Paesi Baschi
Spagna
Diario di Viaggio 27-07-2007/ 07-08-07
Torno a Bilbao dopo circa tre settimane. Mi ricordavo una
città molto bella ed interessante, con un traffico decisamente accettabile.
Insomma una città a misura d’uomo. Però mi sembrava piuttosto “silenziosa” la
sera, senza molti locali dove poter passare le serate.
Raggiungo la residenza dove alloggerò per due notti. Ho
trovato un posto molto confortevole. Nella mia stanza c’è anche una cucina dove
, volendo, potrei cucinare (ma non ci penso nemmeno!).
Dopo aver sistemato i bagagli ed essermi ritemprato con una
doccia tonificante, armato di mappa della città che però ormai conosco come le
mie numerose tasche , mi inoltro nella parte vecchia della città (il Casco
Viejo). Questa è sicuramente la zona più viva e caratteristica della città.
Con grande piacere incrocio molta gente per le strade, fuori
dai numerosi bar aperti a chiacchierare e divertirsi. Ecco dov’è la vita!
Ceno e passeggio tra le viette strette che mi ricordano un
po’ le calli di Pamplona.
Qui, in questo periodo il sole non tramonta prima delle dieci
di sera e tutto ciò, che dapprima può risultare strano, diventa poi piacevole.
La Plaza Nueva è molto bella e la Catedral de Santiago illuminata è un
spettacolo imperdibile.
Il giorno successivo mi sveglio presto e chiedo al portiere
del residence come posso raggiungere le spiagge vicino a Bilbao. Mi dice che è
molto semplice: basta prendere la metropolitana e scendere a Larrabasterra, li
troverò una fantastica spiaggia. Prendo la metropolitana alla stazione di Abando
e dopo circa mezz’ora arrivo a destinazione. Vicino alla fermata della metro
noto molti negozi di articoli sportivi che vendono soprattutto tavole da surf.
Ci sono!
Percorrendo la strada principale e seguendo le indicazioni
raggiungo la spiaggia dopo circa quaranta minuti.
Il mare è molto mosso e le onde si vedono già da lontano.
In questo momento stanno facendo una gara di surf organizzata
dalla Quicksirver. E’ una gara tra ragazzini e ragazzine molto giovani. Ci sono
molti bambini e vederli cavalcare le onde con quelle tavole per loro enormi fa
quasi impressione. In mare però sembrano dei delfini, semplicemente incredibili.
Che invidia!
La spiaggia è molto grande e, malgrado ci sia molta gente,
non è per niente affollata. Sulla spiaggia si può far di tutto: giocare a
pallone, pallavolo, con le racchette, addirittura ci sono bambini che fanno
volare gli aquiloni. Pensando alle nostre spiagge provo un po’ di invidia. Noto
che solo una piccola parte di mare (1/5circa) è dedicata ai normali bagnanti; il
resto è dedicato esclusivamente ai surfisti. D’altra parte non è facile nuotare.
Trascorro qualche ora sulla spiaggia e poi torno a Bilbao.
La sera visito il centro della città, quello che va da San
Mames ad Abando, passeggiando prima attraverso la Gran Via Don Diego e
successivamente costeggiando il Ria de Bilbao. Il fascino che mi aveva avvolto
circa tre settimane fa rimane inalterato.
Di prima mattina mi reco alla stazione degli autobus:
destinazione San Sebastian (Donostia in Basco). Gli autobus partono ogni ora ,
il prezzo è 8.90€.
In poco più di un’ora sono a San Sebastian. Devo cercare
l’ostello che ho prenotato per due notti: il
David Quinn Alai-berri. Si trova in un’ottima
zona (calle Trionfo), vicinissima al mare e non distante dal centro. Lascio i
bagagli nell’atrio; la stanza sarà pronta a breve ma io voglio iniziare a
visitare la città.
Vado al centro turistico cittadino che si trova nell’ Alameda del Boulevard.
Incontro persone estremamente disponibili che, oltre a fornirmi
un’indispensabile mappa, rispondono a tutte le mie curiosità.
Pranzo e torno in ostello.
La stanza è pronta. Ci sono già alcuni ragazzi, due sono americani (o come ci
tengono a specificare Californiani), l’altro è australiano. Faccio subito
amicizia con loro e con alcune ragazze che passeranno qui qualche giorno prima
di trasferirsi nel sud della Spagna.
E’ ormai giunto il primo pomeriggio e vado in spiaggia. La spiaggia principale
di San Sebastian, la Concha, è molto grande . Oggi è domenica ed a quest’ora è
molto affollata. Il mare è piuttosto calmo.
Dopo aver trascorso qualche ora in spiaggia raccolgo le energie per visitare la
città.
San Sebastian si affaccia su tre spiagge distinte. Quella più grande, la Concha,
è quella centrale. Alla sua destra si trova la Playa de la Zurriola, a sinistra
la Playa de Ondarreta.
La città è percorsa da lunghissime piste ciclabili e le strade, tranne poche
eccezioni, sono quasi tutte a senso unico. Inoltre è attraversata dal Rio
Urumea, un fiume che “spacca” la città in due. Per passare da un lato all’altro
ci sono alcuni ponti tra i quali il Puente de la Zurriola è sicuramente il più
caratteristico.
Tra gli obiettivi della mia vacanza c’è il surf. Vorrei imparare a stare sulla
tavola. Mi reco al Pukas Surf. Qui noleggiano tavole da surf e , cosa ancora più
importante, organizzano corsi!
Ci sono tre tipi di corso: il corso settimanale da cinque ore totali, una al
giorno , al costo di 65€ ; il corso weekend, sabato e domenica 3 ore a 50€; le
lezioni particolari che dipendono dal numero di persone e dal tempo.
Frequenterò il corso nel weekend. Un impegno per tutta la settimana non mi
permetterebbe di visitare altri posti. Perfetto!
Si avvicina la sera. Ormai so che non diventerà buio prima delle nove passate e
quindi decido di sfruttare pienamente tutta la luce che ho a disposizione.
Torno in ostello; ceno con gli altri ragazzi che alloggiano qui. Le loro
esperienze ed i loro itinerari sono molto differenti dai miei ed estremamente
interessanti.
Scopro che questa sera ci sarà il concerto di Elvis Costello in pieno centro e
poi …..è l’ultimo giorno del festival Jazz che si tiene qui tutti gli anni. Che
tempismo!
I due concerti sono fantastici e anche l’ambientazione è magica. Il palco si
trova di fronte alla spiaggia, vicino al palazzo del congresso (una struttura
piuttosto strana).
Termino la serata passeggiando per la Parte Vieja. Ci sono molti locali aperti
fino a tardi, molta gente tra le strade. Il divertimento è assicurato!
E’ lunedì. La giornata non è molto calda , niente mare! La sfrutterò per cercare
l’ostello per i giorni successivi e soprattutto per visitare il Monte Urgull.
Il monte Urgull si trova sulla destra de La Concha . Qui c’è il parco del
Castello de la Mota. In poco più di mezz’ora raggiungo la cima.
Da qui si gode di un meraviglioso panorama sulla baia e su tutta la città. Si
arriva a vedere l’Isla Santa Clara, isola che si trova proprio nel centro della
Bahia de La Concha. All’interno del castello c’è
un museo che racconta la storia della città.
Scendendo dal Monte mi imbatto in alcuni ragazzi italiani provenienti da Pavia
in macchina. Hanno intenzione di percorrere il nord della Spagna e raggiungere
Lisbona . Torno in ostello incontro alcuni ragazzi che il giorno prima non
c’erano. Molti stanno facendo il giro d’Europa e tra le loro prossime
destinazioni c’è ‘Italia. Mi chiedono alcune informazioni su Milano ed io sono
ben felice di rendermi utile.
Dopo cena raggiungo la parte vecchia della città. Calle Fermin Calbeton è
sicuramente la via più interessante. Ricca di pub, semplici bar o discoteche che
rimangono aperte fino a notte fonda ho l’occasione di incontrare e conoscere
moltissima gente. Per quasi tutti San Sebastian è la prima tappa di un percorso
che dovrebbe portarli ad attraversare ,nel giro di qualche settimana, la Spagna.
Penso che potrebbe essere un’idea interessante per un viaggio futuro. Ci sono
anche molti ragazzi, soprattutto americani ed australiani che sono arrivati fin
qui esclusivamente per il surf. San Sebastian è la base d’appoggio per
raggiungere tutte le spiagge più famose della regione da Biarritz a Mundaka.
Martedì mattina. Si cambia alloggio. Per una notte sarò in un ostello vicino
alla playa de Zurriola, poi mi trasferirò definitivamente all’Hospedaje
Bretxa in calle Fermin Calbeton, proprio in centro.
Oggi la giornata è stupenda. Opto per la Playa de Zurriola.
Questa spiaggia è più piccola de La Concha ed è qui che i ragazzi vengono a
divertirsi con le tavole da surf o Bodysurf. Il mare infatti è sempre più mosso
di quello di fronte a La Concha.
Nel pomeriggio decido di andare a vedere la Ciudad Deportiva
e la Plaza de Toro. Si trovano in periferia. Camminando impiego un’oretta per
raggiungere dapprima lo stadio Anoeta, poi il Palacio de Hielo e le piscine. La
Plaza de Toro dista poche centinaia di metri, su una piccola collinetta, da dove
si può gustare un panorama caratteristico della città.
Visto che nell’alloggio dove sono non c’è una cucina, decido
di cenare fuori. E cosa c’è di meglio di una buona Paella?Certo con questo caldo
non è adattissima ma grazie anche ad un gradevole vinello riesco a gustarla
piacevolmente.
La nottata è stata lunga e, complice l’ultimo “trasloco”,
decido di rinviare le gite alle altre città e dedicarmi ancora al mare di San
Sebastian.
La mattina seguente inaugura un’ottima giornata che merita di
essere trascorsa al mare.
Sole , riposo,
mare. Che bello. Passo la serata tra le vie della città vecchia.
E’ il due agosto, i giorni stanno passando piuttosto
rapidamente.
Ho deciso di andare a Biarritz. Purtroppo ci sono soltanto
due autobus. Uno alle 9:00 del mattino, l’altro alle 14:30. Il costo è di 6€.
Dal mio alloggio impiegherò circa un’ora per raggiungere la fermata
dell’autobus, quindi mi devo svegliare piuttosto presto.
L’autobus ha come destinazione Bayonne, città che dista
qualche chilometro da Biarritz e nel suo tragitto farà alcune fermate
intermedie.
In meno di due ore sono a destinazione. Mi reco all’ufficio del turismo per
prendere una mappa della città.
Dalla fermata dell’autobus si arriva alla spiaggia abbastanza velocemente. La
costa è molto ampia e sono segnalate più spiagge. Le attraverso tutte e mi dirigo
verso il faro.
La Milady è una grande spiaggia che si trova sulla parte sinistra di Biarritz,
E’ ben attrezzata per i bambini.
La Marbella è più piccola della precedente, comprende meno strutture. Trovo
molti più surfisti e molte meno famiglie.
La Cote des Basques è la culla del surf in Europa. Qui, esattamente cinquanta
anni fa, nasceva il surf europeo. Vedo moltissime persone fare surf e le onde
sono piuttosto alte.
Le Port Vieux è una piccola spiaggia allungata. E’ frequentata da famiglie,
infatti il mare è molto calmo e anche i bambini si riescono a divertire molto
più facilmente in acqua. Non è permesso l’accesso ai surfisti
La Grande Plage si trova proprio nel centro della città ed è ricca di
attrezzature e negozi. Anche qui è possibile praticare surf ma essendoci molte
più persone è meno indicato. Essa è
circondata da monumenti storici come le
Grand Palais (antica dimora di
Napoleone III), il Casino Municipal e il Casino Bellevue.
La Plage Miramar è più piccola ma più accogliente e tranquilla. In
questa spiaggia il surf non è consentito.
In tutte le spiagge sono presenti scuole di surf, tuttavia sono molto più care
delle scuole di surf di San Sebastian.
Giungo al faro e salgo fino in cima per ammirare il panorama. Da un lato si vede
tutta Biarritz, con le sue spiagge e coi suoi palazzi, dall’altra parte prosegue
la costa francese, da Anglet fino a Bayonne e poi più avanti. La costa è
lunghissima, quasi interminabile. Di fronte a me invece ci sono le coste
spagnole. Dietro , i Pirenei.
Soddisfatto, scendo dal faro e mi dirigo ad Anglet.
Superata la collina che separa Biarritz da Anglet mi trovo di fronte un panorama
particolare. Una lunga striscia di spiagge separate da cordoni di scogli. Le
spiagge di Anglet sono 8. Sono colpito da una piccola spiaggia delimitata da
gruppi di scogli colorati. Scopro che
è la spiaggia delll'Anglet Surf Club, il più grande club di surf di Francia.
Non resisto e, abbandonati zaino e marsupio sulla spiaggia,
mi butto in acqua.
Pranzo ad Anglet e torno verso Biarritz. Attraverso
nuovamente tutta la costa e, dopo aver fotografato il monumento dedicato ai
caduti per le due guerre mondiali, raggiungo la parte opposta della costa. Anche
da qui il panorama è gradevole.
Ormai si sta facendo tardi. L’ultimo autobus disponibile per
rientrare a San Sebastian è alle 18.30.
Mi è rimasto il tempo per una breve ma necessaria visita al
museo del surf.
Il museo è molto interessante ed è anche un modo per
ripercorrere i cambiamenti che sono avvenuti nella società in questo mezzo
secolo.
Esco appena in tempo per non perdere l’autobus.
Alle 21 circa sono in ostello. Ceno e
passo la serata insieme ad un gruppo di ragazzi
francesi molto simpatici.
E’ venerdì. Oggi andrò a Zarautz, località nota per le sue
spiagge. Qui si tengono delle importanti manifestazioni di surf.
Fortunatamente l’autobus non parte dalla stazione degli
autobus, che si trova ad un’ora dal mio ostello, ma dal centro della città.
In breve tempo sono a Zarautz. Si tratta di una piccola
cittadina turistica con una lunga spiaggia incastonata tra due colline.
La parte destra, dietro cui si trova un campo da golf, è poco
affollata. Mi fermo qui a prendere il sole. Il mare è calmo e non mi è possibile
ammirare le famose onde di Zarautz.
In serata torno a San Sebastian.
Finalmente è il 4 agosto. Oggi ci sarà la prima lezione di
surf.
Scopro con estremo piacere che oggi c’è una famosa corsa
ciclistica cui partecipano i più grandi ciclisti in attività: la Classica di San
Sebastian. Mi dirigo verso la partenza
cercando di riconoscere qualche atleta.
Partita la gara vado verso la spiaggia. Il mare è calmo. Non
si vedono onde. Cribbio ed ora?Come potrò fare il corso di surf? Fortunatamente
mi restano ancora alcune ore. Inganno l’attesa prendendo il sole in spiaggia ed
osservando costantemente il mare, cercando di individuare qualche cambiamento.
Ecco che in breve tempo cominciano a formarsi le onde.
Verso mezzogiorno il mare è abbastanza mosso. Sono più
contento.
Sono le 12.30: inizia il corso. Indosso la muta, prendo la
tavola ed insieme all’istruttore ed ad altri quattro ragazzi vado verso il mare.
Dapprima l’istruttore ci spiega i movimenti da fare sulla
spiaggia, poi ci invita ad entrare in acqua.
Fortunatamente non c’è tantissima gente, abbiamo così
parecchio spazio per provare.
All’inizio ci spinge lui la tavola, dobbiamo solo pensare ad
alzarci e provare a rimanere in piedi (sembra poco).
Ce la faccio, wow!!!!
Successivamente è il momento di fare tutto da solo. Mi spiega
la tecnica, mi dà consigli, ma con l’acqua me la devo vedere io. La lezione dura
90 minuti. Il tempo scorre rapidissimo.
Sarà perché le onde non sono molto alte, sarà perché oggi è
il mio giorno fortunato, ma mi capita spesso di riuscire a fare qualche metro in
piedi sulla tavola. Stupendo!
Finito il corso sono stanco ed affamato. Pranzo e mi riposo.
Nel pomeriggio vado a visitare il monte Igeldo. Una
funicolare mi porterà fino in cima. Per raggiungere il monte attraverso tutta La
Concha e la Playa de Ondaretta. In cima c’è un divertente parco giochi per i
bambini. Dal monte Igeldo si può apprezzare uno panorama stupendo. La Isla Santa
Clara è ora molto vicina e la posso osservare e fotografare molto bene.
Torno verso la Parte Vieja della città giusto in tempo per
assistere all’arrivo della corsa. Vince un italiano, il trentino Bertagnolli.
Viva Italia!!!
Durante le premiazioni vedo Miguel Indurain, mio vecchio
idolo. E’ un vero piacere.
Domenica. Ieri sera ha piovuto un po’ e anche per oggi il
cielo non promette nulla di buono. Mi attende la seconda lezione di surf. Il
mare è mosso, molto mosso.
Inizia a piovere, poi smette. Potrebbe riprendere da un
momento all’altro.
Inizio il corso. L’istruttore mi dice di stare attento, la
corrente è forte e se non si presta attenzione si viene spinti verso gli scogli.
Ci sono molti più surfisti di ieri, le condizioni sono migliori, ci si diverte
di più. Per me è più difficile ma più emozionante.
In breve tempo il corso è finito, sono stremato. Fa un po’
freddo.
Oggi pomeriggio andrò a Hondarribia, un
piccolo centro vicino al confine con la Francia.
La caratteristica principale di questa cittadina è il recinto
murario che fino all’inizio del 1800 cingeva completamente la città. Armato di
mappa cittadina passeggio tra castelli, vecchie chiese, piccole stradine i cui
edifici mantengono una sorta di magia.
Terminata la visita della città vecchia vado a vedere la
spiaggia.
Complici la giornata fredda e qualche goccia di pioggia mi
trovo di fronte una spiaggia vuota sulla quale vedo giocare solo qualche
bambino. Comunque ci sono: un campo da pallavolo, uno da basket e giochi per
bambini. Credo proprio che non ci si annoi a passare qui le giornate. Anche il
panorama è gradevole.
Prima di tornare alla fermata degli autobus faccio una visita
al porto. Ci sono grandi barche e scopro che in questi giorni si terrà una gara
di canottaggio tra le città vicine. E’ una manifestazione molto sentita tra i
cittadini .
Questa è la mia ultima serata a San Sebastian. Decido allora
di godermela appieno e torno in ostello appena prima dell’alba.
Eccomi al giorno della partenza. Devo purtroppo tornare a
Bilbao. Complice la giornata piovosa e l’impossibilità di raggiungere le spiagge
vicino a Bilbao, penso che prima di partire visiterò l’acquario di San
Sebastian. La visita all’acquario dura meno di un’ora ma mi consente di ammirare
alcuni esemplari di squali e pesci tropicali che non avevo mai visto.
Terminata la parentesi culturale torno in ostello per
riprendere i bagagli; ora si parte veramente.
Affrontare i quaranta minuti che mi separano dalla fermata
degli autobus con 20 Kg di bagaglio,camminando sulle spiagge e sotto una pioggia
incessante è la normale conclusione di questa ottima vacanza. Sembra
impossibile, ma quasi tutte le volte che concludo un viaggio, piove!
Arrivo a Bilbao poco dopo mezzogiorno. Torno nella Residenza
dove avevo passato due notti, lascio i bagagli e armato di macchina fotografica
e mappa di Bilbao visito la città. Fortunatamente ha smesso di piovere e la
temperatura si è alzata. Non sento assolutamente la fatica del cammino. Mi godo
pienamente quest’ultima giornata in Spagna.
Martedì 7 Agosto. La vacanza è finita, torno in Italia.
Ero partito per questa vacanza un po’ per caso, senza grossi
programmi, senza grandi aspettative. Conoscevo Bilbao, una città tranquilla,
molto vivibile ma non certo una località turistica in agosto.
Mi incuriosiva molto San Sebastian. Beh la città è veramente
interessante. Credo che possa essere un’ottima località per una vacanza
“stanziale” ma anche un ottimo punto d’appoggio per poter visitare tutta questa
bellissima regione, adatta sia alle famiglie che a gruppi di giovani che si
vogliono divertire. Trovare alloggio è molto semplice e ci sono alberghi per
tutte le tasche.
E' una "gita " che consiglio
Paolo Spontoni