Racconto di viaggio
Ognuno di noi si sente attratto da alcuni paesi, spesso senza
una vera ragione. Magari abbiamo visto qualche immagine in TV, o qualche
fotografia, o ne abbiamo sentito parlare in un certo modo da qualcuno che c'è
stato, e ne siamo rimasti colpiti, affascinati, tanto da sentire un'attrazione
molto forte per quel luogo pur senza esserci mai andati.
Tale desiderio rimane sopito a lungo, anche per anni, ma non si spegne mai,
diventa una specie di vocina che ogni tanto ritorna a galla, e ci riporta alla
mentre quel nostro desiderio ancora inesaudito.
Per me, uno di questi paesi è il Kyrgyzstan, un luogo di cui la maggior parte
della gente non consoce nemmeno l'esistenza, ma che io cerco di visitare da
molti anni senza mai riuscirci, per un problema o per l'altro.
Questo doveva essere l'anno buono, e invece sembra che dovrò rimandare ancora.
Una guerra civile sta devastando il sud di quel paese, dove la convivenza
forzata di etnie molto diverse è scoppiata in una vera guerra. I media hanno
quasi trascurato questo evento, come tutti quelli che accadono in paesi
"poco importanti", anche se ci sono stati centinaia di morti, mentre
molte notizie insulse ricevono ben più ampia copertura.
Io, naturalmente, mi tengo in contatto quotidianamente con poersone che abitano
lì e con altri viaggiatori che, come me, avevano in mente di attraversare quel
paese, passaggio cruciale lungo al Via della Seta, e che magari adesso sono
proprio lì, bloccati in Cina o in Tajikistan, con i cofnini chiusi, senza poter
più entrare ne uscire.
Il punto è che io ero dispiaciuto solo del fatto di non poterci andare, senza
aver capito bene l'entità della situaizone. Finchè oggi ho ricevuto questo
messaggio:
"hi everybody! i live in osh ,kyrgyzstan,here we have a war.hundreds killed
,wounded thousands,about 100 000 refugees,
looted and burned shops,cafes,houses i saw corpses on the streets,police looting
bazar,each night i can hear shootings very sad but you'd better not to come this
year.i have been trying to find a meal for 3 days,humanitarian aide is just
flour.but there is no gas to bake a bread,thousands of soldiers but just sitting
not disarming uzbek populations,today i almost got myself shot,by the soldiers
just because i looked suspicious.. everything is closed,burned,looted there is
only good news i have prepared my stydent on Toefl and he passed exams to
american univ."
e io invece mi preoccupavo solo delle mie esigenze di
viaggiatore.
Quanto ho ancora da imparare.
Massimiliano
professore@nobiltarossoblu.com