MAGICO MAROCCO VISTO DA PATTY!!!

Diario di viaggio 2008

di Patrizia De Angelis

 

PARTENZA 15 APRILE-RITORNO 1 MAGGIO 2008

 

 

TAXI MEZZO ABITUALE TARIFFA IN CITTA’ A SECONDO DELLE ORE DAI 10/15/20 D.

 

11 DIRAM UGUALE 1 EURO

 

CUCINA:

TAJINE

CUS-CUS

HARIRA ZUPPA

PANE ARABO

INSALATA MAROCCHINA

PESCE ARROSTO

CARNE ARROSTO

DOLCI PASTA DI MANDORLE O SFOGLIA

CAROTE CARAMELLATE

 

 

15 aprile

Col volo delle 8,20 easy jet arrivo a Marrakesh; ci sono 2 ore di differenza 1 ora legale ed 1 solare.

Ho una intera giornata per ambientarmi e Mikj del Riad Al kadar mi accoglie all’aereoporto e mi prende sotto la sua ala. Il suo riad è fantastico,ristrutturato ad hoc, rigorosamente in stile fin nei minimi particolari e questo mi aiuta ad entrare nello spirito del Marocco! 

 

       

 

La fontana, rose ovunque, divanetti che fanno presagire languidi riposi….

 

La sera in piazza!! Ma non una piazza qualsiasi,la piazza Jemaa el-Fna,  la più folcloristica del mondo|  Puoi trovarci di tutto    ed io mi inebrio di profumi,musiche,luci……….tutto è nuovo e strano per me, compresi i serpenti che sembrano immobili e innocui…..io sto lontano lo stesso.

 

 

 

 

Una tisana di verbena, due risate e a dormire, domani sarà una lunga giornata!

 

 

 

 

16 aprile

Alle 8,30 arriva una guida per accompagnarmi nel tour della città, consigliano di prenotarsi con una guida “autorizzata” che ha una tariffa fissa ed è di solito una persona seria ed affidabile, così è, per 200 diram,. 20 euro, mi porta prima al palazzo  Bahia, poi a El Badi, infine alle tombe sadiane  attraversando i suk dai mille colori e brulicante come un formicaio, sempre spiegandomi e rispondendo alle mie domande un po’ in francese un po’ in spagnolo.

 

 

Le particolarità del palazzo Bahia mi vengono svelate a poco a poco, le incisioni in gesso, le porte ed i controsoffitti di tuia la radice di una pianta (simile alla radica) che ricopre interi km di terreno intorno a Essaouira, il colore verde delle tegoline dei patii ,  

                  

 

            

                

la forma delle porte, gli infissi tagliati in sbieco per far sì che l’aria possa meglio circolare, le contropareti  ed i corridoi labirintici per isolare le stanze interne e mantenerle al fresco con 45 ° esterni  .

 

I soffitti ed i controsoffitti  di legno intagliato insieme a pareti prima di piastrelle poi di gesso scalpellato a mano con scritte in arabo, berbero e disegni miliari, il cortile interno immenso di 130 metri con colonne ed archi .

 

           

       

C’è un pozzo nella stanza dello studio del corano, utilizzato per fare le abluzioni prima di  pregare e per intingere gli stilo di cui si servivano per copiare le infinite traduzioni delle pagine del corano.

 

       

 

La biblioteca….certo ci starebbe solo un  50simo dei miei libri ,ma allora facevano fatica a scriverli tutti a mano…

 

   

 

Il palazzo El Badi è invece più recente,ma è impreziosito da soffitti di cedro superbamente intagliati,ci sono 150 stanze, costruite in più volte perciò gli stili a volte si succedono e la accomunano e ricordano l’arte Andalusa.

   

 

 

All’uscita, alzando gli occhi, sulle mura  ci sono cicogne che nidificano sulle mura.

 

Si passa poi dalla porta o meglio, si chiama Bab  Agnaou,  la più antica rimasta dalla dinastia almohade.

   

 

Arriviamo alle tombe sadiane la mia guida mi spiega una particolarità, le tombe di ceramica a piastrelle hanno un gradino nel mezzo per i maschi, mentre quelli delle femmine sono lisce.

 

       

 

 

                                                                                              

   

 

Nel santuario i ricami nel gesso sono incomparabili, i capitelli delle colonne della sala….una diversa dall’altra….l’ambiente è magico…..

 

Il pomeriggio in un turbinio di  chiamate di taxi e contrattazioni Mikj mi porta a visitare i meravigliosi giardini botanici Majorelle………..

 

 

 

       

 

       

 

 

 poi ancora ai giardini della Menara, che più che altro sono meravigliosi uliveti cittadini dove i giorni di festa gli abitanti vengono a fare un pic nic.Il bacino idrico una volta ospitava un palco galleggiante dove si tenevano spettacoli.

 

   

 

Ancora un capolavoro d’arte marocchina la Mandrasa Ben Yossef, una scuola coranica con i dormitori “le celle degli studenti” che si affacciano nel cortile interno

       

 

       

 

   

 

   

 

 

dove i portali intagliati sono superbi, le porte e le biblioteche hanno dei disegni particolari rappresentanti pigne e palme, con colori che ricordano quasi i nostri mobili tirolesi…tutto il mondo è paese no?

A proposito del nostro, pare che i marmi delle colonne  del palazzo El Badi, così come le colonne delle tombe sadiane siano di marmo italiano e siano state pagate ai nostri artigiani con zucchero di canna.

 

Cosa dire della piazza più grande  e più sensazionale!! Piazza Jemaa el-Fna si raggiunge da tutta la città, è un caravanserraglio di giorno con i suoi venditori di tutto, di stregoni, incantatori di serpenti, donne che eseguono i tatuaggi all’hennè; la sera diventa un super ristorante con bancarelle e cibi di ogni tipo e l’accompagnamento di diverse musiche tradizionali, sicchè ad un tratto mi sono

 

 

sentita   quasi in trance per            l’atmosfera…………………

 

La vicina piazza ospita la moschea della Koutoubia  ed il minareto che è il simbolo della città,con la jacaranda che occhieggia dai cortili.

 

   

 

Un discorso a parte è quello dei suk, state attenti alle moto ed alle bici sono un incubo,nelle strette stradine arrivano senza mai fermarsi,sei tu che ti devi scansare!! Lo  “scusa”non esiste proprio nel vocabolario marocchino.

Le spezie , le verdure,le ciabatte,le sciarpe,i tessuti,i gioielli,gli argenti, le ceramiche, legno, ferro, alluminio, ottone, vetro, paglia e chi più ne ha più ne metta, sono i materiali delle bancarelle e dei negozi dei suk e delle vie più periferiche, ovunque. Sono vari gli oggetti di abbigliamento e arredamento che costituiscono l’artigianato marocchino, gli artigiani sono tantissimi e li vedi lavorare nelle loro botteghe………………………………………………………

 

       

 

 

           

 

 

 

17 aprile

Con tutto quello che ho visto ieri  e con le vesciche ai piedi riposo nel riad coccolata e rilassata al rumore dell’acqua che scorre nella fontana, stasera arriva Dona e….

domani si parte per il deserto! 

 

 

 

 

18 aprile

Passiamo a prendere Edy ed Abib , ore 10,30, auto al completo siamo in 5….non vi ho presentato Tareq!! Partiamo!!

 

 

Durante il viaggio facciamo conoscenza e ci guardiamo intorno con interesse, il paesaggio cambia continuamente, la vegetazione è diversa, ma la cosa che cambia di più sono i colori delle colline e delle montagne, tutte le sfumature di marrone-rosso-grigio-verde-rosa-arancione ci sfilano davanti agli occhi!!!

 

    La padrona di  Tareq , la nostra incomparabile guida Dona!!!!

 

 

Da Marrakesh la strada per Ouarzazate, il Tizi-n-Tichka con il suo passo, Alto Atlante le montagne sono bellissime!!!

       

 

Sulla strada bazar che vendono fossili, di cui le montagne sono piene.

Ci fermiamo a mangiare in un villaggio sulla strada e scopro una particolarità del Marocco che mi piace molto; a parte i ristoranti occidentali, se hai fame in un paesino non trovi  il panino, ma carne o pesce che rigorosamente ti devi acquistare e poi portare in un locale dove ti accomodi e te la cuociono…...all’esterno hanno  sempre griglie pronte con la carbonella e te l’arrostiscono  al momento. Loro offrono l’insalata marocchina (pomodori e cipolla), il pane,(che vanno ad acquistare per l’uso) e le bibite insieme al tè alla menta!!!!

Per il pesce, allo stesso modo, o al mercato del pesce…o direttamente sulla spiaggia!

Immaginate il risparmio di involucri, di energia elettrica per i frigo, di anticipi di denaro per le provviste; l’ecosistema funziona, si aspetta solo un po’ che il cibo si cuocia, o il pane….e mangi tutto fresco!

 

       

 

Un’altra cosa buffa, ci dice Dona, è che gli animali sono trasportati sui tetti dei camion, protetti da parapetti…..vediamo pecore..mucche..cavalli e persone.

 

           

 

Ait Benhaddou ci arriva davanti, l’orizzonte cambia, le palme e le kasbah di terra rossa diventano sempre più frequenti; passiamo anche davanti agli studios cinematografici, qui hanno girato moltissimi films.

 

       

 

C’è un vento pazzesco che solleva sabbia, non riusciamo a fermarci ad Ait Benhaddou ci torneremo al ritorno.

 

 

Proseguiamo alla volta di Ourzazate che è stata ricostruita molto di recente, ma che mantiene la tipica architettura del luogo.

   

 

Poi arriviamo a Skoura.

La kasbah  Es Salam è gestita da un ragazzo gentilissimo ed in cucina la sua consorte cucina divinamente, ci accoglie con il tè alla menta ed il suo sorriso.

 

 

Per chi volesse rilassarsi nell’oasi di Skoura, tra le rovine delle antiche kasbeh è un luogo da non perdere!!! Tarik Ouahaman:  <housam 03@hotmail.com >

 

               

 

 

 

19 aprile

Dormito benissimo, silenzio assoluto, solo i grilli ed ogni tanto qualche cane che abbaiava alla luna… La colazione in terrazza poi…fantastica!!!

 

Eccoci pronti per la via delle kasbeh (castelli-dimore di principi e nobili)e ksour (equivalente delle nostre città medievali fortificate).Arriva Said che, parlando un po’ inglese-francese-spagnolo-arabo

ci conduce alla scoperta della casbah Ben Moro, restaurata perfettamente e divenuta albergo con 12 camere.

 

                   

 

 

 

 La casbah Ameridihl è la meglio conservata, un labirinto di stanze,scale cortili.

 

                           

 

Abbiamo visitato l’oasi con le sue colture ed i suoi orti e trascorso un’altra serata a Es Salam è un luogo così tranquillo e rilassante  e un cus-cus fantastico ci aspetta!!!

 

 

 

20 aprile

Ripartiamo per il deserto dobbiamo attraversare la valle del Dades, le gole del Dades, con il suo fiume e le rocce a picco.

           

   

 

 

Verso sera arriviamo a Erg Chabbi, ci accoglie al tramonto in tutta la sua bellezza

e ci offre….

 

                   

 

 un te’ nel deserto, col tavolino sulle dune.

 

 

 

21 aprile

È l’alba, l’immancabile passeggiata con il nostro amico peloso; le dune sono incredibili con i loro chiari e scuri, le increspature della sabbia, lo sfondo del cielo azzurro…..

 

               

 

Andiamo un po’ in giro,vi assicuro che fa caldo, ma non è niente,dicono, a confronto del mese di agosto!Un forno rudimentale..gli immancabili dromedari a riposo.

           

 

Nel pomeriggio l’appuntamento per il giro tra le dune a dorso di dromedario….lo so che è scontato, ma così posso dire di averlo provato. Non mi è piaciuto se devo dire la verità…troppo precario e faticoso tenersi saldi in groppa!!!

 

           

 

Però la sensazione di essere in mezzo a montagne di sabbia è molto emozionante.

Il cammelliere che guidava i cammelli era un ragazzino che durante la sosta ha approfittato per vendermi un fossile….ci sta anche questo no? Certo che il dromedario è proprio è un animale proprio carino!!!!!!Ne vedrò tanti lungo il viaggio, nei posti più strani, in città, sulla spiaggia, nei mercati all’aperto!!!!!!!

       

 

 

22 aprile

Oggi abbiamo appuntamento con Said che ci porta a Flint, non è neanche scritto sulle carte, bisogna fare una pista nel letto di un fiume asciutto, dove c’è proprio una parte di fitta vegetazione in mezzo alle montagne. Ci vorrebbe un fuori strada, o una moto, tra l’altro Said, che ci ha portato qui, è un bravissimo motociclista e cascatore per il cinema, sarebbe in grado di organizzare percorsi in moto per gli appassionati!!!(per Said rivolgersi all’indirizzo di Es Salam, sono molto amici).

Ne è valsa la pena……una vallata mozzafiato palme a non finire ed intorno rocce argillose con le quali fanno vasi, cuociono il pane….ogni luogo qui in Marocco sfrutta la natura circostante, utilizza quello che ha per la vita di tutti i giorni…l’ecosistema funziona fino a quando non arriveranno gli imput occidentali a rovinare tutto!

           

           

 

Troviamo una casbah con una terrazza sulla vallata…….

 

               

 

La sera c’è una stellata che ti fa rimanere a naso in su…ma dopo la cena ci sono dei ragazzi che suonano per noi, la musica è Gnaoua che ha origine dagli schiavi portati fin qui dagli arabi deserto il ritmo è così trascinante che ci mettiamo a ballare .(vedi film)

 

 

 

22 aprile

Al mattino presto girovaghiamo per il paese e troviamo il forno dove le donne cuociono il pane.(vedi film).

           

 

E’ un villaggio rurale, ci sono le stalle, quelli che scuoiano il coniglio per pranzo, i vasai…

   

 

Partiamo entusiasti di questo villaggio che ci riporta al vivere semplice di una volta, sembra di essere in un altro tempo!!!

 

 

23 aprile

Partenza ahimé per Marrakesh e poi per Essaouira, il viaggio sarà lungo  però ci fermiamo ad Ait Benhaddou sperando non ci sia vento, un caffè……(qui il caffè è in genere liofilizzato oppure dalle macchinette esce un lunghissimo liquido marrone….del resto noi italiani siamo molto esigenti in fatto di caffè) e poi ci si gode la vista di questa kasbah imponente!!!

 

           

  

Tutta una tirata fino a Marrakesh, una breve sosta e via..si va al mare, ad Essaouira!!!

All’arrivo c’è un vento gelido che ti penetra nei vestiti, è già buio quando arriviamo….

Sono stanca, infreddolita……ma non so ancora che dal giorno dopo il vento smetterà di soffiare e  ci permetterà di godere appieno di un clima estivo e di bagni di sole e di mare!!!!

 

 

 

24 aprile

 

Fotografi e scrittori da ogni parte del mondo vengono ad ammirare ed a rappresentare il profilo incantevole di questa città di mare! Sì è una cittadina molto particolare, ricca di storia e di modernità,  la gente è molto aperta e socievole, abituata a frotte di turisti di ogni dove che si riversato in ogni stagione nei suk stracolmi di meraviglie!!! E’ un paese dei balocchi per gli acquisti, dai vestiti agli oggetti di legno di tuhia, dalle ceramiche agli argenti……alla paglia per le ciabatte…

       

 

       

 

è un mondo di contrasti, vedi le donne completamente velate e coperte ed incontri anche ragazze vestite normalmente, magari con minigonna o pantaloni a vita bassa!

Ad ogni ora Essaouira ha il suo fascino!!!

Al mattino presto, quando è tutto ancora addormentato ed i vicoli sgombri dalle merci esposte….

 

           

 

Di giorno, tra turisti e merci, carretti che trasportano di tutto nella Medina…

 

 

           

 

   

 

Le mura circondano la città, si dipartono stradine per la medina, per il vecchio quartiere ebraico con le sue antiche porte…………..

 

               

 

               

 

per il porto, le barche, i gabbiani……  

 

       

 

       

 

           

 

Sulla spiaggia al mattino passeggiate a cavallo, dromedari che fanno toeletta….

       

 

Che dire, Dona abita nella medina in una vecchia casa con un terrazzo che si affaccia sui vicoli e sulle terrazze che si susseguono a non finire….

           

 

Andiamo a trovare un amico albero in un cortile….centenario chissà quante cose ha visto!!!!

   

 

Ci sono due negozi di fabbri che vendono delle opere d’arte, oggetti creati riciclando…..una delle forme espressive che mi piace moltissimo!!!!!

   

 

Non è mancata neanche l’occasione di vedere una processione di una funzione Sofi, con danze e canti per le strade della cittadina…..

 

       

 

 

26 aprile

C’è una spiaggia particolarmente cara a Dona, una spiaggia dove vivono solo dei pescatori,

arrivano con le barche e scaricano il pesce appena pescato, te lo scegli e te lo cucinano…

           

       

 

una spiaggia selvaggia, un ambiente decisamente rilassato, persino il gatto comunica la sua tranquillità in una finestra-oblò del luogo dive abbiamo pranzato….

   

 

Ora ci aspetta la Fantasia di cavalli e cavalieri…..ma prima un salto a vedere un famoso Marabutto su una spiaggia…..

       

 

 

La Fantasia si svolge in un piccolo paese all’interno, c’è tantissima gente,uomini donne,bambini che tifano per i cavalieri del loro paese. E’ una simulazione di un attacco militare che perpetua una tradizione millenaria. I cavalieri di ogni villaggio, dal più piccolo alla città, galoppano in gruppo sparando all’unisono alla fine della pista. (vedi filmato), sembra di essere in un film .

 

       

 

       

 

Che dire è emozionante stare in mezzo alla folla, le donne per la maggior parte velate che mi guardavano con i loro occhi grandissimi!!

 

 

27 aprile

E’ l’ultimo giorno per i nostri compagni di viaggio, ci lasciamo promettendo di andarli a trovare a Fes al più  presto. Dona ed io invece andiamo a scoprire un altro Marabutto bellissimo sulla  spiaggia tranquilla di Mulay  un paradiso per i wind surf. Al largo un mucchio du surfisti veleggiano come gabbiani.

       

 

 

 

28 aprile

Partiamo da Essaouira, sono stata d’incanto e sono grata alla mia amica Dona per tutto quello che mi ha permesso di conoscere!!

Ultima tappa, ma non per importanza, Imouzzer in Tichka, un villaggio sull’Atlas, a due ore da Marrakesh, sulla strada per Ourzazate. Questo villaggio è stato “adottato” dall’associazione “Enfant du desert” che opera nel sud del Marocco per lo sviluppo e l’alfabetizzazione dei villaggi rurali e da “Babel –onlus” associazione di volontariato che cerca di  portare aiuto a popolazioni in condizioni critiche, abbandonate o lasciate da parte dai programmi di sviluppo governativi dei paesi in via di sviluppo. Per portare a termine i suoi progetti Babel utilizza forme di turismo sostenibile, organizzando campi di lavoro e reclutando per i suoi viaggi personale specializzato nei settori igienico-sanitario,istruzione e formazione, ambiente, costruzione, animazione, elettrica e idraulica.

Io li ho conosciuti tramite un’amica ed ho raccolto un po’ di materiale da portare  a Imouzzer Tichka.

Il mio intento era soprattutto conoscere la realtà del luogo ed è stata una sorpresa fare amicizia con il presidente del villaggio e la sua famiglia, che ci ha ospitato a pranzo, la loro ospitalità è stata superba!

Ci ha servito una tapine di agnello con il pane fatto da lei ed appena sfornato.

 

       

 

 

       

 

Il villaggio è bellissimo, in mezzo alle montagne,in una valle rigogliosa, attraversata dal fiume e che offre molte varietà di frutta e verdura. 

       

 

La casa dell’associazione è confortevole e gode del panorama delle montagne e la vista del villaggio .

 

       

       

 

Ci sono le stanze da letto,bagni con doccia,cucina, come un nostro rifugio di montagna. Le stanze del laboratorio dove le donne fanno i tappeti.

Ad agosto qui i volontari lavoreranno con i bambini, con le donne, aggiusteranno con gli uomini le case diroccate, la gente è socievole ed aperta agli stranieri, molte donne mi hanno fermato ed abbiamo comunicato più o meno a gesti.

I bambini sono gioiosi e curiosi  ,soprattutto del nostro amico Tareq.

 

       

 

 

 

29 aprile

Parto l’1 mattina, in questi giorni mi riposo e rielaboro tutto quello che ho visto!! Veramente un viaggio indimenticabile, unico, non pensavo che il Marocco fosse così bello e che la gente fosse così socievole e dignitosa in qualsiasi luogo e condizione li abbia incontrati.

 

       

 

A presto Marocco tornerò per visitare il nord con i suoi monumenti e le sue montagne!!!!

 

 

Patrizia De Angelis patty.dea@fastwebnet.it

 

 

 

 

 

 

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