MADAGASCAR UNA SCOMMESSA VINTA
Diario di viaggio 2005
di Erik Viani
Erano anni che meditavo questo viaggio ma non mi sentivo ancora pronto. Avendo bazzicato perlopiù nelle Americhe ed in Asia sud orientale il continente africano mi suonava come qualcosa di recondito; a maggior ragione uno stato così lontano da ogni stereotipo, da qualsiasi riferimento o paragone. Mi sono studiato e ripassato più libri e scritture dedicate per darmi un minimo di conoscenza e , spinto dalla voglia di toccare con mano questa terra via……………Airmadagascar Milano-Antananarivo ( dieci ore dirette) ed il 20 maggio ’05 si atterra alle sei di mattino.
Dopo una notte insonne passata in aereo a raccontare le proprie storie con una ragazza di Roma che vive da sette anni a Fort Dauphin e si dedica anima e corpo al soccorso ed aiuto umanitario ad un orfanotrofio ed al carcere del posto( Veronica, questo e’ il suo nome, non nasconde la voglia di evadere da questo limbo cercando posti e sistemazioni migliori ma, nutrita da una forte abnegazione ed uno spirito solidale, prima vuole garantire un futuro meno triste e più concreto ai suoi amici e poi…………………..), ci viene a prendere in aeroporto una guida del posto consigliata da più persone e , dopo un primo breefing, ci accompagna per cinque indimenticabili giorni attraverso l’interno, visitando due parchi nazionali ed una riserva naturale.
-20/05
4 ½ h. da Tana ad Ambositra di macchina attraversando la capitale e la zona degli altopiani penetrando sempre più verso l’interno.
Con calma(le strade,i mezzi ed i continui lavori in corso, non permettono una velocità di crociera superiore ai 50 km/h ),arriviamo nel pomeriggio ad Ambositra e molto affaticati,mangiamo subito e pernottiamo all’ HOTEL VIOLETTE. Acqua calda ed attacco per zanzariera, con alcuni bungalow di recente costruzione, con soli 19.000 ariary pernottiamo in due.
-21/05
4 h. da Ambositra a Ranomafana.
Ci soffermiamo due minuti di cronometro ad Ambositra per far visita a qualche negozietto essendo la capitale dell’artigianato e con maggior coerenza e trasparenza iniziamo a cogliere quello che sarà il nostro comun denominatore del viaggio,la poverta’. Su 177 nazioni, nella classifica dell’ultimo Human Development Index, indice sulla qualità della vita stilata dall’Onu, il Madagascar è al 150° posto(il primo è la Norvegia e l’ultimo la Sierra Leone).Questa piaga la si vede a qualsiasi altitudine e latitudine del Paese ma senza forme particolari di peso e sofferenza.La gente e’ abituata a vivere alla giornata e non lesina mai un sorriso ed un saluto.
Piccola sosta ad una missione fondata da un missionario italiano ad Ivato ai margini della strada principale.Conosciamo la cruda realtà che ci viene dettagliamene spiegata da un prete malgascio che è stato in Italia e parla bene la nostra lingua.
Dopo due ore di strada dissestata arriviamo nel tardo pomeriggio a Ranomafana. Alloggiamo nell’ IHARI HOTEL,moderna struttura con acqua calda , zanzariera e con 24.000 ariary abbiamo pernottato.
-22/05
4 h. da Ranomafana ad Ambalavao.
Nella prime ore della mattina, nonostante un’ acquazzone,decido per un escursione al parco di Ranomafana. Creato nel 1986, è l’unica zona dove coesistono tre specie di apalemuri che vivono in armonia con altre nove specie di lemuri veri e propri.Foresta fitta ed impenetrabile se non con guida, mi ha dato la possibilità di osservare i primi esemplari di lemuri. Non nego la difficoltà dovuta al tempo ed alle decine di sanguisughe che s’infilavano nelle scarpe e nelle maglie delle calze,ma l’emozione e lo spettacolo hanno prevalso su tutto.
Al ritorno in auto, diamo un passaggio ad un autostoppista che avevo conosciuto poco prima nella foresta.Si chiama Vladimir, un moscovita che vive in New Mexico, biologo ed invasato di natura e di animali.
Giunti in serata ad Ambalavao e passando di sfuggita da Fianarantsoa, ci fermiamo a pernottare nell’HOTEL AUX BOUGANVILLEES. Bella struttura situata all’interno della fabbrica di carta più famosa del Paese dotata di acqua calda e zanzariera. 20.000 ariary il costo della doppia.
-23/05
3 ½ h. da Ambalavao a Ranohira.
Visitiamo la fabbrica di carta e con il nostro amico russo la riserva Anjaha a 7km. da Ambalavao. Adrien, il nome della nostra guida riportata anche dalla Lonely Planet, ci accompagna attraverso un paesaggio notevolmente diverso da quello di Ranomafana, dove rocce granitiche dominano e formano grotte dove trovano riparo i lemuri “catta”, i quali abituati alla presenza dell’uomo si fanno facilmente avvicinare ed accarezzare. Ripercorrendo la strada principale vediamo il paesaggio cambiare di km in km attraverso gli altipiani sino a scendere in serata a Ranohira punto di partenza per le visite al famoso parco dell’ Isalo.
La sera stessa ci soffermiamo a contemplare il tramonto con luna piena attraverso le montagne di arenaria dove forma un caleidoscopio di colori stupendi.
Pernottiamo all’ HOTEL ORCHIDEE DE L’ISALO, tutto in pietra granitica e con 25.000 ariary offre un ampia scelta di pernottamento con acqua calda zanzariera.
-24.05
4 h. da Ranohira a Tulear.
La mattina la dedichiamo interamente alla visita del parco, il quale offre una vasta gamma di escursioni da poche ore a giorni di tragitto.Noi optiamo per i Canyon des Makis e de Rats con tragitto misto auto e cammino di 17 km. e la Piscine Naturelle di 6km. con stessi mezzi.Vediamo altre specie di lemuri ed i primi camaleonti giganti osservati con attenzione da Vladimir.
Nel pomeriggio di nuovo in viaggio verso Tulear,scendendo da nord ovest sin verso la costa del canale di Mozambico.
Su suggerimento di Vladimir pernottiamo all’AUBERGE DE LA TABLE situato in un giardino botanico ( e dove altrimenti!). Molto spartano ed economico, con solo 10.000 ariary si ha pernottamento con zanzariera ma senza acqua calda.
-25.05
Alle 5 di mattina trovo l’amico russo che gira ancora con la torcia in cerca di rettili ed insetti notturni e mi fa vedere alcune tartarughe che mangiano all’interno del giardino.Le nostre strade ci dividono, lui torna a nord per visitare altri parchi per poi continuare il suo viaggio in Africa che lo vedrà per tre mesi toccare il Congo, l’Uganda, il Burundi, la Tanzania, il Kenia ed infine l’Etiopia in autostop o con mezzi pubblici ( ne avevo conosciuti di pazzi in giro per il mondo, ma questo li passa tutti!).Salutiamo Emil, la nostra carissima guida che rivedremo a Tana ed in aereo la mattina da Tulear voliamo verso Fort Dauphin.
Un’ ora e poco più di tragitto ed arriviamo alla meta.Situato a sud-est, Fort Dauphin, è un paesino di 39.000 anime con un microclima ed una natura a sé. La povertà continua ancora a farsi vedere, nonostante le popolazioni cambiano. Sono diciotto le tribù ufficialmente riconosciute in Madagascar.
Scegliamo di pernottare al VILLAGE PETIT BONHEUR dove con 25.000 ariary scegliamo l’opzione bungalow che si rivela molto accogliente e confortevole con acqua calda e zanzariera.
-26.05
In mattinata visitiamo la Riserve de Nahampoana. Questa piccola riserva e’ attraversata da un breve sentiero attraverso il quale è possibile avvistare lemuri, rettili, uccelli e piante endemiche malgasce tra cui la famosa palma del viaggiatore simbolo della nazione.
Ci soffermiamo nel pomeriggio con Veronica, la ragazza di Roma conosciuta in aereo, per parlare un po’ di tutto: delle sue attività, abitudini malgasce, progetti ed associazioni equo solidali.
-27.05
Giornata scialba un po’ per il tempo nuvoloso ed un po’ per la stanchezza visto il ritmo sempre elevato di questo viaggio.Andiamo a visitare l’orfanotrofio gestito da Veronica e collaboratori e passiamo la giornata in mare, visto il miglioramento pomeridiano.
Ceniamo con aragosta ( 10.000 ariary circa), un crostaceo enorme che il piatto stesso non riesce a contenere interamente, e pesce locale.
-28.05
Visitiamo la penisola di Lokaro ed il villaggio di Evatra situato a circa 15 km. di fuoristrada da Fort Dauphin (due ore circa di percorrenza).Giornata stupenda, cielo velato che risaltano colori e riflessi del mare spettacolari.Percorriamo per circa due ore a piedi dal villaggio alla baia di Lokaro per osservare un paradiso naturale ancora fortunatamente intatto dove il turismo non bussa ancora alla porta dell’opulenza e della cementificazione.Il mare, gli scogli neri formati da rocce di antiche eruzioni vulcaniche, la sabbia fine nella quale si vedono le uniche impronte di piccoli gamberetti e crostacei e la vegetazione fanno di questi luoghi un vero e proprio crocevia di eremiti viaggiatori in cerca di pace e tranquillità.
Solita abbuffata di pesce fresco serale.
-29.05
Aereo in mattinata da Fort Dauphin sino a Tana via Tulear e coincidenza per Nosy Be.
Conosciamo sull’aereo per Nosy Be una coppia di ragazzi italiani di Modena con i quali passeremo giornate stupende visitando le isole dell’arcipelago.
Arrivati a Nosy al tramonto scegliamo una sistemazione provvisoria per poi decidere l’indomani successivo se riconfermare o no.Optiamo per il TSARA LOKY ,bungalow sulla spiaggia con 20 eur a notte. Situato ad Ambondrona, è dotato di acqua calda e zanzariera un po’ scomodo per la verità ed essenziale.
-30.05
Con la coppia di amici, decidiamo una sistemazione un po’ meno spartana ed andiamo su loro consiglio ad Ambatoloaka al MADIRO HOTEL gestito da un italiano, il quale ci offre una buona offerta qualità-prezzo e con 30 eur a camera strappiamo una doppia per coppia.Essendo molto più turistica del resto del continente, Nosy Be è decisamente più cara e con strutture qualitativamente meglio dotate.
Giornata di relax e di mare con un tramonto da cartolina.
-31.05
Visita a Nosy Komba e Nosy Tanikely ad un’ ora circa di catamarano lento la prima ed a ¾ d’ora la seconda dal porto di Hell-Ville. Ci siamo appoggiati a Daniel per l’escursione dopo aver letto e chiesto altri preventivi. E’ stata una gita fantastica con la possibilità di vedere altre specie di lemuri sull’isola Komba e di fare snorkelling con le tartarughe d’acqua a Tanikely e con i lemuri maki macao che dagli alberi vicini arrivano a mangiare la frutta fresca offerta durante il pranzo in spiaggia.
-01.06
Visita a Nosy Iranja con le stesse formazioni della precedente escursione inclusa una coppia francese, madre che lavora come Governatore sull’isola di Reunion e figlia che vive a Parigi.Giornata fantastica, cielo terso , con 1 ½ h. all’andata e 2 h. circa al ritorno da Ambatoloaka con lancia veloce.
Nosy Iranja in realtà sono due isole, dove la più piccola sembra ancora legata alla maggiore da un cordone ombelicale di sabbia bianca finissima lunga 1,½ km. ; di pomeriggio sembra voler sfuggire da questo legame con il sopraggiungere dell’alta marea per poi ricongiungersi la mattina con la bassa.
Fortunatamente anche su queste isole l’opulenza occidentale non ha ancora messo l’artiglio, ma già un lussuosissimo hotel con tutti i confort è sorto su quella più piccola ed altri presto verranno.
Solito cocktail di gamberetti e pesce fresco a cena innaffiati da fiumi di THB(Three Horses Beer) e rum finale.
-02.06
Decidiamo con Stefano e Giuliana, i nostri amici modenesi, di farci una giornata di full immersion in spiaggia ad Andilana, la zona con le spiagge più belle di Nosy Be. Mosquito permettendo si rivela un’ottima scelta, oltremodo piacevole dovuta anche al fatto che vicino a noi c’era una piccola comunità di suore con ragazze a seguito in costume, rigorosamente “candido e canonico”, in permesso di svago che s’intrattenevano con una lezione evangelica in lingua italo-franco-malgascia(la suora Madre era filippina,di lingua ispanica…..).
Al ritorno si decide di sostare per il tramonto al monte Passot che, con i suoi 329 mt d’altitudine, è il rilievo più alto dell’isola. Splendidi paesaggi sotto di noi con i bambini del posto che al nostro sopraggiungere si affrettavano a farsi avanti per venderci qualche pezzetto di vaniglia.
Ultima cena con annessi e connessi fatta in paese.
-03.06
C’imbarchiamo nuovamente in aereo alla volta della capitale ed all’arrivo rivediamo Emil la nostra guida che ci viene a prendere e ci scorta attraverso il vecchio mercato dell’artigianato e per una breve escursione in città.
Visitiamo anche il mercato delle spezie e poi saluti doverosi alla nostra guida ed a Bebè, il responsabile, che ormai in Madagascar è un’istituzione.
-04.06
Rientro in Italia
CONSIGLI UTILI:
Innanzitutto dal punto di vista sanitario, per chiunque volesse affrontare un tour includendo parchi e riserve, si consiglia una terapia antimalarica, antitifica e contro l’epatite A.
Se si ha l’intenzione di portare aiuti di qualsiasi genere, non distribuirli in strada, bensì recarsi direttamente nelle varie missioni(per info: www.noprofit.org , www.solidea.org , www.aitr.org ecc),associazioni di volontariato e/o scuole locali.
Per i voli interni, soprattutto in alta stagione, è preferibile confermarli prima per evitare brutte sorprese.
All’arrivo in Madagascar non fidatevi di chi viene incontro all’aeroporto e vi propone di organizzare un’escursione.E’ sempre meglio aspettare e farsi raccomandare qualcuno dal proprio albergo o da altri viaggiatori.
I prezzi con la nuova moneta di conversione sono notevolmente aumentati dal primo gennaio ’05, le guide antecedenti a questa data riportano importi errati. In certi casi, alberghi, parchi e guide, sono raddoppiati.
TABELLE DI CONVERSIONE:
a giugno ’05 :
1
euro = 2400 ariary (ar)
1 ariary = 5 franchi malgasci (fmg)
ingresso di un giorno al parco Ranomafana = 25.000 ar
visita con guida per 3 ore “”””””””””””””” = 15.000 ar
ingresso parco dell’Isalo = 25.000 ar
visita con guida per tour dedicati = 36.000 ar
ingresso riserva Anjaha = 7.000 ar
guida per visita riserva + fabbrica carta = 12.000 ar
ingresso riserva De Nahampoana = 19.000 ar
escursione di un giorno a Lokaro in auto =180.000 ar
idem con auto + piroga a motore =144.000 ar
escursione Nosy Komba + Nosy Tanikely = da 15 eur in su a persona
escursione a Nosy Iranja = da 35 eur in su a persona
nolo auto fuoristrada con autista al giorno = 80 eur
costo medio per pasto = 5 eur
costo all inclusive sostenuto per il viaggio per 16 gg = 1400 eur a persona*
*abbiamo usufruito di offerta Airmadagascar valevole sino al 17 luglio ’05 viaggi in due paghi uno, in più presentando il biglietto internazionale sconto del 50% sui voli domestici.
RINGRAZIAMENTI:
Per il viaggio e la compagnia doverosi sono i ringraziamenti a :
Roberto Patta- www.argonauti.net
Novella di Viaggi Avventure Nel Mondo
Vladimir Dinets- www.dinets.travel.ru
Bebe’ , nipote ed Emil
Veronica di Roma
Stefano e Giuliana di Modena
Luca e Morena di Verona
Emi la mia musa ispiratrice
Il gruppo di www.viaggiareliberi.it
La popolazione malgascia
Erik