Minsk
Bielorussia (Belarus)
Racconto di viaggio 2009
di Paolo Rapa
Minsk , situata
sulle rive di fiumi Svisloch e Emiga, circondato da boschi. è un grande centro
industriale e culturale con una popolazione di circa 2 milioni di abitanti
Benché sia stata completamente ricostruita dopo la totale distruzione durante
la II Guerra mondiale, è la più moderna e avanzata delle città sovietiche.
Con i suoi ampi viali, grandi parchi, architettura d’avanguardia e i suoi
locali, Minsk
offre tutto ciò che si possa chiedere ad una moderna città e qualunque sia la
ragione di una sua visita .
Per entrare in Bielorussia occorre
avere il visto e la lettera d’invito , richiesto tramite un agenzia all’ambasciata
di Roma , per il viaggio avevo escluso il volo diretto perché troppo caro e
avevo prenotato con wizzair per Varsavia (70 euro A/R) e proseguivo col
treno delle ferrovie Tedesche DB con viaggio in cuccetta (170 euro A/R) .
Avevo anche prenotato un
appartamento con MINSK-FLAT ( 60$ ) e qui avevo iniziato a trovare difficoltà
, il padrone parlava solo russo , ma grazie all’amica Olga ho potuto
organizzare tutto e mi ha aiutato durante il soggiorno .
L’arrivo a Varsavia è al mattino
presto per cui ho tempo di rivedere la città , il treno parte alle 21,00 dalla
stazione Wschodnia , in ogni vagone c’è una “hostess” che controllerà i
biglietti prima di salire , fornisce il necessario per la cuccetta , bevande ,
cibo e vi sveglia alle dogane e quando arrivate , con un po’ di
immaginazione perché da lì in poi ben pochi parlavano inglese… e vi consegna
l’immigration card da compilare (per fortuna in inglese) .
Lo scompartimento è a due letti
, tra l’altro ero solo in tutto il vagone… la signora mi porta un te ,
rinuncio a capire qualcosa sul menù scritto in russo… in Polonia il treno fa
diverse fermate fino all’arrivo a Terespol dove c’è la dogana Polacca
, salgono prima a controllare tutti gli scompartimenti e sotto alle cuccette ,
poi salgono i doganieri per controllare i passaporti e chiedono che bagagli
avete , poi il treno percorre un km e si arriva a Brest dogana Bielorussa
, ricontrollo degli scompartimenti , i doganieri ritirano il passaporto e la
immigration card per timbrarlo assieme al visto .
In Bielorussia è obbligatorio
stipulare un assicurazione sanitaria per il periodo del soggiorno , costo 4,50
euro per 9 giorni , mi viene consegnata sul treno da un incaricato .
Dopo si percorre un km e si ferma
alla stazione di Brest , dopodichè rimango stupito perché si ritorna
indietro… percorriamo 500 mt. e cambiamo binario per entrare in un enorme
hangar , i binari in Russia hanno una carreggiata più stretta e allora bisogna
sostituire tutte le ruote al treno , quattro sollevatori per vagone alzano il
treno completo e una squadra di operai fanno scorrere le ruote dal davanti
mentre da dietro arrivano le nuove ruote , dopo ancora un po’ di
avanti/indietro per agganciare o sganciare dei vagoni di altre coincidenze e si
riparte per Minsk , sono le 4,00 ora locale .
Dormire non è facile per i rumori
e vibrazioni , ma la cuccetta è comoda .
Verso le 6,00 la signora mi porta
un altro te e guardo fuori dal finestrino la campagna Bielorussa con tutte le
casette di legno , arriviamo in perfetto orario alle 8,00 a Minsk , Olga mi
aspetta per accompagnarmi in macchina e mi mostra qualcosa della città .
L’appartamento è vicino al
mercato coperto alimentare , una grande stanza con zona letto , cucina ,
bagno , internet, condizionatore , tv , stereo , scendiamo subito per cambiare
qualche euro e acquistare un abbonamento per i trasporti , la metro ha una card
magnetica mentre i bus/tram un biglietto da 10 giorni per pochi euro , avrei già
avuto problemi per questo in quanto nessuno parla inglese…
I loro Rubli non hanno monete di
metallo ma solo di carta , infatti dopo poco ti ritrovi il portafoglio gonfio di
soldi e magari si ha solo spiccioli .
Saluto Olga e aspetto Nathalie che
mi accompagnerà nel primo giro della città facendomi prendere confidenza con i
mezzi , sui tram/bus c’è un controllore che fa su e giù a ogni fermata per
controllare o fare i biglietti , spesso affollati di persone , come le due linee
metro , dopo qualche giorno si inizia a riconoscere il nome delle fermate…
o più facilmente si contano…
Iniziamo il giro dalla parte
storica della città lungo il fiume , un piccolo quartiere , dopo la guerra
ricostruito come da origine , ospita casette , negozi e locali antichi ,
sul vicino fiume collegata da un ponte si trova l’isola delle lacrime , essa
è dedicata ai Bielorussi che morirono in battaglia , su una piccola collina si
erge imponente la Cattedrale ortodossa di S. Spirito a due torri, uno dei
monumenti immediatamente visibili di Minsk. Risalendo arriviamo nella grande
Piazza Oktiabrskaia dove si trova il museo della guerra , qui incrociamo la
strada principale di Minsk,
praspekt Skaryny, è un viale a 8 corsie enorme e frenetico lungo 15 km ,
andando verso sud incontreremo i grandi magazzini Gum , edificio del KGB , fino
ad arrivare alla piazza Ploshcha Nezalezhnastsi lunga 500 mt. circondata dagli
edifici governativi e dall'affascinante Chiesa Cattolica Polacca di San Simone
(chiesa rossa) e un grande magazzino sotterraneo. Verso nord all'incrocio
tra Nezavisimosti e Zakharava si arriva in piazza Vittoria , con un
gigantesco obelisco che si erge al centro. Ai piedi del monumento brucia una
fiamma eterna, accesa sin dal 1954. Si può accedere al monumento da un
passaggio sotterraneo. Ancora avanti e raggiungiamo piazza Jakub Kolas con
omonimo monumento e i magazzini Zum .
Parallela a questa strada vi è la
Via Karl Marx , anch’essa con edifici interessanti e il museo storico .
Molti sono i parchi in città anche
di grandi dimensioni come il giardino botanico.
Il giorno successivo incontro Olga
e il padrone di casa perché oltre al visto in Bielorussia bisogna
effettuare entro tre giorni dall’entrata la registrazione presso la
polizia locale , dopo aver pagato una tassa e mostrato l’assicurazione
sanitaria viene posto un timbro sulla immigration card .
Per
mangiare c’è un vasta scelta di locali , ristoranti e caffè di ogni genere ,
da quelli con cucina Europea come il Patio , Italiana come il Grip , o self
service dalla colazione alla cena come il Lido con buoni prezzi , anche se tutti
abbastanza economici , ma naturalmente bisogna anche provare la cucina
Bielorussa per esempio al Straunya Talaka (grazie Nathalie ) situato in una
cantina è un caratteristico locale con un arredamento molto particolare , per
fortuna quasi tutti hanno menu in inglese , un po’ meno diffuso nei bar
.
Naturalmente
andando fuori centro si può mangiare a prezzi bassissimi .
La
città si presenta molto curata e pulita, decorata spesso da fiori e fontane e
tanti monumenti , si vedono ovunque addetti che puliscono e mezzi che lavano le
strade , è possibile passeggiare di sera anche nei parchi senza problemi ,
appena fuori centro ci sono alti palazzi quasi tutti nuovi e con grandi disegni
sulle facciate , quasi tutti gli edifici di Minsk sono stati ricostruiti dopo la
seconda guerra mondiale .
Questa
è Minsk la capitale della Belarus , tante sono le cose che si potrebbero ancora
scrivere su questa grande città dell’Europa, di cui forse molti sino ad oggi
ignoravano l’esistenza ma che insegna come il regime porti ordine e sicurezza
nel paese.
Olga
e Nathalie mi accompagnano alla stazione , ringraziandole ancora per l’aiuto e
sperando di rivederle in Italia , è quasi indispensabile avere una persona per
risolvere i problemi di linguaggio , salgo sul treno che in nove ore mi riporterà
a Varsavia .
Paolo dunebuggy@inwind.it