CAMINO DE SANTIAGO DE COMPOSTELA
Racconto di viaggio 2006
Parto dal Camino de Santiago, un'esperienza bellissima e indimenticabile...
Personalmente consiglio a tutti di farne almeno un tratto come abbiamo fatto io e Sabrina, è qualcosa che lascia un segno indelebile dentro, qualcosa che è difficile da descrivere con le parole, mi vengono in mente le parole di una ragazza di nome Paula, conosciuta lungo il camino: "il camino non è trekking, non lo fai per arrivare, lo fai per "farlo", non ha spiegazione, il camino è il camino"...
Siamo arrivati a madrid alle 18:30 di domenica 25 giugno, il giorno prima ci eravamo sposati, il volo aveva più di un'ora di ritardo, eravamo sfiniti...
All'aeroporto chiediamo informazioni per un autobus che ci porti a Villafranca del bierzo, la nostra prima tappa. Ovviamente la stazione è dall'altra parte della città, non solo, l'autobus parte a mezzanotte!
Ok.. Zaino in spalla e via in metropolitana, da buoni turisti la prima cosa che facciamo dopo il biglietto è.. Prendere il treno nella direzione sbagliata :-) scendiamo alla prima stazione, ci rendiamo conto di essere stanchi e prendiamo il treno nella direzione giusta. A metà tragitto tutti e due abbiamo bisogno di un bagno e scopriamo che nella metropolitane di Madrid, il bagno non c'è... Ci fermiamo alla prima stazione e appena usciti chiediamo informazioni con il classico spagnolo da italiano in vacanza.
Capiamo che a circa un km di distanza c'è una specie di fast food e ci incamminiamo.
Complici la stanchezza, il caldo e la necessità del bagno che lo zaino sembra pesare 100 chili.. Li abbiamo pesati prima di partire, ma a quanto pare abbiamo sbagliato qualche calcolo. Io comincio ad avvilirmi un po’..
Dobbiamo fare 180 km con sti due menhir sulle spalle.. Mamma mia non ce la faremo mai!
Sbrigate le pratiche ritorniamo alla metro e dopo un paio di cambi arriviamo alla nostra stazione, sono appena le 20.. Dobbiamo aspettare 4 ore prima che il nostro bus parta..
Decidiamo di mangiare qualcosa al bar e scopriamo, facendo MUUU! alla cameriera, che la "ternera" è per l'appunto, una mucca! L'attesa scorre lentissima dormendo a turno sulle panche di ferro della stazione e parlottando del giorno precedente (:-DD ) e del peso, per noi immane, degli zaini.
Finalmente alle 23:45 il tabellone luminoso ci comunica la piattaforma del nostro autobus, saliamo velocemente e ci prepariamo muniti di Pile a passare quasi tutta la notte in autobus, l'arrivo è previsto per le 5 del mattino successivo..
Il viaggio scorre veloce tutti e due dormiamo il possibile e cerchiamo di recuperar eun po’ di energie, alle 5 e qualche minuto il bus si ferma..
Siamo a Villafranca del Bierzo!
E' buio, per fortuna (grazie buona stella non abbandonarci mai!) una persona scende con noi e ci indica la strada per l'albergue, cerchiamo di orientarci, ancora non sappiamo come raggiungere gli albergue e come capire in che direzione e come trovarli ci mettiamo un po’, il vento ci raffredda le ossa e la stanchezza sale.. Come inizio non sembra granchè..
Ma..
Arrivamo all'albergue è bellissimo, proprio come ce lo immaginavamo, con i bastoni fuori e le conchiglie in vendita è ancora chiuso, apre alle 6 ma finalmente siamo sul camino, siamo stanchissimi ma felici..
Poco dopo qualcuno comincia a girare per le stanze, come passa di fronte alla nostra porta bussiamo, ci viene ad aprire un signore che poi scopriremo chiamarsi Jesus, la nostra guida diceva che l'altro albergue era più caratteristico ma fatico davvero ad immaginare una persona più calda e accogliente di lui.
Ci porta in una camera e ci indica due letti dove dormire.. Finalmente...
'notte Sabri
'notte Massi
Queste due frasi inaugurano a bassa voce la nostra prima notte sul camino...
Ecco la
prosecuzione del racconto.. È increbile, quel viaggio è magico, sento ancora
un sacco di ricordi vivissimi dentro di me..
Dormiamo 2 orette e alle 8 circa ci alziamo, molti pellegrini sono già in
viaggio da un po’, noi per conto nostro ci sentiamo energici.. Ancora non
sappiamo cosa ci aspetta, io sono un po’ dubbioso, vista la fatica di ieri 180
km mi sembrano molti, Sabrina mi convince a provare..
Ci "accoglie" subito una signora Somala che da più di 20 anni vive in
italia, è la classica "Mami", è una persona incredibile, ha fatto il
cammino con i due figli di 20 e 12 anni, lei ha una buona "stazza" e
sembra incredibile che quella persona sia "solo" a 180 km da Santiago.
È davvero accogliente
e simpatica, è ferma lì da qualche giorno perché ha male ad un ginocchio e
come viene a sapere che siamo in viaggio di nozze regala subito un profumo a
Sabrina.. Siamo commossi.. Se il viaggio continua così..
Facciamo colazione e tutto prosegue per il meglio, il latte è buono, i biscotti
eccezionali.. Grazie Jesus.. A presto ti terremo sempre nel cuore...
Partiamo pieni di entusiasmo e già dopo poche centinaia di metri.. Sbagliamo
strada! Per fortuna un anziano signore richiama la nostra attenzione da un
terrazzo, e con la mano ci indica la strada giusta. Qua sono tutti gentili coi
"pellegrini", è bellissimo e meraviglioso...
Proseguiamo e decidiamo di fare la via antica, che si allunga di circa 5 km ma
pare essere molto più bella e spettacolare.
Appena usciti dal paese prendo un sasso e lo metto nello zaino, vorrei portarlo
a Santiago per un amico di famiglia che sta male (ciao Bruno, arrivederci! ci
mancherai..) e si parte subito con una gran salita, dopo circa un'ora il caldo
comincia a farsi sentire, ma per fortuna entriamo in un bosco.
Il percorso alterna
qualche piccola discesa a delle lunghe salite, per fortuna dopo qualche ora
prendiamo confidenza con lo zaino e ricordiamo qualche trucco per sentirne meno
il peso.. Funzionano!
Passiamo accanto ai segni di un incendio e poco dopo ci fermiamo a mangiare. La
stanchezza si fa sentire e ci fermiamo in un baretto x pellegrini che troviamo
poco lontano dal sentiero. Ordiniamo due panini e subito ci rendiamo conto della
nostra bassa confidenza con lo spagnolo.. I due "salsiciones" che
abbiamo ordinato sono due panini con del salame salatissimo!!!
Beviamo qualcosa e dopo poco ripartiamo di nuovo, dopo esserci ricongiunti alla
via più breve cominciamo ad incontrare qualche pellegrino, sono i primi che
vediamo e siamo quasi imbarazzati nel salutare, qualcuno ci farà bene o male
compagnia fino alla fine del "camino", ci colpisce una
"compagnia" di ragazzi tutti di nazionalità diversa, in un paio di
sostes scopriamo che si sono conosciuti sul cammino e che fanno alcuni tratti
assieme, altri tratti da soli..
E' una meraviglia solo vederli chiaccherare..
e si prosegue..
sono ormai le 4 del pomeriggio e la stanchezza comincia a farsi sentire
davvero... Abbiamo dormito due ore.. Le salite sembrano non finire mai Sabrina
è distrutta io ho i piedi doloranti.. La nostra meta di oggi è ancora lontana
8 km..
Alle 17:30 mancano ancora 5 km.. La salita è davvero dura, gli zaini pesano da
morire e lo sconforto è alle stelle..
Un pensiero solo nella testa "non arriveremo mai a Santiago.."
Alle 18 decidiamo di fermarci alla "Faba" un albergue 4 km prima della
nostra meta. Sabrina trema dalla stanchezza a me sembra di camminare su cocci di
vetro.. Il cartello 400m ci fa sembrare l'albergue lontano dei km.. In quel
momento penso di non aver mai faticato tanto per fare così poca strada..
Finalmente arriviamo, sabrina si siede su una sedia, le signore dell'albergue
sono gentilissime e per prima cosa ci fanno accomodare. Prendo lo zaino di
sabrina e prendo posto in un letto a castello. Preparo il sacco a pelo e la
metto a dormire, si sdraia trema dalla stanchezza e mi guarda con due occhi che
non dimenticherò facilmente... L'unica cosa che riesco a pensare è: "Dove
ti ho portaro amore mio, gli altri vanno al mare ed io ti faccio faticare così..
Perdonami.."
Dopo poco si addormenta, vado a lavare due magliette e a farmi una doccia.. Non
riesco a pensare di dormire.. E comincio a prendere seriamente in considerazione
l'idea di prendere l'autobus per un tratto di strada..
Faccio due chiacchere con un po’ di gente, molti stranieri , qualche
italiano.. parlo con uno dei ragazzi conosciuti sul sentiero, la frase che mi
ricordo meglio.. "cosa avete mangiato?!?! Due panini!?!? Guarda che qua si
consuma! Dovete nutrire il corpo! Ci vuole roba sostanziosa! Formaggio, uova,
pane, cioccolata!"
Quando sabrina si sveglia raggiungiamo il "ristorante" dei pellegrini,
il menù è fisso e noi.. spazzoliamo tutto! I miei piedi sono in condizioni
pietose, mi fanno male e mi chiedo come partirò domattina, ma Sabrina (che
donna ho spostato) non vole mollare e insieme decidiamo che all'indomani si
riparte..
Andiamo a dormire, poco dopo aver saputo da un'italiano che l'italia ha
pareggiato la seconda partita del mondiale.. Siamo poco interessati ma non si sa
mai..
Dormiamo....
Il giorno dopo ci alziamo dopo avero dormito parecchio, il sonno è stato
pesante, sentiamo ancora la stanchezza del primo giorno ma ripartiamo.
Sulla partenza incontriamo un negozietto di formaggi.. E non ce lo facciamo dire
due volte! Mezzo formaggetto bello grasso e pane ci faranno da colazione..
Partiamo e dopo appena qualche km.. Ci guardiamo indietro e pensiamo.. Cavolo
solo ieri eravamo dietro quelle montagne.. Ci sembra di essere qui da un mese è
meraviglioso e all'improvviso..
Mi ricordo dei panni stesi! Ci metto 10 secondi a decidere di NON tornare a
riprenderli, e và bene così.. Una era una vecchia maglietta piena di ricordi..
Vorrà dire che nei miei cassetti ora c'è spazio per dei nuovi..
Proseguiamo lungo una salita infinita ed arrivamo a finalmente a O'Cebreiro che
doveva essere la meta del primo giorno.. Il paesino è bellissimo e si
attraversa con lo sguardo, rifacciamo colazione ed un altro po' di spesa e
ripartiamo (oggi nn moriremo di fame di certo)
proseguiamo ancora in
salita (ma non si scende mai qua!) e ci facciamo gran parte della giornata sotto
il sole.. Anche oggi è una sofferenza, ma c'è qualcosa che comincia a
spingerci ad andare avanti.. La giornata è dura e la sera arriva dopo ore che
sembrano infinite.. Ogni tanto incontriamo qualcuno.. Ma quello che sentiamo per
ora è solo la fatica.. Finalmente arriviamo alla città della nostra tappa,
oggi rispettiamo la tabella di marcia! È una soddisfazione ma che fatica..
Entrando in paese ci si para davanti un tizio che cerca in ogni modo di venderci
un bastone da pellegrini.. Siamo stanchi indolenziti ed affamati.. Per fortuna
non sembra capire l'italiano.. Il luogo dove gli ho consigliato di recarsi non
era molto carino...
La sera arriva veloce, facciamo una doccia nei bagni che ogni volta ci
stupiscono per la loro pulizia e andiamo a mangiare. La cena non è al livello
della sera precedente ma almeno ci sazia..
Reincontriamo alcune delle persone viste la sera prima.. Ci fa piacere..
Cominciamo ad avere degli amici sul cammino. Qualcuno vede che siamo piuttosto
provati ed ognuno ci offre il suo aiuto.. È bello, anzi no, è bellissimo..
essere qui..
Ritorniamo a dormire. Siamo stanchi e proviamo un misto fra scoraggiamento e
voglia di andare avanti. Per non beccarci il sole degli ultimi due giorni
decidiamo che l'indomani si partirà presto. Fissiamo la sveglia e ci mettiamo a
nanna..
- "'Notte amore mio"
+ "'Notte Sa.."
è coil giorno dopo parte diversamente, la città è sonnacchiosa ed il sole
sembra aver poca voglia di uscire dai monti, c'è un po’ di nebbia e fa
fresco, ma qualcosa forse comincia a cambiare..
Oggi è come fossimo entrati finalmente nel cammino, ci sembra di essere qui da
un sacco di tempo, siamo in armonia con il posto, è cambiato il nostro
atteggiamento, siamo più rilassati e ci godiamo i passi sul sentiero.. I piedi
fanno male, ma siamo diversi da ieri.. Non so cos'è ma.. È così
Per strada rivediamo un gruppo di persone conosciute alla Faba e riviste la sera
prima, fra loro anche un giovanissimo "don" (è quasi sacerdote :-))
), io e Sabrina non siamo particolarmente religiosi, ma la compagnia è davvero
adeguata alla meraviglia del posto. Oggi camminiamo in un bosco meraviglioso,
quasi magico.. I passi scorrono sul sentiero, il paesaggio è sempre più bello
e suggestivo, si parla..
Ho un'immagine vivissima di quei momenti passata una curva del sentiero, nella
nebbia appare un pastore seduto su un muretto, è talmente suggestivo che
qualcuno di noi scherza sul fatto che sia una comparsa pagata da un misterioso
"ente del cammino".. scatto una foto con la mia macchinetta e gliela
faccio vedere.. qualcuno ha paura che si arrabbi ma gliela faccio vedere ed il
pastore risponde con un sorriso enorme e prova dirci qualcosa in gallego,
capiamo poco e niente ma riesco solo a ricordare la magia di quel momento.. lo
salutiamo e ci incamminiamo.. facciamo una curva e dopo pochi metri.. il pastore
comincia a cantare, è una nenia di pastori che ci accompgna... l'unica
definizione che mi viene è, "magia", l'ho già usata mille volte ma
non è possibile raccontare con le parole una sensazione così fuori del
comune..
Proseguiamo sul
cammino e ci sentiamo in pace.. Nella vita non c'è bisogno di più di quello
che riusciamo a far stare in uno zaino, e nel nostro caso basta anche molto
meno..
Ci fermiamo a far colazione in un baretto per pellegrini sulla via, per me
"cafè con leche" e una bella "tarta de santiago", Sabrina
incredibile a dirsi prende il cafè con leche pure lei, a casa fatica a
digerirlo ma qua è un'altra cosa.... che spettacolo..
facciamo la conoscenza di alcuni signori Romani che lì per lì ci erano sembrati un pò caciaroni.. ma che poi assieme al gruppo di Don Carlo ci hanno accompagnato fino a Santiago ed oltre.. e hanno contribuito ad aumentare l'incanto di questo viaggio meraviglioso.
Anche con loro in pochi metri scatta qualcosa, si comincia a parlare, c'è grande sintonia.. in alcuni momenti si parla, in altri si assapora la natura ed il bosco..
Quanto può essere meravigliosa la vita con il mal di piedi!
Ci fermiamo per il pranzo con gli amici appena conosciuti, loro sono arrivati, per noi il cammino prosegue.. ci scambiamo i cellulari e le email.. ci si terrà in contatto per tutto il viaggio fino all'arrivo.
proseguiamo ancora in paesaggi meravigliosi..
la stanchezza ricomincia a farsi sentire.. ma la nostra meta è a 96 km da santiago.. e dopo molto tribolare..
finalmente arriviamo a -100!!!!
mi sa che scrivo troppo vero?
Miguè vado a ninna...
buonanotte!
Max Donati massimiliano@donati.net