...
non dite a Sandokan che siamo stati qui!
Diario di viaggio 2009
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” John Steinbeck -
Come sempre nel bel mezzo del grigio inverno lombardo ci assale il desiderio
di programmare le vacanze estive, e come sempre le mete prescelte sono le più
disparate, tanti sono i luoghi che vorremmo visitare. Come sempre partiamo da un
“va beh, quest’anno facciamo un giro in Europa”… e ci siamo trovati in
Malaysia... memori delle avventure di Sandokan che ci hanno accompagnato durante
l’infanzia e convinti di aver scelto una meta alternativa, e non ancora troppo
turistica, almeno per gli italiani... Non sarà proprio così.... Prenotiamo il
volo (€ 850,00) per Kuala Lumpur con Egyptair, al momento la compagnia più
economica, e nei mesi successivi ci dedichiamo (…mi dedico) allo studio di
tutti gli altri racconti di viaggio dai quali trarre spunti ed informazioni
utili ed interessanti al fine di poter concentrare, nei pochi giorni a
disposizione, quanti più luoghi possibili. Contattati tutti i resort via mail,
procediamo alle prenotazioni (qualcuno richiede un acconto, qualcuno il
pagamento totale, altri solo il numero della carta di credito a garanzia). Il
giorno della partenza si avvicina… ed abbiamo ancora due grandi
“incognite” riguardo i trasferimenti da risolvere…per riuscire a
soggiornare in un determinato resort a Tioman abbiamo dovuto stravolgere un poco
il “classico itinerario” turistico, a scapito della possibilità/facilità
di raggiungere le destinazioni…. pazienza, vedremo di trovare le soluzioni in
loco!
Venerdi 07 Agosto 2009
– “Un
viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo” Lao Tzu - Finalmente
ci siamo! Caricata l’auto con i nostri due piccoli trolley, ci dirigiamo verso
l’aeroporto di Malpensa, parcheggiamo presso “Fly to Park” (€ 73 per 15
giorni), rapido è pure il check-in, puntuali partiamo per le nostre vacanze! Il
volo sarà piuttosto lungo; la prima tappa è a Il Cairo, dove è previsto uno
scalo di 8 ore. Appena scesi dall’aereo, e diretti verso l’area dei
transiti, subito la prima sorpresa. Una hostess della Egyptair offre a tutte le
persone in transito, circa una ventina (tra cui Alex & Brunilde di Genova
nostri vicini durante il volo), un rapido tour per la città, compresa la visita
alle Piramidi (Giza) e la cena.... il tutto offerto da loro! (...qualcuno è un
po’ perplesso sul fatto della gratuità…tanto più che ci trattengono pure i
passaporti). Come rifiutare ?! Il tempo che la zelante hostess prepari i visti
per uscire dall’aeroporto, ed eccoci sul pullman diretti in città. Ormai è
buio, sono circa le 21.oo; è bellissimo vedere lungo il Nilo una miriade di
persone sedute su piccole sedie di plastica, intente a parlare, mangiare,
pescare.... Arriviamo alle Piramidi, è davvero emozionante vederle illuminate!
La nostra guida ci porta poi in un bazar dove un profumiere, con l’aiuto del
simpaticissimo Alex per la traduzione, ci illustra tutte le proprietà
terapeutiche delle sue essenze ...e ci invita, senza obbligo, ad acquistarle...
considerato che praticamente ci tiene “in ostaggio” e nessuno si decide a
comprare, morta a compassione mi sono presa un flaconcino mignon!).
Successivamente veniamo condotti in un ristorante per una tipica…e ottima….
cenetta egiziana.
Sabato 08 Agosto 2009
–
“Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta
strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita” Jack Kerouac - Ci
riportano in aeroporto giusto in tempo per riconsegnarci i passaporti ed
imbarcarci sul volo successivo. Tappa successiva é Mumbay, per un breve scalo
tecnico. E’ impressionante atterrare a Mumbay, dove tra i pochi grattacieli si
scorge una distesa unica di baracche in lamiera che arrivano fino a ridosso
della recinzione dell’aeroporto.... Ma l’India sarà la meta di un futuro
viaggio, speriamo… ora ci aspetta l’ultima tratta per Kuala Lumpur! Puntuali
atterriamo alle 23.15, le procedure per l’immigation, il questionario circa
l’influenza H1N1, ed il ritiro bagagli sono rapide. Vista l’ora tarda
decidiamo di prendere un taxi prepagato (RM 74) che in mezz’oretta ci porta
direttamente in hotel (Impiana Hotel KLCC & Spa, affacciato sulle Petronas,
RM 565 per 2 notti). La stanza non è male ma le nostre gambe, dopo 24 ore di
viaggio, hanno bisogno di sgranchirsi... quindi anche se ormai è quasi l’una,
usciamo a fare due passi... Fa caldo e c’è molta umidità... il primo
incontro che facciamo sono due grossi toponi che tranquillamente passeggiano nel
parco Klcc. Tappa d’obbligo le Petronas, purtroppo già spente, guardarle dal
basso verso l’alto lascia comunque senza fiato. Il traffico del sabato sera,
nonostante l’ora tarda, è ancora sostenuto, e fra la guida a sinistra, i
semafori pedonali sempre rossi... attraversare senza pericoli è davvero un
problema! Una birretta nella super-affollata Jalan Ampang dove cominciamo a
familiarizzare anche con i “profumi” dei cibi asiatici venduti sulle
bancarelle….e via a nanna, domani comincia il tour!
Domenica 09 Agosto
2009 – “Come
molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho
visto” Benjamin Disraeli – Sveglia all’alba (… purtroppo
costante di questa vacanza!), mega colazione, ci dirigiamo subito alle Petronas
per riuscire ad accaparrarci i ticket che consentono la salita fino allo Sky
Bridge. Purtroppo nonostante siano solo le 8,30 sono già esauriti (…e domani
sono chiuse al pubblico). Pazienza, facciamo un bel giro nel parco retrostante,
approfittiamo dell’apertura dei negozi presso il Centro Commerciale Suria per
cambiare un po’ di soldini (1 euro per 4,90 Rm… buono!), poi ci dirigiamo
sempre a piedi (il caldo umido si fa parecchio sentire!) al Tourist Information
per vedere se riusciamo a risolvere i nostri dubbi circa gli spostamenti Redang/Taman
Negara e Taman Negara/Tioman… purtroppo i due addetti non ci sono per niente
di aiuto! Ne usciamo un po’ sconsolati, ma non abbiamo molto tempo da perdere!
Fermiamo qualche tassista per farci portare alle Batu Caves… alla fine
spuntiamo la tratta per Rm 20 ed in circa 15 minuti arriviamo a destinazione. Le
grotte sono affollate di fedeli Hindu, ci sono molti venditori con le loro
bancarelle e tanti poliziotti perché nel pomeriggio è atteso in visita il
Primo Ministro. La gente è molto cordiale, ci raccomanda di fermarci fino il
pomeriggio per assistere ai festeggiamenti, quando ringraziando ce ne andiamo la
domanda di rito è “where are you from?” … e con un largo sorriso se ne
vanno. La salita dei 272 gradini non è molto impegnativa, ma il caldo e la
forte umidità fanno la loro parte. Sinceramente le grotte non hanno un gran ché
di speciale, i turisti sembrano più attratti dalle scimmiette che scorrazzano
liberamente da una parte all’altra. Rientriamo a KL utilizzando il bus urbano
n.11 (Rm 2 cad.) che per giungere in città passa attraverso i sobborghi della
capitale… Bella esperienza, peccato il bus fosse molto affollato, e noi due
gli unici turisti… per ciò ci sentivamo gli occhi incollati addosso!
Scendiamo dal bus a Merdeka Square, l’immensa piazza cara ai malesi perché
qui è stata proclamata l’indipendenza, poi, Lonely alla mano, seguiamo a
piedi gli itinerari proposti nei quartieri di Little China e Little India.
Utilizzando la monorail facciamo ritorno in hotel, rapido tuffo al tramonto
nella piscina all’aperto affacciata sulle Petronas. Poi di nuovo a piedi alla
vicina Menara Tower, dove abbiamo riservato un tavolo per la cena al ristorante
“girevole” Seri Angcasa a ben 276 mt. di altezza. Sono disponibili tre
buffet, uno con cibi “simil europei”, uno tipicamente malese, ed uno –
fantastico – per i dolci; il conto (Rm 388), per gli standard malesi, è
decisamente alto, il cibo non è eccezionale, ma il panorama dal nostro tavolo
vicino alla vetrata (espressamente richiesto al momento della prenotazione, da
fare con parecchio anticipo) ci ripaga con una vista spettacolare!
Lunedì 10 Agosto 2009
– “Il
mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”
S.Agostino – Dopo colazione ci rechiamo velocemente con il treno
(fermata KLCC) alla stazione dei bus di Puduraja, con destinazione Malacca.
Giunti in loco veniamo subito “accalappiati” da un tipo losco che ci chiede
dove vogliamo andare, ed alla nostra risposta di “Melaka” subito ci conduce
all’interno della stazione, dove nei sotterranei “è proprio in partenza il
suo pullman ad un prezzo più vantaggioso di altri”…. Dice lui. Visto che è
già piuttosto tardi e non abbiamo molto tempo, ci fidiamo, acquistiamo il
biglietto (Rm 15 cad.) veniamo caricati al buio sul pullman in partenza (alla
luce del sole non si rivelerà nemmeno troppo male, i posti non sono molti,
comodi e reclinabili). Due ore dopo giungiamo alla Stazione Centrale di Malacca,
contrattiamo con un taxi per Rm 15 affinché ci porti in città. Anche qui,
Lonely alla mano – le descrizioni di parecchi edifici ci sono apparse molto
esagerate, ci chiediamo incuriositi come possa descrivere tutti i tesori delle
nostre città italiane - seguiamo i vari itinerari proposti…. peccato la forte
umidità tolga veramente le forze! Rientramo a KL con il bus delle ore 16 (Rm 10
cad, alla faccia della convenienza di quello di stamattina!) sotto un breve ma
intenso acquazzone. Torniamo rapidamente in hotel per ritirare le valige, poi di
nuovo il treno fino a KL Sentral, successivamente il KLIA Transit (Rm 12,50 cad)
fino a Salat Tinggy dove abbiamo prenotato un b&b per la notte, visto che
domattina il volo per Kota Bharu decolla molto presto. Come concordato alla
stazione troviamo ad attenderci Walter, il proprietario del B&B Jawadene a
Sepang (Rm 242 compreso transfer per aeroporto), un americano che ha girato il
mondo e che si è trasferito in Malaysia da 3 anni. Passiamo con lui ed un suo
simpatico vicino olandese in lavanderia, poi arriviamo nelle elegante zona
residenziale, con tanto di polizia di guardia all’ingresso – dove si trova
il B&B…. che è davvero bellissimo, arredato in stile birmano-thai….
peccato essere arrivati così tardi! Lasciate le valigie, facciamo a piedi un
salto nella vicina urbanizzazione dove ci sono alcuni locali per cenare (ci
limitiamo a pochi chicken satay) poi una volta rientrati al b&b, nonostante
l’ora tarda, non resistiamo alla tentazione di fare un tuffetto nella bella
piscina!
Martedì 11 Agosto
2009 –
“La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili” William Burroughs –
Alle 6,00 siamo già in auto con Walter diretti all’aeroporto LCC
(distante circa 20 minuti dal b&b) da dove partono i voli Air Asia. Rapido
è il check in, facciamo colazione, puntuali ci imbarchiamo, alle 7.30 partiamo
con destinazione Kota Bharu (volo € 21 in due). Puntuali – ottima Air Asia -
arriviamo a destinazione; sempre in aeroporto acquistiamo il voucher per il taxi
prepagato (Rm 78) per Kuala Besut e il ticket per la fast boat (Rm 35,00 cad.)
che ci porterà a Perhentian Besar. La prima esperienza con un tassista che
guida su strade extraurbane è piuttosto traumatica….. saranno le strade
strette, male asfaltate e con le capanne a ridosso del ciglio della strada,
saranno i parecchi motorini e biciclette che circolano, saranno le mucche e le
scimmiette che stanno a bordo strada e spesso attraversano, sarà la guida a
sinistra a cui non siamo ancora troppo abituati, sarà la folle velocità di
marcia dell’anziano tassista… ma ci sembra di venire investiti da ogni auto
proveniente in senso contrario!! Per fortuna l’oretta scarsa di tragitto
trascorre senza incidenti. Giunti a Kuala Besut ci rechiamo all’agenzia per la
registrazione, paghiamo la tassa (Rm 5 cad.) per l’accesso al parco marino
delle Perhentian, e finalmente caricate le valigie su una barca… nemmeno
troppo grande…. dopo circa 40 minuti, verso le 11, in compagnia di altre 7
persone, giungiamo nei pressi di Besar. Fortunatamente il nostro resort (Perhentian
Island Resort) è la prima tappa, per cui siamo i primi a scendere! Dopo un
cocktail di benvenuto, veniamo subito accompagnati nella nostra “semi suite
front sea” (Rm 1440 per 3 notti). Apriamo una parentesi sul PIR: avevamo letto
che, sull’isola di Besar, il PIR è quello che maggiormente si avvicina agli
standard europei….beh, questo è vero solo per quanto riguarda il prezzo! Gli
chalet necessitano di una profonda “rinfrescata”, l’acqua in bagno è
praticamente gialla/marroncino, la pulizia così così, asciugamani compresi,
decisamente sporchino e trascurato il ristorante dove abbiamo consumato solo la
colazione. Parecchi gli italiani presenti (non di meno che nei successivi posti
che in seguito visiteremo, comunque) ma davvero molto tranquilli e discreti. La
spiaggia, invece, è decisamente la migliore dell’isola, lunga e con una
stupenda sabbia bianca e finissima! Inoltre, di fianco al molo, è facile vedere
grosse tartarughe. Chiusa la parentesi PIR, questa prima mezza giornata ci
concediamo un po’ di relax all’ombra sotto le palme (il sole scotta
davvero!!) e bagni nell’acqua… caldissima! Sulla spiaggia facciamo subito
l’incontro con un “piccolo” varano (mezzo metro), alcuni scoiattoli ed al
tramonto con tantissimi flying fox ... che sfrecciano, pure loro, ad una folle
velocità! Per cena andiamo subito da Mama’s (facilmente raggiungibile dal PIR
attraverso la passerella in corso di ultimazione) perché ci hanno detto che
forse, lì, potremo risolvere i nostri problemi di trasporto. Speriamo! Il
locale è molto affollato, troviamo comunque posto, subito la “Mama’s”, un
sorridente donnone sulla sessantina con tanto di turbante in testa, ci
accompagna alla scelta del pesce da cuocere al barbecue, e…. dopo parecchia
attesa, effettivamente, ci gustiamo la nostra ottima cenetta (Rm 92). Riusciamo
finalmente ad avvicinare Aziz, uno dei figli di Mama’s, spieghiamo che
vorremmo andare da Besar a Redang in barca e poi da Redang tornare a Kuala Besut
sempre in barca…. Ci risponde “no problem, see you tomorrow”, dice di
sapere che ci sono altre persone che devono andare a Redang venerdì mattina e
quindi non dovrebbero esserci problemi… Speriamo!
Mercoledì 12 Agosto
2009 – “Quando
insegui i tuoi sogni più felici si aprono porte anche là dove non c’erano
porte” Joseph Campbell – Dopo colazione torniamo subito da Mama’s
perché vogliamo fare con loro un po’ di snorkeling (Rm 30 per 4 ore). In
compagnia di altre quattro persone veniamo portati a Shark Point (riusciamo a
vedere alcuni piccoli squaletti), poi a Turtle Beach, a Rawa, ed infine nella
zona di mare davanti al Pir (vediamo alcune tartarughe giganti). Il mare è
davvero ricco di tantissimi pesci colorati, anche i coralli non sono male.
Pomeriggio di relax al sole sulla spiaggia del PIR... mentre dall’Italia ci
giungono sms preoccupati con notizie di uragani in Thailandia, terremoti in
Giappone... Qui splende sempre il sole, nessuna nube all’orizzonte! Per cena
torniamo da Mama’s, cena sempre ottima… anche se sempre lenti….
ri-avviciniamo nuovamente l’amico Aziz “no problem, italiani, see you
tomorrow” ci risponde…. Speriamo!
Giovedì
13 Agosto 2009
– “Il
viaggio non soltanto allarga la mente, le da forma” Bruce Chatwin –
Dopo colazione…. ritorniamo al Mama’s… ormai siamo di casa! Contrattiamo
con Aziz un taxi boat (Rm 40) che ci porti fino a Turtle Beach e che poi, alle
13.30 venga a riprenderci per portarci a Long Beach a Kecil. Arriviamo a Turtle
Beach che non c’è ancora nessuno…. Bellissima… peccato subito dopo
comincino ad arrivare barchette e canoe…. All’orario stabilito arriva il
“nostro traghettatore” che in 5 minuti ci deposita a Kecil… sarà che il
cielo si è un po’ rannuvolato, sarà che c’è parecchia gente, ombrelloni,
ecc… ma Long Beach non ci ha particolarmente entusiasmato. Un rapido spuntino
in un locale sulla spiaggia, poi ci incamminiamo nel breve sentiero (10 minuti,
fattibile in infradito) che taglia la giungla (animali zero, zanzare zero,
umidità tanta) che porta a Coral Bay. Lungo il sentiero vediamo diversi
“resort”… crediamo siano quelli che in alcuni diari di viaggio si dice di
aver dormito a € 2 euro a notte….. beh, ci crediamo, sono davvero capanne
malmesse in mezzo alle palme! Rifatto il percorso a ritroso e tornati a Long
Beach, decidiamo di tornare alla nostra spiaggia del Pir, prendiamo un taxi boat
(Rm 10) che in pochi minuti, e sotto due gocce d’acqua, ci porta a
destinazione. Per cena ci fermiamo al caratteristico ristorante sulla spiaggia
del Coral View… sarà la scelta
poco azzeccata delle pietanze, ma… rimpiangiamo il nostro Mama’s! Passiamo a
trovare Aziz, che ci conferma che tutto è ok! Domani mattina manderà una barca
a prenderci al jetty del PIR, poi con altre persone andremo a Redang (chi per
snorkeling, chi per soggiornare), fatto sta che spuntiamo il prezzo
“dell’escursione” (Rm 80 cad.) anziché il costo del trasferimento
(avevamo letto in altri diari circa Rm 700, trattabili fino a 500). Bene! Ci
conferma anche che lo stesso barcaiolo verrà domenica mattina a prenderci alle
7.30 a Redang per portarci fino a Kuala Besut (Rm 450 per circa 1 ora e mezzo di
barca… che nessuna barca fa… ma è un trasferimento indispensabile per noi
perché alle 10 abbiamo prenotato il transfer che ci porterà da Kuala Besut al
Taman Negara, mentre se facessimo il tragitto Redang / molo di Merang e poi taxi
fino a Kuala Besut non faremmo certamente in tempo, e da Merang sembra
impossibile raggiungere il Taman Negara)…. Speriamo bene!
Venerdi 14 Agosto 2009
– “Fate
che il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avanti per scoprire
il mondo che vi circonda con le sue stranezze e le sue meraviglie. Scoprirlo,
significherà, per voi, amarlo” Kahlil Gibran – Ultima colazione al
PIR, puntualmente alle 7.30 arriva la barca di Aziz, una sosta da Mama’s dove
acquistiamo il ticket per il bus che ci porterà domenica al Taman Negara. Per i
trasferimenti in barca, ci dice Aziz, dovremo pagare direttamente il barcaiolo
perché lui fa questo “solo per aiutare i turisti e non per
guadagnarci”…lo ringraziamo molto e gli promettiamo di fargli “molta
pubblicità in Italia!” La traversata verso Palau Redang è tranquilla, in
meno di un’ora e mezzo siamo a destinazione. Il nostro resort, Laguna Redang (Rm
1200 per 2 notti per una deluxe front pool) è molto bello (questo si che si
avvicina agli standard europei….), peccato ci sia tantissima gente…
equamente divisa al 50% fra italiani un poco “caciaroni” e
cinesi/asiatici…. pare di stare in un “classico villaggio vacanze”… Ci
sono orari stabiliti per tutte le attività, dallo snorkeling, alla passeggiata
nella giungla, perfino per dare da mangiare ai pesci che nuotano nella grande
vasca vicino il ristorante! E’ davvero sconsolante vedere i cinesi, indossato
il giubbetto salvagente rosso, camminare in fila per andare in escursione con la
barca o la folle, assurda, corsa degli italiani all’alba per accaparrarsi i
lettini e gli ombrelloni in spiaggia… Fortunatamente ci fermiamo qui solo due
giorni, non siamo più abituati a questo genere di vacanza! Pomeriggio di relax
al sole, per cena preferiamo fermarci al ristorante “A la carte” al Piano
Terra - quello al primo piano, buffet a Rm 55, è principalmente con cibi
asiatici, l’altro sempre a buffet ma più occidentale – Rm 120 – a piano
terra è già invaso da tavolate di italiani… che hanno già prenotato per
domani “perché è ferragosto”… Sigh…. (abbiamo origliato in
spiaggia….). Bella la camminata dopo cena sulla lunga spiaggia, dove tra le
palme, sono appese un’infinità di amache.
Sabato 15 Agosto 2009
–
“A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene
quello che fuggo, ma non quel che cerco” Michel De Montagne – Dopo
colazione (fatta al ristorante al 1°Piano, affollato di asiatici) abbandoniamo
definitivamente l’idea di fare snorkeling o altre escursioni organizzate dal
“centro ricreativo” dell’hotel. La giornata, finalmente, trascorre in
completo relax!! Il mare è davvero splendido, forse ancor più che alle
Perhentian.
Lunedì 17 Agosto 2009
– “Tra
vent’anni sarete più delusi per
le cose che non avete fatto per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime.
Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate.
Sognate. Scoprite” Mark Twain – Veniamo svegliati alle 5.00 da un
altoparlante che trasmette le preghiere del Corano... ma fino le 7.30 è ancora
buio ed inoltre quando usciamo per la colazione, verso le 8.00, tutto è avvolto
dalla nebbiolina umida che sale dal fiume... tanto che è perfino impossibile
fare foto! Già qui nel resort vediamo alcune scimmie, un enorme varano,
scoiattoli, formiche giganti, oltre a bellissime e grandissime piante. Dopo
colazione, attraversiamo il fiume con la lancia (sempre Rm 1... o come si diceva
noi parafrasando Troisi “...1 fiorino per passare”), ci dirigiamo verso il
ristorante galleggiante della NKS dove prenotiamo per la mattinata il “Jungle
trekking e Canopy walk” (Rm 30 cad) e per il pomeriggio la visita al villaggio Orang Asli (Rm
40 cad). Da notare che entrambe le escursioni, se prenotate direttamente al
nostro resort, sarebbero costate il doppio. Il jungle trekking fino a Bukit
Teresik è molto bello, anche se dopo solo pochi passi si è praticamente in un
bagno di sudore tanto è forte l’umidità! La durata è di circa 3 ore,
compreso l’attraversamento dei ponti in corda sospesi, purtroppo non abbiamo
visto nessun animale (escluso qualche grosso insetto)... ma per fortuna non ci
siamo nemmeno imbattuti nelle tanto temute sanguisughe! Del villaggio Orang Asli,
invece, che dire? Al di la della bellezza e spontaneità dei bambini....
sinceramente mi è sembrata una situazione “troppo costruita a misura di
turista”... con l’accensione del fuoco, le prove con la cerbottana.... ma
forse non può che essere così.... Riattraversato il fiume e tornati al resort
ci incamminiamo da soli nella jungla fino a Lubok Simpon, luogo dove dicono sia
possibile fare il bagno nel fiume...... che è comunque di un bel colore
marrone... quindi rinunciamo! Cena sempre al resort, e a nanna presto, domani
abbiamo ancora parecchia strada da fare!
Martedì 18 Agosto
2009 –“…dobbiamo
andare e non fermarci mai finchè non arriviamo.” “Per andare dove,
amico?” “Non lo so, ma dobbiamo andare…” Jack Kerouac – Colazione,
trolley alla mano, fiorino al traghettatore e alle 7.30 siamo già di fronte al
nostro “sgangheratissimo” taxi (lo riconosciamo dalla targa fornitaci al
momento della prenotazione).... riusciremo ad arrivare fino a Mersing? E il
tassista dove è?! Dopo un po’ da un ristorante sbuca un omone, ci chiede se
siamo noi i clienti, ci dice di aspettare un attimo che finisce di mangiare... e
poi finalmente partiamo. Chiedo subito quant’è la durata del viaggio (il
nostro problema è che l’ultimo ferry per Mersing parte alle 16.30)... mi
risponde “five... six hours”....Speriamo bene! Pur seguendo l’itinerario
sulla carta stradale non riusciamo bene a capire che tragitto stia seguendo il
nostro tassista, che sembra abbandonare le strade più larghe a favore di altre
meno agevoli e forse meno trafficate.... Speriamo bene! Durante una sosta in
“autogrill” (mi scappa l’occhio sul contachilometri che segna ben 954mila
km e rotti!!!) ne approfitto per telefonare alla compagnia dei ferry Blue Water
Express di Mersing per verificare gli orari di partenza. La gentile addetta mi
risponde che i ferry partono alle 14.30 e 16.30... quindi esorto il nostro
autista affinché faccia il possibile per arrivare prima delle 14.00! Detto
fatto, alle 14.00 dopo 6 ore di strada, siamo a Mersing! Il ferry (Rm 35 cad)
parte con un poco di ritardo, dopo 90 minuti giungiamo alla nostra fermata, che
è la prima, Kuantang Genting. Purtroppo la barca del nostro resort, il Japamala
(raggiungibile solo via mare), non può venirci a prendere quindi contrattiamo
con un taxi boat locale per Rm 60 e 2 minuti di strada.... Beh, arrivare al
Japamala, è come arrivare in un angolo di paradiso! Si arriva alla lobby in
legno e vetro affacciata sul mare, dopo aver percorso i cento metri di pontile
che funge nel contempo da attracco per la barca del resort, bar e solarium
durante il giorno, fantastico ristorante con cibo italiano la sera! Solo 13
lodge di diverse tipologie per questo resort (scopriremo poi, prenotate
addirittura con un anno di anticipo, al momento sono presenti in ugual misura
italiani e francesi) unico hotel malese facente parte della catena “Relais
& Chateux”. La nostra stanza è un “tree top chalet” (Rm 2040 per 3
notti), praticamene una capanna... di lusso... sull’albero! Non male.... cioè...
decisamente al di sopra delle nostre aspettative! Frutta in camera
all’arrivo... quando rientriamo prima di cena, un piatto di dolcissime banane
fritte.... quando rientriamo dopo cena (ceniamo sotto un magnifico cielo
stellato... a base di ottime tagliatelle alla bolognese!!), candele e incensi
accesi e cioccolati sul letto... beh, che dire, ci stanno proprio viziando!
Mercoledì 19 Agosto
2009 – “I
posti incantati non possono essere creati, ma solo scoperti” Anonimo – Sarà...
ma qui al Japamala si sta divinamente! Purtroppo non si ha molto da fare... se
non oziare sui comodissimi lettini sotto le palapa in paglia o sotto le palme,
nuotare (peccato i tantissimi coralli morti, sia in acqua che sulla spiaggia),
leggere, ascoltare musica, passeggiare, capatina alla spa... e venire coccolati
dai fin troppo gentilissimi addetti del resort che puntualmente passano per
offrire frutta, dolci, acqua..... Eh si, ci stiamo proprio rilassando.... sarà
dura, fra qualche giorno, tornare alla realtà!
Giovedì 20 Agosto
2009 –
“Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente il te stesso”
Proverbio indiano – Sarà... ma le giornate, pur vivendo
nell’ozio... passano troppo in fretta... e domani dobbiamo già ripartire!!
Venerdi 21 agosto 2009
– “Viaggiare
è come sognare. La differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano
qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. –
A malincuore, molto a malincuore, salutiamo anche il Japamala... Saldiamo il
conto (eh si, qui per tre giorni ci siamo anche dimenticati di aprire il
borsellino... non circolano soldi nel resort, tutto, dalle cene, ai massaggi,
allo shopping nel piccolo negozietto, viene segnato nel tuo conto...Rm 681) con
il veloce motoscafo veniamo condotti al molo di Genting, dove alle 10 attendiamo
il ferry che ci riporterà a Mersing. Durante l’attesa... di oltre 1 ora...
avremo pure il piacere di ri-incontrarci con i simpaticissimi Alex &
Brunilde conosciuti in volo! Arriviamo a Mersing giusto in tempo per correre
alla biglietteria dell’autobus.... ed acquistare due degli ultimi tre ticket
rimasti per il bus diretto a KL! (Rm 37,70 cad – il venerdì, sabato e
domenica è abbastanza problematico viaggiare con i mezzi pubblici). Partenza
immediata per KL, chiediamo all’autista la durata del viaggio. Ci risponde
“five, six hours... depend....”. Ma come, avevamo letto che il tragitto
richiedeva 3 ore di viaggio!! Pazienza.... dopo qualche sosta (in pratica gli
autisti di pullman si fermano ogni 2 ore per 20 minuti) e un “change bus” a
metà strada di cui non abbiamo capito il motivo, arriviamo alla periferia di
Kuala Lumpur che sono ormai le 18… peccato che impiegheremo ancora circa 2 ore
per arrivare alla stazione degli autobus di Puduraja! Il traffico è
impressionante, tanto più che oggi è giorno di festa, domani inizia il Ramadam,
e tutti stanno andando in città. Arriviamo a Puduraja alle 20, e visto che sta
smettendo di piovere, decidiamo di prendere un taxi (Rm 20, ci chiedono il
supplemento “serale” e
“traffico”) per l’hotel prenotato per l’ultima notte, il Traders. Beh,
che dire del Traders?! Bellissimo! Lobby al 5°P, facciamo velocemente il check
in, il gentile addetto ci chiede se vogliamo cambiare la nostra stanza “city
view” con una “Petronas view” con un supplemento di Rm 40,00 (costo totale
stanza Rm 454). Beh, certo non possiamo rinunciare… ed una volta arrivati
nella nostra stanza al 24°piano, con la grande vetrata affacciata sul parco…
realizziamo di aver fatto la cosa giusta. Le Petronas illuminate offrono uno
spettacolo da togliere il fiato! Usciamo giusto un attimo per mangiare un
boccone in Jalan Ampang, una capatina allo Sky Bar con piscina al 33°piano e
poi a nanna…. con le mille luci delle Petronas negli occhi!
Sabato 22 Agosto 2009
– “E’
meglio tornare indietro che perdersi nel cammino” Proverbio russo –
E che dire della colazione al Traders? Altrettanto eccezionale, e visto che oggi
è davvero l’ultimo giorno…. ne approfittiamo alla grande! Lasciati i
trolley in deposito presso l’hotel, con il treno da Klcc andiamo fino a Pasar
Seni, poi attraversata la vecchia stazione ferroviaria, visitiamo la Moschea
Nazionale prima e il Taman Orkid poi (Rm 1 di ingresso solo il sabato e la
domenica). Visto che il cielo non promette nulla di buono, ci facciamo portare
velocemente in taxi fino a Central Market, per concederci almeno qualche ora di
shopping. A questo punto, purtroppo, è davvero giunta la fine del viaggio.
Giusto il tempo di tornare in hotel, riprendere i bagagli, di nuovo il treno
fino a KL Sentral, poi il Klia Ekspress (Rm 35 cad.) che in 28 minuti porta
all’aeroporto. Puntuale decolla il volo per Il Cairo.
Domenica 23 Agosto
2009 – “Non
ci si rende conto di quanto sia bello viaggiare, finchè non si torna a casa e
si posa la testa sul caro, vecchio, cuscino” Lin Yutang – Questa
volta abbiamo solo 3 ore di scalo a Il Cairo che trascorriamo passeggiando un
po’ per il nuovo terminal 3 dell’aeroporto, ancora in fase di ultimazione.
Il volo finale che ci riporta a Malpensa fortunatamente non è nemmeno al
completo, quindi possiamo anche distenderci un po’! Anche questo volo è
tranquillo, addirittura in anticipo atterriamo a Malpensa, ma… “benvenuti in
Italia”… impieghiamo una mezz’oretta buona nella zona arrivi per una nuova
procedura di controllo passaporti e per “passare allo scanner”… va beh,
pazienza, almeno i bagagli arrivano velocemente… Ritiriamo l’auto al
parcheggio… e via, si torna a casa!
Considerazioni
-
Come già detto all’inizio, pensavamo di aver scelto una meta non
ancora troppo sfruttata dagli italiani… beh, ci siamo decisamente sbagliati!
La Malaysia, quest’estate, era invasa da connazionali!
-
Non abbiamo avuto nessun tipo di problema con la gente del luogo, in
qualsiasi regione ci siamo spostati. Non abbiamo visto gente “strana” o
“balorda” per la strada. Tutti sono apparsi molto cordiali e disponibili a
fornire informazioni, anche se non richieste! Tutti curiosi di sapere da dove
venissimo, qualcuno perfino ci ha chiesto di poter fare una foto con noi!
-
Per il cibo si spende veramente poco se si opta per il cibo locale, noi
abbiamo speso qualcosa in più perché, a volte, non abbiamo disdegnato qualche
piatto di pasta, pizza e perfino carne (tra l’altro tutti veramente ottimi).
Stesso discorso, nel nostro caso, per gli hotel dove abbiamo scelto sistemazioni
“non proprio spartane”
-
I trasferimenti, in genere economici, richiedono sempre molto tempo,
tanto più che spesso è indicato solo l’orario di partenza (…
approssimativo pure quello) e mai quello di arrivo!
-
A KL abbiamo preferito spostarci con i mezzi pubblici (monorail, train,
ecc…) piuttosto che con i taxi. Oltre ad essere più economici non si corre il
rischio di rimanere imbottigliati nel traffico di questa megalopoli, soprattutto
verso le 18 ora di uscita dagli uffici
-
Con il senno di poi, dovessimo tornare indietro, eviteremmo di
soggiornare a Redang ma approfitteremmo della escursione giornaliera da
Perhentian Besar.
-
Il nostro itinerario è stato KL – Perhentian – Redang - Taman Negara
– Tioman – Kl perché volevamo “spezzare” il soggiorno sulle isole con
la Jungla, affinché non fosse troppo monotono. Qui sicuramente abbiamo
sbagliato, e abbiamo “pagato” con il discorso degli spostamenti poco
agevoli. L’itinerario classico KL – Taman Negara – Perhentian è senza
dubbio perfetto. (comunque gli spostamenti, anche in questo caso, richiedono
molto tempo)
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Per telefonare in Italia abbiamo utilizzato la carta Columbus di Telecom
che funziona tranquillamente anche con il cellulare (solo a Tioman il telefono
non funziona), spendendo circa € 10 e chiamando praticamente tutti i giorni
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Costo totale del viaggio, tutto compreso, dal volo aereo, polizza
assicurativa, parcheggio a Malpensa, avvolgimento bagagli, vitto, alloggio,
trasferimenti, ingressi e… souvenir € 1995,00 cad
Stefania