CRETA
Diario di viaggio 2004
Dopo
aver letto innumerevoli diari, catturato qualsiasi tipo di informazione e
soprattutto dopo aver girato per 2 settimane intorno a Creta, vorrei trasmettere
la mia esperienza e le mie nozioni a chi vorrebbe imbarcarsi alla scoperta di
quell’isola che definirei “l’altro continente”.
Devo innanzitutto ringraziare l’agenzia Rethymno Tour e in particolare Spiros
che mi ha organizzato il tour secondo le mie esigenze oltre che fonte di
consigli veramente preziosi sui luoghi da visitare.
Contattatelo all’indirizzo E-mail rethymno@smart-holidays.com.gr,
gratuitamente e in pochi giorni vi arriveranno a casa i cataloghi degli
alberghi, appartamenti e ville. Io scelsi la formula del tour di 2 settimane col
noleggio auto e non ho avuto alcun tipo di problema.
15 giorni sono pochi e per questo decisi di escludere dall’itinerario,
oltretutto senza rimorso, la costa nord che è la più turistica e lo potrete
riscontrare sfogliando i cataloghi delle nostre agenzie di viaggio.
Arrivai ad Iraklion in aereo in piena notte e con l’auto giunsi a Kastelli,
situata a ovest, per trascorrere i primi quattro giorni (i voli partono e
arrivano anche a Chania).
Primo
giorno: Falassarna.
Da nord si passa per Platanos, si svolta a destra e poco dopo scendendo dal
colle noterete la sua lunga estensione e il mare azzurro da immortalare
dall’alto. La spiaggia è
sabbiosa, si può campeggiare liberamente e nei pressi troverete pure taverne.
Il luogo è veramente bello e molto tranquillo.
Kastelli, non è molto bella ma è da considerare un ottimo campo base per la
parte ovest dell’isola.
Falassarna
Secondo
giorno: Gramvoussa e Balos.
Ci si arriva col battello che parte dal porto di Kastelli situato a ovest
dopo 3/4 km dal centro abitato. I
biglietti oltre che in paese si possono fare direttamente in porto.
A Gramvoussa si può visitare il castello veneziano posto in cima
all’isola raggiungibile a piedi in 20 min (possibilmente con scarpe o
sandali); esso desta molto interesse ma una volta giunti lassù la curiosità
viene accantonata dallo stupendo panorama che si propone a 360°.
La spiaggia non è molto grande, sabbiosa e con l’acqua limpidissima. Balos invece è la seconda isola; è collegata a Creta
attraverso un istmo e lo scenario è caraibico!
L’acqua è azzurra quasi trasparente ed è bassa per un centinaio di
metri. La sabbia è quasi bianca
con piccole sfumature rosa in diversi punti della riva. Balos la si può raggiungere anche dalla terra ferma,
passando per Kaliviani e attraversando la penisola di Gramvoussa ma la strada
non è asfaltata; la consiglio per chi possiede una jeep anche se ho visto lo
stesso qualche temerario con l’Atos. L’ultimo
tratto è da fare comunque a piedi.
Terzo
giorno: Elafonissi.
Nella mia graduatoria è la più bella dell’isola anche se le altre non
sono da meno. Sabbia bianca e rosa,
l’acqua limpidissima come quella di Balos, la spiaggia è molto ampia ma vi
consiglio di andare nell’isolotto di fronte, più in fondo possibile.
Venendo da Kastelli ad Elafonissi ci si arriva per 2 strade entrambe
molto belle: quella interna passa per Topolia ed Elos, mentre quella costiera
passa per Sfinari ed è molto suggestiva di sera per il tramonto e i dirupi
(attenzione ai sassi in strada). Suggerirei
di visitare Paleochora e Sougia, luoghi
che non ho visto per mancanza di tempo.
Elafonissi
Quarto
giorno: trasferimento a Plakias, nella costa meridionale, con breve visita a Chania
e a Rethimno (città molto
caratteristiche, ve lo consiglio come diversivo e se pensate di andarci di sera
usate i mezzi pubblici perché è impossibile trovare un parcheggio soprattutto
a Chania).
Plakias è l’ideale per trascorrere le ferie in tranquillità: piccola, poco
trafficata alla quale non manca nulla, viva di sera con molte taverne ma non
caotica.
L’omonima spiaggia è lunga ma ha niente a che fare con quelle viste nei
giorni precedenti.
Quinto
giorno: Preveli e Skinaria.
A Preveli ci si arriva attraversando prima un ponticello basso a sinistra e poi
subito a destra percorrendo una strada non asfaltata che si districa tra le
montagne; l’ultimo tratto si percorre in 10 min a piedi.
Essa è famosa per il fiume che
sfocia in mare e per le palme che costeggiano il suo percorso.
Vi consiglio di risalire a piedi il fiume (non coi ridicoli pedalò),
esperienza molto esotica e selvaggia. Quando
la spiaggia divenne satura di gente andai Skinaria
(breve sosta a Moni Preveli)
incassata in una insenatura a ferro di cavallo.
Sono molto note anche le spiagge Damnoni
e Amoundi che assieme a quella di
Preveli sono le migliori nella zona circostante a Plakias.
Sesto
giorno: Aghios Pavlos.
Luogo dimenticato che offre solo qualche taverna e albergo; l’omonima
spiaggia è discreta ma verso ovest, dall’altra parte del promontorio, ce n’è
una più interessante raggiungibile a piedi.
Più avanti ancora c’è quella di Triopetra,
consigliata da Spiros perché deserta, che purtroppo non l’ho raggiunta per
mancanza di tempo.
Settimo
giorno: Frangokastello e Chora
Sfakia.
Venendo da Plakias la strada è scorrevole e decisamente suggestiva per lo
scenario e per i paesini che si incontrano.
A Frangokastello interessante vedere il castello soprattutto perché
inserito ai piedi del mare con le montagne che le fanno da cornice, ma per la
spiaggia vi consiglio di fermarvi un centinaio di metri prima (se venite da
Plakias); anche se corta la trovo migliore di quella del castello.
Quella di Chora Sfakia, che si torva dietro al porticciolo, è fatta di
ghiaia ed è molto tranquilla e carina.
Se avessi avuto un giorno in più a disposizione sarei andato sicuramente
a Loutro, il luogo più pittoresco dell’isola, raggiungibile solo a piedi o in
barca.
Chora Sfakia
Ottavo
giorno: trasferimento a Ierapetra, a sud est, in compagnia della pioggia.
A metà strada si può deviare per Lendas per fare un bagno “fuori dal
mondo”; non soffermatevi sulla spiaggia del paese, continuate a percorrere la
strada in direzione ovest per un paio di km, la noterete subito in quanto molto
lunga. Peccato per la pioggia che
ci costrinse a guardarla stando in macchina durante uno spuntino.
Se avete una jeep passate per Vagionia e Krotos, qui la natura è
veramente selvaggia.
Altre spiagge che meritano di essere citate lungo il nostro tragitto sono Matala
e Keratokambos sotto Ano Vianos.
Ierapetra non è per niente attraente, insignificante, abbastanza grande dove
non manca il lungo mare e i classici ristoranti.
Nono
giorno: isola di Hrissi.
Il traghetto parte in mattinata a Ierapetra alle 10 circa e il biglietto lo si
fa anche a bordo durante l’imbarco. Al
porto c’è gente che ve lo propone e francamente non so se a prezzo
vantaggioso o non. Si sbarca a sud
dell’isola e subito si possono incontrare diverse spiagge ad est. Ma la migliore si trova a nord e ci si arriva, ovviamente,
tagliando l’isola a piedi attraverso un sentiero ben segnalato. La
sabbia è fine e bianca e il mare un incanto, di due tonalità: blu al largo e
celeste a riva. Quel giorno il
vento era forte tanto da alzare la sabbia e il luogo migliore dove stare era in
acqua a godersi i cavalloni. Sotto le piante spontanee vidi qualche tenda di
campeggiatori, che data la mancanza di acqua dolce, li definirei “no
limits”. Nonostante ciò li
invidiai moltissimo. L’isola
è magica, incontaminata, caraibica, assolutamente da non perdere.
Decimo
giorno: trasferimento a Sitia con sosta a Makrigialos e Xerokambos.
A Makrigialos la spiaggia è molto grande e in verità pensavo fosse migliore,
molto più interessanti le potrete trovare invece ad Aghia Fothia e a Galini.
Stupefacente invece quella di Xerokambos a sud est dell’isola, luogo
dimenticato e quasi desertico come dice il nome (zero campo).
Sorprendente è l’ultimo tratto di strada che scende verso il mare dove
non rinuncerete scattare qualche foto. Mare
azzurrissimo poco profondo, spiaggia sabbiosa, peccato per il fastidioso vento
forte che alzava la sabbia. Questo
angolo di Creta merita di essere visitato e personalmente lo ritengo il più
bello della costa orientale.
Xerokambos
Sitia è un paese di medie dimensioni come Ierapetra ma più accogliente con un
bel lungo mare.
Undicesimo
giorno: Kato Zagros.
Luogo isolato, protetto dalle montagne priva di alberi e inoltre ci si può
arrivare a piedi attraversando la “gola della morte” (tempo di percorrenza
1h 30’). La spiaggia è
abbastanza grande, di ghiaia e ciottoli e a ridossi si trovano diverse taverne a
buon prezzo. Anche se non
l’ho provato, vi renderete conto quanto possa essere magico trascorrere la
notte in questo angolo di Creta. A
Kato Zagros potrete trovare anche qualche camera e appartamenti oltre che al
sito archeologico del palazzo Minoico.
Dodicesimo
giorno: Vai e
Itanos.
A Vai è importante arrivarci presto, almeno entro le 10, perché verso l’una
la spiaggia è già colma di gente; comunque merita di essere visitata sia per
il palmento che ne fa da sfondo sia per un il mare pulito che invita a fare
snorkelling. Più a nord si può
trovare anche una spiaggia di nudisti che rimane comunque nascosta e isolata.
Itanos è un’ottima alternativa a Vai; parcheggiata la macchina, per giungere
alla spiaggia (di ghiaia) dovrete seguire sulla sinistra il piccolo e corto
sentiero che scavalca il colle e dall’alto
noterete quant’è trasparente l’acqua.
Questa, personalmente, è la migliore ma altre spiagge potrete trovarle
dove avete lasciato l’auto oppure più a sud dietro i resti archeologici.
Da queste parti, come d'altronde su tutta la costa est, il vento è molto
forte e i la presenza dei mulini lo confermano.
Tredicesimo
giorno: Maridati e Chiania.
Maridati si trova tra Palekastro e Vai, è una spiaggetta nascosta in una gola,
protetta dalle rocce che cadono a picco nell’acqua e per raggiungerla bisogna
percorrere un sentiero di terra battuta con grossi ciottoli.
La spiaggia è di ghiaia e con tutta sincerità non mi ha entusiasmato
molto, se però cercate l’isolamento è l’ideale.
Chiania è situata a pochi km da Palekastro alla stessa latitudine; la spiaggia
è bella, lunga e ghiaiata, il mare azzurro e poco profondo.
Sul lato nord troverete due taverne (consiglio “Chiona”) dove poter
mangiare ottimo pesce fresco stando a un metro dalla riva (occhio a non cascarci
dentro!).
Quattordicesimo
giorno: rientro.
Da Sitia all’aeroporto di Iraklion ci si impiega 2 ore e il tratto da Sitia a
Gournia è impegnativo ma molto suggestivo.
Creta non merita toccata e fuga, percorretela il più possibile e vi accorgerete
quanti volti possiede: terreni fertili e deserti, montuosa ma con modeste
pianure, spiagge corte, lunghe, rocciose, sabbiose, attrezzate e sperdute. Buon
viaggio.
Luca dianasitti@yahoo.it