AMMMERICA!!!
Diario di viaggio 2006
di Alessandro e Cristina
Un
meraviglioso coast to coast effettuato nell’estate 2006. 35 giorni di viaggio,
11.000 km percorsi, 21 Stati attraversati. Alessandro e Cristina (l’autrice
del diario) vi raccontano la loro affascinante esperienza americana e ,se
vorrete, risponderanno alle vostre domande via mail all’indirizzo panzera.cristina@libero.it
1°
Agosto 2006
Partiamo
dall’aeroporto di Torino alle 11 e 45 con un ritardo di un’ora e
mezza…cominciamo bene (siamo svegli dalle 4,30!).
Arriviamo
a Parigi alle 13,20, cambiamo terminal, passiamo i controlli di rito, facciamo
pappa, attendiamo l’imbarco e saliamo sul bestione AIR FRANCE diretto a
Washington. Io, raffreddatissima, ho già consumato più di dieci fazzoletti,
due aspirine e un Fluimucil…
Decolliamo
alle 17, sull’aereo ognuno di noi ha un televisorino con film-giochi-musica,
cuscino e copertina (l’aria condizionata è a palla). Il volo dura circa otto
ore durante le quali ci servono aperitivo, cena e minicolazione, facciamo un
po’ di nanna e atterriamo a Washington alle 19,15, ora locale.
Scendiamo
e passiamo il controllo passaporti dove una poliziotta gentile ci fa la foto e
ci prende le impronte digitali. Siamo negli States!!!
Fuori
c’è un caldo tropicale, alquanto insolito anche per gli americani (circa 40
gradi).
Raggiungiamo
la Hertz tramite una navetta e ritiriamo la nostra Ford Taurus bianca che ci
accompagnerà per i primi giorni di questa avventura.
Impostato
il navigatore, arriviamo al nostro primo Hotel: Holiday Inn Central White House,
prenotato su internet. Ci sistemiamo e dopo una bella docciata ci mettiamo a
nanna, fusi come non mai.
2
Agosto 2006
Ci
svegliamo intorno alle 8 e partiamo per la visita di Washington iniziando con la
ricerca di uno dei famigerati posti dove fare colazione ma per oggi ci
accontentiamo di un negozietto dove prendiamo un panino per Ale e un megamuffim
per me (è vero, sono enormi!) e mezzo litro di succo di arance della Florida.
Procediamo
nella visita mentre un caldo umidissimo ci distrugge! Vediamo nell’ordine:
Union Station (enorme!), Campidoglio (che emozione!), il Mall (finalmente un
po’ di alberi, ma il caldo è tosto), la Casa Bianca (dal retro), il Lincoln
Memorial, il Vietnam Memorial (molto toccante) e, dopo un lungo ponte assolato,
arriviamo al cimitero militare di Arlington. Ci rifugiamo un po’ nel Visitor
Center al fresco (siamo ormai a pezzi), vediamo da lontano la tomba di Kennedy e
la toccante e interminabile distesa di lapidi bianche. Torniamo in Hotel dove ci
rinfreschiamo con una bella doccia e ci prepariamo per uscire di nuovo per la
cena, la fame è molta!
Fuori
sembra un enorme phon, mi asciugo i capelli in due minuti! Ritorniamo verso la
Casa Bianca e la vediamo dal fronte davanti ad un giardinetto pieno di
scoiattoloni che mangiano le ghiande che si staccano dagli
alberi…meravigliosi! Tiro fuori i miei wafer (comprati per loro) e faccio
amicizia.
Ora
tocca a noi mangiare! Troviamo un bellissimo posto (Avenue Grill) dove ci
mangiamo due megapiatti con tantissime patatine e quattro bottigliette di
Perrier, tutto molto buono. Torniamo in Hotel stanchi morti; Washington comunque
ci è piaciuta molto.
3
Agosto 2006
Ci
svegliamo presto perché ci squilla il telefonino, proviamo la colazione in
hotel (molto buona), ci prepariamo e partiamo verso la contea di Lancaster per
vedere gli Amish ma riusciamo a vedere solo un carretto e non troviamo nessun
villaggio… peccato!
Proseguiamo
per Philadelfia (molto carina),visitiamo il centro storico (compresi i bagni del
Visitor Center) dove vediamo la Campana dell’Indipendenza e, da fuori, la
Indipendence Hall e il Congress Hall.
Ripartiamo
alla volta di New York City… Wow!!! Il caos per l’entrata in Manhattan è
totale ma alla fine riusciamo ugualmente a trovare il nostro Holiday Inn
prenotato su internet. Restituiamo la macchina alla Hertz perché in questi
giorni a New York ci muoveremo a piedi (abbiamo fatto qualche piccolo graffio…
speriamo bene!).
Ceniamo
a Broadway in un ristorante come quello dei film: io megahamburger di tacchino
più patatine, Ale sandwich con formaggio più patatine (molto veloci e molto
buono). Vediamo il teatro del Late Show, rientriamo in hotel e facciamo nanna in
un letto queen size… vicini vicini…
Siamo
a New York, wow!!!
4
Agosto 2006
Sveglia
come sempre molto presto (la ciofeca in camera è buona), sistemazione e via…
facciamo colazione in albergo: non è ottima però è abbondante!
Oggi
visita della Midtown. L’hotel è sulla 57esima, quindi il giro comincia da
qui! Vediamo la Carnegie Hall (dove fanno i concerti classici), tantissimi
grattacieli enormi (giriamo stupefatti con la bocca spalancata) e anche un
ponteggio per lavare i vetri di un grattacielo… Aaah!
Un
grattacielo dopo l’altro giriamo in Madison Avenue e in Park Avenue (molto
bella e trafficata, come tutto del resto) dove vediamo anche un set
cinematografico in una banca, ma per paura che ci sgridino, andiamo via!
Passiamo sotto ad un palazzo enorme con i portici e arriviamo al Grand Central
Terminal sulla 42esima… l’atrio è veramente bellissimo! Poi proseguiamo per
il Chrysler Building (forte, con i “pezzi” della macchina sparsi ovunque) e
arriviamo al Palazzo dell’ONU. Rimaniamo nella prima parte senza fare la
visita guidata, ci rinfreschiamo un po’e facciamo qualche acquisto. Ritorniamo
verso l’interno e arriviamo al mitico Empire State Building… che cosa
enorme! Fa venire le vertigini da sotto! Prendiamo due ascensori (il primo fino
all’88° piano e l’altro fino all’86°). Che spettacolo, gambe molli ma
merita!
Passiamo
davanti alla Public Library (bella grossa!) e entriamo nel Grant Park, molto
bello, immerso tra i grattacieli con la gente che prende il sole sul prato, si
porta le sedioline del parco ovunque, mangia, usa il pc, gioca a scacchi, legge,
tutto con una grande naturalezza… che grandi! Ale prova l’hot dog ai baracchini (piccolino ma sembra
soddisfacente) poi proseguiamo sulla quinta
strada, molto bella, piena di negozi eleganti ed enormi. Passiamo davanti
al MOMA (da fuori niente di che, dentro non so…) e al Radio City Music Hall
dove vendono già i biglietti per gli spettacoli di Natale e ritorniamo in hotel
dove ci sistemiamo con una bella doccia.
Ripartiamo
per la serata a Broadway… che caos! Bellissimo, poi è pure venerdì sera!
Cerchiamo un posto per la pappa sulla 42esima e troviamo una BBQ DALLAS dove
mangiamo io una beef short rib (che sembra un piatto dei Flinstones!) e Ale una
angus steak. Tutto buono, peccato per l’aria condizionata gelida. Belli pieni
torniamo nella bolgia bellissima e coloratissima e ci dirigiamo verso l’hotel.
5
Agosto 2006
Sveglia
alle 6, colazione in hotel… oggi niente buffet però alla fine è meglio: mega
bagel ham & cheese più bacon e super muffin che dividiamo. Ci sistemiamo,
telefoniamo a casa (tutto ok) e partiamo per il nostro giornatone! Subito
troviamo un mercato dove acquistiamo alcuni regalini poi andiamo a vedere il
famoso Madison Square Garden e facciamo tappa al quartiere di Chelsea. Piano
piano ci si allontana dal caos e dai grattacieli, i palazzi sono più storici,
tutto ha un aspetto diverso, sembra di essere a Londra (il nome dice tutto…).
Proseguiamo verso il quartiere di Greenwich, sempre in stile inglese con casette
basse (quelle con le scalette di emergenza fuori) e negozietti storici… molto
carino. Arriviamo in Washington Square, una bella piazza con giardinetti dove
una volta facevano le impiccagioni e i duelli. Passiamo per SOHO, molto bello,
storico, pieno di gente elegante e di negozi alla moda dopodiché proseguiamo
fino alla zona del City Hall (il municipio) con un bel parco davanti. Ora si va
verso Ground Zero… mamma mia, vengono i brividi anche con il caldo! Non ci
sono parole per descrivere queste emozioni: è un misto di rabbia, stupore e
tristezza. Dato che siamo nel Financial District, andiamo in Wall Street per
vedere il palazzo della Borsa. Ci dirigiamo quindi verso il Battery Park e da
lontano vediamo Ellis Island e la Statua della Libertà. Facciamo un giretto nel
parco e decidiamo di andare sul battello per fare il mini tour di 50 minuti
intorno al ponte di Brooklin e alla Statua della Libertà. Per me si rivelerà
una pessima idea: appena partiamo dondola tutto, io pianto due o tre urli,
comincio a stare male, mi attacco alla manigliona vicino al salvagente e non
vedo l’ora di scendere (anche se mi piacerebbe godermi lo spettacolo) Ale
resta davanti, almeno riprende qualche cosa!
Finito
il giro in battello ripassiamo vicino a Wall Street e da lontano vediamo il
famoso TORO! Ci avviciniamo per le foto in mezzo ad un casino di gente. Ale fa
le foto con le corna del toro e io con le “palline”… e speriamo porti
bene! Passiamo di nuovo in zona City Hall e andiamo verso Chinatown (un po’
bruttina) e Little Italy (che non vediamo neanche). Ci ritroviamo quasi per caso
in Astor Place ma la nostra prossima tappa è Union Square… molto vivace,
piena di gente curiosa: danzatori di capoeira, musicisti, artisti, ecc. Troviamo
dei bagni in un centro commerciale e per la pappa ritorniamo a Broadway in un
Fresh Mex vicino a quello di ieri. Proviamo i Burritos… c’è di tutto:
fagioli, carne tritata, peperoncini piccanti, purea di fagioli, guacamole, riso,
salsina al formaggio, pomodori, cipolla piccantina e uno sformatino di mais tipo
polenta… tutto ottimo!
Distrutti
si torna in hotel…
6
Agosto 2006
Sveglia
prestissimo come sempre (intorno alle 6), colazione in hotel come ieri e si
parte! Iniziamo dal Columbus Circle (dove c’è la statua di Colombo e un
ingresso del Central Park), costeggiamo per un po’ il parco (sembra enorme) e
ci avviciniamo ad un altro: il Riverside Park. Qui vediamo ragazzi di colore che
giocano a basket, tanti papà con bambini, gente con i cani e scoiattolini
bellissimi ai quali do qualche pezzo di wafer! Arriviamo al Mausoleo del
generale Grant e proseguiamo costeggiando Harlem fino alla Columbia
University… bellissima ed enorme! Usufruiamo dei bagni e ripartiamo
costeggiando il Central Park sul lato est dove vediamo il Metropolitan Museum e
il Guggenheim Museum. Rientriamo nel parco per vedere il “laghetto” e poi
torniamo sulla 5° (che palazzi!) per entrare nuovamente nel parco all’altezza
dello zoo che visitiamo. Qui vediamo scimmiette, pinguini, leoni marini, ecc…
anche qui usiamo i bagni e ci dirigiamo verso il Mall (il viale centrale del
parco). E’ bellissimo, pieno di persone, musica dal vivo, gente che pattina,
che corre e va in bicicletta… ci perdiamo un po’ per il parco e usciamo
sulla Madison Avenue per cercare un po’ di cibo ma è una zona di superlusso:
solo ristorantini chic e negozi di tutti gli stilisti! Torniamo verso l’hotel
sempre più stanchi ed affamati. Sulla guida è segnalato un pub: Heartland
Brewery… la cucina sta per chiudere (ore 20.10!), siamo gli ultimi, comunque
ne vale la pena! Gli hamburger sono ottimi ma il meglio sono le patatine…
Distrutti
più che mai ma felici torniamo in hotel!
7
Agosto 2006
Sveglia
alle 5! Sistemazione, colazione come ieri e si va alla Hertz sulla 55esima per
ritirare la macchina. Tutto ok: una bella Ford Taurus verdina sarà la nostra
compagna! Torniamo in albergo per il check-out e partiamo per Boston, ciao ciao
New York!
Dopo
3 ore e 40 di viaggio arriviamo al nostro Holiday Inn di Cambridge, molto carino
con alla reception una signora mezza napoletana e mezza americana molto
simpatica. Si va in giro per Cambridge! Le casette sono davvero belle, è tutto
così tranquillo! Arriviamo all’Università di Harward… che bello, sembra di
essere in un film storico o di Harry Potter! Usciamo dal Campus e andiamo verso
il M.I.T.(il nostro Politecnico)… bellissimo e enorme! Usiamo i bagni e per
cena cerchiamo un posto dove provare l’aragosta del New England. Entriamo al
Legal Sea Food dove ci portano: un’ottima zuppa di granchio, un piattone con
aragosta intera, cozze e vongoloni, una patata bollita e salsine varie. Tutto
ottimo! Costa un po’ ma ci voleva… rientriamo in hotel, doccina e belli
stanchi ci mettiamo a nanna.
8
Agosto 2006
Sveglia
senza sveglia alle 7.30, colazione in hotel (gratis) un po’ scarsa sul salato
ma i dolcini sono buoni. Facciamo un giro su internet alla reception e poi via
per la visita di Boston lungo il Freedom Trail! Prima di iniziare il percorso
saliamo sulla Prudential Tower da dove si vede tutta Boston. La giornata
permette una vista meravigliosa! Seguiamo tutto il percorso con le tappe
indicate sulla nostra guida (bella la nave e il quartiere italiano). Finito il
giro tra vari “up & down” torniamo in hotel, doccia veloce alle 19
usciamo per la cena. Riprendiamo la Cambridge Street e dopo un po’ di cammino
troviamo il nostro posto: una bella taverna-pub con gli sgabelloni in vetrina
(aperta). Io prendo un Mexican burger e Ale un Bacon burger più patatine,
ovviamente… buonissimi! Sulla via del ritorno Ale si fa anche un gelato e
arrivati in hotel scarichiamo le foto su cd e chiavetta USB (le guardiamo… che
belle!). Adesso finalmente nanna.
9
Agosto 2006
Sveglia
con sveglia ore 6, colazione in hotel più o meno come ieri e partenza per
Niagara Falls!
Sono
circa 6 ore di macchina, ma il panorama è meraviglioso, tantissimo verde, ogni
tanto un fiume enorme e limpido, avvistiamo anche due castori (Ale) e un Bambi
meraviglioso. Facciamo qualche sosta per benzina, pappa e bagno e alle 19 circa
arriviamo al nostro Holiday Inn At The Falls con il Denny’s sotto!
Sistemazione veloce e via verso le Falls… che spettacolo, le vediamo al
tramonto in una giornata limpida e meravigliosa, ci spostiamo nei vari punti
panoramici (compresa la terrazza sospesa!) e poi attraversando il Rainbow Bridge
arriviamo in Canada! Passiamo il controllo passaporti e compriamo due felpine
per ricordo e per mettercele (l’aria si è fatta frizzantina e i nostri
maglioncini ovviamente sono in camera…). Ci mangiamo cheeseburger e patatine
su una terrazza di fronte alle Cascate e poi, dopo un nuovo controllo
passaporti, rientriamo negli Stati Uniti e ritorniamo in hotel.
10
Agosto 2006
Sveglia
senza sveglia (comunque sempre presto), sistemazione e colazione da Denny’s!
Proviamo un piatto con due pancakes, marmellata di mirtilli, prosciutto alla
piastra, sciroppo d’acero e uova (che io non assaggio!). Partiamo per
Detroit… nel viaggio ripassiamo per il Canada e facciamo un bel po’ di code
sia per lavori che per rientrare negli USA, ma comunque verso le 17 siamo in
hotel, un Holiday Inn proprio in centro con una stanza enorme comprensiva di
cucina. In hotel facciamo le prime due lavatrici… che bello, come nei film!
Dopo andiamo a mangiare nel ristorante dell’albergo dove Ale si fa un Angus
Filet con patatine e cipolle fritte e io una NY Steak con patatine e riso, tutto
buonissimo! Belli pieni usciamo per fare un giretto sul lungofiume, la città è
completamente deserta e c’è anche un’aria fortissima! Dopo un po’
rinunciamo e ritorniamo in hotel, dove facciamo la terza lavatrice, così per un
po’ dovremmo essere a posto. Distrutti ce ne andiamo a nanna.
11
Agosto 2006
Ci
alziamo ancora prima della sveglia, io stiro le cose lavate e poi andiamo a fare
colazione in hotel, gratis e buona. Si parte per Chicago (che si legge
“scicago” e non “cicago” ), le code per i lavori rallentano il nostro
viaggio, anche per entrare in città è una lotta, ma alla fine ce la facciamo!
L’hotel è l’Hilton Palmer House, una cosa da nababbi segnato pure sulla
Routard! Fatto il check-in andiamo a cercare la camera al 19° piano, bella e
molto lussuosa… ci sistemiamo e andiamo a girare un po’. Abbiamo recuperato
un’ora di fuso, meno male! La prima tappa è la hall del nostro albergo,
veramente bella, poi usciamo in State Street… che caos di gente! La città è
davvero bellissima, fa una bella concorrenza a New York… proseguiamo verso la
IBM Plaza e vediamo anche le due torri a forma di pannocchia e dopo qualche
tentativo riusciamo ad arrivare al Magnificent Mile e i suoi bellissimi palazzi,
c’è la sede del Chicago Tribune che sembra una chiesa gotica e ha sulla
facciata varie pietre incastonate prese da tutte le parti del mondo (Partenone,
Cremino, Muro di Berlino, ecc)… ora vorremmo fare la pappa in un locale blues
ma quelli segnalati (Cotton Club, ecc) non li troviamo, vediamo solo il
Legend’s ma non ci fermiamo e ci ritroviamo sulla Michigan Street di fronte
all’Istituto di Belle Arti (bellissimo) da Benningan ed entriamo! Non è blues
ma è carino e molto storico… io prendo gamberetti e pollo cotti nella birra
Guinnes con riso e fagiolini, Ale costine con patatine e insalatina. Per fortuna
il vento forte di prima si è calmato (ma comunque ci vuole il maglioncino),
ammiriamo i grattacieli illuminati e rientriamo in hotel, domani vedremo ancora
un po’ di questa splendida città.
12
Agosto 2006
Sveglia
presto anche stamattina e alle 8 siamo fuori dall’albergo. Facciamo colazione
al Corner Bakery (catena molto carina): ti danno il numerino da mettere sul
tavolo per farti portare la roba che ordini alla cassa, io prendo un french
toast alla cannella con frutta e bacon e Ale una specie di toast con le patatine
e il mio bacon, spremuta di arance della Florida e caffettone bollente,
buonissima colazione! Come a New York il sabato mattina è tutto tranquillo,
meglio così, si gira bene… Giriamo intorno alla Loop nel Loop (la Loop è la
metropolitana sopraelevata circolare, il Loop il quartiere che c’è in mezzo).
Il centro è tutto ricostruito dopo il mega incendio di fine ‘800, ci sono
diversi palazzoni di vari stili molto belli, l’aria è bella frizzantina!
Arriviamo alla Sears Tower, il secondo grattacielo più alto del mondo e saliamo
fino al 103° piano dove si trova la terrazza panoramica: la vista è
spettacolare! Vediamo anche i carcerati sul tetto della prigione (a
forma di Toblerone) che giocano a pallavolo… ridiscesi giù torniamo
verso il Magnificent Mile e sulla strada vediamo le sculture di Chagall (un
mosaico enorme), Picasso e Mirò messe “libere” nelle piazze (da noi sarebbe
impensabile). Percorriamo il Magnificent Mile (pieno dei soliti negozi di
stilisti famosi) e vediamo la Water Tower, una torre piccolina in confronto ai
grattacieli intorno che si è salvata dal grande incendio. Facciamo una sosta al
famoso Bloomingdale’s dove sfruttiamo i bagni e poi cerchiamo inutilmente il
palazzo di Playboy che non troviamo!
Andiamo
allora verso le spiagge… anche se sono di lago sono enormi, piene di gente che
fa di tutto (gioca a beach volley, va sui roller, in bici, corre, prende il
sole…). Il lake front è lungo e assolato ma si sta benissimo grazie
all’arietta fresca… arriviamo fino al Lincoln Park e ritorniamo indietro,
prendiamo la sabbia per la nostra collezione e proseguiamo oltre il punto da
dove siamo arrivati fino al Pier, un molo lunghissimo e affollatissimo! C’è
di tutto: le giostre, il circo cinese, ristoranti, musica dal vivo e un sacco di
gente! Dopo aver attraversato la folla, decidiamo di tornare in hotel per una
pausa, dopodiché usciamo nuovamente; prima cerchiamo qualche regalino e poi ci
dirigiamo verso il Gran Park e il Millenium Park: sono due angoli verdi molto
belli, ma non c’è molto da vedere oltre la fontana, qualche scoiattolino e
dei cigni o oconi ai quali do gli ultimi wafer che ho…e dopo aver sfamato
loro, pensiamo a noi! Andiamo a prendere un po’ di provviste per domani, della
frutta per stasera e poi proviamo il take-away (che qui si dice “ to go “)
di Mc Donald: io provo un Big Mac, patatine e coca, Ale uguale più un
cheeseburger… arriviamo in camera, ci piazziamo sul lettone e buon appetito!
Dopo cena io guardo “Le ragazze del Coyote Ugly” e poi crolliamo distrutti!
13
Agosto 2006
Sveglia
ore 5.30! Oggi mega tappa Chicago - Sioux Falls! Ci sistemiamo, colazione da
Corner Bakery come ieri e poi lasciamo Chicago… ci è piaciuta proprio tanto!
Il
viaggio è molto lungo, ma ci organizziamo per non annoiarci… fuori dal
finestrino vediamo il paesaggio che comincia a cambiare, le strade sono meno
trafficate, ci sono enormi distese di campi di grano nel Minnesota (riesco anche
e vedere una mandria di bisonti), passiamo anche sopra al Mississippi, che
immensità, è bellissimo! Attraversiamo una perturbazione con pioggia
incessante, vediamo gli harleysti che tornano probabilmente dal loro raduno al
Mt. Rushmore (ma quanti sono?) e finalmente, alle 19.30 arriviamo al nostro
albergo! E’ un Holiday Inn a circa 1 km dal Falls Park e lo troviamo grazie al
navigatore dato che per questa tappa non avevamo prenotazioni. C’è anche il
ristorante dentro e quindi non perdiamo tempo per la cena… prendiamo una
Rib-eyes (che non abbiamo ancora capito cos’è) Lone-star, con una patata
bollita, formaggini, zucchine e pane!
Dopo
cena saliamo in camera, io rompo le scatole perché ho freddo… colpa della
stanchezza! Bastano pochi minuti e crolliamo tutti e due!
14
Agosto 2006
Sveglia
alle 6, sistemazione, colazione in hotel (optiamo per il buffet, abbastanza
valido) e partiamo. Prima tappa il Falls Park: non c’è molta gente, meglio
così, le cascate sono piccole però molto carine, vediamo anche un animaletto
nell’erba che corre ma non capiamo cos’è!
Ripartiamo
alla volta delle Badlands… sono circa 5 ore di viaggio, con ovviamente qualche
sosta. Entriamo nel South Dakota passando sul Missouri (gigante!) e il paesaggio
cambia di nuovo, vaste praterie dove pascolano mandrie enormi di mucche libere,
ogni tanto qualche cavallino, campi immensi di girasoli, strade semideserte…
che spettacolo! Finalmente arriviamo alle Badlands, facciamo il nostro National
Park Pass (tanto letto nei racconti dei nostri “colleghi “ su internet!) dal
Ranger che ci dà le cartine per i punti panoramici ed ci ritroviamo immersi in
questo spettacolo della natura! E’ proprio vero, bisogna esserci per capire
cosa si prova… all’improvviso si aprono davanti a noi questi canyon e si
alzano questi pinnacoli che ricordano le costruzioni fatte con la sabbia colata,
solo che queste sono giganti! Facciamo qualche percorso mentre io sto attenta a
non vedere serpenti a sonagli, passiamo dal Visitor Center, andiamo ancora al
Panorama Point e poi proseguiamo verso l’uscita… sono già le 17 e dobbiamo
andare a Rapid City provando a
chiedere se l’hotel prenotato per domani ci ospita anche stanotte. Sulla
strada del ritorno vediamo anche dei meravigliosi cani della prateria, sono
molto soddisfatta! Arriviamo a Rapid City alle 19 circa mentre avanza minaccioso
un temporale nero nero, troviamo l’hotel, un Rodeway Inn (mmmh…), la stanza
c’è, anche se non è un granchè, puzza di vecchio! Una volta sistemati
andiamo al ristorante dell’hotel mentre inizia il diluvio… io prendo una
Rib-eye sandwich e Ale una N.Y. Steak, ma quando arrivano sono quasi uguali e
così ce le dividiamo! Aspettiamo che smetta di diluviare e quando usciamo dal
ristorante vediamo un meraviglioso arcobaleno (ovviamente la videocamera è in
camera!), torniamo in camera e ci mettiamo a nanna presto, per fortuna abbiamo
anche recuperato un’ora di fuso!
15
Agosto 2006
Sveglia
presto, verso le 6 meno un quarto, sistemazione e colazione al ristorante
dell’hotel. Ci facciamo fuori: prosciutto, bacon (Ale), due bagel con
formaggino, un blueberry muffin, un english muffin, spremuta d’arancia e caffè!
Bene, facciamo qualche telefonata a casa e partiamo… oggi visiteremo un po’
di posti nelle Black Hills, anche se il panorama di per sé è già bellissimo!
Prima tappa è il Bear’s County USA, un parco safari dove vediamo tanti
animaletti: orsi, lupi, arieti, capre di montagna, bisonti, oche, persino il
Grizzly… poi arriviamo alla zona dei cuccioli (la Babyland) e degli animali di
piccola taglia: puzzola, lince, porcospino, procione, coyote, lontra, orsetti,
lupetti e vari “micioni”, anche se non è molto giusto che non vivano con i
loro genitori!
La
seconda tappa è il Custer State Park, anche questo tipo safari, ma qui gli
animali sono liberi, molto meglio! I primi ad accoglierci sono gli asinelli,
vogliono le coccole ma io mi spavento e tiro su il finestrino… poi vediamo
tantissime mandrie di bisonti (che bestioni!), altri asinelli e un cane della
prateria, tutto questo in degli spazi immensi!
La
prossima tappa è il Crazy Horse Memorial, un po’ una delusione! Per fare le
foto va benissimo rimanere al parcheggio prima dell’ingresso, tanto la vista
è uguale… noi siamo entrati, abbiamo girato nel negozio, visto un po’ di
foto e reperti storici indiani, però la scultura è molto lontana e quindi
tanto valeva non pagare i 20$ d’ingresso!
Passiamo
allora alla quarta tappa, che è la visita al Mt. Rushmore Memorial. Anche qui
si paga, ma solo il parcheggio. Arrivati sotto è impressionante vedere quei
quattro faccioni così ben fatti, le pupille sembrano vere, gli occhiali di
Roosevelt sono perfetti… e poi è un simbolo americano!
Ultima
tappa è Deadwood, città con case e saloon originali dell’epoca dei cowboy e
del lontano Far West. Molto suggestiva, ma restiamo in macchina così
recuperiamo un po’ di tempo… rientrando in hotel vediamo di nuovo un
arcobaleno intero e stavolta riesco a riprenderlo! Arrivati in hotel faccio due
lavatrici, poi una volta sistemati andiamo da Pizza Hut (finalmente!) e
prendiamo una Large Stuffed Ham & cheese che mangiamo sul letto. E’ ottima
ma non riusciamo a finirla tanto è spessa! Comunque ci stava proprio come
conclusione di questo splendido Ferragosto.
16
Agosto 2006
Sveglia
alle 7 meno 20, preparazione veloce e colazione al ristorante dell’hotel con
un bagel con formaggino, toast con marmellata, prosciutto (tutto diviso a metà)
bacon per Ale, succo d’arancia e caffè. Bene, la giornata può cominciare,
oggi ci aspetta un bel tappone… si va allo Yellowstone!!!
Oltrepassate
le Black Hills il paesaggio cambia nuovamente: praterie vastissime con qualche
ranch sparso qua e là, gruppi di cavalli che hanno un sacco di spazio per
correre e tante muccone! Purtroppo vediamo tanti animali morti ai bordi della
strada, colpa delle auto che con le luci di notte li abbagliano… arriviamo in
un paesino per fare la nostra solita pausa-bagno e ci compriamo finalmente il
contenitore per il ghiaccio in polistirolo (tante volte letto nei racconti su
internet) e una mega confezione d’acqua. Sfruttiamo il cruscotto della
macchina bello caldo per scaldare la pizza avanzata (che è ancora ottima!) e
proseguiamo. Attraversiamo le Big Horn Mountains e qui il paesaggio cambia di
nuovo: siamo proprio in montagna, a circa 2500 mt., i panorami sono mozzafiato,
si aprono dei canyon spaventosi e alla fine scendiamo dentro uno di questi, in
mezzo alle rocce rosse e brillanti (qui pure l’asfalto luccica!). Lasciate le
Big Horn ritorniamo a valle, di nuovo praterie e piccoli paesini, i ranch con i
cavalli, vediamo anche dei piccoli daini, bellissimi e soprattutto liberi! Dopo
la cittadina di Greybull, arriviamo alla Shoshone Forest e la strada ricomincia
a salire e a curvare, i panorami anche qui ci lasciano a bocca aperta, peccato
per qualche zona ancora devastata dagli incendi… attraversiamo il Montana ed
entriamo finalmente allo Yellowstone: facciamo vedere il nostro Pass, prendiamo
cartina e giornale dei Rangers e via, verso l’albergo che è
a Mammoth Hot Springs. La strada è bellissima, siamo quasi al tramonto
per cui potremmo anche vedere qualche “animaletto”: il primo è un bisonte
che blocca il passaggio, così gli giriamo intorno attenti a non farlo
arrabbiare e procediamo, poi incrociamo un cervo che fa un balzo veloce davanti
a noi e finalmente arriviamo a destinazione! Ci sistemiamo, sono già le 20.15 e
cerchiamo un posto dove mangiare e visto che al ristorante bisogna aspettare 40
min. optiamo per il Fast Food. Ale prende un Double Cheeseburger più patatine e
io un Cheeseburger più patatine (anche se lo volevo anch’io Double!),
dopodiché torniamo in camera e ovviamente crolliamo.
17
Agosto 2006
Sveglia
ore 6 con sorpresa: dalla finestra del bagno vedo un daino che bruca tranquillo
l’erbetta del prato davanti alla nostra stanza. Che emozione! Ci prepariamo e
andiamo a fare colazione al Fast Food: un English muffin ham & cheese più
una barretta di patate croccante (strana ma buona) a testa, un Muffin blueberry
(che dividiamo) e caffè large. Bene, comincia la nostra giornata… dovremo
vedere in un giorno quello che di solito le guide consigliano in tre giorni!
Con
la macchina andremo lungo tutta la Loop Road: prima tappa sono le Hot Springs,
le sorgenti di acqua bollente che nel corso dei secoli hanno formato delle
terrazze erodendo la roccia. I colori sono bellissimi e anche le forme che si
creano per effetto dell’erosione sono molto particolari… e la terra ribolle
a pochi cm da noi! Dopodiché proseguiamo sulla Loop Road e andiamo a vedere il
Petrified Tree, un albero che è rimasto pietrificato dopo una colata di lava
50.000 anni fa; poi si va verso la Tower Fall, ma il sentiero è un po’ troppo
accidentato e così ci fermiamo al negozietto dove facciamo qualche acquisto.
Risaliamo in macchina e andiamo verso il Canyon Village e le sue cascate,
vogliamo arrivare ad Inspiration Point… effettivamente è notevole e poi dalla
strada non si vede niente tanto è circondato dalla foresta; costeggiando lo
Yellowstone River (che è di un blu
incredibile, come tutti i fiumi e i laghetti qui) arriviamo allo Yellowstone
Lake, bellissimo e di un blu intenso, peccato non abbia un vero e proprio
lungolago, le rive sono quasi tutte boscose… comunque scendiamo alla Bridge
Bay per la sosta bagno e per lo spuntino, c’è un’aria fortissima, il
maglioncino ci sta tutto! Andiamo ancora al Grant Village, dove ci avviciniamo
alla riva, ma non c’è nient’altro da vedere, tranne il Visitor Center dove
ci sono padiglioni che parlano dell’incendio dell’88, che brutta esperienza
deve essere stata! Dopodiché andiamo a fare benzina e a comprare qualche
tramezzino per stasera… la prossima tappa è il mitico geyser Old Faithful
(vecchio fedele!) e tutti gli altri fratellini geyser! Che spettacolo, c’è
gente seduta ovunque per vederlo “eruttare”… ci sistemiamo anche noi, sono
le 17.10 e lo “spettacolo” dovrebbe essere alle 17.37! Ogni tanto qualche
falso allarme, ma poi ecco che tira fuori milioni di litri d’acqua calda che
poi diventa vapore oppure cola per terra arrivando anche vicino a noi! Intanto
tira un’aria gelida, andiamo in macchina e ci apprestiamo al rientro, anche se
vorremmo fermarci nelle praterie di Gibbon per vedere qualche animale al
tramonto. Passando vediamo della gente ferma ad ammirare un meraviglioso cervo
che bruca vicino alla strada, poi arriviamo alle praterie, vediamo un po’ di
bisonti e un gruppo di daini che
bruca con la gente intorno che fa loro le foto. Scegliamo un angolo tranquillo
dove sistemarci, stiamo lì una mezz’oretta, facciamo pappa e osserviamo, ma
niente! Torniamo in hotel, facciamo qualche acquisto e poi dalla finestra della
camera notiamo un po’ di movimento e capiamo che è per “colpa” di una
mandria di daini che bruca nel prato davanti all’hotel… andiamo subito fuori
e li vediamo, sono tantissimi e minimamente preoccupati per la gente che li
fotografa o dalle macchine! Ci sono anche due piccolini, che teneri! Stiamo un
po’ ad osservarli (c’è anche un ranger che li controlla) e poi torniamo in
camera, c’è un bel freschetto stasera!
18
Agosto 2006
Sveglia
alle 6.30 circa, fuori fa proprio freddino ma c’è un cielo blu e limpido
spettacolare! Facciamo le telefonate di rito a casa, ci sistemiamo, colazione al
Fast Food: Ale come ieri più un’arancia, io bagel con formaggino più yogurt
con cereali, buona ed economica. Si parte per Salt Lake City, passiamo
dall’entrata West del parco (così ne vediamo ancora un po’, compreso un
gruppo di cervi nelle praterie!), poi entriamo nell’Idaho (famoso per le sue
patate) dove anche qui troviamo tantissimi ranch con tanti cavalli, facciamo una
sosta bagno e acquisti vari e si riparte!
Entriamo
nello Utah e finalmente arriviamo a Salt Lake City (la città dei mormoni).
All’ingresso in città c’è una coda chilometrica in uscita (forse perché
è venerdì) mentre il centro è abbastanza deserto! Troviamo il nostro hotel,
Holiday Inn Downtown, molto carino, ci sistemiamo e poi usciamo per un breve
giro e per la pappa, in fondo sono “già” le 18.30! Arriviamo alla zona
storica dei Mormoni con il Tempio e il Tabernacolo (che purtroppo è chiuso per
restauro) e fuori ci sono un sacco di sposini Mormoni dato che vengono tutti a
sposarsi qui… poi vediamo la Lion House e la Beehive House dove aveva vissuto
Brigham Young con le sue 27 mogli e i suoi 53 figli! Però!
Bene,
ora la pappa… andiamo alla ricerca di un ristorante tipo Steack House o Grill,
ma non troviamo niente; ci spostiamo un po’ e finalmente vediamo un pub che ci
ispira… Ale prova un Pub Hamburger (con il mondo dentro!) e io un’insalata
messicana piccantina con fagioli neri, pollo grigliato accompagnata da una
salsina “bomba” e del formaggio tipo Philadelphia…siamo soddisfatti!
Torniamo in hotel, vorremmo usare internet, ma c’è un vecchiaccio che tiene
il computer occupato per più di un’ora…quando finalmente lo libera ci
sistemiamo noi, vorremmo scaricare le foto ma il computer non è abilitato, che
sfiga! Navighiamo un po’ e poi ce ne andiamo a nanna.
19
Agosto 2006
Sveglia
ore 6 meno dieci, sistemazione e colazione in hotel: bagel con Philadelphia e
prosciutto (per Ale supplemento di bacon), succo d’arancia, caffè ma il pezzo
forte sono stati i Biscuit & Gravy, che io credevo fossero BISCOTTI con una
specie di marmellata casalinga (facendo le opportune traduzioni con il
dizionario) e invece sono arrivati 2 panini rotondi sommersi da una salsa densa
alle noci o nocciole!Mangio la mia parte anche se è un mappazzone, Ale invece
rinuncia dopo il primo boccone… sorry!
Si
parte per il Bryce Canyon … il paesaggio fuori da Salt Lake torna ad essere
bellissimo e solitario: praterie, cavalli, mucche, vediamo anche un gruppetto di
antilopi e ogni tanto qualche zona
colpita da incendi (sempre triste da vedere). Facciamo una sosta benzina,
passiamo per Panguitch (dove torneremo stasera) e da lì proseguiamo verso il
Bryce Canyon; prima però ne attraversiamo un altro bellissimo, il Red Canyon,
che con il suo colore contrasta tantissimo con il verde della foresta. E’ più
piccolo ma ugualmente affascinante… finalmente arriviamo al parco, entriamo e
ci dirigiamo verso il Visitor Center (dato che il navigatore ci porta lì alla
ricerca dell’hotel…) dove utilizziamo il bagno e chiediamo informazioni sui
percorsi da fare, già che ci siamo! Dopo vari disguidi troviamo l’hotel che
fa per noi, un Best Western, anche se ci toccherà pagare la differenza per la
camera, dato che quello prenotato dall’agenzia costava meno! Avendo perso
un’ora circa, ci sbrighiamo a visitare il parco… subito vediamo un gruppo di
daini, due cuccioli con due mamme probabilmente. Andiamo a fare il trail a piedi
che porta dal Sunrise Point al Sunset Point… il primo panorama che vediamo è
uno spettacolo unico e meraviglioso: l’immensità davanti a noi! Ogni tanto
nel percorso vediamo degli strapiombi mica da ridere, però sono una cosa unica
veramente; arriviamo al Sunset Point e anche qui lo spettacolo ci lascia a bocca
aperta, tutti quei pinnacoli… pensare che si sono formati dalla forza
dell’acqua, del vento e del ghiaccio (in inverno questo percorso è una pista
da fondo!) fa un’impressione!
E’
venuta l’ora di rientrare, faremo ancora gli altri punti panoramici con la
macchina: Rainbow Point, Black Birch Canyon, Ponderosa Canyon, Agua Canyon,
Natural Bridge (pazzesco), Farview Point, Swamp Canyon… tutti bellissimi! Ale
poi mi porta alla ricerca dei cani della prateria (i prairie dog), riusciamo a
vederne uno, che però scappa appena mi avvicino (comunque è bellissimo!). Ora
possiamo rientrare in hotel, sistemazione veloce e via verso Panguitch alla
Cowboy Smokehouse Cafè, una bellissima vecchia casetta in mattoni in cui tutto
è rimasto “antico” e poi ha la particolarità di avere tutta una parete
(che ormai si sta allargando!) piena dei biglietti da visita di chiunque sia
passato di lì…ceniamo con: io una T-bone più insalata di patate e fiocchi di
latte, Ale misto griglia (salsicce, costine, “beefnonsocosa”) più idem come
sopra il tutto annaffiato da 3 Perrier (i bicchieri sono dei vasetti per la
marmellata con il manico). Finita la cena, diamo al cameriere i nostri biglietti
da visita da attaccare: sono in fondo alla parete verso la cucina. Ritorniamo in
hotel, sta scendendo la sera e i colori all’orizzonte sono nitidissimi, uno
spettacolo! Arrivati facciamo ancora un giretto nei negozietti stile Far West di
fronte all’hotel e poi mentre ci avviciniamo alla stanza vediamo un
“cosino” piccolo piccolo con muso e orecchie lunghissimi! Supponiamo che sia
un cucciolo di coyote… è una meraviglia, ci guarda curioso, si avvicina e io
riesco a dargli i miei vecchissimi wafer che apprezza (non subito però!).
Purtroppo viene attirato dalla luce dei fari di una macchina e la segue
ululando, speriamo bene! Felici, ce ne andiamo a nanna.
20
Agosto 2006
Sveglia
ore 7.30 circa, sistemazione e colazione al Fast Food dell’hotel con due bagel
ham, eggs & cheese, due croissant, spremuta d’arancia e caffè… buona!
Telefoniamo a casa e poi partiamo per lo Zion Canyon… purtroppo il navigatore
impazzisce e ci porta al Kolob Canyon, che è attaccato allo Zion, ma non si può
attraversare con la macchina, grr! Cerchiamo di pensare in maniera positiva e ci
godiamo altri paesaggi meravigliosi che cambiano in continuazione e finalmente
arriviamo a Springdale, cittadina molto carina e turistica attaccata allo Zion.
Arriviamo al Visitor Center, dopo aver preso cartina e giornale dai Rangers,
andiamo in bagno (ormai è un rito!) e poi decidiamo di provare a fare il Pa’
Rus Trail, che ci farà attraversare una parte della prateria circondati dalle
pareti del canyon… che spettacolo! Il sole è molto forte, siamo in montagna e
sono le 14, ma abbiamo i cappellini per fortuna! Dopo tanto camminare vediamo
solo le tane degli animali, ma finalmente sotto un ponte riusciamo a vedere un
daino che ci fissa e ci segue con lo sguardo… chissà cosa pensa! Siamo molto
soddisfatti, dopo tutto ‘sto caldo! La fine del percorso è un po’
deludente: si arriva alla strada e alla fermata dello shuttle, per cui decidiamo
di ritornare e verso le 15.30 siamo di nuovo in macchina
per ripartire verso Kanab. Come città non ci dice molto, tranne che per
alcune casette western e lo scenario naturale intorno molto Far West, perciò
andiamo dritti a Page sul Lake Powell. La strada è ancora lunga e inoltre il
navigatore non “riconosce” l’indirizzo dell’hotel (prenotato
dall’agenzia)… bene!
Una
volta arrivati a Page, dopo aver attraversato il ponte sulla Diga (enorme ed
impressionante!) cerchiamo il Lakeshore Drive (la via presunta…) ma poi grazie
all’ufficio informazioni capiamo che dobbiamo tornare oltre la diga per
trovare il nostro hotel; la località esattamente si chiama Wawheap Marina,
l’hotel è in realtà un Resort ed è anche molto bello, meno male! Ci
sistemiamo e cerchiamo qualcosa da mangiare… nel frattempo nel giardino del
Resort vediamo tantissimi conigli con le orecchie lunghe lunghe (alcuni con il
codino-batuffolino!) che però scappano appena ci avviciniamo un po’! Mangiamo
da “Bene Pizzeria”, prendiamo due small: io con formaggio e pepperoni
(salamino piccante!) e Ale formaggio e prosciutto… sono buonissime, ma ne
basterebbe una in due, infatti ne avanziamo 4 fettone: colazione e spuntino di
domani! Passeggiatina per mandare giù e a nanna.
21
Agosto 2006
Sveglia
ore 6 circa, colazione con pizza e biscottini, sistemazione e partenza per la
Monument Valley! Già dalla strada, da lontano, si intravedono quei
“funghetti” in mezzo ad una pianura immensa di terra rossa, sono davvero
paesaggi unici, bisogna proprio esserci per capire cosa si prova nel vederli!
Decidiamo di non entrare nella Monument (la zona a pagamento) e una volta
arrivati a Kayenta proseguiamo sulla strada che la costeggia: riusciamo a vedere
le “mani” e le “tree sisters” e arriviamo a Mexican Hat, pazzesco!
Soddisfatti della visita torniamo verso Kayenta e prendiamo la direzione per
Williams, dove abbiamo l’hotel (prenotato dall’agenzia) cercando di passare
per il centro di Flagstaff (famosa perché attraversata dalla mitica Route 66)
ma con scarsi risultati…così proseguiamo per Williams con un bel temporale
che minaccia il nostro viaggio! Passiamo attraverso le San Francisco Peaks e
dopo poco siamo finalmente al nostro hotel; aspettiamo che smetta un po’ di
diluviare e poi entriamo, ci sistemiamo e per cena scegliamo un locale
sponsorizzato dalla guida Mondadori, il Twister Soda Fountain, famoso per il suo
arredamento in stile anni ’50 (originale!) della Coca-cola, proprio come ai
tempi in cui la Route 66 era tanto frequentata… approfittiamo anche del
negozio collegato al locale e facciamo qualche acquisto; poi pappa: due sandwich
Marilyn Monroe (tacchino e provolone) più patatine e coche…molto buono! Ale
prova anche il gelato, buonissimo! Dopo cena vorremmo fare un giretto, ma si è
alzato il vento e ricomincia a piovere…facciamo un pezzo della Route 66 in
macchina e torniamo in hotel.
22
Agosto 2006
Sveglia
ore 5.48! Oggi si va al Grand Canyon e a Las Vegas! Sistemazione e colazione in
hotel con: io mega yogurt con fragoline, mirtilli e cereali, toast con ½
prosciutto alla piastra, Ale bagel con formaggio, bacon e l’altro ½
prosciutto (e assaggia un po’ del mio yogurt)… si parte!
Entriamo
dalla South Rim, il Ranger molto simpatico ci da’ la guida in italiano e così
iniziamo a vedere lo Yavapai Point dal quale parte anche una passeggiata fino al
Mother Point: inutile dire che la nostra impressione è stata ovviamente più
che positiva, è davvero qualcosa di unico, non ci sono parole per descrivere
uno spettacolo così, le riprese e le foto non rendono giustizia, è troppo
spettacolare! Allo Yavapai c’è anche l’osservatorio che offre una vista a
180° sul Canyon, bellissimo, poi ci facciamo tutta la passeggiata, vediamo due
scoiattolini, ma anche corvi e condor che svolazzano mentre in lontananza si
vedono dei temporali minacciosi (roba da film dell’orrore, molto inquietante.
Con la macchina ci spostiamo a Yaki Point, poi al Grandview Point, dopodiché
facciamo il Moran Point e da lì si vede anche il fiume Colorado in fondo alla
valle, che spettacolo! L’ultima tappa è il Desert View, forse la migliore tra
tutte, anche se soffro terribilmente di vertigini, la vista è splendida… è
arrivata l’ora di tornare, facciamo qualche acquisto prima e poi partiamo alla
volta di Las Vegas. Il viaggio purtroppo è disturbato da vari temporali molto
minacciosi, ma alla fine va tutto bene; passiamo la storica diga, la Hoover Dam
(colossale), passiamo persino un posto di blocco e arriviamo a Vegas! Ce ne
accorgiamo anche dal traffico che ci risucchia, ci incasiniamo un po’ con le
strade ma alla fine riusciamo a trovare il nostro hotel, il Luxor… enorme!
Andiamo al Check-in e alla nostra camera, poi visitiamo un po’ il Resort, il
Casinò è tutto un DIN DIN DIN e
un luccichio. Siamo stanchi e affamati, optiamo per il buffet “all you can eat”,
un po’ caro per quello che poi mangiamo in realtà(19,99 $ + tax), però è
comodo: mangiamo un po’ di messicano, qualche pezzo di pizza e qualche
dolcino…buono! Dopo cena iniziamo a vincere un po’ alle Slot e poi distrutti
andiamo a nanna.
23
Agosto 2006
Sveglia
alle 8.00 (dovevamo recuperare!), sistemazioni varie e colazione al buffet del
Luxor che vale veramente la pena! C’è di tutto e dato che sono quasi le 11.00
facciamo un mini pranzo: io hamburger vegetale + patate pasticciate + bagel con
Philadelphia + yogurt con cereali + frutta + dolcino + spremuta d’arancia +
caffè (mamma mia!) Ale panino con formaggino + bacon + salsiccia + banana +
yogurt con cereali + 2 dolcini + spremuta + caffè… Aaaah! Belli pieni ci
prepariamo per la giornata, in giro per i vari resort! Il caldo fuori è davvero
come quello di un phon gigante, per fortuna ci sono ogni tanto degli
“spruzzini” che ci rinfrescano per strada! E comunque nei vari hotel
l’aria condizionata non è così alta come pensavamo…Las Vegas ci è
piaciuta tantissimo, è tutto così talmente esagerato, c’è di tutto, per
tutti, ognuno fa quello che vuole liberamente, è un mega parco-divertimenti!
Percorriamo la Strip entrando nei vari resort e casinò (quasi una tappa
obbligata!):
EXCALIBUR,
dove cerchiamo di prelevare, facciamo un po’ di pasticci,speriamo bene!
Bellissimo e ovviamente ci perdiamo per uscire…
NEW
YORK NEW YORK, pazzesco,dentro c’è anche il Central Park…
MGM,
con lo studio 54 all’interno, molto fine e molto sobrio…
ALADDIN,
passiamo solo per la galleria dei negozi (enorme) che ricorda proprio un suk
africano (il Desert Passage) , bellissimo, con il cielo tromp-l’oeil…
PARIS,
bellissimo, una hall stupenda, da lì ci ritroviamo senza capire come, al
BALLY’S a giocare…
FLAMINGO,
bello, casinò enorme…
VENETIAN,
incredibile, bellissimo, vediamo il famoso Canal Grande in mezzo ai negozi con
tanto di gondolieri che cantano “’O sole mio” e “Nel blu dipinto di
blu”, va beh, comunque molto pittoresco…
TREASURE
ISLAND, vediamo il galeone per lo spettacolo ma è ancora presto e non è in
attività…
Passiamo
davanti al MIRAGE, ma anche qui il vulcano non eruttava ancora…
CAESARS
PALACE, immenso, entriamo nel Forum Shops, enorme centro commerciale, dove
vediamo anche l’inizio dello spettacolo della fontana di “Atlantis”…
BELLAGIO,
anche questo molto fine, ma anche qui ci perdiamo lo spettacolo delle fontane
perché c’è troppo vento, uffa!
Ritorniamo
verso casa, belli distrutti, ci diamo una rinfrescata e poi decidiamo di andare
al vicino MANDALAY BAY, anche per fare pappa! Anche questo molto bello ed
enorme, troviamo un ristorante e si rivela un’ottima scelta: io prendo la
Prime Rib con French fries e verdurine, Ale la New York Filet con French Fries e
verdure… ottime entrambe! Giochiamo ancora un po’e poi torniamo al Luxor, ma
alla fine non vinciamo nulla e così abbiamo perso tutto il nostro budget per
Las Vegas. Andiamo a nanna distrutti.
24
Agosto 2006
Sveglia
ore 6 circa, sistemazioni varie, colazione al buffet: io bagel con formaggino,
frutta, yogurt e cereali, muffin, aranciata e caffè, Ale come ieri ma con un
dolcino solo… che buona!
Ci
facciamo l’ultima giocata ma non vinciamo neanche stavolta, e va beh! Si parte
per la Valle della Morte, wow! Effettivamente man mano che ci si avvicina si
nota come il paesaggio cambi in modo drastico, passando dalle montagne al…
nulla! Molto impressionante! Prima tappa è lo Zabriskie Point, proprio come
avevo letto nei vari racconti, ci assale un vento caldo come se fosse un phon
gigante, sudo anche stando ferma, figurati dopo il salitone per arrivare al
punto di osservazione! Però lo spettacolo vale davvero la pena, un panorama
lunare, per un attimo poi resto da sola in questo silenzio, un’esperienza
unica.
Risalgo
in macchina e andiamo a Furnace Creek,
al Visitor Center per usufruire del bagno ed esibire il National Park Pass;
risaliamo in macchina, brucia tutto (non c’è nemmeno una tettoia per le auto)
e andiamo verso Badwater, proviamo a vedere il Devil Golf Corse, ma data la
strada accidentata ci accontentiamo di vederlo in lontananza: sembrano tanti
miraggi d’acqua!
Prossima
tappa Badwater, dove scendiamo( il caldo è terribile, ma quando ci ricapita?!?)
per vedere questa immensa distesa di sale dove alcuni camminano persino!
Resistiamo giusto il tempo di fare le foto e le riprese, vediamo il cartello che
indica il livello del mare sulla montagna di fronte (pazzesco!) e via in
macchina! Ritorniamo indietro per vedere Artist Palette, passiamo in mezzo alle
collinette (che paesaggio) ed eccoci davanti a quelle rocce di tutti i colori
(perfino il turchese), scendo solo io, foto e riprese e via di nuovo! Torniamo a
Furnace, facciamo benzina e poi si va verso Bakersfield al nostro Holiday Inn
Express! Passiamo anche davanti alle Sand Dunes, vere e proprie dune del
deserto, bellissime! Dopo un bel po’ di strada, passiamo per Ridgecrest, che
scopro dalle guide essere nel deserto del Mojave (così abbiamo visto anche
questo!).
Vediamo
il paesaggio cambiare di nuovo, sembra di essere in un ex cratere di un vulcano,
laghetti, rocce nere, prati e poi ricomincia il deserto con una serie infinita
di Joshua Tree (i cactus con le braccia), ce ne sono migliaia, alcuni enormi, ma
i piccolini con tre o quattro braccini sono i più carini! Ripassiamo in mezzo
alle montagne, salendo e scendendo vediamo sei o sette tramonti e finalmente
arriviamo a Bakersfield. L’hotel è fuori dal centro, ma ci sono posti dove
mangiare vicino, quindi va bene così! Ci sistemiamo e andiamo a cercare la
pappa, scegliamo un messicano, “Il Chile Verde”, molto carino, proviamo il
Chimichanga, enorme e buonissimo, più due Pepsi! Non riusciamo a finirlo tutto,
peccato perché è ottimo! Torniamo in hotel e stanchissimi crolliamo. Che giornatona!
25
Agosto 2006
Sveglia
ore 7 circa, sistemazioni, colazione in hotel (addetta al buffet antipatica!)
con ½ bagel con formaggino, pane con marmellata, yogurt, banana per Ale, due
mini-muffin, spremuta e caffè… buona e gratis! Dato che è abbastanza presto
decidiamo di fare alcune lavatrici (vicino al ristorante di ieri sera);
riusciamo a farne tre e nel frattempo facciamo anche una scorta d’acqua (la
mitica DASANI!) e quando tutto è ok partiamo verso il Sequoia National Park.
Arriviamo
dall’ingresso di Ash Mountain/Three Rivers, già s’intravede qualcosa,
niente in confronto di quello che si vedrà dopo, poi saliamo, saliamo( vediamo
anche qualche scoiattolo) e passando prima dalla Giant Forest (impressionante!),
poi in un tunnel dentro una sequoia caduta, arriviamo finalmente al Generale
Sherman, è enorme, bellissimo, facciamo fatica a vedere la cima! Comunque anche
i suoi “fratellini” intorno sono bellissimi, che emozione, c’è anche
qualche scoiattolino intorno, ma dato che c’è molta gente e una Ranger,
rinunciamo a dar loro le noccioline!
Bene,
ora andiamo a trovare il Generale Grant, dato che la strada è ancora lunga,
decidiamo di saltare la visita al Kings Canyon, parcheggiamo e ci dirigiamo
verso “l’albero di Natale della Nazione”, peccato per un gruppo di idioti,
vandali e cafoni che scavalcano le varie recinzioni, staccano un ramo, urlano…
no comment! Comunque questo posto ha davvero qualcosa di magico, ti senti così
piccolo in confronto a questi giganti! Nel ritornare alla macchina, incontriamo
qualche scoiattolo curioso e, dato che casualmente abbiamo delle noccioline in
tasca e ci “cadono”, loro vanno a raccoglierle!
Ora
dobbiamo proprio andare, sono già le 18! L’albergo è a Fresno, un Comfort
Inn prenotato con l’agenzia… anche se è un po’ fuori città va bene lo
stesso; ci sistemiamo velocemente e andiamo a fare pappa al Carlo’s Jr. Green
Burrito, prendiamo due Texas Hamburger (con il bacon dentro), coca e patatine,
Ale prova anche il Milk-shake con pezzi di cioccolato su mio consiglio, ma dopo
gli viene una mezza orticaria!!! Doccia e nanna, che è meglio,và!
26
Agosto 2006
Sveglia
ore 7 circa, sistemazioni varie (io stiro!), colazione in hotel (gratis), ½
bagel con formaggino, french toast con marmellata (io uno, Ale due), un
muffin per me, acqua e caffè! Si parte per lo Yosemite, la giornata è, come le
precedenti, splendida, il cielo è blu e si sta davvero bene, il tempo è stato
molto generoso con noi fino ad ora!
Passiamo
dalla South Entrance, vicino a Wawona, facciamo vedere per l’ultima volta
(forse) il N.P.P. ed entriamo. Prima tappa al bagno, poi decidiamo di saltare la
visita al Glacier Point e andiamo direttamente verso le Falls, per strada
vediamo le Bridalveil Falls, poi ci fermiamo alla vista di El Capitan (molto
imponente) e poi proseguiamo per le Lower Falls, parcheggiamo e ci facciamo il
sentiero per arrivare alla vista da sotto le cascate, vediamo un po’ di gente
ferma che ammira due bellissimi cerbiatti con la mamma che brucano, che belli!
La mamma attraversa la strada e poi fa loro dei versetti per chiamarli
dall’altra parte, se solo non ci fossero quei COGLIONI che bloccano il
passaggio… vediamo anche un sacco di scoiattoli curiosi! Arriviamo poi alle
cascate, purtroppo sono un po’ “magre”, ma si vedono chiaramente i segni
della loro discesa, impressionante! Peccato anche per la gente che fa il bagno
tra le rocce come se fosse in piscina, va beh! Ci sediamo un po’ per lo
spuntino e siamo circondati da scoiattoli curiosi dai musetti simpaticissimi!
Torniamo alla macchina e andiamo verso “casa”!
Sistemazione
con doccia e poi andiamo a vedere com’è Fresno… deserta! Però molto
carina! Cerchiamo un posto per la pappa e troviamo un Mexican, “El Torito”,
molto carino e per niente costoso; io provo il Queso Enchilada (con riso,
fagioli e polentina come contorno)… piccantissima! Ale un Combo Mexico, con
tante buone cosine, più acqua gasatissima “Topo Chico”! Tutto buonissimo,
siamo soddisfatti! Torniamo in hotel, io stiro, Ale fa una pennichella,
litighiamo un po’(che due scemi!) e poi nanna.
27
Agosto 2006
Sveglia
ore 7.20, sistemazione e colazione in hotel, più o meno come ieri (la spremuta
era buona oggi) e via… oggi si va a San Francisco!!! Quando siamo nelle
vicinanze di Oakland si vede già la foschia di Frisco, pazzesco! Per fortuna
però è un’altra bellissima giornata.
Con
qualche lieve difficoltà arriviamo al nostro Holiday Inn al Fisherman’s Warf
(prenotato su internet), ma la stanza è pronta dopo le 15; allora approfittiamo
del bagno e usciamo subito per il primo giro della città. Fuori non fa freddo,
c’è il sole caldo, così decidiamo di non portare i maglioncini…! Il nostro
giro parte dalla Columbus Ave (dove abbiamo l’hotel) bellissimo viale che
taglia altre vie con pendenze davvero estreme… vediamo anche uno dei famosi
Cable-car che arranca in salita! Siamo al confine con Little Italy e Chinatown e
man mano che ci addentriamo in Chinatown ci ritroviamo completamente in mezzo a
una marea di cinesi che fanno spese alimentari nei vari negozietti, che
bordello! Continuiamo a camminare,
la strada sale ma per fortuna non in modo drastico; arriviamo a Union Square,
veramente bella, piena di gente che fa di tutto, è un angolino molto tranquillo
e soleggiato, Ale si prende un hot-dog e poi ci fermiamo un po’ al sole, si
sta benissimo! Proseguiamo per il Civic Center passando da Market Street; la
prima parte è molto bella, piena di negozi, gente e bei palazzi (vediamo anche
l’autista di un cable-car che al capolinea lo gira sulla piattaforma girevole,
per poi ricominciare la sua corsa!) la seconda parte di Market Street invece
diventa proprio brutta e ci fa
anche un po’ paura… comunque arriviamo al Civic Center, molto bello e
imponente, ma intorno niente di che! Torniamo indietro, decidiamo di passare da
una via interna per evitare brutte facce, ma è peggio di prima! Ci sbrighiamo e
torniamo nella parte bella di Market Street, nel frattempo si è alzato un bel
venticello gelido e stanno avanzando le nuvole (vedi i maglioncini in hotel!!!),
rifacciamo il percorso dell’andata, ripassando davanti a Washington Square con
la chiesa di S.Peter e Paul: la piazza è un bellissimo giardinetto, dove ognuno
ha il suo spazio, tutto pulitissimo.
Andiamo
in hotel, ci sistemiamo, doccia calda e via per un altro giro! Fuori adesso fa
proprio freddo, ci vuole anche il giubbottino, andiamo fino a Ghirardelli Square,
ma non entriamo, vediamo Alcatraz che sta per essere coperta dalle nuvole e il
Golden Gate Bridge, che ormai si intravede solo: tutto questo ha un fascino
unico, bellissimo! Proseguiamo per The Cannery, molto carino, con i localini e
la gente, qualcuno azzarda a stare nei dehors! Arriviamo al Fisherman’s Warf e
cerchiamo un posto per la pappa, ce ne sono tantissimi, noi scegliamo il “Lou’s”,
che al piano di sopra fa musica jazz dal vivo… bello e caldo! Ovviamente
proviamo la Clamchower nel “panino” (zuppa di granchio), è enorme e ottima,
ce la scofaniamo tutta più un piatto di patatine, siamo molto soddisfatti e
riscaldati! Usciamo, fuori c’è un bel po’ di gente, nonostante il freddo e
andiamo a vedere i leoni marini al Pier 39, che belli che sono: litigano, si
buttano in acqua, altri dormono… proprio un bello spettacolo! Ben
infreddoliti, decidiamo di tornare in hotel, ci facciamo un tè caldo, copertina
e riscaldamento!
28
Agosto 2006
Sveglia
ore 7, sistemazione e colazione in hotel con buffet CONTINENTAL: bagel con
prosciutto e formaggio, fragole (per me) yogurt (per Ale), dolcini, caffè e
spremuta. Usciamo con il maglioncino, è tutto nuvoloso ma non tira aria, per
cui si gira volentieri; andiamo verso la Coit Tower, aggiriamo un po’ di
salite terrificanti ma l’ultimo pezzo per arrivare in cima è impossibile,
peccato, comunque siamo in alto!Prossima tappa è la Levi’s Plaza, anche qui
con un po’ di giretti ci arriviamo e poi proseguiamo per l’Embarcadero…
spunta il sole (è quasi mezzogiorno) e sta arrivando la gente! Arriviamo al
Ferry Building, molto bello,entriamo, ci sono vari negozietti pieni di gente,
fuori si vede il Bay Bridge (che abbiamo attraversato all’arrivo) e ci sono
dei gabbiani giganti! Adesso si sta bene anche in maniche corte, che bello! Ci
spostiamo verso il SOMA, piano piano sembra di essere in Manhattan: palazzi
alti, gente che cammina velocemente sui marciapiedi giganti, come cambia questa
città! Entriamo al Metreon (palazzo della Sony), facciamo un giro e poi usciamo
andando verso il Financial District sulla Market Street (molto meglio di ieri!):
negozi di stilisti famosi e palazzi bellissimi, nuovi e storici.
Ci
riportiamo verso l’hotel, ripassando vicino a Union Square e addentrandoci
meglio in Little Italy (molto carina anche questa zona) vediamo anche il famoso
Caffè Vesuvio. Torniamo in hotel per lo spuntino di Ale e ci scaldiamo un po’
dato che si stava già alzando l’aria! Usciamo di nuovo per andare al Pier 39
dai leoni marini che prendono il sole, stiamo un po’ poi facciamo un giretto
nel Pier, molto carino, pieno di gente e localini.
Ci spostiamo verso il Fisherman’s Wharf ed entriamo nel Museo Meccanico, con
giochi e divertimenti di inizio secolo originali, in legno, carillon,
marionette, video (io guardo le foto del terremoto del 1906) e poi una zona con
videogiochi anni ’80… Ale è felice, ne trova uno della sua adolescenza e ci
gioca!
Usciamo,
fuori c’è il sottomarino Pampanito, che cosa incredibile! Decidiamo di
ritornare in hotel per andare in bagno (l’arietta è sempre più gelida!) e
posare i vari regali acquistati;usciamo di nuovo per la pappa, proviamo vicino a
quello di ieri, Castagnola (italiano, però dal 1916!). Riproviamo la zuppa di
granchio nel panino, ottima! E poi proviamo la New York Cheesecake… sublime!
Belli pieni torniamo in hotel, tè caldo, copertina e riscaldamento!
29
Agosto 2006
Sveglia
ore 7.45… dormiglioni! Sistemazioni varie e colazione (con fame esagerata!) in
hotel a buffet: io english muffin con formaggio e prosciutto, yogurt e
megabiscotto mappazzone, Ale bagel con formaggio e prosciutto, yogurt, 2
dolcini… caffè e spremuta.
Oggi
cercheremo di arrivare con la macchina dove a piedi non riusciremmo ad arrivare!
1°
tappa: Golden Gate Bridge… lo attraversiamo fino ad arrivare al Vista Point da
Sausalito: bellissimo ed affascinante, avvolto nella nebbia (che però non
accenna a salire purtroppo!)…
Rientriamo
in città pagando 5$ e ci dirigiamo verso il Golden Gate Park, parcheggiamo
vicino al Japanese Tea Garden e… un simpatico cagnolino entra nella nostra
macchina e si siede dietro! E’ così tenero, sta un po’ seduto e poi decide
da solo di uscire… speriamo ritrovi la strada di casa!
Andiamo
al Japanese, paghiamo l’ingresso, ma alla fine non è poi granchè, forse
anche per colpa del tempo che non migliora; usciamo e andiamo al Botanical, qui
non si paga e a noi piace anche di più: ci sono i vari settori per tutte le
parti del mondo (ci sono anche le liane) e poi abbiamo anche un incontro
ravvicinato con 3 simpatici scoiattolini molto disinvolti e casualmente ad Ale
cadono delle noccioline! Finiamo il giro e torniamo alla macchina, ora si va a
Castro e a Mission , altri 2 quartieri: Castro è quello gay, con bandiere
arcobaleno appese ai lampioni, molto particolare; Mission è il quartiere
spagnolo con la bellissima chiesa dedicata a San Francisco.
Giriamo
un po’ e poi ci spostiamo verso le Twin Peaks, belle in alto! Avvolte da vento
e nebbia purtroppo non rendono la vista sulla città come dovrebbe essere,
peccato! Proviamo ad andare a Nob Hill (alcune strade sono così ripide da farmi
venire le vertigini dalla macchina) il quartiere elegante dietro Union Square,
molto carino ma non ci fermiamo.
Concludiamo
l’esperienza sulle strade pendenti con “la più tortuosa del mondo”: la
Lombard Street! Io faccio le riprese, è davvero tortuosa con i suoi tornanti!
Poi si va all’ultima tappa, la Coit Tower, riusciamo a salire e la vista è
davvero unica, si vede tutto, grazie anche ad un po’ di sole che è uscito!
Torniamo in hotel e dato che è tornato il sole andiamo di nuovo al Pier 39 a
trovare leoni marini e pellicani! Ci fermiamo un po’ a fare acquisti e poi
andiamo a Ghirardelli Square, entriamo ma purtroppo la parte ex fabbrica è
chiusa per ristrutturazione, peccato perché sembra molto carina; usciamo e per
la pappa scegliamo di tornare dove siamo stati la prima sera, Lou’s e
ripetiamo anche il menu (zuppe di granchio e patatine). Torniamo in hotel, tè
caldo, lavatrice e asciugatura, copertina e riscaldamento!
30
Agosto 2006
Sveglia
ore 7, sistemazione, colazione in hotel (come il primo giorno), telefonate a
casa e partenza!
Per
prima cosa si va al Golden Gate Bridge per rivederlo con il sole, stamattina
infatti è tutto limpido: è davvero spettacolare, il colore rosso contrasta con
tutto ciò che ha intorno… bene, ora possiamo salutare FRISCO! Andiamo a
Monterey! Facciamo la Panoramica Hwy 1, bellissima, sembra un po’ la Costiera
Amalfitana più grossa e sull’oceano! Passiamo per Santa Cruz, cittadina di
mare molto carina, proseguiamo per la 17 Miles Drive (pagando $8.75) e dopo vari
tentativi per trovare la direzione giusta ci troviamo lungo la costa: è davvero
uno spettacolo, da un lato strapiombi sull’oceano, dall’altro villette con
vetrate enormi e campi da golf… davvero un angolo di Paradiso! Vediamo il Lone
Cipress su uno scoglio (ha 250 anni circa) e la parte che ci piace di più è la
Bird Rock, una zona che è ormai popolata solo da gabbiani, cormorani,
pellicani, foche, leoni marini e… scoiattoli (roba da non credere! E sono
anche molto famelici!)
Ripartiamo
per Monterey, passiamo da Pacific Groove (molto carino anche qui) e finalmente
arriviamo; dopo qualche disguido sull’hotel, troviamo un Holiday Inn Express
sulla Cannery Row in centro e dato che abbiamo perso circa 1 ora ci sistemiamo
velocemente e andiamo a girare sfruttando il sole che c’è ancora! Facciamo il
Trail da Cannery Row al Fisherman’s Wharf, un bellissimo passaggio pedonale
che costeggia l’oceano; ad un certo punto vediamo pellicani, gabbiani e leoni
marini in acqua…o meglio sdraiati su degli scogli a pelo d’acqua (sembrano
galleggiare! Che ridere!). Arriviamo al Fisherman’s Wharf, veramente
bellissimo, colorato, con tanti ristorantini, pieno di gente che
passeggia…soddisfatti ritorniamo verso Cannery Row, l’aria comincia ad
essere freschetta, però il profumo dell’oceano è qualcosa di unico! Entriamo
nella Cannery, ex fabbrica trasformata in zona di ristoranti e locali, molto
bella! La nostra meta però è BUBBA GUMP!!! Entriamo, è davvero bello, tutto
ricorda il film ed è pieno di gente! Proviamo il piatto in cui ci sono diversi
tipi di gamberi, più pane all’aglio e due Pepsi! Ottimo, però siamo davvero
pieni… rientriamo in hotel con arietta sul pancino, riscaldamento e nanna.
31
Agosto 2006
Sveglia
ore 6.45! Sistemazioni varie, colazione in hotel (gratis): english muffin e
formaggino, yogurt e cereali, muffin, pane e marmellata, spremuta e caffè…buona!
Si parte per Los Angeles! Prendiamo nuovamente la Hwy 1 che costeggia
l’oceano, passiamo per Carmel, poi arriviamo
alla Point Lobos Reserve, un vero Paradiso, c’è anche la nebbia che
rende tutto più particolare, sembra di essere in un Paese nordico in inverno
(anche come temperatura!); qui facciamo il Sea Lion Trail, dagli strapiombi sul
mare il paesaggio è splendido, si sta veramente bene, un posto unico! Giriamo
un po’ anche con la macchina (vediamo un coniglietto che saltella e un
capriolo che sparisce in mezzo ai cespugli!) poi proseguiamo sulla Hwy 1 in
direzione Big Sur, anche qui che panorami! Peccato per la nebbia, che in certi
punti è talmente fitta da non farci apprezzare il paesaggio intorno…passiamo
vicino a Cambria, Harmony e Morro Bay (vediamo Morro Rock avvolto nella nebbia e
un avvoltoio enorme…brrr!) dopodichè decidiamo di proseguire senza soste fino
a Santa Barbara, dato che sono già le 15.30. Arriviamo sulla State Street, la
via principale, bellissima, piena di negozi e di gente e decidiamo di fermarci,
fare un giro, la pappa e poi andare in hotel a Los Angeles; Santa Barbara è
troppo carina! Spiagge tranquille, dorate, clima ideale, ci è piaciuta
moltissimo; facciamo a piedi la State Street, dopo aver fatto qualche foto in
spiaggia, poi andiamo a cena da “PALAZZIO”, consigliato anche dalla guida. E
infatti vale la pena: porzioni enormi e non troppo costoso, prendiamo penne
“bella mia” per due (ottime) più un cannolo (fatto da loro, sublime) e due
espresso! Ci saremmo voluti fermare ancora un po’, ma è ora di mettersi in
viaggio, alle 20 è già buio! Arriviamo in hotel e a mezzanotte ci mettiamo a
nanna!
1
Settembre 2006
Sveglia
ore 7.15 circa, sistemazioni varie, colazione in hotel molto buona: bagel e
formaggino, prosciutto (che dividiamo), bacon (Ale) e muffin che dividiamo,
spremute e caffè. Oggi andiamo a Hollywood! Parcheggiamo in Hollywood Boulevard
e ci facciamo la Walk of fame, passando davanti al Chinese Theatre e al Kodak
Theatre (che bordello di gente!); passeggiamo ancora un po’ osservando le
stelle sul marciapiede e riusciamo a vedere la famosa scritta sulla collina da
lontano… Hollywood è carina ma niente di eccezionale! Torniamo alla macchina
e andiamo verso Beverly Hills attraversando la Rodeo Drive, ma non riusciamo a
trovare parcheggio, peccato perché la zona sembra molto carina! Proseguiamo per
Bel Air, per vedere le ville dei VIP, ma anche qui niente, ci sono siepi
altissime e le strade sono dei labirinti… lasciamo stare e andiamo verso Santa
Monica per goderci un po’ di sole e spiaggia! Arriviamo verso le 16, cerchiamo
un bagno (andiamo al S.ta Monica Place) e una volta sistemati andiamo verso le
spiagge; camminiamo fino a Venice Beach, è veramente bello come nei film, ci
sono le torrette dei Baywatch, la gente che va sui roller, che fa sport e in più
si sta benissimo.
Venice
Beach è una cittadina carina, piena di gente particolare e artisti, ma anche
gente normalissima e ci sono anche parecchi poliziotti che controllano, questa
passeggiata ci è piaciuta molto e ci ha rilassati tanto; rimaniamo fino al
tramonto e poi andiamo sulla 3rd Street Promenade per cercare un posto dove
mangiare! Camminiamo un po’, è tutta illuminata, piena di gente, ristoranti e
negozi. Ci fermiamo a mangiare in un posto che ci ispira: prendiamo hamburger e
patatine (io il 3rd str. Ale il Broadway) e due coke… buono! Usciamo, fuori fa
freschino, ma è bellissimo… torniamo alla macchina nel parcheggio pubblico
(economico), rientro in hotel e tanta nanna.
2
Settembre 2006
Sveglia
ore 5.48, che sonno! Sistemazioni varie, colazione in hotel come ieri e via, per
il nostro ultimo giorno (sigh, sigh!). Destinazione San Diego! Il viaggio è
lungo, c’è la coda e perdiamo un sacco di tempo (d’altronde è sabato e
lunedì è festa, il Labor Day) e litighiamo pure un pochino (come due scemi!).
Alla fine riusciamo ad andare al Sea Port Village, la zona del porto molto
carina, con tanti negozietti. Prima passiamo anche davanti al Museo Navale
dentro una vecchia portaerei enorme (davvero bello); al Sea Port Village giriamo
un po’ tra i negozi e facciamo qualche acquisto e poi torniamo alla macchina
perché vorremmo anche vedere la spiaggia della Jolla (che si pronuncia “joja”).
Riusciamo a trovare un parcheggio e andiamo sulla spiaggia… bellissima! Piena
di gente giovane che si diverte (una signora abbrustolisce anche delle
pannocchie!), però così ci viene ancora di più il magone da rientro!!! Dopo
qualche giretto (io vado anche a toccare l’oceano) risaliamo in macchina per
andare a Malibù, ma dalla guida sembra che la sera non sia un granchè e così
torniamo a Santa Monica; c’è ancora più gente di ieri, per la cena
ripieghiamo su una pizza al S.ta Monica Place da “Cento&Fanti”(mah!):
prendiamo 3 pezzi che sono l’equivalente di 2 pizze tanto sono spessi, però
buonissimi! Due con i Pepperoni (salamino piccante) e un con in più la
salsiccia! Buono ed economico! Giriamo un po’ nella 3rd Street, ma ormai siamo
proprio tristi per via del ritorno a casa o meglio per il fatto di dover andare
via da questi posti… Torniamo in hotel mogi mogi e andiamo a nanna…Sigh!
3
Settembre 2006
Si
torna in Italia! Sveglia ore 8 circa, sistemazioni, valigia e trolley dopo
colazione; andiamo a chiedere se possiamo posticipare il check out alle 13 per
fare le cose con calma e finiamo i preparativi, scriviamo le cartoline e
carichiamo la macchina per l’ultima volta (che tristezza). Facciamo le ultime
telefonate dagli USA con la scheda Columbus e partiamo per la Hertz
dell’aeroporto; arriviamo senza intoppi, lasciamo la nostra macchinina (grazie
per averci portato in giro senza abbandonarci mai!) e andiamo in aeroporto.
Ovviamente siamo in anticipo per l’imbarco (sono le 14 e il volo parte alle
18.25!) ma il tempo passa abbastanza velocemente, facciamo le varie pratiche per
l’imbarco (valigie ai raggi X) e aspettiamo facendo gli ultimi acquisti con le
monetine rimaste. Sul volo fino a Parigi dormiamo, guardiamo il film
“Transamerica” in francese, mangiucchiamo e le 10 ore e mezza passano…a
Parigi il volo è in ritardo (francesi sempre mooolto cordiali con gli
italiani… PO PO PO PO PO POO POOO!) ma alla fine riusciamo ad arrivare a
Torino; il tempo è bello per fortuna. Noi però siamo stanchi e tristi,
dormiamo 12 ore di fila!!!
Questo
sarà un viaggio che resterà impresso nelle nostri menti e nei nostri cuori per
sempre, è stato unico e meraviglioso, ci ha legati ancora di più (per quanto
fosse possibile!) e ci ha fatto venire ancora più voglia di viaggiare e
scoprire il mondo insieme! E comunque l’America è davvero un Paese
meraviglioso!!!
Alessandro e Cristina