SETTE GIORNI ALLE EOLIE
Italia
Racconto di viaggio, 2006
Tutto
luglio e tutto agosto in città a governare il cane ed il gattino randagio, nero
e birbante, nuovo ospite della mia casa.
Ma non
appena i romani hanno fatto accenno di tornare via si parte.
Dove
andare per una sola settimana?
Quale
meta nazionale poteva saziare il mio gusto esotico e vagabondo ?
Bene,
non sazi dei vulcani andini , di
quelli centroamericani, di quelli delle Galapagos io e Nello abbiamo scelto un
nostrano vulcano attivo : Stromboli.
“
Iddu” , come lo chiamano gli isolani, incombe imponente su ogni angolo della
piccola isola e frequentemente, in momenti di silenzio, dai vicoli lo senti anche tossire e sputacchiare come un drago che si
rispetti.
Ma
veniamo all’organizzazione:
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nella stagione estiva la nave veloce della Snav , anche se costosa, rende
il viaggio semplicissimo : da Napoli in quattro ore si è a Stromboli ( che è
la più a nord delle isole Eolie).
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La Snav propone anche offerte speciali, prima si prenota ( in rete va
benone) più si ha possibilità di prenderle. Noi siamo riusciti a prendere a 35
euro il ritorno. Ma ancora la Snav sconta il 10% della tariffa a chi ha
acquistato anche un biglietto ferroviario ( basta segnalare il codice del
biglietto) .
Quindi
il viaggio è stato comodissimo.
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Numerosissimi siti internet offrono appartamentini in affito su tutte le
isole. Noi abbiamo scelto di alloggiare a Stromboli perchè più verace e lì,
per la prima settimana di settembre, un delizioso appartamentino ( due stanze
cucina tinello, veranda e due bagni ) da 4+1 posti letto ci è costato tutto
compreso 600 euro.
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Su tutte le isole i generi alimentari sono cari per cui se arrivate con
qualche scorta fatta nei discount del continente farete soffrire meno il
portafoglio. Certo se siete minimamente abili pescatori non c’è problema a
procurarsi pasti gratis.
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A Stromboli non si può non andare a vedere le esplosioni del vulcano (
nella nostra settimana sono state più di dodici l’ora !! ) e le possibilità
sono due.
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La prima, via terra, scalando il vulcano con una ascensione di circa tre
ore rigorosamente accompagnati dalle guide
( si parte intorno alle 17, si resta in cima circa un’ora dalle 20 alle
21 e riscendendo con le torce per
due ore e mezzo circa) . Noi non siamo saliti ( ci erano bastati
il Cotopaxi ecuadoriano e quel dannato Madera nicaraguense ......) ma
persone che sono andate ci hanno riferito che è si una ammazzata ma ne vale
assolutamente la pena perchè lo spettacolo è indimenticabile.
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la seconda, per comodoni come noi, via mare , tutte le sere mare
permettendo partono numerosissime barchine che poi si fermano a largo di fronte
alla sciara di fuoco ( termine di
origine araba ) e si aspettano le
esplosioni con il naso all’insù. La
gita è di un paio di ore ed è piacevole e....marinara ( attenti però al mal
di mare: restare fermi sulla
barchina se il mare è agitato può non essere piacevole, meglio prendere una
pasticca e succhiare un limone )
- Sull’isola si può anche arrivare all’osservatorio, vedere il piccolo centro informativo sull’attività del vulcano, fare il giro in barca dell’isola , andare, sempre in barca, a cena a Ginostra ovvero bagnarsi nelle spiaggette nerissime ma dal mare trasparente a destra e a sinistra del porticciolo.
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Da non tralasciare : gelati, granite ed arancine e poi capperi e fichi
d’india a volontà !
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Da Stromboli con l’aliscafo abbiamo passato una giornata a Salina ed
una a Panarea.
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Salina è deliziosa, verace, ridente, solare e piena di ....vigne. Due
grandi aziende vinicole producono i famosi vini dell’isola e la Malvasia.
Ottimi e di alta gradazione i vini bianchi che a noi invece solitamente
non piacciono preferendo il rosso.
- Con il bus pubblico e un poco di fatica , abbiamo raggiunto la mitica baia di Pollara ( dove hanno girato il Postino ) è parco protetto per cui giù dalla ripidissima discesa non troverete alcun punto di ristoro per cui portatevi tutto. Gli scogli non sono molto “comodi”, ma soprattutto sono molto scivolosi rendendo l’ingresso in acqua difficoltoso, non c’è un filo d’ombra, ma lo scenario è incantevole. Per i fortunati che siano riusciti a farsi invitare a bordo delle lussuosissime barche che frequentano la baia forse tutto sarà più affascinante ....o forse proprio no .
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Un altro bus al tramonto ci ha portato a Lingua dove abbiamo un
meraviglioso ricordo di un “ pane
cunsato” e non vi dico di più....andate e provate.
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Di Panarea che dire?
Certamente è deliziosa, piena di fiori, di localini, ma .......potrei
definirla un “ delizioso villaggio
turistico in stile eoliano”.
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E’ pur vero che sulla spiaggia di Zi’Maria abbiamo fatto il miglior
bagno e pranzato di lusso ,e che gli
scorci di mare, rubati tra le buganvillea delle ville, sono sembrati pezzetti di
sogno, ma la gente del posto è stata interamente sostituita da aridi
villeggianti aristocratici e danarosi, togliendo spontaneità all’ambiente.
- Qualche
indirizzo di Stromboli:
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per
l’ alloggio chiamate pure Angelo Calabrese
è un tuttofare e vi sistemerà benissimo ( meglio dei contatti via
internet) il suo numero è 090986079
oppure cell.3338019677.
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per
le gite in barca avrete molta scelta, ma non ci siamo appoggiati a Pippo (
chioschetto sul lungomare ) che ci ha fatto sconti comitiva (mentre eravamo solo
quattro )
- per mangiare attenzione alle.....candele....nel senso che se vedete il lume di candela poi il conto sarà più salato. Economico e con buona pizza è Luciano sulla via principale e bella terrazza sul mare. Ma abbiamo anche mangiato “di classe” con porzioni piccole e prelibate ma.... lume di candela e quindi conto salatino al ristorante Punta Lena ( lungomare verso Ficogrande ) .
Enrica
enrica236@hotmail.com
Foto di Franco, Mirella e Nello