Una gita al parco Yosemite.
Racconto di viaggio
di Carlo Marini
Las Vegas è il luogo della falsificazione totale, delle mille
luci capaci di oscurare le stelle in cielo ma di ingigantire quelle in terra;
Las Vegas è il regno del simulacro, della ricostruzione di ambienti magici,
della spettacolarizzazione estrema, di fumi e raggi laser, dei casinò più
lussuosi e fantascientifici tra muraglie di
slot machines e schiere di tavoli verdi.
Può darsi che dopo una notte passata ad inserire monete in una slot al casinò
del Venetian vi venga voglia di trascorrere una giornata tra la natura per
recuperare l'equilibrio perduto. Com'è noto Las Vegas è circondata dalla sabbia
del deserto, ma con una manciata di ore d'auto o d’aereo potrete raggiungere uno
dei luoghi più selvaggi degli Stati Uniti: il parco nazionale di Yosemite.
Se è vero come è vero che negli States tutto pare (è) sconfinato, questo vale
anche per lo Yosemite Park. Per me, un ricordo indelebile. Oltre 3000 km² di
alberi come colonne per il cielo, tronchi larghi come case (ed altrettanto
solidi), pendii, vette. Tutto qui sembra ricordare all'uomo della sua mortalità:
queste piante maestose contano i propri cerchi in termini di centinaia,
migliaia...l'aria nella foresta è sospesa, ed anche se i ranger Smith locali
sorvegliano alacremente, ed i percorsi per turisti sono ormai più che battuti,
si fatica a non trovare un che di magico.
E le cascate, oltre 400 metri di acqua che si precipita con violenza, i
pinnacoli granitici ed i ghiacciai: un luogo sia per la ricerca di
contemplazione, che per il divertimento del base-jumping o del free-climbing.
D'inverno molti sciatori scelgono lo spettacolo di Glacier Point per le proprie
discese.
La flora e la fauna hanno uno sviluppo, ovviamente, fuori controllo: dai grandi
orsi alle simpatiche marmotte, dalle farfalle ai coyote . Oltre a questo, si
calcolano oltre 100 piante classificate come "rare" all'interno del parco. Un
vero e proprio Eden sulla terra.
Carlo Marini per ViaggiareLiberi