Malawi, oggi
Racconto di viaggio 2006
A volte le informazioni che arrivano dai paesi “del terzo mondo” si ritengono esagerate. Non è così! Ho visto, sentito, spiato, guardato, assaporato, gustato cose che mi hanno lasciato sconvolta e allo stesso tempo meravigliata.
Accanto alla povertà più estrema (si parla di villaggi ancora privi di luce e di acqua) la gente vive sperando di arrivare a sera: la fame, le malattie sono dietro l’angolo, pronte ad assalire corpi già deboli. Come scordare “quella“ bimba denutrita… non so se vive ancora … nel mio cuore certamente sì.
Tra queste tristezze, la gioia di incontrare i bambini adottati a distanza! Da non credere! Riconoscerli dopo aver visto di loro solo una fotografia; abbracciarli forte così come forte è la tentazione di portarli via da lì per poter dar loro tutto ciò di cui hanno bisogno, ma a trattenerci è la consapevolezza che l’adozione è già un aiuto. Ma non è mai abbastanza!
Ho incontrato persone speciali, che salutano con un sorriso “vero”, senza chiedere nulla in cambio… se non un altro sorriso.
Bambini con occhi straordinari e una vitalità che sorprende… camminano ai bordi delle strade dandosi la mano, portano sulla schiena i fratelli più piccoli, aiutano i genitori a trasportare di tutto.
Donne che percorrono chilometri e chilometri per prendere acqua, legna… tutto trasportato sulla testa con equilibrio
straordinario.
Ho camminato tra villaggi di sole capanne, costruite con terra e paglia, che si squagliano durante le piogge, ma ordinate, dignitose nella loro povertà; nelle loro cucine all’aperto un paio di ciotole e qualche bicchiere sono le sole cose presenti. Poche cose per poco cibo!
Alle 5 del mattino le donne sono già al lavoro: il mais viene ancora pestato nei mortai di legno, setacciato a mano e riposto in ceste di paglia.
Che dire delle strade, se così si possono definire, dove bastano due gocce di pioggia, quando c’è, a trasformarle in fango? Poi la lunga strada asfaltata, la sola che attraversa il Malawi da Nord a Sud è spettacolare: ci trovi di tutto!
Poche auto (e chi se le può permettere?) ma tantissima gente a piedi… anzi a piedi nudi…e ti chiedi dove stiano andando, sotto il sole o al buio dopo le 6 di sera… chi è fortunato (o ricco?) ha una bicicletta che trasforma in negozio, in taxi…
Ogni tanto si incrociano capre o mucche…
I negozi sono quasi improvvisati: assi, una tettoia di paglia o di latta e un’insegna disegnata “racconta” che lì si vende (!) qualcosa. Pomodori allineati , patate disposte a forma di piramide, bottiglie d’olio in versione monodose, chitenje colorati…
Quando il negozio non esiste, esiste una stuoia (se va bene!) sulla quale appoggiare manghi, canne da zucchero, papaie, noccioline bollite, zucche o quant’altro la terra possa produrre in quel Paese così arido.
Durante
il nostro soggiorno siamo stati accolti in un seminario a Mangochi. Una stanza
molto spartana ma funzionale, (che volere di più?); colazione, pranzo e cena
cucinati con cura: immancabile la “nsima” (polenta bianca), i fagioli e la
verdura… qualche volta il pollo… veramente buono, saporito. Troppo. 0170
Conwell, con l’auto messa a disposizione del seminario, ha soddisfatto la nostra curiosità di conoscere altri luoghi. Percorrendo strade polverose, a volte con buche profonde, attraverso paesaggi bellissimi, savane punteggiate qua e là da villaggi semicoperti dalla vegetazione, abbiamo raggiunto e visitato Mua, una missione che ospita una scuola per bambini sordomuti, oltre al Museo Etnografico, che illustra la storia del Malawi.
Abbiamo incontrato, e con loro ci siamo intrattenuti, donne, uomini e bambini cordiali, sereni nonostante la precarietà della loro vita quotidiana.
A Namwera, villaggio a nord di Mangochi, è stato possibile visitare un’altra missione: qui è stato realizzato un complesso di scuole con annesso un collegio per ospitare ragazzi rimasti orfani. Ma non è sufficiente per accogliere tutti coloro che ne hanno bisogno!
Le missioni che visitate sono gestite da religiosi, laici, persone comuni che hanno deciso di dedicare la loro vita e il loro tempo a queste popolazioni. Si prodigano continuamente con umiltà e coraggio per aiutarle non solo con la somministrazione di medicinali e cibo, ma anche con parole di conforto.
Ma il Malawi è altre cose ancora. Come dimenticare il sorgere dell’alba, che inonda il paesaggio di una luce dorata; il tramonto sul lago e i colori del cielo africano; il chiarore della luna piena o delle miriadi di stelle, che illumina anche la notte più scura.
Questo è stato il mio viaggio in Malawi, dove spero di poter tornare presto.
Tornare con l’impegno di un aiuto concreto, per realizzare un progetto che possa regalare un sorriso in più a qualche bambino.
In Malawi...
Ho incontrato sorrisi ma anche tristezze,
Ho inteso vitalità ma anche debolezze,
Ho sentito canti ma anche lamenti,
Ho ascoltato parole ma anche silenzi;
ho visto sorgere il sole e poi tramontare ,
una distesa di stelle più grande del mare.
ho assaporato spezie e semplici pasti
preparati con cura e senza inutili fasti;
mi han stretto le mani per fare un saluto
senza chiedere in cambio nemmeno un aiuto.
ma altre cose non potrò scordare :
la voglia di vivere e di farsi amare.
Franca
Dati
tecnici del viaggio in Malawi
¦Periodo: 11/21 aprile 2006
Costo del volo A/R : 850€
Tappe e orari dei voli:
ñANDATA
Milano/ linate - Roma/Fiumicino 19.00-20.05 (con Air One)
Roma-Adis
Abeba 23.20/7.30 con Etiopian Air Line
Adis Abeba - Lilongwe 9.40/13.40 con scalo tecnico a Entebbe (Uganda)
ŽLilongwe - mangochi: 4.30 h di auto
ñRITORNO
ŽMangochi - Lilongwe: 4.30 h di auto
Lilongwe – Adis Abeba:14.40/20.30 con Etiopian Air Line
Adis Abeba - Roma: 00.30 – 5.00
Roma - Milano .7.00- 08.05 con Air One
Clima: caldo (25°) con punte inferiori al mattino e alla sera
Umidità non eccessiva se non i primi due giorni
Costi extra: Moneta locale: Kuacha ( si legge : cuacia)
1€ 162 kuacha
Accettano gli euro e i dollari; meglio cambiare all’aeroporto…le banche sono poche e solo nelle grandi città.
ãäsoggiorno completo al Seminario di Mangochi: 20€ a persona al giorno(!) compreso colazione, pranzo e cena
- autista e benzina : 90€
- museo a Mua: 2€
- offerta a Mua: dai 20€
- offerta a Namwera : dai 20€
- pranzo in un villaggio “turistico” 11€
-
tassa aeroportuale in uscita : 30 Dollari!!!( non accettano
altre monete)
VARIE:
- Ci sono dei supermercati solo nei villaggi più grandi (Mangochi, Liwonde…) dove si trova l’essenziale: acqua, latte, scatolame, prodotti per l’igiene (pochi)
- E’ bene provvedere a portarsi antirepellenti da mettere sulla pelle e per l’ambiente…cos’ come i medicinali.
- Vaccinazioni: non è richiesta la febbre gialla se non si proviene da altri paesi dove è richiesta. Sono da fare: Antitetanica, Antimalarica (Lariam o Malarano), Antiepatite A,Anticolera ( Vivotif)
- Il cellulare prende benissimo
- Prese elettriche : tipo inglese a tre lamelle
- Lingua: inglese e dialetti chichewa
- Chiede se fare fotografie: spesso gli uomini non vogliono e si arrabbiano… meno le donne.
Siti consigliati: www.friendsofmalawi.org
COME IN TUTTI I PAESI CHE NECESSITANO DI TUTTO E’ BENE ANDARE RESPONSABILMENTE: SI PUO’ (e si deve) DARE IN MODO DIGNITOSO !!!