Brasile

Diario di viaggio 2004

di Cristina Fenu

 

 

Raccontare il mio viaggio in Brasile, ci provo…!

Premettendo che erano diversi anni che avevo il sogno di visitarlo, alla fine sono riuscita a realizzare il mio sogno durante l’estate del 2004, ad agosto precisamente. 

Ho acquistato il biglietto ad aprile e sono stata mesi ad organizzare il viaggio. Il periodo non era di certo consigliato, essendo agosto alta stagione ed il tempo era un po’ a rischio.

 

Sono partita da Roma e dopo uno scalo a Parigi, sono arrivata a Rio de Janeiro di sera, da sola, mio cugino sarebbe arrivato il giorno dopo da New York. Mentre l’aereo sorvolava la città, mi sono sentita molto piccola e ho provato un po’ di inquietudine, non riuscivo a vedere la fine delle migliaia di luci della città… 

In molti mi avevano spaventato sulla pericolosità di questo viaggio e sui rischi che avrei corso arrivando in una metropoli del genere per la prima volta da sola e senza conoscere la lingua. Ho preso un taxi e subito mi sono messa a parlare con il conducente, un uomo di mezza età, molto simpatico, io parlavo in spagnolo e lui in portoghese e ci capivano,non so come... 

Avevo prenotato un ostello a Copacabana e c’è stato un piccolo imprevisto….c’era una festa in piazza proprio davanti l’ostello, ottimo benvenuto. 

La città l’ho trovata sensazionale, abbiamo visitato il Pao Azucar, il Cristo Redentor,Copacabana, Ipanema, il quartiere di Santa Teresa, questi sono stati i primi 2 giorni. 

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La vita notturna a Copacabana era un po’ dispersiva e siamo finiti a nostra insaputa in una discoteca per maschietti,dove c’erano delle ragazze bellissime che cercavano i turisti pronte a spillargli i soldi. Cosi la seconda serata abbiamo preferito restare in piazza dato che la festa durava 3 giorni !

 

Il 3° giorno abbiamo preso il volo per Salvador de Bahia, che ho comprato all’aeroporto al mio arrivo, con la Tam. 

Arrivati a Salvador, un ragazzo del posto ci ha accompagnato all’ostello, dato che lui andava dalla parte opposta,tanta gentilezza mi ha fatto pensare che magari ci avrebbe chiesto una ricompensa, ed invece nulla di tutto ciò….

Salvador è davvero vivace, anche li abbiamo partecipato ad una festa della città nel Pelourinho con tanto di concerti in varie parti del centro e di un gruppo di percussionisti, una notte piena di allegria e saudade. Abbiamo mangiato tutta cucina locale che non ha deluso le nostre aspettative e bevuto decine di succhi di abacaxi (ananas), ma consiglio vivamente di bere i succhi di frutta che sono naturali e ottimi. 

Siamo stati al mercato, dove quotidianamente di esibiscono i gruppi di capoheira e li abbiamo conosciuto una ragazza di Roma che aveva deciso di rimanere a Salvador e ci ha consigliato una riserva naturale non molto conosciuta a mezz’ora di autobus da Salvador, una laguna paradisiaca, dove inizialmente c’eravamo solo noi. Siamo stati benissimo ed anche l’ostello è stata un’ottima scelta. 

Devo ammettere però che la povertà l’ho avvertita di più rispetto a Rio, il primo giorno non facevamo che comprare da mangiare ai bambini che ci venivano incontro, ma poi ci siamo accorti che non potevamo certo aiutare tutti….Però quando andavamo a mangiare al ristorante e puntualmente ci rimanevano i cibi, dato che le porzioni sono molto abbondanti, me li facevo incartare e li davo ai passanti bisognosi, è stata la prima volta che lo facevo e mi sentivo davvero bene con me stessa.

 

Dopo 2 giorni siamo partiti in pullman per Ilheus, abbiamo viaggiato alla grande,ed i vari panorami che abbiamo visto durante quelle ore erano surreali, abbiamo fatto delle strade interne in mezzo alle montagne e alle foreste e durante le soste i bambini del luogo circondavano il pullman vendendo frutta,arachidi…

Ad Ilheus credo eravamo gli unici turisti, la città di Jorge Amado, piccolina, con una spiaggia da urlo,malgrado abbiamo trovato cattivo tempo, siamo andati ugualmente in spiaggia,ci siamo sdraiati sul tappeto di sabbia bianchissima e ci siamo messi a guardare un gruppo di ragazzi intenti a giocare a pallone. Abbiamo mangiato in un ristorante lì vicino, il proprietario ci ha raggiunti in spiaggia per invitarci a mangiare da lui e noi abbiamo accettato, un posto molto semplice, abbiamo chiesto del pane e lui ha preso la bicicletta ed è andato a comprarlo…siamo rimasti senza parole. 

 

Dopo 1 notte a Ilheus, abbiamo ripreso il pullman e siamo arrivati a Porto Seguro. La cittadina è carina, con la via dell’alcool, dove ci sono diversi banchetti con ragazzi che ti chiamano per bere, però l’ho trovata molto commerciale e piena di turisti. Abbiamo visitato la riserva indios di Jacqueira, con una guida locale e 2 ragazzi della tribù, molto interessante vedere gente che non segue il progresso ma che vive cosi a stretto contatto con la natura e gli animali.

A Porto Seguro abbiamo dormito in una pousada consigliata dalla Lonely Planet, le proprietarie sono 3 sorelle. La vita notturna lì è molto vivace, però anche molto americana…

 

Dopo una traversata di 15 ore siamo tornati a Salvador, dove siamo rimasti altri 2 giorni, e abbiamo visitato la riserva delle tartarughe marine a Praia do Forte, il villaggio è molto gradevole e la spiaggia da catalogo. 

Per tornare a Salvador, abbiamo preso un pulmino, cosiddetto collettivo, poiché avevamo perso il bus di linea, bè eravamo gli unici bianchi turisti, e certo quelli con cui abbiamo viaggiato erano sorpresi che stessimo viaggiando su quel pulmino, poiché lo prendono solo quelli del luogo, è stato divertente, credevo che mio cugino mi avrebbe ucciso, a New York non ci sono mezzi del genere ….

A Salvador mi sono lasciata andare allo shopping più sfrenato…

 

Dopo una settimana a Bahia, siamo tornati a Rio e da lì abbiamo preso un pullman per Paraty, attraversando la costa verde che è idilliaca, è davvero tutta verde !

Paraty è una cittadina molto particolare, la pavimentazione delle strade è costituita da “sassi giganti”, sembra un paesino e le case sono colorate, la gente molto cordiale. Lì abbiamo visto ben 2 concerti in una notte sola, quello più bello è stato quello di bossa nova al cafè Paraty.

 

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Dopo 2 giorni di paradiso, siamo rientrati a Rio, ma stavolta abbiamo optato per il Centro, sbagliando devo dire perché nel fine settimana è deserto… E cosi il nostro viaggio si è concluso.

 

 

Ricapitolando 2 settimane, 1 alla scoperta della regione Bahia e 1 nella regione Rio de Janeiro, 1000 euro spesi in loco incluso il volo interno, i spostamenti in pullman e shopping sfrenato, non ci siamo tolti nulla. 

 

Il Brasile l’ho trovato meno pericoloso di tutte le dicerie che avevo sentito, la gente molto cordiale, bisogna stare attenti come in qualunque altro posto all’estero, non sfoggiare gioielli o grandi marche, essere semplici come la gente del posto e non sentirsi superiori. 

Questo viaggio mi ha lasciato davvero la gioia nel cuore, è difficile trasmettere l’emozione che si prova scrivendo.

 

 

 

Cristina   crilly78@yahoo.it

 

 

 

 

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