Mauritius
Racconti di viaggio 2008
di
Fabiola
Il
mio viaggio a Mauritius inizia due mesi prima di partire, faccio itinerari, mi
documento seleziono le foto circolanti sul web e decido quali e quanti posti
visitare. Partiamo in 4 il 31 marzo. So' che Mauritius in aprile e' abbastanza
piovoso,quindi ci portiamo K-wai e scarpe chiuse. Atterriamo nell'isola la
mattina dopo 10 ore di volo con aereo Eurofly(non male per la cronaca)Troviamo
ad attenderci un pulmino che ci conduce nel nostro piccolo resort situato nella
costa est vicino a Trou d'eau Douce. Il resort e' molto carino, in perfetta
armonia con l'ambiente ed a 10 metri dal mare il piccolo albergo si chiama Le
Surcouf( mezza pens40 euro!). Il tempo di posare le nostre poche cose, e via
subito in spiaggia, dobbiamo assolutamente entrare in contatto con uno dei
tassisti-guida dei dintorni che qui chiamano beach boys per poter effettuare
tutte le escursioni che ho minuziosamente progettato. Non dobbiamo attendere
molto, dopo pochi minuti arriva un ragazzo che ci propone giri in macchina ed
escursioni al prezzo di 40 euro giornaliere. Ci sembra un prezzo onesto e non
stiamo li' a contrattare. Nurani (questo e' il nome del ragazzo)ascolta i miei
progetti e mi aiuta a fare un programma per l'intera settimana. L'appuntamento
e' per domani mattina. Prima escursione isola dei Cocchi. L'isola dei Cocchi e'
un fazzoletto di terra a ridosso della costa sud est di Mauritius, essa e'
circondata da una splendida barriera ed i coralli che si possono osservare sono
vivi e stupefacenti. A Mauritius ci sono 37 tipi di coralli e qui possiamo
vederli quasi tutti. I piu' rappresentati sono il corallo cervo ,il corallo
cavolfiore ed il bellissimo corallo cervello vecchio quasi 1000 anni. I pesci
che nuotano tra i coralli sono molteplici ed anche molto grandi: pesci
trombetta,pappagallo, e piccolissimi pesci striati bianchi e neri. Nel fondo del
mare si vedono anche ostriche. La traversata dalla costa Blu Bay all'isoletta la
facciamo con la barca dal fondo di vetro, fermandoci anche a fare snorkeling. Arriviamo all'isola e rimaniamo estasiati dalla
sua bellezza. La sabbia bianchissima si scontra con le pietre vulcaniche nere
gettate nell'acqua dall'eruzione . Purtroppo l'isola e' privata e c'e' un resort....ma
noi continuiamo a camminare e ci fermiamo nella spiaggia
e nessuno ci dice niente.Torniamo al nostro resort stanchi ed affamati
visto che oggi abbiamo mangiato solo panini. Il secondo giorno piove,
l'escursione in programma e' quella al nord dell'isola. Prima tappa Port Luis la
capitale; e' una deliziosa citta' incastonata tra le montagne ed il mare.Dall'alto
ci appare in tutta la sua
grandezza. Da segnalare il famoso central market anche se a noi non e' piaciuto
particolarmente perche' troppo turistico. Dopo aver visito il tempio Tamili, il
quartiere cinese e la zona del porto, ci spostiamo ai giardini botanici di
Pamplemousses dove vivono svariate
specie di piante di tutto il continente. Dopo un giro guidato ci
dirigiamo a Grand Baye la zona piu' turistica dell'isola e qui Nurani ci porta a
pranzo in un ristorante dove mangiamo dell'ottimo pesce. Nel pomeriggio ci
spostiamo a nord ovest nella bella spiaggia di Mon Choisy.Riprendiamo la strada
di casa e ci fermiamo nel punto piu' a nord di tutta l'isola, Cape Malheureux...qui
sbarcavano i colonizzatori e per questo il nome significa Capo Sfortunato.
Attraverso la strada costiera ritorniamo a Belle mare ed al nostro bell'albergo.
Il giorno dopo giornata di relax sulla nostra spiaggetta, vela, snorkeling,
canoa e nuoto....non possiamo stare fermi. Le giornate sono bellissime, per
fortuna che c'e' vento, altrimenti qui non si resisterebbe....La sera nel nostro
hotel c'e' un piccolo spettacolo di sega', il ballo tipico mauritiano e
finalmente possiamo vederlo. Il giorno dopo altra lunga escursione. Partenza
all'alba, destinazione Tamarin, costa sud ovest. Li' ci attende una barchetta
che ci portera' nelle acque interne della laguna:a quest'ora della mattina
passano branchi di delfini ed e' posibile nuotare con questi splendidi
mammiferi. I miei amici sono estasiati ed io sono contentissima di ripetere
quest'esperienza. Fare il bagno con loro e' veramente un'esperienza unica, il
sogno di una vita!!!Dopo 2 ore di nuoto all'inseguimento dei delfini, torniamo
in spiaggia. Comincia ora il nostro viaggio alla scoperta delle montagne
Mauritiane. Iniziamo a salire ed il panorama sulla Morne e sulla baia di Tamarin
e' notevole. Si vede tutta la costa ovest fino a Flic and Flac. Arriviamo a
Chamarel ed entriamo nel parco naturale. Grandi piantagioni di ananas e caffe'
scorrono lungo la strada. arriviamo alla maestosa cascata alta piu' di 180
metri, e dopo una breve camminata ripartiamo
per andare a vedere le terre dai sette colori. Queste si
sono formate del raffreddamento ed ossidazione della lava del vulcano e
sono stupefacenti da vedere e da fotografare. Sulla strada del ritorno ci
fermiamo a mangiare gamberi di fiume in un delizioso ristorante all'aperto e poi
ripartiamo alla volta della cascata Alexandra nel parco centrale e poi andiamo a
Grand Bassin, il lago sacro agli indu'.Passiamo poi a Curepipe, citta' nel
centro dell'isola e punto di riferimento del commercio per gli abitanti. Saliamo
fino a Troux au Cerf un antico cratere ora molto boscoso dal quale si gode il
panorama sull'intera isola. Riprendiamo la strada verso l'est
passando attraverso bellissime piantagioni di canna da zucchero. Il
giorno seguente e' domenica, giorno di mercato a Centre de Flaq decidiamo di
andarci in autobus. Il bus e' sicuramente un'esperienza da fare. Qui i local
girano tutti in pulman ed andare al mecato la domenica e'l' usanza di grandi e
bambini. Il mercato e' molto pittoresco e poco turistico, si vende di tutto
dalla frutta ai vestiti dalle stoffe alle spezie. Si fanno buoni affari, ma il
caldo si fa sentire e torniamo in albergo in taxi. Il lunedi' e' il nostro
ultimo giorno, domani si riparte. Abbiamo lasciato questa giornata per la visita
all'isola dei Cervi. Partiamo con un motoscafo da Trou d'eau Douce e i dirigiamo
attraverso il fiume alle cascate. Questo e' un luogo incantevole ma le numerose
barche che vi arrivano hanno deturpato l'ambiente ed anche il panorama.
Continuiamo per l'isola anche qui purtroppo il turismo ha rovinato lo strepitoso
panorama e la bellissima acqua del mare, comunque se si vuole godere un po' di
solitudine basta spostarsi sulle spiagge ad est dell'isolotto. Il pranzo lo
consumiamo sull'ile dell'est a ridosso di una spiaggetta di mangrovie. Qui i
local ci cucinano una grigliata a base di pollo , pesce ed aragosta,
accompagnata da vino, birra e musica sega'. La giornata scorre veloce, ma
purtroppo anche la nostra vacanza e' giunta al termine.Cosa dire di questa
splendida isola: veramente bella, l'interno e' sorprendente ed anche il mare e'
bello. Gli abitanti sono molto ospitali e sicuramente il fatto che praticano l'induismo
gioca a favore della loro calma e tolleranza. Un ringraziamento a Nurani, nostra
guida ed autista, che ci ha fatto conoscere ed amare un pezzo di paradiso
terrestre!!!!
Fabiola