India
Diario di viaggio 2006
INDIA
2006
|
||||
Day |
Data |
Itinerario |
Pernottamento |
|
0 |
Gio
3/8 |
MILANO
- LONDRA |
|
|
1 |
Ven
4/8 |
LONDRA
- DELHI |
DEL |
Hotel
Ajanta |
2 |
Sab
5/8 |
DELHI
(Tour old/new Delhi) |
DEL |
|
3 |
Dom
6/8 |
DELHI – VARANASI |
VAR |
Hotel
Alka |
4 |
Lun
7/8 |
VARANASI |
VAR |
|
5 |
Mar
8/8 |
VARANASI |
VAR |
|
6 |
Mer
9/8 |
VARANASI
– AGRA |
- |
- |
7 |
Gio
10/8 |
AGRA |
AGR |
Hotel
Atithi |
8 |
Ven
11/8 |
AGRA
- FATEHPUR SIKRI - BHARATPUR |
BHA |
The
birdesr's inn |
9 |
Sab
12/8 |
BHARATPUR–
ABHANERI - JAIPUR |
JAI |
Sunder
Palace Guest house |
10 |
Dom
13/8 |
AMBER
e JAIPUR |
JAI |
|
11 |
Lun
14/8 |
JAIPUR
– PUSHKAR |
PUS |
Green
park hotel |
12 |
Mar15/8 |
AJMER
e PUSHKAR |
PUS |
|
13 |
Mer
16/8 |
PUSHKAR
- UDAIPUR |
UDA |
Kankarta
Haveli |
14 |
Gio
17/8 |
UDAIPUR |
UDA |
|
15 |
Ven
18/8 |
UDAIPUR |
UDA |
|
16 |
Sab
19/8 |
UDAIPUR
– RANAKPUR |
RAN |
|
17 |
Dom
20/8 |
RANAKPUR
– JODHPUR |
JOD |
Durag
Villas Guest House |
18 |
Lun
21/8 |
JODHPUR-
JAILSALMER |
JAI |
Padam
Niwas Guest house |
19 |
Mar
22/8 |
JAILSALMER |
JAI |
|
20 |
Mer
23/8 |
JAILSALMER
- BIKANER |
BIK |
Hotel
Jaswant bhawan |
21 |
Gio
24/8 |
BIKANER
- DELHI |
- |
- |
22 |
Ven
25/8 |
DELHI |
DEL |
|
23 |
Sab
26/8 |
DELHI
- LONDRA - MILANO |
|
|
3
Agosto 2006
Il
Viaggio
Sveglia
e caffè, barba e bidè, presto che perdo il tram...ops, l'aereo! Pioggia, coda
in tange, coda in aeroporto, ancora coda ed infine volo per Delhi via Londra. In
aeroporto, a Heatrow, vedi tutto il mondo scorrerti davanti agli occhi.
Riflessione aeroportuale: “se un caffè medium equivale a ½ litro, quanti km
faccio con un big?”. Partiamo in serata per Delhi e il viaggio sarà, per me,
insonne.
4
Agosto 2006
Il
battesimo del fuoco
Siamo
al nostro primo giorno nel subcontinente indiano; la prima impressione non è
così drammatica, ma è esattamente quello che mi aspettavo: mucche, trisciò,
biciclette, tuc tuc, moto, cani, venditori ambulanti, scimmie, tassisti, capre,
mendicanti, una folla immensa, un girone dantesco che si fonde in un unico luogo
che sono le strade di Delhi. Oggi solo un piccolo tour, compriamo i biglietti
del treno, ci organizziamo per il giro di old/new Delhi da farsi l'indomani. La
stazione ferroviaria è n'ammasso di persone che bivaccano forse in attesa di un
treno, o forse anche no. Cinzia mi dice che l'inferno lo immaginava proprio come
l'incrocio tra Chelmford street e Gupta road....e forse lo è! Tutti suonano il clacson e, in alcuni punti, è impossibile passare. Ma
dove vanno tutti? E come fanno a capire chi suona a chi?
B-SIBE
327
Offerte da ciclotaxituctuctriscioisti
2
Tentate sole da parte dell'agenzia dell'hotel
1
megarutto dell'impiegato delle ferrovie
124
Sorry, I don't understand....
½
tentato furto del mio marsupio nella folla
5
Agosto 2006
Arrosto
vegetariano
Colazionati
partiamo con un autista nepalese alla scoperta di Delhi. Arriviamo nel cuore
della città vecchia e visitiamo subito il chowk con un clima ancora
accettabile. Pensando di visitare un tempio, ci ritroviamo, a piedi scalzi, nel
ricovero per gli uccelli malati all'interno del tempio jainista: alla faccia
dell'aviaria! Poi passiamo al tempio sikh dove ammiriamo splendidi uomini con i
classici turbanti coloratissimi. Infine visitiamo il forte rosso, il qual è
abbastanza fatiscente, ma lascia intravedere i fasti di un glorioso e ricco
passato. Indubbiamente è l'umanità, croce e delizia, che ci affascina
piuttosto che i luoghi. Purtroppo nessuno perde occasione per chiedere qualche
rupia i turisti per qualsiasi cosa; la parola d'ordine, per me, è desistere!
B-SIBE
357
MB di foto with Canon
14.275
colpi di clacson
100Rs
per un cavo USB
17
cali di tensione al minuto
3
litri di acqua a testa
2
cobra ed un pitone
2
peperoni flambè: io e Cinzia
6
Agosto 2006
La
cerimonia
Gambe
a pezzi e spalle burned. Taxi, clacson e aereo per Varanasi. L' aereo arriva un
po' in ritardo, ma giusto in tempo per recarci, dopo esserci districati tra un
dedalo di vie contorte, al main ghat dove è si svolge la “puja”. Il rituale
è molto pittoresco e si protrae per alcune ore alla luce del crepuscolo. Suoni,
canti, luci, incensi, fuochi creano una coreografia veramente suggestiva. Sul
fiume scivolano via dei lumini dolcemente trasportati dalla corrente. Nel
frattempo si susseguono le abluzioni dei fedeli, con tanto di degustazione di
acqua gangetica! Vedere bere quell'acqua mi urta un po' lo stomaco. Ragazzi
vestiti di arancione portano bilancieri fioriti con delle giare di terracotta
all'estremità; quest'ultime riempite d'acqua costituiranno l'offerta da porgere
al dio “distruttore dell'universo”: Shiva. Infatti siamo in pieno Shiva
Festival. Mi domando se questi pellegrini portino a casa un po' d'acqua sacra
per amici e parenti...probabilmente si. Cinzia ha paura degli animali,
soprattutto delle mucche, che incrociamo in ogni strada...però è molto buona,
a parte qualche capriccio!
B-SIBE
184
MB
47
mucche da passeggio
193
abluzioni
39
lumini galleggianti
310
no, no, no, no, no, no......
7
Agosto 2006
Il
fuoco purificatore
La
giornata inizia alle 5 con un river boat trip in compagnia di due inglesi mosci
come il principe Carlo dopo una notte con Camilla. L'alba è stupenda e lo
spettacolo delle abluzioni, con questa luce dorata, è veramente meraviglioso.
Donne, uomini, ragazzi, vecchi e bambini, con i loro vivaci e coloratissimi
abiti, affollano le rive del fiume lavandosi e rendendo omaggio agli dei;
qualcuno lava i panni, qualcuno si
insapona, altri pregano e la mia macchina fotografica non smette di
impressionare questo immenso e colorato lavacro di corpi e di anime. Il
paesaggio che ci scorre davanti agli occhi non è da meno: le nuvole ed il cielo
si fondono con il rosa, il bianco ed il beige degli edifici. Di quando in quando
si intravedono dei templi sommersi dall'acqua, così come lo sono i ghat.
La
giornata prosegue con un giro per la città, perdendoci tra i suoi affollati e
tortuosi vicoli. E' il Shiva festival e un fila lunghissima (alcuni km!) di
fedeli, porta l'acqua del Gange al tempio dedicato al Dio. Ci fermiamo ad
osservarli ed attorno a noi si crea un clima di festa ed ilarità: alcuni
gioiscono del nostro interesse intonando cori allegri, altri ci invitano a
metterci in fila con loro (!!!), altri ancora ci chiedono di essere fotografati
(non aspettavo altro!!!).
Doccia,
pranzo, pennichella, e via verso il “burning ghat”, ovvero il crematorio. Ci
facciamo acchiappare da un bambino-guida, simpatico ma troppo veloce, che ci
porta a destinazione e ci da parecchi ragguagli sulla cerimonia funebre e quindi
della cremazione. Non so perché ma il fuoco purificatore mi attrae...sarò un
piromane mancato o in astinenza da Bar-B-Que? Visitiamo anche il tempio nepalese
dal quale, circondati da bambini “foto-modelli”, ammiriamo una splendida
luna riflettersi nelle acque sacre.
B-SIBE
2000
Rs il costo della legna per una cremazione
350
kg di legna necessari al rogo
3
ore il tempo di cottura
24
su 24 l'orario di apertura
100
fuochi ogni giorno
1000
anni gli anni da cui arde la fiamma
2
gechi in camera
8
Agosto 2006
L'illuminato
Un
altro giro di giostra. Sveglia alle 4 e nuovamente siamo in barca sul fiume,
questa volta con due catalani molto simpatici. Uno dei tre barcaroli è un
bambino con avrà poco più di 10 anni. Rivediamo lo spettacolo del giorno
precedente con nuovi personaggi, ma sempre molto affascinanti. Quello che ci
colpisce maggiormente è uno sadhu con tre teschi, il corpo ricoperto di cenere,
che contempla il mondo dalla cima di una salita; tranquillo e beato fuma
ed ha un'aria di superbia, sembra realizzato....salutiamo e lui contraccambia!!
Nel
pomeriggio giro in città e shopping di sete e kashmire in un negozio lontano
dal caos cittadino ma non dal caldo atroce.
Altro
giro in barca, questa volta serale, per assistere alla “puja” da un'altra
prospettiva. Lo spettacolo più bello è la luna che si specchia negli occhi di
Cinzia ed io, ne sono illuminato!!!!
B-SIBE
2754
trisciò
1872
moto
2
milioni di persone per strada
140
euri in tessuti!
9
Agosto 2006
Il
treno
Giornata
tranquilla. Visita al museo archeologico ed ad un paio di templi. Il triscioista
che ci scarrozza è un'amabile vecchino che suda le cosiddette sette camicie!
Gli pago più del triplo di quello che avevamo pattuito: se li merita tutti! Nel
tardo pomeriggio ci rechiamo alla stazione per prendere il nostro primo treno
indiano. Il treno è veramente confortevole e la compagnia di altri turisti
gradevole. Passiamo la serata discorrendo con una coppia israeliana, un italiano
ed un olandese. Tutti molto simpatici e conoscere il punto di vista israeliano
sulla situazione mediorientale risulta molto interessante. Il viaggio scorre che
è un piacere ed arriviamo a destinazione riposati e con solo 4,30 ore di
ritardo! L'autista dell'Hotel è lì che ci aspetta imperterrito....
B-SIBE
17,5
ore di treno
18
i gradi in carrozza (penso)
35
circa i gradi esterni
10
Agosto 2006
Il
“Taj Maial”
Arrivati
ad Agra ci mettiamo subito in pista. Andiamo a contrattare per la macchina per i
prossimi 8/9 di tour, dove conosciamo l'affabile e scaltro Ramesh. Svolti i
doveri, ora il piacere. Prima Red Fort, bello e con delle splendide viste, ma
decadente e mal tenuto come un po' tutto qui. Infine, a pomeriggio inoltrato,
dopo aver mangiato in un ottimo posto dove, inizialmente, Cinzia non voleva
entrare, visitiamo il Taj Mahal. Vogliamo godercelo al tramonto di una giornata
che si è appena rasserenata e promette un bel tramonto. Cinzia è obbligata a
lasciare il cellulare all'ingresso che chiude un'ora prima della chiusura. Mi
domando perché. La vista di questo imponente monumento, il candore dei suoi
marmi bianchi ed il significato che evoca meritano appieno la fama di cui gode e
un viaggio per ammirarlo. Cinzia riesce a recuperare il cellulare e a rientrare
nel Taj fuggendo dalle guardie!!! Ci godiamo il tramonto con tutte le se
sfumature colorate e restiamo fino al calare delle tenebre quando le guardie
fischiando a più non posso fanno uscire gli ultimi visitatori. Cinzia ha
collezionato numerose foto con famiglie indiane ed io bellissime immagini del
mausoleo con un cielo blu intenso e candide nuvole bianche come sfondo.
11
Agosto 2006
Ashok,
a-shock!
Cinzia
oggi si è svegliata molto storta e capricciosa. Dopo colazione ci rechiamo alla
tourist rest house dove conosceremo il nostro fido autista nonché “compagno
di viaggio” per i prossimi 9 giorni: Ashok. Prontamente ribattezzato: Shock.
Infatti tale sarà per noi...noi ci mollerà mai! Ci presenta a tutta la
famiglia e ci mostra la sua modesta casa. Visitiamo Sikandra e Fatepur Sikri in
un clima che definir torrido è un eufemismo. Mangiamo qualcosa in un locale
dove ci porta Shock e sarà l'inizio di una lunga....“dieta”. Anche l'aria
condizionata della macchina aiuterà....
12
Agosto 2006
I
don't feel very well
I'm
sick. Brutta nottata per Cinzia. Io mi sveglio nauseato. Alle
ci alziamo un po' scombinati per visitare il Keoladeo Ghana NP.
Avvistiamo numerosi volatili, anche se un po' lontani. Tornati in albergo ci
riposiamo un po', dopodiché partiamo per Jaipur. Sulla strada ci fermiamo in un
paio di templi di cui uno, dominato da scatenatissime e giocose scimmie, è
veramente degno di nota. Ma non ci sentiamo molto bene. Infatti alla sera
abbiamo la febbre. Ci domandiamo se sia dovuto all'air condiction della car
sparata a mille con questo caldo infernale o a quello che abbiamo mangiato....Tachipirinha
e via!
B-SIBE
38.1
la mia febbre
37.1
la febbre di Cinzia
13
Agosto 2006
The
president of United Cows
Visitiamo
i vari palazzi e forti di Jaipur: City palace, Palazzo dei venti, l'osservatorio
e l'Amber fort. In tutti questi luoghi siamo fermati da famiglie indiane,
ragazzini, una continua processione di gente che ci vuole conoscere, fare una
foto con noi (soprattutto con Cinzia), o semplicemente stringerci la mano.
Cinzia è indubbiamente l'attrattiva principale, riscontrando unanime successo.
Bionda ed occhio azzurro: una specie rara! Sicuramente, hanno più foto di
Cinzia gli indiani di me e di quante ne ha fatte lei a loro! Anche la mia
fotocamera attira la curiosità di molti indiani, ma molto meno. Ci sentiamo
come se fossimo dei vip, come il presidente delle vacche unite e first lady!!
14
Agosto 2006
Biadesivi
Anche
oggi ci sentiamo (quasi) dei Vip, tutti a stringerci la mano ed a chiedere una
nostra attenzione. Oggi per la prima volta ci siamo infastiditi per l'insistenza
di alcuni mendicanti-bambini, che proprio non ci volevano mollare! Anche un
lebbroso ci ha inseguito a lungo con la mano tesa. Ma gli va male, io desisto.
Sono io a chiedere loro qualche rupia per liberarmene! Tutto sommato la gente è
uno spasso anche se, a volte ed in certe situazioni, sono un po' troppi e, alla
lunga, questo ci logora. Ajmer è una città insignificante, fatta eccezione per
un surreale ed onirico tempio jainista. Sulla strada che porta a Pushkar
troviamo una colonia di “monkey black face”, ovvero entelli. Cinzia chiusa
in macchina impaurita, io a scattar foto, A-shock affermando “good monkey,
good....” e un pezzo di marcantonio di scimmia, saltando all'improvviso
dall'albero, vola sul cofano provocando un'ammaccatura enorme. A-shock
impassibile, finge di non vedere. Io me la rido e anche Cinzia, alla fine, si
persuade che non sono pericolose. Alla sera la nostra cena quasi romantica è
purtroppo minata dall'irruenza del nostro autista che, come un liceale alla
prima uscita, vuole assolutamente bere il proibitissimo alcool nella città
santa....non ci molla un attimo!!! Ma perché tutti a noi i biadesivi?
15
Agosto 2006
Holy
city? Sprighesigabonieklaromacolgas!!!
Sveglia
presto e giro per i ghat di Pushkar, la città santa. Qui si svolgono delle
abluzioni simili a quelle di Varanasi ma meno pittoresche. In compenso è una
continuo assalto di gente che vuole metterti in mano fiori....inoltre,
purtroppo, è vietato fotografare (le abluzioni?) così ce ne torniamo un po'
delusi alla base. Altro giro nel pomeriggio con visita del tempio di Bramha e di
nuovo ai ghat per fare qualche foto. Scendo la prima scalinata e dopo poco si
avvicina il primo opportunista. Non si può fotografare! Prima bisogna offrire i
fiori al lago, pagare, poi diventa magicamente possibile!! Anche qui tutto ha un
prezzo, anche la santità della città e del suo lago. Sicché, ovviamente,
desisto e tiro una supercazzola mondiale a chi si pone davanti al mio obiettivo!
Cinzia non approva che io li prenda in giro, solo perché sostengo ingenuamente
di non avere in mano una fotocamera...ma poi la convinco della LORO malafede.
Mezza delusione.
16
Agosto 2006
India
chiama Europa
Partiamo
alla volta di Udaipur. Le condizioni climatiche non sono delle migliori ed io ho
avuto una piccola ricaduta con una lieve febbre che mi passerà nel corso della
giornata. Sulla strada ci fermiamo in un paesino di poco conto con una delle
tante celebrazione di un qualche Dio, poi, visitiamo dei bellissimi quanto
isolati templi jain. Arrivati a Udaipur ci sembra di essere in Svizzera tanto è
la differenza di pulizia con le altre città. Prendiamo una camera spettacolare
con la finestra proprio sul lago e la vista sul lake palace: ci godiamo lo
spettacolare e romantico tramonto distesi sul tatami bianco delle nostra stanza.
17
Agosto 2006
Un
po di pace.
Udaipur
ci piace e decidiamo di fermarci 3 giorni, dopo aver animatamente discusso con
A-shock & Ramesh, i quali avrebbero voluto scaricarci un giorno prima. Lo
shock poi, vuole portarci e farci passare la notte a Ranakpur a tutti i costi.
Vinco io. Passiamo una piacevole giornata fra visite dei palazzi del Maranha,
gita sul lago e spettacolo serale con danze e musiche locali. Cena a lume di
candela con vista lago!!
18
Agosto 2006
One
Banana Lassi, please.
Visitiamo
ancora la città ed una haveli. Nel pomeriggio sperimentiamo il nostro primo
massaggio ayurvedico: non è esattamente quello che ci aspettavamo e rimaniamo
un po' delusi ed anche provati dall'energico trattamento. Nel frattempo inizia a
piovere e continuerà per molto tempo....Dopo 2 settimane di viaggio iniziamo ad
essere un po' provati, nonostante lo stop un po' più lungo. Io, ormai, sono
diventato il massimo esperto di “banana lassi”!! Provo anche il lassi
special alla marijuana!
19
Agosto 2006
E
pioggia fu.
Piove
a dirotto e non smette un secondo. Arriviamo allo splendido tempio Jain di
Ranakpur intorno a mezzogiorno. Il tempio, tutto in pietra finemente scolpita,
con architetture ardite ma perfettamente simmetriche, è veramente qualcosa di
eccezionale. La pioggia ha allagato tutte le strade, i fiumi sono in piena, e
noi ci troviamo bloccati in questo luogo disperso tra i monti e nella foresta
tropicale. Bello se non piovesse. Conosciamo due coppie di italiani con cui
passeremo una piacevole serata e cui cui ci avventureremo in cordata il giorno
seguente per tentare di raggiungere Jodhpur.
20
Agosto 2006
Povero
tamarro dai capelli rossi.
Partiamo
con una carovana di 5 macchine che presto diventeranno 4 poiché la nostra si
scassa quasi subito e condividiamo la macchina con una francese ed il suo
autista “false red hair”, il tamarro. La strada è continuamente interrotta
da zone allagate che riusciamo a guadare grazie all'ausilio di vari trattori
appostati per l'occasione. Ovviamente pagando. Il tamarro ci propone di
continuare con lui ma decliniamo l'offerta decisamente avendone piene le tasche
(e non solo quelle!) di questi personaggi assillanti. Alle 23,30, ci aspetta un
treno notturno per Jaisalmer. Cancellato. Causa? Pioggia! Ripartiremo il giorno
dopo, forse in pullman. Forse.
21
Agosto 2006
Water
on the desert
Alla
stazione dei bus acchiappiamo uno che ci porterà a Jaisalmer in macchina per u
pugno di rupie in più rispetto al bus. Sulla strada incontriamo migliaia di
pellegrini in cammino verso un tempio per il “Rama festival”; arrivano da
tutta l'india in bus, treno, auto, bici, mucca, moto, ciuccio, ma la maggior
parte a piedi! Portano tutti delle bandiere distintive dove in alcune aree di
sosta mangeranno e dormiranno a gratis! Arriviamo a Jaisalmer in uno scenario
desolante: niente luce, niente acqua, crolli sparsi, ma soprattutto la città ed
il deserto allagato!!!
22
Agosto 2006
Il
signore delle mosche
Visitiamo
il forte e le bellissime haveli. Purtroppo molte sono chiuse. Causa? Pioggia!
Oggi non ho voglia di fare nada de nada. Sono colto da scazzo pesante e
stanchezza. Pomeriggio di relax ed alla sera a letto presto in vista
dell'alzataccia per prendere il primo pullman per Bikaner. Il tanto agoniato
Camel safari lo saltiamo a
piè pari viste le condizioni meteo: peccato, una gita nel deserto mi sarebbe
proprio piaciuta. A proposito, in questa città vi è una concentrazione assurda
di mosche, come in nessun'altra. Fastidiosissime!!
23
Agosto 2006
che
viaggio!
A
questo punto cosa ci mancava? Un viaggio in pullman! Sveglia all'alba, anzi è
ancora notte quando saliamo sull'autobus sguarrato. I sedili reclinabili di
finta pelle nera trasudano umanità. Presto il carrozzone sferragliante si
riempe di vecchi, donne, bambini, uomini di ogni età, viaggiatori sonnolenti o
rumorosi, assorti o questuanti, tutta l'umanità possibile. Poco più di otto
ore di viaggio. Giunti a Bikaner, ci sistemiamo e andiamo in stazione per
chiedere il rimborso del treno Jodhpur-Jaisalmer annullato: un'odissea! Sarebbe
stato difficile ovunque, ma alla fine, dopo vari sballottamenti, ci ritroviamo a
bere chay con il capo stazione e compilar moduli improvvisati per il rimborso.
Ovviamente non ci arriverà mai nulla!!
24
Agosto 2006
Bikaner?
Pensavo peggio!
Visitiamo
Bikaner che, memore dei racconti letti e dei vari commenti sentiti, dovrebbe
essere la peggio città dell'India. Così non è, ed a me viene in mente la
scena di “Caro diario” in cui Moretti parla di Spinaceto, la quale non gli
risulta così terribile com viene dipinta. Bikaner infatti, non ha nulla di
particolarmente interessante ma si rivela una città tranquilla, con pochi
turisti, pochi scocciatori, tantissimi carretti trainati da cammelli, tuc tuc a
non finire, e pochissimi clacson!! “Bikaner? Non male, pensavo peggio!”.
25
Agosto 2006
Last
day
Arriviamo
by train di mattina prestissimo alla stazione di Delhi. Dopo una breve sosta,
visitiamo alcuni monumenti e tombe di New Delhi. Nel pomeriggio, dopo aver
collaudato la nuovissima metropolitana delhiana, ci dedichiamo allo shopping
selvaggio con tanto di strisciata di carta di credito, sensazione che ho
dimenticato.
26
Agosto 2006
The
return
Per
fortuna purtroppo è finita. Giornata di viaggio per rientrare in Italia.
All'aeroporto di Delhi prima, e di Londra poi, è una fila continua. Per giunta,
ci sequestrano tutti i liquidi e non solo. Arriviamo a casa stanche
ma soddisfatti. Forse.
E
ora?
Alla
fine, come sempre, con un po’ di tristezza ed un po’ di euforia per la fine
dell’avventura, tiriamo le somme del viaggio;
Le
esperienze vissute, i luoghi ricchi di storia e di fervore religioso, gli odori
pungenti e nauseanti delle strade, i profumi sussurrati, i sapori speziati, i
volti delle persone, i singolari personaggi, gli animali onnipresenti, ci
rimarranno per sempre impressi a fuoco nella memoria.
I
rimpianti, tanti come al solito, per non aver avuto abbastanza tempo per
visitare qualcosa in più, perché qualcosa di più che si può sempre
vedere!
Insomma,
ce a siamo cavata anche questa volta anche ne siamo usciti abbastanza provanti
sia nel fisico che nella mente. Infatti la gente, croce e delizia di questa
nazione, a lungo andare, con le continue richieste, offerte, ecc. ci ha logorato
un po'. Le condizioni climatiche con il grande caldo prima e la pioggia
incessante poi, unito alle scarse condizioni igieniche ci hanno un po' provato
fisicamente.
Alcuni
dubbi...
I
Sikh lo tolgono il turbate quando
dormono?
Quante
mucche ci sono, e di chi sono?
Il
deserto allagato è una visione unica o una sfiga totale?
Le
frasi più sentite
Hello!
Which
country?
Ten
rupie
Where
are you from?
fifthteen
rupie
Oh!
Italy!
Tuc
Tuc? Risciò?
Exscuse
me sir..
Considerazioni
finali
L'odore
dell'india? Mucche, latte, sterco, tubo di scappamento e frittura.
Gli
indiani, curiosissimi e socievoli, a volte timidi altre sfacciati, a volte
logorroici altre taciturni, non si scandalizzano se affermi di non credere in
Dio, restano sconvolti se gli dici
che non guardi la tv!!
Fabio Ferrario ferra.fabio@tiscali.it