Sono le 4 e mezza e non riesco a dormire, cosi che provo a scrivere
qualcosa...
Da dove inizio...vediamo....dunque....
Sono a Bariloche, nella provincia del rio Negro, circa a meta Argentina, a due
passi dalla Cordigliera. Sono arrivato lunedi, dopo un viaggio di circa 20 ore
in autobus!!!! Un viaggio abbastanza comodo, ma siccome nell'autobus c'erano
tutti i confort ci siamo fermati solamente una volta, e stare seduti o
coricati (si i sedili erano reclinabili quasi completamente) non fa per me.
Sono ad un ostello della gioventu dove ovviamente c'e gente di tutto il mondo,
fra cui tanti israeliani.
Ieri ho conosciuto i ragazzi con cui guidero' il tour, tutto bene e come
dicono qua "buena onda"; oggi mi hanno dato la "mia" bici
cosi sono riuscito a fare un giro fra le montagne ed i laghi della zona. I
panorami sono spettacolari, da togliere il fiato ad ogni curva. Sono passato
per un parco nazionale e poi fra salite e discese ho scoperto villaggi e
localita che sembrano uscire da un libro di fiabe!!! Sulla cima delle montagne
c'e' ancora la neve ed il vento toglie tutta l'umidita dall'aria, il cielo e'
terso e fra un po' di giorni riprendero' il mio colorito "sano"...
Oggi mi sono veramente goduto il giro in bicicletta (non troppo lungo, circa
65km, ma e' un po' che non pedalavo...): sono andato da solo, tranquillo,
godendomi il sole ed il paesaggio. Il cielo di un azzurro intenso e
tutt'attorno il verde dei prati e delle colline, macchiati di cespugli di
fiori giallo intenso che danno gioia, e di contorno il blu intenso dei laghi
ed il bianco della neve sulle cime.
Il cibo e l'alloggio sono veramente economici, e la carne, e' risaputo, e' la
piu' buona del mondo! Parliamo di donne? No, dai, e' meglio di no.......
Il mio modo di muovermi e la padronanza della lingua mi permettono di
"mimetizzarmi" con i locali e quando dico che sono italiano a volte
non mi credono, ma esagerano!!!
Che altro dire???? Volete sapere se mi mancate?
...la verita'?
Diciamo che mi e' piu' facile scrivendo da lontano esternare i miei sentimenti
verso le persone, quindi se ricevi questa mail qualcosa vorra' pur dire, no?
Ah, se non vuoi piu' ricevere mail dimmelo!!!! E fammi sapere anche se hai
ricevuto questa....
Da giovedi' a domenica sono stato a Buenos Aires, ma di questo magari vi
raccontero' un' altra volta...
Per me e' stato un ritorno, e dopo due giorni, quando la nostalgia ha preso il
sopravvento ho preferito spostarmi, anche se sarei potuto rimanere di piu'...ma
dopo di qui, magari per Capodanno, ci ritorno!
La musica che danno alla radio e' ovviamente latina, molto allegra e sempre
divertente, anche se ogni tanto passano anche qualcosa in italiano. Giusto
oggi ho sentito una canzone di Jovanotti, un po' vecchia ma che ricordavo. E'
quella che dice "...io ti cerchero' / negli occhi delle donne che nel
mondo incontrero' / e dentro quelli sguardi mi ricordero' di noi / chissa' se
si chiamava Amore..."
...chissa'...
5 dicembre
Eccomi di nuovo qui...
Sono partito l'altro ieri da Bariloche in bici ed ora mi sto spostando verso
il Cile per conoscere il percorso che poi andro' a fare in tour e per
incontrare le altre guide che accompagneranno con me i clienti a Chiloe',
un'isola cilena sull'oceano Pacifico.
Le strade qui sono molto diverse da noi, non solo in Italia ma in Europa in
generale: sono nastri d'asfalto lunghissimi fra una citta' (o cittadina) e
l'altra e in mezzo...NIENTE!!!!!!!!!!!!
Da Bariloche a Villa La Angostura ho persorso 80km col vento contro e su
strade che vanno su e giu' in maniera impressionante, in piu' con una bici
veramente pesante (e' una mountain bike di quelle adatte alle situazioni
piu' estreme!); ho fatto veramente fatica!!!!
I paesaggi continuano ad essere spettacolari. Incredibili!!!!
C'e' un percorso, qui, chiamato "dei 7 laghi" che si snoda su
stradine sterrate in mezzo a boschi e che unisce appunto i 7 Laghi di questa
regione tra di loro fra le citta' di Villa La Angostura e San Martin de los
Andes.
E' bellissimo (e molto difficoltoso anche!!!) da fare in bicicletta o anche
a piedi. Sono 120 km che in bici si fanno grosso modo in 2 giorni e ci si
puo fermare nei campeggi che ci sono in mezzo. Unico problema per me e' che
non ho portato la tenda!!!! Pero' mi piacerebbe farlo e qualche cosa voglio
inventare per percorrerlo tutto. Ieri ne ho fatto solo un pezzo (60 km fra
andata e ritorno) ed e' stato meraviglioso. Ci sono degli squarci
meravigliosi, delle discese fino alle rive dei laghi e dei punti panoramici
fantasmagorici!!!!!
Unico neo: non avere qualcuno con cui condividere tanta bellezza e
magnificenza!!!!
Sopravvivero'????
D.
10 dicembre
Che l'Argentina fosse ricca di
attrattive dal punto di vista paesaggistico gia' lo sapevo, e soprattutto
che la zona patagonica di Bariloche fosse particolarmente sviluppata e' un
fatto noto, e lo dimostra il fatto che quasi tutte le scuole superiori
dell'Argentina portino i loro studenti quaggiu in occasione della gita
dell'ultimo anno scolastico, sorbendosi anche 24 o piu' ore di
autobus per arrivare (si' Ceci, le discoteche che mi hai nominato ci sono
ancora, ma ti giuro che il fatto di andare a ballare DALLE 3 di notte in
poi e' l'ultimo pensiero che ho in questo momento!!!)
Ma da qualche giorno sono in Cile e, devo ammetterlo, mi sono
innamorato!!!!!!!
Ma non di una bella andina (ammesso che le andine corrispondano ai miei
criteri di grazia e femminilita'!), bensi di questo posto, che e'
sicuramente uno dei piu' meravigliosamente fantastici che abbia mai
visto!!!
In questo momento mi trovo a Puerto Varas, in una zona anche qui lacustre,
ma con una peculiarita': a specchiarsi nelle acque non sono le
"solite" montagne, ma due vulcani spenti, le cui cime ancora
innevate e le nuvole che a volte li ricoprono e a volte gli stanno attorno
a meta' altezza li rende quasi appartenenti ad un pianeta sconosciuto.
E tutt'attorno un verde incredibile, dovuto ai molti mesi di pioggia che
subisce questa zona (non ora per fortuna!) e che rende i prati e gli
alberi ricchi di mille sfumature e profumi differenti.
In realta' sono venuto qui per conoscere Juan Pablo e Alejandra, una
coppia di guide locali che mi accompagnera' durante il tour (che iniziera'
il 17) nella parte cilena.
La notte scorsa sono stato ospite a dormire a casa loro (e non c'e' stato
verso che non fosse cosi'), cosicche' stamattina mi sono svegliato in un
contesto "familiare", in una casa tutta in legno, costruita da
loro in pochi mesi in mezzo ad un bosco, immersa in una pace e
tranquillita' di un altro mondo.
Ieri sera, invece, siamo andati a cena da un loro amico, Ernesto, che qui
in paese ha un negozio di artigianato locale e che affitta pure
biciclette, il quale a sua volta sta ospitando a casa sua una coppia
di ragazzi francesi (conosciuti tipo 2 giorni fa) che stanno percorrendo
per intero il Cile in bici e che ieri sera hanno cucinato per tutti. Il
digestivo e' stato un simpatico "porrito", che ci siamo fumati
in allegria ('azzo guardate male, fa peggio il Grande Fratello!!)!!!
La gente e' meravigliosa, ho incontrato persone veramente DI
CUORE, che fanno il possibile non solo per aiutarti, ma proprio per farti
sentire a casa tua, e le parole di Alejandra riguardo il fatto che se
volessi fermarmi ancora a casa loro nonostante non ci siano per tre
giorni, suonavano estremamente vere: "Mi casa es tu casa"!!!
Intanto oggi mi sono fatto 75km in bicicletta con Ernesto e i due
francesi, su e giu' per strade sterrate e polverose, con delle pendenza a
volte esagerate, che hanno messo a dura prova i miei
"dirigibili" (come una volta l'amico Bigo ha
chiamato le mie gambette durante una drammatica salita sui colli
Euganei...lo ricordi vero, pistolone?). Panorami fantastici, con mucche,
pecore e cavalli nei prati, e falchi e qualche condor nei cieli.
Che altro dire????
Vado a letto, sono stanco ma alla mattina mi alzo anche solo dopo poche
ore di sonno bello arzillo per andare incontro ad una nuova giornata che
non so cosa mi riserva...lo trovo fantastico, ed anche quella malinconia
che mi stava accompagnando nei giorni scorsi mi sta abbandonando,
lasciando il posto ad un sole interiore che mi scalda e mi rende i
pensieri puliti e positivi!!!
Baci a tutti
D.
venerdì 15/12/2006 0.19
In questi giorni sono a "El
Bolson", a circa 2 ore a Sud di Bariloche (in km saranno 120 circa...), la
prima cittadina dell' Argentina dichiaratasi antinucleare, ai confini della
Cordigliera delle Ande.
In effetti alla fine degli anni 60 e nei 70 si sono stabiliti qui dei gruppi
di hippies che ancora oggi popolano e soprattutto colorano questa localita'.
Tre volte alla settimana c'e' un mercatino dell' artigianato che occupa tutta
la piazza principale e i manufatti e le specialita' del luogo (birre
autoprodotte, marmellate, frutta e dolci vari) sono fantastici!
Inoltre da qui partono tanti percorsi da fare in bici e a piedi per
raggiungere cime di montagne, laghi o cascate nascoste per cui non ce la
faccio proprio ad annoiarmi!!!
Inoltre l'ostello in cui mi trovo e' ubicato su di una polverosa strada
(come quasi tutte qui: l'unica asfaltata e' quella che conduce a Bariloche e
che prosegue verso il Sud, e che comunque e' stata asfaltata nel 1997!!!!)
senza illuminazione ed a fianco di un ruscello, per cui di notte lo spettacolo
delle stelle nel cielo e' qualcosa di incredibile per il buio piu' assoluto
che c'e' e con il rumore dell'acqua che scorre sembra di stare in un luogo
incantato!!!
Chiaramente tutta questa natura intorno e questa liberta' piu' totale stimola
i miei pensieri (e i non-pensieri).
L'altra sera, erano circa le 3 di notte, mi sono trovato a chiedermi: ma la
difficolta' "di vivere" sta piu' nei reali problemi o piuttosto
nelle preoccupazioni che uno si crea? Sono di piu' i problemi "veri"
che uno si trova effettivamente ad affrontare o i "viaggi" mentali
che tanto spesso ognuno di noi si fa?
Il problema nell'affrontare la vita sta piu' nell'atto pratico o in quello
mentale?
Si creano (e ci si creano) piu' danni quando si agisce d'istinto o quando si
cerca di muovere mille pedine per risolvere dei problemi non ancora concreti,
affidandosi solamente alle "capriole" che fa la mente a braccetto
con i suoi pensieri?
Un atto istintivo e' limitato, fine a se' stesso per la maggior parte delle
volte: non e' la razionalita' che ha spinto ad agire: e' stata scavalcata
dall'atto stesso prima che potesse mettere in atto i suoi schemi. Non c'e'
stato il meccanismo "pensiero-azione", ma solo l'azione.
Ma quando, in attesa di un evento che non e' ancora successo, e neppure si sa
se mai accadra', cominciamo ad elaborare le mille soluzioni, cercando magari
sotterfugi ed imbrogli, o anche solo facendoci venire dei gran mal di testa
nella speranza di non soffrire in seguito, non stiamo gia' soffrendo? Non
stiamo gia' togliendoci qualcosa da questa vita? Non ci stiamo gia' infilando
in un tunnel oscuro che non ci permette di vedere la luce del giorno in cui
stiamo (o dovremmo) vivere?
I pensieri, le preoccupazioni non ci stanno gia' rovinando e adombrando un
presente che se vissuto appieno gia' gettera' le basi di un futuro sereno?
Mi sto ancora chiedendo: nella mia vita ho avuto piu' problemi reali o piu'
preoccupazioni che nella maggior parte delle volte si sono rivelate infondate
o che si sono risolte in maniera indolore e senza che io stesso dovessi
intervenire???
E voi......????????????????
Baci
D.
mercoledì 27/12/2006 3.32
Tra pioggia, neve e cene natalizie sono
arrivato vivo alla fine di questo tour!!!!
In effetti questi giorni sono stati tremendi, i peggiori passati in bici....
Ma andiamo con ordine...
Il tour e' cominciato il 17 da Bariloche e da li' ci siamo diretti verso il
confine col Cile, che coincide con un passo andino all'altezza di 1300 e piu'
metri...e a quell'altezza, dopo due giorni di pioggia e di tempo schifoso, non
poteva naturalmente che NEVICARE!!!!!!
Ma cazzo siamo in estate, qui, ed io sono arrivato su con le lacrime agli
occhi e i clienti alle calcagna, un freddo della madonna visto che io, furbo
come sempre, mi sono portato solo i pantaloni da bici corti...e fosse stato
solo il freddo...le ossa erano completamente piene d'acqua, cosicche' ho
passato una notte d'inferno con la febbre, credo, alta, e rigirandomi nel
letto con un'asciugamano freddo prima sulla testa e poi un po' ovunque,
facendo incubi e pensando che sarei di sicuro morto in un sordido ospedale
cileno il giorno di Natale perche' nessuno mi dava assistenza!!!!
Che dramma, no?
Comunque il mattino dopo, grazie al "metodo della nonna" della pezza
fredda mi sentivo meglio e l'unico che mi e' rimasto e' stato un mal di gola
che adesso e' finalmente passato (mamma stai tranquilla!).
Il resto del tour ho pedalato poco ed ho guidato il nostro furgoncino d'
assistenza.
E conmunque fino ad oggi (ed anche ora) sta piovendo...domani finalmente
finisce e torno verso l'Argentina, ma non mi fermo a Bariloche, ma vado verso
Buenos Aires e da li' a Rosario, citta' a 400km a ovest di Bs As dove ho un
amico conosciuto l'anno scorso sul Cammino di Santiago che ho sentito qualche
giorno fa e che mi ha invitato a passare a casa sua fine anno...li' adesso ci
sono circa 30gradi cosi che cerchero' di seccarmi le ossa!!!
E intanto e' passato il Natale...a dire la verita' non l'ho sentito molto,
visto le molte cose da fare in tour.
Un po' di nostalgia di quelle calde atmosfere familiari e di focolare l'ho
avuta giusto la vigilia, credo sia normale, soprattutto perche' e' il primo
anno che lo passo lontano dai miei figli (FRANCESCO e GABRI
vi AMO!!!), ma tutto ok!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno mandato gli auguri per mail o via sms,
siete grandi!!!
Stasera sono a Castro, la capitale dell' isola di Chiloe', sull'oceano
Pacifico. In questi giorni sono stato a vedere una colonia INCREDIBILE di
pinguini ed abbiamo remato in kayak (con la pioggia, naturalmente!!!)
attorniati da delfini che ci saltavano attorno...sono esperienze uniche ed
impagabili, come oggi, quando siamo arrivati, dopo una lunga camminata a piedi
(e sotto la pioggia!!!) su di una immensa e ventosissima spiaggia sul
Pacifico, con delle onde altissime e della dune mai viste!!!
Credo che al di la' di quello che si puo' accumulare nella vita per quel che
riguarda ricchezze, proprieta' ed oro, cio' che vale di piu' sono le
esperienze, perche' quelle nessuno te le puo' togliere, non hai paura di
perderle e ti appartengono veramente al 100%.
E per me fare esperienze vuol dire viaggiare, conoscere persone e situazioni
nuove, capire che non esiste un solo modo di vivere, una sola realta', un solo
modo di pensare e di agire...per me questo e' vivere appieno, accumulando nei
miei occhi e nel mio cuore visi e sorrisi di persone incrociate anche un solo
attimo; sensazioni e profumi che incontri in luoghi lontani e che anche con la
pioggia o in una tormenta di neve non puoi fare a meno di apprezzare.
Non importa molto che la gente mi capisca o mi comprenda, ognuno ha il suo
proprio modo di vivere la propria vita e di fare cio' che piu' gli piace,
l'unica cosa che ritengo importante e' essere consapevoli di cio' che vermente
si ama fare e di prendere coscienza di quello che veramente si e', sia nei
propri "pregi" che nei propri "difetti", e quando si
impara ad accettarsi in toto credo si sia sulla strada giusta per affrontare
il proprio cammino....
Va be' basta!!!
Se non ci sentiamo prima, auguro a tutti un FANTASMAGORICO 2007, pieno di
soddisfazioni, gioia e serenita', e, magari, qualche attimo di SILENZIO, da
prendervi tutto per voi, senza occuparlo con pensieri o progetti, ma
riempendolo semplicemente di...SILENZIO!!!!
...qualcuno mi capira'...
...e per gli altri.........................DAI CHE CE LA
FAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio!!!!!
Anno Nuovo...
martedì 09/01/2007
E' ormai un mese e mezzo
che sono in giro ma e' solo in questi ultimi 10 giorni che ho iniziato
veramente a muovermi per l'Argentina.
Dopo il "piovoso" tour in Patagonia ( dove tra l'altro tornero' a
febbraio per un altro tour dal 15 al 22) mi sono messo subito alla ricerca di
caldo e di nuovi paesaggi e sensazioni.
Sono cosi' finito a Rosario, nella provincia di Santa Fe', dove ho trascorso
fine anno a casa di Armando, un amico conosciuto l'anno scorso sul Cammino di
Santiago, che tanto ha cambiato le prospettive e l'orientazione della mia
vita.
Sono stato accolto in una maniera estremamente calorosa, sia da Armando che
dalla sua famiglia, e con loro ho trascorso un paio di giorni conoscendo la
citta' (che ha dato i natali al Che Guevara, tra l'altro) e festeggiando il
Capodanno con una cena veramente speciale. Qui il Capodanno si passa in casa,
perlomeno la cena si fa tutti insieme, poi, scoccata la mezzanotte, si esce
per andare a far baldoria in qualche locale o discoteca, ma stavolta sono
capitati a casa (verso le 2 di notte!!!) un sacco di amici e cosi' fra un
bicchiere e l'altro, un dolce e una "empanada" abbiamo allegramente
fatto venire mattina.
Il caldo l'ho trovato, con 45 gradi sia il 31 dicembre che il Primo dell'anno,
cosicche' al pomeriggio siamo andati al Balneario che c'e' sul fiume,
per cercare un po' di rinfrescarci!!!
Strano no? Il Primo dell'anno in spiaggia per digerire il Cenone...
Ho approfittato di questa sosta per salutare anche Cristian, un amico di
Rosario che per anni aveva vissuto a Ferrara, ma che da un paio e' tornato in
Argentina.
Una birra insieme e arrivederci in Italia.
Il giorno dopo sono partito in auto con due amici di Armando per Cordoba (loro
abitano li' e mi avevano offerto un passaggio, quindi perche' rifiutare?), a
400 km a ovest di Rosario. Questa in realta' non era una tappa prefissata, ma
come non seguire cio' che la vita e le situazioni ti offrono???
E cosi' mi sono trovato catapultato nella seconda citta' dell'Argentina,
famosa soprattutto per essere una citta' universitaria con una vita notturna e
serale molto sviluppata, anche se in questo periodo gli studenti sono in
vacanza e quindi non ho trovato tutta l'effervescenza per cui e' famosa!!!!
Ma anche qui e forse soprattutto qui la gente e' estremamente calorosa, ti
mette a tuo agio ed e' davvero simpatica, grazie anche al loro accento
strascicato nel quale allungano le vocali nel pronunciarle...e poi...devo dire
che in questa citta' ho visto finora le piu' belle ragazze di tutta
l'Argentina!!! Hanno un aspetto soprattutto europeo, ma insieme un qualcosa di
locale ed esotico che le rende estremamente affascinanti, ma soprattutto sono
simpaticissime, elemento primario secondo me nella seduzione!!!! E poi le
donne sono donne ovunque, hanno un incanto tutto speciale, sono esseri
sicuramente superiori a noi uomini "elementari" e basici, e per me
il loro incanto maggiore e' che mai si finira' di capirle e di intenderle, e
quindi va bene prenderle cosi', meravigliose ogni giorno ed ogni giorno
diverse ed imprevedibili in ogni loro aspetto.
Nei dintorni di Cordoba ho fatto un giorno di trekking per le sierre che mi
hanno lasciato il segno, soprattutto quello della maglia visto che il collo e
le braccia sono bruciacchiate, ma anche questo fa parte di questo fantastico
gioco!!!
Ah una curiosita': nell' ostello di Cordoba ho ritrovato un ragazzo Tedesco
conosciuto a Bariloche piu' di un mese fa!!!! Piccola anche l'Argebntina a
'sto punto!!!
E oggi sono arrivato a Salta, quasi nell'estremo Nord dell'Argentina. Si
preannunciano paesaggi spettacolari e colori incredibili...ma mica posso dire
tutto in una volta, no????
Un abbraccio a tutti e a presto
Grazie a chi mi scrive dimostrandomi simpatia e affetto e un attaccamento
che non credevo!!!!
GRAZIE MANDY!!!!
intervallo...
sabato 13/01/2007
QUalche volta i pensieri scorrono
fluidi, altre volte le parole si rincorrono nella testa, senza senso, e sembra
che nulla abbia un inizio e una fine...
Io personalmente riesco a far uscire le cose mettendomi a scrivere,
cominciando con frasi senza senso che poi pian piano prendono una
direzione, oppure cercando un angolo di silenzio e di stasi dentro di me...
L'erba cresce da sola, non c'e' bisogno di osservarla mentre lo fa, ma non e'
neppure un delitto mettersi li' ad aspettare che lo faccia.
Cosi' le cose succedono, senza cercarle, a volte senza sforzarsi troppo
perche' le situazioni prendano la piega che vogliamo noi, e a volte non la
prendono proprio perche' al di la' dell'impegno che possiamo profundervi
affinche' succedano, la nostra strada e' un'altra, le cose che in quel momento
della vita che dobbiamo apprendere sono altre rispetto quelle verso cui la
nostra volonta' vorrebbe spingerci.
Certo la mente e la volonta' hanno un potere e un'energia enormi, e credo che
quasi tutte le cose si possano conseguire attraverso esse, perlomeno quelle
concrete, materiali, ma non sempre la volonta' e l'ambizione personale
coincidono con quello che e' il proprio cuore e la propria essenza.
Penso sia per questo motivo che a volte capita di conseguire degli obiettivi,
anche ambiziosi o grandiosi, o di raggiungere fugaci soddisfazioni e poi
ritrovarsi, interiormente, pieni di nulla, insoddisfatti e tristi.
Oppure succede di perseguire una strada, di desiderare qualcosa ad ogni costo
e poi incontrarsi al punto di partenza, di nuovo a quel bivio dove tutto
era cominciato.
E allora?
Allora e' bello, anche se puo' sembrare inutile, fermarsi ed aspettare che
l'erba cresca, aspettare che da un boccciolo spunti pian piano un fiore che
nel giro di pochi giorni spanda tutt'intorno il suo profumo, rendendo migliore
se' stesso e tutti gli esseri che gli stanno intorno.
Ma tante volte non lo facciamo, non sappiamo farlo, non vogliamo farlo,
perche' lo riteniamo inutile...
Non riusciamo a staccarci dalla quotidianita, dal continuo rincorrersi di
pensieri e di preoccupazioni, dal rumore della TV o del traffico o delle cose
che BISOGNA ad ogni costo fare; non riusciamo ad aspettare che le cose si
risolvano da sole, nella maniera in cui si devono risolvere.
Ma attenzione: non parlo di cose pratiche, cose in cui l'impegno e la volonta'
hanno un peso fondamentale per risolverle, ma intendo quelle volte in cui non
dipende da noi il cambiamento nel susseguirsi degli eventi, eppure vorremmo,
attraverso una soluzione razionale, trovare una vis d'uscita nel modo in cui
NOI vorremmo.
Ma dimentichiamo, o non ci rendiamo conto, che non siamo noi a far girare
il mondo attorno a noi, e che spesso non e' neanche il mondo che ci fa girare
attorno a lui, ma giriamo insieme!!!
E' per questo che quando abbiamo quei giorni "no", quei giorni in
cui tutto sembra girare storto e non sappiamo dove sbattere la testa, e non
riusciamo a prendere una decisione non cerchiamola ad ogni costo, ma
prendiamoci del tempo, ma non per rimurginare o per fare altre cose, ma
semplicemente per mettere il culo sull'erba, in mezzo ad un prato, fra i
fiori, ed aspettare insieme all'erba che lei cresca e con lei in noi la presa
di coscienza e la consapevolezza che qualcosa succedera' da sola e ci
permettera' di vedere tutto piu' chiaro e di essere sicuri che la decisione o
la strada che prenderemo sara', in quel preciso momento della nostra vita,
quella giusta per noi!
E da li' in poi perseguirla fino all'ultima goccia di sudore, fino all'ultimo
grammo di energia da spendere!!!!
D.
PS: Vetri so che si sei....
Profondo Nord
giovedì 18/01/2007
In questi giorni mi
trovo nel "profondo Nord" dell'Argentina, a cavallo fra le province
di Salta e Jujuy, probabilmente le piu' povere, al confine con la Bolivia,
dove la vita procede con ritmi e modalita' completamente differenti da quelli
dei "pueblos" piu' piccoli, e mille anni luce distanti da quello che
e' la vita a Buenos Aires "Capital", il cuore, come dicono i "porteños",
della Nazione.
Qui, fra le montagne e le valli del Nord, vivono i discendenti degli antichi
abitanti del Sud America, nelle loro case di fango e con capre e somari sulla
soglia...
E' il regno dei mercatini artigianali, dove per pochi pesos puoi comperare
coloratissimi berretti, maglioni, guanti, sciarpe di Lama o oggetti d'argilla
o di tessuto molto belli.
La musica che si sente per le strade e nelle piazze delle varie Tilcara,
Purmamarca e Humahuaca non e' quella "globalizzata" delle radio
internazionali, quella che se chiudi gli occhi puoi immaginare di trovarti
indistintamente a Milano, a Buenos Aires, a Londra o a Barcellona, ma e' la
loro musica caratteristica, il loro Folklore, come dicono, che i nativi si
offrono di insegnarti a danzarlo nelle stesse piazze o nelle "peñas",
dove alla sera ci si ritrova ad ascoltare gruppi locali e a ballare fino alle
4 di mattina, senza malizie, senza droghe, senza pregiudizi e con una gran
voglia di vivere...
Certo questi posti non sono assolutamente alieni al turismo.
Non un turismo di massa, non ci sono quasi stranieri, ma tutti giovani
argentini, "stranieri" in patria, che si muovono anche in grossi
gruppi con tende e sacchi a pelo e che trovano conveniente venire a
passare le vacanze in questa zona perche' meno cara della costa o della
Patagonia.
E i paesaggi che ci sono qui non hanno paragoni con nulla che abbia mai visto
in vita mia...e' anche difficile da spiegare, ma ci provo...
Qui la natura sembra che si sia divertita a giocare con la terra e i suoi
strati, alzando e spostando le montagne in una maniera tale da lasciare
scoperti tutti i suoi segreti, tutti i suoi colori altrimenti nascosti, in un
paesaggio surreale punteggiato da un'infinita' di cactus e di arbusti, con
anfiteatri naturali e montagne argillose stratificate, nelle quali si
distinguono chiaramente le sue componenti a secondo del colore delle rocce.
E' un paradiso per i geologi (o geologhi?) e per i collezionisti di pietre,
qui si puo' trovare di tutto, dai basalti neri ai graniti rosati, dai quarzi
bianchi alle rocce sedimentarie gialle, verdi e azzurre...
Anche chi, come me, non se ne intende tanto, non puo' non restarne
affascinato.
Ed e' sempre un' avventura spostarsi con gli autobus locali, che hanno come
unica certezza quella di partonire, ma non si sa esattamente quando e
quanto ci impiegano ad arrivare...ma anche questo fa parte del gioco, anche
questo mi dimostra che non esiste un solo modo di vivere e di affrontare la
vita.
Domani o dopodomani riprendo la mia strada, ora verso il Sud, verso San Juan e
Mendoza, dove il picco dell'Aconcagua, con i suoi 6959m e' il tetto di tutta
l'America. Non aspiro certo a scalarlo ma voglio contemplarlo da
vicino!!!!
D.
Strade
venerdì 02/02/2007
Era un po' di tempo che non mi mettevo
a un computer per raccontare qualcosa...
L'estate argentina, soprattutto nel nord del paese, e' veramente calda, e
nella zona tropicale all'estremo nord le piogge a volte torrenziali
bloccano ogni cosa: dal traffico stradale alle povere attivita' commerciali
all'aperto.
E' strano per me trovare dei paesi interi in cui non c'e' neppure una strada
asfaltata, ma tutte di terra, e quando piove e' un disastro!!!!
Ho trascorso un paio di giorni a Tafi del Valle, nella provincia di Tucuman,
localita' in mezzo ad una valle meravigliosamente verde, costellata da
infinite mandrie di mucche e di cavalli lasciati liberi a pascolare e a
correre.
Qui la vita trascorre lenta, scandita semplicemente dal sole che nasce e che
muore e da una leggera pioggerellina immancabile nel tardo pomeriggio; d'altra
parte questa valle come potrebbe essere tanto verde???
E dopo Tafi, eccomi a San Juan, una provincia non troppo conosciuta sotto il
profilo turistico, ma che grazie a dei ragazzi di qui incontrati qualche
giorno fa ho potuto visitare in lungo e in largo in auto.
Sono infatti stato ospite per qualche giorno a casa loro, e da li' ci siamo
spostati su polverose strade a bordo di una vecchia Fiat Uno senza aria
condizionata, fino a raggiungere delle bollenti zone desertiche, dove le
tempeste di sabbia si susseguono in continuazione, piu' o meno forti a seconda
del vento.
E anche qui dei panorami incredibili e dei colori impossibili da descrivere,
paesini sonnacchiosi e laghi artificiali di cui i windsurfisti ne hanno
fatto il loro Paradiso, e poi strade, strade infinite a mezzo
metro dalla roccia delle montagne; strade tortuose che salgono e scendono per
la costa della montagna senza alcun guardrail che ti protegga; strade a volte
asfaltate e altre di terra o di ghiaia, in cui sobbalzi e rischi di
distruggere le gomme e gli amortizzatori ogni volta che becchi una buca piu'
profonda del solito o una pietra piu' grande; strade in cui mi sono divertito
infinitamente a guidare per ore e ore senza trovarci niente in mezzo, a parte
un cadavere rognoso di un cavallo...
Ho visitato il Parco del Leoncito, un parco nazionale istituito appena due
anni fa e che e' sede di un paio di osservatori stellari sensazionali.
Qui le stelle che si vedono anche a occhio nudo sono incredibili, il cielo di
notte e' estremamente limpido e sembra che alzando un dito si possano
accarezzare tutti gli astri visibili.
E dopo l'esperienza "sanjuanina", eccomi a Mendoza, la Capitale
assoluta del Sudamerica per la produzione di vino, il miglior vino del
continente, senza alcun dubbio.
Shyrac, Merlot, Sauvignon e soprattutto Malbec rendono questa provincia, e in
particolare questa citta' una delle piu' "allegre" del Paese!!!!
Sto alloggiando in un Youth Hostel, un ostello della gioventu', dove ogni
giorno arrivano e se ne vanno giovani e meno giovani di ogni nazionalita'...quasi
di ogni nazionalita', visto che di italiani proprio non ce ne sono...
Mi fermero' qui qualche giorno, sembra una citta' frizzante e molto bella,
vediamo!!!!
Un saluto a tutti!!!!
La "classica"
domenica 11/02/2007
River Plate - Boca Juniors, l'incontro
di calcio fra le due squadre piu' famose del "futbol" argentino, e'
sempre un evento, anche se non si svolge alla "Bombonera", mitico
Stadio del Boca o nel "Monumental", moderno Colosseo sede del River.
Nei giorni di soggiorno a Mendoza sono riuscito, dopo una coda di varie
ore sotto un sole feroce, a conseguire un biglietto per assistere a questa
"classica", trovando posto nella curva dei tifosi del Boca Jr,
vecchia squadra di Diego Maradona, rappresentato su ogni tipo di maglietta,
bandiera o striscione.
Con "la compagnia dell'ostello" ci siamo recati all'entrata dello
stadio quasi tre ore prima dell'inizio della partita, e nonostante questo
abbiamo dovuto aspettare un'altra ora abbondante per entrare, tanta era le
ressa di persone in fila.
Immediatamente dentro sono iniziati, interminabili fino alla fine, i cori, gli
sberleffi e gli sbandieramenti delle due curve rivali, certa ognuna che la
propri a squadra avrebbe avuto la meglio.
I rivaleggianti colori Blu e Oro del Boca di fronte al Bianco Rosso del River
facevano da cornice ad uno stadio pieno di gente urlante e decisa a passare
una serata di festa.
E cosi' e' stato: i cori si sono susseguiti durante tutta la partita, i
palloncini, le sciarpe e le bandiere sventolati tutto il tempo e c'e'
perfino stato uno spettacolo di fuochi artificiali quando le due squadre sono
entrate in campo.
La partita tecnicamente non e' stata un granche' ma agonisticamente molto
bella e combattuta...anzi a dire la verita' se le sono proprio date!!!
Per la cronaca il match e' finito 1-1 dopo i tempi regolamentari, ma il trofeo
se l'e' portato a casa il River, dopo i calci di rigore.
E poi tutti fuori, le due tifoserie insieme ai due lati della strada, senza
scorte di polizia, ne' alcun casino, solo i classici sberleffi e prese in giro
da parte dei tifosi del River nei confronti dei sempre allegri fanatici del
Boca.
Il mio soggiorno a Mendoza e' stato tanto lungo (9giorni, un record) quanto
vario. All'ostello si e' formata una bellissima e variegata compaglia formata
da argentini, brasiliani, svizzeri e un italiano ("El Tano", come mi
dicono ovunque vada), e spesso ci siamo mossi insieme intervallando uscite
diurne per conoscere le famose cantine o a fare escursioni verso le
montagne fino alle pendici dell'Aconcagua, o a passare pomeriggi interi a bere
mate nel meraviglioso parco della citta', a serate prolungate fino alle prime
ore del mattino suonando le chitarre e cantando sotto le stelle o andando a
mangiare "asado" o in uno dei tanti locali della citta'.
Adesso pero' torno verso la Patagonia; ho intenzione di trascorrere qualche
giorno a fare trekking in mezzo ai boschi e su e giu' per le montagne prima
del prossimo tour con i miei "amici" statunitensi.
Sento il bisogno di riconnettarmi con la natura e con me stesso, ho voglia di
stare un po' da solo e stupirmi non per un gol di Martin Palermo, ma
per i colori di un tramonto o per un cielo stellato o il profumo di un fiore.
Mi rendo sempre piu' conto che con uno zaino in spalla o il sellino di una
bici sotto il culo mi sento davvero vivo, mi sento davvero bene, sento che sto
vivendo la MIA vita, magari un po' strana, magari con dei buchi o degli
strappi, magari con delle ferite a volte subite e a volte inflitte, magari
senza progetti troppo a lungo termine, ma padrone della MIA vita!
A volte mi metto in situazioni non troppo comode da risolvere, mi cerco la via
piu' complicata per fare qualcosa, mi ritrovo a leccarmi le ferite dovute a
delle botte che spesso non capisco da dove arrivino, ma che mi colpiscono a
volte fuori e a volte dentro, a volte mi tagliano le gambe e altre mi centrano
dritto al cuore....ma sono cosi'...non so che farci...
Non riesco a vivere una vita che non sia la mia, non sono PIU' capace di far
finta che vada tutto bene quando mi trovo in situazioni che non mi fanno sentire
comodo o a mio agio.
Non credo per niente che la vita vada vissuta come una condanna, come una
sofferenza per poi avere una "ricompensa"...una ricompensa poi per
che cosa? Per essersi repressi per tutta la vita, per essersi negati di
viverla appieno, per aver perso giorni, mesi o anni facendo qualcosa che non
piace o a cui non si crede?
Per queste cose non credo che si meriti una ricompensa, ma una bella
punizione!!!!
Va be'...meglio che vada a camminare e a ossigenarmi un po'....i pensieri
scorreranno piu' fluidi e le decisioni saranno piu' semplici da prendere,
anche se ogni giorno mi sento piu' vicino ad intendermi, e questo credo sia la
cosa piu' importante: non che gli altri ti capiscano, ma che ognuno cominci a
capire se' stesso, i suoi desideri e le sue aspirazioni; cio' che lo fa star
bene e cio' che lo fa soffrire, e tutte queste cose sono diverse in ognuno di
noi, non si puo' "globalizzare", non esiste una ricetta
universale per "vivere sani e belli" o per raggiungere la felicita'
o l'orgasmo: ognuno deve cercare e trovare la sua "forma", la
sua "dimensione" o la sua "posizione".
Io ci sto provando...e questa ricerca e' meravigliosa!!!!
E VOI????????????????
D.
The final countdown
mercoledì 21/02/2007
Oggi, dopo tre mesi, ho seguito
per intero un telegiornale italiano su Rai International.
Dunque, la prima notizia e' stata quella di un trapianto di organi su tre
pazienti, solo che la donatrice era sieropositiva; la seconda quella di
una ragazza di 23 anni che stamattina era uscita di casa normalmente per
andare al lavoro o non so dove e che dopo un paio d'ore e' stata trovata morta
ammazzata; la terza quella di una madre che aveva allegramente deciso di far
fuori il suo bambino (o bambina) di pochi giorni (o mesi non ho capito bene
tanto era il vomito che mi e' venuto!) colpendolo con un cacciavite o qualcosa
di simile...
Dopodiche' ho spento!!!!
Be' non penso di dover fare alcun commento...in realta' non ne ho neppure
nessuna voglia....
Volevo solo dire che probabilmente questa e' l'ultima mail che spedisco dal
Sudamerica e inevitabilmente mi viene da pensare ai tanti giorni trascorsi
qui, ai volti di tutte quelle persone che ho conosciuto, a volte incrociandole
solo per un secondo, giusto per scambiare una parola o una sigaretta, a
volte passando con loro giorni o settimane intere, condividendo strade,
cibo, acqua e notti insonni...
Ripenso allo stupore delle prime uscite in bici su e giu' per le montagne
della Patagonia, al Tour "bagnato" e ammalato di Dicembre, alle
Feste natalizie lontano dalle solite abitudini, all'accoglienza riservatami da
vecchi e nuovi amici quando mi e' capitato di entrare nelle loro case, al
paesaggio desolato del deserto o al verde rigoglioso del tropico; ai
fantastici colori delle rocce del Nord o ai fiumi e alle lunghe camminate
fatte la settimana scorsa per rifugi di montagna...
Ricordo gia' con nostalgia tutte le emozioni e le sensazioni provate di fronte
ad un tramonto o sotto un cielo stellato o di luna piena...
A questo punto dovrei dire: eccomi, torno alla vita "normale", alla
vita di tutti i giorni, alla famiglia, alle "abitudini"; torno
per riprendere da dove avevo lasciato....
Ma non mi sento di dire questo, non lo credo, se lo affermassi non sarei
sincero...
Credo che nessun giorno sia uguale ad un altro, penso che nessuna persona
sia uguale a se' stessa anche solo a differenza di un giorno; cosi' come non
esistono due foglie o due sassi identici...
Non sopporto parole come "abitudini", "abitudinario",
"routine" e credo che questo rientro non ria un "ritorno
all'antico", ma una nuova ed entusiasmante avventura.
Durante questi mesi ho avuto alcune conferme su me stesso, alcune smentite, ma
soprattutto ho scoperto nuovi aspetti di me stesso che non sapevo di avere,
anzi, che non sapevo dove fossero nascosti in me e che questa esperienza mi ha
fatto tirar fuori...
Nei momenti trascorsi da solo ho cercato di entrare dentro ogni
sensazione, dentro ogni emozione vissuta e che mi ha accompagnato in questi
giorni...
Fra i pensieri uno solo mi e' restato in mente dal primo all'ultimo giorno e
con questa mail termino di comunicarlo a tutti voi: e' stato come un filo di
Arianna che ha unito il primo e l'ultimo giorno, non e' mai cambiato in tutto
questo tempo, e non importa che sia apprezzato o condiviso...e' cosi'!!!!
Cosi' sabato torno in Italia, non dico "a casa" perche' per me
questo e' un concetto un po' strampalato, visto che per me la casa non e' un
luogo fisico, ma il posto in cui il cuore va a parare, in cui piu' spesso si
trova....
Ogni invito a cena o a colazione sara' ben accetto, ma non tanto per il cibo o
il vino ma per la COMPAGNIA...gia', per la compagnia, per l'amicizia, per
l'amore, per una risata, per raccontare un aneddoto o condividere un
momento...il cibo e' necessario per restare vivi, il vino a volte serve per
addormentarsi meglio...ma l'amicizia e l'amore riempiono dentro e quando ti
senti colmo d'amore dentro puoi finalmente pensare di donarne un po' agli
altri...prima e' un po' difficile!!!!
A presto!!!!!
Un abbraccio
D.
Ringrazio chi mi ha scritto dimostrandomi simpatia e facendomi capire una
volta di piu' che anche se a volte non ci si conosce poi tanto si puo'
essere lo stesso vicini...di cuore!!!!
Ringrazio chi mi ha dato un' emozione anche solo via mail (o via sms)!!!
Ringrazio chi scrivendomi mi ha anche rotto i coglioni, facendomi venir voglia
di bruciare il biglietto di ritorno!!!!
Ringrazio chi non mi ha mai scritto...e che casualmente si tratta proprio
di quelle persone che in teoria dovrebbero essermi piu' vicine, ma i
viaggi e la lontananza servono a capire anche a questo, no?
Ringrazio chi ha sopportato le mie mail o che magari le ha cestinate...
Ringrazio Michele Spiriticchio che ha pubblicato mail e foto sul suo
fantastico sito (www.viaggiareliberi.it)
Ringrazio mio fratello Giacomo e i miei "fratelli" Andrews, Antonio,
Ricky e Fede (che a volte si perde) solo per il fatto di esserci!
sono qui al lavoro, leggo le tue note scritte e ispirate da
quel posto meraviglioso che è la Patagonia e mi fermo...penso...ti riferisco di
getto, come acqua che sgorga dalla sorgente senza pensare se scriverò bene.male,
cose sensate o meno, ma così,come viene...
La prima sensazione avuta appena lette le tue prime parole
è stata invidia, invidia benevola si intende, di quelle che ti fanno venire la
voglia di chiudere il Pc, lasciare queste maledette carte, i "doveri",
il blaterare delle persone accanto a me, che parlano e vedono le cose senza un
minimo di prospettiva, di proiezione diversa che non siano i loro piccoli
problemi personali e verrebbe voglia di urlargli, di dirgli, di sussurargli:
"Parti, viaggia, vai in Patagonia, nel deserto della Mauritania, nei souk
marocchini, nelle valli della Giordania, dovunque vuoi,ma vai, muoviti, guarda
il mondo come è diverso, assimila, invece di giudicare, le differenti culture,
cammina con te stesso, pensa alla tua vita, mettiti in discussione, la vita non
è solamente pensare ai regali di Natale, al panettone, al torrone, a cosa fare
la sera del 31,bla,bla,bla..."
E adesso squilla il cellulare, e mi interrompe, e i
pensieri non scorrono fluidi, intensi, veloci e lenti allo stesso tempo, come
quando si viaggia, si pensa, si sta in posti meravigliosi come quelli dove tu ti
trovi...sono stato anch'io in Patagonia, uno dei più bei viaggi della mia vita,
intenso,forte, ancora oggi il pensiero dà quella fitta lancinante di dolore
misto a malinconia, ma anche di gioia per aver potuto vivere come piace a me,
viaggiando da viaggiatore, un' esperienza così meravigliosa... ma non è solo
un problema di posti, di luoghi, che certo aiutano, ma è la nostra mente la
causa del nostro stato di malessere ovvero benessere , come dimostra quel grande
film che è "Oltre il giardino" che finisce con la frase "La vita
è uno stato mentale" ed io allora non lo capii, quando lo vidi, ma intuii
che quella frase era importante, determinante ed è il nodo di tutto... e quindi
mi riallaccio alle tue riflessioni, al tuo pensare, e
concordo in molte cose, la maggior parte, se non tutti, dei
nostri problemi ce li creiamo noi e la maggior parte, se non tutti, dei nostri
problemi si risolvono più da soli che con i nostri grovigli di pensieri,
"capriole", come perfettamente le chiami tu..e questo è quello che
anch'io vedo guardandomi indietro in anni e anni di affanni dietro alla
risoluzione di problemi che poi, come bolle di sapone, si sono dissolti...e
allora quale è la soluzione, mettersi fermi sulla sponda del fiume e non fare
niente e godersi quello che si ha, aspettando che i problemi si risolvano da sè?
non lo so, caro Damiano, non lo so, ma so che intanto che stiamo fermi, tutto
intorno ci spinge, ci pressa, ci costringe a muoverci, a fare, ad agire..e siamo
lì, tutti Don Chisciotte contro i mulini a vento...ma cos'è questo intorno che
ci spinge, ci pressa, sono gli altri, ma gli altri non siamo forse noi, perchè
è faciel prendersela con l\'esterno, ma l\'esterno sono io ed ecco che torniamo
al punto di partenza di prima...dipende tutto (o quasi...vedi quanti dubbi?) da
noi, dai nostri pensieri...
Un mio amico molto pragmatico, concreto, attento alle cose
materiali, ogniqualvolta gli mandavo i miei reportage di viaggio da terre
lontane,con riflessioni simili a queste in cui gli esternavo anche la mia voglia
di non lavorare, di essere meno attaccato al venale (lo stipendio), mi replicava
cinicamente ed implacabilmente che era grazie al vile denaro che potevo pagarmi
il viaggio aereo, da dormire, da mangiare ed era grazie alla tecnologia ed al
progresso che potevo raggiungere luoghi lontani prima, altrimenti,
irraggiungibili...quegli stessi luoghi che mi suscitavano poi riflessioni di cui
sopra...ed il cerchio si chiude, caro Damiano, senza soluzioni...se non goderti
il viaggio, le cose che hai, i problemi affrontarli nel giusto modo...facile a
dirsi eh?
Salutami la meravigliosa Argentina...e complimenti per le
bellissime riflessioni piene di sensibilità e intelligenza...