti........
Colazione con
frutta e huevo e poi ognuno per la sua strada......Francesca, l’irriducibile
laziale, con le sue donne alla Casa
della mujer.........noi alla Niñez con l’esuberante Laura Campanini....
Abbiamo finanziato l’inizio di altri lavori, tra cui la pulizia di
tutto il cortile sommerso da cianfrusaglie, la riparazione di 24 sedie per la
scuola,10 tavolini e la pittura con calce di tutto il muro perimetrale.
Con Carla poi
siamo andati in taxi dal taller de zapatos (il nostro calzolaio) ad ordinare per
gennaio 40 paia di scarpe.
Durante il
tragitto in auto abbiamo solamente nominato la parola coca cola con Laura per la
festa di mercoledì, che lei è partita subito con una filippica anti-bollicine.
Al momento di
pagare, il tassista le ha ribadito di non spendere il tutto in coca
cola.......... Con il calzolaio
abbiamo trattato l’acquisto delle scarpe per 5.000 cordobas(300$), il 50%
subito e l’altro a gennaio alla consegna del lavoro. Affare fatto!
Nel pomeriggio, dopo aver controllato gli orari degli autobus per Rivas,
siamo tornati al barrio Domingazo dove stava iniziando la lezione di disegno con
le due women from Tokyo.....Noi ci siamo persi con un po’ di art attack del
murales...fatto! fatto!
Mi sono accorto
che ormai conosciamo talmente tanta gente che quando passeggiamo per strada
molti ci salutano...più che a Padova.......
Stasera qui a
Granada inizia la festa dell’Immacolata che si protrarrà fino all’otto
dicembre......... Anche per oggi è
tutto, se ci succederà qualcosa in serata lo saprete mañana.....Hola Raff.
Ti regalo le mie
scarpe, sono nuove, prendi
anche qualche
libro, può servire saprò alzarmi
in volo e vedere
dove sei, ti manderò a dire goodbye
mercoledì 30/11/2005 4.34
........Don Rafael............
Buenas noches da
Granada..........
Torno un attimo
su ieri sera, dopo che vi ho lasciato..........
Allora qui a
Granada è iniziata la festa dell’Immacolata che si protrarrà fino all’8
dicembre.......
Nel Parque
Central hanno illuminato un gigantesco albero di natale..........strano ammirare
l’abete sotto una temperatura di 30 e più gradi.......
Ieri sera la piazza era stracolma di gente festante che attendeva
l’uscita dalla cattedrale della statua della Vergine.
C’erano camion
dei pompieri che facevano suonare le loro sirene, in più una serie di fuochi
artificiali......più bombe, direi, che hanno iniziato a sparare come fossero
una contraerei..... Stamattina
prima di andare nei rispettivi posti di lavoro siamo andati al barrio
Solidariedad (l’inferno), dove abbiamo lasciato una borsa di magliette che non
useremo più.......il tempo di deporle vicino ad una rete e girare un isolato,
la borsa era sparita........ Sono
le 8,30 ed il sole picchia già duro, fa un caldo infernale, tanto da fermarci
dalla Lina Wertmüller nicas a berci una coca cola........
Salutiamo
Francesca e in taxi raggiungiamo la Casa della Niñez.
Qui abbiamo
appuntamento con Janine e Donna Chilo, con cui andremo al mercato a comperare le
divise scolastiche per i bambini.
Al mercato
entriamo nella tenda di Don Rafael ed iniziamo la contrattazione di tutto quello
che ci serve.
Come in tutti i
negozi dove siamo entrati ad acquistare qualcosa, la trattativa è un’
odissea... Don Rafael annota il
tutto su foglietti di carta talmente piccoli che fa una confusione pazzesca tra
taglie e prezzi. La sua bottega è un via vai di persone che gli consegnano
soldi, gli portano generi alimentari… mi ricorda molto una canzone di De Andrè.
Alla fine compreremo: 44 pantaloni di varie taglie per varònes(maschi),
40 camicie, 30 faldas(gonne pantalone) per le mujeres con 33 bluse........il
tutto per 5.000 cordobas, l’equivalente di 300$.
Anche qui il 50%
subito e l’altro alla consegna che avverrà venerdì mattina alle 10.
Lasciamo Don
Rafael e andiamo verso casa, il caldo inizia ad essere insopportabile, ci vuole
una bella doccia........
In hotel
incontriamo Francesca, è triste, ha diagnosticato un cancro ovarico ad una
donna che da un anno curavano per un’ infezione dell’ovaio....
Le ha prescritto i markers tumorali, costano 1.200 cordobas che la donna
non ha........abbiamo raccontato il tutto a Laura che farà in modo che la mujer
abbia la somma........
Alle 15
ripartiamo, l’afa si taglia con un machete.....andiamo alla Casa della Niñez
per sistemare anche qui i conti con il nostro impresario Enriquez.....
Dobbiamo pagare
il materiale per la riparazione delle sedie e dei tavolini.........
Ci racconta un
po’ della sua vita e ci chiede se possiamo inserire anche sua figlia nel
progetto scolastico della Casa. Di questo se ne occuperà Carla.....
Pensate che un
manovale, lavorando dalla mattina alla sera compreso a volte il fine settimana,
raggiunge un salario di 150$........
Un hombre che
tutto il giorno taglia l’erba con un machete guadagna la simbolica cifra di 20
cordobas, le nostre vecchie 2.000 lire........Una libbra di riso costa 6
cordobas, un po’ di olio 4 cordobas......
Se gli viene un po’ di tosse e deve andare in farmacia, lo sciroppo lo
paga 60 cordobas. La speranza è di
non tagliarsi e dover usufruire dell’ospedale, dove dovrebbe pagarsi il filo e
le garze per la sutura.......l’unica cosa che gli rimane è alzare le mani e
sperare in un miracolo di Dio.............triste.......
Rientrati in
albergo per una doccia rigenerante Francesca ci regala un’altra splendida
notizia....qui a Granada ci sarebbe la Dengue, la famosa febbre
emorragica.........
Questa notizia le
è stata data dalla dottora quando ha sentito che dormiamo senza
zanzariera......... Cmq non siamo
preoccupati.........
Stasera siamo
stati a cena con Laura, le abbiamo fatto conoscere il nostro ristorante
preferito il J3........qualità-prezzo ottimi.....
Spero di avervi
raccontato tutto, oggi il caldo mi
ha un po’ fuso......
Hasta siempre.
Rafael.......
Tutto il giorno con
quattro infamoni
briganti , papponi ,
cornuti e lacchè
tutte l’ore co’
‘sta fetenzia
che sputa minaccia e
s’à piglia co’ me
ma alla fine
m’assetto papale
mi sbottono e mi
leggo ‘o giornale
mi consiglio con don
Raffae’
mi spiega che penso e
bevimm’ò cafè
giovedì 01/12/2005 4.33
.........La fiesta.........
Buenos dìas Nicaragua........è arrivato il giorno della festa alla Casa della Niñez......
Stamattina abbiamo concluso gli ultimi ritocchi con la sistemazione definitiva del murales che porteremo in Italia, abbiamo seguito i lavori ormai in fase di completamento dei bagni.......ottimo lavoro.
A mezzogiorno pranzo al Cafè Ruiz, dove la signora su
nostra richiesta ci ha preparato la yuca fritta con pollo, riso e fagioli...squisita.....
Alle 14, dopo una doccia rigenerante (ne facciamo tre al giorno, mucho ma mucho calor), prendiamo il taxi e partiamo alla volta del barrio Domingazo...... Io e Valerio sfoggiamo le nostre magliette gialle, mentre Francesca la sua da assessore. Sembriamo due bodyguards........
Ci sono 64 bambini più Carla, Laura, Guillermo, Janine e altre persone........
Dopo alcuni giochi organizzati da Carla, inizia una dimostrazione di balli preparati da gruppi di niños......Si va dalla Gasolina alla Bachata alla Camisa negra.........
Poi Carla, la direttrice nazionale della Casa della Niñez, ha iniziato un lungo discorso di ringraziamento, rivolto prima di tutto ai bambini della scuola Zanibon di Padova, a noi ed alle due ragazze tedesche.........
Il punto più
emozionante lo raggiungiamo al momento della consegna degli attestati con la
cornice di bambini festanti e scrosci di applausi......
“ Por su valiosa
colaboracion en beneficio de los Niños, niñas y adolescentes de la Casa de la
Niñez, especialmente el apoyo brindado para que continuen con sus estudios en
el año lectivo escola 2006...”
Muchas gracias y esperamos que regrese pronto. Successivamente abbiamo fatto una lotteria con i regali portarti dall’Italia da Francesca........ad ognuno un pensiero.
Conclusione con refrescos e panini.......
Splendida giornata.....
Questa è l’ultima mail dal Nicaragua, domani parto per il Costarica dove i miei due compagni di viaggio mi raggiungeranno lunedì o martedì per poi proseguire insieme........
Cosa dire di questa meravigliosa esperienza di vita........
Porterò sempre con me alcune immagini indelebili, come il sorriso di questi bambini che ormai sono nostri carissimi amici...ma anche di quelli che abbiamo trovato per strada di giorno e di notte a lavorare o dormire sui marciapiedi........
La simpatia di Carla, il confusionario Guillermo, la precisione di Janine, la grinta della nostra Laura.......dovrebbero farle un monumento..... E poi tutte le persone che ormai facevano parte della nostra vita quotidiana.....
Porterò anche l’immagine dell’inferno del barrio Solidariedad…di quei bimbi che vivono in condizioni disumane...Laura sta cercando di toglierli alla madre e farli entrare in un istituto....con la speranza di un futuro almeno dignitoso........
Adios Nicaragua........o dovrei dire arrivederci…ormai sei entrato dentro me.......lascio un amico che certamente ritroverò.....
Hasta siempre Nicaragua! Raff.
Oh freedom
oh amico
mi mancherai
Io parto
nel viaggio
la libertà
Pensami se un giorno
torni qua
io penso a voi
se un giorno tornerò qua
io penso a voi
se un giorno tornerò qua
se un giorno tornerò...
Oh freedom
venerdì 02/12/2005 3.16
..Transamerica............
Buenos dìas.
Stamattina la mia sveglia è suonata alle 5,30. Oggi è il giorno
dell’attraversamento della frontiera…sono un po’ teso....
Saluto i miei
compañeros che aspetterò lungo la
via, saluto la signora e quel pachiderma di marito che alle 6 si sta già
dondolando sulla sedia, ed esco sulla calzada.....
Un taxi mi porta
al terminal del mercato dove partono i bus per Rivas......
Parte alle 6,30.
Alla fine sono
costretto a far mettere il mio zaino sul tetto del bus. Il cielo è minaccioso,
vedo già che dovrò mettere ad asciugare tutta la roba quando arriverò in
Costarica......en Dios confidamos...... Arrivo
dopo 2 ore a Rivas e subito trovo la coincidenza con il bus per Peña Blancas......con
me stavolta ci sono altri gringos....
Finalmente siamo
giunti alla frontiera, per entrare nella terra di mezzo mi chiedono subito un
dollaro e successivamente altri due per uscire dal Nicaragua.......
Qui incontro la
figlia del mais che probabilmente raggiungerà la sua isola di Wight con
un’altra hippy.........
Mezz’ora di
coda per il timbro d’ingresso in Costarica........altro incontro, il nostro
vicino di camera che stamattina mi aveva salutato al banco del patio. Lui sta
andando in Costarica con il ticabus.........però non sa che ora dovrà fare
un’ interminabile coda al controllo dei bagagli....... Mi reco insieme agli amici gringos partiti dal Messico,
passati per Guatemala, Honduras e Nicaragua, alla biglietteria per i bus che ci
porteranno a Liberia.......
Dopo 15 minuti
sono già in viaggio....... Saremo
fermati due volte dalla polizia di frontiera che controllerà uno ad uno i
passaporti...... Alle 11,45 siamo a
Liberia.......durante il viaggio, mentre ero appisolato, un buon ticas ha visto
bene di suonare l’armonica e di cantare per metà viaggio.
Scendo sulla panamericana e m’incammino al terminal già conosciuto
all’andata.........
L’autobus per
El Coco è sulla rampa di partenza, il biglietto costa 360 colones, nemmeno un
dollaro........ Un’ora e sono
nella località turistica del golfo del Papagayo.....
Il posto è
simile a San Juan del Sur con più locali.......
La mia meta è
l’hotel Puerta del Sol, gestito da due italiani, dove incontro Luisa......
L’albergo è
molto bello, il prezzo si aggira sui 15 Dollari...in più hanno un ristorante
dove cucinano italiano.......
Domani giornata
al mare, mentre sabato escursione al parco Santa Rosa.......
Aspettando i miei
compañeros per il proseguimento del viaggio insieme, vi saluto dal
Costarica.........
Pura vida Rafael
Addio, non perderti
Resta allegro come
sei
Dalle piste di Temuco
Alle vette di Abancay
Tieni gli occhi
sempre aperti
Custodisci l’ultima
idea
Noi ci prepariamo a
seguirti
TRANSAMERIKA
sabato 03/12/2005 1.42
....playa del coco.......
Buenos dìas dal
Costarica........primo giorno in terra ticas......
Sono a Playa del
Coco sul golfo del Papagayo, rimarrò fermo fino al 6, poi quando i due gringos
dal Nica scenderanno ci troveremo a Samarà........Infatti ho ricevuto la mail
da Granada di Valerio che mi ha imposto di controllare se da Samarà si possa
dopo procedere per Montezuma, poichè le strade qui fanno sembrare la
Salerno-Reggio Calabria il vero miracolo italiano.......
Ieri sera abbiamo
cenato al Sol y Luna, il ristorante dell’hotel sempre gestito da questa coppia
di italiani, che per prezzi modici ti serve piatti di cucina nostra......infatti
mi sono pappato un bel piatto di penne all’arrabbiata .....bonito......e poi
il massimo si è raggiunto quando il gestore ha messo su un cd dei Nomadi,
esattamente “Contro” del ‘93........Sempre Nomadi!!
Stamattina tutti
al mare........il cielo da nuvoloso si è aperto in un bell’
azzurro........qui ci vuole un bel carico di crema solare........
La spiaggia è
quasi deserta, la sabbia è scura di origine vulcanica, l’acqua è pulita
anche se il colore è scuro......cmq il bagno è piacevole, la temp. sarà di 20
gradi........
I locali sono
pieni di gringos, tanto che i gestori quando si presentano parlano subito in
inglese............peccato.
Per il resto il
paese è molto tranquillo....una strada principale ed alcune laterali sterrate,
infatti quando si esce dall’albergo si passa tra nuvole di polvere alzate
dalle auto......
Domani cercheremo
di andare al parco, il problema è che il bus ti scarica sulla panamericana e
poi dovresti fare 7 km a piedi.....
Ora vi saluto, si
va a comer al bar Tequila gestito da
un
messicano........Buenas noches. Raff
domenica 04/12/2005 2.28
..........pura vida.........
Buenos dìas
Italia....allora fa ancora freddo?
Qui insomma si
dorme con la trapunta............. Allora
ieri sera ci siamo lasciati che stavo andando al ristorantino messicano.......il
titolare è un ticas, ma assomiglia molto ad un azteco, capelli lunghi e
bianchi........alla fine ci ha offerto una tequila seguita da un succo di tomato
e lime...... La serata l’abbiamo
conclusa in un locale sulla Spiaggia, il Pura Vida. Per arrivarci si doveva
attraversare un ponticello di madera pericolante.......
Qui tra pupas e pupos i drink scorrevano a fiumi.......la musica, il
classico Reggaeton...ma que passò passò.......
Un’autostrada
di stelle disegnava una lucente scenografia.......
Stamattina
abbiamo cambiato programma, visto che il parco Santa Rosa ce lo hanno
sconsigliato, ed in più è difficile da raggiungere, non ci sono autobus che
portano là........Per domani abbiamo affittato una macchina ed andremo al parco
Rincòn della Vieja....... Dopo
aver prelevato qualche spicciolo al banco, con un taxi siamo arrivati a Playa
Ocothal..........Stupenda! una piccola baia circondata da vegetazione con un
mare muy limpio........ Al bar
della spiaggia incontriamo Uvi, un deutchmann uber alles che rimarrà tre mesi
in Costarica.......odia i gringos che vanno a pupas, specialmente con le
minorenni.........
Al giorno beve circa
una trentina di
cervezas.......pura
vida.....
Dal Nica intanto
mi giungono notizie dalla compagnia dell’anello...oggi Francesca ha tenuto la
lezione di educazione sessuale.....sono stati da Ruth e poi al mercato di Masaya
a fare compere......... Anche per
oggi è tutto...Hasta luego Raff.
l
unedì 05/12/2005 0.56....Parque Nacional Rincon de la Vieja..........
Buenas tardes a
todos, anche se quando leggerete questa mail sarà un’altro freddo lunedì
mattina.......... Allora… ieri
sera siamo tornati a comer al bar Tequila dal nostro ormai amico azteco...oltre
a questo locale ne possiede un altro, dove ci ha invitato a bere una cerveza
mentre lui cantava al karaoke canzoni di Frank Sinatra e dei Platters.....
Qui abbiamo rincontrato il nostro amico tedesco Uvi alla sua 60 cerveza,
ma ci ha risposto che la noche è lunga......
Stamattina alle 8
ci hanno portato un fuoristrada per poter andare a visitare il Parque Rincòn......prima
di consegnarmi la macchina mi ha fatto controllare tutta la carrozzeria, in modo
che se facciamo uno striscio dovremmo pagarlo......pura vida.
Alle 9 siamo
sulla panamericana, passiamo Liberia e dopo 5 km si svolta per il
vulcano......saranno 16 km di puro Camel Trophy...
Nubi minacciose
avvolgono il vulcano...... L’ingresso
ci costa 6 dollari, da qui inizia un percorso di 6 km che entra nella foresta
tropicale, guadando vari torrenti.....
La foresta
assomiglia molto a quella abitata dagli Ent nella terra di mezzo, infatti mi
aspetto che da un momento all’altro esca Barbalbero che mi prende sulla spalla
e mi porta al fosso di Helm......
Durante il
tragitto cerchiamo di scorgere tra gli alberi qualche scimmia, finchè ad un
certo punto...Arghhhhhhhhhhhhh!!!!
Un urlo alla King
Kong.....Spaventoso!!!
Manca solo Tarzan
che si lancia con una liana....... Finalmente
arriva una famiglia di scimmie cappuccine, saltano di ramo in ramo...........
Guadiamo alcuni torrenti, la vegetazione è folta e il sentiero a volte
sembra una palude....... Ai lati
del sentiero fumanti nuvole di zolfo impregnano l’aria... infatti ci sono
delle pozze di acqua che bolle in continuazione…vietato fare il bagno poiché
la temperatura raggiunge i 120 gradi.......
All’uscita del parco ci vengono incontro due procioni.........
Ora siamo a
Liberia, la ciudad blanca per le sue caratteristiche case coloniali
bianche...... E’ un po’ come
Granada in Nicaragua......
Per oggi è
tutto, domani inizia la nostra ultima
settimana in
Centroamerica........Adiòs, Raff
giovedì 08/12/2005 0.59
.........la compagnia in tierra tica................
Buenos dìas...non
ci siamo persi, siamo ancora qua, ormai per poco........
Oggi 6 dicembre
la compagnia si è ricomposta a Liberia ed insieme siamo partiti alla volta di
Montezuma........
Stamattina ho
lasciato l’albergo a Playa del Coco con i sintomi della pura vida della sera
prima......... Un beso a Luisa, un
saluto a Pippo......ed alle 10 prendo l’autobus che mi porterà al terminal di
Liberia, dove incontrerò Valerio e Francesca partiti da Granada alle 5,30......
Durante il
tragitto, la polizia ha fermato l’autobus e ha multato l’autista non so per
quale infrazione........so solo che mi ha fatto ritardare di mezz’ora.........
Quando siamo
entrati al terminal i due compagneros erano già sull’autobus in partenza per
Puntarenas… Ricomincia il viaggio......
E’ stato uno
spostamento alquanto faticoso........per fare i 100 km ci abbiamo impiegato
circa 3 ore e mezza........fa un caldo boia e l’autista negli ultimi 10 km
inizia a fare il servizio urbano fermandosi ogni 100 mt......
Scesi, cerchiamo
subito un taxi che ci scorti al molo dove parte il ferry per la penisola di
Nicoya........ Arrivati al molo,
prima sorpresa.....per due giorni il ferry non funziona......bisogna prendere
una lancia che si trova al porto.....
Ricarichiamo gli
zaini sul taxi e ripartiamo.......la lancia sta partendo, corriamo, ma…
seconda sorpresa: è full, quindi bisognerà aspettare quella delle 6 della
tarde.........
Navigheremo
nell’oscurità.
Alle 18 riusciamo
a salpare........un’ora di navigazione...soffia un vento caldo.....
Sbarchiamo a
Paquera alle 19,30, qui un furgoncino ci porterà a Montezuma.........
La strada
nell’oscurità mostra tutte le sue insidie......buche così gigantesche che
un’ auto normale lascerebbe tutto l’asse sul posto..
Alle 21 siamo
finalmente arrivati in paese.........cerchiamo qualche albergo, alla fine
troviamo delle stanze alla Cabina Tucan per 8 dollari........
Andiamo subito a
cenare......stasera pizza in un piccolo locale di un’ italiana........buona
compreso il caffé espresso........
Giro per il
centro, una piccola strada tra locali immersi nella giungla, e poi ritorno
all’albergo stremati dal viaggio...una bella doccia fredda e via a
nanna...........Raff.
giovedì 08/12/2005 1.36
...montezuma........
Buenos dìas dal
paese degli hippies........a dire il vero più che il paese dei figli dei fiori
mi sembra molto quello degli alcolisti anonimi........anche se di nome fanno
tutti gringos fuck you, come direbbe l’amico tedesco Uvi, ormai sponsor
ufficiale di tutta la cerveza in terra tica......
Il paese cmq è molto bello, le case, i locali, gli alberghi sono tutti
immersi nella vegetazione, solo una strada percorre il paese, le altre sono
tutte sterrate......
Oggi siamo stati
alla Playa Mancha........una piscina naturale con una spiaggia bianca formata da
conchiglie ed inframmezzata da scogliere dove s’infrangono le onde........
Il sole picchia
duro ,infatti mi sono leggermente scottato......anche questa è pura vida........ahi
ahi.......
Prima di tuffarci
nell’oceano, lungo il cammino abbiamo visitato le cascate che formano delle
pozze di acqua dolce dove ci si può fare il bagno. Un cartello all’inizio avvisa di non tuffarsi dalle rocce
se non si vuole rimanere lì per sempre......
Domani andremo all’isola della Tortuga, oggi abbiamo contrattato il
tour da 40 dollari, siamo arrivati a 35.......
Hasta
luego a mañana........Raff.
Amico non
chiedere qual è il tuo destino
un fiore
avvizzisce se pensa all’autunno
i fiori che hai
dentro non farli morire,
ma lascia che
s’aprano ai raggi del sole.
Il sole
avvizzisce se pensi al domani,
il tuo paradiso
forse hai nelle mani.
Un figlio dei
fiori non pensa al domani.
Un figlio dei
fiori non pensa al domani
venerdì 09/12/2005 1.42
....Isla Tortuga................
Hola amigos, todo
bien?
Stamattina siamo
salpati dalla Playa de Montezuma alla conquista dell’ Isla de Tortuga come
vecchi filibustieri..............
Dai 45 dollari
dell’inizio trattativa per il tour compreso di immersione e comida in
spiaggia, siamo arrivati a 33 dollari a testa............
Qui
nella penisola di Nicoya oggi splende un sole che ti bacia la
fronte............urge crema protettiva 30...........
Prendiamo il
largo alle 9,30, l’equipaggio è composto dal comandante, due mozzi, due
padovani, una romana di sponda laziale, un brasiliano che ci ricorda come
Roberto Baggio è amato in Brazil dopo il rigore di Pasadena, ed infine tre
immancabili gringos............. La
navigazione dura 45 minuti, lasciamo nell’isola le provviste che serviranno
per il pranzo e ci dirigiamo verso uno scoglio dove faremo snorkeling...........
Oltre ad una varietà di pesci tropicali abbiamo avuto la fortuna di
vedere una grossa tartaruga marina.............
Dopo un’ora ci
hanno sbarcato sull’isola............ paesaggio
tropicale, spiaggia bianca, acqua verde trasparente................
La comida è
abbondate e molto gustosa...........pollo con patate, verdura, frutta a volontà,
più due cervezas a testa.............
Questa è
veramente la Pura Vida.....................
Siamo rimasti in spiaggia fino alle 3 della tarde, quando il capitano è
tornato a ripescarci...............
La barca ha
ripreso la navigazione per Montezuma, cavalcando nel vero senso della parola le
onde dell’oceano............il sole ormai sulla via del tramonto ha risaltato
i colori attorno a noi...........
A metà
navigazione la ciliegina sulla torta di questa splendida
giornata..............una famiglia di delfini, circa una decina, ha affiancato
la barca iniziando giochi circensi con l’acqua..........stupendo!!
Scendiamo al
pueblo alle 16 ..........le ombre della sera ormai avanzano.........ricordiamo a
todos che qui il sole sorge alle 6 e tramonta alle 17.............
Domani mattina prenderemo l’autobus per Paquera ed inizierà il nostro
viaggio di ritorno..........Adiòs Montezuma..........
Hasta
mañana, Rafael
sabato 10/12/2005 0.43
.....el ultimo dias...............
Ore 4 della
tarde........siamo arrivati all’ Alajuela, ultima tappa del nostro
pellegrinaggio in Centroamerica..........
Siamo partiti dal
magico Montezuma stamattina alle 8,30, tra bus ,traghetti, taxi ed ancora bus,
siamo giunti dov’era cominciato il nostro viaggio 28 giorni fa..........
Fra poco ci verrà a prendere un amico di famiglia di Francesca che vive
a San Josè da 20 anni, ci porterà a cena.........
Che dire di
questo lungo mese nel cuore dell’America latina....certamente questa
esperienza ha portato dentro di me radicali cambiamenti sul modo di pensare e di
affrontare la vita.......mi ha fatto capire quanto siamo stati fortunati a
nascere in un’altro posto e quante volte non ce ne rendiamo nemmeno
conto....... Porterò sempre con me
le indelebili foto che ormai sono stampate nella mia mente di tutte le persone e
dei luoghi visitati.....
Ringrazio anche i
miei 2 compagni di viaggio con i
quali ho passato giornate e serate memorabili.........a parte i due
desaparecidos che rincontreremo aimè domani all’aeroporto.......
Valerio, un vero soldado de America, anche se a volte è come la
peperonata alle 4 di mattina.........la grintosa Francesca, una simpaticissima
romana, che come dottora sicuramente farà
molta strada.......... Un
ringraziamento anche a tutti gli sponsor di questa vacanza, le cervezas Toña e
Victoria e la coca cola in Nicaragua che ci hanno dissetato nei momenti più
difficili..........la cerveza Imperial e la Bavaria in terra ticas che ci ha
fatto assaporare la Pura Vida..........inoltre le Belmont rojas e quelle blu che
ci hanno fatto tossire per quasi tutta la vacanza..........
Un grazie a tutti
quelli che hanno partecipato al progetto Casa della Niñez..........i bimbi ve
ne saranno sempre grati.........
Per finire a tutti
quelli che hanno perso tempo a
leggere il mio
diario.....spero di avervi regalato un
momento di svago
mentale.......Adiòs
America..........General
Rafael
sabato 10/12/2005 0.44
la ultima vez
Eh si, hemos llegado al final, todo va a terminar, asi' es la vida.
Questa mañana siamo partiti da Montezuma sulle 8 ed in due ore di bus, un bus da Camel trophy pero', siamo arrivati all'imbarco del ferry, quindi traversata del golfo di Nicoya in circa un ora e mezzo, mare azzurro, isole ovunque, coste immerse nelle palme.......muy bonito.
A Puntarenas veloce trasbordo in taxi per 1000 colones fino al terminal per el Valle Central, la zona del Costarrrrrrrrica dove c'e' San Jose', Alajuela etc, sulla meseta insomma.
Il bus e' partito alle 14 e siamo arrivati ad Alajuela alle 16, bus urbano fino al Parque Central e quindi in 5 minuti abbiamo ritrovato il nostro albergo della prima sera, l'Hotel Pacande' gestito dal señor Humberto, un colombiano che vive qui da tanti anni a che ci aveva consigliato un amico della sorella della Stefi che vive qui da due anni.
Adesso stiamo aspettando che venga qui da San Jose' un amico del papa' di Francesca che la vuole conoscere, cosa ci riserva la serata? Quien sabe? Talvez una noche loca en el Valle? Quien sabe de nuevo.
Bene, ora vado a ducharme, vi raccontero' gli ultimi dettagli dall'Italia, con un a e-mail conclusiva che scrivero' da casa.
Ha, quasi mi dimenticavo, vediamo chi di voi riesce ad indovinare cosa vuol dire qui, per i ticos, la parola chupa chupa. Bravo chi lo indovina.
Adios a todos, adios Centroamerica, regresero' muy temprano, por lo menos lo espero.
Hasta siempre compañeros.
un soldado de America.
Valerio
domenica 11/12/2005 14.57
...el avion perdido.......
Hola amigos,
siamo arrivati nel freddo assolato veneto.......infatti questa appendice di
diario ve la scrivo da casa.......il viaggio di ritorno è stato pieno di
imprevisti...
Tre passi
indietro.......ieri mattina, sabato 10 Dicembre, siamo arrivati in taxi
all’aeroporto di Alajuela, qui abbiamo fatto il ceck-in e ci siamo imbarcati
sull’aereo dell’America Airlines, destinazione Dallas.
Abbiamo ritrovato
i due gringos Elena e Marco che se ne erano andati all’inizio in ferie per
conto loro.....non ci hanno nemmeno rivolto la parola........
L’aereo è
partito con un’ora e mezza di ritardo, questo per noi significava che a Dallas
avevamo solo 40 minuti per riconoscere i bagagli, rimbarcarli per Londra, fare
il biglietto.....
Siamo scesi a
Dallas alle 15,40........il volo della British partiva alle 16,20.........di
corsa ci catapultiamo al riconoscimento, ma vediamo che il nastro che fa
scorrere i bagagli è ancora fermo..........l’adrenalina sale......alla fine
riusciamo a recuperare gli zaini e farli partire per Londra.......ci mettiamo in
fila per il biglietto, ma ci dicono che dobbiamo andare al punto della British........mancano
10 minuti alla chiusura del gate...........
Riusciamo a fare
i biglietti...tra cui ci sono anche quelli di Elena e Marco prenotati da
noi....ma loro non li vediamo.......
Corriamo al gate e
riusciamo a salire...........
L’aereo parte
dopo 5 minuti.........Hasta siempre!
Ma sapete la
sorpresa qual’è.........???? I
due imbranati hanno perso l’aereo e sono rimasti a Dallas senza bagagli.......
La vendetta è
stata servita su un piatto freddo.............
Per festeggiare
l’avvenimento con il Valerio ci stappiamo 4 bottiglie di Bordeaux, 4 di
Cognac, 2 cervezas e i Rolling Stones in cuffia sparati a chiodo.....Pura
Vida........
IL viaggio è
stato fantastico, ma sapevamo già che a Londra dovevamo lo stesso correre per
prendere la coincidenza per Venezia..........atterriamo alle 7 e ripartiamo alle
7,50.
Nella capitale
inglese capiamo di non essere più ai tropici…-2C.
Via di corsa a
fare il biglietto, saltiamo la lunga fila passando sotto le transenne.........il
gate però dista 15 minuti......allora via di corsa.......arriviamo ad
imbarcarci che ormai non riusciamo più a respirare.......correre con i bagagli
in mano non è così semplice.......
Cmq anche questa
volta i nostri eroi ce l’hanno fatta.......
Scendiamo a
Venezia puntuali alle 11, andiamo a ritirare gli zaini e............tan tan…sorpresa.........li
hanno persi.........sono rimasti a Londra...........
L’unica è fare
la denuncia, cmq ci hanno promesso che arriveranno con il volo delle 16,45 e poi
nel giro di 24 ore un express li porterà a casa........speremo ben.......
Con questo è
veramente tutto........scusate per quest’ ultima intrusione............Raff