Mexico
Diario di viaggio 2006
di Chiara
Protagonisti: Massimo
Mara
Mario
(2 anni)
Marco
Chiara
31.12.2005
Prenotato il pulmino,
io e Marco partiamo da Cuneo alle ore 13.00 per andare a recuperare i nostri
amici.
Il viaggio incomincia
bene, il tempo è bello ma la temperatura non è certo gradevole; appena giunti
a Malpensa e, sbrigate le operazioni di imbarco, io Marco e Massimo ci
concediamo l’ultima sigaretta prima del lungo viaggio.
La prima tappa è
Madrid; l’aeroporto sembra un luogo fantasma…non c’è praticamente nessuno
si contano solo i viaggiatori che come noi sono in transito per mete lontane.
Dopo aver constatato
con nostro rammarico che anche i ristoranti sono chiusi, consumiamo il nostro
cenone di Capodanno presso l’unico self-service aperto…da non dimenticare le
favolose bistecche alla milanese (meglio chiamarle suole) di Marco e Massimo.
Verso mezzanotte Marco
chiamando i suoi genitori, apprende la triste notizia che la mamma è caduta
dalle scale e, oltre ad essersi fratturata la clavicola, si è procurata un
taglio alla testa…la tensione sale…Marco non sa cosa fare…proseguire o
tornare indietro? Richiama nuovamente i genitori che lo tranquillizzano sulla
situazione.
È ora di festeggiare
il nostro insolito Capodanno…
Dopo aver brindato al nuovo anno, partiamo alla volta di Città del Messico.
01.01.06
Dopo 30 ore (compreso
il fuso orario) finalmente raggiungiamo Tijuana dove al ritiro bagagli
constatiamo con rammarico che manca la valigia di Mara.
Sbrigate le formalità
per lo smarrimento del bagaglio, ritiriamo la machina e ci rechiamo in hotel
“El Camino Real”, situato a poca distanza dallo stesso aeroporto (prenotato
dall’Italia).
Nel tardo pomeriggio
ci rechiamo nel vicino centro commerciale per acquistare qualche indumento per
Massimo, Mara e Mario; essendo un giorno di festa nella piazza del centro
commerciale ci fermiamo a guardare con aria curiosa il teatro popolare.
Dopo una breve doccia
andiamo a cenare ……
Posto sconsigliato
perché, pur essendo un ottimo ristorante, nel locale fanno musica dal vivo ad
un volume inaccettabile per i nostri timpani ma soprattutto per quelli di Mario
che poverino ad ogni canzone, dopo aver battuto le mani, continuava a
ripetere:”….bravi! bravi! ma adesso basta però”…come fare a non dargli
torto?
Così dopo aver mangiato velocemente, andiamo tutti a nanna, fusi dal “fuso” e dalla musica.
02.01.06
Sveglia ore 7.30.
Colazione in Hotel
(visto il buffett ne vale proprio la pena!).
Terminata la colazione
andiamo a fare un giro per i vari supermercati di Tijuana a cercare il
seggiolino per Mario…ricerca vana, così andiamo in aeroporto a ritirare la
valigia di Massimo.
Il tempo non è bello,
anzi piove ma a tratti esce anche il sole così ammiriamo tutti l’arcobaleno
che ci porterà fortuna per tutto il viaggio!!!!
Dopo aver ritirato la
valigia ripartiamo per Ensenada dove ci fermiamo a dormire presso la Mission
Santa Isabel situata lungo il malecon ( 49$ a camera).
L’hotel è molto
carino e il nome non inganna infatti è una vecchia missione adibita oggi ad
albergo.
Decidiamo di consumare
il pranzo in uno dei chioschi situati lungo il Malecón (situato nelle vicinanza
del porto) “El Mariachi “ dove degustiamo degli ottimi Tacos di gamberi.
Ripartiamo per andare
a visitare la Bufadora situata a circa 40 Km a Sud di Ensenada (una
deviazione sulla Statale 23 porta a Punta Banda) è la maggiore
attrazione della zona.
Si tratta di una cava
naturale con un effetto simile a quello di un geyser dove l’azione del vento,
delle onde, e della marea crea un enorme getto d’acqua di mare che in
condizioni ideali raggiunge un’altezza di circa 25-30 metri; sono i geiser
marini più grandi del mondo.
Lo spettacolo è
veramente unico, quasi inspiegabile; i getti d’acqua spruzzati dal mare sono
altissimi e impressionanti così, oltre ad essere bagnati dalla pioggia, ci
facciamo anche una bella doccia di mare!!!!!!!!!!!
Seguendo le indicazioni della guida, ceniamo presso il ristorane “Casamar” (poco distante dall’Hotel Buld Cardenas) dove vi consigliamo di degustare l’ottima “cobinacion de mariscos”.
03.01.06
Sveglia ore 7.30
Dopo aver consumato la
colazione in Hotel, ci degustiamo un buon caffè nel baretto vicino.
Il Tempo è bello e
partiamo alla volta di S. Quintin; passata la città, notiamo delle splendide
dune di sabbia quindi, convinti di avere un “carro duble”, decidiamo di
andarle a vere più da vicino …peccato che la nostra macchina non è un 4x4
così rimaniamo piantati a circa 300 metri dalla strada….giusto giusto dietro
una duna dove tra l’altro anche i telefoni non prendono.
Dopo svariati e
inutili tentativi per cercare di uscire da questo impiccio (abbiamo cercato di
scavare, abbiamo messo i tappetini sotto le macchine, abbiamo sgonfiato le
gomme), Massimo è partito in cerca di aiuto”…sulla strada non si fermava
nessuno quindi mi sono buttato in mezzo alla carreggiata e si è fermato un tipo
che mi ha caricato. Dopo circa 2 Km in una cascinotta ho visto un trattore
enorme così ho convinto Pablito a fermarsi per chiedere aiuto. Il trattore
naturalmente è senza diesel…così io e Pablito andiamo a caricare una tanica
nel vicino distributore. Tornati alla cascina io e Santo Luna partiamo sul
trattore per andare a recuperare i miei amici rimasti in quel posto tremendo di
sabbia e spine.
Arrivati sul posto
anche Santo era preoccupato, ci siamo messi proprio in un bel pasticcio!!
I miei compagni,
vedendomi arrivare con il trattore, hanno i volti felici.
Dopo svariati
tentativi, siamo finalmente riusciti ad uscire!!!...”
Decidiamo di premiare
la generosità dei due amici messicani dando loro 50$ e un sigaro a testa.
Il nostro umore ora è
alle stelle!!!
L’arcobaleno di
Tijuana ci ha portato fortuna!
Riprendiamo la nostra
strada asfaltata e ci fermiamo a “El Rosario” per gonfiare le gomme e per
berci una bella anzi 2 belle birre, perché la sete era tanta.
Massimo ci racconta i
suoi pensieri: …anche oggi le preghiere sono servite come sempre!!! Pensavo di
andare a recuperare un taxi a S. Quintino, di andare a prendere le donne e Mario
e portarle a dormire in un hotel mentre io e Marco avremmo passato la notte
sulla macchina sperando che nessuno venisse a trovarci visto che la zona non è
molto raccomandabile. È finito tutto bene meglio di ogni più rosea
speranza….”.
Davanti alle due birre
rilassiamo tutti i nervi e passiamo due ore piacevoli raccontandoci tutte le
nostre impressioni sulla giornata trascorsa nonché intimi pensieri interiori…
Si è ormai fatto
tardi quindi decidiamo di non proseguire oltre e di fermarci qui per la notte.
El Rosario offre un
solo motel “La Cabana” (30$ a camera) ed un solo ristorante “ Mama
Espinoza’s”.
Il ristorante è una
vera e propria leggenda della Baja, nonchè una tradizione di famiglia…Mama
Anita, la fondatrice di questo locale, ha iniziato l’attività circa 50 anni
fa contando il passaggio di 10 tra auto e camion lungo la via.
Ceniamo nel locale dove degustiamo la migliore aragosta alla plancia della Baja VOTO 8++
04.01.06
Partenza ore 9.00
Tempo bello
Temperatura 13°
Lasciata El Rosario ci
dirigiamo verso Patavina; è forse la
tappa più spettacolare che attraversa il Deserto Central caratterizzato dalle
grandi distese montuose e successivamente di pietre attraverso una vera e
propria foresta di cactus, cirio e alberi elefante.
Nel
mezzo di questo deserto arriviamo al villaggio di Catavina,
sorto in prossimità di alcune sorgenti accanto alle quali crescono delle
altissime palme con foglie di colore azzurro-verde, chiamate palme blu.
Troviamo
la baracca da dove partono le escursioni per andare a visitare la “Cueva
Pintada” (a circa 4 Km. prima di Patavina) una piccola grotta sotto una
roccia enorme decorata con splendide pitture rupestri raffiguranti figure umane
e vari animali risalenti a otto secoli fa.
Non
trovando nessuno, decidiamo di chiedere informazioni all’hotel; i messicani
sono un popolo molto gentile e servizievole e anche qui ne abbiamo la conferma;
il padrone dell’hotel invita i suoi figli a salire in macchina e ad
accompagnarci.
Ritorniamo
alla baracca, lasciamo l’auto e ci dirigiamo a piedi (10 min. di cammino)
verso la grotta che si trova nel pieno del deserto roccioso arrampicata sulle
rocce (è assolutamente indispensabile farsi accompagnare perché non vi è
alcuna indicazione).
Prima
di lasciare Catavina facciamo il pieno ma non al distributore in quanto è
ancora in costruzione quindi il rifornimento avviene con un metodo molto
singolare: lungo la strada vi sono dei pick-up con a bordo delle taniche di
benzina e diesel che con la pompa vi fanno il pieno.
Ripartiamo alla volta
di Baja Los Angeles; anche qui il paesaggio che ci accompagna è veramente unico
e imperdibile; lungo tutto il percorso non c’è assolutamente nulla, solo
deserto, cactus e la strada asfaltata che sembra essere appoggiata sul deserto
apposta nel noi.
Dato il periodo di
scarso afflusso turistico, lungo il percorso in incontriamo assolutamente
nessuno, la sensazione di unicità è forte, sembra incredibile ma esiste ancora
un posto non contaminato dalla civiltà e dal traffico.
Arrivati all’altezza
di “Punta Prieta” prendiamo la deviazione che in 80 chilometri ci permette
di raggiunge il Mar de Cortéz, all'altezza della Bahía de Los Ángeles, dove
si trova una striscia abbacinante di sabbia bianchissima; anche qui la strada
che percorriamo è molto panoramica e a scorrimento veloce.
Giunti a Baja Los
Angeles ci fermiamo a dormire presso l’Hotel – Ristorante “Costa del
Sol” (50$ a camera VOTO 7-).
La Signora
dell’hotel ci mette in contatto con il “Capitano Memo” per andare a
visitare le bella l'Isola dell'Ángel de la Guarda (il prezzo della barca è di
140$che dividiamo con una coppia di italiani – gli unici incontrati in tutta
la Baja -).
Nel pomeriggio andiamo
a fare un paio di spese presso il vicino supermercato e, già che ci siamo
facciamo un giro per il paese.
In questa baja si possono ammirare dei tramonti eccezionali.
5.01.06
Partenza per l’Isola
alle 8.30 e ritorno previsto per le 13.30.
Il Capitano Memo, con
la sua barca e il suo splendido furgone (non sto a descrivere lo stato di
disintegrazione del mezzo…lascio il piacere alla vostra spiccata
immaginazione!!!) viene a prenderci direttamente all’hotel e ci accompagna al
molo dove ammaina la barca.
Il mare è un po’
mosso ma decidiamo di partire lo stesso.
L’escursione
all’isola è molto bella, i posti sono fantastici, vediamo inoltre una colonia
di foche e un nido dell’aquila di mare.
A causa del vento
molto forte, decidiamo di fermarci per un po’ in una spiaggia riparata; sulla
spiaggia incontriamo un gruppo di ragazzi in kayak che sono bloccati lì da 4
giorni a causa appunto del forte vento e del mare agitato.
Parliamo un po’ con
loro e poi ci dirigiamo nei punti più alti per fare delle foto panoramiche.
Dopo circa un’ora
ripartiamo e sulla via del ritorno di fermiamo ad ammirare una zattera
affollatissima dai cormorani.
Arrivati a riva
prendiamo un pacchetto di crachers e dopo averli sbriciolati notiamo con nostra
enorme sorpresa che i cormorani e i gabbiani vengono a mangiare direttamente
dalle nostre mani.
Ritornati all’hotel,
ormai colti dalla “tacos mania”, ci rechiamo nel vicino chiosco “Fiesta
del Mar”che però, non offrendo bevande fresche, ci manda ad acquistarle nel
supermercato accanto…la caratteristica di questo locale non è senza ombra di
dubbio la pulizia ma tanto meno l’igiene!!!...le uova sono messe direttamente
al sole sopra alla verdura e alla frutta marcia; la “vetrinetta” delle
brioches, naturalmente unta e bisunta, ha il fondo completamente ricoperto dallo
zucchero che ormai forma un unico strato ben solidificato…e che dire della la
carne?, ovviamente è posta in bella vista, sommersa di mosche ed il colore
varia dal quasi nero al giallo/verde (una frollatura perfetta!!!); il
supermercato però, è dotato di telefono pubblico ed, essendo questa zona priva
di copertura cellulare, decidiamo di fare una telefonata a casa.
Recuperiamo la
macchina e andiamo a visitare prima il centro di ripopolamento delle tartarughe
(nel quale sono presenti circa 10 esemplari di tartarughe 2 dei quali nati in
cattività) e poi il museo comunitario gestito da due signore americane molto
gentili e disponibili.
Verso sera ci rechiamo
a “La Gringa”(situata a circa 11 km dalla Baja Los Angeles e raggiungibile
solo attraverso una strada non asfaltata) per ammirare lo splendido tramonto.
Dietro il consiglio della Signora Carolina ( una delle due signore americane che gestiscono il museo comunitario), andiamo a mangiare al ristorante “Guillermos” situato nei pressi della spiaggia dove degustiamo un’ottima cena a base di pesce (piatto consigliato Guillermos Combinecion VOTO 8+).
06.01.06
Partenza ore 9.00
Temperatura 24°
Tempo bello.
Direzione “Guerriero
Negro”.
Cambio ora.
Arrivati in prossimità
della frontiera di ingresso alla Baja California du Sur, notiamo con stupore che
è necessario sottoporre il mezzo alla disinfestazione delle gomme (non è
consentito attraversare la frontiera con della frutta)….stranezze del luogo.
Appena arrivati a
Guerriero Negro decidiamo di fermarci presso l’hotel “Malarimmo” (45$ a
camera VOTO 8 ½) poiché otre ad essere una bella struttura dotata di un ottimo
ristorante, l’hotel è anche sede l’agenzia “Malarimmo Eco Tour” una
delle più specializzate per effettuare le escursioni alle balene nella vicina
Laguna Ojo de Liebre.
Riservate le camere
siamo colti da un attacco irrefrenabile di “tacos mania” così ci rechiamo
nel chiosco (posto sulla destra della strada principale in direzione saline)
“Taqueria da karina” dove servono degli ottimi tacos di carne assada.
Dopo esserci
rifocillati, decidiamo di recarci a vedere le saline ma, incontrando alcune
difficoltà per l’ingresso, decidiamo di recarci presso l’agenzia
dell’hotel che ci accompagna a fare l’escursione (il costo è di 12$ a
persona) che dura circa 2 ore ed è interessantissima.
Con il riflesso del
sole l’acqua delle saline assume una colorazione che va dal viola, al rosa
allo smeraldo…davvero incantevole…
È un luogo molto
suggestivo e a causa del bianco del sale che circonda il paesaggio, sembra di
fare delle fotografie sulla neve.
Terminata
l’escursione andiamo a riprendere l’auto e, seguendo il prezioso consiglio
della guida, torniamo in prossimità delle saline (girare a dx dopo il canale e
rendere la direzione del vecchio faro) per ammirare uno splendido tramonto.
Il posto è davvero
bellissimo e le sfumature rosso fuoco ci consentono di fare delle foto da
cartolina.
Consumiamo il pasto serale presso il ristorante dell’hotel veramente bello nonchè arredato con ottimo gusto…con nostro estremo piacere anche il cibo è molto buono e non caro VOTO 9+.
07.01.06
Partenza alle 8.00 con
il pulmino dell’agenzia direzione Laguna Ojo de Libre per ammirare le balene
(il costo dell’escursione + un lunc a bordo delle barche è di 49$ a persona e
le partenze sono fissate per le ore 8.00 e per le ore 11.00 mentre la durata è
di circa 5 ore).
L’emozione è tanta,
nessuno di noi ha mai avuto un’opportunità simile!!
Lo scenario è
affascianante, la laguna è molto grossa e circondata da numerose dune di sabbia
bianca.
Durante l’escursione
possiamo ammirare circa 5 o 6 esemplari di balene (che però sono un po’
diffidenti e quindi non si lasciano avvicinare molto), delfini, leoni marini,
foche.
Al termine
dell’escursione ammiriamo una balena mentre si esibisce in una serie di salti
spettacolari!
Soddisfatti per la
bella esperienza vissuta, ci rechiamo in hotel per prendere le valige e
ripartire alla volta di S. Ignacio…prima di partire ci concediamo (tanto per
cambiare) un paio di tacos presso “Hamburghesas Leonelly”.
Dopo circa 1 h di
strada completamente dritta ( percorriamo circa 200km facendo si e no 2 curve)
arriviamo a S. Ignacio, una stupenda oasi caratterizzata dalla presenza di uno
splendido e rigoglioso palmeto.
Decidiamo di
pernottare presso “La Pinta” (un po’ caro ma molto bello e, dopo aver
contrattato il prezzo, paghiamo 68$ a camera).
Nel pomeriggio ci
rechiamo a visitare la Chiesa della Missione Kadakaamàn (fiume dall’erba
rossa) situata sulla Piazza centrale del paese; la chiesa risalente al 1728 è
una delle più belle e meglio conservate della Baja; anche questa Chiesa, così
come le altre della Baja è caratterizzata da una unica navata centrale al fondo
della quale è posto l’altare e dietro a questo è posto un unico pannello di
legno dorato con raffiguranti delle immagini sacre di santi.
Usciti dalla chiesa ci rechiamo a bere una buona birra presso il ristorante “Rene’s” mentre decidiamo di consumare le cena presso il ristorante dell’hotel; il locale è molto bello e il servizio è buono…anche gli spaghetti di Mara non sono così male, mentre Marco, Massimo ed io, non perdiamo l’occasione per degustarci una buona aragosta VOTO 9 (ma non si deve considerare il pipistrello che volteggiava sopra le nostre teste e….il topo che, fortunatamente al termine della cena, si è infilato in cucina).
08.01.06
Sveglia ore 6.30
Partenza ore 8.00
Direzione Laguna di
S.Ignazio per andare a vedere le balene.
Il Tempo è bello
anche se sale un po’ di nebbia e la temperatura è di 12°.
La strada che ci porta
alla laguna (che dista circa 59 km.) è sterrata e sconnessa ma la nostra
macchina ci consente di raggiungere la meta senza molti problemi.
Il panorama che appare
ai nostri occhi è molto sorprendente, si alterna tra deserto roccioso, a vaste
distese pianeggianti a tratti bagnate da infiltrazioni di acqua di mare.
Arrivati in prossimità
della laguna, ci rechiamo al punto di partenza della barca “Antonios Eco
Tour” (contattabile nel campeggio vicino all’hotel La Pinta il costo è di
40$ a persona e la durata è di circa 3 ore) dove riceviamo un’accoglienza
calorosa; l’Agenzia è a conduzione famigliare e il Signor Antonio accompagna
Massimo a visitare i bougalows (molto spartani e richiedono un attrezzatura da
campeggio).
Il ristorante
dell’agenzia è realizzato con una palapas ed il pavimento è totalmente
ricopero di conchiglie.
Mentre attendiamo che
il vento si plachi, io e Marco facciamo una passeggiata sulla
spiaggia…finalmente si può partire!!!
Alle ore 10.00 ci
avventuriamo nella laguna (così grande da sembrare mare) alla ricerca delle
balene; incontriamo diverse balene con i cuccioli, decisamente molto docili
tanto da permetterci di viaggiare affiancati a loro…ci passano sotto la
barca….sbucano di fianco….ripassano sotto…sbucano dall’altra
parte…..ma soprattutto si fanno toccare…CHE EMOZIONE!!!!
Siamo tutti super
estasiati dall’esperienza, Mario non sta più fermo, continua a passare da una
parte all’altra della barca e Mara non sa più come tenerlo fermo! Le balene
ci sono così vicine che riusciamo perfino a toccarle (io, nel tentativo di
toccarne una, le ho messo le dita nel naso....).
Il tempo trascorre
velocemente così senza accorgercene è già l’ora di tornare.
Sulla strada del
ritorno, a circa 2 km dal paese, buchiamo la gomma della macchina ma anche qui,
assistiti dalla fortuna dell’arcobaleno di Tijuana, riusciamo a raggiungere
appena in tempo il gommista e a farci riparare subito la gomma.
Riparata la gomma, e
colti di nuovo da tacos mania, andiamo a mangiare un tacos da Rene’s dove
incontriamo un vecchio signore messicano che, sentito che siamo italiani, ci
racconta di essere un musicista e di aver preso parte nel film “Puerto
Escondido” di Salvatores.
Si riparte, direzione
S. Rosalia dove visitiamo la Chiesa di S. Barbara disegnata da Eiffel nel 1887.
Verso le 18.00 arriviamo a Mulegè dove decidiamo di fermarci a dormire presso “La Casitas” è un locale un po’ particolare, le camere sono piuttosto spartane ma il cortile molto carino, ricco di piante…a me è piaciuto molto ma non tutti i miei compagni sono concordi con questa mia affermazione…in compenso il ristorante è fantastico (in proposito consigliamo di mangiare il T-bon). Il costo delle camere è di 35$(VOTO Hotel 5 ristorante 7+).
09.01.06
Sveglia ore 7.30
Tempo bello 20°
Destinazione Baja
Conception con le sue meravigliose spiagge di sabbia bianca;peccato il periodo
perché l’acqua è troppo fredda per goderci appieno il mare.
La prima spiaggia che
incontriamo è Santispac; una spiaggia fantastica situata in una piccola baia,
l’acqua cristallina con le sue sfumature che vanno dal blu al verde e la
sabbia bianca, la rendono unica nel suo genere. Al ridosso del mare c’è una
piccola laguna di acqua dolce e qui possiamo ammirare delle stupende mangrovie.
Sulla spiaggia è
possibile campeggiare ed dotata di un ristorante (i cui profumi invitanti, ci
cattureranno per il pranzo).
La seconda spiaggia è
koko ma, vista dalla strada non attrae la nostra curiosità quindi proseguiamo
Playa El Burro molto carina, con poca gente ma poco riparata dall’aria che
anche oggi soffia forte.
Proseguiamo e
incontriamo Playa El Coyote molto piccolina ma con poca battigia; in questa
spiaggia è presente un campeggio attrezzato.
Ripartiamo nuovamente
e incontriamo Playa Bonaventura; spiaggia attrezzata con ristorante ma poco
invitante perché la oltre al fatto di avere poca battigia, ci sono numerose
pietre.
Proseguiamo ancora e
incontriamo Playa Roqueson che è un vero spettacolo della natura; è
caratterizzata da una lingua di sabbia che unisce la terraferma con la piccola
isola difronte.
Andate a vederla, ne
vale veramente la pena!
Viste però le
condizioni del vento, decidiamo di goderci qualche ora di sole nella prima
spiaggia che pare essere la + riparta.
Come ho già accennato
verso le 15.30, attratti dai profumi succulenti del ristorante “Ana’s”, ci
degustiamo un ottimo “Cabrillas all’aio” (specialità della casa) un
filetto di pesce mas bueno.
Ritornando all’hotel
andiamo a visitare la Missione Santa Rosalìa costruita interamente in pietra.
Il Posteggio della
chiesa è molto singolare, perché sono le pietre bianche poste sulla terra a
delimitare i posti auto.
Fatta la doccia visitiamo il piccolo paese e ceniamo presso il ristorante “Les Equipache” VOTO 6 1/2).
10.01.06
Partenza ore 9.15
Tempo bello 10°
Direzione Loreto.
Raggiungiamo la meta
prescelta alle 11.00 e ci fermiamo a dormire presso il Motel “ El Dorado”
(all’angolo tra Av. Hidalgo e El Pipila);contrattiamo il prezzo della camera e
lo fissiamo a 40$.
Posate le valigie ci
rechiamo al proto dove, presso il Parco Marittimo Nacional de Loreto,
incontriamo un signore molto gentile ci mette in contatto con il proprietario
della barca “Chino Yee Sport Fisching cell. 044-6131378733 che l’indomani
mattina alle 8.30 ci attende per andare a visitare l’Isla de Coronado.
Il costo
dell’escursione è di 80$ a barca mentre la durata è di circa 5 ore.
Considerato il fatto
che è ormai giunta l’ora di pranzo, andiamo a mangiare al “Cafè Olè”
ottimo per le sue colazioni e per i lunc…vi consigliamo sia i tacos di carne
che l’hamburger. VOTO 8.
Terminato
il velocissimo pranzo, partiamo e imbocchiamo nuovamente la transpeninsular per
recarci a visitare la missione di San
Xavier o, Javier,
costruita dal Gesuita Francesco Piccolo nel 1699.
Si
raggiunge in fuoristrada da Loreto solo dopo aver percorso circa 32 km di un
impegnativo tratto di strada tortuosa e sterrata.
Il
trasferimento è di per sé un’avventura, e vi mostrerà boschi di cactus,
canyon, ruscelli d’acqua,oasi e una vista panoramica dall’alto sul Mare di
Cortéz, con un colpo d’occhio unico e irripetibile. La Missione, edificata
oltre 300 anni fa, è una delle meglio conservate in Baja California.
Al
ritorno dalla Missione ci rechiamo al porto per ammirare il tramonto e per
vedere i pellicani che si tuffano in mare per procurarsi il cibo.
Decidiamo
poi di andare in centro per bere un aperitivo; dietro alla piazza principale
troviamo un bellissimo bar gestito da un italiano e da sua moglie “Bar de
Tapas”. Qui vi consigliamo di bere il Margarita che a nostro avviso è il
migliore di tutta la Baja.
Antonio,
ci consiglia di consumare la cena presso il “Paciamama” non questa sera
perché coincide con il giorno di chiusura del locale.
Andiamo
quindi a mangiare presso il “Tio Lupe” un locale situato lungo la strada
principale.
Finita cena tutti a nanna.
11.01.06
ore
8.30 partenza con la barca “Cino” per visitare l’isola Coronado.
Tempo
bello 17°
Sull’isola
incontriamo una colonia di Leoni Marini e delle magnifiche spiagge si sabbia
bianca in perfetto stile caraibico (peccato che l’acqua è fredda) e solo
Massimo ha il coraggio di fare il bagno.
Rientriamo
a riva alle 13.00 e ci concediamo – tanto per cambiare – un buon tacos
presso il solito Cafè Olè…e poi un buon caffè (giusto giusto li vicino
abbiamo adocchiato una caffetteria).
La
cittadina di Loreto è molto carina e caratteristica forse la più bella
incontrata fino ad ora.
Nel
pomeriggio io e Marco andiamo a fare un giro per le piccole vie e verso sera
andiamo tutti a mangiare nel locale consigliatoci da Antonio.
Che
dire… aveva ragione, la carne argentina che degustiamo è unica!!!!!!!molto
saporita e tenera come il burro…un vero piacere per i nostri palati!
Passiamo quindi da Alberto a congratularci con lui della scelta del ristorante….già che ci siamo degustiamo un margarita…
12.01.06
Partenza
ore 9.45
Tempo
bello 18°
Direzione
Ciudad Constitcion – Puerto San Carlos – Los Berillos
Arriviamo
a S. Carlos e contattiamo subito 2 agenzie che ci propongono un’ escursione
per andare a vedere dei Leoni Marini, favolose dune di sabbia e pranzo presso un
ristorante situato presso l’isola Magdalene la cui specialità è l’aragosta
appena pescata ma purtroppo poche balene. Attualmente sembrerebbe che gli
esemplari presenti nella baia non sono + di 3 o 5.
Decidiamo
quindi di non fare l’escursione e di concederci un buon pranzo presso il
ristorante “Los Arcos”.
Facciamo
un giro per il paese e notiamo che lo stato di povertà che lo caratterizza; in
particolare ricordo che le case degli abitanti sono costruite con il cartone.
Ripartiamo
alla volta di Los Berillos ma per la strada ci fermiamo all’aeroporto di La
Paz per convalidare i biglietti.
Oramai
si è fatto tardi e raggiungiamo “Los Barillos” alle 18.30; dormiamo
nell’omonimo hotel (molto bello e dotato di piscina VOTO 8) dove fermiamo due
camere al prezzo di 68$.
Dietro il consiglio dell’albergatore, andiamo a mangiare presso il ristorante “Otra Ves” gestito da americani VOTO 7 ½ poco distante dall’hotel.
13.01.06
Partenza
ora 10.00
Tempo
nuvoloso 20°
Facciamo
colazione presso il “Caleb’s” situato nella piazzetta centrale del paese
(sconsigliato per via dei prezzi molto cari).
Decidiamo
di ripercorrere a ritroso la strada che ieri sera ci ha condotto a Los Barillos
poichè essendo buio non abbiamo potuto goderci il paesaggio.
Direzione
TODOS Santos.
Raggiungiamo
presto la destinazione stabilita e cerchiamo subito un hotel facendo come sempre
riferimento alle indicazioni di cui a disposizione.
Constatando
la pessima qualità degli hotel decidiamo di rivolgerci a un vigile per chiedere
indicazioni in merito; ci consiglia di rivolgerci al Motel S. Rosa poco distante
dal centro con un ottimo rapporto qualità /prezzo dotato anche di cucina ma
privo di ogni stoviglia).
Paghiamo
le camere 50$ a notte.
Dopo
un bagno in piscina e una doccia veloce, ci rechiamo a visitare alcune spiagge.
Ci dirigiamo alla spiaggia S. Perito frequentatissima dai surfisti che
campeggiano lungo la spiaggia e trascorrono le loro giornate a cavalcare le onde
dell’oceano.
Nel
tardo pomeriggio ci rechiamo in entro per visitare il mitico Hotel California;
decidiamo anche di concederci un buon aperitivo presso il bar dell’hotel molto
particolare ed arredato con molto gusto ma del vecchio locale sostanzialmente ne
è rimasta solo la facciata esteriore.
Per
cenare decidiamo di recarci presso il ristorante “Las Fuente” un locale in
perfetto stile messicano.
Dopo la cena ci rechiamo nuovamente al bar dell’Hotel Californi (scelta più che obbligata perché è l’unico locale aperto).
14.01.06
Partenza
ore 9.00
Tempo
nuvoloso
Per
la colazione, su consiglio della guida, ci rechiamo presso il “Caffè Todos
Santo” molto famoso per i suoi dolci.
Anche
qui il locale merita, oltre ad un assaggio di dolci, anche una visita in quanto
l’arredamento è molto caratteristico.
Considerato
il fatto che fino ad ora non ci siamo ancora goduti un giorno di spiaggia e
mare, decidiamo che questo è il momento giusto.
Ci
dirigiamo verso Cabo S. Lucas e ci fermiamo sulla spiaggia “Cerritos” deve
anche qui incontriamo una tribù di surfisti.
Massimo
chiede informazioni per praticare surf e gli dicono che il costo dell’affitto
della tavola + un ora di istruttore è di 50 $.
Verso
le 15.30, dopo aver mangiato un buon tacos, lasciamo la spiaggia per andare a
fare un giro in centro ed in particolare all’Emporio dell’Hotel California
che tiene un vasto assortimento di oggettistica e gioielli di pietre dure dallo
stile ricercato.
Proseguiamo
il nostro shopping per le vie del centro e ci assaporiamo una buona tequila
sun-rise nel bar “Hotel California” situato difronte all’Hotel.
In
questo locale c’è l’usanza che i clienti lascino le loro firme….è un
autografo unico (perfino in bagno non è escluso da questa usanza), quindi anche
noi apponiamo le nostre firme..
Per la cena andiamo da Miguel’s, un ristorante tipico adagiato sotto una capanna, frequentato anche dai locali; come piatti vi consigliamo di mangiare l’insalata di gamberi e la zuppa di pesce VOTO 7 ½ .
15.01.06
Partenza
ore 8.00
Colazione
presso Cafè Todos Santos
Prima
destinazione Playa “Cerritos” dove Massimo prova a cavalcare le onde.
Alle
12.30 partiamo alla volta di Cabo S. Lucas.
Tempo
bello 27°.
Troviamo
posto presso l’Hotel “Mar de Cortez” un posto incantevole dentro al quale
si respira ancora un’aria messicana (ormai un sogno in questo posto pieno di
resort e invaso dagli americani che ha perso tutto il suo aspetto originario).
Seguendo
nuovamente il consiglio della guida, ci rechiamo a mangiare un paio di tacos al
El Michoacano il posto è consigliato sia per la qualità del cibo, sia per la
sua bontà, sia per il prezzo modico.
Ci
rechiamo al porto a fare una breve passeggiata tra le belle barche attrezzate
per la pesca d’altura; già che ci siamo contattiamo l’agenzia Dos Mares per
prenotare l’escursione a El Arco con partenza l’indomani alle ore 9.00 con
un barca dotata di fondo in vetro che permette di vedere il fondale.
Ripartiamo
in macchina e al km. 24 direzione S. Josè del Cabo, in una piazzola sulla
strada, ci fermiamo per ammirare il tramonto.
La cena, dietro il consiglio della ragazza dell’agenzia Dos Mares, ci rechiamo presso il ristorane Mazatlan (locale frequentato anche dai locali) situato alle spalle del Proto Paradiso dove degustiamo un’ottima combinacion de mariscos servita in un tegame di terracotta VOTO 9.
16.01.05
Partenza
con la barca per visitare l’arco e la bellissima Playa de l’Amour; la durata
dell’escursione è di circa 45 min. e il costo è di 10 $ a persona.
Siamo
molto fornitati perchè la nostra barca è la prima a partire e questo ci
consente sia di fare l’escursione in solitaria e di goderci il magnifico
panorama.
Prima
di rientrare al porto decidiamo di fermarci un po’ alla bellissima Playa
dell’Amour anche perché per nostra fortuna, siamo i primi turisti della
giornata ad approdare sulla spiaggia…ma la solitudine dura poco perché entro
breve tempo arrivano anche gli altri turisti e gli ambulanti che vendono
souvenir e bibite fresche.
Ripartiamo
dalla spiaggia alle 13.00 (in prefetto orario secondo l’appuntamento
concordato con il barcaiolo) e, appena giunti al porto ci dirigiamo verso il
Suschi bar, uno dei tanti locali situati direttamente sulla banchina del porto e
frequentatissimo dagli americani, per degustarci i pranzo…dopodiché un po’
di shopping per le vie del centro è quello che ci vuole!!!
Decidiamo
di recarci a visitare la vicina cittadina di S. Josè del Cabo e la sua
splendida Chiesa.
S.Josè
appare molto più tranquilla e meno caotica di Los Cabos ricca di locali e
negozietti che vendono artigianato e oggettistica locale messicana.
Per
la cena, rivolgendoci ad un messicano nel cui negozio abbiamo effettuato degli
acquisti, chiediamo un consiglio per cenare in buon ristorante.
Anche
in questo caso emerge la gentilezza messicana che ci ha accompagnato lungo tutto
il viaggio; mentre noi terminavamo gli acquisti, il signore accompagna Marco nel
Locale “Damiana”tra Hidalgo e Miguel, dove rivolgendosi direttamente alla
padrona, le raccomanda di riservarci un buon servizio.
Il locale è molto bello e accogliente e le sue tavole sono imbandite da tovaglie colorate danno un aspetto molto vivace alla sala.
17.01.05
…dormiamo
un po’ di più e si parte alle 10.00 per recarci alla splendida “Playa S.
Maria” situata al Km 11 in direzione S. Josè del Cabo.
Il
tempo è bello, 20°.
Fortunatamente
quando giungiamo alla spiaggia, è ancora presto e ci sono pochi turisti…ma
nell’arco di un’ora eccola che si riempie di barche che accompagnano i
turisti a fare snorkel.
Anche
se l’acqua è fredda, decidiamo comunque di fare il bagno e di dare un
sbirciatina al fondale…lo spettacolo di pesci e colori è incantevole.
Sulla
spiaggia affittano sia kayak
sia l’attrezzatura da snorkel nonché gli ombrelloni….ormai il turismo
dilaga e se volete è persino possibile farsi fare dei massaggi.
Verso
le 15.00 ripartiamo alla volta di La Paz ma, colti dalla ormai solita e
irrefrenabile “tacosmania”, ci fermiamo presso il mercato Muucipal di S. Josè
del Cabo (situato tra la Coronado e la Castro) dove ci sono numerose bancarelle
che vendono pasti semplici ed economici, ma comunque buoni ed abbondanti.
Raggiungiamo
La Paz intorno alle 18.00 e, dopo aver visitato vari hotel, prendiamo alloggio
presso l’Hotel “Perla” (situato sul malecon), dove spuntiamo un buon
prezzo (circa 70$ colazione inclusa).
Le
camere dell’Hotel sono molto ampie e confortevoli…da non dimenticare, per la
sua disponibilità e gentilezza è “Rodolfo” il Direttore.
Secondo le indicazioni della guida, ci rechiamo al ristorante “Bismark II” famoso per le sue specialità di pesce.
18.01.05
La
giornata si presenta ventosa e per questo non possiamo fare l’escursione
all’Isole di Espiritu Santo…decidiamo allora di andare a visitare le belle
spiagge solitarie nei dintorni di Telecote…sono tutte di sabbia bianca e
davvero una più bella dell’altra; al bianco della sabbia si contrappone il
colore del mare con le sue gradazioni che vanno dal blu al verde e che ricordano
molto le spiagge caraibiche; le visitiamo tutte fino a quando non giungiamo a
Telecote spiaggia dalla quale partono le barche per andare all’Isola di
Espiritu Santo; qui la strada finisce e decidiamo di ripercorre il viaggio a
ritroso e di dirigerci a Sud di La Paz per andare a visitare la spiaggia di
“Ensenada di Los Muertos”.
Dopo
circa 1 h di auto raggiungiamo la destinazione prescelta….che dire…lo
spettacolo che si presenta ai nostri occhi è una cartolina!!!!!!!la spiaggia di
sabbia bianca con l’acqua cristallina e gli affamati pellicani che si tuffano
in mare per pescare….rendono il paesaggio unico nel suo genere.
Riusciamo
ad apprezzare queste bellezza anche grazie al fatto che sono completamente
solitarie.
Mangiamo
presso il ristorante situato sulla spiaggia e rivolgendoci ai padroni del
locale, chiediamo loro la ragione per il quale un posto così incantevole abbia
un nome così poco invitante; il padrone ci spiega che nei tempi che furono la
baia è stata protagonista di un naufragio di una nave pirata; i sopravvissuti
alla sciagura hanno sotterrato i loro compagni sulla riva della spiaggia
apponendo una croce per ogni tomba.
Ritorniamo a La Paz e andiamo a visitare la cattedrale poi, dopo una doccia veloce andiamo a mangiare presso il ristorante “Il Bufalo” la cui specialità (davvero speciale) è la carne alla brace VOTO 10.
19.01.05
…anche
oggi l’arcobaleno di Tijuana ci accompagna: non c’è vento pertanto possiamo
andare a fare l’escursione all’isola.
Prenotiamo
l’escursione direttamente in Hotel (il costo è di 38$ a persona incluso un
piccolo pasto e di bevande).
Partiamo
alle 11.30.
L’Isola
è molto bella e il capitano è molto bravo così la giornata è, tanto per
cambiare, bellissima.
Sull’Isola
è presente una colonia di leoni marini e foche; mentre circumnavighiamo
l’isola, il nostro capitano ci fa notare che le rocce, scolpite dal vento,
assumono forme particolari tra cui un calice, l’arco della pace e la maschera
della notte cattiva...
Approdiamo
su una piccola spiaggia dove solo Marco e Massimo hanno il coraggio di fare il
bagno e, già che ci sono, fanno anche un giro con la maschera; mentre il
capitano prepara lo spuntino, io faccio un giro sulla spiaggia e raccolgo un
po’di conchiglie e di coralli bianchi.
La
sosta in spiaggia dura poco infatti dopo circa 1 h purtroppo ripartiamo…sembra
che Giuseppe (il capitano) sia letteralmente impazzito!!! conduce la barca (o
bagnarola) al massimo della velocità rendendo quasi insopportabile il viaggio
di ritorno.
Toccata
terra sani e salvi, decidiamo di mangiare qualcosa nel ristorante della
spiaggia.
Rientrati
a La Paz, andiamo a visitare il Santuario della Madonna di Guadalupe…è ormai
giunta l’ora del tramonto (che qui a La Paz è molto bello perché
particolarmente colorato, quasi infuocato) così raggiungiamo lo spiazzo che è
situato poco dopo l’Hotel “La Conca” (questo è uno dei posti migliori per
godersi lo spettacolo).
Dopo aver scattato circa un centinaio di foto, andiamo a fare una doccia veloce e poi ceniamo presso il ristorante “La Brisas del Mar”; il locale è molto caratteristico e si può degustare un’ottima carne. VOTO 7.
20.01.05
….morale
±…GIORNO
DI PARTENZA!!!!!!!
La
mattina scorre molto velocemente tra gli ultimi acquisti e cartoline da spedire,
così alle 12.30 si parte per l’aeroporto destinazione Città del Messico, poi
Madrid e….finalmente ITALIA.
Viaggio
concluso, purtroppo!!!! Ma restano nel nostro cuore i ricordo dei bei momenti
trascorsi insieme, dei bei posti visitati di una vacanza indimenticabile.
Grazie
a tutti per questi giorni passati insieme, non mi resta che dire…al prossimo
viaggio!!!
Cosa
mi è rimasto in mente?
I
colori del deserto (che a seconda dei luoghi varia dal rosso delle rocce e della
terra, al bianco delle pietre a al verde di cactus), del cielo (sempre blu e
senza nuvole) del mare cristallino e delle belle gite in barca…e poi come fare
a dimenticare lo spettacolo delle balene?
Un ricordo piacevole va anche alla gente del posto e alla loro disponibilità e gentilezza (caratteristiche molto importanti per rendere piacevole la nostra vacanza)… e poi come fare a dimenticare i tacos?
Chiara chiarin71@virgilio.it