Croazia, come unire l'utile al dilettevole

Racconto di viaggio 2008

di Angelo Dentis

 

 

Avevo necessità di rifare la protesi dentaria e da amici sono venuto in possesso di un indirizzo di una clinica odontoiatrica in Croazia a Rijeka ( Fiume ) dove mi era stato detto che oltre a serietà e competenza, si poteva risparmiare parecchio nei confronti dell'Italia.

Ho chiamato il numero che mi era stato dato ed ho fissato l'appuntamento per il mese di maggio.

Partenza all?alba in quanto occorre essere là molto presto e nella giornata, con parecchie sedute ad intervalli più o meno lunghi, in serata avevo la mia protesi finita con garanzia di due anni per eventuali ritocchi o modifiche.

Rientrato in Italia, dopo qualche giorno, capisco di avere necessità di alcuni ritocchi, ma per problemi miei personali non posso tornare subito, lascio quindi passare l?estate e fisso l'appuntamento per il 23 di settembre, però onde evitare di dover nuovamente tornare, preferisco prendermi alcuni giorni di vacanza, di modo che se avessi necessitato di più sedute mi sarei trovato nelle vicinanze.

Prima di iniziare il racconto della vacanza vorrei però spendere due parole su questa clinica. Io mi sono trovato bene, ho trovato serietà , cortesia e competenza, nella clinica c'erano solo pazienti italiani, forse perché per i croati ci sono cliniche a minor costo, ma per noi italiani è già un gran risparmio. I pazienti provenivano da gran parte dell'Italia del nord, triveneto, Brescia in maggioranza, Bergamo, Milano, uno addirittura dalla Svizzera.

Per evitare levatacce decidiamo di partire, io, mia moglie e sua sorella, il lunedì 22 con arrivo a Rijeka in tarda mattinata, così da poter visitare la città. Buona parte della città di Rijeka è costruita sul versante di una collina, pertanto la maggior parte delle strade sono in salita o discesa, da visitare comunque è il centro storico, in piano a ridosso del fiume che è poi quello che ne ha determinato il nome della città.

La visita deve iniziare dal Korzo ( Corso ) solo pedonale e lastricato con pietre lucide, molto elegante dove si trovano i più bei negozi della città . Al centro del Corso spicca la Torre Civica. Si può poi visitare nella città alta il castello di Trsat, immerso nel verde e da cui si gode uno splendido panorama della città.

Terminata la visita della di Rijeka, che non offre molte altre cose andiamo a cercare alloggio, ma prima, visto che siamo sulla strada, andiamo a visitare Opatija ( Abbazia ) che è stata la San Remo d'oriente ed ancora oggi presenta un'atmosfera retrò stile ottocento inizio novecento. Molti gli hotel 5 stelle e molti in stile barocco, tanti i casinò. Dal tipo di persone che abbiamo visto scendere dai pullman Gran Turismo davanti a questi alberghi, la clientela deve essere per lo più anziana, io che sono del '37 nei loro confronti mi sono sentito un giovanotto. Ecco vedere Opatija fa compiere un salto nel passato, gradevole e simpatico però, è comunque molto ben curata e merita di essere visitata. L'alloggio lo troviamo presso il Restaurant Dina che offre anche camere, si trova sulla strada che da Rijeka va verso Rovigno, cento metri dopo la deviazione per Opatija, una camera con tre letti e servizi € 65 che diventano 100 compresa la cena. Grigliata di carne con patatine fritte, insalata mista vino acqua e caffè. Ottimo tutto, sconsiglio vivamente il caffè.

Il martedì 23 di primo mattino clinica, ritocchi necessari alla protesi, quindi alle 9,00 partenza per Plitvice. Arrivo nel " Nacionali park PLITVICKA JEZERA" www.np-plitvicka-jezera.hr verso le 12.la strada scelta è stata l'autostrada che porta a Karlovac e Zagabria, deviando poi sull'autostrada che va verso Split ( Spalato ) la deviazione si trova a Bosiljevo e uscita a Otocac, quindi con strada normale fino al parco. Entrata immediata nel parco, in quanto se si vuole visitare sia i laghi Superiori che quelli Inferiori, occorre avere diverse ore a disposizione. Il biglietto per l'entrata nel parco costa 110 Kn ( kune ) a testa circa € 15 e comprende la fruizione del trenino ( un autofurgone gommato che traina due rimorchi come se ne trovano per la visita di alcune città, il battello per l'attraversamento dei laghi nel punto di divisione tra Superiori ed Inferiori. Via dunque, per pranzo un panino, e dalla stazione 2, con il suddetto trenino verso la stazione 4, per poi scendere a piedi attraverso i sentieri e le passerelle che portano al centro dei laghi.

Sono sedici tra laghi e laghetti ognuno che si riversa nell'altro, man mano a scendere gradatamente, formando uno spettacolo di rapide, cascate e cascatelle che non a pari al mondo, il parco è Patrimonio Mondiale dell'Umanità , tutto il percorso si snoda immersi in una vegetazione che circonda e avvolge tutto quanto.

Non è possibile descrivere ne con la penna, ne con la macchina fotografica, benché al termine della visita le fotografie scattate siano tantissime, le immagini che solo gli occhi possono raccogliere e conservare nel cassetto dei ricordi.

Io ero già stato a Plitvice nel maggio di 3 anni fa e decisamente consiglio la visita nei mesi primaverili, anche se fa più freddo, in quanto c'è più ricchezza di acqua ed in particolare per i laghi Superiori la scenografia è sicuramente migliore.

Infatti la discesa attraverso i laghi Superiori è stata un po' deludente rispetto ai ricordi di 3 anni prima, ripagata poi nella discesa attraverso i laghi Inferiori.

Raggiunto il punto centrale, dove partono i traghetti, si hanno due possibilità o l'attraversamento, molto breve, del lago verso la stazione 2, e quindi terminare la visita, oppure sempre con il traghetto scegliere l?attraversamento del lago verso i laghi Inferiori e continuare la visita del parco.

Naturalmente scegliamo la seconda opzione, raggiunto l'approdo del battello e dopo esserci rifocillati e riscaldati con dei buoni cappuccini caldi nel punto di ristoro, riprendiamo la discesa, attenzione a non sbagliare, non seguire la stradina asfaltata che sale leggermente, ma quella che indica la stazione 1 del trenino. Nei laghi Inferiori la portata di acqua è maggiore e la scenografia ne risulta decisamente migliorata. Le rapide e le cascatelle risultano più ricche e la delusione iniziale sparisce. Si scende fino a raggiungere the Big Fall ( la Grande Cascata ) che è anche il termine della visita al parco, la portata di questa è decisamente inferiore a quella che si può ammirare in primavera, ma è sempre comunque spettacolare. E' un salto di acqua che piomba dall'alto e che quando la portata è massima crea una nuvola di vapore veramente spettacolare.

Da questo punto si ritorna sui propri passi per un piccolo tratto e si imbocca il sentiero di risalita che in breve porta alla stazione del trenino che riporterà alla stazione 2 dove è parcheggiata la macchina.

La visita e terminata, rimangono impressi i ricordi indelebili.

Si va alla ricerca di una camera per la notte, ma ci rendiamo conto che è meglio allontanarsi un pò, perché nelle immediate vicinanze dove avevamo alloggiato 3 anni prima i prezzi sono notevolmente cresciuti, per una camera doppia ed una singola con servizi chiedono 80. Risaliamo quindi in auto, percorriamo circa una quindicina di kilometri verso sud e raggiungiamo Korenica, anche lì moltissime case che offrono camere per la notte. Purtroppo però essendo fine settembre molte di esse sono chiuse, si sta facendo buio, quindi accettiamo l'offerta di Jovan ( Giovanni ) Rapajie ' Rudanovac 39, 2 camere purtroppo senza servizi interni, ma con una pulizia impeccabile a € 35 per entrambe, al mattino quando partiamo, per ringraziare dell'estrema cortesia di Giovanni e sua moglie gliene diamo 40 invece dei 35 pattuiti.

Nella serata avevamo cenato con un?altra grigliata di carne, formaggio impanato, patatine fritte, vino, acqua e Ballatine come digestivo, in una trattoria a pochi passi dalla camera, Bistro Vila Velebita spendendo in 3 Kn 203 circa € 28.

E' molto importante in Croazia, se desidera bere vino a cena, che detto fra noi, hanno dell'ottimo vino bianco, occorre trovare un locale vicino a dove si va dormire, in quanto il tasso alcoolimetrico deve essere pari a " 0 ".

Al mattino partiamo per l'isola di Krk ( Veglia ), ma stavolta facciamo tutta strada normale fino a Senj e quindi lungo la litoranea fino al ponte ( otok ? Krk ) che collega la costa con l?isola di Krk.

Il ponte è a pedaggio, il costo 30 Kn circa € 4 ma solo in entrata e non in uscita.

La strada che abbiamo fatto per tornare da Plitvice è molto più corta ed è buona.

Nell'isola visitiamo la cittadina di Krk che è il capoluogo, bella la passeggiata lungo il porticciolo e il centro storico, dove sorge una fortezza in cui appare chiaramente l'impronta veneziana.

Visitiamo poi Punat e Stara Baska, che dicono abbia la più bella spiaggia dell'isola, noi l'abbiamo vista dall'alto, in quanto non abbiamo trovato il sentiero che conduceva alla stessa, comunque anche dall'alto era molto carina, i colori del mare di tutto il litorale, variano dall'azzurro al verde al blu intenso.

L'attraversamento dell'isola è decisamente in contrasto con quanto vedevamo dalla costa prima di raggiungerla. Un versante brullo secco, veramente poco appetibile, al contrario l'attraversamento dell'interno si è svolto in mezzo ad una fitta vegetazione mediterranea, assolutamente contrastante con quel che appare nei versanti costieri.

Da Stara Baska tornati sui nostri passi fino al bivio per Vrbnik, voltiamo e raggiungiamo il paese. Si tratta di un borgo famoso per la produzione del vino Zlahtina, un vino bianco secco, che dopo averlo bevuto a cena mi sento di affermare che meritava la visita.

Comunque Vrbnik è un gioiello di paesino arroccato su di un cocuzzolo a picco sul mare, con degli stretti vicoli in mezzo alle case che salgono e scendono e permettono di incontrare degli angoli che definire da cartolina è poco. Bellissimo e pittoresco, lo abbiamo girato tutto, dalla chiesa su in cima dedicata a Sant'Antonio da Padova, molto bella, a giù fino al porticciolo e poi su ancora per parlare alle 17 con l'agenzia Mare Tours www.mare-vrbnik.com e mail info@mare-vrbnik.com che apre a quell'ora per trovare da dormire.

Il titolare parla solo croato e inglese, comunque con qualche parola in inglese e qualche parola in italiano, ci intendiamo. Ci offre, da un'affittacamere, 2 camere con bagno e parcheggio auto, importante perché il parcheggio in paese costa 4 Kn all'ora, a € 38 entrambe.

Accettiamo ovviamente e chiediamo indicazioni per cenare di pesce.

Ci indica il ristorante in paese Konoba Dana e dopo aver preso possesso delle camere e sistemato le valigie, pian piano verso le 19,30 lo raggiungiamo, ordiniamo una grigliata di pesce, un piatto di scampi fritti e un piatto di calamari fritti, che poi noi 3 ci spartiamo, il tutto annaffiato con un buon litro di Zlahtina, l'acqua è rimasta chiusa in bottiglia, la cena è risultata eccezionale, la spesa con una buona mancia compresa € 60.

Al mattino con un po' di rimpianto ci avviamo per la strada del ritorno.

Se qualcuno vuol saperne di più mi contatti angelo.dentis@tele2.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

Home ] AFRICA ] AMERICA ] ASIA ] EUROPA ] OCEANIA ]