THAILANDIA ON THE ROAD, ON THE BUS, ON THE AIR, ON THE BOAT , ON THE TRAIN & ON THE TUK TUK
Diario di viaggio 2004
...si abbiamo proprio utilizzato tutti i mezzi possibili ed immaginabili per questa nostra vacanza in Oriente svolta nell’estate del 2004.
13
luglio
Il nostro viaggio comincia il 13 luglio con un volo da Milano a Bangkok: partiamo dall’aeroporto della Malpensa alle 15 con un volo della Thay (molto comodo e tranquillo) per arrivare nella capitale thailandese il giorno successivo alle 6.25 dopo circa 10 ore e mezza di volo.
14
luglio
Il primo impatto con Bangkok è molto forte: usciti dall’aeroporto ci assale un caldo soffocante con un’ umidità del 90% e troviamo fin da subito una città caotica con un traffico allucinante.
Come da consuetudine, a parte il volo andata e ritorno Milano-Bangkok, non avevamo prenotato niente, quindi arrivati in città ci siamo fatti portare dal taxi nella zona di Thanom Silom e li abbiamo trovato un albergo abbastanza economico: l’Intown Residence, in Thanon Charoen Krung n° 1086.
Per 700 bath (circa 14€) prendiamo una doppia con bagno e con colazione inclusa nel prezzo. L’Hotel è piuttosto centrale, le camere hanno la tv, l’aria condizionata e il telefono, una buona soluzione di fascia intermedia…
Comunque dopo una veloce doccia (ne faremo mediamente 3 o 4 al giorno) usciamo subito alla scoperta di Bangkok. La nostra prima tappa è Chinatown che raggiungiamo con un imbarcazione della Chao Phraya River Express, una società che gestisce un servizio di battelli sul Mae Nam Chao Phraya.
Il molo d’imbarco è a poche centinaia di metri dal nostro hotel e questo mezzo sarà per tutti i giorni di permanenza a Bangkok il nostro preferito, anche perché molto piacevole e veloce. Molte zone della Capitale sono facilmente raggiungibili con questo mezzo, che oltre che essere comodo è anche molto economico (6 bath a viaggio, circa 13 cents di euro), lo consigliamo a tutti, inoltre permette di vedere Bangkok da un’altra prospettiva (quella del fiume) sempre molto particolare ed affascinante.
Come detto la prima tappa è stata Chinatown: a posteriori devo ammettere che la scelta non fu così azzeccata, in quanto se Bangkok è già di per se una città difficile da affrontare per un occidentale, Chinatown è un eccesso di Bangkok: è un susseguirsi caotico e affollato di negozi di gioielli, casalinghi, alimentari all’ingrosso, tessuti e decine di altri piccoli esercizi. È un luogo ottimo dove fare acquisti, perché qui i vari articoli costano quasi sempre meno che altrove però la confusione ed il caos sono veramente eccessivi, anche gli odori, soprattutto di carne e pesce essiccati e di spezie, sono stordenti e non ultimo calcolate che i turisti sono veramente pochi (e questo potrebbe anche essere un punto a favore…). Se volete un consiglio visitatela pure, ma solo dopo 1-2 giorni nelle zone più turistiche, giusto per farvi un attimo le “ossa”…noi, come detto, la visitiamo appena arrivati: da vedere soprattutto il via vai della gente , il mercato dove si vende di tutto e la concitazione generale che vi coinvolgerà sicuramente. Da Chinatown passiamo al quartiere Indiano dove ci fermiamo a mangiare in un ottimo ristorante segnalato dalla Lonely Placet. il Royal India, (abbiamo speso circa 4€ in due mangiando in abbondanza). Finito il pranzo torniamo in albergo e per la prima volta prendiamo il mitico tuk-tuk: queste “simil ape-Piaggio” riccamente adornate di lucine multicolor, sono sicuramente un’esperienza da non perdere in un viaggio in Thailandia, ma con alcune importanti raccomandazioni: innanzitutto contrattare strenuamente sul prezzo, loro sparano sempre molto alto confidando nella stoltezza di noi occidentali (e a volte penso anche che gli vada bene…) quindi è necessario conoscere la distanza che si vuole percorrere ed in base a questa farsi un’idea del prezzo, a questo punto bisogna essere molto fermi e fissare una soglia oltre la quale non si è disponibili ad andare, se alla fine i prezzi sono ancora lontani, consiglio un accenno di saluto come per andarsene, 9 volte su 10 si verrà richiamati e il nostro prezzo verrà accettato, in caso contrario cercherete un altro tuk-tuk (la città ne è piena…).
Tenete sempre in considerazione che i tuk-tuk sono aperti, quindi nel traffico sarete esposti ad una specie di camera a gas ambulante e che i guidatori per poter fare più viaggi e quindi guadagnare di più guidano come dei folli…soprattutto in curva il rischio di ribaltamento è molto alto….comunque, a prescindere da tutto, prendere uno di questi mezzi è un’esperienza irrinunciabile che vi consiglio vivamente…
Proseguendo nel racconto della nostra prima giornata, una volta tornati in albergo verso metà pomeriggio, ci riposiamo in vista della serata; verso le 19 usciamo, prendiamo un tuk-tuk e ci dirigiamo nella zona di PatPong, non prima di aver gustato la nostra prima cena Thay da Ban Chiang (14 Soi si Wiang, Thanon Surasak) un ristorante tipico dove gustiamo i principali piatti della cucina thay in una casa di legno immersa nel verde. Ceniamo bene spendendo 280 bath in due (6,2€ circa), quindi lasciamo il locale e ci dirigiamo verso PatPong. Questo quartiere è la classica zona acchiappaturisti, piena di bancarelle di cianfrusaglie e di roba falsa ma soprattutto famosa per i suoi locali osè….cosa dire…?? vedere ragazzine ballare sui cubi con ai loro piedi mandrie di uomini occidentali allupati non è il massimo della vita, ma Bangkok è anche questo e quindi dopo un breve giro “conoscitivo” riprendiamo un tuk tuk e torniamo all’hotel per il meritato riposo.
15
luglio
Il programma mattutino prevede un giro culturale per la zona di Ratanakosin, raggiunta come al solito con il battello fluviale, li vediamo il Wat Pho con il suo immenso Buddha disteso (46 metri ) e il Wat Phra Kaew con il meraviglioso Buddha di smeraldo oltre al Palazzo Reale.
Fate attenzione a due cose durante la visita: per entrare nel Palazzo reale è necessario avere pantaloni lunghi e calzini, quindi o ve li portate indosso o li affittate sul posto, inoltre fate attenzione a dei loschi figuri che vi avvicineranno nei pressi dei siti dicendovi che questi sono chiusi: è falso, vogliono solo proporvi un giro di Bangkok in tuk tuk per pochi bath, conveniente no??? La fregatura è che vi faranno fermare in circa venti fra gioiellerie, negozi di sete, sartorie, ecc, dove sarete quasi costretti a fare compere controvoglia (la commissione va al conducente del tuk-tuk). Dimenticavo!!!! se farete i tirchi e non comprerete niente il tuk-tuk vi abbandonerà nella parte più degradata e dimenticata di Bangkok Quindi ricapitolando, siate molto chiari con i tuk-tuk: fatevi dire il prezzo del trasporto e specificate “no-shopping”, ne va del vostro portafoglio….
Ritornando a noi , dopo aver pranzato in zona , ritorniamo al Wat Pho per fare , nella locale “Scuola per l’insegnamento e la conservazione della medicina tradizionale thailandese”, il nostro primo massaggio thay. L’esperienza è ovviamente molto rilassante e qualitativamente ottima. Finito il massaggio attraversiamo il fiume con il battello (fermata di Tha Thien) e andiamo sull’altra sponda a visitare il Wat Arun , un altro magnifico tempio di Bangkok, completamente rivestito di piastrelle e con un prang (una torre) centrale in stile khmer. Anche qua fate attenzione a dei trucchetti: verso l’uscita ci sono due figure di guerrieri in cartone incustodite, senza anima viva nei dintorni dove inserire il viso per fare la classica foto ricordo, tutto ok se non fosse che dopo aver fatto la foto da dietro il cespuglio si materializzerà un uomo che vi chiederà dei soldi. Noi per fortuna abbiamo assistito alla scena mentre sorseggiavamo una bibita nei dintorni e quindi ce la siamo cavata, comunque a parte questa gag il tempio è veramente bello e consiglio senza alcun dubbio la visita. Ci godiamo il tramonto sulla sponda del fiume nella zona del Wat Arun, quindi ritorniamo in hotel a farci la solita indispensabile doccia ( la media giornaliera a Bangkok non deve essere assolutamente inferiore a 3, visto lo smog, l’umidità elevatissima e naturalmente la temperatura che si aggira sempre fra i 25° e i 33°). Usciamo dall’hotel verso le 20 e per cena scegliamo un ristorante indiano vicino all’hotel , il “The Cholas”, mangiamo bene e con pochi bath. Terminato il pasto ci dirigiamo a PatPong per dare un’occhiata alle bancarelle quindi verso le 23 ritorniamo a dormire, visto che per i prossimi giorni ci attende un mostruoso tour de force.
16
Luglio
Visto che in serata partiremo in treno alla volta dell’isola di Ko Samui, decidiamo di prolungare la nostra permanenza in albergo stando in camera fino a tarda mattinata, quindi verso le 11 usciamo alla scoperta di altre attrattive di questa splendida città. Il nostro tour ci porta in primis al “mistico” tempio hindù di Sri Mariamar, con le sue mille candele votive e un odore d’incenso da far girare la testa, quindi da lì raggiungiamo con lo Skytrain (mezzo ideale per evitare i temibili ingorghi di traffico e lo smog che intasano le vie della città) il Siam Plaza (un grosso centro commerciale lievemente decentrato , dove riusciamo anche ad assistere ad alcune riprese di un film che stavano girando nelle strade adiacenti). Lasciamo questo mega centro commerciale e raggiungiamo in autobus (un’impresa capire quale prendere e soprattutto in quale direzione!!!) il Mercato di Pratunam. Questo mercato nella periferia di Bangkok ha il pregio di essere poco conosciuto dai turisti con l’ovvia conseguenza che i prezzi sono meno gonfiati e si possono fare davvero buoni affari. Noi compriamo qualcosina, ma soprattutto ci appuntiamo i prezzi degli articoli che c’interessano per compararli con quelli che troveremo a Samui ma soprattutto a Chiang Mai. Terminato lo shopping ci avviamo in tuk-tuk a vedere il Gold Buddha, che come avrete dedotto è una grande statua del Buddha ricoperta d’oro. Torniamo in albergo a ritirare gli zaini e sempre in tuk tuk ci avviamo in stazione da dove alle 20 parte il treno per Surat Thani (città crocevia del sud della Thailandia da dove si può poi raggiungere o l’estremo sud (-Malaysia-) o la costa del Mare delle Andamane (-Phuket, Krabi-) o come nel nostro caso la costa del Golfo di Thailandia (-Ko Samui, Ko Phan Gan,ecc-).
Per prenotare il viaggio in treno andate direttamente allo sportello ufficiale, dove oltre al treno potrete prenotare il traghetto, ma soprattutto non fatevi accalappiare da dei “loschi personaggi” che aspettano i turisti in stazione spacciandosi per personale delle ferrovie e che vi proporranno il pacchetto completo per Samui- Pukhet, o altri luoghi simili, facendovi pagare molti bath in più l’identico tipo di viaggio (noi da Bangkok a Samui, tutto compreso abbiamo pagato in seconda classe senza aria condizionata circa 600 bath, loro ce ne chiedevano 900, fate voi….).
Il viaggio in treno, ripetuto poi nel proseguo della vacanza, è stato piuttosto comodo anche se mi sento di consigliare , al contrario della Lonely Planet, i vagoni con l’aria condizionata. Infatti dando credito alla guida abbiamo preso 2 cuccette di seconda classe senz’aria condizionata, il risultato è stato quello di non chiudere occhio per quasi tutta la notte. Dovendo infatti tenere il finestrino spalancato per il forte caldo e l’umidità infernale, nel vagone c’era un rumore insostenibile e in più entravano milioni d’insetti (uno delle dimensioni di un pipistrello me lo sono ritrovato nel letto!!!). Il viaggio quindi seppur simpatico si è rivelato piuttosto movimentato, soprattutto per me che dormivo nella cuccetta inferiore (per dovere coniugale…), di sopra in compenso faceva un caldo infernale, quindi a voi la scelta: morire di caldo nella cuccetta superiore oppure dormire in quella inferiore con il finestrino aperto che riversa centinaia di insetti sul vostro corpo per tutta la notte… In un successivo viaggio( Chiang Mai-Bangkok) invece abbiamo preso vagoni con l’aria condizionata…tutto un altro vivere: rumore zero, niente insetti, effettivamente c’era freddino, ma ci si copriva con le coperte fornite dalle ferrovie thay e tutto era ok. Altri due appunti sul viaggio in treno: a bordo c’è un ottimo servizio ristorante, voi scegliete il menu (prezzi buoni, cibo discreto…)e i camerieri ve lo portano direttamente al vostro posto; se viaggiate da soli prendete la cuccetta in basso sui treni con aria condizionata (è molto più spaziosa) e quella in alto in treni senza aria condizionata ( è più piccola, ma non avrete l’inconveniente di ritrovarvi insetti grossi come degli uccelli nel vostro letto in piena notte).
17
Luglio
Comunque, passata questa movimentata notte arriviamo a Surat Thani verso le 6.30. All’uscita della stazione saliamo su di un bus (prenotato in stazione a Bangkok con il treno) che in circa 45 minuti ci porta al molo di partenza del traghetto. Dopo una breve attesa, durante la quale ne approfittiamo per fare colazione, saliamo sul traghetto e arriviamo a Ko Samui alle 10.30 circa. In porto, come al solito dopo aver contrattato il prezzo, saliamo su di un Sawngtaew (una specie di pick-up adibito al trasporto) e ci facciamo portare nella zona di Lamai Beach, dove avevamo individuato, tramite la Lonely, un posto dove alloggiare: l’UTOPIA BUNGALOW, un’ottima sistemazione, dove per 700 bath a notte (circa 15€) ci danno un confortevole e spazioso bungalow vista mare.
Due notizie su Samui: è un isola piuttosto turistica, ma se ci si tiene alla larga della zona di Chaweng, veramente caotica e sfruttata, può offrire spiagge e paesaggi veramente eccezionali. Per l’alloggio consiglio, senza dubbio, la zona di Lamai tranquilla e vicina a tutte le comodità o la zona di Hat Mae Nam nel nord dell’isola, veramente bella e selvaggia, ma forse un pò troppo isolata.
Comunque noi alloggiamo a Lamai, in un vero paradiso fra palme, spiagge dorate (e poco frequentate…) e con un mare caldissimo.
Appena sistemati, andiamo subito in spiaggia a goderci il sole e questo bellissimo mare. Stiamo tutto il giorno a crogiolarci sotto i raggi solari quindi verso sera andiamo ad affittare uno scooter. Questo mezzo è conveniente (150 bath al giorno, circa 3,3€) ma soprattutto essenziale per girare l’isola, l’alternativa sono i Pick-up, ma per il tratto Lamai-Chaweng (10 min di strada ) per la sola andata chiedono 100 bath a persona, capite bene che fra andata e ritorno ci sarebbe costato quanto l’affitto dello scooter x 2 gg; quindi affitto dello scooter fortemente consigliato (fate però attenzione alle strade mal tenute e alla guida dei Thay, oltre naturalmente alla guida a sx che inizialmente comporterà alcuni problemi. Un’ultima cosa io li chiamo scooter, ma sono motorini con marcia a pedalina senza frizione, che hanno per di più un metodo per cambiare le marce molto particolare: la prima in su e le altre 3 marce in giù, insomma l’opposto rispetto a noi, ma se siete pratici delle moto o delle vecchie vespe non avrete alcun problema!!).
Preso lo scooter, torniamo in camera a cambiarci, quindi usciamo per andare a mangiare. Decidiamo di raggiungere il fulcro del divertimento dell’isola e cioè Chaweng. Questa cittadina (o meglio paese…) è il cuore notturno di Samui , ricco di ristoranti, pub, locali notturni, discoteche ed ovviamente negozietti di tutti i tipi. Noi ci dirigiamo alla lunga spiaggia sabbiosa del villaggio dove ci sono dei carinissimi ristorantini che cucinano soprattutto pesce ma non solo quello. L’atmosfera è fantastica: si mangia su degli stuoini distesi sulla sabbia, con il rumore delle onde a fare da sottofondo, la spiaggia è illuminata dalla luna e da delle fiaccole e in lontananza si vedono i fulmini di un temporale in avvicinamento Nonostante questo fantastico ambiente i prezzi delle portate sono ottimi. Il consiglio è quello di andare a mangiare in spiaggia e di non fermarvi in centro a Chaweng, l’offerta è varia, date un’occhiata ai menu, ai prezzi, guardate se l’ambiente vi piace e poi sdraiatevi e godetevi la cena in un clima di rilassatezza totale. Il dopocena lo passiamo sempre in spiaggia , a pochi passi dal ristorante dove sorseggiamo un drink accompagnati da musica lounge….verso mezzanotte scappiamo perché vediamo avvicinarsi sempre di più il temporale e fare in motorino il pezzo sino a Lamai di notte con la strada bagnata sarebbe stata una brutta esperienza (vi ricordo di mettere il casco, la polizia locale prende di mira i turisti…ma soprattutto viste le strade e la guida dei Thay potrebbe salvarvi la vita..).
18
Luglio
Oggi dedichiamo l’intera giornata al sole, al mare e alla bellissima spiaggia di Lamai, una striscia di sabbia circondata da palmeti con alle spalle un muro di colline verdi. È poco frequentata, quindi si sta benissimo, facciamo una passeggiata sul bagnasciuga intervallata da frequenti bagni per lenire il caldo davvero opprimente, quindi dopo un ottimo pranzo al ristorante dell’Utopia, andiamo in scooter a Chaweng in un centro commerciale a far stampare le foto della prima parte del viaggio.
Tornati a Lamai ci fermiamo in un agenzia di viaggi per prenotare il pacchetto nave-pullman Samui-Bangkok e il volo Bangkok-Chiang Mai, quindi ritorniamo in spiaggia e lì passiamo il resto del pomeriggio. Per la cena decidiamo di ritornare nei ristorantini sulla spiaggia di Chaweng, passiamo la solita bellissima serata sdraiati sulla spiaggia ad ammirare il mare sotto un bellissimo cielo stellato, quindi facciamo ritorno a Lamai.
19
Luglio
Anche oggi, dopo un’ottima ed abbondante colazione vista mare, dedichiamo l’intera mattinata esclusivamente alla tintarella e al caldissimo mare di Samui, quindi dopo aver pranzato al ristorante dell’Utopia nel pomeriggio ci dirigiamo alle cascate di Nam Tok Na Muang. Dopo aver incrociato lungo la salita che porta ai laghetti un branco di elefanti che per poco non ci schiaccia, arriviamo al parcheggio. Avvicinandoci alla cascata notiamo che c’è molta concitazione e scopriamo che un ragazzo australiano è appena caduto dalla cascata e non è più riemerso dal laghetto. Dopo circa mezz’ora di ricerche alla quali partecipo anch’io, arrivano i sub che ritrovano il cadavere del ragazzo sul fondo della laghetto. Giornata tristissima e rovinata anche da alcuni imbecilli che invece di aiutare nelle ricerche del povero ragazzo, ridevano e facevano il bagno come se niente fosse, in più alla vista del cadavere hanno iniziato a fare foto….mi sono trattenuto a stento dal prenderli a sberle…comunque con la morte nel cuore e l’umore sotto i tacchi, lasciamo le cascate che mai avremmo voluto visitare in queste condizioni e passiamo il resto del pomeriggio fra il tempio di Wat Khuranaram, dove fra le altre cose è esposta la mummia di un monaco in posizione di meditazione che ancora oggi a vent’anni dalla sua morte è conservata in ottime condizioni (addirittura ha ancora indosso un paio di occhiali da sole) e due fra le attrazioni più pubblicizzate dell’isola e cioè il Grandfather e la Grandmother due rocce che si stagliano sulla spiaggia con delle forme piuttosto particolari…diciamo hard…, carine, ma niente di eccezionale. Torniamo al bungalow e la sera rimaniamo a mangiare a Lamai, non abbiamo voglia di divertirci…
20
Luglio
Dedichiamo la mattinata alla visita del nord dell’isola. Ci dirigiamo subito a vedere il Big Buddha, una statua gigante del Buddha a picco sul mare, anche questa bella, ma non eccezionale, quindi ci spostiamo di pochi chilometri e andiamo alla spiaggia di Mae Nam, veramente carina e tranquilla (chi cerca un posto tranquillo può venire qua, ci sono ottimi bungalow a cinque metri dal mare con dei prezzi buonissimi…). Pranziamo in un localino vista mare gestito da uno svizzero, i prezzi sono ottimi e anche il cibo è meritevole. Verso le 16 torniamo a Lamai e dopo un altro po di mare nella spiaggia dell’Utopia, torniamo in bungalow per farci una doccia e prepararci per la serata. Ci dirigiamo come sempre a Chaweng ma facciamo l’errore di fermarci in centro e di mangiare in un ristorante Tex-mex che ci delude parecchio con un rapporto qualità-prezzo davvero scadente (prezzi alti e ambiente mediocre, il cibo per fortuna era accettabile). Usciti dal ristorante ci facciamo una partitina al mini golf adiacente, gironzoliamo un po per le vie del centro quindi andiamo in spiaggia a sorseggiare il solito drink distesi sulla sabbia con la luna ad illuminare un calmissimo mare e il rumore delle onde in sottofondo, romanticissimo…
21
Luglio
Il giorno dopo decidiamo di andare a Ko Phan Gan ( la famosa isola del Full Moon Party). Partiamo intorno alle 10.30 con un traghetto dal molo di Bo Phut nel nord dell’isola e arriviamo ad Hat Rin Nai intorno a mezzogiorno. Passiamo il pomeriggio sulla spiaggia di Hat Rin Nok e ci informiamo sui prezzi dei bungalow per un eventuale trasferimento. Intorno alle 18 ritorniamo a Samui dopo una bellissima giornata passata su di un’isola da sogno. Cosa dire di Ko Phan Gan? : la consiglio sicuramente a chi cerca la tranquillità assoluta, anche se non mancano le comodità (c’e tutto: internet point, supermercati, negozi d’abbigliamento, ecc). Le due spiagge raggiungibili a piedi sono molto diverse fra loro, Hat Rin Nai è pietrosa e per niente bella, invece Hat Rin Nok è veramente stupenda, comunque c’è la possibilità di visitare delle piccole calette dell’isola prendendo alcune piccole imbarcazioni che vi portano là il mattino e vi ripassano a prendere la sera ( si spera….) per pochi bath. Noi abbiamo deciso di restare a Samui per non rifare un ennesimo spostamento di bagagli, ma dovessi in un futuro ritornare in zona farei sicuramente almeno 4-5 giorni a Ko Phan Gan.
Tornando a noi, ritornati a Samui piuttosto stanchi, dopo una veloce doccia, ci cambiamo e decidiamo per questa sera di fermarci a mangiare a Lamai. Ceniamo in un ristorante gestito da un italiano, Franco, che oltre a farci mangiare una pizza dignitosa ci da anche alcuni consigli per il proseguo del viaggio. Salutiamo il nostro connazionale e dopo esserci fermati in un locale a bere un drink, andiamo in spiaggia a prenderci un gelato accompagnati da un fantastico cielo stellato, passeggiamo sul bagnasciuga e raggiungiamo dalla spiaggia il nostro bungalow.
22
Luglio
Per la giornata odierna abbiamo acquistato un escursione in barca al Parco Nazionale Marino di Ang Thong, partiamo alle 7.30 e visitiamo una serie di isolotti con spiagge di sabbia bianca e scogliere calcaree, con meravigliosi laghetti e una rigogliosa vegetazione. Il programma inoltre prevedeva il pranzo (alla buona…) e una passeggiata in cima ad un’altura con un bellissimo panorama dell’arcipelago, oltre ad una fermata su una di queste isole circondata dalla barriera corallina e con bellissimi pesci. Ritorniamo a Samui nel tardo pomeriggio…solita serata in spiaggia e poi a nanna. L’escursione al Parco marino si è rivelata interessante, in quanto abbiamo potuto ammirare tratti di mare di rara bellezza e isolotti che sembravano veri e propri paradisi terrestri, però anche piuttosto stancante, infatti per raggiungere la Riserva abbiamo dovuto navigare per quasi 7 ore fra andata e ritorno su di un’imbarcazione che raggiungeva a malapena i 10 nodi. Quindi valutate voi se vale la pena affrontare questa traversata per vedere il Parco Marino…secondo noi merita ma preparatevi ad una giornata piuttosto stancante…
23
Luglio
Ci rimane un giorno e mezzo prima di ripartire per Bangkok e lo passiamo interamente in spiaggia a crogiolarci al sole, io ne approfitto per farmi un tatuaggio a Chaweng (il tatuatore era un ragazzo italiano di Milano…ottimo e a buon mercato. Per gli amanti del tatoo vivamente consigliato), da notare che nel pomeriggio era piovuto moltissimo e le strade erano diventate delle piscine, l’acqua mi arrivava sopra le ginocchia (sono alto 183 cm..) e andare in scooter è stata un’impresa: il motore era completamente sommerso, in alcuni tratti la strada era impossibile da percorrere e si dovevano cercare vie alternative, inoltre quando si incrociavano altre macchine si creavano delle onde che mi travolgevano, insomma un disastro...ritorno a Lamai sano e salvo solo grazie all’intercessione dello Spirito Santo!!!! Per fortuna nel tardo pomeriggio la situazione migliora e cosi ci possiamo preparare ad uscire. Raggiungiamo nuovamente Chaweng e dopo una cena nella solita spiaggia, decidiamo di vivacizzare un po la serata e andiamo a ben due spettacoli di “transessuali”, uno a Chaweng e l’altro a Lamai. Ci divertiamo un sacco con i travestiti che danno il meglio nelle imitazioni delle più grandi attrici o cantanti o con delle gag a carattere erotico. Foto di rito abbracciato a tre trans quindi ritorno in bungalow a cercare di riposarci per bene, visto che da domani ricomincia il nostro viaggio on the road…
24
Luglio
…come detto oggi dopo sette giorni di mare si riparte. Dopo una mattinata in spiaggia, riconsegniamo lo scooter e ci avviamo al porto, partiamo alle 14 per Don Sak su di una nave cinese (??). Arrivati sulla terraferma ci portano in bus sino a Surat Thani e dopo tre ore passate all’interno della stazione degli autobus di quest’anonima città, intorno alle 20 partiamo con il pullman per Bangkok. Capitolo pullman in Thailandia: è indubbiamente il mezzo peggiore!!! spacciano un normalissimo pullman a 40 posti per un autobus Vip a 24 posti, gli spazi sono minuscoli (impossibile dormire per una persona alta più di 170 cm nel suo posto) e quindi si scatena una guerra fra poveri per accaparrarsi i pochi posti vuoti per dormire su più sedili (noi per fortuna ce l’abbiamo fatta…), l’autista tiene il volume della tv altissimo e la pulizia lascia alquanto a desiderare. Quindi se potete scegliete il treno mille volte meglio rispetto al pullman ( il prezzo + o - è lo stesso). Comunque passiamo la notte in un continuo dormi-veglia a cercare di trovare la posizione migliore per riposare e dopo 9 ore di viaggio diamo termine a questa tortura.
25
Luglio
Arriviamo a Bangkok alle 5.15, per l’alloggio optiamo per una guest house: la “My House” nella zona di Khao San Road, precisamente in Soi Rambutri, alloggio spartano ma prezzo eccezionale (250 bath la doppia, circa 5,5€). Dormiamo giusto tre ore per recuperare il viaggio notturno in bus quindi ci dirigiamo al Weekend Market. È il colosso dei mercati thailandesi, nel fine settimana vengono allestite 15mila bancarelle che richiamano circa 200mila visitatori. Noi avevamo programmato il nostro viaggio per essere presenti la domenica in questo enorme bazar, per raggiungerlo (si trova nella zona nord di Bangkok) prendiamo lo skytrain e scendiamo alla fermata di Moh Chit. E’ il mercato migliore che abbiamo visitato, c’è di tutto: polli, serpenti vivi, pipe per l’oppio, ma soprattutto artigianato thay e abbigliamento di ogni genere, noi abbiamo passato lì l’intera giornata comprando di tutto e di più. Lasciamo Weekend Market verso le 18 e carichi di acquisti torniamo alla guest house.
La serata la passiamo nelle zone intorno a Khao San Road, girando da un locale all’altro. Questa zona di Bangkok è molto vivace ed è soprattutto il fulcro della vita per i veri routard di tutto il Mondo. Forse è lievemente inflazionata, però è veramente un piacere vedere ragazzi che arrivano da tutte le parti del globo (Bangkok è , fra le altre cose, un importante crocevia per raggiungere molti altri stati dell’Estremo Oriente), riunirsi nelle verande delle Guest House a chiaccherare o nei bar delle vie principali a bere in compagnia. Khao San Road è anche piena di negozietti e bancarelle che vendono abbigliamento di tutti i tipi (ovviamente i prezzi sono più alti rispetto ai mercati che abbiamo visitato). Comunque rimaniamo in zona sino a mezzanotte poi torniamo alla Guest House a riposarci.
26
Luglio
Al mattino sveglia all’alba, abbiamo l’aereo che parte per Chiang Mai alle 7.30. Purtroppo la sera prima, per ragioni di sicurezza, avevamo lasciato i passaporti e gran parte dei soldi negli appositi armadietti-cassaforte forniti dalla guest house. Il problema è che questi rimangono chiusi dalla 22 fino alle 8 del mattino seguente (era segnalato, ma non ci avevamo fatto caso…). Noi avendo il volo alle 7,30, non potevamo assolutamente aspettare le 8, quindi dopo le mie, prima calme e dopo veramente pesanti, insistenze (ho rischiato anche di essere arrestato...), riesco a far svegliare l’addetto alla sicurezza che piuttosto seccato ci apre finalmente l’armadietto. Usciamo di corsa dalla Guest House, saliamo sullo shuttle e grazie anche al poco traffico del mattino riusciamo ad arrivare in tempo all’aeroporto. Arriviamo a Chiang Mai intorno alle 10.20, dopo due ore di volo piuttosto tranquille. Questa bellissima città è situata a quasi 800km a nord dalla capitale, nel famoso Triangolo d’oro ed è un crocevia storicamente molto importante in una regione fertile e ricca di monti, valli e fiumi che da lungo tempo costituisce un luogo di scambi per le popolazioni della Cina, del Laos, del Myanmar e della Thailandia. Protetta da mura e suggestivi canali e circondata da montagne oggetto di miti e leggende, è l’opposto di Bangkok: il traffico è relativamente poco, l’aria è respirabile e più fresca e la gente è meno frenetica, per dirla tutta è una città a misura d’uomo…dall’aeroporto prendiamo un tuk-tuk e andiamo in un albergo consigliato dalla Lonely Planet, il SUMIT HOTEL (250 bath a notte circa 5,5€ in una camera spaziosa con servizi e tv) e notiamo subito la differenza con la Capitale, i prezzi sono molto più bassi, bene!! Iniziamo subito a girare la città, vediamo una serie di bellissimi templi, fra i quali: l’antichissimo Wat Chiang Man, il bel Wat Phra Singh e il Wat Lam Chang. Dopo aver pranzato in un locale con cucina ebraica, il Jerusalem Falafel (ottimo cibo e spesa nella norma), affittiamo un tuk tuk per andare a visitare una scuola d’addestramento di scimmie fuori dalla città. Il viaggio è molto lungo, la scuola simpatica, ma purtroppo viene giù un acquazzone che ci limita un po nella visita. Ritorniamo in città con lo stesso tuk tuk dell’andata e ci facciamo lasciare in stazione dove prenotiamo il viaggio di ritorno a Bangkok per il giorno successivo. Facciamo ritorno in albergo, io vado ad affittare lo scooter per poterci muovere meglio sia stasera che domani, quindi ci dirigiamo a cenare in un ottimo ristorante thay, il Ratana’s kitchen. Lasciamo il ristorante molto soddisfatti quindi ci rechiamo al famosissimo Bazar notturno. Questo grande mercato che si tiene tutti i giorni dopo il tramonto è composto da svariate aree coperte tutte diverse l’una dall’altra, da comuni negozi con vetrina e da decine di bancarelle e chioschi, il mercato offre un’enorme varietà di prodotti della Thailandia settentrionale e non, oltre ad articoli di marca a bassissimo costo, se siete bravi a contrattare. Fra gli oggetti che vale la pena acquistare vi sono le seua maw hawm in stile phae (camicie di cotone blu usate dai contadini locali), i tessuti lavorati a mano della Thailandia settentrionale e nord orientale, le yaam (borse a tracolla), gli oggetti di artigianato delle tribù delle colline, i bilancini per l’oppio, i cappelli, i gioielli d’argento, le lacche, gli oggetti di legno intagliato, i Buddha in ferro e bronzo e molti altri articoli. Noi passiamo circa quattro ore ad acquistare di tutto e riusciamo anche a vedere un combattimento di Thay-boxe. Insieme al Weekend market di Bangkok, il Bazar notturno è senza dubbio il posto dove abbiamo acquistato meglio in tutta la Thailandia, se passate da Chiang Mai non dimenticatevelo nella maniera più assoluta!!!!
Il giorno dopo, decidiamo di andare in motorino sino al Doi Suthep un monte di 1676 mt a circa 20 km da Chiang Mai dove si trova un bellissimo tempio con una scalinata di 300 scalini . Dopo 40 minuti di strade tortuose in salita arriviamo alla meta, la vista che dovrebbe essere splendida è offuscata dalle nuvole basse, ma il tempio è bellissimo. Dopo un giro nei dintorni, scendendo, decidiamo di fermarci allo zoo, dove vediamo due esemplari di Panda gigante più molti altri bellissimi animali.
Riconsegniamo in tutta fretta lo scooter e ci facciamo portare in stazione da un tuk tuk per prendere il treno che ci riporterà a Bangkok e che parte alle 17. Come ho già accennato in precedenza per questo viaggio prendiamo 2 cuccette in un vagone con l’aria condizionata e di conseguenza il viaggio è molto più comodo specialmente per Cristina che occupa la cuccetta inferiore ( molto più ampia di quella superiore), l’unico inconveniente è l’aria condizionata tenuta un po troppo alta, ma basta mettersi sotto le lenzuola fornite dalle ferrovie thay per non sentire il freddo.
Arriviamo in perfetto orario a Bangkok (alle 6.30), ci dirigiamo nuovamente nella zona di Khao San Road e prendiamo per 180 bath (nemmeno 4€!!!!!) una camera al Merry V Guesthouse, facciamo una doccia veloce, una ricca colazione quindi partiamo alla volta del Palazzo Reale dove visitiamo le zone di Ko Ratanakosin tralasciate nella nostra prima visita. Pranziamo in zona e nel primo pomeriggio visitiamo il Vimanmek l’ex residenza reale ed edificio più grande al Mondo in tek dorato, bello ma non eccezionale, soprattutto difficile da raggiungere con i mezzi pubblici (consiglio il taxi o il tuk tuk).
Ritornando alla guest house visitiamo alcune zone periferiche della capitale, con bellissimi mercatini di frutta e tipiche abitazione thay. La sera restiamo in zona Khao San Road sia per la cena che per il dopo.
29
Luglio
Arriviamo all’ultimo giorno e ce la prendiamo comoda, sveglia ritardata, mattinata dedicata ai massaggi e agli ultimi acquisti, pranzo thay e nel pomeriggio ci prepariamo per il ritorno. Con una navetta prenotata direttamente in guest house andiamo in aeroporto e decolliamo alle 23.55 con un volo della compagnia di bandiera thailandese alla volta dell’Italia.
Alberto Sassoli