Egitto
Diario di viaggio 6-11 dicembre 2006
Viaggiatori
fai da te, no....tour!!
Un Natale di circa vent’anni fa stupii i miei genitori chiedendo in dono un
regalo molto particolare per la mia età (10 anni), non la classica pista delle
macchinine radiocomandate, ne la novità Atari e nemmeno una bicicletta nuova,
ma sorpresa delle sorprese un libro sull’Antico Egitto. Dopo un attimo di
sbigottimento e di incredulità, lessi nei loro occhi una sorta di malcelata
soddisfazione e così dopo alcuni giorni andammo a scegliere il mio tanto
sorprendente regalo.
Nasce quindi più di vent’anni fa la mia passione per l’Antico Egitto e per
l’egittologia in genere, ma pur avendone avuto più volte l’occasione negli
anni successivi, non mi decidevo mai a programmare un viaggio nei posti che
tanto avevo sognato.
Volevo fare un viaggio indimenticabile, ma senza appoggiarmi alle agenzie di
viaggio e mi continuavo a chiedere se sarebbe stato possibile, vista la
situazione politica egiziana e mediorientale in genere.
Quest’anno mi sono deciso e dopo aver letto alcuni resoconti (a proposito, che
tristezza continuare a leggere di gente che è stata in Egitto a Sharm, Mars
Alam o in crociera sul Nilo senza aver visto Il Cairo o la Valle dei Re!!!!), ho
deciso che era giunto il momento e grazie anche ad un’offerta Alitalia (a/r
Milano-Il Cairo per 200€), parto insieme alla mia compagna per un’avventura
indimenticabile….
6 DICEMBRE
Il nostro aereo decolla puntuale alle 21.50 dall’aeroporto di Malpensa e dopo
quasi 4 ore di volo atterriamo alle 02.40 all’aeroporto del Cairo. Acquistiamo
il visto (cc.12€ a testa), superiamo senza problemi e in pochi minuti il
controllo passaporti, quindi usciamo dallo scalo per raggiungere il Terminal 1
da dove alle 05.00 parte l’altro volo per Luxor. Appena messo piede fuori
dall’aeroporto ci accolgono alcuni loschi figuri che vorrebbero convincerci a
prendere un taxy, ma noi pur stanchissimi resistiamo fino all’arrivo della
navetta che in 10 minuti ci porta al Terminal dei voli nazionali. Il volo per
Luxor dell’Egyptair (comprato su internet per 70€) è puntualissimo e
comodissimo.
7 DICEMBRE LUXOR
Arriviamo nell’antica Tebe alle 06.00 ritiriamo i bagagli e alle 06.30 siamo
già in hotel (taxy aeroporto-Luxor 30 pounds=cc. 4,2€).
Pernottiamo al Partner Tutotel , una struttura relativamente moderna vicina al
centro in Salah el Din St., paghiamo 20€ la doppia con abbondante colazione
compresa nel prezzo.
Ci riposiamo un’oretta e dopo aver fatto colazione, verso le 9,30 partiamo
alla scoperta dell’antica capitale dell’Egitto, non prima però di essere
passati in stazione per prenotare i biglietti per il treno notturno che
dopodomani ci porterà al Cairo.
Ci dirigiamo quindi verso le sponde del Nilo all’imbarco del traghetto (difronte
al Tempio di Luxor) che ci deve portare sulla sponda Occidentale e qui iniziano
i problemi: siamo praticamente assaliti da dei veri e propri avvoltoi che ci
propongono escursioni di tutti i tipi. Noi ancora un pò assonnati per la notte
in bianco cediamo dopo alcuni assalti andati a vuoto e ci affidiamo a uno di
questi che ci promette di portarci in taxy a tutti i siti della sponda
occidentale.
La prima fregatura la subiamo all’imbarco del traghetto, i locali pagano 1
pound noi nonostante le mie proteste ne paghiamo 4 a testa (sarà per caso stata
una tangente per il tassista??), da notare che il secondo giorno memori della
fregatura ci presentiamo all’imbarco con un pound e passiamo senza problemi…
Comunque arrivati sull’altra sponda troviamo ad aspettarci il fratello
dell’”avvoltoio”, che ci illustra il giro che avremmo dovuto fare, io lo
blocco subito e gli dico di portarci intanto alla Valle dei Re, poi si vedrà.
Arrivati alla Valle, pago il taxy (40 pounds, circa 5,2€, praticamente un
furto e pensare che era partito chiedendocene 200, che faccia!!!) e libero il
tassista anche perché la nostra intenzione è quella di fare un po di trekking
e raggiungere il Tempio di Hatsepsut direttamente dalla Valle a piedi, ma lui
insiste e ci dice che ci aspetterà alla fine della camminata, che palle….
Prima della partenza mi ero programmato la visita sapendo che il biglietto dava
diritto a visitare solo 3 tombe (35 p con la Isic Card cc.4,6€) più quella di
Tutankhamen da pagare a parte.
Avevo optato per quelle di Ramesse VI, Sethi I e Tuthmosi III, purtroppo le
prime due sono chiuse, quindi vediamo quelle di Tuthmosi III, Tuthmosi IV e di
Ramesse III.
Iniziamo però con la più famosa e celebre tomba della Valle, quella del
famosissimo faraone bambino Tutankhamen, anche perché la troviamo
sorprendentemente vuota, non c’è nessuno, l’orda barbarica dei turisti
“all-inclusive” è già passata…facciamo il biglietto (40 p. a testa
cc.5€) e dopo aver lasciato la macchina fotografica dal custode scendiamo
nella tomba, attraversiamo il corridoio quindi arriviamo nella camera funeraria.
L’emozione è fortissima, dopo aver letto mille e più libri sulla scoperta
del secolo, siamo finalmente all’interno di questa mitica tomba, ma devo dire
la verità la struttura in se ci delude parecchio, è piuttosto piccola e
soprattutto è vuota, l’unica cosa di un certo rilievo è il sarcofago in
legno che contiene la mummia del faraone (peraltro invisibile).
Lasciamo la tomba con un misto di gioia (per essercela goduta in completa
solitudine) e di delusione (ci aspettavamo qualcosa di più…).
Ci dirigiamo verso la tomba diTuthmosi III, fra pochissimi turisti e un sacco di
poliziotti che si auto-propongono per delle improbabili foto per ricevere
un’ancor più improbabile mancia…la tomba si raggiunge attraverso una ripida
scala in ferro che attraversa un’ancor più ripido burrone, all’ingresso il
guardiano, come poi succederà anche nelle altre tombe si propone di seguirci
per illustrarci le bellezze della tomba, ma noi decliniamo l’offerta
prevedendo l’ennesimo raggiro. Attraversiamo un pozzo profondo tramite una
passerella e arriviamo all’anticamera riccamente adornata da centinaia
d’immagini e sostenuta da due pilastri, proseguiamo e giungiamo alla camera di
sepoltura dove fa bella mostra di sé il sarcofago del faraone in quarzite
scolpito a forma di cartiglio. Questa tomba ci ripaga per la parziale delusione
di quella di Tut., è veramente carina e la sua inacessibilità la rende ancora
più interessante e soprattutto la isola dal caos turistico del resto della
Valle.
Lasciamo quest’oasi di pace e tranquillità e ci ributtiamo nel caos delle
tombe centrali del sito, visitiamo quella di Ramesse III. Per fortuna evitiamo
un mega gruppo che esce dalla tomba proprio mentre noi entriamo, è veramente
lunga (cc.125mt) i muri sono decorati con vivaci altorilievi dipinti che
rappresentano i testi rituali della tradizione, con scene di vita quotidiana
alternate a figure del faraone in presenza di vari dei. La tomba si rivela molto
bella ma per la sua posizione centrale all’interno della Valle anche troppo
frequentata, il che non ce la fa godere in santa pace e in religioso silenzio
come avremmo voluto. Lasciamo anche questo sito e decidiamo di ributtarci “fra
le montagne” andando a visitare l’ultima tomba, quella di Tuthmosi IV.
Isolata e raggiungibile dopo una breve ma intensa salita e ignorata da buona
parte dei visitatori, si rivela essere una bellissima scoperta. La tomba è
grandissima e profondissima, due rampe di scale scendono fino alla camera
funeraria nella quale si trova un enorme sarcofago coperto da geroglifici. Ci
godiamo la magia del luogo in perfetta solitudine per più di 20 minuti dopodiché
all’arrivo del primo turista torniamo in superficie e dopo un attimo di relax
con vista sull’intera Valle partiamo per la nostra passeggiata verso Deir
al-Bahri.
Sapevamo che il sentiero che conduceva al Tempio di Hatshepsut partiva dietro la
Tomba di SethiI, ma visto che ci trovavamo più avanti ho avuto la brillante
idea di chiedere una strada alternativa al custode della Tomba di Tuthmosi IV,
il quale ci ha indicato un sentiero che si dipanava a destra della tomba stessa.
Un po dubbiosi decidiamo di dargli credito e invece del percorso che fanno tutti
coloro che intraprendono questo trekking, ci ritroviamo su di un sentiero
accidentato con pezzi da free-climbing puro e con un terreno franosissimo sotto
i piedi. Superiamo pezzi veramente al limite e dopo 25 minuti di “scalata”
arriviamo in cima alla montagna dove ci ricongiungiamo col sentiero
“ufficiale”.
La vista che ci si apre davanti ha dell’incredibile, lo sguardo spazia sino al
Nilo in un alternarsi di prati verdi e deserto e in verticale sotto di noi
dominiamo il Tempio di Hatshepsut. Ci sediamo su di uno sperone roccioso a picco
sulla conca sottostante e ci godiamo questa fantastica veduta per 20 minuti
scattando decine di foto. I turisti, tutti “fai da te”, sono pochissimi
(abbiamo incontrato solo altre due coppie) e c’è una pace indescrivibile. La
discesa sino al Tempio non ci crea nessun problema e dopo aver fatto il
biglietto (15p. a pp. cc.2€) ci avviamo verso l’ingresso. Il tempio di
Hatshepsut (l’unica Regina-Faraone della storia dell’Antico Egitto), si erge
dalla pianura desertica con una serie di terrazze e si confonde con le pareti
perpendicolari di roccia calcarea del versante orientale delle Montagne tebane
quasi fosse un’opera della natura stessa. E’ sicuramente uno dei monumenti
più belli e più straordinari dell’Antico Egitto, la strada rialzata che
conduce al Tempio è larga quasi 40 metri e attraversa tre grandi terrazze
ognuna preceduta da una rampa e delimitata da un portico colonnato. L’interno
del vero e proprio Tempio è ricco di rilievi che narrano la storia della
nascita divina della regina e anche il portico d’accesso è molto
interessante, ma è il complesso in se ad essere eccezionale incastonato com’è
nella parete della montagna. Dedichiamo a quest’opera d’arte più di
un’ora in compagnia di pochi altri turisti quindi ci dirigiamo verso il
parcheggio dove ahimè ad attenderci c’è il tassista di questa mattina.
Decidiamo di farci portare alle Tombe dei Nobili, sottovalutate dal turismo di
massa, ma veramente eccezionali, non prima però di essere passati dalla
biglietteria che si trova subito dopo i Colossi di Mnemone, ad acquistare i
biglietti, paghiamo 15 pounds a testa (cc 2€) quindi il nostro “amico”
tassista ci lascia all’antico villaggio di Gurna dove veniamo letteralmente
assaliti da una moltitudine di bambini più altri personaggi che si propongono
come guide, capiamo che non è il caso di entrare in quell’agglomerato di case
da soli (siamo gli unici occidentali in zona…) e ci affidiamo ad una specie di
guida che ci accompagna alle tombe. Visitiamo nell’ordine le tombe di Khaemhet,
Userhet e di Ramose. La prima appartiene ad un ispettore reale dei granai e
scriba di corte sotto Amenothep III, è molto buia e per questo i due custodi
della tomba si sono organizzati per illuminarla tramite un gioco di specchi
riflettenti, tutto molto carino e artigianale senonchè alla fine dovremo pagare
il prezzo per tutto ciò (ce la caviamo con 2 p.=25cents di€). Lasciamo questa
tomba e andiamo a quella di Userhet uno degli scribi reali di Amenhotep II, le
pitture parietali di questa tomba sono bellissime, da menzionare sicuramente le
scene dove si vede un barbiere che taglia i capelli, veramente una
chicca…raggiungiamo quindi la vicina tomba di Ramose governatore di Tebe
durante i regni di Amenothep III e di Akhenaten l’eretico.
La tomba è uno dei pochi esempi che rappresentano la transizione fra il vecchio
culto e quello eretico di Aton; i muri conservano bellissime pitture e
bassorilievi raffiguranti episodi relativi a entrambi i culti. Lasciamo anche
quest’ultima tomba e dopo un tentativo fallito della guida di portarci ad una
fabbrica di alabastro torniamo al taxy, non prima di aver pagato l’amico
egiziano (5€). Torniamo all’imbarco del traghetto dove il tassista ci chiede
la bellezza di 40€ per averci aspettato tutto il giorno ed averci scarrozzato
a destra e a manca, ne nasce una lite e alla fine gli sgancio 10€ (un
furto!!!!) beccandomi le sue maledizioni lanciate in arabo. Attraversiamo il
Nilo e dopo esserci fermati sulla Corniche a fare qualche foto al bellissimo e
romanticissimo tramonto tebano e al Tempio di Luxor illuminato, torniamo a piedi
al nostro hotel per il meritato riposo.
Verso le 20 usciamo per andare a cena, ci dirigiamo a colpo sicuro nella zona
del souq dove grazie alla Lonely planet, troviamo l’Amoun, mangiamo specialità
locali ad un prezzo tutto sommato contenuto(spendiamo 65 pounds in 2 , cc.
8,5€). Dopocena facciamo ancora un giro per il souq (prezzi troppo alti,
evitate di comprarci), quindi facciamo ritorno in hotel dove dopo una buona
birra ghiacciata ci sdraiamo nell’attesa di un’altra giornata di fuoco…
PERNOTTAMENTO: PARTNER TUTOTEL Salah el-Din St. 20€ doppia con colazione
CENA: AMOUN RESTAURANT Sharia al-Karnak 8,5€ in 2
8 DICEMBRE LUXOR
Ci svegliamo alle 08.00 prepariamo i bagagli, facciamo colazione, quindi ci
dirigiamo in taxy al Tempio di Karnak (10p.=1,3€).
Sono le 09.30 ma il sito è già affollatissimo di turisti , facciamo il
biglietto (25p. a testa=3,33€) ed entriamo in questo spettacolare complesso di
santuari, chioschi, piloni e obelischi, dedicati alle divinità tebane e alla
celebrazione dei faraoni egizi. Per fortuna non essendo in gruppo, riusciamo a
goderci il Tempio in tutta calma, soffermandoci nei punti più belli e facendo
decine di foto. Il sito è bellissimo, da non perdere assolutamente la Grande
sala ipostila costruita da Sethi I , un indimenticabile foresta di 134 colonne
papiroformi, i due magnifici obelischi di Hatshepsut e le colossali statue di
Ramesse II all’ingresso del secondo pilone, ma in generale è l’intero
complesso ad essere impareggiabile. Lasciamo dopo più di 3 ore (comunque
poche…) Karnak e ci dirigiamo in taxy al Tempio di Luxor. Essendo l’1.30 il
sito è relativamente tranquillo. Più piccolo di Karnak, costruito sulle sponde
del Nilo è un complesso molto grazioso, anche qua non mancano le “solite”
statue di Ramesse II e il “solito” Viale delle Sfingi, particolarmente
interessanti sono il colonnato di Amenhotep III con i muri alle sue spalle che
rappresentano il passaggio fra il culto del ribelle Akhenaten e l’ortodossia
tebana, gli affreschi del Tempio di Amon e il Primo pilone, punto d’ingresso
al Tempio.
Lasciamo anche questo bellissimo complesso (divino alla sera quando viene
illuminato…), facciamo un veloce spuntino, quindi ci dirigiamo all’imbarco
del traghetto per tornare a visitare la sponda occidentale del Nilo. Questa
volta non ci facciamo accalappiare da nessun imbonitore, rasentando anche la
maleducazione e saliamo sul traghetto spendendo 1p a testa (il giorno prima ne
avevamo pagati 4!!!). Arriviamo sull’altra sponda e con molta decisione
contrattiamo il prezzo a/r per il Ramesseum con sosta alla biglietteria. Ci
accordiamo per 20p (cc 2,6€) e dopo 10 minuti siamo all’ingresso del sito
(15p.=2€). Vista l’ora tarda, le 15, siamo gli unici visitatori quindi ci
godiamo in pace e con tutta la calma possibile ed immaginabile le bellezze di
questo bellissimo monumento, girando a zonzo per le sale colonnate e analizzando
i geroglifici ritratti sulle pareti; ci divertiamo un sacco, ci rilassiamo per
bene respirando la storia di questo Tempio e dopo circa un’ora torniamo verso
l’imbarco del traghetto, ma prima ci fermiamo ad ammirare i due Colossi di
Mnemone collocati poco prima della biglietteria. Dopo quest’ultima sosta
ri-attraversiamo il Nilo e torniamo sulla sponda orientale.
Sono le 16.30 e si preannuncia un tramonto spettacolare, decidiamo quindi di
godercelo in feluca. Dopo i soliti 10 minuti di contrattazione ci accordiamo per
40p per un’ora (cc 5€), ci sediamo e ci godiamo in silenzio uno dei più bei
tramonti del Mondo…in feluca sul Nilo con all’orizzonte la montagne tebane,
antico scrigno di segreti millenari, è un momento magico che consiglio a tutti,
ne vale veramente la pena…torniamo sulla Corniche di Luxor intorno alle 18 e
assetati di antichità decidiamo di fare una capatina al Museo della
mummificazione. L’ingresso è piuttosto caro (20p=2,6) in proporzione a quello
che c’è da vedere, ma se siete appassionati di mummie ve lo consiglio
vivamente, il museo è piccolo ma ben concepito e soddisfa tutte le curiosità
possibili circa le mummie e il processo di mummificazione.
Lasciamo anche il museo e dopo esserci goduti da fuori per l’ultima volta il
Tempio di Luxor illuminato facciamo ritorno in hotel per ritirare i bagagli,
carichiamo quest’ultimi su di un taxy e ci dirigiamo in stazione per salire
sul treno che ci porterà al Cairo.
Aspettiamo l’arrivo del treno per circa mezz’ora, unici occidentali fra una
varietà di personaggi locali molto caratteristici, veniamo anche avvicinati
dalla polizia che turbata dalla nostra presenza in stazione ci chiede se va
tutto bene. Inoltre assistiamo all’arrivo di un treno militare (la presenza di
militari è veramente consistente in tutta Luxor e zone limitrofe…) e verso le
20 arriva finalmente il nostro treno accompagnato da una scorta armata nei primi
vagoni (addirittura vediamo un militare con il mitra puntato verso il
marciapiede del binario…incominciamo bene!!!). Lo sleeping train pur essendo
più caro dei treni locali (spendiamo 45€ a testa per cuccetta a 2 posti, cena
e colazione) si rivela una scelta azzeccata, in quanto ci consente di sfruttare
la notte come trasferimento. Il treno non ha niente da invidiare ai nostri e il
servizio a bordo è veramente efficiente.
Viaggiamo tutta la notte in relativa tranquillità chiusi nel nostro
scompartimento e alle 7,30 del mattino successivo siamo al Cairo.
9 DICEMBRE IL CAIRO
Dopo un attimo di smarrimento all’interno della mega-stazione del Cairo,
usciamo sul piazzale antistante e ci dirigiamo in taxy (12p.=1,6€) al nostro
ostello prenotato su internet dall’Italia.
E’ il Meramees Hotel situato in Midan Talaat Harb in pieno centro. Disfiamo i
bagagli, ci riposiamo un’oretta e dopo aver fatto colazione ci dirigiamo al
“mitico” Museo Egizio che dista solo 5 minuti a piedi. Dopo aver superato
vari controlli, aver depositato macchina fotografica e videocamera in un
apposito gabbiotto, entriamo in questo stupefacente museo(25p=3.33€). Vista
l’immensità delle cose da vedere facciamo subito un programma per non
perderci le più rilevanti cercando anche di evitare le decine di megagruppi che
affollano l’interno dell’edificio (ma come si fa a vedere una statuetta di
pochi centimetri con 40 persone accalcate intorno???). Iniziamo dal Piano terra
con la non famosissima ma molto importante Paletta di Narmer, proseguiamo con il
Colosso di Amenhotep III e Teye, la Statua di Zoser quindi ci “buttiamo”
nelle sale dell’Antico Regno dove fra le altre cose vediamo la Statua di
Chefren in diorite nera, il bellissimo scriba seduto (sala 42) i reperti della
Tomba della regina Hetepheres e vicino la piccolissima statuetta di Cheope (8cm)
unica raffigurazione giunta fino a noi del costruttore della più grande
piramide dell’Egitto. Saliamo quindi al secondo piano e facendoci violenza
evitiamo le gallerie di Tutankhamen per gustarcele in un secondo momento quando
i gruppi organizzati andranno a mangiare.
Entriamo nella sala delle mummie reali (50p=6.66€) che ospita le spoglie di
una quindicina di celebri faraoni e regine dalla XVII alla XXI dinastia. Cosa
dire? La cifra per l’ingresso è davvero esagerata (il doppio dell’ingresso
al Museo per 2 salette piuttosto piccole), ma se siete appassionati di mummie
qua dentro raggiungerete l’estasi! Sono veramente bellissime e soprattutto
sono mummie di faraoni importantissimi (Tuthmosi IV, Ramesse II,Tuthmosi II,
Sethi I, ecc). Sconsiglio la visita invece a chi è particolarmente
impressionabile e ai bambini (anche se quando ci siamo stati noi c’erano anche
2 bambini egiziani…). Lasciamo queste due sale piuttosto lugubri e continuiamo
il giro del primo piano, iniziando la visita delle gallerie di Tutankhamen, che
dire? Non ci sono parole adatte a descrivere ciò che si ammira passando davanti
ai 4 enormi scrigni in legno dorato che contenevano il sarcofago del re
fanciullo o ammirando il bellissimo corredo con il quale fu seppellito, ma ogni
sala contiene reperti di una bellezza indescrivibile. L’estasi comunque si
raggiunge nella sala 3, che contiene la famosissima maschera funeraria.
Approfittando di un momento di relativa calma, ci gustiamo in tutta tranquillità
e da soli questo antico gioiello e rimaniamo ipnotizzati dalla perfezione della
maschera in particolare dagli occhi, l’emozione che proviamo è
indescrivibile, staremmo tutto il giorno ad ammirarla, ma ahimè arrivano altri
turisti, quindi dobbiamo “accontentarci” di ammirarla da più lontano.
All’interno di questa sala ci sono anche altri bellissimi reperti della tomba,
segnalo in particolare i due sarcofagi dorati (uno d’oro massiccio e l’altro
in legno dorato). Lasciamo a malincuore la maschera di Tut. e riprendiamo il
nostro tour, visitando la sala delle tombe reali di Tanis, che si rivela essere
interessantissima, in particolare da non perdere assolutamente la bellissima
maschera mortuaria di Psusenne I (un consiglio:andate a vedere prima questa di
quella di Tut. altrimenti potreste rimanere delusi…), lasciamo anche questa
zona e prima di uscire vediamo ancora le sale 53-54 con interessanti mummie di
animali, la sala 48 con l’imitatissimo ippopotamo in ceramica blu e la sala 43
con la simpatica maschera che sorride di Thuyu. Lasciamo a malincuore questo
bellissimo museo con tutte le sue bellezze e cerchiamo un posto dove pranzare.
Optiamo per il Ristorante Arabesque (a 200 mt dal museo), gli arredi sono molto
carini e anche l’ambiente è piuttosto intimo, ma non ci piace il personale
troppo “sostenuto” e i prezzi completamente fuori mercato per l’Egitto,
insomma una bella trappola per turisti (spendiamo 115p in due=15.3€). lasciamo
il ristorante e raggiungiamo in taxy (10p=1.3€) il quartiere islamico.
Entriamo subito nell’antichissima moschea di Al-Azhar e veniamo carpiti da una
simil guida, che se da un lato ci agevola permettendoci di visitare gli anfratti
più nascosti del complesso, compreso il bellissimo minareto, dall’altro ci
infastidisce obbligandoci a seguire un itinerario ed ovviamente ci alleggerisce
le tasche per ricompensare il suo aiuto non richiesto. La visita comunque si
rivela interessante e le vedute dall’altissimo minareto valgono il sacrificio
della salita al buio. Lasciamo la moschea e ci dirigiamo in taxy alla
Cittadella, senonchè essendo le 16 la troviamo già chiusa, ci godiamo il
complesso dall’esterno, quindi ci facciamo portare dal taxy all’ Al-Azhar
Park, un posto completamente sconosciuto agli occidentali ma famosissimo fra i
cairoti, da dove si gode una vista incredibile su tutto il quartiere islamico.
Ci godiamo un tramonto da cartolina, con il sole che scende alle spalle della
moschea di Ibn Tulun e della Cittadella. Cinque minuti di pace ma subito dopo si
scatena l’inferno…centinaia di muezzin partono con la preghiera serale e
riempiono l’aria di urla e canti, rendendo l’atmosfera veramente surreale.
Stiamo nel parco sino alle 17.30 quindi ci dirigiamo a piedi verso Midan Hussein
e per strada ci fermiamo in un tipico caffè locale dove riposiamo le gambe
fumando una shishà e bevendo un chai. Dopo circa un’ora lasciamo il locale,
facciamo un breve giro al mercato di Khan al-Khalili, quindi ritorniamo in taxy
all’hotel (10p.).
Per cena vista la fregatura del pranzo seguiamo la folla locale ed entriamo in
una specie di fast food all’aperto dove ordiniamo 1 kebab, 1 fuul e tà amiyya,
1 hot dog e spendiamo la bellezza di 5p (0,66 cent di €), mangiamo in
abbondanza e bene…questi sono i prezzi reali dell’Egitto, regolatevi…
PERNOTTAMENTO: MERAMEES HOTEL, 32 Sabry Abo Alam St., Talaat Harb Sq.
13€ x notte con colazione compresa nel prezzo
PASTI: RIST. ARABESQUE, 6 Sharia Qasr el-Nil cc 7,6€ a testa
10 DICEMBRE IL CAIRO E DINTORNI
Partiamo alle 08.30 con un taxy (obbligatorio vista l’impossibilità di
raggiungere alcuni siti senza macchina) prenotato per l’intera giornata
tramite il nostro ostello. La giornata sarà completamente dedicata alle
piramidi. Prima di arrivare alla nostra prima meta (Saqqara) ci fermiamo ad
ammirare il sito di Abu Sir. Due foto, qualche ripresa e via verso la grande
necropoli dell’antica Menfi. Pur essendo situata a non più di 20km da Giza,
Saqqara (ingresso 20p=cc3€) è un’oasi di pace, con pochi turisti e
incredibile a dirsi anche pochissimi procacciatori d’affari. Il sito è
piuttosto vasto, noi ci limitiamo alla famosissima Piramide a Gradoni, con il
bellissimo Grande cortile meridionale e l’inquietante Serdab dove vi troverete
faccia a faccia con Zoser in persona . Nelle immediate vicinanze si possono
ammirare anche l’ormai “tumulo di pietrisco” della Piramide di Userkaf, la
Piramide di Unas e quella di Sekhmket. Ci tratteniamo all’interno del sito per
circa 2 ore, quindi torniamo al taxy che ci porta in 5 minuti in una zona vicina
alla Piramide di Zoser, dove ammiriamo le bellissime tombe di Mereruka e
Ankhmahor ed entriamo nella Piramide di Teti. E’ la prima volta che entriamo
dentro ad una piramide e siamo anche fortunati perché rimaniamo per più di 10
minuti da soli nella camera mortuaria ad ammirare il bellissimo sarcofago di
basalto senza che nessuno ci disturbi in una pace e in un silenzio incredibili.
Lasciamo a malincuore Saqqara per dirigerci verso Dahshur 10 km a sud. Se già a
Saqqara eravamo stati fortunati essendoci goduti il sito in santa pace senza
troppi turisti, qua raggiungiamo il record: siamo gli unici!!! Il sito è stato
una zona militare inaccessibile fino al 1996 e forse anche per questo ancora
poco conosciuto, ma vi garantisco di una bellezza unica: ci si trova in mezzo al
deserto circondati da piramidi di tutti i tipi: da quella romboidale a quella
nera (e bizzarra) di Amenemhat III per finire con la più antica “vera”
piramide del Mondo e cioè la Piramide Rossa. Quest’ultima è anche l’unica
visitabile(ingresso 15p=cc.2€). Risaliamo la piramide, quindi iniziamo con la
discesa nelle viscere dell’edificio; fa molto caldo e manca l’aria, arrivati
alla bellissima anticamera si salgono alcuni scalini in legno mal illuminati che
conducono dopo un breve corridoio alla vera e propria camera funeraria. La
situazione è critica, al caldo e alla mancanza di ossigeno si aggiunge un
incredibile puzzo di ammoniaca che rende la “già poca aria” presente,
totalmente irrespirabile. Mentre Cristina scappa velocemente nell’anticamera
io provo a resistere per fare due riprese e soprattutto per ammirare il
bellissimo soffitto. Dopo 5 minuti decido di lasciare la camera mortuaria e
ritorno nell’anticamera anch’essa con un soffitto molto carino, ancora due
riprese quindi dopo circa 20 minuti ritorniamo all’aria aperta. E’ stata una
bella esperienza, ma la sconsiglio a chiunque sia un po debole di cuore o che
soffra di claustrofobia o di problemi respiratori, piuttosto entrate a Chefren
dove fa caldo e basta. Nella Piramide rossa il problema più grosso oltre alla
carenza di ossigeno è senza dubbio l’intenso puzzo di ammoniaca, quindi fate
attenzione ma se queste cose non vi fanno paura entrate dentro, ne vale
veramente la pena!! Dopo un ultima fermata per ammirare le altre piramidi (non
visitabili) del sito, verso le 14 lasciamo Dahshur.
Su consiglio del tassista ci fermiamo a fare un veloce spuntino in un ristorante
sulla strada che collega Dahshur al Cairo. Ovviamente cadiamo nell’ennesima
fregatura, è un locale iper turistico dove non esiste il menu e dove si è
obbligati a mangiare ciò che decidono loro. Il conto finale (70p a persona cc
9€) è un furto ma probabilmente (anzi sicuramente…) era comprensivo di
commissione per il tassista. Un consiglio: se pensate di visitare queste zone,
portatevi qualcosa da mangiare al vostro seguito!!! Abbandoniamo definitivamente
Dahshur e dopo circa 40 minuti arriviamo a Giza.
Il solito tassista dopo averci proposto una decina di volte di visitare una
fabbrica di papiri e dopo aver ricevuto per altrettante 10 volte il nostro
rifiuto, invece di portarci alle biglietterie del sito ci porta da un
cammelliere per un escursione di Giza a dorso di cammello. Calcoliamo quanto ci
sarebbe costato l’ingresso con videocamera e macchina fotografica presso la
biglietteria ufficiale (cc.140p=18€) e in base a questo contrattiamo il prezzo
della camellata. Dopo circa 20 minuti di discussioni, anche accese, arriviamo a
pagare 35€ in 2 quindi 17,5€ a testa, più o meno quanto ci sarebbe costato
l’ingresso normale. Entriamo da un ingresso laterale con la nostra guida a
cavallo che elargisce mazzette a qualsiasi poliziotto incontri sulla strada.
Saliamo su di una collina per più di 10 minuti, quindi in lontananza ci
appaiono finalmente le tre piramidi, ci avviciniamo lentamente fino ad arrivare
in un punto panoramico dove scendiamo dal cammello per fare alcune foto. Lo
spettacolo è sublime e ce lo godiamo in completa solitudine. Scendiamo la
collina abbandoniamo momentaneamente i cammelli e ci dirigiamo a piedi alla
piramide di Chefren (l’ingresso era compreso nel prezzo). Incredibile a dirsi
ma anche qua siamo gli unici turisti, riusciamo a stare all’interno della
piramide per più di 10 minuti in completa solitudine. Sarà l’ora (le 16) o
sarà fortuna stà di fatto che mai e poi mai mi sarei sognato di visitare una
piramide di Giza in completa solitudine. La discesa in questa piramide è come
al solito molto particolare, fa caldo, ma almeno qua l’aria è respirabile e
non c’è puzza di ammoniaca, niente a che vedere con la Piramide rossa, questa
al confronto è una passeggiata…notevole senza dubbio il bellissimo sarcofago
in granito di Chefren, ma dopo aver visto le tombe di Luxor mi chiedo come sia
possibile che un grande faraone come Chefren che ha costruito una cosi bella
piramide, non abbia curato l’interno della sua camera mortuaria allo stesso
modo. E se non fosse una tomba? Io il dubbio ce l’ho, ma non è questo il
luogo per parlare di queste cose…tornando al nostro viaggio, lasciamo Chefren,
torniamo ai cammelli e ci dirigiamo verso la piramide di Cheope (non visitabile
in questo periodo) e alla Sfinge. Ci godiamo anche queste altre due meraviglie
dell’architettura antica quindi facciamo ritorno alle stalle per riconsegnare
i cammelli.
Approfittando della gentilezza del cammelliere ci godiamo il bellissimo tramonto
sulla Piana di Giza dal suo terrazzo, quindi, invece di tornare in taxy al Cairo
decidiamo di liberare il “simpatico” tassista e di rimanere a Giza per lo
spettacolo di luci e suoni che ci godremo dalla terrazza. Dovendo occupare circa
2 ore decidiamo di andare a fumare una shisha accompagnata dal solito chai. Alle
18.30 inizia lo spettacolo, è carino, ma allo stesso tempo un po dozzinale, noi
ce lo godiamo dalla terrazza in solitudine e senza dubbio fa impressione vedere
le piramidi prima solo illuminate dalle stelle, improvvisamente illuminarsi
d’azzurro, di rosso e di verde. Penso di aver fatto la scelta giusta, il
prezzo d’ingresso (cc12€) è veramente eccessivo, ma se non avessi visto lo
spettacolo sarei rimasto per sempre con la curiosità addosso, quindi sono, a
posteriori, contento di averlo visto, ma gratis…A questo punto dobbiamo
trovare un mezzo per fare ritorno in città: optiamo per l’autobus. Troviamo
abbastanza facilmente la fermata e anche il bus, ma essendo le indicazioni in
arabo non sappiamo se è quello giusto. Dopo aver chiesto ad alcuni passeggeri
informazioni in merito (impossibile trovarne uno che parlasse in inglese)
capiamo che è l’autobus giusto. Il viaggio è un odissea: il bus è pieno,
non c’è un occidentale e il traffico è indescrivibile, di positivo senza
ombra di dubbio è il prezzo (0,5p=0,006cent di€).
Arriviamo comunque sani e salvi dopo circa un’ora in Midan Abdel, vicino al
Museo egizio e a piedi raggiungiamo il nostro ostello, sulla strada ci fermiamo
a comprare il cibo per la cena (1 kebab, 2 fuul e tà amiyya, 1 coca per
7p=cc1€). Saliamo in camera mangiamo e quindi a nanna, è stata una giornata
dura…..
PERNOTTAMENTO: MERAMEES HOTEL, 32 Sabry Abo Alam St., Talaat Harb Sq.
13€ x notte con colazione compresa nel prezzo
11 DICEMBRE IL CAIRO
Oggi è il nostro ultimo giorno al Cairo. Dopo una veloce colazione prepariamo i
bagagli e li lasciamo nel magazzino dell’ostello pronti per essere ritirati al
nostro ritorno. Scendiamo in strada e raggiungiamo a piedi Midan Tahrir dove
prendiamo la metropolitana (1p=0.13 cent di€) che in soli 10 minuti ci porta
alla stazione di Mar Girgis che si trova appena fuori l’area cintata del Cairo
Copto. Questa zona è il cuore della comunità copta d’Egitto, un’oasi di
tranquillità e di pace all’interno di una città caotica e rumorosissima come
il Cairo. La nostra visita inizia dalle bellissime torri romane, di fronte alla
fermata del metrò e continua con la visita alla chiesa La Sospesa (molto
bella). Attraversiamo il decadente cimitero ortodosso, quindi visitiamo la
chiesa di Santa Barbara e la superprotetta Sinagoga di Ben Ezra con
l’adiacente sorgente, che si dice indichi il luogo dove la figlia del faraone
trovò Mosè tra i giunchi e dove Maria attinse l’acqua per lavare Gesù.
Vediamo ancora il Monastero e la chiesa di San Giorgio, quindi lasciamo questo
bellissimo e tranquillissimo quartiere, attraversiamo un ponte pedonale che
passa sopra la linea del metrò e ritorniamo nel caos del Cairo islamico. Ci
perdiamo per i vicoli di questa zona e dopo 10 minuti raggiungiamo la Corniche
sul Nilo. Attraversiamo un altro ponte e raggiungiamo il Nilometro posto
sull’isola Rhoda. Dopo aver pagato l’ingresso(5p=0,66€), entriamo in
questo stranissimo edificio che misurava le variazioni del livello del Nilo per
prevedere il risultato del raccolto annuale. Anche qua siamo gli unici turisti e
ci godiamo la bellissima giornata stando una mezz’oretta a gustarci il Cairo e
Il Nilo visti da questa privilegiata prospettiva, ma il tempo è tiranno, quindi
a malincuore lasciamo il nilometro e in taxy raggiungiamo Khan el Khalili per
gli ultimi acquisti. C’è un traffico pazzesco, rimaniamo in coda per più di
mezz’ora, arriviamo al mercato intorno alle 12.30 e per di più il tassista ci
lascia in una zona a noi sconosciuta, in mezzo a venditori di tessuti, dove non
c’è un occidentale. Ci lasciamo trasportare dal flusso dei locali senza aver
la benché minima idea di dove siamo e di dove vogliamo andare. Vediamo dei
posti di una bellezza incredibile, ma il tempo sta terminando e se non vogliamo
perdere il volo dobbiamo ritornare velocemente in hotel. Fermiamo il primo taxy
che incontriamo e dopo 10 minuti raggiungiamo la via dell’hotel. Compriamo
qualcosa da mangiare, saliamo a ritirare i bagagli e a darci una veloce
rinfrescata, quindi scendiamo in strada dove ci aspetta un amico del ragazzo che
gestisce l’ostello che ci porterà in aeroporto (45p=6€). Come al solito
c’è un traffico pazzesco, ma la guida degli egiziani molto sportiva, per non
dire altro, vivacizza il tragitto. Dopo 45 minuti siamo al terminal, salutiamo
il nostro accompagnatore e ci mettiamo in fila per il check-in, anche
quest’avventura è terminata.
L’Egitto
è un paese stupendo, con una storia e dei monumenti di una bellezza unica. Noi
l’abbiamo visitato in autonomia cosa che ci ha permesso di goderci questi
fantastici posti senza limiti d’orario ed in perfetta solitudine. Vedere la
tomba di Tuthankamon da soli senza altre 30 persone vocianti, magari con una
guida che ci mette fretta, compensa le scomodità dell’organizzazione fai da
te. Entrare nella piramide rossa a Dahshur o in quella di Cheope e godersi la
camera mortuaria in completa solitudine non ha prezzo. Consiglio a tutti
l’organizzazione in autonomia, anche perché il risparmio è notevole: noi
abbiamo speso circa 450€ a testa per 5 giorni tutto compreso (3 voli, 1
viaggio in treno da Luxor al Cairo, ingressi ai siti, hotel, ristoranti,
spostamenti, souvenir, viaggio Genova-Malpensa e relativo parcheggio in
aeroporto).
Alcuni
consigli per chi vuole intraprendere questo viaggio in autonomia:
diffidate degli egiziani!!non fanno niente per niente e anche se in un primo
momento vi possono sembrare simpatici e di compagnia, celano dietro il loro
particolare interesse sempre un secondo fine cioè quello di spillarvi dei
soldi…cercate di farvi fregare il meno possibile (anche perché non essere
fregati è praticamente impossibile!!!) e siate risoluti e decisi nel rifiutare
qualsiasi aiuto non richiesto. Ai loro occhi siamo tutti dei polli da spennare,
cercate di farvi spennare il meno possibile…
E’ importantissimo pianificare le cose da fare durante il giorno magari
acquistando una buona guida cartacea, noi ci siamo trovati molto bene con la
Lonely planet.
Non prenotate dall’Italia il treno Luxor-Cairo, ma andate direttamente alla
stazione in Egitto, noi abbiamo risparmiato più di 50€.
Visitate i siti archeologici più famosi (Valle dei Re, Giza, Templi di Luxor e
Karnak) o prestissimo (7,30 max 8) o in pausa pranzo(1230-1400) o in tarda
serata(dopo le 16) per evitare i pullman turistici che riversano centinaia di
turisti all-inclusive in questi bellissimi posti, rendendoli meno magici e
speciali.
Se andate nella Valle dei re, cercate di visitare le tombe più lontane
dall’ingresso (non ci va quasi nessuno…e sono bellissime) e non perdetevi
assolutamente la passeggiata che dalla Valle porta al tempio di Hatsepsut,
godrete di alcuni panorami che non dimenticherete mai…
Visitate le tombe dei Nobili, sono molto ben conservate e ve le potrete godere
quasi sicuramente in perfetta solitudine (non ci si ferma praticamente nessuno)
Consiglio anche un giro in feluca sul Nilo al tramonto, colori e paesaggi
incredibili trascinati dalla corrente del Nilo, romanticissimo…
Al Cairo, visita d’obbligo alla zona islamica e alle sue moschee, ma fate
attenzione a non esporre troppo i vostri lussi da occidentali…
Obbligatorio anche godersi un tramonto al Al-Azhar Park che offre una delle più
belle viste sulla città…
Ci sarebbero altri mille consigli, ma per chi fosse interessato sarò lieto di
darli in privato.
Per finire
alcuni voti personali riguardo le cose viste:
VALLE DEI RE 10 Sito stupendo: tombe indescrivibili in un’atmosfera incantata
Passeggiata Valle dei Re-Tempio di Hatsepsut 9.5 Da non perdere!!:passeggiata su
sentieri antichissimi con viste mozzafiato
TEMPIO DI HATSEPSUT 9 Suggestivo
TOMBE DEI NOBILI 8.5 Incomprese:bellissime, isolatissime,cosa volete di più?
RAMESSEUM 8 Carino soprattutto se goduto da soli…
COLOSSI DI MNEMONE 6.5 Immensi ma mal collocati…
MUSEO DELLA MUMMIFICAZIONE 7 Solo per appassionati…molto più bella la sala
delle mummie al Museo egizio del Cairo
TEMPIO DI KARNAK 9.5 Immenso, sbalorditivo…
TEMPIO DI LUXOR 9 Bellissimo di notte, appassionante di giorno
CAIRO ISLAMICO 8 L’Islam allo stato puro
CAIRO COPTO 7 Un’oasi nell’”inferno”del Cairo
MUSEO EGIZIO 10 Semplicemente Il più bel museo del mondo…
SAQQARA 9 Imperdibile…
DAHSHUR 9.5 Sottovalutata…ma bellissima
GIZA 10 Indescrivibile…un sogno ad occhi aperti!!!
Spettacolo di luci e suoni a Giza 6 Trascurabile…piuttosto godetevi le
piramidi sotto le stelle con una cammellata notturna…
Alberto Sassoli