Roma

Italia

Breve vacanza a Roma, città…….semiaperta!!

di Patty Macchelli

 

 

 

Il mio diario, con storie di (stra)ordinaria follia, in un’urbe attanagliata da una canicola che sfiora i 40 gradi!

Vivo a Rimini e sono in ferie, ergo, ho già fatto indigestione di spiaggia, mare e casino ferragostiano. Quale momento migliore per visitare, per l’ennesima volta, la mia città preferita?! Non c’è il traffico romano,i prezzi sono più bassi, come lo è la stagione per Roma in questo periodo, ed i turisti……bè, quelli li trovi tutto l’anno ( o dovrei dire…CI trovi tutto l’anno?!).

Le mie amiche, accompagnatrici storiche, mi danno forfait, ed io decido di partire sola.

Amici mi danno uno strappo in auto a Fiumicino da dove, con 11 euro e 40 minuti di viaggio, un trenino mi porta alla stazione Termini. In un attimo arrivo all’hotel “Cavalieri ai Fori”, in via Frangipane, un delizioso e comodissimo albergo, dove mi trovo come a casa,e dove hanno sempre mille attenzioni. È in un vicolo fra il Colosseo ed i Fori Imperiali, e siete proprio al centro del mondo. www.cavalieri.it .

Mollo valigia e noia e mi vesto da turista: tennis, cappello, digitale e bottiglietta d’acqua, indispensabile per non crollare sopraffatta dalla calura, prima di arrivare a Piazza Venezia! Portatene sempre una nello zaino, anche vuota: si può riempire nelle centinaia di fontanelle( “Er Nasone”) sparse per la città, e l’acqua è buona e fresca. .

 

Ho sempre seguito le trasmissioni culturali di Alberto e Piero Angela, andando poi alla ricerca dei luoghi della Roma antica di cui parlavano, e  mi ha entusiasmato il libro di Corrado Augias “I segreti di Roma”, con relativi dvd; grazie a queste pagine ho scoperto delle vere chicche, altrimenti introvabili. Anche se, devo ammetterlo, cercando dietro suo consiglio,diverse volte sono rimasta delusa davanti ad una porta sbarrata, a dei lavori in corso( da secoli?), ad addetti che non sapevano, ed a numeri di telefono…che davano solo i numeri, senza alcuna notizia utile. Dovrei proprio scrivergli 2 righe: lui si da tanto da fare per fare colta informazione, ma la collaborazione latita!   Primi giorno, martedì 18 Agosto.

Vado a “Campo dè Fiori”: via dei Fori Imperiali fino a Piazza Venezia, in fondo a sinistra per via Vittorio Emanuele, passo per Largo Argentina, dove il meraviglioso sito è visibile ma non visitabile (sigh!), a parte che per i gatti, per i tanti gatti!

Sul Largo, in via delle Botteghe Oscure, fate una visita alla Crypta Balbi: vale la pena.

Dicevo, via Vittorio Emanuele, qualche viuzza sulla sinistra ed entro in Campo dè Fiori.

Sto cercando via del Biscione, ristorante Pancrazio www.dapancrazio.com : domando ad un gentile cameriere, e mi fa entrare nelle sale sotterranee, costruite sui resti del Teatro di Pompeo e lì, in mezzo a tavoli ed autentici reperti archeologici, la colonna sotto la quale fu pugnalato Giulio Cesare. Che emozione! Sono insieme alla Storia, accompagnata dal sangue di Cesare! ( provate amatriciana e cacio e pepe: una favola, ed al Pancrazio un primo piatto costa sui 13 euro, e la location è unica)

Alle spalle di Piazza Farnese ( le splendide fontane ai lati della piazza, sono vasche rinvenute nelle enormi Terme di Caracalla), c’è la suggestiva Via Giulia e…….sotto il sole cocente delle 12,minuto più, minuto meno….sono completamente sola! Abituata alla numerosa umanità errante, ed al traffico sempre caotico della città, capirete che è un’esperienza spiazzante.

E adesso….. a chi chiedo dov’è il Museo di Criminologia, che non riesco ad ubicare, e che la guida mi da in un vicolo che pare inesistente?! In mezzo a questo deserto, lo trovo, entro: nella guardiola 2 signori mi dicono che il museo è CHIUSO PER FERIE!

E voi che ci fate a guardia di un museo chiuso?!

E poi, la cultura può andare in vacanza?! Parrebbe di sì!

Mi consolo con una foto alla fontana del Mascherone e, visto che ci sono, mi infilo nella Galleria Spada www.galleriaborghese.it/spada/.it , per vedere la famosa “Prospettiva del Borromini” e che altro c’è di interessante. 3 euro d’ingresso e siamo solo due visitatori! Quasi quasi capisco perché molti siti hanno chiuso, e se penso alla fila chilometrica davanti ai Musei Vaticani, mi sento in Paradiso. Guercino, Guido Reni, Carracci ed un Tiziano( in restauro); una gentile addetta mi……prospetta la Prospettiva del Borromini: esaltante rendersi conto del Genio.

Torno verso casa (e il sole picchia sempre duro!) e, su un lato di Piazza Venezia, vado a Palazzo Valentini, sede della Provincia dove, sempre Augias docet , dovrei vedere alcune domus rinvenute nei sotterranei durante ristrutturazione, che “Erano visitabili, ma ora sono in restauro”! E aridaìe!! Tutti appuntamenti rimandati.

Ceno piacevolmente, con condimento di chiacchiere,con tre amiche in un residence un po’ decentrato, ma delizioso e con piscina, immerso nel verde e FRESCO, finalmente!

Si chiama “Adagio Roma Dehon” www.adagio-city.com .

Mercoledì 19 programmo passeggiata al Colle Celio ed a tutte le sue bellezze,”possibilmente” visitabili. Mi lascio alle spalle il caos del Colosseo e mi inoltro in quella che mi sembra una landa desolata, visto che quasi non incontro anima viva.

Passo sotto l’arco di Dolabella( del 10 d.c. e che originariamente era una delle porte delle Mura Serviane),per raggiungere la Basilica di S. Giovanni e Paolo, con i suoi 100   lampadari di cristallo ed il suo campanile romanico, costruito sui resti del Tempio di Claudio; sulla sinistra della Basilica ci sarebbe l’ingresso per domus  romane rinvenute. Ci sarebbe…perché SONO CHIUSE!! Ma và!!

S. Stefano Rotondo mi aspetta con il suo “Mitreo” sotterraneo( luogo di culto, dedicato al Dio Mitra) ed il suo convento…

…..NO! CHIESA CHIUSA  e…..”per favore non disturbate le suore, chè tanto la chiesa è chiusa!!”, annota un cartello sulla porta. Ma allora, oltre alla cultura, in agosto va in ferie anche la religione( o per lo meno, i luoghi di culto)…ed anche un certo buon senso. Nei vari musei, i più decentrati, incontro a volte 3 addetti per piano, che fanno parole incrociate, parlano fra di loro o al cellulare, ascoltano I-pod…insomma, si stracciano le balle! Non sarebbe meglio suddividerli equamente, e lasciare sempre tutto aperto?! Lo so, lo so: alcuni siti sono statali, altri privati, altri provinciali, e non sarebbe possibile la collaborazione. E pensare che io avrei fatto carte false per poter lavorare in un museo ed in tempi remoti, avrei voluto fare l’archeologa!

Entro in S. Maria in Domnica e visito la Villa Celimontana, per vedere l’obelisco egizio del parco. Lascio il Celio e, allungandomi verso Laterano, passo a salutare la mia amica Ilaria, suora di clausura ai ss. Quattrocoronati( tel 06 70475427). Fortunatamente è disponibile a ricevermi e mi avvolge con il suo buonumore e la sua serenità. È una vera forza!

La Basilica ed il chiostro( quest’ultimo visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18) sono un vero gioiello, e vi consiglierei anche un visita a S. Clemente(tel 06 70451018), poco distante, basilica con Mitreo e sotterranei….APERTI! La basilica  è come un libro di storia( forse direbbe Augias), che sfogli ad ogni piano dei sotterranei in cui ti inoltri. È stata una delle più belle scoperte, fatta anni addietro.

Riesco ad arrivare al museo etrusco di Villa Giulia verso le ore 16, e così ho abbastanza tempo per visitarlo. Accidenti, non si può fotografare, se non all’esterno! Pazienza: il ninfeo vale la pena, anche se il cortile della Villa mi ha un po’ deluso.

Il museo è invece ricchissimo di reperti. Dovrò iniziare a dirigere le mie attenzioni anche all’Etruria!

 

Scendo da Villa Giulia, che è ai confini di Villa Borghese, per la via Flaminia. Passo Porta Flaminia e sono in Piazza del Popolo. Sono arrivata alla frutta, ed il Colosseo e casa sembrano un miraggio ma, visto che sono qui, non posso non entrare in S. Maria del Popolo, per ri-vedere i due splendidi Caravaggio che ci sono all’interno. Poi, deambulando come in trance, mi avvio verso l’albergo. Ho una fame che sembrano due, ma se vado in camera a fare una doccia…chi esce più?! Decido di cenare velocemente prima di ritirarmi e, siccome il mio ristorante preferito dell’amico Franco, “La Piazzetta”, in vicolo del Buon Consiglio, è CHIUSO( anche l’alimentazione va in vacanza!), dirotto su “Cleto”,nello stesso vicolo,per un ottimo spaghetti cacio e pepe.

Non so come, riesco a raggiungere casa; doccia e crollo. Quanto stanca la cultura!!

Giovedì 20, voglio visitare Trastevere, che conosco poco. La prendo larga e, come mi ha consigliato l’amico Corrado, vado alla ricerca di una certa S. Anastasia sul Palatino,con annesse domus….chiaramente romane!

Non ho un indirizzo preciso (a volte mi sembra di fare la caccia al tesoro: dopo quella salita…a destra dopo la porta delle mura…in fondo ai giardini.. dietro la piazza…uffa!!) ed allora chiedo ad un vigile urbano, proprio vicino all’ingresso del Palatino….”Mai sentita…ma è sicura?...proprio sul Palatino?...non saprei...” Evabbè!! Me la cerco io!

Costeggio il Circo Massimo, ed appena vedo un indigeno chiedo….”E’ dietro l’angolo”

Eureka!! S. Anastasia, via s.Teodoro: bellissima, ma le domus….sono in restauro!

Caramba hombres, che sfiga!! Permettetemi la licenza poetica! Non sono la sola ad avere bisogno di restauri!

A pochi metri ci sono i Magazzini del teatro dell’Opera, dove “dovrebbe” essere visitabile un Mitreo(il condizionale è d’obbligo). Giro l’angolo di S. Maria in Cosmedin (vale la pena), dove incontro una coda luuuunghissima di turisti lobotomizzati, tutti in fila per infilare la mano in un tombino della Cloaca Massima, con gridolini ed ammiccamenti( la “bocca della verità”…”Vacanze Romane” docet).

Ed ecco la targa, all’imbocco di una piccola salita: MITREO. Mi avventuro in un desolato cortile dove troneggia un fatiscente palazzo……Ma il fantasma dov’è?

Perché da qualche parte DEVE esserci, se questi sono i magazzini del teatro dell’Opera! Non c’è anima viva e tutto è CHIUSO( devo aver già detto questa parola!).

Torno sui miei passi e , vicino alla targa c’è un numero di telefono per le prenotazioni .

Telefono e...meraviglia! risponde un vero essere umano,non un disco che dà i numeri!

“Solo gruppi di 10 persone!” Ed ora come lo spiego a 9 giapponesi in fila alla bocca della verità che cos’è un Mitreo, e che ho bisogno di loro per entrare?! Rinuncio e, altro appuntamento rimandato.

Ed ora avanti…Trastevere aspettami! Attraverso il Tevere dall’Isola Tiberina, qualche foto alla piazza ed al monumento a Gioachino Belli e, sulla sinistra, una piccola strada mi fa ricordare qualcosa: via della VII coorte, ingresso della caserma dei vigili del fuoco, al tempo delle legioni. Ci sono stata una volta, virtualmente, con Alberto Angela, durante uno degli innumerevoli Quark e Ulisse che mi sono sciroppata. Mi piacerebbe visitarla. Mi piacerebbe….non c’è un cartello, né un’indicazione, né un telefono da contattare, in compagnia dei 9 giapponesi di prima.

Ufficio informazioni turistiche di Trastevere….CHIUSO! ma allora ci siete e ci fate pure!

Pazienza! Il programma è vasto.

S. Crisogono( tel 06 5818225) è proprio sulla piazza ed ha sotterranei di varie età. Domando al sagrestano: 3 euro più brochure e “si accomodi”. Una porticina in legno e…sbamm, me la chiude alle spalle! Paura!! Io,sospesa fra varie epoche e sola, con tutta questa Storia intorno, sotto, sopra e di lato! Un po’ inquietante, vista la solitudine della visita, ma  emozionante.

Vicoli e vicoletti, la bella piazza di S.Maria in Trastevere, con al centro la fontana più antica di Roma e poi il museo del Folklore: piccolo, ma particolare, con le sue Scene Romane: ricostruzione della vita popolare dell’ottocento, realizzata con manichini in costume. www.museodiromaintrastevere.it . Ed una splendida sorpresa: gli acquarelli di E.Roesler Franz, della raccolta “Roma sparita”

 

  Consulto la mia vissuta cartina della città e penso che la Fonte dell’Acqua Paola non sia molto lontana. Nooo??!! Ho rischiato l’infarto sotto il sole delle 14 e con tutte quelle scale per arrivarci! Meno male che faccio rifornimento “dar nasone”, le fontanelle che si trovano ad ogni angolo. Benedetti Romani antichi, con i loro santi acquedotti! Finalmente l’Acqua Paola:solo la musica delle cadute d’acqua mi fa sentire più fresca e, sui bordi della fontana, tutti con i piedi a mollo. Indugio, l’educazione direbbe che questo non si fa, e aborro questi comportamenti…ma fa caldo! Evabbè …mandiamo in vacanza anche l’educazione: via le tennis e….. che frescura! Grazie antica Fonte, mi hai salvata!

Rifaccio la strada a ritroso e, sul lungotevere, mi faccio una “grattachecca”( granita) al caffè, con vista sul ponte Fabricius, all’isola Tiberina.

Venerdì 21 è purtroppo l’ultimo giorno, e devo sfruttare il tempo rimasto: vorrei visitare il museo della sanità, all’Ospedale S.Spirito. L’entrata è sul lungotevere, vicino a Castel S. Angelo; prendo la metro fino ad Ottaviano, passo davanti a S. Pietro e mi verrebbe voglia di visitare la Cappella Sistina, che non ho mai visto. Voglia che mi passa subito, visto la fila per entrare ai Musei Vaticani. Perfetto ! O sono chiusi, o i musei sono più pieni della metropolitana nell’ora di punta!!   

Ma udite, udite…..il museo della Sanità è CHIUSO….e mandiamo in vacanza anche la sanità!

Il mio vasto programma mi da altre opzioni, ed allora passo sul ponte S. Angelo, con le favolose statue del Bernini e, con l’autobus 64 scendo alla fermata prima di Termini: piazza della Repubblica, Ex Esedra, e la mia meta è S. Maria degli Angeli, splendida basilica costruita sul tepidarium delle Terme di Diocleziano, da un progetto di Michelangelo. All’interno una grandiosa meridiana di 44 metri.

Roma è servita perfettamente da mezzi di trasporto efficienti come  metro, autobus ma a me piace spostarmi a piedi per la città, perché posso scoprire tanti piccoli tesori e bellezze nascoste, trovare percorsi alternativi e penso a quante persone hanno calpestato, prima di me, queste strade antiche.

È proprio ora di tornare verso casa : è finito il mio ennesimo appuntamento d’amore con questa unica città. Anche se per metà in ferie, Roma ha sempre tanto da dare….è sufficiente che tu sia pronto a riceverlo…..

Come ciliegina sulla torta, rientro a Rimini con un Eurostar, di solito comodissimo, ma questa volta con più di un’ora di ritardo….e con un tanfo di orina antica che ha avvolto tutti i vagoni, per tutto il lunghissimo viaggio….e meno male che la prendiamo con filosofia! Sante Ferrovie dello Strazio! Luca Goldoni mi dice, dalle pagine di un suo libro, che posso chiedere un rimborso, e lo farò…..per tornare un’altra volta!

E dato che mi sono dilungata non poco, vi propino anche questa pseudo- poesia che ho dedicato alla MIA città ( e che, modestamente, sarà inserita in un’antologia di scritti “Roma InCanti”)                                   

 

 

 

urbe

 

Profonde memorie

mi piovono addosso

quando la luce dorata

del tuo tramonto

mi prende per meno.

Brividi antichi

di morte voci

ch’eppur parlano,

ben vive nella mia mente.

Ogni passo, un angolo.

Ogni angolo un racconto,

e quanti racconti

hanno per me le tue pietre.

Mi ritrovo di giallo e porpora vestita,

accompagnata dalle parole

di una storia lontana…

“Così passeggiavo nel mio tempo,

calpestando le stesse tue strade…”

….e non è solo una storia

Ma, “LA” Storia,

che mi soffi intorno,

calda, eterna, unica città.

 

 

 

Patty   pmckelly@libero.it 

 

 

 

 

 

 

 

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