ARGENTINA DEL NORD
Diario di viaggio novembre 2006
28/10/2006 sabato
2° giorno Buenos Aires
Arriviamo a Buenos Aires alle 9 del mattino a conclusione del lungo viaggio iniziato ieri mattina a Milano, attraverso New York e Houston.
Cambiamo un pò di euro all’ufficio cambio nell’area di ritiro bagagli, ma il tasso è molto sconveniente (1€ = 3.5Ar$). Prenotiamo un taxi (taxi bianco) nella zona arrivi per farci portare all’ostello. anche in questo caso la tariffa è più cara (55Ar$) rispetto ai remis che si trovano all’esterno.
Il trasferimento all’Ostinatto Hostel dura circa mezz’ora.
L’ostello che abbiamo
scelto è in zona san Telmo (avenida
Chile 680), è carino ma poco pulito e la stanza doppia con bagno (80 Ar$ a
notte con colazione) ha i soffitti molto bassi, ci stiamo giusti giusti con la
testa.
Il resto della giornata lo trascorriamo passeggiando per la città, tra avenida Florida, Plaza de Majo, Puerto Madero. Facciamo i primi acquisti in galeria pacifico e la sera ceniamo in uno dei tanti localini di San Telmo.
29/10/2006 domenica
3°
giorno Buenos Aires
Stamattina ci svegliamo con la pioggia. Dopo colazione prendiamo un taxi fino al Cemeterio de Ricoleta, visitiamo la chiesa e il cimitero. La pioggia cessa di scendere e le bancarelle del mercatino dell’artigianato antistante il cimitero cominciano a riempirsi. Passeggiamo per il mercatino e per il quartiere, anche se tutti i negozi la domenica sono chiusi.
Riprendiamo il taxi e ci facciamo portare a La Boca.
Trascorriamo un paio d’ore passeggiando tra gli edifici colorati di Caminito e
delle altre vie del quartiere, non possiamo visitare lo stadio la bomboniera
perchè tra qualche ora ci sarà la partita del Boca.
Torniamo a San Telmo, pranziamo da El Balcon e per
tutto il pomeriggio gironzoliamo tra le meravigliose bancarelle del mercatino
dell’antiquariato. Esce anche il sole e un’ora buona la trascorriamo ad
osservare i ballerini di tango che si esibiscono il Piazza Dorego.
Per cena solo qualche empanadas.
30/10/2006 lunedi
4° giorno
Dopo colazione ci dirigiamo in centro in cerca di un
autonoleggio. Chiediamo un preventivo per noleggiare un’auto compatta per 14
giorni a km limitato (3000 km) a Bue e lasciarla a Salta. La Hertz ci chiede
1560AR$, la Europcar 2300, ma in entrambi i casi ci sono da pagare 1800 Ar$ di
drop-off. Decidiamo allora di cominciare il tour con gli autobus e valutare più
avanti.
Torniamo all’ostello a ritirare le valigie e ci dirigiamo in taxi a Retiro, alla stazione degli omnibus. E’ in questa occasione che dimentichiamo sul taxi uno zaino contenente videocamera e parte della biancheria.
Il bus della compagnia El Rosarino che in 4 ore ci
porta a Rosario (39 Ar$) è decisamente confortevole (coche cama).
Dalla stazione dei bus di Rosario raggiungiamo
l’hotel Plaza del sol in taxi. Per rincuorarci della perdita scegliamo un 4*
(180 Ar$ a notte con colazione). Nel pomeriggio giriamo per le vie pedonali
della città in cerca di biancheria da comprare.
Per cena proviamo al Rich, consigliato dalla guida e
proprio accanto al nostro hotel, ma è chiuso e ripieghiamo su un’insalata da
Munich.
31/10/2006 martedi
5°
giorno
Dopo l’abbondante colazione offerta dall’hotel
passeggiamo per la città, tra le vie pedonali e il lungo fiume. Non possiamo
fare la gita in barca lungo il fiume perchè i battelli sono operativi solo nel
fine settimana, però assistiamo alla cerimonia di inaugurazione della nuova
autoscala dei vigili del fuoco davanti al monumento alla bandiera. Visitiamo la
basilica e i negozi del centro. Per cena riproviamo al Rich, ancora chiuso
quindi ci sediamo ad uno dei tanti tavolini all’aperto nella zona pedonale per
un ottimo filetto al pimiento.
01/11/2006 mercoledi
6° giorno
Colazione molto presto e via alla stazione degli autobus per il trasferimento a Cordoba. Il viaggio con la compagnia Sierras de Cordoba (42 Ar$) dura circa 6 ore, non troviamo il coche cama, ma semi-cama, un po’ meno comodo.
Lasciando Rosario attraversiamo la zona periferica molto elegante con casette indipendenti curatissime. Il viaggio prosegue attraverso un paesaggio piatto fatto solo di campi coltivati e bestiame; è prevista una sosta di 30’ in una sorta di stazione di servizio dispersa in mezzo al nulla, dotata di servizi (bellissimi, anche se risalenti probabilmente agli anni ’20), self service e negozio di souvenir, dove acquistiamo i primi alfajoles.
Arrivati a Cordoba ci sistemiamo all’hotel Alex (90 Ar$ a notte), proprio di fronte alla stazione degli autobus, comodo anche per il centro (7 quadre).
Facciamo subito un giro in centro. La città è ricca di giovani, anche perchè sede di 7 università ed è ricca di luoghi dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. In giro ci sono prevalentemente studenti. Visitiamo la cattedrale, le chiese, la cripta e le vie pedonali del centro, dove compriamo dulce de leche e alfajoles in grande quantità.
Per cena facciamo un’ottima scelta andando al Las Tinajas, un all you can eat (qui chiamati tenedor libre): per 16 Ar$ bevande escluse possiamo mangiare qualunque cosa nelle quantità che vogliamo!!
Tramite l’hotel prenotiamo anche l’auto per i prossimi tre giorni.
02/11/2006 giovedi
7° giorno
L’auto ci viene consegnata direttamente in hotel.
Si tratta di una Suzuki Fun, una via di mezzo tra una corsa e una swift....per
130 Ar$ al giorno con limite a 600 km totali.
Dopo la colazione piuttosto scarsina siamo pronti a
partire. Nei prossimi tre giorni seguiremo parzialmente il camino delle
estancias. Prendiamo la route 9 verso Jesus Maria. La strada è buona ed è
facile arrivare al piccolo paese dove sorge la estancia gesuitica patrimonio
Unesco. L’ingresso costa 2 Ar$ a testa senza guida e non è consentito portare
borse ne macchine fotografiche.
Terminata la visita proseguiamo per Santa Catalina,
altra estancia. La strada da ora diventa sterrata anche se abbastanza in buono
stato. Quando arriviamo, alle 13.30 l’estancia è chiusa, riaprirà alle 15.
Ci guardiamo attorno: il poco che c’è comprende un negozio di artigianato e
una locanda, praticamente uno dentro l’altra! Ci accoglie una elegante e
gentilissima signora che ci prepara
il miglior bife de chorizo di tutta la vacanza! E’ un posto meraviglioso,
fuori da ogni immaginazione....persino il bagno, seppur rustico, è curato nei
minimi dettagli. Non me ne andrei mai più! Mentre pranziamo possiamo anche dare
un’occhiata alle riviste turistiche della signora, da cui trarremo molte
informazioni utili per i prossimi giorni.
Alle tre riapre l’estancia, compriamo i biglietti
per tutte e tre le aree (chiesa, convento e noviziato, in totale 6 Ar$). Il
prezzo comprende anche la guida: un ragazzo molto simpatico ci spiega
accuratamente la storia e le caratteristiche di questo luogo.
Proseguiamo nell’itinerario e dopo circa 50 km di
strada sterrata tra le sierras, dove incontriamo solo qualche locale a cavallo,
arriviamo a Capilla del Monte (non ci saremmo mai fermati se non avessimo visto
le foto sulla rivista a pranzo!), un piccolo paesino di montagna. Alloggiamo
all’hotel Petit Sierras (90 Ar$ a notte), dove ci accoglie il simpatico
proprietario.
Per cena solo uno spuntino al centro commerciale le
cascade, lungo la via pedonale.
03/11/2006
venerdi
8° giorno
Facciamo
colazione, ritiriamo la biancheria lavata alla lavanderia (12 Ar$ per due
lavatrici e una asciugatura) e partiamo. Non potremo fare la prevista escursione
di oggi al parco dei condor a causa della forte pioggia scesa nella notte e del
cielo minaccioso. Ci dirigiamo a La Cumbre, paese piccolo ed accogliente, dove
percorriamo il camino des los artisanos, ma la maggior parte delle botteghe apre
solo nel fine settimana, ci fermiamo a pranzo in paese e riprendiamo la strada
per La Falda. Attraversando piccoli paesi in stile montagna arriviamo a Villa
Carlo Paz, una brutta copia di Rimini in riva al lago. Troviamo una camera
all’hotel Augustus Imperator (50 ar$),
poco accogliete e proprio di fronte al luna park!
In serata facciamo una passeggiata per il paese, affollato di negozi per turisti e di ragazzini venuti a trascorrere il fine settimana sul lago.
04/11/2006
sabato
9°
giorno
Dopo colazione riprendiamo il giro in auto per rientrare questa sera a Cordoba. Il tempo continua a non essere buono e arriviamo ad Alta Gracia sotto la pioggia. Visitiamo la chiesa e la estancia, patrimonio dell’umanità Unesco, come tutto il paese di Alta Gracia, brevemente visitiamo anche la casa di Che Guevara, una delle tante case museo dedicate a questo personaggio sparse per il nord dell’Argentina. Quindi proseguiamo fino a Villa General Belgrano, un paesino in stile tedesco fondato proprio da un gruppo di tedeschi. Pranziamo al Viejo Munich, un ristorante con annessa fabbrica di birra. Prendiamo gulash, strudel e spatzle e naturalmente l’ottima birra, forse la migliore bevuta in Argentina.
Dopo pranzo riprendiamo la ruta 5 per tornare e Cordoba. Arriviamo alle 18, consegniamo l’auto davanti all’albergo e prendiamo il bus delle 20.15 per Salta. (83 Ar$ compagnia Chevallier).
05/11/2006
domenica
10°
giorno
Alle 8.30 siamo a Salta. Il clima è più fresco e ai
bordi della pianura si intravedono le alte montagne. E’ domenica e in giro non
c’è quasi nessuno. Raggiungiamo il centro con il taxi e prendiamo una camera
all’hotel Posada del Sol.
In mattinata contattiamo qualche agenzia per
organizzare le gite dei prossimi giorni. In città sono moltissime le agenzie
turistiche e quasi tutte propongono gli stessi itinerari a prezzi simili. Al
terzo tentativo ci lasciamo convincere dall’impiegata di una agenzia un pò più
abile dei suoi colleghi a procacciare clienti! Prenotiamo così un primo tour di
due giorni al sud (240 Ar$ a testa) per martedi e mercoledi e un altro giro i
due giorni successivi al nord (310 Ar$ a testa). I tour sono per 4 persone,
quindi con noi ci saranno altri due passeggeri a condividere l’auto con
autista che ci farà fare il giro concordato.
Nel pomeriggio facciamo una passeggiata per Salta,
città molto bella e pulita.
Per pranzo uno spuntino al cafè ......, visita alle due cattedrali
della città, al convento, alla piazza e alle vie pedonali del centro.
A cena andiamo da Calixto (42 Ar$).
06/11/2006
lunedi
11°
giorno
Oggi giornata dedicata ad approfondire la conoscenza
della città. Fa freschino e il cielo è coperto.....torniamo al convento,
compriamo qualche souvenir visto che oggi i negozi sono aperti e prendiamo la
funicolare fino al Cerro San Bernardo da dove si gode una bellissima vista della
città. sarebbe stato bello salire
a piedi lungo la passeggiata che interseca la strada asfaltata, ma non ne
conoscevamo l’esistenza. Però decidiamo di scendere a piedi.
Per cena proviamo La Posta che si rivela davvero un
ottimo posto!
Prima di andare a dormire prepariamo gli zaini: uno
con il necessario per il tour, l’altro lo lasceremo in custodia all’hotel
dove torneremo tra due giorni.
07/11/2006 martedi
12°
giorno
Alle 7.15 arriva Victor con il suo Kangoo. Passiamo a
prendere Miguel, un signore svizzero di circa 60 anni che condividerà con noi i
prossimi due giorni e partiamo in direzione Cachi.
Victor è una guida molto valida, anche se non perde
occasione per fermarsi e, con la scusa di farci fotografare il paesaggio, di
fumare una sigaretta e masticare qualche foglia di coca, secondo l’usanza del
posto.
Attraversiamo le piantagioni di tabacco (a Salta non
esiste divieto di fumo nei locali pubblici). Dopo pochi kilometri abbandoniamo
l’asfalto per il ripio, che ci accompagnerà per quasi tutto il viaggio. Il
paesaggio è bellissimo e Victor conosce tutti gli scorci migliori da
fotografare!
arriviamo
a Cachi per l’ora di pranzo e ci fermiamo in un locale che all’apparenza non
fa un’ottima impressione ma dove mangiamo un buonissimo bife (32 Ar$ in due).
C’è tempo per una rapida passeggiata in paese, il sole è caldo ma l’aria
è fresca. Visitiamo la chiesa e il museo quindi ripartiamo per Cafayate.
Continua il ripio tra il paesaggio meraviglioso della quebrada de las fechas,
che a tratti sembra lunare. A Cafayate alloggiamo all’hospedaje Don Emilio per
60 Ar$ a camera e ceniamo nell’elegantissimo ristorante Macacha (150 Ar$ in
tre).
08/11/2006 mercoledi
13°
giorno
Riprendiamo il viaggio. Prima tappa Quilmes, sito delle rovine incas. Il biglietto di ingresso costa 2 Ar$. La visita non è guidata percui attraversiamo da soli l’area delle rovine popolata di cactus e lama e saliamo lungo il sentiero fino alla cima della collina per osservare il sito dall’alto. La visione d’insieme è molto suggestiva, peccato siano fornite poche informazioni.
Dopo la visita torniamo a Cafayate per visitare un
paio di aziende vinicole, attualmente ferme in attesa della vendemmia di marzo.
Purtroppo non possiamo acquistare vino a causa del transito negli Stati Uniti.
Pranziamo e proseguiamo attraverso la meravigliosa valle di Cafayate, anche se
il cielo nuvoloso minimizza in parte la bellezza del luogo.
Lungo la via di ritorno a Salta ci fermiamo a La
Digue, una località su un lago artificiale, dove molti saltegni trascorrono le
vacanze, per la verità niente di che.
Rientrati a Salta torniamo a cena a La posta.
09/11/2006 giovedi
14° giorno
Anche oggi appuntamento alle 7.15 per il secondo tour di due giorni. Non ci sarà Victor, ma Christian, 23 anni. Subito sembra più serioso e formale di Victor, ma poi si rivela altrettanto simpatico.
Ci dirigiamo a nord, breve sosta ad accendere una
sigaretta per Gaucho Gill e arriviamo a Jujuy, grande città che attraversiamo
solamente in auto. Proseguiamo fino a Tilcara, un piccolo paesino dove visitiamo
le rovine Inca. Arriviamo quindi a Humahuaca, dove cominciamo a risentire
dell’altitudine. Dopo pranzo facciamo una breve passeggiata per il paese,
sotto uno splendido sole contrastato da aria alquanto fresca!
Per il pomeriggio è previsto di raggiungere Iruya e
tornare a dormire a Tilcara, ma la guida ci propone di proseguire fino al
confine con la Bolivia. A parte il percorso, che offre scenari davvero
suggestivi, specie quando attraversiamo la Quebrada di Humahuacha, non ne valeva
proprio la pena, infatti facciamo un brevissimo giro per Villazon e torniamo
indietro. Riprendiamo la strada per Iruya: 57 km di ripio panoramicissimi, tra
guadi e scenari spettacolari che ci portano fino a 4000 m di altitudine per
ridiscendere a picco verso un paesino incastonato tra le montagne dove vivono
1300 persone. Arriviamo che è già buio e fa molto freddo. Prendiamo una camera
alla bellissima locanda Federico III (130 Ar$) dove ceniamo anche. Dopo cena
andiamo dritti a dormire soprattutto a causa del freddo e dell’inadeguatezza
del nostro abbigliamento, che non prevede giacche pesanti.
10/11/2006
venerdi
15°giorno
Ci alziamo all’alba per fare un giro in questo
posto meraviglioso prima che la guida ci porti via....sarebbe un peccato
andarsene senza averlo visitato!
Arriviamo al mirador risalendo le strade acciottolate con molta fatica (siamo a 2900 m!). Alle 8 abbiamo appuntamento per la colazione (ottima e abbondante), quindi risaliamo in macchina e ripercorriamo il ripio tornando a Humahuacha. Oggi la strada fa meno impressione rispetto a ieri sera, forse sarà la luce del sole!
Superata Humahuacha giungiamo a Purmamarca, famosa
per il cerro dei 7 colori, passeggiamo per il paese, non pranziamo visto che
siamo ancora pieni per la colazione, una visita alla chiesa e al mercato
artigianale e ripartiamo. Arriviamo oggi fino a quota 4200m e ridiscendiamo
verso salina grande: una distesa di sale bianchissima sovrastata da un cielo
azzurro splendente: spettacolo meraviglioso!!! Qui incontriamo anche Victor con
i suoi nuovi clienti.
Proseguiamo attraverso la puna lungo una strada
drittissima e mai asfaltata per più di 100 km e giungiamo a San Antonio de Los
Cobres, città fantasma abitata dalle famiglie dei minatori delle vicine cave e
punto di arrivo del Tren a las nubes. Mangiamo un panino e proviamo a fare 4
passi, ma a parte i soliti cani non c’è un’anima e fa anche parecchio
freddo, visto che il sole ha lasciato il posto a nubi minacciose.
Da qui prendiamo la strada che costeggia i binari del
treno, attualmente fuori servizio (pare che la società che lo gestiva sia
fallita e sia in atto l’acquisizione da parte di un’altra società
cinese-americana che lo rimetterà in sevizio nel 2007) fino a rientrare a
Salta.
Quando arriviamo scopriamo che il clima è molto
cambiato rispetto a due giorni fa: l’aria fresca ha ceduto il posto ad aria
umida e molto calda, si boccheggia quasi dal caldo!
Per cena torniamo a La Posta.
11/11/2006
sabato
16°
giorno
Oggi avevamo in programma il trasferimento a Iguazù, ma siamo un pò stanchi per i 4 giorni di tour e visto che il viaggio dura 24 ore, abbiamo preferito prenderci una giornata di riposo e rimandare la partenza a domani pomeriggio.
Facciamo un giro in città, eccezionalmente animata (il sabato sono tutti in giro), andiamo al mercato comunale e visitiamo il bellissimo museo del Cabildo. Per cena torniamo a La Posta, dove oramai ci considerano clienti affezionati, e visto che oggi è anche il compleanno di Fabio ci offrono un meraviglioso dolce di frutta e gelato con tanto di candeline!
12/11/2006
domenica
17°
giorno
Questa mattina mi lazo che non sto bene. Spero che passi con una passeggiata fino al mercato artigianale alla periferia di Salta. Il mercato è davvero molto interessante, ma il mio malessere persiste. Anzi, a metà giornata mi sale la febbre, così siamo costretti a rimandare la partenza un’altra volta. Il resto della giornata lo trascorro a letto! Intanto la domenica questo paese non si riconosce: è tutto chiuso e in giro non si vede nessuno!
13/11/2006
lunedi
18°
giorno
Finalmente stamattina riusciamo a partire! Non sto ancora benissimo, ma almeno la febbre è passata.
Alle 7 prendiamo il bus de La Veloz del Norte fino a
ucuman, dove alle 12 parte la coincidenza della Andesmar per Iguazù.
Purtroppo non abbiamo prenotato con sufficiente
anticipo per trovare i posti cama e ci accontentiamo del semicama. Comunque il
servizio si rivela eccellente: durante il viaggio (puntualissimo, come avviene
quasi sempre in Argentina) ci servono pranzo, merenda, cena calda e colazione,
oltre a proporci tre film, musica e una partita a Bingo con tanto di premio per
il vincitore! Per tutto il viaggio siamo assistiti da due steward gentilissimi
che si fanno in quattro per offrirci tutto ciò che ci può essere utile,
soprattutto bevande, caffè e tè.
Tra tutte le compagnie provate questa è decisamente
la migliore!
14/11/2006
martedi
19°
giorno
Il bus arriva a Puerto Iguasù alle 9.15, chiediamo
al terminal informazioni per la visita alle cascate. Oltre agli orari dei bus ci
indicano un residencial poco distante a 50 Ar$ per notte (residencial Elena). La
proposta di accompagnarci in auto gratis ci convince a dare un’occhiata. Il
posto non è il massimo, ma decidiamo di fermarci. Dopo una osservazione più
attenta però il posto ci delude alquanto. In ogni caso ci fermeremo fino a
domani, poi vedremo.
Torniamo alla stazione dei bus e già nel pomeriggio
facciamo la prima visita alle cascate (bus ogni 30 minuti, ogni corsa 4 Ar$).
In venti minuti siamo all’ingresso del parco. Oggi
ci limiteremo ad una passeggiata, eventuali escursioni le rimandiamo ai prossimi
giorni. Quindi facciamo il biglietto per due giorni ed entriamo. Percorriamo
sotto il sole cocente tutto il paseo superiore fino alla maestosa garganta del
diablo...e pensare che in questo periodo c’è bassa portata!!!!
Al rientro cerchiamo una soluzione alternativa al
noto residencial per le prossime notti. Dopo un paio di tentativi scegliamo
l’hotel Lilian, carino con bagni molto grandi per 90 Ar$ a notte.
Il paese di Puerto Iguazù, che a prima vista sembra
molto curato e accogliente, in realtà non offre molto, ci sono solo hotel,
residencial, ristoranti e agenzie turistiche. In realtà si è sviluppato in
funzione dei turisti che si recano qui per le cascate.
Per cena proviamo Charo: pesce alla griglia, bife e
due dolci per 65 Ar$, un prezzo sensibilmente superiore a quanto abbiamo pagato
fino ad oggi.
15/11/2006
mercoledi
20°
giorno
Dopo colazione lasciamo il residencial e ci trasferiamo all’hotel Lilian. Dopo esserci sistemati prendiamo un taxi che ci fa fare un breve tour per il paseo 3 frontieras e il porto e infine ci porta alle cascate (57 Ar$). Prendiamo con il tassista anche accordi per domani per andare a visitare le cascate dal lato brasiliano.
Al parco ci fermiamo a mangiare un panino tanto per
far passare le ore più calde e l’ondata di gruppi organizzati prima di
percorrere il paseo inferiore. Purtroppo però viene un pò tardi e non abbiamo
tempo per visitare l’isola san Martin, visto che l’ultimo gommone rientra
alle 16.15.
Il paseo inferior è davvero bello e porta sotto i
salti più spettacolari, è anche più faticoso del superior ma offre punti
molto panoramici!
Torniamo a piedi al centro visitatori e riprendiamo
il bus per rientrare in paese.
Per la cena seguiamo il suggerimento del tassista e
andiamo da Victoria in avenida Brasil, una delle poche vie di negozi. Il bife de
lomo è ottimo (e abbondante!).
16/11/2006
giovedi
21°
giorno
Alle 8.15 in punto arriva il tassista con cui abbiamo
concordato la giornata di visita al lato brasiliano.
Passata la frontiera proseguiamo per la centrale idroelettrica di Itaipù, la più grande del mondo. Qui fanno visite guidate alle 9, 10 e 11 (in Brasile è avanti un’ora rispetto all’Argentina). La visita consiste nella proiezione di un filmato su l’acqua e la costruzione della centrale in una sala del tutto simile ad un moderno cinema, poi con si fa un giro di tutto il sito a bordo di un bus. In tutto la visita dura circa un’ora e mezza.
Al termine della visita riprendiamo il taxi e ci
dirigiamo in centro a Foz de Iguazù, città molto carina e ordinata e molto più
pulita e curata del lato argentino, nonostante siano tutti concordi nel dire che
qui c’è un alto livello di pericolosità.
Facciamo una breve passeggiata in centro e poi ci
dirigiamo alle cascate.
L’ingresso alle cascate da questo lato costa 29 Ar$.
Dal centro visitatori parte un bus bipiano che ferma varie volte in
corrispondenza delle attività da fare nel parco. All’ultima fermata parte il
percorso a piedi lungo circa 1500 m fino all’ascensore panoramico. Questo lato
del parco è meno organizzato di quello argentino e forse anche meno rinnovato,
ma offre una panoramica migliore restando ad una maggiore distanza dalle
cascate.
A metà pomeriggio rientriamo. Oggi il caldo è a dir
poco torrido, ci sono 39°, ma un’umidità insopportabile!
17/11/2006
venerdi
22°
giorno
Oggi è il giorno della partenza, se non fosse per il
clima divenuto insopportabile direi che sono proprio dispiaciuta!!
Alle 10 arriva il nostro tassista di fiducia per portarci all’aeroporto, dove prenderemo il volo della LAN per Buenos Aires acquistato qualche giorno fa via internet a circa 100 €. A Buenos Aires cambieremo aeroporto e partiremo per l’Italia...ultima fatica i controlli doganali per il transito negli Stati Uniti e quelli infiniti nel corso del transito a Houston.....
Laura