Parigi

Racconto di viaggio dicembre 2006

di Donatella

 

 

Eccomi qui per la prima volta a scrivere in queste pagine, lette e rilette tante volte per cercare informazioni o suggerimenti nella preparazione di un viaggio o semplicemente per sentirmi vicina a chi come me, ha la passione e la curiosità di visitare posti lontani.

Ma questa mia prima volta la voglio dedicare ad una città non troppo lontana e nemmeno tanto inconsueta, ma semplicemente fantastica, che è Parigi.

Per dare anch’io il mio contributo, spero utile ad altri futuri viaggiatori, inizio con il dire che la prima cosa fatta una volta decisa la destinazione, è stato verificare orari e costi dei voli per raggiungerla, scoprendo così che i voli low-cost non rappresentano sempre la soluzione più economica.

Dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su Air France che, prenotata con un certo anticipo, ci offre la possibilità di volare da Bologna a Parigi il 23 dicembre, alla cifra di 150 euro a persona a/r.

Direi che il prezzo è ottimo, pensando che abbiamo viaggiato nel periodo natalizio, con un volo di linea, partendo dalla nostra città e con orari comodissimi, chiaramente con il solo accorgimento, come detto sopra, di acquistare il biglietto un paio di mesi prima della prevista partenza.

Per quanto riguarda la scelta dell’albergo, essendo la prima volta che andavamo a Parigi non avevamo le idee molto chiare su quale zona scegliere come ubicazione del nostro hotel.

Anche qui dopo un’attenta lettura dei vari siti, abbiamo scelto di prenotare un albergo 4 stelle nella zona di Montparnasse con www.0800paris-hotel.com, quest’ultimo perchè offriva gli stessi alberghi proposti da altri forse più noti e “cliccati” a tariffe più vantaggiose e l’addebito su carta di credito solo 10 giorni prima dell’effettivo arrivo all’hotel.

Era la mia prima prenotazione alberghiera fatta su internet e quindi non nego mi abbia dato qualche piccola preoccupazione, ma devo dire completamente infondata: sono stati efficienti e puntuali nel fornirmi la documentazione necessaria a comprovare la prenotazione effettuata, assolutamente veritieri nella descrizione delle caratteristiche dell’albergo e quindi posso consigliare a chiunque voglia cercare una sistemazione a Parigi di utilizzare tranquillamente questo sito.

Ma partiamo con il viaggio vero e proprio.

Arrivate all’aeroporto CDG, dopo il primo breve momento di disorientamento per ritirare le nostre valigie, ci siamo dirette subito verso la stazione della RER, segnalata chiaramente e senza nemmeno uscire dall’aeroporto, quindi, con un breve viaggio di 35 minuti ad un costo di poco più di 8 euro, siamo arrivati alla fermata che doveva portarci nei pressi del nostro albergo, nel 14° Arrondissement.

E difatti con tanto di cartina alla mano, stampata dal sito dei trasporti francesi www.ratp.fr, dopo pochi minuti avevamo già raggiunto l’hotel, depositato i bagagli, verificato velocemente la nostra camera che era proprio come noi speravamo, pulita e confortevole, pronte ad uscire ed immergerci nell’atmosfera parigina.

Ho dimenticato di dire che questo viaggio l’avevo organizzato per mia mamma che da tempo aveva nel cuore questo desiderio ed io volevo che vivesse, ed io insieme a lei, un Natale un pò speciale visto che da alcuni anni un problema di salute, finalmente però in parte risolto, l’aveva resa davvero molto vulnerabile.

Ed eccoci qui, a passeggiare per questa magica città, in una stradina piena di negozietti, con un piccolo e pittoresco mercatino dove i formaggi non possono non attirare la mia attenzione perché ce ne sono veramente tanti e di tutte le forme, ma ci sono anche i banchi del pesce e le famose boulangerie- patisserie che emanano i loro fragranti e invitanti profumi.

Troviamo nella stessa strada alcuni locali per mangiare, dalla degustazione dei formaggi, al ristorante greco o marocchino, alla creperie, ma optiamo per una brasserie; del resto siamo in Francia e vogliamo calarci il più possibile nella vita parigina.

Dopo una soddisfacente ma semplice cenetta, ritorniamo nel nostro albergo, dove prima di andare a dormire rimaniamo incollate alla finestra ad ammirare il palazzo di fronte, così elegante, antico, con quei bellissimi abbaini che scopriremo essere poi un particolare costante sui tetti di Parigi.

La mattina seguente, dopo una ricca e abbondante colazione, comincia la nostra vera avventura.

Grazie a tante letture fatte qua e là su internet, ero piena di suggerimenti e consigli che avevo immagazzinato nei giorni precedenti al viaggio e quindi avevo ben chiaro come muoverci ed organizzarci.

Abbiamo acquistato due carnet di biglietti per Metro e Rer. Consiglio vivamente questa soluzione, perchè ti rende indipendente e libero di circolare su qualsiasi mezzo evitando le biglietterie o le macchine automatiche e se non avete intenzione di fare un uso spasmodico dei mezzi pubblici, rimane più economica della Paris visite. Una volta dotate di una piantina dei vari trasporti, che ti è fornita dalla stessa biglietteria oppure la puoi stampare da internet, bisogna solo prestare molta attenzione alla direzione della linea che si decide prendere, oltre che alla fermata vera e propria, dopodichè con una velocità incredibile e senza tempi di attesa ti ritrovi nelle immediate vicinanze della destinazione voluta.

Inutile dire che in quattro giorni si possono vedere davvero poche cose di Parigi, noi avevamo quindi fatto un programma per ogni giorno per razionalizzare al meglio il tempo che avevamo ma dando però la priorità ai tre Musei (Louvre, D’Orsay e Arte Moderna) che da anni desideravamo visitare.

Per questo motivo non abbiamo acquistato la Paris museum pass, molto conveniente per chi forse ha più tempo a disposizione e quindi più possibilità di sfruttarla.

Abbiamo così raggiunto le nostre mete, senza dover fare file per l’acquisto dei biglietti, con nostra grande sorpresa, tranne al D’Orsay dove abbiamo atteso circa una mezz’oretta per accedere al suo interno, ma tutto nell’assoluta tranquillità.

Inutile descrivere le emozioni suscitate da queste visite, dalla sensazione di privilegio che ti pervade percorrendo le stesse sale che racchiudono questi inestimabili tesori, potrei scrivere perdendomi e dilungandomi e le parole forse non basterebbero a trasmettere le impressioni provate.

Vorrei invece sottolineare che ho scoperto una città che mi ha totalmente stregato non solo per la sensazionale suggestione di trovarsi nella culla della cultura, per la storia che costantemente respiri anche solo camminando per le sue strade, ma ho scoperto una grande metropoli, organizzata e funzionale, una città tradizionale e contemporanea al tempo stesso, con dei servizi che noi nemmeno sogniamo.

Altro aspetto su cui vorrei soffermarmi sono i costi sempre dichiarati elevati se non addirittura proibitivi. Non mi sento di essere d’accordo. La città offre chiaramente servizi di ogni genere e direi anche per tutte le tasche, ovviamente se fatta un pò di attenzione: si possono evitare i locali e le zone più costose, scegliere di mangiare o dormire a Montparnasse anziché nel Quartiere Latino, ad esempio, comperare qualche bottiglietta di acqua minerale al supermercato, da portarsi con sé, può essere d’aiuto per non doversi fermare spesso e solo se si ha sete.

Noi abbiamo speso per un ottimo e qualificato trattamento in albergo sicuramente meno di quello che purtroppo si paga da noi nelle nostre città, abbiamo mangiato senza particolari eccessi nelle simpatiche brasserie spendendo quello che avremmo speso anche nelle nostre pizzerie, ci siamo concessi il lusso di una cena invece raffinata la sera della vigilia di Natale, quando le speranze di cenare stavano viavia scomparendo nello scoprire che la domenica i locali della zona erano tutti chiusi, trovando un ristorante di pesce dove abbiamo assaggiato delicate e squisite specialità locali e speso una cifra ampiamente ragionevole.

Indubbiamente, e per vari motivi, questa fantastica città ci ha donato forti emozioni. Siamo tornate a casa portandola veramente nel cuore, con la seria intenzione di tornarci quanto prima perchè la sensazione di nostalgia che ti assale al momento di lasciarla, è rappresentata dalla consapevolezza di essersi calate, anche se per pochi giorni, in un crocevia dove cultura, tradizioni e modernità si sviluppano in un tessuto cosmopolita, lontano da quei limiti fatti di pregiudizi e barriere mentali che purtroppo a volte caratterizzano gli ambienti e le realtà a noi vicine e tentano di influenzare gli stili di vita di chi come noi cerca il modo di superarle.

 

Donatella

donatella@giovannicrocioni.it

 

 

 

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