MALAWI – MOZAMBICO – TANZANIA

Un viaggio in terza classe

Diario di viaggio 2007

di Erik Viani

 

 

 

 

Immagino una cornice di un quadro, studio attentamente la forma e la grandezza, ora lascio la tela bianca……….parto ………

 

Non immaginavo cosa poteva riservarmi questo viaggio, quale imprevisto trovavo lungo la strada e quale emozione coglievo di km in km. Il risultato si presenta come un caleidoscopio di colori che man mano danno forma e sostanza alla mia tela; è  un susseguirsi di sorprese e sensazioni che , con l’aiuto dei miei compagni  raccolgo durante tutto il percorso.

 

Il Mozambico è sempre stata una meta sognata, soprattutto la zona costiera a nord dove sempre più si vociferava di queste isole Quirimbas veri paradisi incontaminati;  il Malawi rimaneva un’ incognita dove in parte risolvevo, grazie ad alcune informazioni carpite durante i miei ultimi viaggi in Africa;  mentre la Tanzania ormai era diventata terra di tappa,  di transito, di ristoro, di riposo,  la classica seconda casa di cui non puoi fare a meno.

 

Questa nuova esperienza mi ha dato la possibilità di assaporare il brivido del viaggio in terza classe ( avevo già provato la prima in Kenya…) in treno sulla tratta Cuamba – Nampula in Mozambico. Dodici ore, più di trecento km di vita quotidiana che scorre  in movimento su due rotaie tre volte a settimana in una direzione ed altrettante nella parte opposta.

Ho vissuto la possibilità di fermare il tempo stando in balia delle onde a bordo di un dohw toccando l’isola di Ibo nell’arcipelago delle Quirimbas.

Ho sopportato l ’ascesa al Monte Mulanje sino al rifugio di Chambe Hut a quota 2200 mt per poi toccare quota 2400 e ammirare lo spettacolare paesaggio circostante .

Il boat safari sul fiume Shire in Malawi con rientro in serata in attesa del tramonto tra i baobab ed i canneti mi ha incantato.

L’emozione più grande resterà comunque il contatto con le tribù locali, gli incontri con i nostri compatrioti che, lasciati i fasti ed il lusso in Italia, hanno intrapreso la via della solidarietà nelle varie missioni in Malawi e, non ultimo,  non scorderò mai il volto dei bambini fatto di sorprese e di sorrisi..

 

Purtroppo l’occhio sempre in movimento non riesce a soffermarsi e catturare anche la realtà cruenta delle problematiche come quella della fame, della malaria, dell’ aids e, soprattutto in Mozambico di anni di  guerre che hanno messo in ginocchio il Paese spingendolo verso gli ultimi posti tra gli Stati più poveri al Mondo.

La morte non chiede d’essere osservata, colpisce nell’ombra, nel buio dei villaggi lontano dalle telecamere, dagli obbiettivi delle macchine fotografiche che non riescono a mettere a fuoco……...esiste e non scomparirà mai, almeno cerchiamo di renderla meno spietata di quanto già lo sia.

 

 

L’ Africa nera è come un labirinto di specchi, devi fare attenzione a come ti muovi, ma se trovi la strada giusta, ti può portare in paradiso.

Spesso mi sono domandato come poteva essere questo paradiso prima che l’uomo   deturpasse e trasformasse questo ambiente … in parte mi sono dato una risposta ……. ma ad ogni risposta si apre una nuova domanda, non smetterò mai di fermarmi :

 

 

 

 

 

-14/04  Milano -  Lilongwe  volo intercontinentale con KLM via Amsterdam

 

 

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MALAWI :

 

 

Arrivo verso le ore 10:00 nella capitale. Ci aspetta Osman, la ns guida che ci terrà compagnia per tutto il viaggio in Malawi sino in Mozambico. Decidiamo di far provviste in un supermarket locale con acquisto di  viveri e cancelleria per le scuole che andremo a visitare. Non scordiamo di prendere anche un mega pentolone che verrà utile più avanti.

La capitale ha l’atmosfera di  una cittadina giovane,  ricca di vita e movimento di giorno quanto spettrale al calar del sole.

La stagione delle piogge è appena finita e la campagna è ricoperta di un verde lussureggiante.

Pernottamento al Maluwa b.b.  

 

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-15/04 Lilongwe – Mulanje  380 km ca in fuoristrada

 

Partiamo verso le 08:30 direzione Dedza sul confine con il Mozambico. Il paesaggio è montagnoso e per circa 80 km la strada segna il confine tra i due Stati. Scendiamo a sud e la vegetazione rigogliosa padroneggia a perdita d’occhio. Pausa pranzo a Blantyre e via direzione Mulanje. A Thyolo , a circa 45 km da Mulanje , le colline circostanti sono ricoperte da immense e lussureggianti piantagioni di tea di ricchi proprietari inglesi e sudafricani stabilitasi a metà novecento. Arriviamo a Mulanje nel tardo pomeriggio e prendiamo posto al Likhubula Forest Lodge pronti per ricaricare le batterie per la scalata del giorno successivo.

 

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-16/04 Scalata al Chambe Hut  e  dintorni  30 km ca a piedi

Con Flavio prendo la via del rifugio partendo verso le 08:30 dal campo base a Likhubula  accolti da una giornata che man mano si apriva a ventaglio. Decidiamo di salire attraverso il percorso più lungo  passando a visitare prima una poi una successiva cascata e ridiscendere la mattina dopo attraverso un sentiero più diretto chiamato skyline – chapaluka. Arriviamo al rifugio verso le 11:30 dopo aver sostato un breve periodo ad ammirare le splendide cascate ed il panorama che dominava su tutto il tavolato del comprensorio di Mulanje. Ci accoglie il proprietario che porta legna per il camino e ci mostra la nostra camera………un dormitorio tutto in legno di cedro ( caratteristico di questa zona ) che emanava un profumo molto delicato.

Pranziamo al sacco e velocemente decidiamo di proseguire con la guida per altre tre ore lungo un sentiero che fronteggia tutto il versante sino ad ammirare le cime di Mulanje e Chambe. Non rinunciamo a bere l’acqua che scorre lungo i ruscelli dalle vette e contemplare “in silenzio il silenzio” della vita che ci avvolge e ci rende partecipi.

La sera sorseggiando birra davanti al camino scoppiettante di legna di cedro raccontiamo

vecchie storie di avventure di montagna e  ci prepariamo per andare sotto coperta………Notte alla diaccio.

 

 

 

-17/04 Mulanje  -  Thondwe  150 km ca in fuoristrada

 

La mattina una leggera bruma ci saluta ed avvolge la natura di un colore perlato. Partiamo alle 07:00 dal rifugio ed arriviamo verso le 10:00 al campo base per rivedere gli altri amici e ripartire poco dopo verso nord direzione Thondwe. Successivamente, lungo

 la strada decidiamo di fermarci a far  visita alla fabbrica del tea  “Satemwa Tea Estates ltd “ a Thyolo  nelle verdi colline  tra Mulanje e  Blantyre. La parentesi è breve ma non mancano le divertenti conversazioni con i raccoglitori di tea nelle piantagioni.

La giornata trascorre velocemente e nel pomeriggio arriviamo a Thondwe da Pr. Lucio nella missione di “ Casa Perugia”.

Da buon italiani approfittiamo della cucina per preparare un’ottima pasta al tonno per tutti i volontari ospiti nella struttura.

 

 

   

-18/04 Thondwe – Zomba Plateau – Liwonde N.P.  150 km ca in fuoristrada

 

In mattinata Pr. Lucio ci accompagna a visitare un asilo nei villaggi circostanti la missione e facciamo festa con tutta la scolaresca.

Purtroppo il tempo ci costringe a dover lasciare questa splendida esperienza e ci dirigiamo con il nostro mezzo sulle antichissime colline che costituiscono il plateau di Zomba dal quale si gode di una vista panoramica stupenda di tutto il paesaggio

sottostante dove, durante le belle giornate,  si riesce ad intravedere anche il lago Chilwa sul confine con il Mozambico.

Dopo aver percorso il periplo del plateau raggiungiamo il Liwonde National Park e , come nelle migliori favole, al nostro arrivo sul fiume Shire, una barca a motore ci attende per un’escursione lungo le sue sponde per ammirare la natura circostante.

Inutile sottolineare la magnificenza della flora e della fauna che popola queste sponde : ippopotami, coccodrilli, elefanti , antilopi e numerosi uccelli che lì son di casa.

Tramonto da cartolina e rientro al Chinguni Hills ( 35 $ pensione completa in dormitorio) per cena all’interno del parco.

 

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-19/04  Liwonde NP. – Mangochi – Balaka – Mangochi  100 + 180 km in fuoristrada

 

Sveglia alle prime ore dell’alba, ormai come da abitudine africana, e breve games drive all’interno del parco con nostro mezzo. Un piccolo contrattempo dovuto alla jeep impantanata ci rallenta per un breve momento ma , con l’aiuto di un altro mezzo ed un gruppo di amici, riusciamo a risolvere il problema senza alcuna difficoltà.

Il Liwonde N.P. è situato oltre la Great Rift Valley ed il lago Malombe ed è uno dei più selvaggi dell’intero continente africano, ricco di molte specie di mammiferi ed uccelli.

Nel periodo in cui lo visitiamo, poco dopo la stagione delle piogge, il parco è ricoperto da una lussureggiante vegetazione ed un verde smeraldo impreziosisce le sponde del fiume Shire che delimita il suo confine.

Dopo pranzo ci avviciniamo a Mangochi dove amici ci aspettano alla missione St. John Nursery School per una calorosa accoglienza. Purtroppo, per un contrattempo,  Io ed Ivo ripartiamo subito a Balaka per raggiungere un’altra missione per una consegna urgente. Al ritorno ci fermiamo per fotografare il tramonto che si scorge tra i baobab in lontananza e poco dopo un altro inconveniente dovuto ad un problema di pompaggio del gasolio, ci costringe a percorrere gli ultimi 30 km da Mangochi in traino. Anche in questa occasione la prendiamo con filosofia ed accettiamo di buon grado il ritardo………l’Africa è anche questo!

Cena a base di riso ai funghi portato dall’Italia e cucinato con il nostro ormai mitico pentolone acquistato nella capitale che lasciamo in dono alla missione stessa.  

 

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-20.04 Mangochi – Lake Malawi – Mangochi   90m km in fuoristrada

 

Le scuole della missione ospitano più di ottocento bambini provenienti da tutta la regione circostante ma, essendo chiuse,  ci hanno tolto quel calore che solo loro riescono a dare……….

Molti bambini, vedendoci arrivare,  accorrono ugualmente dai vicini villaggi. Ci hanno salutato intensamente e ne approfittiamo per disputare la prima partita di calcio ufficiale con il pallone portato ad hoc dall’Italia. Il risultato è irrilevante ma la gioia incontenibile.

Successivamente raggiungiamo il vicino lago Malawi per  il primo bagno stagionale e la prima escursione lungo le proprie sponde. Ci siamo soffermati per ammirare la splendida natura circostante ed una contesa di caccia tra due falchi pellegrini ed un’aquila di mare dalla testa bianca. Un poco di relax e di nuovo rientro in missione per una cena in un ristorante in paese a base di pesce di lago con Alberto.

Alberto è un tecnico antennista responsabile per  tutta l’Africa di una conosciuta emittente italiana. Per lavoro ha macinato parecchi chilometri e simpatici sono i suoi siparietti d’intrattenimento serale con i suoi racconti di esperienze ed avventure del continente nero.

 

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-21.04 Mangochi – Namwera – Mandimba – Cuamba  190 km in fuoristrada

 

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MOZAMBIQUE :

Partenza in mattinata e, dopo circa 45 km eccoci in frontiera con il Mozambico. Ammetto di avere una certa emozione nel trovarmi nel mezzo tra due Stati sconosciuti e ritenuti selvaggi e pericolosi da molti “ignoranti”. Questo posto doganale è molto piccolo e la gente, probabilmente non abituata a vedere “visi pallidi”, si avvicina incuriosita. Svolgiamo celermente le nostre pratiche burocratiche di passaggio prima in una e poi nell’altra dogana e subito iniziamo una nuova avventura in Mozambico.

I 145 km che dal confine ci separano da Cuamba sono tutti in terra battuta e poco abitati. La gente che incontriamo lungo il tracciato mi sembra meno abbiente di quella in Malawi ma soprattutto meno sorridente. Subito ho cercato la causa in ingiustificati anni di guerre e continue carestie.

Arrivati a Cuamba verso le 15:00 , troviamo  subito sistemazione per la notte per poi recarci in stazione per acquistare i biglietti del treno dell’indomani. Prima e seconda classe in sold out, non ci rimaneva che la terza ( 4 $a biglietto )!!!

Decidiamo di recarci a letto molto presto visto che i successivi tre giorni erano all’insegna delle  fatidiche “sette fatiche di Ercole”.

 

 

 

 

 

 

-22.04 Cumba – Nampula   330 km in treno

 

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Sveglia alle 03:30, salutiamo Osman, il nostro driver che ci ha accompagnati sino in stazione e via comincia l’avventura in terza classe…………

Pila in mano, buio pesto, vagoni assiepati, gente da ogni parte, ci facciamo largo attraverso un fiume umano di persone invisibili………risultato, posti trovati ma alleggeriti di un telefonino, un paio di occhiali, un orologio, una scatola di biscotti e noccioline. Con il nostro passaggio i locali han fatto spesa. I rischi della terza classe sono tangibili. Non ci siamo scomodati più di tanto, anzi , con il trascorrere del tempo, ma soprattutto dei chilometri la vita in carrozza si rende sempre più movimentata. Ad ogni fermata vi è una rincorsa verso i vagoni per vendere e mercanteggiare di tutto : cipolle, manioca, mais , peperoncini , patate, mais, agrumi, pollo fritto e vivo ecc.

 

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La gente si alza dai propri posti per avvicinarsi ai vetri e contrattare ogni prodotto. Un crocevia di sguardi, gesti, parole e contrattazioni che fanno di quel treno il più pittoresco e caratteristico mercato ambulante mai visto in vita mia.

Non riesco a capacitarmi di come viene riempito ogni vagone di terza classe. Il classico ago nel pagliaio era di troppo!!!Ogni borsa, ogni sacchetto viene messo e posizionato ad incastro in modo da guadagnare ogni centimetro prezioso per la propria spesa. Ci accorgiamo che i nostri zaini sono di troppo e vengono continuamente sottoposti a traumatici spostamenti per guadagnar spazio ad ogni acquisto.

Mi soffermo ad ammirare anche lo spettacolare scenario che attraversiamo in treno e sottolineo la fortuna di aver percorso quei chilometri sotto un cielo terso in terza classe!  

 

 

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Arriviamo verso le 16:00 dopo circa dodici ore,  più di trecento chilometri percorsi e non so quanti quintali di prodotti caricati. Ormai diamo  una mano anche noi a caricare a e scaricare.

Adesso anche noi facciamo parte integrante di quel mitico gruppo in terza classe!

A Nampula, mille sguardi circondano i nostri zaini e questa volta la luce contribuisce a rendere meno rischioso la discesa dal treno.

Prendiamo un taxi per raggiungere l’Hotel Brasilia ( 28 $ la doppia con bagno senza acqua calda).

Successivamente io, Flavio e Milena ci rechiamo alla fermata della Macula, la compagnia dei bus per l’acquisto dei biglietti per la tratta Nampula – Pemba (  7 $ ).

Cena sotto l’hotel con battute per la stupenda giornata trascorsa sul treno di terza classe!

 

 

 

-23.04 Nampula – Pemba  438 km in bus

 

Solita sveglia alle 03:30 per raggiungere in orario il bus che ci attende alla stazione della Mecula.

Partiamo verso le 05:00 e con le prime fermate si ripete il mercanteggiare del giorno precedente. Lo spazio minore, le poche soste rendono l’atmosfera meno festaiola del giorno precedente.

Un paesaggio meraviglioso ci circonda divinamente e perennemente come in una cornice ………mi manca solo il mare per colorare definitivamente la mia tela.

Giungiamo verso le 14:00 a Pemba, dopo circa nove ore di viaggio. Con sincerità questi due fatidici giorni non ci sono pesati più di tanto. La voglia di mare, il desiderio di avventura, la curiosità han prevalso sulla stanchezza.

Ci accomodiamo al Russel’s Beach e prendiamo uno chalet tutto per noi per 40 $ in totale.

Poco dopo, in serata, ci raggiunge Jaspeer il nostro driver contattato dall’Italia per accordarci sulla partenza per il giorno successivo

 

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-24.04 Pemba – Pangane 200 km ca in fuoristrada

 

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Partiamo in mattinata con due fuoristrada modello Suzuki Vitata. Avevo scelto questa opzione per renderci più indipendenti ed all’occorrenza utili in caso di guasti e disagi.

Attraversiamo il parco naturale delle isole Quirimba, autentica oasi verde. Polmone di natura incontaminato lungo la costa a nord di Pemba.

Arriviamo a punta Pangane dopo circa quattro ore di strada dopo aver percorso gli ultimi 40 km in sterrato, gli ultimi dieci dei quali come un vero e proprio “Camel Trophy”.

Il mare è fantastico ed all’arrivo, troviamo solo un villaggi di pescatori con tre capanne adibite ad uso turistico. Fortuna vuole fossero libere ed occupate solo da noi, i due drivers olandesi si sono accomodati in tenda in spiaggia.

Ogni capanna costava circa 14 $ ed era essenziale nel suo genere : un letto, un materasso, una stuoia di foglie di banane intrecciate. Al nostro arrivo i pescatori si sono avvicinati con il loro prodotto della giornata ed allora via la contrattazione per : aragoste, polpi, cernie, barracuda ecc. Con 5 $ una birra ed un’aragosta ottimamente cucinata.

 

 

 

 

 

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-25.04  Pangane – Pangane

 

Dedichiamo la giornata passeggiando lungo la costa di Pangane , attraversando il villaggio di pescatori e contemplando la bellezza delle dune di sabbia bianca che la bassa marea scopre e dà occasione alle sterne, stupendi uccelli bianchi dalla coda biforcuta, per cibarsi di molluschi rimasti in superficie.

Il sole è a picco sul mare, un calore ci avvolge ed una voglia di mare finalmente riusciamo a soddisfare. A quale prezzo? Con un fantastico viaggio in terza classe, che di terzo ha solo l’aspetto, ma in sostanza è degno di una splendida ed emozionante avventura livingstoniana.

Solita cena a base di polpi, aragoste e pesce fresco e solita notte sotto un cielo stellato dove fra tutte brillava la “ croce del sud”.

 

 

 

-26.04 Pangane – Ibo  10 + 20 km ca in fuoristrada + dohw

 

Ci accordiamo con gli amici olandesi per raggiungere il villaggio più vicino al luogo di partenza per l’isola di Ibo e con un locale ci avviamo in fuoristrada lungo il difficile ed allagato percorso interno. Talmente allagato che dopo circa dieci chilometri dobbiamo

alzare bandiera bianca per il proseguo in auto, non ci arrendiamo e decidiamo di continuare a piedi sino al villaggio per un’ora circa.

Raggiunto il villaggio diamo luogo alla solita contrattazione per stabilire il prezzo della traversata e consideriamo, visto anche l’orario tardivo, l’opzione di trascorrere la nottata sull’isola.

Dalle due ore previste per raggiungere Ibo, ne impieghiamo ben cinque. Con il mare e  la forza dei venti non si possono mai fare i conti a priori.

Arrivati ad Ibo nel pomeriggio, facciamo una breve escursione dell’antica capitale portoghese e cerchiamo una sistemazione alla “buona”.

Pagata la tassa per soggiorno turistico per stranieri pari a 8 $ ca e l’alberghetto per 15 $ ca a stanza, ceniamo al sacco e, con ancora il beccheggio delle onde in testa andiamo a letto.

 

 

 

 

 

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-27.04 Ibo – Pangane – Pemba  30 km ca in dohw + 200 in fuoristrada

 

Partiamo all’alba da Ibo e consapevoli che la traversata del ritorno sarà molto più faticosa dell’andata in quanto i nostri amici olandesi ci aspettano a punta Pangane con i mezzi per il primo pomeriggio ( o quando riusciremo ad arrivare) pronti per ripartire a Pemba. 

Durante la traversata ne abbiamo trascorse di tutte, dalla bonaccia al temporale per poi essere spinti da un vento forza tre. Costeggiamo le isole di Matemo e Macaloè  autentici paradisi incontaminati e ci fermiamo per un bagno nelle loro acque limpide e trasparenti.

Finalmente raggiungiamo terra dopo circa sette ore di navigazione. Tempo per un bagno ed una doccia per poi ripartire verso Pemba che raggiungiamo la sera verso le 20:00.

Torniamo al Russell’s Beach e ci prendiamo uno chalet ed una tenda da due posti

 

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-28.04 Pemba – Dar Es Salaam  volo continentale con LAM

 

 

 

TANZANIA :

 

Salutiamo i nostri amici olandesi in aeroporto e prendiamo volo con LAM verso la capitale tanzaniana.

Dopo un breve viaggio, raggiungiamo Dar nel primo pomeriggio e ci rechiamo con taxi al Luther House Hotel ( 20 $ la doppia ).

Facciamo una breve camminata per la città e ci fermiamo per cena in un pittoresco locale all’aperto per l’ultima cena a base di pesce fresco.

 

 

 

-29.04  Dar Es Salaam – Kipepeo Beach – Dar Es Salaam  20 km ferry + dalla dalla

 

Per addolcire la pillola del rientro, sino all’ultimo decidiamo di goderci questo viaggio andando sulle bellissime spiagge sulle isole che guardano la costa di Dar.

Ultimo sole, ultimo bagno ed ultima dose di follie con mezzi locali di terza classe!!!

 

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-30.04 Dar Es Salaam – Milano  volo intercontinentale con KLM via Amsterdam

 

 

 

 

  

 

 

TABELLE DI CONVERISONE (aprile ‘07)

 

 

Paese  Valuta  Cod. ISO  Cod. UIC    Euro  Dollaro

MALAWI

Kwacha Malawi

MWK

157

186.783

139.6717

 

MOZAMBICO

Nuovo Metical Mozambico

MZN

272

34.4890

25.7900

 

TANZANIA

Scellino Tanzania

TZS

125

1671.30

1249.7539

 

STATI UNITI

Dollaro USA

USD

001

1.3473

1.0000

 

 

 

 

RINGRAZIAMENTI

 

Innanzitutto un grazie di cuore a :

-Saby,Ivo,Flavio e Milena che mi hanno accompagnato,  supportato ma soprattutto sopportato per questi indimenticabili 2500 km in terra africana. Quattro  persone, quattro viaggiatori con un grande cuore ed una grande voglia di avventura;  

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-alla Mokomo Safari per il noleggio in Malawi ed ai fratelli Van Straaten per quello in Mozambico;

-a tutte quelle persone che si adoperano anima e corpo seguendo un proprio ideale di aiuto e soccorso oltrepassando confini e barriere socio – culturali dove la nota dominante è il “dare” non il  “ricevere”………perché per ricevere si fa’ sempre in tempo :

-Pr.Kimu

-Ilaria

-lo staff della St. John Nursery School di Mangochi

-Pr.Lucio e tutti i volontari della missione “Casa Perugia” di Thondwe

-alle società TNT Global Express spa – Siderval spa ed Annibale srl per gli aiuti ed il materiale fornito.

-al gruppo di viaggiareliberi.it

-a Michela alla quale dedico le mie impressioni e rivolgo il mio pensiero.

 

 

 

 

Erik Viani

viaggiomania@yahoo.it  

 

 

"... lieta la vita, l'emozione e il vagabondar per mondi e mondi,
tocchi annusi tocchi e guardi, negli occhi di chi viaggia il sole non
tramonta!"

 S. Penna 

 

 

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Vorrei aggiungere, se Erik mi permette, un mio commento a questo diario, soprattutto alle foto.

E' meraviglioso tutto, meraviglioso il diario e le foto poi...e tutto quanto di questo viaggio...volevo solo ringraziare un amico che mi ha trasmesso sentimenti forti...brividi veri...

Grazie Erik, grazie per aver fatto questo viaggio...

michele

 

 

 

 

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