Isole SAN BLAS
Diario di viaggio 2003
di Roby
Ciao a
tutti scrivo il resoconto di questo viaggio dal quale sono ritornato da poco. Un
posto stupendo.
Premetto che non ho mai pescato in vita mia e non ho mai mangiato pesce.
Spero di non annoiarvi e se qualcuno vuole maggiori informazioni su come
raggiungere questa località mi contatti via email.
Siate magnanimi se non è scritto in italiano forbito e se c'è qualche
errore...
Località Isole San Blas (Panama, lato caraibico)
Permanenza: 3 settimane
Alloggio: barca Vela 14 Metri
Temperatura media: 33 gradi aria, umidità tra 60% e 90%, acqua 32 gradi
17 marzo
Siamo arrivati Sull'isola di Narganà con un aeroplanino alquanto
piccino e disastrato.
Appena scesi dall'aereo abbiamo subito pagato agli indios la tassa di sbarco
nell'arcipelago di 2 $ a testa, (quando siamo partiti invece abbiamo pagato 5$ .. eh si , anche li c'è l'inflazione !).
All'arrivo ci aspettava come d'accordo il mio amico e skipper, e dopo aver
fatto un po' di cambusa al villaggio degli indios (praticamente non c'è nulla o quasi),
siamo partiti alla volta di Coco Bandero, località
stupenda in una pass in mezzo a due isolette deserte, con il Reef a 100 metri.
Dopo un po' di snorkeling in compagnia della mia morosa e del mio amico (visto
il primo squalo dopo 3 ore che ero arrivato) abbiamo raggiunto in gommone un Indios amico dello
skipper di nome Ascanio, grande
pescatore, e così lo abbiamo osservato mentre pescava aragoste e pesci, (non immaginate come pescano) ammirando nel contempo gli splendidi
fondali pieni di pesci, e coralli.
A pranzo ovviamente pasta con le aragoste (4 aragoste 4$).
18 marzo
Grazie al tempo stupendo la mattina siamo potuti andare oltre il reef
in mare aperto a fare un po' di snorkel,, non sono mancate le sorprese ovviamente tra grossi balestra, aquile di mare ecc.
Pomeriggio Siamo partiti alla volta di Kaia Olandes, altro stupendo posto
gettonato dalle poche barche che girano l'arcipelago. Alla sera ci siamo incontrati con la gente delle altre barche (quasi tutte italiane) su un
isolotto per fare un beach party tra fuoco (necessario per bruciare le immondizie) e chitarra, ci siamo mangiati il balestra pescato
alla mattina.
Questo posto lo chiamano la piscina, lascio a voi immaginare il perché.. Potevi
fare snorkel senza entrare in acqua...
19 Marzo
Anche oggi la giornata inizia con un bellissimo snorkeling dove
vediamo per la prima volta dei pesci angelo e farfalla di dimensioni considerevoli. Incominciano a farsi vivi dei bei barracuda solitari, anche belli
grossi, vediamo il primo squalo limone, che dopo averci osservato sparisce nel Blu lasciando il posto a 2 stupende aquile di mare. Oggi
riesco a prendere il mio primo pesce un sierra come lo chiamano li o in inglese (Raimbow Runner). Praticamente è passato davanti al
fucile altrimenti col cavolo che lo avrei preso.
Al nostro ritorno ci siamo spostati in quanto erano arrivate molte barche 7/8, troppo
affollato..
20 marzo
Altro snorkeling mattutino per andare a vedere i martello (il mio
amico li aveva visti già diverse volte in quel punto, ma purtroppo nulla, solito squalo, e una bellissima razza (tra le tante altre cose). Poi ci
siamo spostati su un'altra isola, questa volta abitata da Hulio il proprietario
e altre famiglie e quindi abbiamo socializzato con gli indios e
visitato le loro capanne.
Qui c'era l'unico maialino che esisteva nel raggio di 100 miglia.
21 Marzo
Solita giornata tra snorkeling (sempre bellissimo) e visita ai
locali. Siamo andati a pescare la frittura con una rete auto costruita, con il sistema usato dagli indios. A proposito la frittura non manca
mai, le coste di tutte le isole sono strapiene di pesciolini, dei veri Muri e quando gli attraversi è come essere in una nuvola
vivente.
22 Marzo
Oltre allo snorkeling con relativa caccia mattutina, siamo tornati
sull'isola di Hulio per comprare qualche aragosta, polipi e fare due chiacchere. Abbiamo regalato ai bimbi, qualche
penna e qualche maglietta.
23 Marzo
Ci siamo spostati a Kaia Limon, e siamo approdati su un'altra isola,
questa volta abitata da Archimede e la sua famiglia. Lo chiamano così perché inventa sempre cose
nuove.
Qui abbiamo visitato il villaggio, le capanne, abbiamo appreso come affumicano
il pesce.
Poi ci hanno invitato nella loro capanna per assaggiare la tartaruga (devo dire
che era buonissima).. Purtroppo loro le pescano abitualmente e fa parte della loro alimentazioni come per noi il vitello (quindi
niente commenti). Tra parentesi ne aveva altre due, piccole. gli fanno un buco sul carapace li legano una corda e le lasciano in
mare all'ingrasso per un po', poi se le mangiano..
Pomeriggio siamo andati a fare snorkel su un relitto affiorante di una chiatta.
Vita incredibile, sia di pesci e di coralli.
24 Marzo
Ci siamo potuti spostare a Salar, presso l'isola di Lisa, l'unica
donna ammessa a partecipare al consiglio del suo villaggio. Ho scritto "potuti spostare" in quanto qualche giorno prima, l'aviazione
panamense aveva abbattuto un aereo con due americani che trasportavano coca e l'avevano gettata prima di essere abbattuti. La coca finita in mare
(sacchetti credo da 3 a 5 chili) sono stati raccolti dagli indios e rivenduti a miseri 800$ l'uno ai narcos che sono andati a ricomprarla.
Ovviamente la polizia non è stata a guardare quindi in quel posto c'è stato fervore per un po' di tempo
25 Marzo
Lisa e il suo motorista (eh si.. qui c'è il maggiordomo li il
motorista) ci hanno accompagnato a fare un giro nella "selva" (bisogna andare accompagnati pena la multa) ?, Abbiamo risalito la giungla, per
c.a. 2 ore attraverso alberi di mango, banani, ananas e tutto il resto. Abbiamo anche potuto notare come gli indios cerchino di
coltivare la Jucca una specie di patata enorme e dalle forme più strane ma molto buona.. L'ingresso nella giungla ci viene dato subito da un bel
serpente e da miriadi di uccelli colorati tra cui maestose aquile, falchi, tucani, picchi (che loro chiamo pacchero carpentero) e altri che
non conosco il nome, e dai suoni più strani che abbia mai sentito.
Udito il ruggito di un felino.
Il ritorno invece avviene lungo un fiume, o meglio dentro il fiume .. abbiamo
visto il nostro primo coccodrillo, e vabbè poi ci abbiamo fatto anche il bagno insieme ad altri (siamo stati costretti ad attraversare due
vasche visto che sentieri non ce ne erano.
Divorati dalle Citras (moschini grandi come capocchie di spillo ma
bastardissime).
26 Marzo
Ci siamo ritrovati con Lisa alla quale abbiamo acquistato alcune
Molas, prodotto di artigianato locale molto bello, che ci ha consigliato un altro fiume da risalire ma visto che non era nella sua
giurisdizione potevamo andare da soli. E quindi via per la nostra spedizione.. Siamo partiti con il gommone e abbiamo risalito il Rio Sidra,
finche siamo riusciti, e poi macete alla mano, a piedi per un bel tratto questa volta coperti di autan Estreme, che praticamente non è
servito ad un tubo. Divorati dalle Citras. Anche qui bellissime emozioni nella giungla.
27 Marzo
Ci siamo trasferiti su un' altra isola in compagnia di un altra barca
italiana, e visto che la nostra caccia era stata magra, il tipo dell'altra barca ci ha dato metà del suo filetto di Red snapper che oltre che
grosso era molto Buono (ci siamo abbuffati in 6 ed è avanzato).
Pomeriggio prima e unica immersione su reef (gli indios non vogliono), bellissima.
paguri enormi, coralli pesci farfalla angeli e tanti altri di cui non conosco i nomi italiani.
28 Marzo
Snorkeling presso un altro relitto. Appena immerso due grossi
balestra mi danno il benvenuto insieme a un pesce palla e ad altre miriadi di pesci. Ho puntato il fucile sul balestra, ma era troppo bello, e quindi è
sopravvissuto. Pomeriggio siamo andati al villaggio grande per fare acqua dolce (ovviamente di fiume). Non vi dico il casino per
organizzarci con gli indios, alla fine ci siamo traboccati 1000 litri con le taniche.
Alla sera siamo tornati a Narganà isola grande sulla quale siamo arrivati, e
siamo andati a mangiare Al ristorante pizzeria da Albertino ? vi lascio immaginare...
29 marzo
Ispezione della polizia marittima, che voleva sottrarci i passaporti
(io pensavo magari), per dei problemi che neanche lui sapeva come risolvere che poi ovviamente non c'erano (ovviamente era un indios).
Pomeriggio abbiamo risalito il Rio Bravo, grosso fiume dove gli indios vanno
tutti i giorni pagaiando per 4 ore all'andata e 4 al ritorno a prendere l'acqua potabile. Anche noi si siamo fatti il bucato e abbiamo
approfittato per fare un altro giretto nella giungla a piedi, questa volta vestiti con maniche e pantaloni lunghi.. abbiamo fregato le citras.
:-)
30 Aprile
Oggi il tempo è cambiato e il sole martellante che ci ha
accompagnato per 2 settimane, ora è coperto da nuvole. Oggi sono arrivati altri
2 ospiti amici dello skipper.. e visto il tempo si siamo rispostati a Coco Bandero.
Ovviamente appena arrivati, tuffo sul reef e avvistata anche tartaruga in libertà. Pomeriggio è passato a trovarci il nostro amico
pescatore Ascanio che aveva pescato una tartaruga enorme stimata su 150 chili.
Non immaginate che pena vedere quell'animale maestoso girato che si
lamentava. Volevamo comprarla per liberarla ma poi il tipo è partito prima che noi ci accordassimo... voleva miseri 70$.
1 aprile
Compleanno della mia morosa. Alla mattina alle sette a fatto la sua
comparsa una Remora di c.a. 1 metro e venti con la quale abbiamo giocato fino alle 9.
Pomeriggio ci siamo spostati a Wanadup, altro snorkel stupendo questa volta però
il mare non era calmo e grosse onde ci facevano ballare .
2 aprile
Alla scoperta di un nuovo reef non segnato sulle carte, dopo c.a. 30
minuti fa la sua comparsa un grigio da 3 metri e mezzo il più grosso che abbiamo mai
visto. Non ho mai visto la mia morosa pinneggiare così
velocemente :-) siamo risaliti sul gommone e ci siamo spostati su un altro reef.
Caccia scarsa, ma un nostro amico colombiano dopo c.a. 5 minuti che era in acqua
è risalito con un pescione grosso e buonissimo (ovviamente ci ha dato metà filetto).
3 aprile
Altro snorkeling sul reef vicino ad un'isoletta sperduta, non
sono mancati incontri con grossi pelagici e snapper, granchi di dimensioni notevoli etc.
Oggi abbiamo preso il nostro primo pesce scatola, su suggerimento degli indios
che li pescano abitualmente e che ci avevano detto che era il miglior pesce da mangiare. Effettivamente era squisito e senza spine.
Purtroppo si mangia proprio poco di questo pesce, e quindi è stato il primo e l'ultimo.
Alla sera siamo ritornati a Narganà. Con le altre barche italiane abbiamo
noleggiato il ristorante di Albertin per fare un parti, c.a. 20 persone.
4 aprile
partenza per Panama
5 aprile
volo per l'Italia
Le San Blas si trovano presso la costa Atlantica di Panama e sono un arcipelago di 366 isole, tutte piccole ricoperte di alberi da cocco, con spiagge bianche, acqua trasparente e caldissima. Sono circondate da barriere coralline dove si può nuotare tra i rami dei coralli insieme a tantissimi pesci dalle forme più varie e dai colori più splendenti. Gli abitanti delle San Blas sono gli indios "Kuna". E' gente molto socievole ed ospitale, vivono in capanne nei villaggi delle isole vicine alla terraferma e si spostano in mare con canoe scavate in tronchi di legno. Il tempo qui sembra essersi fermato a centinaia di anni fà.
Le navigazioni tra le isole sono brevi e piacevoli ma si possono anche
effettuare escursioni nella foresta della terraferma risalendo il corso dei fiumi di questa parte della costa panamense. Lì vivono e si possono "incontrare" coccodrilli, scimmie,
pappagalli e infiniti altri animali.
Siamo arrivati su queste isole nel maggio del 2002 e pensavamo di fermarci solo qualche settimana, ma sono luoghi così fantastici che siamo ancora qui,. Sono già passati più di due anni ed ogni giorno abbiamo ancora nuovi incontri, nuove scoperte, nuove emozioni.
Io navigo dal 1979 e la mia barca, il "Gardelin", è un ketch di 14 metri che mi ha portato in 7 traversate atlantiche. Ho accompagnato i miei ospiti a visitare le Canarie, l'arcipelago di Capoverde, le isole Caraibiche, le Azzorre, oltre che in innumerevoli crociere nel
Mediterraneo, dalla Turchia a Gibilterra. Posso quindi offrire senza riserve tutta l'esperienza di una vita passata sul mare.
Enzo e Nadia