Costarica e isole San Blas (Panama)
Diario di viaggio 2009
Ciao a tutti i viaggiatori siamo Davide e Barbara di Cuneo.
Dopo
l’esperienza passata in Messico e Guatemala (www.turistipercaso.it/viaggi/itinerari/testo.asp?ID=17823)
quest’anno abbiamo deciso di andare in Costarica, facendo anche un breve
soggiorno rilassante sull’arcipelago delle Isole San Blas nello stato del
Panama. Il Costa Rica infatti
ha una fauna straordinaria: 864 specie di uccelli,
(quasi il dieci per cento delle specie del mondo), 250 specie di mammiferi(di
cui più o meno la metà sono pipistrelli),
230 specie di rettili,
215 specie di anfibi e 1522
specie di pesci
ed il territorio è coperto da una ricca foresta tropicale.
Queste alcune delle ragioni che ci hanno spinto
ad andare in questi due paesi meravigliosi.
Se avete bisogno di delucidazioni sarò lieto di fornirvene Cato_75@yahoo.com oppure Skype (davide12100).
Alcune
info prima di iniziare il racconto:
Durata del viaggio: 17 giorni
Periodo: 12/03/09 28/03/09
Carte di credito: Visa electron
Pagamento: Visa Electron/Contanti(dollari Americani $)
Moneta utilizzata: Costarica: Colon 1$= 562.3 Colon
Panama: Dollaro Americano (Panamense)
Mezzi utilizzati in loco: Autobus locali -Voli interni - Boat – Shuttle(Pulmini locali)
Compagnia aerea: IBERIA (977 euro)
Torino – Madrid - San Josè (andata)
Panama – Madrid – Torino (Ritorno)
assicurazione sanitaria + bagagli 32 euro (prenotato tramite Cts).
Spesa totale: 1800 euro(Aereo compreso)
Siti internet www.viaggiatore.net www.turistipercaso.it www.ruta40.it
www.viaggiatorionline.com www.horariodebuses.com
www.aeroperlas.com
www.flyairpanama.com
www.interbusonline.com
CONSIGLI IMPORTANTI : Sono consigliate L’antitifica ed epatite A/B.
Noi non ne abbiamo fatto nessuno in particolare dato che eravamo ancora coperti da quelle fatte gli anni scorsi.
Portarsi dollari americani dato che vengono usati a Panama.
In banca cambiano senza problemi anche l’euro.
La Visa electron e le varie carte di credito funzionano senza problemi.
Non bisogna sempre far base a San Jose (Costarica) per tutti gli spostamenti, ci sono delle linea extraurbane di autobus che fanno rotte differenti. ( www.horariodebuses.com)
Repellente per gli insetti, nonostante la presenza delle zanzariere in stanza.
Portarsi gli stivali per visitare i parchi anche se molti hotel li forniscono gratuitamente.
Binocolo e mantellina (quest’ultima mai usata).
RIASSUNTO
STILIZZATO DEL VIAGGIO:
Partenza
da Torino alle 8.00Am arrivo a San Josè (Costarica) ore 04.15 Pm (ora
locale) via Madrid (Iberia)
Taxi
per l’ostello 20$
Hostel (www.tranquilobackpackers.com/indexframed.html
) 28$ a stanza
San
Josè – Cariari – La Pavona - Tortuguero
Autobus
San Josè (6.30 Am ) – Cariari (8.45 Am) 800 Colones p/p
Autobus
Cariari (12.00 Am) La Pavona (13.15 Pm)
Lancia
La Pavona – Tortuguero (15.30 Pm) 2600 Colones p/p
Hotel La Casona (http://www.vivatravelguides.com/central-america/costa-rica/caribbean-coast-costa-rica/limon/tortuguero/tortuguero-restaurants/la-casona-restaurant) 24400 Colones x 2 notti a stanza [bagno privato - ventilatore-acqua calda carino e pulito]
Tortuguero
Escursione
in Canoa sui canali del Tortuguero (5.30 Am) 8250 Colones p/p
Ingresso
Parco del Tortuguero 5625 Colones p/p
Tortuguero
– La Pavona – Cariari – Guapiles – Puerto Vejo de Sarapiqui –
Ciudad Quesada – La Fortuna
Barca
Tortuguero (6.00 Am) La Pavona (7.00 Am) 800 Colones p/p
Autobus
La Pavona (7.30 Am) Cariari (9.00 Am) 1000 Colones p/p
Autobus
Cariari (9.30 Am) Guapiles (9.10 Am) 310 Colones p/p
Autobus Guapiles (10.30
Am) Puerto Vejo de Sarapiqui (11.45 Am) 785 Colones p/p
Puerto
Vejo de Sarapiqui (12.15 Am) Ciudad Quesada (14.45 Pm) 1230 Colones p/p
Ciudad
Quesada (15.00 Pm) La Fortuna (16.30 Pm) 625 Colones p/p
Hotel
El Bosque 15700 Colones x 2 notti a stanza [Tv – AC – Bagno privato
– acqua calda non il massimo]
Escursione
notturna al Vulcano Arenal + Terme di Tabacon (17.30 P.m) 35 $ p/p
La
Fortuna (Vulcano Arenal)
La
Fortuna – Osservatorio del vulcano Arenal (ingresso all’osservatorio
2000 Colones p/p)
La
Fortuna – Sant’Elena (Monteverde)
Jeep
– Boat – Jeep (08.30 Am) arrivo Sant’ Elena (Monteverde) 11.30 Am
20$ p/p
Hotel
20$ x 2 notti a stanza [bagno
privato - ventilatore-acqua calda carino e pulito]
Escursione
notturna al parco (17.45 Pm) 9605 Colones p/p durata 1.30
Visita Ranario (19.45 Pm) 5700 Colones p/p (chiusura ore 8 Pm)
Sant’Elena
Tour
del Caffè (7.45 Am) 9125 Colones p/p [Mattina]
Canopy
e Ponti sospesi (12.30 Am) 100$ p/p [5 ore] con Selvanatura Tours
Serpentario 8$ p/p
Sant’
Elena – Puntarenas - Quepos
Autobus
Sant’Elena (6.00 Am) arrivo Puntarenas (9.30 Am) 1250 Colones p/p
Autobus
Puntarenas (11.00 Am) arrivo
(15.00 Am) 1915 Colones p/p
Hotel Ceciliano 2 notti x 24000 Colones a stanza [Tv,Bagno privato,Ventilatore,acqua calda carino e pulito]
Quepos
– Manuel Antonio (Parco) - Quepos
Autobus
Quepos (6.30 Am) arrivo Manuel Antonio (7.00) 200 Colones p/p
Ingresso
al parco Manuel Antonio 5600 Colones p/p
Autobus Manuel Antonio Quepos (passano ogni 20 Min) 200 Colones p/p
Quepos
– Sierpe – Baia Drake
Shuttle privato da Quepos (7.00 Am) a Sierpe (9.30 Am) 30$ p/p
Boat
Sierpe (11.30 Am) arrivo a Baia Drake (1.00 Pm) 8000 Colones p/p
Cabinas Manolo 2 notti x 60$ a stanza [Bagno in comune e Ventilatore pulito e bello]
Baia
Drake – Isla de Cano – Baia Drake
Escursione
all’ Isla de Cano (7.30 Am) ritorno alle 14.30 75 $ p/p
[Colazione,Pranzo,Snorkeling da non perdere]
Baia
Drake – Sierpe – Palmar Norte – Paso Canoas – David (Panama) –
Panama City
Boat
da Baia Drake (7.15 Am) a Sierpe (8.30 Am) 8000 Colones p/p
Taxi
Collettivo (9.00 Am) per Palmar
Norte (9.30 Am) 2500 Colones p/p
Bus
Palmar Norte (11.00 Am) Paso
Canoas (13.00) 1700 Colones p/p
Macchina
privata da Paso Canoas a
David (Panama) dopo 1.5 ora costa 20$
Autobus David (8.00 Pm) Panama City (2.45 Am) 12.6 $ p/p [Viaggio notturno]
Panama
City – Isla San Blas (Rio Sidra)
Taxi
Terminal Bus Panama (3.00 Am) aereoporto Albrook (Panama City) 15 min. 2.5
$ p/p
Aereo
da Panama City (www.flyairpanama.com)
Cartì (Isole San Blas)
80.85$ p/p
Lancia
da Cartì a Isla Rio Sidra + Hotel x 3 notti [Colazioni,Pranzi,Cene,Un’
Escursione al giorno] 150$ p/p
Isla
Rio Sidra(San Blas)
Escursione
Sole + Mare
Isla
Rio Sidra(San Blas)
Escursione
Sole + Mare
Isla
Rio Sidra(San Blas) – Panama City – Torino (Italia)
Lancia
Rio Sidra (5.00 Am) Cartì
Aereo
Cartì Panama City compagnia AirPanama (www.flyairpanama.com)
Taxi
dall’aeroporto Albrok a Casco Vejo (Panama) 5$
Taxi
Casco Vejo Chiuse Miraflores (Canale di Panama) 8$
Taxi
Chiuse Miraflores Aeroporto internazionale Panama City 10$ p/p
Aereo
compagnia Iberia da Panama City (10.40 Pm)
Torino
Italia arrivo alle 6.25 Pm
12/03/09
Giovedì
PARTENZA
Finalmente
ci siamo…..Il giorno fatidico è arrivato e ,Barbara ed io, non vediamo
l’ora di partire per il Costarica.
Di
sicuro ci lasciamo alle spalle lo stress del lavoro , la neve e il freddo
dell’Italia.
Sono
le 4:45 Am e , con i nostri enormi zaini, siamo
pronti ad andare all’aeroporto Caselle di Torino.
La
strada fatta in macchina non è molta ed alle 8:00 Am (Gate 03) siamo seduti nel
nostro posto direzione Madrid con la compagnia AirNostrum gruppo Iberia.
L’aereo lascia un po’ a desiderare ma ormai ci siamo .Costarica stiamo
arrivando!!!!!!!
Arriviamo
a Madrid puntuali come un orologio svizzero e, dopo aver cambiato terminal, alle
11:45 Am siamo all’imbarco del volo intercontinentale per San Josè, capitale
del Costarica. L’euforia aumenta quando, oltre ai soliti turisti,
intravvediamo delle famiglie costaricensi.
Il
viaggio aereo procede bene anche se il comfort su questo aereo non è il
massimo. Solo la fila centrale ha il monitor ,cosa mai vista, e gli sfortunati
passeggeri seduti ai lati devono rompersi il collo per poter vedere la Tv (in
lingua En e Es).Per nostra fortuna noi siamo nei posti giusti.
Dopo
molte ore di volo arriviamo finalmente a San Josè .Sono le 4:04 Pm ora locale
ed ormai ci siamo.
Sbrigata
velocemente la solita trafila per la dogana siamo pronti ad iniziare la nostra
avventura.
Primo
intoppo. Dov’è il bagaglio di
Barbara? Sul nastro neanche l’ombra dello zaino.
Iniziamo
bene. Ma noi , da bravi viaggiatori , avevamo già diviso la roba nei due zaini.
Facciamo
denuncia di smarrimento ed informiamo l’operatore delle nostre prossime tappe
per poterci far spedire il bagaglio (arriverà dopo 3 giorni).
Ci
danno anche il numero verde dell’Iberia per poter avere informazioni su
eventuali rimborsi ma non siamo mai riusciti a contattare nessuno.
Usciamo
un po’ demoralizzati ma , pazienza ,siamo sempre in vacanza no?!
Il
nostro taxi ,che avevamo prenotato dall’Italia ,ci sta ancora aspettando .
Dopo
un’oretta di strada siamo al tranquilobackpackers
,prenotato su internet , che per 28$ (+ 20$ di taxi)
sarà la nostra prima tappa. La scelta di questo posto è stata dettata dal
fatto che è vicinissimo alla partenza degli autobus per la Costa Caraibica.
L’ostello
non è niente di che ma ,dato il prezzo ,è molto conveniente e l’atmosfera è
giovanile e simpatica , siamo contenti lo stesso. Ovviamente il bagno e la
doccia sono in comune.
Sistemato
il nostro unico zaino rimastoci andiamo a prendere qualche soldo al bancomat e a
mangiare qualcosa.
San
Josè come tutte le capitali mondiali ,non è il massimo , anzi fa schifo, e noi
stanchi per il viaggio ritorniamo in ostello senza girare più di tanto.
13/03/09
San Josè – Cariari – La Pavona -
Tortuguero
Sveglia
ore 5:10 Am e dopo pochi minuti di camminata siamo già alla fermata degli
autobus direzione Costa Caraibica più precisamente Cariarì. Il tempo
stamattina non è dei migliori ma come temperatura ci siamo 30°C.
Partiamo
puntualissimi alle 6.30 Am. Attraversiamo dapprima una zona montuosa ricca di
vegetazione e poi una pianura coltivata ed “abitata” da moltissime mucche.
Alle
8:45 Am siamo a Cariarì da dove prendiamo il pulman per andare a La Pavona.
Assaporiamo
un po’ i profumi del Costarica mangiando frutta ed immergendoci nel piacevole
caos che c’è nei paesini Sud Americani. Il tempo non ci manca dato che il
nostro autobus partirà solo alle 12:00.
Cambiamo
qualche soldo in banca e facciamo due passi.
Dal
terminal riusciamo a prendere anche il biglietto per la lancia che da La Pavona
ci porterà al Tortuguero.
Il
nostro mezzo di trasporto non è dei migliori e pare proprio che le sospensioni
siano solo un lontano ricordo.
Attraversiamo
moltissime piantagioni di banane (Chiquita) e dopo circa 1h e 30’ siamo
all’imbarcadero.
Gli
orari delle lance combaciano perfettamente con il nostro arrivo quindi ci
imbarchiamo in pochi minuti.
Il
fiume non è pulitissimo infatti l’acqua è di un bel marrone. Cerchiamo di
vedere qualche animale ma niente da fare o si nascondono molto bene o noi non
abbiamo ancora l’occhio allenato per individuarli nella foresta.
Finalmente,
dopo un’oretta, ci siamo. Il fiume si allarga e diventa improvvisamente blu.
Il
paesino del Tortuguero è vicino e la lancia incomincia a lasciare i pochi
turisti ai vari attracchi degli Hotel immersi nella foresta. Noi abbiamo deciso
di alloggiare in paese a “La Casona “, consigliato dalla Lonely planet
,dato che tutte le escursioni partono da li.
Albergo
carino e pulito con le immancabili amache poste davanti all’ingresso.
Tortuguero è un villaggio molto famoso per vedere la deposizione delle uova
delle tartarughe giganti. Peccato che non è periodo d’avvistamenti quindi
evitiamo di buttare via i soldi.
Facciamo
un rapido giro di perlustrazione. Il posto è molto bello :
da
una parte c’è il fiume con i suoi
canali , dall’altra c’è il Mar dei Caraibi con spiagge di sabbia nera (non
bellissime a dir la verità ) e senza traccia di gusci che noi , nel nostro
immaginario, avremmo voluto vedere .
Tornati
in albergo prenotiamo l’escursione
in canoa per domani mattina.
Il
paese è pieno d’agenzie che ti propongono ogni tipo d’escursione ma noi ci
siamo fidati dell’amico della proprietaria del nostro albergo che ci ha
proposto un’escursione in canoa (e
non con il motoscafo in quanto il rumore del motore face scappare gli animali)
per 8250 Colones p/p .Cena e poi nanna.
14/03/09
Tortuguero
Ore
5.25 Am ritrovo davanti al molo per la partenza del Tour in canoa. Al mattino è
più semplice vedere gli animali.
Infatti
,dopo poco, sentiamo l’urlo inconfondibile delle scimmie urlatrici e ci
imbattiamo in una moltitudine di uccelli acquatici. Attracchiamo solo un attimo
per fare il biglietto per il parco 5625 p/p e
poi via per i canali.
La
nostra guida è un omone enorme che ,per tutta la durata della gita ,oltre a
dare spiegazioni sui vari avvistamenti degli animali , pagaia come un matto.
Nel
tragitto avvistiamo caimani,scimmie,uccelli,iguane,ragni enormi e per fortuna
anche due tartarughe d’acqua dolce.
Meno
male eravamo venuti lì per loro!!!
Finito
il giro di circa 2 orette ritorniamo al molo e ci incamminiamo all’interno del
parco. Ci siamo fatti una bella camminata ma animali pochi. Forse con una guida
sarebbe stato diverso. Poco male facciamo a gara per chi di noi vede più
bestioline.
Finito
il giro ritorniamo in albergo belli stanchi ma una sorpresa ci stava
attendendo…il bagaglio di Barbara!!!!finalmente é arrivato anche lui!!!
Ceniamo
direttamente in albergo e prenotiamo in un’agenzia la lancia per ritornare a
La Pavona.
15/03/09
Tortuguero – La Pavona – Cariari –
Guapiles – Puerto Vejo de Sarapiqui – Ciudad Quesada – La Fortuna
Oggi
giornata di spostamenti .
Premesso
che le giornate iniziano sempre molto presto per concludersi altrettanto
presto,si parte alle 6.00 Am dal
molo del Tortuguero per arrivare a Cariarì .
Facciamo
i biglietti per Guapiles e alle 9.30 Am ,puntualissimo, arriva e riparte
l’autobus per Puerto Vejo de Sarapiqui (circa 1 ora).
Come
dicevo prima ‘Oggi sarà una
giornata di trasferimenti’.
Tutti
questi cambi ci hanno permesso di non ritornare più a San Josè risparmiando
tempo e vedendo paesaggi nuovi.
Arriviamo
a Puerto Vejo verso le 11.45 Am e, dopo aver mangiato qualcosa, ripartiamo alle
12.15 per Ciudad Quesada.
C’è
da dire che la puntualità dei mezzi è sconcertante. Arriviamo a Ciudad Quesada
alle 2.45 Pm e ,per nostra fortuna, troviamo subito la coincidenza per la
Fortuna. Dopo tutto sto viaggiare arriviamo a destinazione verso le 4.30 Pm.
La
città é commerciale ,niente a che vedere con il Costarica ,ma noi siamo venuti
qui per vedere uno dei vulcani più attivi del mondo.
Scesi
dall’autobus ecco arrivare i soliti procacciatori di stanze ma noi sappiamo già
dove andare a dormire. L’albergo El
Bosque si rivelerà un posto non molto bello ma effettivamente per soli 15700
Colones (28$ a stanza) X 2 notti non si poteva pretendere di più.
Prenotiamo
direttamente alla reception sia l’escursione notturna al vulcano più il bagno nelle acque termali (35$ p/p) che il trasferimento
Jeap-Boat-Jeap per Monteverde 20$ p/p.
Alle
17.30 siamo pronti per la visita al vulcano: sono emozionato. Non è una cosa da
tutti i giorni avvicinarsi ad un vulcano attivo.
Arriviamo
all’ingresso del parco ormai all’imbrunire e dopo una breve camminata
arriviamo alle sue pendici.
Non
abbiamo dovuto attendere per vedere fuoriuscire i lapilli e sentir borbottare la
montagna. Bellissimo e dopo un po’ di contemplazione in rigoroso silenzio ci
trasferiscono alle terme di Tabacon
(almeno così pensiamo).
Arriviamo
con il pulmino ma delle terme vediamo solo la scritta d’ingresso. Invece di
entrare dalla porta principale siamo andati direttamente all’uscita del
fiumiciattolo di acqua calda che arriva dalle terme. In realtà ci fanno passare
da una strada non percorribile e tutta al buio. L’unica luce è la pila della
nostra guida…ma arriviamo al fiume e…C’è già altra gente e
l’accompagnatore ci fa pure giocare sullo scivolo naturale creatosi da un
tronco che attraversa il rio. Nonostante la sfiducia ci siamo divertiti ed è
stato rilassante lo stesso ma siamo rimasti un po’ delusi dalla location in
quanto non eravamo stati avvertiti anzitempo. Bhe, cosa dire, se qualcuno leggerà
questo racconto sarà avvertito.
16/03/09
La Fortuna (Escursione giornaliera
all’osservatorio sul vulcano Arenal)
Sveglia
come al solito all’alba. Oggi vogliamo prendere il pulman per andare al Parco
naturale del vulcano Arenal per poter vedere un po’ di animali e di
vegetazione.
A
dir il vero questa nostra scelta è stata dettata da alcuni viaggiatori che
abbiamo conosciuto il giorno prima che ci hanno consigliato questa gita fai da
te.
Partenza
dal terminal alle 8.30 Am direzione Tilàran e
dopo circa mezz’ora scendiamo alla stazione dei ranger che è proprio al bivio
con la strada che abbiamo fatto la sera prima. Siamo gli unici a scendere . Bene
,ho pensato, un po’ di relax e una bella passeggiata nella natura non ce la
toglie nessuno. La strada non è asfaltata ed è piena di buche ma per fortuna
non incontriamo troppe macchine. Fa abbastanza caldo ma noi siamo in sud America
anche per questa temperatura fantastica. Nel tragitto avvistiamo uccelli e
animali. Mentre camminiamo veniamo sorpassati da un’auto guidata da una
signora francese che ci offre un passaggio per andare fino all’osservatorio.
Accettiamo molto volentieri e scopriamo che sono 9 km fin in cima (ora siamo
ancora più contenti e, visto il
sole cocente ,forse non ci saremmo arrivati a piedi…). Bene giornata
ridisegnata. Francesca che è l’autista dell’auto a noleggio è molto
simpatica e gentile , strano per una francese, e ci racconta un po’ del loro
viaggio. Arriviamo dopo un po’ di sobbalzi e di sterrato all’ingresso del
parco. Facciamo i brillanti e decidiamo di pagare l’ingresso a tutta la
famigliola francese (2000 Colones p/p, ma ci guadagnamo anche il ritorno in città).
Ci diamo appuntamento per le 5 Pm alla macchina e incominciamo ad avventuraci
per i mille sentieri del parco. Vediamo moltissimi uccelli coloratissimi ,tucani
e animali a noi sconosciuti come i Coati (simil procioni) che mettono tanta
simpatia con i loro atteggiamenti . Giriamo come pazzi e andiamo prima a vedere
la Catarata de la Fortuna (una cascata di circa 70mt) e poi andiamo a vedere il
sismografo che registra le eruzioni del vulcano. Il sentiero che porta ai piedi
del vulcano è chiuso dato che
alcuni anni prima 2 turisti ed una guida sono morti per i gas tossici emessi
durante l’eruzione.
Ritorniamo
all’ora stabilita all’auto contenti e soddisfatti della nostra giornata per
far rientro in paese.
17/03/09
La Fortuna – Sant’Elena (Monteverde)
Jeep-Boat-Jeep
Dopo
aver fatto colazione siamo pronti per partire. Alle 8.30 Am vengono a prenderci
per portarci a Monteverde località molto famosa per il suo parco nebuloso e per
le molte escursioni che si possono fare.
Il
tragitto è molto bello infatti ,oltre a prendere 2 pulmini e una barca per
attraversare il lago , ci arrampichiamo per una strada (ovviamente sterrata)
scoprendo bellissimi paesini sperduti. Ora capiamo
perchè quando noleggi un’auto ti consigliano tutti il
fuoristrada!!!Però dovrebbero consigliare anche un navigatore perché le strade
costaricensi peccano di indicazioni stradali!!!
Arriviamo
a Sant’Elena di Monteverde alle 11.30 e ci facciamo lasciare davanti alla
pensione Sant’Elena consigliata dalla Lonely planet. Le stanze sono molto
belle e spaziose ma anche un po’ costose 30$ la doppia. Decidiamo di optare
per un altro Hotel che per 20$ a stanza (pulita e con bagno privato ) ci
convince comunque.
Ritorniamo
però alla pensione Sant’Elena per riservare tutte le nostre escursioni ,vista
la disponibilità e la cortesia dei proprietari.
Qui
a Monteverde c’è talmente tanto da fare che solo 2 notti sembrano poche ma ,
visto il nostro programma di viaggio, non possiamo fare altrimenti. Sarà tutto
concentrato e sfrutteremo ogni attimo della nostra permanenza qui. Ci sono
un’infinità di escursioni possibili (proposte da mille compagnie diverse) che
vanno dal Canopy (discesa imbragati su cavi d’acciaio) alla varie visite ai
parchi ,ranari ,rettilari, (farfallari), tour del caffè ponti sospesi ecc. C’è
n’è per tutti i gusti. Noi optiamo per Canopy + ponti sospesi ,ranario ,rettilario
,tour del caffè e visita notturna del parco.
Ok
il programma è deciso quindi passiamo alla pratica: per prima cosa cambiamo i
soldi in banca e mangiamo qualcosa in questo paesino.
Tutto
è concentrato in un’unica strada ristoranti ,bar,ostelli fermata
dell’autobus e ogni tipo di negozio.
In
questa regione il tempo è molto variabile, può piovere o far bello nel giro di
pochi minuti. Diego , il gestore della pensione ,ci consiglia di aspettare a
prenotare l’escursione notturna al parco per vedere se il tempo tiene...si, il
sole ha retto e così alle 5 Pm siamo pronti per partire (9600 Colones p/p)
La
visita non è male:addentrarsi nella foresta di notte con il solo ausilio delle
torce è bellissimo. Vediamo alcuni animali ,tra cui una tarantola ,e qualche
uccello dormiente. Più che altro sentiamo versi e rumori degli animaletti che
abitano questo parco.
Il
tutto dura circa un’ora e mezza e al ritorno in paese ci facciamo lasciare al
ranario.(Controllate bene gli orari di chiusura per evitare di non poter
entrare). Per 5700 Colones p/p ci addentriamo alla scoperta delle rane.
Ci sono moltissime specie piccolissime e coloratissime ,quasi
impossibili da vedere, è cresciute in cattività ,ma il giro è bellissimo
anche grazie alla capacità di Gennaro, la nostra giovane guida.
Torniamo
all’Hotel a piedi a ceniamo al ristorante Maravilla , dove ordiniamo il
casado,piatto tipico costaricense a base di
pesce o carne,riso,fagioli e verdure miste…dopo a nanna.
18/03/09
Sant’Elena (Monteverde) Tour cafè +
Canopy e ponti sospesi + Rettilario
Sveglia
di buon ora viste le innumerevoli cose ci siamo prefissati di fare oggi.
Come
prima cosa ci aspetta il Tour del caffè in una Finca (Piantagione in spagnolo)
biologica. Tutto come una volta dalla raccolta ,all’essiccazione,alla
tostatura ecc.
Ripartiamo
dall’inizio. Facciamo colazione alla Panaderia Jimenez (da paura quanto ben di
Dio c’era dietro il bancone)e dopo esserci rifocillati e fatto il pieno
d’acqua siamo pronti per salire sul pulmino che alle 7.45 Am ci stava
aspettando davanti alla Pensione Sant’Elena. Siamo solo quattro turisti , la
guida e l’autista. Il tragitto non è lungo
ma dopo poco siamo già riusciti a vedere i primi animali.
Primo
incontro della vacanza con un bradipo e il suo
cucciolo che pigramente sonnecchia
su un albero. Oscar il nostro autista ,ci spiega che i bradipi fanno una vita
molto sedentaria. Dormono circa 18 ore al giorno e scendono solo una volta a
settimana dall’albero per fare i bisogni. Mica male! abbiamo pensato.
Finalmente arriviamo e dopo aver visto la piantagione e i frutti del caffè
Diego ,la nostra guida ,ci illustra
tutte le fasi della lavorazione . E’ stata un’ escursione molto interessante
che consiglio a tutti. Il tutto si è concluso con l’assaggio dei vari tipi di
caffè : tostado claro ,tostado
scuro e sunrise(essiccato naturalmente al sole).
Sulla
strada del ritorno ci fermano a fotografare anche delle tarantole che sono
tranquille dentro il loro buco. La gita è durata circa un paio d’ore.
Ritornati
a Sant’Elena facciamo un po’ di pranzo ma ormai l’adrenalina sta arrivando
al culmine. Alle 12.30 Pm abbiamo appuntamento per andare a fare il famoso
Canopy con l’agenzia Selvanatura che ci è sembrata la più completa. Abbiamo
abbinato al Canopy anche i Ponti sospesi per una durata di circa 5 ore per 100 $
p/p (un po’ caro ma ne vale sicuramente la pena).
Arriviamo
al parco e dopo una breve spiegazione sul da farsi siamo pronti per lanciarci
imbragati come scalatori , da un albero all’ altro con l’ausilio di funi
d’acciaio. Vi assicuro che l’adrenalina è tanta ,soprattutto per
l’altezza delle funi, e la lunghezza dei cavi variabile ma l’ultimo era
lungo più di 1 Km. Da provare
sicuramente. Finito il Canopy abbiamo fatto ancora il percorso dei ponti sospesi
e la visita al parco dei colibri.
Ritornati
con l’ultima navetta a Sant’Elena siamo ancora andati al serpentario (8$
p/p) e poi sfiniti dalla giornata cena da Don Juan,una sorta di self-service in
cui si mangia e si paga poco e dopo a letto.
19/02/08
Sant’ Elena – Puntarenas - Quepos
Giornata
stancante piena di trasferimenti dato che da Monteverde siamo arrivati fino a
Quepos con circa 9 ore di viaggio tra cambi
pulman ed attesa ai terminal.
Partenza
da Monteverde alle 6 Am e dopo la lunga discesa su strade sterrate arriviamo
alle 9.30 Am a Puntarenas. Qui abbiamo il primo incontro ravvicinato con
l’Oceano Pacifico. Dobbiamo far cambio di terminal dato che il nostro prossimo
autobus , direzione sud del Costarica , parte da un’ altra fermata situata
vicino all’Oceano.
Aspettiamo
fino alle 11 Am quando ,puntualissimo ,arriva il nostro pulman per Quepos (1915
Colones p/p). Premessa i biglietti per la prenotazione devono essere acquistati
al Box della compagnia dei pulman che è situato a due isolati dalla fermata.
Noi l’abbiamo scoperto grazie agli altri passeggeri che stavano aspettando
alla fermata. Senza il ticket non avremmo potuto salire e trovato posto a
sedere.
Fa
un caldo tremendo e siamo ammassati come animali ,senza contare, i lavori in corso che abbiamo incontrato sulla strada e la
lentezza del mezzo di trasporto è un
viaggio quasi infinito!!!
Attraversiamo
comunque dei bellissimi posti tra piantagioni di banane , ananas e paesi
‘americanizzati’ come quelli sulla costa pacifica famosi per i surfisti , ma
da evitare assolutamente se cercate la vera vita costaricense.
Alle
3 Pm arriviamo a Quepos. Paese molto trafficato pieno di Taxi e con un via vai
di persone incredibile. Noi staremo qui 2 notti per poter vedere il Parco di
Manuel Antonio ,a circa mezz’ora di distanza con l’autobus.
Soggiorniamo
all’Hotel Ceciliano , menzionato
dalla Lonely Planet , non prima di aver girato più posti .
Notiamo
che sulla porta d’ingresso c’è il cartello di vendita ma ,
non avendo ancora trovato
acquirenti , è ancora aperto. Per 12000 Colones a stanza per due notti ci
prendiamo una doppia con ventilatore ,Tv e bagno privato.
Lasciamo
i bagagli in stanza e andiamo a far un giro per il paese. Niente di speciale
soprattutto quando arriviamo alla spiaggia e troviamo un bel cartello con la
scritta ‘Acqua inquinata ’. Trascorriamo il resto dalla giornata nel
decidere cosa fare l’indomani e i giorni successivi . Abbiamo un problemino
per raggiungere Bay Drake nel minor tempo possibile. Dopo aver girato alcune
agenzie optiamo per un trasporto privato dato che con i mezzi pubblici avremmo
perso tutto un giorno. La nostra scelta è caduta sull’agenzia Lynch Travel
che per 30$ a testa ci porterà
fino a Sierpe.
Per
mangiare non abbiamo trovato nessuna difficoltà dato che a Quepos ci sono
un’infinità di ristoranti che vanno dal Fast-food al ristorante Messicano. La
nostra scelta è caduta sul primo visto che ,per la mancanza della corrente
elettrica nel paese , è l’unico locale con un generatore elettrico. Tutti gli
altri hanno chiuso per causa di forza maggiore ma a noi va bene lo stesso ,è
quasi simpatico girare per le stradine con la torcia elettrica!!!
20/03/09
Quepos – Parco Manuel Antonio - Quepos
Oggi
finalmente riusciamo a fare un bel bagno rigenerante nel Pacifico e a vedere
questo famoso parco.
Partenza
col pulman delle 6.30 Am (200 Colones p/p c’è n’è uno ogni mezz’ora) e
dopo 8 Km siamo già arrivati.
Siamo
tra i primi ad entrare nel parco e ci possiamo godere un po’ di tranquillità.
L’ingresso costa 5600 Colones p/p ma ne vale sicuramente la pena. Dopo un
po’ di tragitto incominciamo a vedere i primi animali : Farfalle ,diversi tipi
di scimmie,iguane,bradipi,coati,granchi,paguri,basilischi,tucani. Un vero
paradiso di fauna e flora.Penso che sia stato il posto in cui abbiamo visto più
specie di animali.
Il
luogo è un connubio perfetto tra mare e montagna dove il contatto con la natura
è continuo . Non è così difficile prendere il sole nelle bellissime spiagge
con accanto le iguane che ti
osservano.
Giriamo
per tutti i sentieri e poi ci concediamo un meritatissimo riposo e un bel bagno
refrigerante sulle spiagge bianche dell’arcipelago.
Verso
sera siamo torniamo a Quepos soddisfatti della nostra gita.
Il
paese è di nuovo in black out quindi ritorniamo nuovamente al Fast food .Solito
hamburger divorati dalle zanzare che , come noi ,cercano la luce . La serata si
conclude con una capatina al casinò di un albergo e poi a nanna.
21/03/09
Quepos – Sierpe – Baia Drake
Anche
oggi sarà una giornata di trasferimento visto che, come dicono anche le guide ,Baya
Drake è un posto bellissimo ma chi vuole andarci è perché lo desidera
veramente (vista la difficoltà per arrivare in queste zone).
Ma
noi siamo ostinati e vogliamo vedere assolutamente i delfini che in queste zone
passano spesso e volentieri.
Come
concordato con l’agenzia lo shuttle privato ci viene a prendere verso le 7 Am.
Siamo solo 2 coppie con due autisti. Meglio così stiamo più larghi!!!
La
strada è ovviamente sterrata e piena di cantieri ma con il nostro mezzo
risparmiamo di sicuro 2-3 ore rispetto all’autobus e,per lo meno ,qui c’è
l’aria condizionata.
Arriviamo
al molo di Sierpe verso le 9.30 Am e da qui salpiamo alle 11.30 Am in direzione
Baia Drake.
Nell’attesa
mangiamo qualcosa al baretto e riusciamo a vedere anche un coccodrillo nel
fiume.
Dopo
un’ora e mezza di lancia nel fiume arriviamo in mare aperto. Bellissimo. La
barca ci è costata 8000 Colones p/p.
Il
comandante ci chiede dove siamo alloggiati per farci scendere alla nostra
spiaggia e noi ,dopo un rapido consulto alla lonely ,decidiamo per le cabinas
Manolo (le più economiche naturalmente).
Baia
Drake è considerato un posto molto caro dalla guida visto la scarsità di posti
per dormire. Noi siamo fortunati perchè non ci sono molti turisti e spendiamo
15$ p/p a notte per una stanza con bagno in comune , ventilatore e zanzariera.
Optiamo per il bagno in comune dato che siamo gli unici nell’albergo (almeno
per la prima notte).
Sistemati
i bagagli ispezioniamo il paesino. Molto piccolo e carino , le strade sono
sterrate: Sembra di ritornare al tempo dei nostri nonni. Poche macchine ,un bar
, due ristoranti e una parrucchiera.
Siamo
fortunati e ci imbattiamo nella festa del paese così riusciamo a gustarci dei
piatti non male con poco dinero.
Anche
qui di ci ritroviamo senza la corrente ma ormai siamo abituati e la cosa ci
piace. Con l’oscurità vediamo un miliardo di stelle, sentiamo una miriade di
rane che costeggiano e ci segnano la via e ne vediamo pure una!.
Tornati
da Manolo ci mettiamo d’accordo con la proprietaria per l’escursione all’isla
de cano. Siamo venuti qui per vedere i delfini no! Per 75$ p/p con colazione e
pranzo riusciamo a prenotare la gita per il giorno dopo.
22/03/09
Baia Drake - ISLA
DE CANO
Il
giorno fatidico è ormai arrivato e noi siamo eccitati dall’esperienza che
andiamo a fare.
Oggi
finalmente vedremo i delfini.
Appena
svegli facciamo colazione alla pensione Manolo che ci offre ,vista la
prenotazione per l’escursione all’Isla de Cano, di tutto e di più: oltre al
buonissimo ananas troviamo anche marmellate,uova ,latte,caffè per delle
tortillas fantastiche. Con lo stomaco bello pieno siamo pronti per partire.
Carichiamo
sul pick-up tutta l’attrezzatura da snorkeling e il pranzo quindi, alle 8 Am
,siamo pronti a partire per raggiungere il mare. L’imbarcazione non è
grossissima ma noi siamo solo 7 persone. L’attrezzatura per lo snorkeling ci
viene prestata dalla guida ma ognuno può utilizzare la propria ,eventualmente
portata dall’Italia(come noi).
Appena
partiti Barbara vede subito un grosso pesce volante (peccato me lo sono perso) e
dopo circa mezz’ora di navigazione si vede già l’Isla:ma dei delfini
neanche l’ombra.
Ormai
a ridosso della spiaggia ecco comparire prima una pinna e poi una moltitudine di
delfini che ci passano davanti.
Incominciamo
ad inseguirli per poterli vedere bene in tutta la loro magnificenza. Stupendo
,proprio quello che vogliamo!!!. Ci nuotano attorno (o forse siamo noi che gli
tagliamo la strada per vederli meglio). Passano vicinissimi alla barca . Sono
almeno una ventina che si rincorrono e a volte fanno anche dei salti.
Finita
l’euforia e dopo aver scattato un’infinità di foto riprendiamo la
navigazione verso l’Isla per fare snorkeling.
Ci
sono altre barche di turisti ma tutto sommato non ci siamo pestati i piedi più
di tanto. Incominciamo con una prima nuotatina in un punto più profondo dove
vediamo una miriade banchi di pesci coloratissimi.
Si
nuota tutti insieme con in testa la guida che ci indica i pesci più belli.
Risaliti
in barca ci avviciniamo un po’ di più alla costa dove ci
immergiamo di nuovo per vedere un altro mondo sottomarino.
Qui
sono incominciate le mie noie con la maschera ma tutto è stato dimenticato
quando vediamo dapprima le razze e poi ,meraviglia delle meraviglie, degli
squaletti che si stavano riposando sul fondo. Secondo me saranno stati almeno un
metro e mezzo. Continuando tra pesci di tutti i tipi ci imbattiamo anche in 2
tartarughe belle grosse che stanno risalendo in superficie per respirare. Bene ,
ho pensato, non le abbiamo viste al Tortuguero almeno qui riusciamo a vederle.
Contenti
come non mai sbarchiamo sull’isola e incominciamo
con i nostri commenti sull’escursione. Ancora meglio di quanto potevamo
aspettarci. Ci svacchiamo sulla sabbia per abbronzarci un po’ e dopo poco
veniamo chiamati per il pranzo. Tutto è pronto su dei tavoli che ,viste le
innumerevoli gite , sono stati piazzati sotto gli alberi.
Che
relax e che mangiata!!! siamo pieni e pronti per ritornare sugli asciugamani.
L’isola non è grandissima e tutta la gente è sistemata su un’unica
spiaggia di sabbia, ovviamente bianca. Non immaginavo che il Pacifico fosse così
pieno di vita.
Finita
la siesta verso le 1.30 Pm siamo pronti per ripartire per Baia Drake. Il nostro
ritorno è un po’ più movimentato dell’andata ,visto che si è alzato il
vento, e la nostra barchetta fa dei salti incredibili. Ecco perché
l’escursione è iniziata tanto
presto. Dopo un’oretta siamo di nuovo a terra e prima di far ritorno da Manolo
facciamo ancora un po’ di mare e una bella passeggiata sulla spiaggia.(Non
bellissima a dir la verità, ma ormai noi siamo al settimo cielo per quello che
abbiamo visto poco prima).
A
cena andiamo alla Soda Mar Y Bosque dove con pochi Colones ceniamo in modo
discreto.
Finita
la cena siamo stanchi e dopo una breve passeggiata si va a nanna. Domani ci
aspetta un bel viaggetto di ritorno.
23/03/09
Baia Drake – Sierpe – Palmar Norte
– Paso Canoas – David (Panama) – Panama City
Intensa
giornata di trasporti e cambi di mezzi di locomozione.
Partiamo
dall’inizio. Abbiamo prenotato la barca e il taxi all’Hotel Manolo per il
ritorno a Sierpe e la prosecuzione (Taxi) a Palmar Norte. La nostra paura è
quella di non riuscir ad arrivare a Panama City dato che , sia sui vari racconti
di viaggio , che sulla lonely planet non sono molto chiari gli orari e i vari
mezzi da prendere.
Partiamo
con il dubbio da Baia Drake verso le 7.15 Am (16000 Colones p/p) e dopo 1 ora e
½ siamo a Sierpe. Ad attenderci c’è il taxista che in mezz’ora ci
porta,insieme ad altri due turisti , a Palmar Norte per 5000 Colones a coppia.
Fa un caldo tremendo ma ormai siamo più rilassati visto che abbiamo scoperto
che riusciremo ad arrivare a Panama City senza dover ritornare a San Josè.
Abbiamo ancora le cartoline con il francobollo del Costarica da imbucare e visto
che alla partenza dall’autobus manca ancora un po’ ,lascio Barbara a far la
guarda bagagli e mi dirigo alla posta. Per la cronaca ,le cartoline
sono arrivate regolarmente.
Il
bus per Paso Canoas (confine con il Panama) arriva verso le 11 Am e ci costa
1700 Colones p/p. L’ora è un’incognita dato che il pulman arriva da San Josè
,quindi l’orario potrebbe dipendere dal traffico. Consiglio di arrivare
comunque presto in stazione anche se le corse verso Panama sono molte. Al peggio
uno può prendere il Taxi(un paio d’ore di viaggio).
Passiamo
i soliti paesini di frontiera ed arriviamo al confine. Tappa in banca per
cambiare gli ultimi Colones e gli euro che ci rimangono per prendere dollari
americani , la moneta corrente a Panama.
La
frontiera è un vero casino infatti zero controlli . Senza accorgercene saltiamo
quella costaricense presentandoci a quella panamense sprovvisti di visto. Ci
rimandano indietro per farci fare il timbro sul passaporto. Ovviamente siamo
scortati dai soliti personaggi in cerca di soldi che si offrono di darci una
mano. Accettiamo l’aiuto ben volentieri ma quando arriva il momento di fare i
conti lo salutiamo e non gli diamo un bel niente.
Mentre
passiamo la frontiera veniamo avvicinati da una jeep che ci offre un passaggio
fino al terminal degli autobus per David
,crocevia obbligato , per 30$ a coppia. Siamo un po’ titubanti dato che
“fidarsi e bene ma non fidarsi è meglio”. Contrattiamo un po’ visto che per 5$ a testa ci sono dei bei collectivos che ogni 20 minuti
partono per David.
Ci
fidiamo dell’uomo visto che sul sedile posteriore ci sono 2 bambini piccoli.
Per 20$ riusciamo a sistemarci su questo grosso fuoristrada americano con tutti
i comfort, soprattutto l’aria condizionata! In poco tempo arriviamo al
grossissimo terminal:Una miriade di pullman, collectivos e persone. Facciamo
tappa in una sodas per informarci su gli orari e spostamenti. Per i biglietti è
stato un complicato. Si possono acquistare solo 30-45 minuti prima della
partenza dell’Autobus facendo delle code infinite. Fatevi bene i calcoli su
quando partire. Noi scegliamo il pulman notturno per poter arrivare a Panama
City all’alba e sperare di trovare posto su qualche aereo per andare sulle
isole San Blas. Tappa in un’internet point per cercare di prenotare qualche
Hotel o aereo ma niente di da fare. Ci limitiamo a leggere la posta e scrivere a
casa.
Dopo
l’ennesima coda per poter prendere i biglietti (12.6$ p/p) ci viene detto che
l’autobus delle 7.15 Pm non c’è e ci riservano un posto su quello delle 8
Pm. Ripeto non è stato facile ma alla fine ci siamo riusciti.
Cerchiamo
di dormire ma fa un freddo cane.
Dopo una tappa notturna in un’area di servizio arriviamo al Terminal verso le 2.45 Am del giorno dopo.
24-25-26/03/09
Panama City – Isla San Blas (Rio Sidra)
Cosa
fare …..abbiamo pensato. Come prima cosa ci facciamo portare da un taxi (2.5$
p/p) all’ aeroporto di Panama, non quello internazionale ,ma a quello per i
voli regionali (Albrook) che per nostra fortuna dista solo 10 min dal terminal.
Appena
arrivati abbiamo una bella sorpresa. L’aeroporto è ancora chiuso quindi , con
neanche un’anima in giro , ci accampiamo come profughi davanti alla porta
d’ingresso. Mangiamo le ultime provviste e aspettiamo che apra.
Per
fortuna verso le 4 Am arriva qualcuno e riusciamo ad entrare almeno nella sala
d’aspetto.
Ci
sistemiamo ad aspettare qualche movimento dietro i banchi del gate per vedere se
c’e’ posto su qualche aereo.
Ci
sono solo due compagnie aeree una : l’Air Panama e la Naturair. Chiediamo
informazioni ad entrambe visto che via internet non siamo riusciti a prenotare
niente. Su certe località non c’e’ proprio possibilità ma per fortuna
incontriamo il Sig.Manuel che oltre a prenotarci 2 posti con l’Air panama (
tel. compagnia aerea 316-9000 oppure 315-0888) è anche proprietario di un hotel
sull’isola di Rio Sidra. Fantastico! abbiamo pensato. C’è da dire che a noi
va bene qualsiasi isola tanto, come dicono loro ,tutte le isole sono uguali e
‘fantastiche’.
Manuel
ci propone un “pacchetto” per 50$ al giorno che comprende ,pranzo, cena ed
un’escursione. Accettiamo e paghiamo i 150$ in aeroporto ,anche perché sulle
isole accettano soltanto contanti. A Rio Sidra ci sarà Roelio ad attenderci. Il
volo interno ci costa 80.85$ P/P più il supplemento di 6$ per il peso dei
bagagli ,ma la cosa più strana è
che veniamo pesati anche noi.!
Consiglio
a tutti di provare almeno una volta un volo interno, a noi
ha fatto un certo effetto. A parte i soli 18 posti a sedere e i rumori
che si sentono durante tutto il volo, la cosa più incredibile sono i vuoti
d’aria che ci sono. Sembra di essere su di un go-cart in derapata tanto si
muove il velivolo. Alle 6 Am partiamo da Panama direzione Cartì mezz’ora di
volo incredibile sistemati proprio dietro ai piloti e divisi da questi con
l’ausilio di una tendina. Sembra di stare sul pullman di linea quando
atterrati all’aeroporto ,se un chilometro d’asfalto in mezzo al nulla può
essere considerato tale , i due piloti spostando la tendina hanno urlato ‘CARTI’.
Scesi
dal velivolo entriamo in una casetta per registrarci e paghiamo i 6 $ p/p come
tassa d’ingresso e di uscita nella comunità dei Kuna.
Impareremo
a conoscere ed apprezzare questo bellissimo popolo con le loro usanze, le loro
credenze e le loro regole.
Non
vedendo arrivare il nostre referente incominciamo a chiedere info agli abitanti
del posto che , manco adirlo si conoscono tutti, nonostante le San Blas siano
365 isole sparse nel Mar dei Caraibi.
Avevamo
letto molto su questa popolazione tribale ma vederli dal vivo è un’emozione indescrivibile.
Dopo
poco ecco arrivare la nostra barchetta e qui incomincia il bello. Il nostro
‘capo tribù’ si chiama Roelio e sarà lui a portarci nel paradiso terrestre
delle San Blas.
Prima
di salire a bordo e ,dopo le consuete presentazioni , ci fanno mettere gli zaini
dentro dei sacchi dell’immondizia per evitare gli schizzi d’acqua. La cosa
strana è venuta dopo quando a me e Barbara vengono consegnate delle mantelline
e una strana tela cerata. Che cavolo ne faremo?
L’arcano
dubbio è svelato quando, sistemateci in barca ,con le mantelle indossate ,
siamo stati costretti a fare
l’ora di viaggio sotto la cerata per evitare che l’acqua ci lavasse di
brutto.
Che
risate ci siamo fatti, ma alla fine tra Roelio che toglieva l’acqua dalla
barca con il catino e noi che cercavamo di proteggerci dagli schizzi, siamo
finalmente arrivati. Il viaggio è stato un po’ movimentato ma abbiamo
intravisto un’infinità di isole e di comunità Kuna.
Nell’
arcipelago delle San Blas molte isole sono abitate, alcune
solo da poche persone dedite alla coltivazione e raccolta dei cocchi ,altre vere e proprie comunità di 400
e più individui.
A
noi è toccata la seconda tipologia .Contatto diretto con il popolo dei Kuna.
Con in 200 bambini e 200 adulti gestiti dal capo villaggio Roelio che si occupa
di tutto perfino della nomina degli insegnanti per la scuola. Insomma lui sa
tutto.
Alloggiamo
in una struttura in cemento armato di due piani da cui si domina il villaggio.
Le stanze sono spartane ma spaziose con bagno in comune. Le tubazioni
dell’acqua sono alimentate da una pompa posta all’interno di una cisterna
quindi di notte rubinetti chiusi . Se qualcuno vuole l’hotel cinque stelle
questo non è il posto che fa per lui. Ma quando ci ricapiterà di rivivere
un’esperienze del genere?
Siamo
solo 4 turisti. Una coppia di
francesi conosciuti all’aeroporto di Panama e noi due.
Disfiamo
subito i bagagli è siamo pronti per immergerci nel mondo dei Kuna.. Giro
d’ispezione con il figlio del capo che ci presenta la comunità. Noi siamo
ospiti in fin dei conti.
Per effettuare il giro sono sufficienti 10 minuti ma vi assicuro che l’isola è super popolata da
uomini e donne ma soprattutto bambini con una gran voglia di giocare.
Barbara
non ha perso tempo per tornare bambina.
Presa
confidenza con il posto siamo pronti per la nostra prima escursione su
un’isola deserta.
Cosa
posso dire di più. Qui è un paradiso terrestre e i restanti giorni li abbiamo
trascorsi nell’ozio più assoluto con la sola preoccupazione della tintarella
e del pesce fresco che mangiavamo durante tutti i pasti.
27/03/08
Isla Rio Sidra(San Blas) – Panama City
– Torino (Italia)
Sveglia
in piena notte e alle 5 Am siamo pronti a partire per il viaggio sulla barchetta di Roelio. Solite mantelline e via verso la terra
ferma.
Con
le lacrime agli occhi e un’alba mai vista dobbiamo, aimè ,partire da questo
posto incantato. Non dimenticheremo mai la gentilezza e la simpatia di questo
popolo. Spero restino sempre così
: con le loro leggi ,le loro abitudini e la loro spontaneità. Anche se ormai la
tecnologia è già arrivata. Tv , telefonini e pannelli solari sono ormai di uso
e consumo di gran parte della gente. Un bel contrasto non c’è che dire.
Ci
becchiamo un po’ di pioggia a metà tragitto ma , appena spunta il sole, siamo
già asciutti.
Salutiamo
Roelio e, caricati i bagagli sull’aereo, siamo pronti per ritornare a Panama
City.
Il
resto della giornata la trascorriamo in città.
Grazie
all’aiuto del Sig. Manuel ,il nostro contatto per soggiornare sull’isola,
riusciamo a lasciare i bagagli in un negozio dell’aereoporto che, per 4 $, li
terrà fino alle 4 Pm.(in questo aeroporto non c’è il deposito bagagli..).
Prima
tappa Casco Vejo dove andiamo in Taxi ( 5$).
Questa
quartiere mi ha ricordato l’Havana ,un po’ trasandato ma bellissimo con i
suoi palazzi coloniali.Da non perderci più di 2 orette.
Veniamo
avvertiti dal tassista di non andare in determinate zone per motivi di sicurezza
e noi accettiamo molto volentieri i
suoi consigli. Panama, come le grosse metropoli, fa schifo. Si passa dal degrado
assoluto ai grattacieli della zona finanziaria, ovviamente gestita dagli
americani.
Da
vedere non c’è molto tranne l’imponenza del canale.
Fatto
il giro del Casco Vejo riprendiamo un taxi che per 8$ ci porta alle Chiuse
Miraflores sul canale di Panama.
Ingresso
10 $ p/p ma ne vale sicuramente la pena. Il canale è impressionante. Saliamo
sul terrazzo di un palazzo adibito a museo per vedere il passaggio delle navi.
Tutte le manovre delle navi cargo vengono commentate dallo
speaker che ,sia in spagnolo che in inglese, spiega la provenienza, il costo che devono pagare per il
transito e i carichi che trasportano.
Solo
una parola : Impressionante.
Terminato
il giro ritorniamo all’aeroporto per riprenderci i bagagli.
La
nostra vacanza è ormai agli sgoccioli.
Prendiamo
un taxi tutto scassato che per 20$ ci porta all’aeroporto internazionale.
Pensavamo di fare prima, ma ad attraversare
il centro di Panama (un traffico incredibile) abbiamo perso più di
un’ora.
Ore
10.40 Pm partenza da Panama City per arrivare alle 6.25 Pm del 28/03 a Torino
Caselle. Stavolta senza entrambi i bagagli rimasti,
come per magia ,a Madrid ma ormai siamo di nuovo a casa.
Mai
più Iberia.
CONCLUSIONI
FINALI DEL VIAGGIO
Viaggio
meraviglioso per natura ,spiagge e quant’altro.
Siamo
passati dalle paludi del Tortuguero al vulcano attivo dell’Arenal , dalla
foresta nebulosa di Monteverde all’Oceano Pacifico con i suoi magnifici
colori. E, per terminare la nostra avventura nel paradiso terrestre delle Isole
San Blas.
Abbiamo
visto un’infinità di animali come mai ci era capitato nei nostri viaggi
precedenti.
Due
paesi sicuramente da consigliare ad altri viaggiatori che ,come noi ,hanno la
passione nei viaggi avventura.
Speriamo
di esservi stati utili
PURA VIDA!!!!!!!
Davide & Barbara