Serbia & Montenegro
Belgrade
Appunti di viaggio, agosto 2004
di Meggy
Il Danubio è qualcosa di più di un grande fiume. Per
descriverlo non bastano i suoi 817 mila chilometri quadrati di bacino o i
duecento miliardi di metri cubi d'acqua riversati ogni anno nel Mar Nero. Il
Danubio è il simbolo di una koiné plurima e sovranazionale, di una
mitteleuropa tedesca, magiara, slava, romanza, ebraica, come ci ricorda Claudio
Magris "un mondo dietro le nazioni". Ed insieme una grande metafora
europea, di un'Europa che non l'ha ancora compresa ma dalla quale l'Europa non
può prescindere, perché se c'è un luogo ed un immagine che può
rappresentarla la potrete osservare alla fortezza turca di Kalemegdan, nel cuore
di Belgrado: l'incontro della Sava con il Danubio, la più grande suggestione
europea.
Un fiume che resiste alle conseguenze di una cultura industrialista che ha
piegato la natura al mito del progresso, all'inquinamento di una transizione
selvaggia che non conosce senso del limite, ai bombardamenti
"umanitari" del petrolchimico, al clima che cambia e che mette a dura
prova le tante grondaie dalle quali sgorga il fiume della melodia.
Il Danubio come immagine di un'Europa che per essere tale deve saper
incontrarsi, ascoltarsi, farsi carico dei conflitti che l'hanno lacerata, di
un'Europa capace di includere e di pulsare con la sua parte orientale e con il
suo mare, il Mediterraneo. Di un'Europa, infine, in grado di essere davvero
quello spazio pubblico di civiltà e di pace di cui hanno parlato Habermas e
Derrida nel loro recente appello, "un contrappeso alla deriva di potenza
armata e di modello sociale individualistico e competitivo d'oltre oceano".
La città è molto sicura, anche di notte, diffidate dei luoghi comuni.
La cosa strabiliante è che una città come Belgrado è anche pulitissima, non vedete una cartaccia per terra...
Ciò mi fa pensare, possibile che noi italiani siamo così zozzoni???!!!
Purtroppo i giorni che ero io a Belgrado ha sempre piovuto, avrei potuto fare di più, ma il tempo lo ha impedito.
Mi piace questa città, ha qualcosa di decadente ma affascinante.. alcune sue viuzze mi ricordavano Talliin in Estonia ma anche Montevideo in Uruguay (hahaha so' che non c'entra niente ma ho collegato Belgrado a queste due città)
Che dire della gente? Non è che ho avuto modo di fare "conversazioni" anche perchè in pochi parlano l'inglese o il tedesco, cmq per quel poco che ho visto è che mi sembrano un popolo pieno di energia e voglia di fare... ci sono tanti giovani per strada, è una bella atmosfera
Unica cosa, il weekend.. dove vanno i giovani? le strade sono piede di auto ma i ristoranti, bars etc non è che siano così pieni.. beh forse perchè pioveva? o forse non ho trovato la zona notturna dei giovani?boh..
Il mangiare è molto buono, anche per una vegetariana come me e soprattutto le porzioni sono abbondanti, mi ricorda il mangiare greco
Ho provato anche il vino del Montenegro, che dire? Io amo molto i vini italiani e sud americani, ma cmq è stata un'esperienza:)
altra cosa, come sono arrivata a Belgrado?
Con la Jat, compagnia di bandiera della yugoslavia. Beh, dal di fuori e dal dentro pareva parecchio bruttarello questo aereo, ma il servizio è stato eccellente e siamo arrivati in orario.. cavolo, è mai possibile che qualsiasi compagnia è meglio dell'Alitalia???!!??
Meggy meggy@meggytravels.com