Irlanda

Diario di viaggio 2006

di  Arianna e Michele

 

…..Un posto dove l’umanità è soverchiata da qualcosa di grande,un luogo dove la natura è sovrana,modellata soltanto dagli eroi e dalle leggende….

  

31 MARZO

 -Dublino (aeroporto),Naas,Portlaoise,Rosacrea,Nenagh,Limerick,Bunratty,Ennis,Ennistimon,Lahinch,Liscannor 

 

1 APRILE

-Cliffs of Moher,Doolin,Fanore,Black head,Ballyvaughan,Poulnabrone,Carran,Kinvarra,Galway(solo transito),Spiddal,Rossaveel,Kinvara,Maam Cross,Clifden

 

2 APRILE

-Cleggan,Letterfrack,Leenane,Maam Cross,Oughterard,Galway,Ballinasloe,Athlone,Portmarnock,Malahide

 

  

3 APRILE

-Dublino città

                                

 

 

Diario di Viaggio

  

Venerdì 31 marzo:

Partiamo da Milano Linate con un volo della Air Lingus alle ore 11.30 e dopo circa due ore e mezza di volo giungiamo a  Dublino.Appena atterrati ci rendiamo conto che il tempo non promette nulla di buono e infatti,dopo pochi secondi,inizia a scendere una pioggia che si rivelerà insistente per alcune ore.

Dopo aver sbrigato le solite pratiche ed il ritiro bagagli, ci dirigiamo al banco della Hertz:qui infatti dobbiamo ritirare l’auto,noleggiata precedentemente tramite internet.Si rivelerà una scelta perfetta che ci permetterà di spostarci in tutta comodità nei giorni successivi.

All’uscita, un piccolo bus  ci porta ad un “deposito” dove si trovano numerose auto,compresa la nostra;all’ufficio adiacente compiliamo alcuni documenti con i nostri dati personali e subito dopo ci vengono consegnate le  chiavi.

Dopo aver percorso alcune rotonde ,ci lasciamo l’aeroporto alle spalle;percorriamo un tratto di tangenziale cercando di seguire le indicazioni per Galway,nostra prossima meta,ma i numerosi incroci con relativi semafori,il traffico,la pioggia e la guida a sinistra finiscono per farci “saltare” l’uscita autostradale per la cittadina…

Così,non avendo altra scelta,decidiamo di proseguire in direzione Limerick per poi risalire lungo la costa,ma questo solo in serata….

Una volta fatta un po’ di pratica con la guida,seguiamo le indicazioni stradali(molto chiare) e tutto sembra più facile;la strada è poco trafficata e ,in breve tempo, raggiungiamo la contea di Kildare che è una tra le più ricche d’Irlanda grazie ai suoi fertili terreni e alla presenza di alcuni allevamenti di cavalli di razza che sono tra i migliori del mondo.Oltre ai terreni agricoli sono presenti una vasta distesa di paludi a nord-ovest e ampie praterie a sud,nel Curragh.

Incrociamo le uscite per la cittadina di Naas e più avanti per Kildare,sede di un mercato e di una cattedrale ma entrata ormai a far parte della periferia di Dublino.

Siamo circondati da vastissimi prati di un verde sublime;qua è là piccoli puntini bianchi…sono le pecore che incontrerete sempre numerosissime su tutto il territorio irlandese.

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Entriamo poi nel Laois,contea poco visitata,posta nel cuore dell’Irlanda e circondata da ogni lato da contee che non si affacciano sulla costa.Per molti infatti,è solo un luogo da attraversare velocemente lungo il percorso verso Limerick o Cork,ma a chi vuole visitarlo offre alcuni piacevoli cittadine di campagna,le incontaminate Slieve Bloom Mountains e una rete di fiumi e sentieri.Portlaoise è il centro amministrativo e dei servizi della contea anche se non possiede attrattive tali da trattenere a lungo il visitatore;meritano comunque una visita le Slieve Bloom Mountains che si stagliano ad ovest e l’imponente Rock of Dunamoise situata a 6 km a est di Portlaoise.

Dopo pochi chilometri ci addentriamo nella contea di Tipperary che non ha sbocchi sul mare ma occupa una buona parte delle Midlands meridionali irlandesi e vanta un suolo molto fertile.

Superiamo Roscrea,graziosa cittadina che costituisce il luogo ideale per fare tappa tra Dublino e Limerick;a circa 30 chilometri a ovest,sempre lungo la N7,si trova l’animata cittadina di Nenagh dove sorgono le rovine del Nenagh Castle.Nenagh costituisce il punto di accesso alla riva orientale del Lough Derg,zona popolare per la pesca e le gite in barca.

Proseguiamo il nostro percorso verso Limerick situata nell’omonima contea.Il paesaggio è costituito prevalentemente da coltivazioni agricole pianeggianti,fatta eccezione per la zona meridionale dove,al confine con la contea di Tipperary,si ergono le solitarie estremità occidentali delle Galtee Mountains.

La città di Limerick che si estende sulle sponde del fiume Shannon offre uno stridente contrasto con questo paesaggio,ma possiede luoghi di interesse storico in grado di soddisfare anche il viaggiatore più esigente.Circa 10 chilometri a sud della città si trovano gli affascinanti siti archeologici di Lough Gur,mentre a pochi chilometri in direzione sud-ovest c’è il villaggio di Adare che possiede alcune belle chiese,castelli in rovina e rustici cottage.

Non ci addentriamo nella città,ma pecorriamo una parte della periferia per proseguire nella direzione di Ennis;lungo la N18 sorge Bunratty famosa per il suo castello che domina l’estuario del fiume Shannon e che si è mantenuto in ottime condizioni;merita sicuramente una visita.

Più avanti la cittadina di Ennis,capoluogo della contea di Clare e città commerciale molto attiva nonché una delle località più grandi della Repubblica;decidiamo di sostare qui per mangiare qualcosa.

Non c’è però una vasta scelta di locali, che si limita ai ristoranti (peraltro abbastanza costosi) o ai fast food;così,indecisi sul da farsi,chiediamo consiglio a due passanti che ci indirizzano ad un pub che si trova nelle vicinanze: “Brogan’s”,al 24 di O’Connell street.Qui il cibo è decisamente irlandese e noi optiamo per un “Piatto del giorno” (manzo con verdure) e un cheeseburger,serviti entrambi con delle patatine fritte;una Guinness e una Beamish Red Ale che sorseggiamo con calma.Il tutto, 23,45 euro.

Decisamente ristorati,proseguiamo lungo la costa in cerca di una sistemazione per la notte;sul nostro procedere incrociamo Ennistimon città piacevole con ottimi pub e,più avanti,a circa 3 chilometri, Lahinch una cittadina piena di vita con tanti ristoranti e fast food.La città sorge in una baia protetta,la Liscannor Bay e presenta una bella spiaggia.

Poi lungo la R478 che piega a nord verso le Cliffs of Moher e Doolin sorge Liscannor,un piccolo villaggio di pescatori che ha dato il proprio nome ad una pietra locale simile all’ardesia e che viene utilizzata per rivestire pavimenti,muri e tetti.Sulla destra notiamo subito l’insegna luminosa di un B&B,il “Sea Heaven” situato in un posto tranquillo a sud della città.La camera doppia costa 30 euro a testa,colazione compresa.Accettiamo e dopo una bella doccia ristoratrice torniamo a Lahinch per una pinta di buona birra in uno dei tanti pub presenti.

La serata sembra tranquilla,poche persone si aggirano fuori e dentro il locale;ad una certa ora però gli animi sembrano risvegliarsi… ed ecco musica dal vivo,ballerini improvvisati con birra alla mano,e noi non possiamo fare altro che lasciarci andare all’allegria generale…

 

   

 

Sabato 1 aprile:

Svegli di buon mattino,ci accoglie una colazione super nutriente:una tipica irlandese con uova,pudding,salsiccia e pomodori,l’altra invece a base di salmone e uova strapazzate.Tutto rigorosamente accompagnato da caffè,alcune fette di pane tostato,marmellata,burro e il famoso “soda bread”.

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L’itinerario di oggi prevede una visita alle Cliffs of Moher per poi addentrarci nella zona del Burren,risalendo fino al Connemara.

La località in cui si trovano le scogliere è di facile accesso,sul lato a destra della strada principale,ovvero la R 478 giungendo da Liscannor.Le vertiginose Cliffs of Moher rappresentano una delle meraviglie del paese che si innalzano fino all’impressionante altezza di 203 metri,ripidissime e scoscese;un tratto di costa che corre per 8 chilometri tra Hag’s Head e la O’Brien Tower.

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La giornata è abbastanza limpida,ventosissima e lo sguardo si perde dalle isole Aaran al Connemara,ai monti del Kerry in uno stemperarsi di colori che tocca tutti i toni del blu e del verde.

Ci troviamo ormai nel Burren,ossia la regione tra Corofin,nel Clare settentrionale, e Kinvara nella contea di Galway che si estende fino alla costa atlantica.E’ un paesaggio unico e straordinario nel suo genere;in tutta l’Irlanda si trovano ben pochi posti che possano competere con i paesaggi mozzafiato del Burren.

La parte settentrionale della contea è un luogo unico dove la pietra calcarea è coperta qua e là da ciuffi di fiori selvatici dai colori vivaci e la vasta distesa dell’oceano si fonde con l’azzurro del cielo.

Il termine antico “Boireann” è l’antico nome celtico che significa “paese roccioso”:una descrizione semplice ma estremamente chiara che rende bene l’immagine di questa zona completamente lastricata di lucido calcare di origine carsica.Il terreno calcareo,noto come “clints” sembra una distesa di ossa sparse per le colline scoscese.Nelle fessure tra le rocce umide e riparate chiamate “grykes” in primavera nascono fiori che conferiscono al Burren un ulteriore fascino.Ma la vera attrattiva di questi luoghi è rappresentata dalla meravigliosa natura dove sorgono deliziosi villaggi,in particolare lungo la costa e nella parte meridionale della regione.La fascia costiera del Burren è estremamente frastagliata,con  poche spiagge e splendide costiere calcaree mentre l’interno è caratterizzato da un paesaggio fatto di colline rocciose.Le “green roads” sono le antiche statali del Burren che attraversano colline e valli raggiungendo gli angoli più sperduti della regione;sono spesso utilizzate dagli escursionisti e da qualche contadino e molte di esse sono segnalate.

Lungo la strada si trova Doolin, che si estende per diversi chilometri e nonostante l’isolamento e il paesaggio desolato senza alberi vanta alcuni dei migliori pub di tutta la parte occidentale dell’Irlanda,un paio di buoni ristoranti e caffè ed una vasta offerta di ottimi ostelli e pensioni.Rappresenta inoltre un ottimo punto di partenza per visitare il Burren ed è il luogo da cui partono i traghetti per le Aaran Islands.

Bisogna percorrere ancora un po’ di strada per giungere a Fisherstreet,la parte bassa del villaggio dove si trova un popolare ostello e alcuni negozietti.

Fanore è poco distante da Doolin e sorge a circa 5 chilometri da Black Head;è una striscia di costa più che un villaggio con una bella spiaggia sabbiosa orlata da una lunga serie di dune.

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Proseguendo si giunge a Black Head, il punto più nord-occidentale del Clare;è una brulla e imponente montagna di roccia calcarea a picco sul mare.La strada principale gira intorno e Black Head proprio sopra il mare.Sulla punta settentrionale del promontorio si trova anche un faro automatico.

Ma il fascino del Burren è concentrato nella zona di Ballyvaughan, dove il terreno arido delle colline cede il posto a un tranquillo angolo verde affacciato sulla Galway Bay.
E’ il posto ideale in cui fermarsi per vedere la parte settentrionale del Burren. Il villaggio si trova in corrispondenza dell’incrocio tra la N 67 e la strada costiera R 477.Seguiamo la N67 verso sud per visitare il Poulnabrone Dolmen. Il sito si trova a circa 8 chilometri a sud di Aillwee Eed è visibile dalla R480.Per raggiungerlo basta seguire il sentiero che si stacca dalla strada.
Il Poulnabrone Dolmen, noto anche come Portal tomb è uno dei monumenti più antichi d’Irlanda.Il dolmen,una grande lastra di pietra,si erge circondato da una distesa di roccia calcarea e fu costruito più di 5000 anni fa. Durante gli scavi del 1986 furono trovati,oltre a frammenti di vasellame e gioielli,i resti di 16 persone.

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Dopo una breve visita riprendiamo la strada che ci porta a Carran,piccolo,anzi minuscolo villaggio che per certi versi è un luogo pittoresco.All’incrocio vicino alla chiesa,si trovano alcuni cartelli che segnalano l’isolato Burren Perfumery & Floral Centre:il centro,che utilizza i fiori selvatici del Burren per creare le sue magnifiche essenze,è l’unica profumeria artigianale d’Irlanda.Qui assistiamo anche ad una proiezione audiovisiva sulla flora della regione.

Sotto Carran si trova un turlough,uno dei più belli d’Irlanda,chiamato Carron Polje.Polje è un termine jugoslavo universalmente usato per indicare depressioni poco profonde che nella stagione invernale si riempiono di acqua e che in estate si prosciugano permettendo la crescita di una rigogliosa vegetazione utilizzata per il pascolo.
Il tratto di costa tra Ballyvaughan e Oranmore forma calette e penisole,alcune delle quali meritano una deviazione. Le ripide colline calcaree del Burren settentrionale incontrano ormai i bassi terreni agricoli che fanno parte della còntea di Galway.

Per il pranzo ci fermiamo al Linnane’s bar o Lobster bar che si trova nella località denominata New Quay;si tratta di un pub sulla costa,conosciuto per il pesce fresco.Scegliamo una zuppa del giorno (di carote) e una zuppa di pesce accompagnati da una Guinness ed una Carlsberg per un totale di 17.50 euro.

Riprendiamo il nostro viaggio sotto una pioggia scrosciante ed un vento insistente che sembra non voler diminuire di intensità;da New Quay ci dirigiamo ormai verso la città di Galway.

Le spiagge isolate sembrano trovarsi ai confini della terra e il cielo cupo che ci sovrasta evidenzia i colori del paesaggio che variano dal marrone ruggine a verde e blu profondi.Le isole che emergono a poche miglia dalla costa sembrano lontane secoli.Questo posto ammalia il mio cuore…

Giungiamo a Galway ma il nostro non è che un semplice passaggio;la visiteremo con calma al nostro ritorno,sul percorso a ritroso che ci riporterà a Dublino.

Attraversiamo velocemente la cittadina e proseguiamo, addentrandoci sempre più in quella che è la regione del Connemara.

Regione dai paesaggi incontaminati  e al tempo stesso desolati,non delude le nostre aspettative.Si estende subito a nord-ovest della città di Galway ed è un incredibile mosaico di torbiere,vallate solitarie,montagne color cenere e laghetti profondi che scintillano al sole.

Nel cuore del Connemara si innalzano le Maumturk Mountains e le grigie cime di quarzo dei Twelve Bens.La strada che da Spiddal va verso ovest (R 336)ad un certo punto piega verso nord  attraversando l’intera regione e collegando una serie di villaggi gaeltacht(dove si parla l’irlandese)con alcune località balneari.

Da Galway ci spostiamo in direzione ovest e percorriamo la strada costiera che  passa per Salthill,Barna e Spiddal.Il viaggio da Maam Cross in direzione nord-ovest a Legnane conduce attraverso la cosiddetta regione di Joyce,una splendida zona montuosa.

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Situato a 17 chilometri a ovest di Galway, Spiddal è un grazioso borgo,piccolo ma vivace,con un paio di buoni pub.Noto che ci sono alcune delle più belle case d’Irlanda,ma leggo che questo è dovuto agli incentivi che lo stato ha dato agli abitanti per ristrutturare o per costruirne di nuove.In questo modo,non solo si evita lo spopolamento del paese,ma si spinge gli abitanti a rimanere in zona e,in questo modo,si è preservato l’uso della lingua gaelica.

Da Spiddal seguiamo la direzione per Maam Cross  e, da qui ,verso Clifden.Questa cittadina,capoluogo del Connemara,sorge in una bella posizione all’inizio della stretta insenatura della Clifden Bay dove il fiume si getta nel mare. Clifden dista circa 80 chilometri da Galway ed è un ottimo posto per la villeggiatura e per chi vuole godersi il mare(oltre ai Twelve Bens).I suoi edifici vittoriani e le guglie appuntite delle chiese invitano a una fermata.Anche la campagna circostante offre divertenti passeggiate attraverso i boschi e lungo la Sky Road che domina dall’alto la spiaggia.Da Clifden ci spostiamo in direzione ovest proprio per percorrere la Sky Road,una specie di circuito ad anello di circa 12 chilometri che si snoda su un paesaggio costiero aspro ma molto suggestivo.Giungiamo così in località Kingston e poi facciamo ritorno verso Clifden percorrendo però la Lower Sky Road;pochi chilometri più avanti ci fermiamo in un grazioso quanto suggestivo B&B,il “Rockmount House”
La stanza qui costa 28 euro a persona,colazione compresa.Tutto intorno è così bello,la gente così ospitale che decidiamo di fermarci qui per la prossima notte….Dalla finestra della camera si gode di uno panorama magnifico che spazia dal verde dei prati,al marrone delle scogliere che si vedono in lontananza,al blu splendente del cielo sereno.Facciamo una breve passeggiata nei dintorni seguendo un piccolo sentiero che si diparte proprio dal B&B giungendo infine sulle scogliere che sorgono a picco sul mare.

Solo il tempo per un paio di foto perché il vento che soffia è davvero freddo….

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Per cena facciamo ritorno a Clifden e,dopo aver parcheggiato,andiamo alla ricerca di un paio di pub che,a detta della guida,servono cibo fino a tarda serata.Ma sfortunatamente in più di un pub hanno già chiuso la cucina;in uno di questi però ci “indirizzano” al piano di sopra che si rivelerà sede di un ristorante,l’ “E.J.Kings”.Ormai dentro scegliamo uno stufato irlandese (Irish Stew) , del pollo con erbe e patate,una Carlsberg e un sidro…37 euro.:!!!!!!

Sazi torniamo alla nostra “dimora”…

 

Domenica 2 aprile:

Il risveglio è dei migliori (è proprio il caso di dirlo):c’è un bellissimo cielo terso dopo il diluvio notturno,il sole è già alto.Oggi la colazione è costituita dal piatto tipico irlandese (pudding,salsiccia…) e da una a base di frutta e yogurt accompagnato dai soliti pane tostato e caffè.

Oggi ci muoveremo in direzione di Galway ma scegliamo di percorrere (almeno per una parte)la strada costiera,che dovrebbe passare in mezzo ad alcuni piccoli ma interessanti paesini.Infatti,poco più avanti,a circa 16 chilometri da Clifden,in direzione nord-ovest,sorge Cleggan,un piccolo villaggio di pescatori.Alcuni turisti si fermano in questo luogo unicamente per prendere il traghetto che salpa per Inishbofin Island ma sembra il posto ideale per lunghe cavalcate sulla spiaggia.

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Ci immettiamo poi sulla N59 ed il primo centro abitato che incontriamo è Letterfrack;in realtà si tratta solo di un incrocio con alcuni pub ed alcuni B&B ma il paesaggio è molto grazioso,immerso nei boschi.Letterfrack si trova al limitare del Connemara National Park che occupa un’area di 2000 ettari di terreno formato da torbiere,montagne e brughiere.Al centro visitatori è possibile chiedere informazioni relative alla flora,alla fauna e alla geologia del parco e vedere le cartine e i vari sentieri.

Alcuni dei rilievi della catena dei Twelve Bens,tra cui Benbrack e Benbaun,si trovano all’interno del territorio del parco,al cui centro si estende la Gleann Maçr (grande vallata),dove scorre il fiume Polladirk.

Pochi chilometri a est di Letterfrack,verso l’estremità settentrionale della pittoresca Lough Inagh Valley,si trova la Kylemore Abbey.La dimora del XIX secolo dalla struttura neogotica simile ad un castello fu costruita per volere di un facoltoso uomo di affari inglese,il quale,era rimasto affascinato da questi luoghi.Durante la seconda guerra mondiale un gruppo di suore benedettine originarie del Belgio si stabilirono a Kylemore trasformandola in un’ abbazia.L’edificio è imponente e sorge in una splendida posizione sul Kylemore Lake e senza pagare si può fare una passeggiata intorno al lago e nel bosco circostante.

Proseguiamo verso Leenane il cui antico nome irlandese (An Lìonàn),significa “gola” e  si riferisce a Killary Harbour.Esso è una stretta insenatura che assomiglia ad un fiordo punteggiata dalle boe e dagli allevamenti di cozze e utilizzata come porto.Più avanti,circa all’altezza del km 27 lungo la nazionale,sorge Oughterard che collega Clifden e Galway.E’ definita come “la porta del Connemara” e,in effetti, guardando subito a ovest rispetto alla città,l’occhio può spaziare su un vasto panorama fatto di laghi,montagne e torbiere che,a mano a mano che si procede verso ovest,diventa sempre più spettacolare.Oughterard è una cittadina graziosa e richiama moltissimi pescatori,attratti dal Lough Corrib subito a nord della città.Lungo più di 48 chilometri e con una superficie che supera i 2000 kmq,il Lough Corrib è il lago più grande di tutta la Repubblica d’Irlanda e separa la parte occidentale della Contea di Galway dal resto del paese e conta 360 isole,la più grande delle quali si chiama Inchagoill.Il lago è famoso per il salmone,la trota di mare e la trota di torrente.

Questa regione però è nettamente diversa dai paesaggi selvaggi e desolati del Connemara e dalla costa occidentale della contea; qui il territorio è prevalentemente pianeggiante e,grazie al substrato calcareo,ha un terreno fertile e ben drenato.

Finalmente giungiamo a Galway,città di cui si innamora tanta gente…Non è una città ricca do monumenti e musei ma compensa questa sua carenza con atmosfera,eleganza e divertimenti.Da sempre attrae una folla di artisti,musicisti,attori,intellettuali e giovani.La strada principale che si snoda serpeggiante per la città, e dove si affacciano caffè e pub, è chiusa al traffico per la maggior parte del giorno ed è affollata e vivace.

Il centro di Galway è estremamente raccolto e si sviluppa sulle due sponde del fiume Corrib che collega il Lough Corrib con il mare.

Passeggiamo per le vie della cittadina giungendo a Eyre Square,la piazza attorno a cui ruota la parte orientale della città anche se,quanto ad aspetto e posizione,non è nulla di speciale.Il lato orientale della piazza è occupato quasi ineteramente da un edificio in arenaria che risulta essere un hotel.

Attraversiamo il Wolfe Tone Bridge,il ponte che ci conduce nel quartiere storico,ma completamente rifatto di Claddagh.In origine infatti,Galway era un villaggio di pescatori situato nella zona Claddagh ma in seguito questo borgo divenne un’importante città fortificata.

Per pranzo compriamo un paio di panini in uno dei tanti piccoli negozi che si trovano ad ogni angolo.

Il nostro viaggio poi prosegue verso Dublino che dista ancora parecchi chilometri,per cui ci rimettiamo subito alla guida.

La prima città importante che incrociamo sulla nazionale N6, è Ballinasloe,il centro abitato più grande del Galway orientale.

Ci troviamo nella contea di Westmeath caratterizzata da laghi e pascoli rigogliosi.Athlone ne è il capoluogo ed è una città di importanza storica,principalmente in virtù della sua posizione strategica a metà del corso del fiume Shannon.

Athlone è anche famosa per la sua tradizione culinaria.

A sud la contea di Offaly.Qui il passato costituisce parte integrante del presente:il paesaggio pianeggiante è infatti costellato dalle rovine dei monasteri,le città sono  ricche di storia e la località ecclesiastica di Clonmacnoise,grande vanto della contea è uno dei luoghi più famosi e visitati d’Irlanda.

L’elemento geografico predominante della contea è il paesaggio piatto e paludoso che ricorre ad intervalli regolari.A est le selvagge e talvolta desolate Slieve Bloom Mountains offrono splendidi itinerari a piedi.

Clonmacnoise fu una delle più importanti città monastiche dell’Irlanda.Il sito consiste in un campo cinto da mura contenente numerose chiese antiche,high cross,torri rotonde e tombe in ottimo stato di conservazione.L’area circostante è un terreno paludoso noto come Shannon Callows,in cui crescono molte piante selvatiche.

Non ci fermiamo perché Dublino è ancora lontana…

Infatti ci arriviamo quasi due ore dopo ma decidiamo di non pernottare a Dublino città ma di cercare un posto tranquillo in una zona non molto lontana dal centro.

Percorrendo la M50 ci dirigiamo quindi verso Portmarnock,piccola località sul mare e una volta qui proseguiamo fino a raggiungere Malahide.E’ situata circa a 13 chilometri a nord di Dublino ma è stata praticamente inglobata dall’espansione verso nord di quest’ultima;nonostante ciò ha conservato il suo grazioso porticciolo.La principale attrattiva di questa località è costituita dai 101ettari della Malahide Demesne (tenuta di Malahide) che racchiude il Malahide Castle.Accanto al castello si trovano i Talbot Botanic Gardens.

A lato della strada principale vi sono molte insegne di B&B e noi svoltiamo in una stradina a destra che ci conduce al “Biscayne House”:ci viene mostrata la camera doppia che costa 32,50 euro a testa.Il posto è tranquillo e i “padroni di casa” sono simpatici per cui non perdiamo altro tempo e portiamo i nostri bagagli in camera.

Più tardi usciamo per curiosare un po’ nei dintorni e ci incamminiamo lungo la coast road (strada costiera) che porta al centro di Malahide.Una volta giunti qui entriamo in un pub molto caratteristico:il “Jack Gibney”.Dal di fuori sembra un posto molto tranquillo ma appena entriamo scopriamo che c’è tanta di quella gente che ci tocca restare in piedi per un po’,fin quando più tardi si libererà un tavolo.L’atmosfera è molto movimentata con un andirivieni continuo di persone di tutte le età,apparentemente così diverse tra loro.

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Visto che siamo qua approfittiamo anche per prendere qualcosa da mangiare e la scelta cade su una specie di “piadina arrotolata” definita “chicken wrap” a base di pollo,cipolle ed altre verdure(????) patatine fritte,e della salsa maionese;il tutto annaffiato da birra e sidro.

Ad una certa ora decidiamo di fare ritorno al B&B che in realtà è un po’ distante,quindi ci affrettiamo cercando di affrontare il vento ed il freddo come meglio possiamo…

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Lunedì 3 aprile:                     

Oggi è il nostro ultimo giorno in Irlanda e ovviamente non può mancare una visita alla città di Dublino.Nei giorni precedenti più di qualcuno ci aveva sconsigliato di andare nel centro di Dublino in auto proprio perché il centro città è molto trafficato.Così dopo la colazione (anche oggi più o meno la solita),decidiamo di recarci in città usando uno dei tanti autobus che transitano per Malahide. Il “padrone di casa” si offre di darci un passaggio fino al centro di Malahide così approfittiamo.In una dei tanti negozi di alimentari sparsi qua e là compriamo due biglietti per Dublino:entrambi comprendono due corse e costano 3,60 euro l’uno.

Attendiamo il passaggio dell’autobus n° 42 sul marciapiede di fronte alla San Sylvester Church;poco dopo saliamo a bordo diretti verso Dublino.

Il tempo necessario per raggiungere la città si rivela breve:poco più di mezz’ora per giungere nel centro città.Il capolinea dell’autobus è situato in Abbey Street Lower,nei pressi dell’ Abbey Theatre.

Il teatro è a due passi dalla via principale di Dublino,O’Connell Street,che raggiungiamo in breve tempo.La via è la più importante ed imponente della città.Costruita all’inizio del XVIII secolo,in origine si chiamava Drogheda Street.

Immediatamente a sud del fiume,sorge l’O’Connell Bridge e ,oltre questo,si estende il  quartiere di Temple Bar e il complesso del famoso Trinity College.Ci incamminiamo in tale direzione  fino a giungere in College Street dove sorge la famosa università di Dublino.Situata di fronte al College Green,l’entrata principale del college,ossia quella di Front Gate ci porta ad un’area aperta divisa in Front Square,Parliament Square e Library Square.Questa parte del complesso universitario è dominata dal Campanile costruito verso il 1852;alla sua destra una statua di George Salmon che fu rettore del collegio.

A sud della piazza si trova la Old Library che conserva numerosi testi antichi,unici al mondo:il Book Of Kells è senz’altro la maggiore attrattiva del Trinity College.Questo manoscritto risale infatti all’800 D.C. e venne probabilmente redatto dai monaci del monastero dell’isola di Iona,situato sulla costa occidentale della Scozia.Il Book Of Kells contiene i quattro vangeli del nuovo testamento,vergati in latino,oltre a prefazioni,riassunti e altri scritti.

Una visita veloce passando accanto alla cappella contenente degli splendidi stucchi,al Public Theatre,alla Berkeley Library esempio di miglior edificio della architettura moderna in Irlanda.
Sbuchiamo alla fine in Nassau Street sul cui percorso sorge Merrion Square con il suo ben tenuto Archbishop Ryan Park e gli eleganti edifici georgiani.Nell’angolo nord-occidentale della piazza vi è una statua di Oscar Wilde che trascorse buona parte della sua vita proprio all’1 di Merrion street.

Passiamo accanto all’ Huguenot Cemetery ,il piccolo cimitero ugonotto che risale al 1693 quando molti ugonotti si rifugiarono in Irlanda, per giungere poi all’entrata del St.Stephan’s Green.

Quest’area verde,un parco di circa nove ettari, era in origine un terreno di proprietà comune in cui avvenivano le fustigazioni,le impiccagioni e i roghi pubblici;l’entrata principale è costituita dal Fuslier’s Arch(arco dei fucilieri)ed è situata nell’angolo nord-occidentale.I begli edifici che circondano St.Stephan’s Green risalgono per la maggior parte all’apogeo dell’epoca georgiana di Dublino,tra la metà e la fine del XVIII secolo.

Di fronte al lato occidentale del parco si trovano la Unitarian Church (chiesa unitariana) che risale al 1863 e il Royal College of Surgeon (collegio reale di chirurgia) che presenta una delle più belle facciate nei dintorni di St.Stephan’s Green.

Ad ovest  si estende il dedalo di vie che costituisce Temple Bar,stretto tra Dame St e il fiume.E’ una della zone più antiche di Dublino,ma nel corso degli anni ’90 i suoi cadenti edifici e le viuzze acciottolate sono stati ristrutturati,cosicché oggi Temple Bar è divenuta la parte più frequentata del centro cittadino.

In questa zona si trovano piccoli musei e gallerie,ma il principale richiamo sono i suoi pub e ristoranti.

Dame St,che forma in parte il limite meridionale di Temple Bar,collega la Dublino nuova (che si sviluppa intorno al Trinity College e Grafton Street) con la città vecchia, nella quale giungiamo poco dopo,che comprende le cattedrali di Christ Church e St Patrick.

La zona nella quale sorge la Christ Church Cathedral costituiva il centro della Dublino medievale,con il Dublin Castle,il Tholsel (municipio) e l’originale edificio del Four Courts (demolito nel 1796)nelle immediate vicinanze.

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In origine la cattedrale,costruita dai danesi nel 1038,era in legno,ma fu ricostruita in pietra nel 1772.Per gran parte della sua storia,la Christ Church fu in competizione con la vicina St Patrick’s Cathedral.Come quest’ultima,anche la Christ Church conobbe un periodo di abbandono tra il XVIII e il XIX secolo e quando iniziarono i lavori di restauro era ormai ridotta quasi completamente in rovina.

Anche la vicina St Patrick’s Cathedral ha avuto una storia piuttosto drammatica ed è stata danneggiata da tempeste ed incendi;l’edificio attuale risale al 1190 o al 1225 ed il suo aspetto è in gran parte il risultato di alcuni restauri eseguiti nel 1864.

Nel pomeriggio,dopo un panino veloce consumato sulle panchine del parco accanto alla cattedrale,percorriamo in gran tranquillità Grafton St.Oggi è la zona commerciale più pittoresca ed elegante della città ed è piena di vita e di divertenti artisti di strada.Oltre ai raffinati negozi sono presenti alcuni grandi magazzini e centri commerciali.

Ci ritroviamo infine su O’Connel St e da qui proseguiamo verso Abbey St lower dove attendiamo l’autobus per fare ritorno a Malahide.

In serata visitiamo Howth,poco distante.La sagoma della Howth Peninsula costituisce l’estremità settentrionale della Dublin Bay.

Il porto di Howth fu costruito tra il 1807 ed il 1809 e all’epoca era il principale porto di Dublino per le navi postale provenienti dall’Inghilterra.Ormai da molto tempo il porto non è più usato per i traffici mercantili ma Howth è rimasto un importante centro per la pesca e la nautica di diporto,oltre che una graziosa cittadina caratterizzata da ripide stradine che corrono verso il lungomare.

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Nel ritorno a Malahide ci fermiamo per la nostra ultima cena tipica irlandese:fish and chips……

Arianna e Michele

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L'Irlanda mi ha dato l'impressione di essere un paese così tranquillo in cui ci si sente bene, molto bene...

Un paese che mi ha reso sereno e veramente libero...

I grandi spazi verdi, le coste dolci ma anche brusche, i paesaggi in cui la natura è fiera e grande...

L'Irlanda mi ha reso il cuore ancora più leggero, cuore che con Arianna è sempre più felice...

Michele

 

 

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