MADAGASCAR AZ: BUONGIORNO POVERTA’

Note di viaggio 2007

di Gianni Fornai

 

 

Far rientrare i ricordi di un viaggio in 26 parole che si imprigionano nelle 26 lettere dell’alfabeto inglese è una sfida con me stesso che mi diverte durante e dopo ogni mio viaggio.

 

 

ARRIVO

Buongiorno povertà (salama fahantroma). Buongiorno Madagascar, isola inserita tra l’equatore e il Tropico del Capricorno,abitata da persone poverissime che sempre sorridono e che hanno nella concezione della morte una filosofia delle liberatrice che si differenzia secondo le etnie nei riti del Famadihana (riprendere da una tomba ogni sette anni il defunto, parlarci, ballarci e poi di nuovo seppellirlo), del Vatulai (pietre gigantesche come Menhirs piantate in ricordo) o del Lolo (sepoltura nelle caverne naturalidei monti dell’Isalo). Salama a voi, solerti funzionari che dopo aver apposto un visto sul passaporto in fila ci mettete giocosamente un numero indefinito di timbri e firme. Bonjour a te, valoroso soldato che mi fai scavalcare una fila solo eprchè parlo correttamente il francese e sono un Vazaha (straniero) gentile.Buongiorno a voi, gentili porteurs de bagages, che ci strappate il carrello dalle mani e poi protestate perché vi do due euro che rappresentano il guadagno medio alto di due lavoratori per un giorno. Salama, e non salame a te, Mahery, che parli bene l’italiano e che ci farai da guida e da autista per 1000 Km., fino ad Ifaty, che ci hai aspettato per tutte le quattro ore di ritardo dell’aereo e che ci porti all’Hotel Sakamanga dopo 36 ore insonni. Questo è l’arrivo in Madagascar e questo è stato l’imprinting.

 

 

BAOBAB

La leggenda racconta che gli Dei, stanchi di veder crescere in modo così superbo i baobab, li strapparono dalla terra per poi ripiantarli al contrario: le fronde ridotte in alto e il tronco massiccio danno l’impressione di radici volte verso il cielo.  Il nome di questo albero significa “albero dei mille anni”. In tutta l’Africa esiste solo una specie: l’Adansonia digitata. In Madagascar sono presenti altre sei specie, delle quali la più tipica è il “fony”, a forma di collo di bottiglia, ma belli a vedersi sono la Adansonia Granatieri, il Renala e lo Za. Non fa parte dei baobab il Pachypodium (o zampa di elefante). Del baobab si utilizza la corteccia pr costruire case e tessete tessuti, il legno teneto e spugnoso per nutrire il bestiame, i frutti per confezionare bevande vitaminiche.

 

 

CAMBIO EURO

Ho cambiato presso l’aeroporto di Tana a 2430 Ariary per euro. L’ufficio si trova a sinistra uscendo dall’aeroporto. I biglietti malgasci di maggior valore sono da 5000 A (2 euro) e 10000 A (4 euro), il che significa che se cambiate 1000 euro ricevete in cambio 240 biglietti da 10000 A oppure 120 biglietti da 10000 A e 240 biglietti da 5000 A. Non esiste portafoglio in grado di contenere più di 40 o 50 biglietti da banca. Conviene, quindi, procurarsi una busta grande da mettere in un portafogli e portare con sé cifre non alte: con 100 euro al giorno in Madagascar si mangia, si dorme e si viaggia in taxi in due (alberghi e ristoranti medioalti). I soldi vengono consegnati in gruppi di dieci, talvolta spillati. Non ho trovato uffici cambi che consegnassero meno della cifra dovuta. Bisogna, invece, fare attenzione perché specialmente negli Internet Point il conto viene presentato in franchi malgasci che valevano fino al 2003 un quinto dell’ariary. L’errore non è involontario. I Malgasci sono lentissimi con i conti in quanto la Scuola (vedi S) mira ad insegnare le lingue straniere ed usano le calcolatrici, ma hanno, ripeto, il vizietto di far credere al turista che la cifra calcolata in franchi malgasci sia in Ariary. Un’ultima cosa: vengono accettati in banca solo i cinquanta e i cento euro, cifre enormi per un Malgascio che spesso non guadagna più di 30 euro al mese. Cosa strana, ma quando si viaggia di cose strane ne capitano in quantità. Alla partenza non vengono cambiate cifre inferiori ai 75000 Ariary. In albergo, se il personale è corretto come quell di “Chez Jeanne” si possono risolvere tutti i problemi senza trovarsi a ricatti dell’ultimo momento all’aeroporto.

 

 

DOCUMENTAZIONE E DOCUMENTI

Per visitare il Madagascar i cittadini italiani devono essere muniti di visto d'ingresso, ottenibile direttamente all'aeroporto di Antananarivo dietro presentazione del passaporto con una validità minima di sei mesi al momento della partenza dal paese. Il costo del visto si aggira intorno ai 25 euro pagabile in qualsiasi valuta. Il visto consente di soggiornare nel paese per un massimo di 90 giorni. Se intendete soggiornare nel paese per motivi diversi dal turismo dovrete invece procurarvi un visto apposito prima della partenza rivolgendovi al consolato di Roma.  

Per quanto riguarda la documentazion del viaggio ho tenuto un diario accurato e mia moglie ha fatto la stessa cosa. Abbiamo portato due macchine fotografiche normali ed una digitale. Sarebbe stata utile la telecamera, ma lo spazio in valigia era ridotto e solo gli alberghi delle città garantiscono la corrente elettrica. Le prese sono da 220. Ho comprato due guide, prima del viaggio, quella di Routard e quella del Lonely Placet. Mi sono comunque documentato su web (cito alla lettera W alcuni dei molti siti consultati).

 

 

ETNIE

La popolazione del Madacascar à di 18.595.469 abitanti. Divisa per classi di età il 45% si colloca tra 0 e 14 anni, il 52% tra 15e 64 anni, il 3% oltre i 65 anni. L’età medi è di 17,5 anni. I nati sono 41,4 su mille abitanti, i morti 11,11 su mille abitanti. Non c’è migrazione.Il rapporto totale maschi/femmine è equilibrato. I bambini nati morti sono il 75 per mille dei nati vivi. La speranza di vita alla nascita è di 57.34 anni. La media di figli per donna è 5.62 (Italia 1.28). Il livello di crescita annuo della popolazione è 3.03 % (Italia 0..04 %). Il Madagascar è un rompicapo dal punto di vista etnologico. Basta guardare le differenze di colore della pelle, di capelli, di occhi, tutte le combinazioni tra i Malesi dalla pelle chiara, i Neri dell’Oceania e i Neri dell’Africa. Nel nostro viaggio abbiamo incontrato:

I Merina delle Hautes Terres, discendenti dei Malesi, divisi in caste: gli Andriana, la nobiltà, gli Hova, uomini liberi, gli Andevo e i Mainty, in fondo alla scala sociale, discendenti di schiavi negri.

I Betsileo, gli invincibili, dei quali fanno parte gli Zafimaniry, tra Ambositra e Fianarantsoa, importanti per l’artigianato del legno.

I Bara, dai tratti africani, vivono verso Ihosy, sulle pianure più basse del Sud. Popolo di pastori di cui certi seminomadi, conducono migliaia di zebù (vedi Z) attraverso la Savana.

I Mahafaly, noti per le loro tombe in pietra.

I Tanala, quelli della foresta, nati come gruppo circa 200 anni fa, che ricordano i morti attraverso i Vatulai, menhirs in pietra che si trovano in alcuni spazi della foresta pluviale secondaria.

I Vezo, pesctori della costa.

I Betsimisaraka, i “numerosi inseparabili”, si trovano a Toamasina e all’Isola di Santa Maria.

Villaggio con tetti in ravinala

 

 

FLORA E FAUNA

Si consiglia il libro: “Io e i lemuri. Una spedizione in Madagascar “ di Gerald Durrell (Adelphi, Milano 2003) È un libro dedicato all'aye-aye, animale considerato estinto fino a poco tempo fa. I lemuri del Madagascar esibiscono una notevole varietà di dimensioni, abitudini e aspetto. La specie più nota, ampiamente diffusa nel sud, è il lemure dalla coda ad anelli, o catta, dalle proporzioni simili a quelle di un gatto, e piuttosto socievole nei confronti degli esseri umani; vive in branchi numerosi con organizzazione matriarcale. Molto popolari sono anche le tre specie di sifaka (sifaka di Verraux, sifaka coronato e sifaka dalla cresta dorata). Di dimensioni leggermente più grandi di quelle dei catta, e un po' più simili a orsetti, i sifaka sono noti soprattutto per la loro "danza", ovvero per la curiosa andatura che adottano per spostarsi al suolo, riproducendo a terra l'atto di saltare di ramo in ramo. I lemuri più diffusi sono i lemuri marroni, di colore bruno, presenti in quasi tutte le zone dell'isola. Il lemure macaco, Lemur macaco, è presente solo sull'isola di Nosy Komba, e quasi domestico a causa dei frequentissimi rapporti con i turisti. I più grandi sono gli indri, che possono raggiungere venti chili di peso e assomigliano a piccoli orsi o bradipi; sono presenti in gran numero nella riserva di Périnet, nei pressi di Antananarivo. I più piccoli sono quelli appartenenti alle diverse specie di lemure topo, lemuri in genere notturni, alcuni dei quali possono stare comodamente in una tazzina da . Fra i lemuri notturni si deve anche citare l'aye aye, simile a un pipistrello senza ali e ritenuto dalla popolazione locale messaggero di malaugurio.

Altri animali sono il Fossa Fossana, una specie di lince piccola vista a Ranomafana di notte, i camaleonti tra i quali emerge il gigantesco Camaleonte di Parson, il Boa del Madagascar, il serpente dal naso a foglia, innocuo, il coccodrillo del Nilo, meno innocuo, numerose rane. Animali meno ricercati con i quali abbiamo imparato a convivere nei bungalows dove abbiamo dormito sono i gechi, di specie diversa, enormi ragni, zanzare fortunatamente non numerose e, dopo anni e anni che non le vedevamo, le lucciole.

La flora del Madagascar è ricca e unica al mondo e non a caso questo paese si è guadagnato l'appellativo di "Santuario Della Natura": infatti, troviamo più di 12.0000 le specie di piante, 700 d'orchidee, più di 110 tipi d palme, moltissime spezie, piante da frutto.Tra i legni troviamo l'ebano, il palissandro, baobab, alberi del viaggiatore, bamboo giganti, euphorbie, felci. Sono numerose le piante medicinali, e ancora, piante grasse e spinose, cactus e piante carnivore.
Questa gran varietà è data dal fatto che il Madagascar è suddiviso in regioni con microclimi l'uno diverso dall'altro permettendo così di avere piante e fiori diversi a seconda di dove ci si trovi.

Pachypodium

 

Il lemur Catta

 

 

GASTRONOMIA

L’acque del rubinetto non è potabile. Marche di acqua sono: acque naturali come l’Eau Vive, l’ Olimpuko e La Souce. Acque minerali gassate sono la Visy Gasy e la Cristal. Viene servita a tavola anche l’acqua di riso. Buoni sono i succhi di frutta naturali come il grenadelle (frutto della passiflora), che abbiamo utilizzato come aperitivo, la papaia,il mango e il tamarindo. La marca di birra più nota è la Three Horses Beer. Vini noti sono il Lazan’ny Betsileo, il Cloé Malaza e il Manamioa. Marche inferiori il Cote de Flanar, il Chateau Verger o il Tsaraba. Esistono liquori e altre bevande locali.

I malgasci per tradizione, amano cibarsi di piatti unici, con carne, o pesce, verdure e riso. Tipici piatti locali sono, le aragoste malgasce con riso, oppure il pollo all’aglio e zenzero ed il curry malgascio di gamberi e pollo, anche se veramente da non perdere è la frutta. Questa infatti è sempre fresca: infatti il Madagascar ne offre una scelta molto varia.Il vary, il riso, è l’elemento di base della cucina malgascia. Questo cereale è l’essenza  di ogni piatto i cui accompagnamenti, più o meno sostanziosi, gravitano intorno al riso. Il “vary” segna in profondità la società malgascia. Per prima cosa attraverso il paesaggio in cui quasi i tre quarti delle terre coltivate sono occupate da risiere. Poi con il lavoro, le feste, i pasti, il ritmo di ogni giorno. Gli accompagnamenti principali di un piatto di riso sono i seguenti: "Akoho sy vary" (riso al pollo)., "Hen'omby sy vary" (riso con carne di zebù),
"Henan-kisoa sy vary" (riso con carne d maiale)., "Hazan-drano vary" (riso con pesce). Per gli stranieri i ristoranri (vedi R) offrono spesso la steak frites, la carne di zebù con patatine, che quasi sempre non è ben cotta (vivande bien cuite!). I polli sono particolarmente buoni specialmente quelli sfuggiti alle ruote delle scassatissime auto (poulets marathon). Il maiale è fady (tabou) presso diverse etnie. Consigliamo di evitare troppa carne rossa. Il pesce, sulla costa, è fresco e delizioso. Tra tutti un inno alla “capitaine”, mangiato due volte e semplicemente tsara be (meraviglioso): Altri pesci mangiati sono i mérou (sapore mediocre, ma senza spine). Pesce di fiume è il Talapia. Sono ottimi i crostacei: crevettes, camerons e langouste. A colazione abbiamo gustato marmellata e miele locali. E’ possibile fare il petit déjuner alla francese pagando non più di 4 euro in due, serviti e riveriti al tavolino. Pranzo o cena costano non più di dieci euro in due.

 

 

HOTELS

Riportiamo l’elenco degli hotels dove abbiamo dormito: Ulteriori approfondimenti possono essere fatti utilizzando un motore di ricerca.

Data

Nome località

Nome hotel

indirizzi

prezzi

1 luglio

Tana

Sakamanga

Ottimo hotel per il Mada. Ottimo ristorante.

HOTELS.

HOTEL SAKAMANGA
Rue Andrianary Ratianarivo Ampasamadinika 101

 Antananarivo Madagascar
Tél: 261 20 22 358 09 / 261 32 02 668 34 

Fax: 261 20 22 245 87
saka@malagasy.com Cet e-mail est protégé contre les robots collecteurs de mails, votre navigateur doit accepter le Javascript pour le voir
www.sakamanga.com

·bushhouse@simicro.mg

Tel + 261 202253070

25 euro

2 luglio

Antsirabe

Résidence Camélia

Tel. 4448844 e tel.0304486225

30 euro

3 luglio

Ranomafana

Setam Lodge

Hotel recente

44 euro

4 luglio

Fianarantsoa

Hotel Soafia

Telex 75508

Tel. 7550353

22 euro

5-6 luglio

Parco Isalo

Isalo Ranch

Tel. (0026120) 2431902

info@isalo-ranch.com

50 euro con mezza pensione

7-luglio

8  luglio   

Ifaty

 

Tulear

Hotel de la plage

 

Chez Alain             www.chez-alain.net           

hotelplagetulear@blueline.mg

 

9-10-11 luglio

Tana

Sakamanga

Idem del 1 luglio

25 euro

12 -13 luglio

Andasibe

Feon’ny ala

Tel. 5683202

 

 

 

 

 

 

14 luglio

Canale delle Pangalanes

Onyhotel

Tel. 5672016

 

15-16 luglio

Tamatave

Hotel Joffre

 HOTEL JOFFRE
BP 160 18 Bd Joffre 501 Tamatave Madagascar
Tél: 261 20 53 323 90--Fax: 261 20 53 332 94
hotel.joffre@wanadoo.mg Cet e-mail est protégé contre les robots collecteurs de mails, votre navigateur doit accepter le Javascript pour le voir
www.tamatave-hotel-joffre.com

 

17-18 luglio

Sainte Marie

Libertalia

HOTEL LIBERTALIA
contacts : Didier et Martine BP 34 Sainte Marie Madagascar
Tel : 261 20 57 403 03--Fax : 261 20 57 403 03
libertalia@wanadoo.mg Cet e-mail est protégé contre les robots collecteurs de mails, votre navigateur doit accepter le Javascript pour le voir
www.lelibertalia.com

23 euro

 

 

 

19-20 luglio

Tana

Chez Jeanne

Molto gentili ed efficienti a 4 Km. Dall’aeroporto

Consigliabile

chezjeanne@wanadoo.mg

tel.( 00261)202245449

15 euro

INFORMAZIONI

Salute  Noi abbiamo avuto paura della Malaria ed abbiamo preso una pasticca di Malarone al giorno (la confezione da 12 pasticche costa 54 euro). Dal momento ch non si possiedono gli anticorpi necessari bisogna fare molta attenzione al mangiare, al bere e alla pulizia personale.

Accessi ad Internet Non si trovano facilmente e i collegamenti sono lentissimi, anche quaranta minuti (mora mora). I costi sono bassi.

Clima Nonostante si sia in Inverno durante il mese di luglio fa caldo, salvo che in altitudine dove la camicia di pile, la maglia di lana e il K-way foderato mi hanno fatto molto comodo.

Dogana. Sono pignoli, ma innocui, per giustificare lo stipendio.

Ora. L’ora italiana legale più una. Il sole sorge alle 6.30 e tramonta alle 17.30. Dopo il tramonto è meglio seguire le regole del coprifuoco.

Giornali. Midi Madagasikara. Madagascar Tribune. Express de Madagascar, Le quotidien.

TV. Non speate di vedere televisioni funzionanri meno la CNN in qualche albergo.

Voltaggio. 220 volts. La corrente salta spesso. Bisogna portare torce elettriche non solo mignon, perché il buio totale non è simpatico epr un europeo.

Misure. Sistema metrico decimale.

Pericoli. Pur non avendo avuto guai il giornale “Le quotidien” del 19 luglio segnalava numerosi pericoli di furto (vedi X):

 

 

JEUX

Moraingy o Ringa è la lotta malgascia che si pratica essenzialmentenei villaggi della costa. Il gioco nazionale malgascio è il Fanorama. Non siamo riusciti a comprare le bellissime statuine che riproducono la lotta malgascia.

 

 

KELY

Significa piccolo in Malgascio, accompagnato a varie parole dà la dimensione. Ad esempio Anakely, il mercato di Tana, significa la piccola foresta. Grande, il contrario, si dice “be” . Sempre per fare un esempio Nosy be significa isola grande.

 

 

LINGUA

La lingua malgascia o malgascio (nome nativo malagasy) è la più occidentale delle lingue austronesiane. È la lingua nazionale del Madagascar ed è parlata anche in alcune isole della zona. (Il termine "malgascio" viene anche usato per riferirsi alla popolazione del Madagascar). Il malgascio come lingua è nato dall'ufficializzazione della lingua merina, parlata dal popolo omonimo. Le lingue delle altre etnie malgasce sono piuttosto simili e spesso classificate dialetti del malgascio. Il vocabolario tradizionale del malgascio è al 90% sovrapposto con quello della lingua Maanyan, parlata nella zona del fiume Barito nel sud del Borneo. Questo legame linguistico è uno degli elementi su cui si basa la teoria predominante circa la colonizzazione del Madagascar, che sarebbe avvenuta fra 1000 e 2000 anni fa da parte di popolazioni del Borneo, in seguito mischiatesi ad africani, asiatici e arabi. Il malgascio presenta altre influenze soprattutto dalle lingue bantu e dall'arabo, con qualche vocabolo di radice comune col sanscrito. La frase ha l'insolita struttura verbo-oggetto-soggetto. Le parole sono accentate sulla penultima sillaba, eccetto quelle che terminano in ka, tra o na, accentate sulla terzultima. Le vocali non accentate sono spesso elise nella lingua parlata; per esempio fanorona si pronuncia "fanùrn" (o in francese, fanourne) e malagasy suona all'incirca come la sua translitterazione francese Malgache.

Abbiamo imparato i seguenti vocaboli: veloma = arrivederci, salama = buongiorno, misaotra = grazie, ronono = latte, mafana = caldo, sifaka = lemure, ony = lago, nosy = isola, kely = piccolo, be = grande, rano = acqua, omby = zebù, tonga soa = benvenuto, ala = foresta, tanana = città, tsara be = grandioso, mora = economico, mora mora = lentamente, lalana = strada, mofo = pane, gasy = malgascio, rova = castello, vazaha = straniero, tavy = taglia e brucia, vary = riso, tromba = spirito, vory = coccodrillo, lamba = sciarpa di seta, lakaka = piroga.

 

 

MERCATI VISITATI

Antsirabe. Mercato in una città invasa dai pousse pousse. Abbiamo visto la lavorazione dei corni di zebù.

Ambalavao. Il mercato degli zebù. Solo mercoledì e giovedì. Molto caratteristico.

Ihosy. Siamo capitati per caso nel mercato dei Bara. Niente camuffamenti ad uso vazaha.

La Digue. Mercato artigianale di Tana. Acquistate in questo mercato o per strada se volete risparmiare.

Analakely. Mercato di Tana interessante solo per il folklore

Santa Maria. Piccolo mercato locale del capoluogo

 

 

NOTIZIE UTILI

 

MONETA

L’Ariary è l'unità monetaria del Madagascar. Un Euro equivale a circa 2400 Ariary. L'Euro è la valuta straniera più comune nel Paese e le carte di credito sono accettate solo in alcuni alberghi ed esercizi commerciali, quasi esclusivamente nella capitale. All'arrivo in Madagascar si dovranno dichiarare solo le somme di danaro superiori a Euro 7.500. E' tassativamente proibito far uscire dal Madagascar statue antiche, ossa di dinosauro, documenti antichi, oggetti in coccodrillo e tartaruga, mentre per alcuni prodotti dell'artigianato, soprattutto per le pietre semi-preziose e le statue in legno, è necessario richiedere al commerciante una ricevuta di acquisto che, se richiesta, dovrà essere esibita in uscita dal paese. Il costo delle tasse aeroportuali per i voli nazionali e internazionali vengono pagate in Italia al momento dell'acquisto del biglietto aereo.

ABBIGLIAMENTO

Consigliamo un abbigliamento pratico e sportivo, e per coloro che durante il soggiorno intendono visitare i Parchi e le Riserve Naturali, raccomandiamo un paio di scarpe tipo trekking. Almeno un maglione di lana e una giacca a vento leggera devono completare il proprio bagaglio, in quanto nelle regioni dell'altipiano ed anche ad Antananarivo, le serate possono essere fredde, principalmente nei mesi estivi. I vestiti vanno calcolati in base all’itinerario stabilito e variano da quelli estivi a quelli invernali. Conviene liberare il proprio guardaroba dei vecchi vestiti e lasciare, durante il viaggio, negli alberghi o a persone conosciute, i propri abiti. La valigia si libera di un peso superfluo e rimane spazio per i souvenirs, oltre a fare un’opera buona. Siamo tornati in Italia giusto con quanto necessarioper viaggiare in treno durante l’ultima tappa da Milano a casa.

TRASPORTI

Il modo più semplice per girare nella capitale è rappresentato dai taxi che non sono provvisti di tassametro per cui la tariffa, generalmente economica, viene contrattata tenendo conto del percorso e del traffico.. Un altro modo per girare il Paese è con le auto a noleggio. Non esistono mezzi pubblici degni di questo nome.

ACQUISTI

L'artigianato malgascio è molto vario e interessante, creativo. Il modo migliore per vedere i prodotti dell'artigiano malgascio è quello di visitare i vari laboratori sparsi in tutto il Paese. Verso sud, ad Ambositra, si sono installati gli artigiani della lavorazione del legno, mentre ad Ambalavao si possono ammirare mentre realizzano delle stupende composizioni floreali su una pergamena chiamata "papier Antimoro". A Tulear si trovano vaste esposizioni di conchiglie provenienti da uno dei reef più estesi del mondo. Attenti ai falsi e ai prezzi vazaha. Il prezzo di un oggetto è generalmente pari ad un terzo di quanto richiesto. E’ bene non farsi coinvolgere nella contrattazione classica di tipo arabo che finisce ad una media di prezzi dichiarati. Si consiglia la contrattazine-cible (obiettivo). Il venditore, se vuole vendere, scenderà lui ai minimi del prezzo, basta che voi non mostriate interesse all’oggetto che comunque troverete nel negozio accanto. I Malgasci sono attenti osservatori delle minime espressioni del volto a differenza di noi Europei.

 

AIR MADAGASCAR

Per il viaggio abbiamo utilizzato la locale compagnia aerea che garantisce a chi acquista il biglietto internazionale il 50% di sconto sui voli interni. Inoltre l’acquisto del biglietto prima del 10 luglio garantisce un ulteriore sconto. Abbiamo pagato 1900 euro per i viaggi internazionali e 450 euro per tre voli interni. In tutto 2350 euro in due. Il viaggio dura 12 ore perché si fa scalo a Nosy Be. Salvo i ritardi la compagnia è affidabile e funziona normalmente.

 

 

OSPITALITA’

Per un paese povero (vedi P) il vazaha rappresenta il golden eggs chicken (pollo dalle uova d’oro). Sta a noi stabilire se fare il pollo o il gallo.

 

 

POVERTA’

Il Madagascar si trova nella lista delle Nazioni Unite al 49° posto delle nazioni meno sviluppate. Il tasso di inflzione annuo è del 15%. Secondo i dati del Dipartimento di stato americano nel 2003 il 70% della popolazione aveva un reddito medio di mezzo euro al giorno. Il reddito medio annuo di ciascun abitante si aggira intorno ai 270 euro. Il Madagascar occupa la posizione 187 a 21 posti dal fondo nella graduatoria mondiale del reddito nazionale pro capite.

“Asa fa tsy kabary”, con lo slogan “lavorate e non fate tanti discorsi” un uomo politico vinse le elezioni in Mada. Frase che mi viene in mente quando con gesto automatico un Malgascio, uomo o donna, vecchio o bambino, mi tende la mano dicendo: “cadeau”(regalo). Ho dato olte mance, ho rifornito almeno 50 bambini di penne o quaderni, o lasciato la maggior parte dei vestiti che erano in valigia in Madagascar, ma non posso fare a meno di ricordare  la frase di un prete: “ Non bisogna regalare loro i pesci, ma insegnare a pescare”. Solamente che quando la povertà forma un circolo chiuso l’effetto sulla popolazione è quello del serpente che si mangia la coda: la popolazione tende a far sparire tutto quello che possiede senza produrre niente di nuovo. Si tratta dell’effetto Isola di Pasqua dove, per trasportare i noti idoli, furono tagliati tutti gli alberi della flora lussureggiante per trasportare i famosi idoli in pietra. Sparita la vegetazione, sparirono gli animali e gli abitanti cominciarono a mangiarsi tra loro fino a raggiungere l’equilibrio maltusiano.

Bambino che mangia cavallette

 

 

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare il Madagascar va da aprile a ottobre (l'inverno dell'emisfero sud), mentre da novembre a marzo (l'estate australe) si scatenano gli uragani. Date le grandi variazioni climatiche interne all'isola, gli altipiani centrali possono essere molto piacevoli durante la stagione estiva

 

RISTORANTI

1 luglio 9-10-11 luglio Tana Il Sakamanga è stato il nostro ristorante per colazione, pranzo e cena. Servizio e cibo buoni, prezzi onesti (max. in due 34.200 A). L’unico pranzo in un altroristorante l’abbiamo pagato 40.000 A  ed era pessimo

2 luglio Antsirabe Cena al Camelia non particolare

3 luglio Ranomafana Setam Lodge cena non particolare

4 luglio Fianarantsoa Cena al Tsara Guest House, miglior ristorante della città, buona, ma non eccezionale

5-6 luglio Ranohira Isalo Abbiamo mangiato abbastanza bene all’Isalo Ranch

7 luglio Ifaty Hotel del

 La Plage Pesce fresco (anche se il mérou) e cibo ottimo

8 luglio Tulear Pranzo a Le jardin, ristorante tenuto da un italiano e non citato nelle guide. Ottimo il pesce”la capitaine”. Cena “chez Alain” ristorante rinomato, ma una vera delusione.

12-13 luglio Andasibe Feon’ny Ala. Gestito da Cinesi. Evitati i piatti cinesi il resto è buono.

14 luglio Canale delle Pangalanes. Ony hotel. Soli clienti a pranzo e cena. Pesce fresco e pollo ruspante. La fregatura sta nel fatto che per arrivare all’hotel dal villaggio più vicino e per arrivare a Tamatave si spendono 200 euro ( 5 volte lo stipendio mensile di un malgascio)

15-16 luglio Tamatave Pranzo la Ricrea vicino al Bateau Ivre 45000 A. perché deliziati dall’Hira Gasy (musica malgascia), ma non dal cibo. Cena a La Verande con cibo ottimo. Pranzo e cena all’Hotel Joffre dove dormivamo non eccelsi.

17-18 luglio Sainte-Marie Pranzo e cena al Libertaria normali.  Pranzo all’isola aux Nattes con “la capitaine” Chez Tity con un a “capitaine” di un chilo semplicemente sublime, l’oscar del viaggio.

19-20 luglio Talatamaty Pranzo e cena chez Jeanne buoni e a prezzi onestissimi.

 

 

SCUOLA DI CAMPAGNA

Prendete 60 bambini tra i 7 e gli 11 anni, rinchiudeteli in uno stanzone poco illuminato e stretto, date loro una penna ogni 2, un quaderno dove scrivere tutte le materie e fate vedere ogni tanto quei parallelepipedi pieni di fogli scritti chiamati libri, scrivete sulla vecchia e rigatissima lavagna delle parole con il gesso e insegnate, se ne siete capaci, tutte le materie, dalla matematica al francese, lingua che deve diventare veicolare per l’insegnamento al posto della lingua madre. Dal momento che i maestri non si trovano, non perché non esistono, ma semplicemente perché con 40 euro al mese di stipendio nessuno si sente di fare il pendolare dalla città al villaggio, oppure di risiedere nel villaggio vivendo in una capanna con il tetto di ravinala (pianta locale) senza luce elettrica e acqua corrente, senza bagno e senza la possibilità di cucinare se non con la legna da ardere, tu, padre o madre di 5 o 6 rampolli, potresti essere designato dalla comunità ad insegnare, senza le esperienze e le competenze necessarie, per il bene superiore del villaggio. Eppure i risultati sono superiori alle aspettative, i bambini parlano e capiscono il francese, alcuni i sforzano di dire parole in italiano o in inglese per commuovere il Vazaha generoso ed ottenere un bonbon. Ma se si scava più a fondo nessuno è capace di fare un minimo calcolo senza l’ausilio di una macchinetta oppure usando il 10 e i suoi multipli per calcolare i soldi. I biglietti d banca vi verranno consegnato in gruppi di 10 fermati con una grappetta.  I Malgasci hanno poche risorse e si arrangiano con tutto senza buttare via niente. Per questa ragione 60 bambini ascoltano in religioso silenzio il maestro che parla e che, magari, non sa cosa dice. Non bisogn sprecare niente quando la vita è sopravvivenza e la speranza di vita si ferma a cinquanta anni.

bambini malgasci

 

 

TAVY

“Taglia e brucia”, metodo di abbattimento delle foreste che ha ridotto intere zone del Mada a deserti di terra rossa distruggendo buona parte della foresta pluviale primaria. La flora è stata sostituita, per non far franare il terreno, con gli eucalipti e il pinus nigra che vengono a loro volta tagliati per farne legna da ardere. Un’altra abitudine quella di bruciare la savana per avere l’erba fresca per gli zebù senza capire che in questo modo viene distrutto anche l’humus del terreno.

 

 

USI E COSTUMI

 

LA CIRCONCISIONE Tutte le etnie la praticano, ma variano le età. Presso gli Antambahoaka viene praticata ogni sette anni con un rito collettivo che si chiama sambatra e la festa dura una settimana, immolando i soliti zebù.

 

FAMADIHANA Rivolgimento delle ossa dei morti. A delle date fisse stabilite dall’indovino i corpi vengono riesumati, spogliati del lenzuolo mortuario e sdraiati sull’erba. Le ossa dei morti più recnti sono pulite della carne e avviluppate in “lamba” nuovi, fatte girare intorno alle tombe e di nuovo sepolte. Viene fatta una festa con abbondanti libagioni e la solita immolazione dello zebù. Presso le diverse etnie il rito può variare.

 

I FADY Sono proibizioni particolari che variano da tribù a tribù e da etnia ad etnia.

 

TROMBA Possessione da parte di uno spirito.

 

I TANGUIN Avvelenare 100 persone sospettate di un delitto per trovare un colpevole. Se muoiono tutti, tutti sono colpevoli. Ma zanahary (Dio) salva gli innocenti. Un modo più originale, letto al croc farm, è quello di far attraversare un fiume pieno di coccodrilli del Nilo ai sospettati di un delitto. Chi si salava è innocente. E’ un modo economico per fare giustizia senza spendere in tribunali, avvocati e giudici.

 

 

VIAGGIO

La descrizione del viaggio nel suo svolgimento verrà curata da mia moglie. Dal 2 al 7 e dal 12 al 14 luglio abbiamo utilizzato l’autista.  Per il resto abbiamo fatto per conto nostro.

30 giugno Casa-Milano Partenza alle 20 per Tana

1 luglio Tana

2 luglio Antsirabe

3 luglio Ranomafana

4 luglio Fianarantsoa

5-6 luglio Ranohira Isalo

7 luglio Ifaty

8 luglio Tulear

9-10-11 luglio Tana

12-13 luglio Andasibe

14 luglio Canale delle Pangalanes

15-16 luglio Tamatave

17-18 luglio Sainte-Marie

19-20 luglio Talatamaty

21 luglio  ore 6.45 partenza da Tana per Milano

22 luglio Treno Milano-casa

 

WWW

Il sito con maggiori notizie sul Madagascar è: www.wanadoo.mg (in francese). Altri siti importanti sono: www.madagasikara.it (in italiano) e www.madagascar-guide.com (in francese, ma ci troviamo tutto). Per la cucina: www.cookaround.com. Altri siti in italiano: www.viaggiaresicuri.mae.aci.it e www.madagascar.it

Per gli alberghi: chez.jeanne.free.fr  www.sakamanga.com  www.hotelplage-tuler.com (l’hotel è a 40 km. Di sterrato da tulear e il taxi costa 33 euro).

Siti introvabili sono quelli dei giornali: www.lequotidien.mg www.midi-madagasikara.mg e www.lagazette-dgi.com (giornali locali in francese molto utili per capire la mentalità).

 

 

X FATTORE RISCHIO

Per non guastare il vostro soggiorno dovete fare attenzione a borseggiatori e ladri. Non sono consigliabili orologi costosi o “cipolle” con catenella o zaini facilmente strappabili dalle spalle. Vanno evitati i marsupi. Vanno allontanati i gruppi di ragazzi e va individuato il capobanda che è l’elemento trascinante in una eventuale azione di furto. I gruppi di bambini possono essere formati semplicemente da ragazzini che vogliono stabilire un rapporto corretto e parlare un poco per avere un piccolo regalo. Noi abbiamo acquistato e distribuito penne e quaderni una volta che ci siamo fatti spiegare l’andamento scolastico e gli interessi e bambini. Vanno evitati i bonbons (caramelle) perché quasi tutti i Malgasci sono sdentati e non hanno i soldi per pagarsi un dentista. Se si tratta, invece, di mendicanti che pensano che sia vostro dovere dare un caveau (regalo) ricordate che state per fare la figura del vazaha (straniero) imbecille. Portate con voi poco denaro ed evitate di pagare con i biglietti da 5000 o 10000 Ariary oggetti di poco valore. Potreste non vedere il resto. Durante il viaggio è importante avere valigie igide tipo cassaforte che sono più sicure delle cassette di sicurezza degli alberghi. Io ho usato tre portafogli per distribuire il denaro e li ho tenuti nei pantaloni con tasche a doppia chiusura. Bisogna contrattare sempre tutto prima, dal prezzo del taxi a quello dell’albergo. Attenzione alle guide improvvisate. Noi abbiamo contattato dall’Italia Mahery e ci siamo trovati bene (rajaonaz@yahoo.fr). I prezzi di certe agenzie che avevamo precedentemente sentito erano da rapina. Inoltre un tour operator imbranca in gruppi che mi sembrano tante piccole armate Brancaleone alle crociate. Bisogna partire con un po’ di conoscenza del francese. Infine è bene non farsi illusione con i taxi brousse, piccoli lager per i locali. Se, comunque, siete masochisti e non claustrofobici, prendeteli. L’unico mezzo di trasporto sicuro è con un autista, sia esoo chauffeur privato o guidatore di taxi. I mezzi pubblici veri e propri non esistono.

 

 

Y ALLER

In Madagascar possiamo alternare mare e montagna, città e parchi naturalistici, ecoturismo e immersioni sottomarine. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Conviene studiarsi attentamente una o più guide del paese e scegliere il proprio itinerario, ricordandosi di avere un buon spirito di adattamento e di essere allenati a camminare.

 

 

ZEBU’

Lo zebù, per alcune etnie, è come il conto in banca da noi. La ricchezza si conta in zebù. D’altra parte per gli Arabi avviene la stessa \cosa con i cammelli. Non ho appurato quanto vale una donna da prendere in moglie in zebù, ma sicuramente presso i Bara, una volta concluso l’affare, vale meno di uno zebù. Con il valore di 10 zebù (2000 euro) si compra una casa, ma è meglio conservare gli zebù e vivere due cuori ed una capanna, almeno che non si abbiano più mogli, allora i cuori aumentano e la capanna resta una sola, almeno che, avendo una donna in media cinque figli, ed essendo possibile per i Bara arrivare a cinque mogli, si trovi qualche difficoltà a far entrare 31 persone in una capanna e se ne costruisca un’altra. I Mahafalty, altra etnia, lavorano tutta la vita per accumulare il maggior numero possibile di zebù in vista dei propri funerali. La famiglia, poi, per tre mesi piange il defunto ed ammazza tutti gli zebù piantandone i corni sulla tomba in pietra che il congiunto si è fatta costruire. Il risultato è una famiglia rovinata senza più il conto in banca calcolato in zebù ed una bella tomba in pietra visibile dalla strada numero 7 che attraversa il territorio dell’etnia Mahafaly. Per la gioia di chi ama i numeri gli zebù in Madagascar sono 12 milioni e fanno parte del paesaggio. Per chi percorre la strada che va da Ambositra ad Ambalavao (dove c’è il mercato) è possibile incontrare numerose mandrie spinte lungo i trecento chilometri che separano le due cittadine da mandriani a piedi nudi che incalzano le bestie per dieci giorni di marcia massacrante.

Io e Mahery al mercato degli Zebù di Ambalavao

 

 

 

Gianni Formai

gianni.fornai45@virgilio.it 

 

 

 

 

 

 

 

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