Kythira
"Paradiso Perduto"
Diario
di viaggio 1998
Qualche estate fa, era il 1998, ho
scelto
di andare a Kythira sia perché a volte mi piace andare contro tendenza e sia
perché sembra che questa sia stata per lungo tempo una delle isole meno
considerate dai flussi turistici ed ormai in Grecia di posti cosi ce ne sono pochini.
Secondo me Kythira è tutta da visitare, perché ha ancora conservato un po' di
sana primitivita', senza essere stata stravolta eccessivamente dal turismo di
massa, ed a me e' rimasta senz’altro nel cuore, ha un’atmosfera antica
e paesaggi incontaminati e autentici.
L’isola si trova all’estremo sud est del
Peloponneso ed appartiene dal punto di vista amministrativo al distretto di
Atene e geograficamente (stranamente) alle isole Ionie. Per andare a Kythira
bisogna volerlo !! non ci si può capitare per caso, magari durante una gita
provenienti dalle isole vicine anche perché isole vicine non ce ne sono !!
Per arrivare sull’isola ci sono 2 modi: l’aereo facendo logicamente scalo ad Atene, oppure via mare; ed è quest’ultima la scelta che ho fatto e che, pur essendo più lunga e stancante, consiglio di fare. Arrivati a Patrasso da Brindisi (Ancona o Bari dipende da dove partite) si scende verso sud in direzione di Pirgos e poi di Olimpia che consiglio vivamente di visitare, è un luogo mitico e fantastico. Da qui si va verso Tripoli e poi a sud verso Sparta altro luogo mitico. Si arriva cosi a Githio, il nostro porto da dove si prende il traghetto che in 3 ore circa vi porta ad Agia Pelagia il porto più importante di Kythira.
L’isola è abbastanza grande ed ha diversi centri abitati sia sulla costa che nell’interno, ha delle coste alte e rocciose interrotte da spiagge sassose assai suggestive. La zona turisticamente più attrezzata è quella a sud precisamente tra Chora e Kapsali. Qui si trovano diverse sistemazioni in albergo, in residence o appartamenti, sistemazione che consiglio sia per essere indipendenti sia perché gli alberghi non sono chissà che e tanto vale spendere qualcosa in meno.
Kapsali
Kapsali vista da Chora
Io ho alloggiato agli appartamenti Kalokerinos molto confortevoli, puliti e con una bella vista sulla baia. Il paesino di Kapsali è praticamente un piccolo lungomare che si sviluppa su 2 pittoresche baie vicine, una con una bella e frequentata spiaggia, l’altra occupata da un porto di pescatori dal sapore antico con case in pietra, reti, gozzi e pittoreschi e simpatici pescatori sempre indaffarati; alle spalle, arroccato sulla collina, si vede la bianca costruzione del monastero di Agios Joannis dove si narra che S. Giovanni abbia cominciato a scrivere L’Apocalisse. Il tempo qui sembra scorrere lento e la sera è piacevole passeggiare, accompagnati dal vento, tra i ristorantini e i negozietti dopo una giornata passata in giro per l’isola magari gustando la classica pita o una ottima aragosta.
Vicino Kapsali, per la precisione sopra, troviamo Chora il capoluogo dell’isola, paese più grande costruito su una rocca a picco sulle baie. La visita del paese con i suoi vicoli, le sue casette bianche e colorate e le sue chiese è da non perdere cosi come la salita alla Fortezza da dove si gode di una magnifica vista.
Chora: la Fortezza
Chora
Essendo abbastanza grande, Kythira va visitata con un mezzo di trasporto adatto ma essendo molte strade, almeno quando l ’ho visitata io, ancora in terra battuta, consiglio un fuoristrada (anche se molte spiagge sono raggiungibili solo in barca). Cosi è facile arrivare a Livadi, proseguire per Kato Livadi e arrivare, attraverso un paesaggio selvaggio e incontaminato, a Kaladi una delle spiagge più belle dell’isola. Lasciata l’auto sulla strada si scende a piedi (non agevolmente) fino alla spiaggia che è davvero bella, incastonata tra rocce a strapiombo sul mare con un mare limpidissimo e dai colori stupendi e con dei fondali incredibili, ricchi di vegetazione e di vita.
Kaladi
Palaiopoli
Altro itinerario può prevedere una passeggiata direzione Livadi poi verso Fratsia e quindi verso Palaiopoli, area pianeggiante con un litorale vasto e sabbioso molto bello dove non è difficile trovare molte tende di campeggiatori e naturisti disperse nella vegetazione anche perchè il posto è senza dubbio invitante e tranquillo. Poco lontano da Palaiopoli troviamo Avlemonas un tipico paesino di pescatori poco turistico alla fine di una pittoresca e rocciosa baia, anche qui regna sovrana la tranquillità e il silenzio e cosi si può visitare in tutta calma il bel castello veneziano sul promontorio. Da qui è senz’altro da non perdere una gita in barca alle isole Dragonares, 2 isolotti piatti e aridi ma con dei fondali, neanche a dirlo, eccezionali.
Avlemonas
Milopotamos
Un itinerario diverso dal solito potrebbe essere quello che porta a Milopotamos, paese dell’entroterra in un contesto di monti e vallate davvero suggestivo. Dal paese è facile arrivare alla splendida cascata di Neraida, davvero un posto idilliaco, silenzioso e immerso nella natura. Da vedere anche il borgo antico del paese con tante case in mattoni ora disabitate a picco su una vallata e di fronte al mare e le belle grotte di Agia sophia con tante concrezioni calcaree colorate.
Da Kapsali poi, è facile trovare una barca da affittare per andare in giro lungo la costa sud e non perdersi nemmeno un po’ della parte più bella dell’isola. Uscendo dalla baia e girando a sinistra, si incontra la bella e nascosta baia di Kyriakolou e subito dopo, la fantastica baia di Chalkos con, a mio avviso, la più bella spiaggia dell’isola. La spiaggia di ciottoli bianchi è posta in una baia alta e rocciosa davvero stupenda, l’acqua assume colorazioni dal blu al verde al turchese davvero suggestive, la giornata qui è tutta da godere, tra una immersione nei fondali pieni di vita e colori ed una passeggiata a caccia di scorci e vedute davvero magnifiche. Altra spiaggia che merita è senza dubbio Vroulea sul capo meridionale dell’isola. D’altra parte si dice che da queste parti sia nata Afrodite che, venendo dal mare, abbia lasciato dietro di se un posto di fantastica bellezza.
Chalkos
Ritornando verso la zona centrale di Kythira, poco a nord di Avlemonas, superato il solitario e unico eremo di Agios Stephanos, troviamo Diakofti la località più…come dire“caraibica” di Kythira avendo una spiaggia di sabbia bianca finissima, un fondale basso e un lungomare di palme da dattero. Detto questo però devo dire che l’amministrazione dell’isola sta pensando bene, visto che l’aerea è riparata dai venti anche grazie all’isola di Makronissi, di costruire un grande porto distruggendo cosi tutto!! Il paesaggio, la spiaggia e i bei fondali…no comment !!
Diakofti
Altro paese da visitare è Potamos, forse il più grande dell’isola, che si trova nella zona nord vicino Agia Pelagia. Il paese è interessante sia per la classica atmosfera rurale che si respira e sia per il grande mercato che vi si tiene in vari giorni della settimana. Da qui, se si vuole, si può puntare ancora a nord verso Platia Ammos, un paesino pittoresco con una discreta spiaggia, e verso il Capo Spathi, il punto più a nord di Kythira da dove si gode di una magnifica vista sulla costa, altrimenti si può affittate di nuovo una barca e girare la splendida e deserta costa nord ricca di insenature e spiaggette nascoste davvero incantevoli e accessibili solo via mare (io ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di tartarughe).
Altre spiagge tutte da vedere sono Fyri Ammos e Komponada sulla costa est e Melidoni sulla costa sud-ovest che si consiglia di raggiungere senz’altro via mare. Ma se avete tempo e voglia, e volete visitare un luogo magico e fuori dal mondo, dovete andare a visitare l’isolotto di Andikythira a 2 ore di barca verso sud. Ad Antikythira sembra davvero di essere sbarcati sulla terra di 2000 anni fa, ci sono 4 casette, un piccolo approdo e una spiaggia di sassi, ma è l’atmosfera antica che cattura cosi come la costa, assolutamente incontaminata.
Tornando a Kythira si osserva come il suo interno collinoso sia tutto o quasi ricoperto di ulivi che producono un ottimo olio e anche del buon numero di monasteri tutti architettonicamente molto belli ed immersi in luoghi altrettanto interessanti. Su tutti spicca il Monastero di Moni Mirtidio nei pressi di Limnaria.
paesaggio
Kapsali: la spiaggia
Un
altro itinerario che consiglio con tutto il cuore è un giro alla vicina
isoletta di Elafonisos. L’isola si trova a pochi km a nord di Kythira, molto
vicino alla terraferma e vi si arriva in un’oretta noleggiando una barca a
Platia Ammos o Agia Pelagia.
Elafonisos
è piccola, si può girare in una giornata, ma è assolutamente straordinaria
piena di pini e cedri, con un piccolo porticciolo, qualche taverna e qualche
alloggio e si fa amare anche grazie a due bellissime spiagge: Simos, sulla bella
baia di Frago e Sarakiniko, autentici gioielli, tranquilli ed incontaminati, mai
pieni di gente e con un acqua più che trasparente e dai colori tropicali
stupendi.
Elafonisos
Simos
Visitare Kythira è, in definitiva un’immersione in una Grecia che, purtroppo, sta scomparendo per far posto ad un luogo sempre bello e attraente ma con molta magia in meno, magia che qui invece è quasi intatta è pronta a manifestarsi a chiunque voglia vederla e viverla.
Alla prossima !! Marco Paradiso