UNGHERIA-UCRAINA
DA BUDAPEST A LVIV E DA BRYUHOVICHI A BERGAMO
Diario di viaggio 2012-13
di Ivan Scherzo
22
Dicembre 2012
Primo
giorno dopo la fine del mondo partenza da Orio al Serio con la Ryanair alle ore
22.20 per Budapest.
All'arrivo
cambio giusto 50 euro alle ore 23.55 al change per 226,24 dandomi 11.310ft.
All'uscita
dell'aeroporto di Budapest si trova il bus n.900 e al capolinea in coincidenza
c'e' il bus n.950 che passa dal centro di Budapest.
Questi
bus sono i notturni perchè di giorno c'e' il bus n. 200e che va direttamente
all'ultima fermata del metro 3 blu di Kobanya-Kispest a sud di Budapest.
Sulla
lonely planet c'e' scritto di raggiungere Budapest solo con il bus n.200,ma
arrivato alla fermata dell'autobus, di fianco la tabella degli orari del 200 ci
sono quelli del 900,quindi è molto facile capire che si tratta del notturno
anche se non va alla fermata del metro ,ma c'e' scritto ben visibile che dopo ci
sarà il bus 950.
L'autista
ti vende il biglietto direttamente per 400 fiorini. Salgo senza problemi,mi
siedo e aspetto la partenza .
Arriva
una romana col fidanzato,la quale parla all'autista,mezzo inglese e mezzo
spagnolo chiedendogli del bus 200 ,l'autista gli risponde ,poi scende gli fa
notare la tabella dicendogli che questo e' il sostituto e l'unico modo per
andare in centro,ovviamente la ragazza non capisce e in piu' si rivolge al
ragazzo dicendogli :''No,no sarà piu' avanti,andiamocene''.
Volevo
intervenire ,ma poi ho pensato che gli avrebbe fatto bene un po' di esperienza e
lo lasciati a terra mentre il bus partiva.
Salito
sul bus n.950 poi devi vedere in base al tuo pernottamento dove scendere,avevo
una prenotazione effettuata direttamente con la ryanair di un ostello con 4
posti letto a 9 euro All Central Hostel e grazie alla mappa della lonely planet
sono sceso ad Astoria. Dopo aver attraversato Kossuth utca mi sono fatto una
passeggiata per Petofi sandot ut. e sono arrivato in Becsi ut. in Belvaros al
mio ostello. Se non volete fare una passeggiata dovete scendere a Deak Ferenc
ter.
Sono
arrivato in ostello all'una e mezza di notte,sono salito in camera e ho
conosciuto un signore turco che arrivava da Marsiglia e doveva andare a trovare
la ragazza in Ucraina-uh che coincidenza proprio dove devo andare io- così mi
ha spiegato che con la Pegasus Airlines c'e' una tratta economica Istanbul
-Lviv. Il bello nel dormire negli ostelli sono queste informazioni
fondamentali,ma mamma mia come russava.
23
Dicembre 2012
Partenza
alle ore 7.20 del mattino dalla metro 1 rossa di Deak Ferenc ter fino a Keleti
Palyaudvar verso est alla stazione ferroviaria. Aspetto fino alle 8 per
l'apertura dei biglietti internazionali e chiedo informazioni su quanto costa un
biglietto direttamente per Lviv e mi risponde 17000ft e la partenza è alle
18.40 con arrivo alle 10.30 del mattino seguente.
La
cassiera stava già preparando il biglietto,ma c'e' rimasta male quando gli ho
detto che non ci pensavo proprio a spendere quella somma. Invece mi sono diretto
alle casse dei biglietti locali ed ho acquistato ad occhi chiusi il primo treno
che partiva verso est.
Alle
ore 8.30 ero su un treno in partenza per Miskolc in un intercity con posto
prenotato,che tra l'altro non lo volevo,ma mi han detto che ormai era tutto
pieno,per la somma di 4260+445ft per il posto riservato.
Arrivo
puntuale alle ore 10.29.
A
questo punto do' un'occhiata alla L.P. e capisco che c'e' una cittadina sulle
colline famosa per il suo lago e la cascata.
Fuori
dalla stazione prendo il tram n.1,acquisto il biglietto dall'autista e mi siedo
fino al capolinea. Il tram è addobbato come un albero di Natale con lucine,
palline, nastri verdi e rossi e attraversa tutto il centro fiancheggiato da
alcuni edifici antichi piuttosto interessanti.Ci sono varie chiese e una Porta
Scura,un corridoio a volta settecentesco,poi solo casermoni con le classiche
macchine russe parcheggiate.
Arrivati
al capolinea ore 11.20 c'e' il bus per Lillafured.
Grazie
all'autista ora ho capito che i biglietti si obliterano inserendoli in una
fessura e poi devi schiacciarli tirando una leva nera a mano,così ne ho uno
buono per dopo.
Si
intravedono le prime colline verdi,mentre le seconde piu' alte sono tutte
imbiancate.
Ore
11.30 sono a Lillafured,che sorge su un pendio,un pittoresco villaggio in mezzo
ai boschi con un'atmosfera montana in mezzo a due valli formate dai torrenti
Garadna e Szinva. Nevica,ma vado lo stesso a vedere la cascata. Dall'hotel
palota ci sono dei gradini in pietra e terrazze,scendendo ti portano
direttamente alla cascata e alla grotta Anna.
Andando
giu' per i gradini sono anche scivolato su un lastrone di ghiaccio ,sono
slittato fino ad atterare col culo per terra ,non riuscivo piu' a fermarmi
,c'era una famiglia dietro di me e ci siamo fatti una grassa risata. Quando
arrivo alla cascata la signora mi fa notare che siccome c'e' poca acqua
,quella poca che c'e' si ghiaccia velocemente,quindi vedo un sentiro ghiacciato
e la grotta Anna è chiusa. E' aperta solo da metà aprile a metà ottobre con
all'interno un labirinto di tunnel e alberi fossili.
Torno su con cautela e vado al Lago della Fonderia di color verde-giada,peccato che ora è tutto ghiacciato, il vento fa volare basso delle folate di fumo bianco sul ghiaccio che in un'altra prospettiva sembrano essere sotto la corrente dell'acqua,ma è solo una mia impressione.
Ci sono i negozi di souvenir chiusi con gli articoli fuori all'aperto incustoditi senza problemi. Incredibile in Italia sarebbero già spariti,c'e' solo una finta signora vestita di nero,seduta su una sedia;da lontano sembra vera!
Alle
13.10 andro' giu' a Miskolc con il trenino famoso a scartamento ridotto-uno dei
più suggestivi percorsi in treno nei boschi ungheresi.
Intanto
mi sono fermato in un ristoro a bere un tè caldo e in sottofondo c'è la
canzone nuova di jovanotti metà in inglese e il ritornello in italiano.
Fuori c'è una pace assoluta,nel bosco ci sono le casette per gli uccellini,ce n'e' una in particolare che sembra uno stereo,al posto delle casse ci sono i buchi col mangiare per i volatili e in mezzo qualcuno ha disegnato i tasti play,ff,rewind come se fosse una cassetta audio,poi c'e' un pino particolare ha il tronco inclinato con i rami dritti che crescono verso l'alto,non avevo mai visto un pino così strano,fa un certo effetto vederlo.
Il
trenino ha una sola carrozza con la stufa a legna al centro. Sono l'unico
passeggero a bordo a godere di un panorama fantastico completamente in mezzo al
bosco scendendo piano piano nella valle. Lentamente il bosco svanisce, iniziano
a fianco i binari le prime villette molto carine e alle loro spalle gli enormi
casermoni,palazzi in stile sovietico,squadrati,una cosa oscena. Poi sulla destra
appare un fitto cimitero con tombe piccoline,ma non ha quell'aria funebre ,anzi
è carino,mentre il treno fischia dirigendosi all'arrivo alle ore 13.40.
C'e'
un benzinaio noto che la benzina costa 410ft,non è poco.
Torno
in citta' con il tram,mi fermo in centro faccio due chiacchere con due coppie
curiose di vedermi girare da solo,poi con il loro telefonino mi aiutano a
trovare un ristorante vegetariano che ovviamente non c'e',ma sono stati molto
gentili e disponibili. Verso le tre mi fermo a mangiare un falafel 600ft e bere
una bottiglia d'acqua per un totale di 800ft , poi subito in stazione.Peccato
perchè è domenica ed ho incrociato due studio tattoo chiusi.
Neanche
il tempo di arrivare che salgo sul treno in partenza per Tokaj alle 15.36 per
1120ft. direttamente dal controllore sul treno.
Ho
provato il bancoposta e funziona ,prelevato 10000ft.
Prima
ero in un intercity in 1' classe ,ora sono sicuro di essere in un
regionale...ferma in tutte le stazioni. Il treno viaggia con le porte
spalancate,si aprono e chiudono sbattendosi a ogni rimbalzo e nei bagni non c'è
l'acqua,ma in compenso ci sono i cartelli scritti anche in italiano.
E'
stata una giornata coperta con svariate nevicate,ma verso le 4 del pomeriggio
inizia a imbrunire e subito dopo 10 minuti è buio pesto,in lontananza già si
accendono le illuminazioni,alle 4.15pm. Non mi era mai capitato di vedere quasi
le stelle alle 4 del pomeriggio. C'era un gruppo di ragazzini che stava facendo
un po' di casino negli scompartimenti fino a sbattere le porte,giusto per non
far passare gli amici ,se le sbattono in faccia divertendosi. Il controllore
,una donna ,quando è arrivata , gli è bastato uno sguardo per farli
smettere,poi sono scesi a Screncsz augurandogli ''Merry Christmas''. Bisogna
saperci fare con i giovani,immagino che da noi si era già iniziata una litigata
a voce alta,creando solo più confusione,senza aver risolto il problema,io gli
ho anche sorriso ai ragazzini. Le ragazze sono carine,ma sono un po' freddine,sono
molto riservate,per ora,mentre chi sa l'inglese vuole e cerca di aiutarti il più
possibile come le due coppie di prima.
Arrivo
alla stazione di Tokaj alle 16.36,ma talmente è buio che sembra mezzanotte,la
stazione è piccolina,all'uscita sembra essere spersi nel nulla,ma basta
camminare sulla sinistra e si arriva alla strada principale dove c'e' la fermata
del bus vicino al penny market,ovviamente io vado in centro a piedi.
Tokaj
è una pittoresca cittadina piena di edifici antichi,cantine e nidi di
cicogne,attraversata dal tisza river.
Dal
2002 è Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. E' molto caratteristica, i primi
chioschi che incontri sono a forma di botte,peccato siamo fuori stagione,sembra
una città fantasma,meno male che non bevo o se no che tristezza. Siamo due
giorni al Natale non me lo aspettavo quasi tutto chiuso e senza un'anima viva.
Sono
le 5.30 di sera,dovrebbe essere un buon orario da happy hour,invece un deserto
completo. Sono davanti alla Tokaj Galleria ZARVA ovviamente,cioè chiuso. Forse
l'unica cosa carina che riesco a notare in questa desolazione è la grotta del
Gesù Bambino costruita in legno con Giuseppe e Maria in altezza naturale in
mezzo alla piazza davanti alla chiesa.
La
via pedonale che conduce alla piazza è molto caratteristica piena di
enoteche...chiuse a Natale,forse sarà perchè oggi è domenica...mah. I prezzi
delle bottiglie di vino variano da 1500ft 3 litri a 5500ft una sola bottiglia.
L'unico aperto è il classico vecchio bar con il barista anziano in vecchio
stile,semplice senza candele,bottiglie rovesciate,botti ecc. ecc.
Non
ha niente a che vedere con l'enoteche tipiche e un po' snob,da fighi per
intenderci,no niente di tutto questo,ma almeno è aperto con i suoi pensionati
dentro.
Torna
a nevicare e ritorno in stazione come sono venuto,a piedi,sono solo 15 minuti.
Ho rincontrato il gatto bianco e nero dell'andata sul marciapiede, ci siamo
fatti le fuse a vicenda, è stata l'unica compagnia di Tokaj.
Il
mio treno per Nyiregyhaza parte alle 18.46 con arrivo alle 19.15 mi sto
avvicinando sempre di più al mio obbiettivo finale,l'Ucraina.
Prima
la ragazza delle due coppie conosciute a Miskolc mi aveva chiesto se viaggio
solo,molto stupita.Ora mi accorgo che per non sentirsi solo,la scrittura aiuta
molto,tenendoti impegnato(è la prima volta che scrivo un diario di viaggio,ma
è molto piacevole...grazie a voi.)
I
villaggi rurali ungheresi si trovano,qui nel nord-est immersa nella cultura
popolare,piena di strade polverose,carri trainati da cavalli e antiche
chiesette.L'ospitalità è estremamente sentita,dove non sarete mai
accolti,anche nelle più povere delle case,senza l'offerta di un bicchierino di
palinka(acquavite a base di frutta) e di un cioccolatino.
Nyiregyhaza
è una città termale,vanta un piacevole centro pedonale e nel frondoso
parco di Sostofurdo potrete scegliere fra quattro diversi complessi termali.
Ho
deciso di non aspettare il bus per il centro perchè camminando a piedi nella
periferia è sempre un buon motivo di trovare cose nuove e interessanti.Sono
passato per i bagni(furdo)Julia 1400ft,ma tra poco ,alle 8 chiude.
Sorprese
qui,zero,sono l'unico a piedi,sarà per il freddo.Alla fine anche con la mappa
in mano della L.P.mi sono perso,sono andato oltre senza saperlo e ho dovuto
chiedere per fortuna all'unica passante ,meno male che era una ragazza
giovane,che mi ha indirizzato nella via giusta. Ero a un semaforo e son riuscito
a ritrovare l'orientamento grazie a lei,ero già rientrato nella mappa,ma non
sapevo più se seguire in avanti o svoltare a destra,io ero convinto ancora
dritto,invece era a destra.
Mi
son fermato in un chiosco ''twin peacks'' con una sala interna a mangiare ''vegetarianus
gyros'',un piatto d'insalata,cetrioli,cipolle e barbabietole rosse.Io le cipolle
non le ho volute perche' sono le 9 di sera e non so dove dormire e non vorrei
chiedere informazioni con un cattivo alito puzzolente.
Più
ci avviciniamo all'Ucraina piu' le tipe son fighe,sembrano delle fotomodelle.
Dopo
mangiato alle 9.30 (qui è talmente isolato che sembrano le 3.30 del mattino)ho
dovuto domandare a una coppia a passeggio con il loro cagnolino,dove dormire e
gentilmente mi hanno accompagnato a un albergo ''joco panzio'' a 6000ft.
compreso di tv,frigobar,poltrona,tavolino,2 asciugamani,doccia e letto
matrimoniale,un lusso per me.
Il
primo hotel che abbiamo incontrato lo abbiamo scartato perchè lo conoscevo già
grazie alla L.P.del 2009,allora costava 9000ft. non voglio pensare quanto costi
oggi e loro gentilmente mi hanno accompagnato in quest'altro anche oltre alla
loro abitazione.
Prima
chiedendomi cosa ci faccio nella loro città tutto solo gli ho risposto che ero
solo di passaggio perchè devo andare a Lviv e lui sempre più incuriosito mi ha
chiesto come mai,così gli ho spiegato che vado a fare yoga e gli ho raccontato
perfino che sono vegetariano e non bevo alcool. Infatti all'inizio quando gli ho
chiesto aiuto,mi aveva risposto che non poteva aiutarmi perchè era
ubriaco,avevano passato la serata con una coppia di amici. Mi ha fatto
scoraggiare,ma poi sono stati molto carini. Un paio di volte camminando insieme
con moderazione mi è venuto addosso. Si è molto sorpreso perchè nel suo paese
giri uno straniero da solo in balia della strada. Quando mi hanno fatto vedere
dove abitavano,mi voleva far salire in casa,solo a patto che bevessi con lui,ma
gli ho risposto:''certo acqua o un succo di frutta'' e lui mi ha risposto
''no,acqua mai''.
Gli
ho chiesto come mai la città è deserta e mi ha risposto siccome è Natale alla
gente piace stare in casa con le famiglie.
Comunque
ora in stanza si sta comodi e al caldo,fuori ci sono -2'.
All'inizio
ero scettico a spendere 6000ft,volevo quasi andarmene,ma poi guardando fuori che
nevicava e la coppia gentilissima ,ho accettatto.
Domani
non posso neanche andare alle terme perchè sono chiuse per la vigilia e
riaprono il 27 e non posso aspettare. L'Ucraina mi attende.
Ore
22.50 si va in vita...Adesso nevica bene,i marciapiedi sono tutti bianchi,mentre
la strada non ancora e sui tombini sui marciapiedi non c'e' neanche un fiocco di
neve,sembrano riscaldati.
Ore
23.24 sono entrato in un Pub ''Unicum''dove prima quando sono passato c'era una
musica techno a tutto volume,mentre ora è più tranquillo,da fuori sembrava
chiuso.
Infatti
non riuscivo ad aprire la porta perchè grattava sotto,poi il titolare mi ha
fatto segno di tirare più forte,scusandosi in ungherese perchè non l'ha ancora
riparata,quando gli ho risposto in inglese si è di nuovo scusato e ha fatto
tradurre a un cliente seduto al bancone,poi gli ho ordinato un succo di frutta
,mi ha guardato con un sorriso amaro,come per dire:''ma dai no'',ma sempre con
la faccia scherzosa.
Almeno
qui non è del tutto deserto,c'e' una coppia che gioca a calcio balilla,piu' due
coppie che bevono al bancone semplicemente due birre in bottiglia. Il barista è
simpatico, la musica rock accompagna una piacevole serata,anzi la musica è
proprio bella:''sweet child of mine''cantata da una donna.
Mi
meraviglio di me stesso come posso non bere neanche una birra piccola.
24
Dicembre 2012 Vigilia di Natale
Apro
gli occhi quasi alle 7,mi alzo,faccio scorrere la prima tenda scura davanti alla
finestra (in genere in tutto il nord europa la usano come se fosse una
tapparella ,mentre la tenda interna funge appunto da tenda, di solito chiara)e
scopro che anche oggi è nuvoloso,tutti i tetti delle case sono imbiancati come
i marciapiedi ,mentre la strada è perfettamente pulita,infatti ieri sera nel
rincasare ho visto gli spargisale.
Oggi
puntiamo al confine con l'Ucraina, a Zahony.
Via
la guida ungherese e tiro fuori la lonely planet dell'Ucraina comprata apposta
,molto indispensabile perchè oltre al loro problema della lingua inglese,d'ora
in poi c'è un problema irrisolvibile per me:il cirillico.
Alle
9 sono già in strada destinazione tanto per cambiare è la stazione
ferroviaria. Sono arrivato giusto in tempo alle 9.47. Ho letto le partenze sul
tabellone per Zahony ed è già in partenza dal binario 2 e sono salito subito
senza pensarci,non avevo voglia di aspettare un'ora alla stazione,anche se ne
traevo vantaggio per studiarmi l'itinerario visto che la guida dell'Ucraina non
l'ho ancora mai aperta e naturalmente non pagate la penale,invece di 1300ft ne
ho pagati il triplo 3900ft.
La
temperatura si fa sempre più fredda,ho già incrociato due canali completamente
ghiacciati.
C'è
uno zarro nello scompartimento che son già due volte che fa partire a tutto
volume una canzone da discoteca:''polizia,poesia,vai via'',sti tamarri pensano
che questa sia bella musica,incredibile,la vera buona musica da discoteca è di
gran lunga superiore.
Prima
di scendere vedo che tutti si alzano e si preparano a scendere. Chiedo a una
ragazza giovane se siamo a Zahony ,lei alzandosi il copriorecchie fucsia mi
guarda e gli ridico Zahony e lei mi risponde di sì in ungherese ''igen'' e io
tranquillo senza guardare i cartelli perchè o sono tutti arrugginiti o ce
n'è giusto uno solo in alto al centro sull'edificio della stazione,quindi mi
fido e scendo anch'io.
Entro
nella biglietteria e ovviamente con la bigliettaia non ci capiamo perchè mi
dice che lei non è autorizzata a fare biglietti internazionali,così mi fa
Kisvarda-Zahony,continuo a non capire perchè Zahony,non siamo già a Zahony?
Ma
lei non capisce e non parla una solo parola di inglese e cerco di comunicare in
ungherese,ma formulo le frase non adatte per questa situazione e mi chiede se ho
già un biglietto e io tranquillamente gli dico di no,continuando a dirgli che
c'è l'ho solo fino a qui(Zahony).
Alla
fine il biglietto del treno che mi ha venduto è in partenza quindi accetto ed
esco,fuori sulla banchina alzo lo sguardo e mi accorgo di essere sceso alla
stazione precedente e leggo a caratteri cubitali Kisvarda!
E
come uno stupido ora ho tutto chiaro:''Ah ecco perchè ,aveva ragione,porca
troia che figura di merda!''
Riparto
alle 11.02 con un intercity ,altri 615ft per niente.
Arrivo
a Zahony alle 11.28 e alle 11.40 parte il treno per l'Ucraina,ma prima di
partire ci sono i controlli doganali. Il poliziotto ungherese mi passa il codice
del passaporto su una macchinetta(ecco cosa servono gli elettronici),grazie al
cielo siamo in pochi e l'unico straniero,a parte gli ucraini e alle 11.50 parte
e subito dopo passano i poliziotti ucraini a controllare tutti i passaporti. Io
ho acquistato un biglietto non per il primo paesino di frontiera ,ma per la
prima città subito dopo, Uzhgorod 970ft.
Alle
12.10 arrivo a Chop,tutti i passeggeri devono scendere dal treno e passare la
dogana di frontiera ucraina,una sala divisa in due dai metal detector e i
gabbiotti dei doganieri come alla malpensa prima di uscire dall'aeroporto,i
controlli sono simili con apertura anche del bagaglio e le solite domande.
Io
avevo lo zaino strapieno e chiuso come una bomba pronta ad esplodere,speravo di
passarla liscia,ma non c'e' stato verso ho dovuto aprirlo e l'hanno controllato
velocemente senza neanche guardare fino in fondo ,giusto per disfarmelo.
Una
ragazza dietro di me appena ha inteso che sono italiano all'inizio era contenta
poi ha capito subito che il mio controllo non era veloce e ha cambiato linea.
All'uscita
vi ritrovate nella sala enorme della sala d'attesa e subito i signori che vi
chiedono se volete cambiare i soldi,naturalmente in nero,i tassisti e altri
signori che vogliono che assolutamente prendiate il loro autobus per le città
vicine,stressandovi.
In
questi casi non puoi neanche chiedere informazioni ,perchè ognuno pensa di
tirare l'acqua al proprio mulino,quindi c'è poco da fidarsi,io non sapevo a che
ora e dove fosse il prossimo treno che proseguiva per Uzhhorod,ma quando ho
fatto notare ai ''gentiluomini'' che proseguivo in treno,mi hanno riso in faccia
come per dire: ''Mah sei pazzo,ah allora buona fortuna'',io pensavo che era una
loro formalità per desolare il viaggiatore. Quando mi sono diretto ai binari
,al primo controllore di un treno in partenza gli ho fatto vedere il mio
biglietto e lui mi ha risposto:''no non è questo,il tuo è un biglietto per l'elektrychka.''
Un
treno lento,anzi molto lento che fa tutte le fermate e mi fa segno che dovevo
farmelo timbrare per la validità,ovviamente tutto in ucraino,io come lui non ci
capivamo a parole ,ma comunicavamo a gesti,a intuizioni.
Io
non lo sapevo neanche che la bigliettaia in Ungheria mi avesse fatto un
biglietto per l'elektrychka,gli avevo chiesto solo un biglietto per Uzhhorod e
non sapevo di queste differenze di treno,lei non ha battuto ciglio e mi ha
stampato il biglietto tranquillamente,non ho neanche chiesto informazioni perchè
avevo la coda dietro di me,ma mi ricordavo a Kisvarda,l'altra signora mi aveva
fatto vedere nelle sue tabelle che c'era un treno per Uzhhorod alle 14.27.
Torno
dentro dalla bigliettaia per chiedere informazioni e per farmelo timbrare,ma lei
non capisce e in più mi dice che il mio biglietto non è valido per l'Ucraina e
che se voglio ne devo fare un altro,non ci penso neanche!
Sono
andato a dare un'occhiata agli autobus fuori,a dire la verita' non si meritano
neanche di essere chiamati minibus,sono piccolissimi,strettissimi e soprattutto
molto vecchi di colore gialli o arancioni. Incontro la ragazza ucraina che era
dietro di me in coda alla dogana,mi racconta che torna dalla Germania vuole
darmi una mano a scoprire a che ora parte il mio treno,ma subito dopo che ha
chiesto informazioni,gli uomini di prima a tutti i costi vogliono che prendi il
bus,un tizio addirittura mi ha detto: ''Sì dai,solo un euro'',penso:Sì a
parole poi bisogna vedere se questo euro per quante volte si deve
moltiplicare,più varie commissioni,(dopo scopriro' che era addirittura meno,è
solo che non conoscendo l'Ucraina ancora non mi fidavo).
Ora
anche la ragazza ucraina vuole che vado con il bus,mi invita a seguirla,di
andare direttamente con lei,una bella figa tra l'altro,ma ormai per
principio,visto che ho già il biglietto preferisco aspettare in pace.
Anche
quando rientro in stazione,loro continuano a pressarmi per salire sul bus.
Ho
di nuovo attraversato i binari per dirigermi al primo treno,ma anche quest'altro
controllore mi ha confermato che il mio biglietto è valido solo per un
elektrychka.
Ok
non c'e' problema rientro e vedo un signore che era in Ungheria sul mio treno
precedente, in fila alla biglietteria,così gli chiedo se può aiutarmi e per
fortuna ho trovato la persona piu' gentile e cordiale della Terra,di nome Sergej,il
suo treno per kiev partirà dopo il mio,così ci siamo fatti compagnia a
vicenda.
Quando
uno di quei signori di prima mi chiede se sono turista,gli rispondo che sono un
giornalista,non capisce,ma Sergej glielo traduce e neanche in un secondo
svaniscono tutti.
A
questo punto Sergej mi domanda per quale giornale scrivessi e gli ho
risposto solo per un website,lui curioso ha voluto sapere quale e lì per lì
gli ho scritto su un suo foglio il sito:www.viaggiareliberi.it dopo mi ha detto
che andra' a controllare e lo tradurrà con il suo programma.
Grazie
a Sergej passo un bel pomeriggio discutendo della sua nazione,dei dipinti sulla
stazione con la storia dell'Unione Sovietica,della crisi dell'Italia e siccome
lui è un agricoltore che lavora in Ungheria gli faccio notare la mia delusione
di Tokaj,di aver trovato tutto chiuso,ma lui mi conferma che si puo' andare
direttamente nelle vigne e parlare direttamente con i viticoltori senza
problemi.
Siamo
rimasti seduti davanti ai finestroni che guardavano direttamente i binari fino
alle ore 16 locali,perchè non dimenticatevi di tirare avanti le lancette di
un'ora,a me lo ha ricordato Sergej o se no neanche lo sapevo,è la prima volta
che mi capita questa straordinaria prova di fuso orario in diretta.
Adesso
capisco perchè era così buio nel nord-est dell'Ungheria,ma confermo che è
veramente giusto cambiare l'ora,così siamo tornati alla normalità come un
classico nostro inverno che scurisce alle 5 della sera.
Sergej
mi conferma che dobbiamo spostarci nell'altra stazione ,ma siamo passati
direttamente dal 1' binario,perchè è soltanto qui a fianco,ritornando
verso l'Ungheria,in poche parole abbiamo oltrepassato la frontiera(che a dire il
vero è solo dentro alla stazione)i binari sono liberi e aperti come se nulla
fosse. Dopo 20 o 30 passi c'è un altro edificio con un'altra biglietteria,la
sala d'attesa con vecchi lampadari anni trenta con i cristalli che scendono a
goccia e tende ottocentesche legati con i drappi antichi. E' molto più bella
della prima,più curata e appena verniciata.
Alla
fine aveva ragione un'altra ragazza che mi aveva detto che dovevo cambiare
stazione ,ma quando gli ho chiesto se fosse lontano o potevo anche arrivarci
direttamente a piedi,si è persa con il suo stentato inglese,cosicche' ci ho
rinunciato ringraziandola.
Per
sicurezza Sergej domanda alla nuova biglietteria se il mio biglietto è valido e
anche lei ribadisce che il mio biglietto non è valido,solo perchè è stato
acquistato a Zahony.
Sergei
mi ha confermato che il mio biglietto è regolare,ma per non rischiare mi aveva
anche detto che al massimo dovevo pagare una piccola differenza al controllore
in caso lo rifiutasse e quando gli ho fatto notare che non avevo moneta
ucraina,mi ha allungato i 5uah,ma guardandomi negli occhi la mia preoccupazione
ha subito capito e così ha deciso di comprarmelo direttamente per essere sicuri
al 100%. La bigliettaia l'ha guardato con un'aria seccata.
Sergej
senza batter ciglio ,capendo l'antifona mi ha comprato un biglietto nuovo di
tasca sua per 5auh.
Tutta
sta guerra diplomatica all'Ungheria solo ed esclusivamente per mezzo euro!!!
Ore
17.05 finalmente si parte dal binario 2 per Uzhhorod non so come ringraziare
Sergej e mi dice di non preoccuparmi che per lui è stato già un immenso
piacere soltanto comunicare un po' in inglese con me, lo saluto come un padre e
salgo sul famoso elektrychka.
Vi
starete domandando:''ma non bastava guardare il tabellone delle partenze?''
Sì
venite voi a leggere una tabella con le scritte bronzate nel marmo in cirillico!
Sono tantissimi anni che c'e' quella tabella mai cambiata,e lì fissa.
Finalmente
siamo in Ucraina,vasta,multiforme e in gran parte ancora da scoprire,l'Ucraina
è uno degli ultimi,autentici paesi di frontiera europei,ricca di tradizioni,di
colore e di calore umano,una terra per viaggiatori che amano fuggire dagli
itinerai più battuti.
Prima
i turisti potevano visitare solo i luoghi approvati dallo Stato in gruppi
guidati come greggi dalle agenzie statali,ora in particolare i più anziani
stentano ancora a credere che gli occidentali possano viaggiare in modo
indipendente o addirittura da soli,sappiate che state facendo qualcosa che una
quindicina d'anni fa sarebbe stata impossibile.
Visto
che la giornata è lunga non voglio neanche provare a dargli il vecchio
biglietto comprato a Zahony,sarei curioso,vorrei vedere la sua reazione,ma non
ho per niente voglia di iniziare una discussione persa cosi' gli presento il
nuovo biglietto,un semplice scontrino e via,anzi gli chiedo anche a che ora
arriva in ungherese:''Mikor er Uzhgorod?'',lui non capisce,ma il signore dietro
di me glielo traduce e il controllore gentilmente me lo scrive sul foglio 18.41.
Non glielo ho chiesto in ucraino perchè è troppo lungo: vy mozhe-temeni
skazaty koly my doyidemo do Uhzgorod?( mi puo' dire a che ora arriviamo a
Uzhhorod?)e che cazzo!!
Di
solito i biglietti finora li ho messi dentro la L.P. questo lo devo custodire
bene in un posto protetto come se fosse una reliqua importantissima piu' della
Sacra Sindone.
Stiamo
parlando di 5auh 0.5 €!!!
Ragazzi
mi raccomando tutto questo casino solo perchè la bigliettaia ungherese di sua
volontà,mi ha fatto un biglietto per un treno elektrychka,giusto perchè la
distanza è solo di 22km,mezza maratona,potevo anche prendere il bus ,ma per
principio non mi è piaciuto il modo arrogante di tutti,compresi i poliziotti
che fanno finta di niente.
Ho
capito che ognuno vuole lavorare e si tira l'acqua al proprio mulino,ma un
minimo di onestà ci deve essere,poi ho anche deciso di aspettare perchè non ho
ancora i soldi ucraini,ma a quest'ora sono rovinato lo stesso,speriamo che
almeno funzioni il bancomat,se i change non ci sono. Chi mi conosce sa che su
queste cose non transigo.
La
prima impressione è stata subito quella che a tutti i costi ti devono
spennare,prima il signore ha addirittura sbuffato perchè avevo già il
biglietto del treno senza neanche sapere che avessi un elektrychka,figurati se
lo avesse saputo,mi avrebbe rotto i coglioni per tutta la giornata.
Ah
sia ben chiaro tutto questo problema non sussiste se comprate un biglietto per
un treno normale come un diretto o intercity con questo potete salire anche sul
primo treno,ovviamente se va nella vostra direzione che parte nella prima
stazione ,che poi la stazione è la stessa cambia solo la partenza del
binario,comunque chi vuole passare il confine come me, è meglio che compri un
biglietto solo fino alla frontiera Chop e poi comprare un altro biglietto dopo i
controlli doganali,tanto si è obbligati a scendere per la frontiera,a meno che
non avete un biglietto speciale internazionale,loro addirittura neanche si
fermano,continuano ad andare dritti senza fare i controlli doganali e qui è il
paradosso,un terrorista compra un biglietto costoso e passa senza
problemi,mentre i poveracci ,non dico che li fanno passare le pene
dell'inferno,ma sono super controllati,aprendo a loro tutti i bagagli.
Il
treno va veramente molto lento,ha le panche di legno e ci si siede fino a tre
persone,ma è sicuramente più comodo di quei scassati bus arancioni degli anni
trenta.
L'esperienza
è fantastica ,tutte le persone prima di sedersi chiedono se è libero,anche se
si vede che non c'è nessuno.
Il
treno alla prima cittadina si è subito riempito,il vociferare della gente
attorno mi rende subito felice,ora sono in mezzo alla gente ucraina,come piace a
me.
''Andrai
a confondere la tua faccia con la faccia dell'altra gente'' canta il grande
Francesco De Gregori.
Sono
seduto di fianco a un ragazzo con ,non so se sua madre di fianco,mentre di
fronte ho tre signore,sono tutti insieme. La madre del ragazzo ha offerto un
paio di caramelle a tutti,anche a me,sono rimasto molto contento la quale gli ho
rispoto in russo:''Spasiba.'' Anche se so che è sbagliato, loro per ringraziare
dicono ''dyakuyo'',molto simile al polacco '' dziekuje''. Lo so dato che
quest'estate sono stato in Polonia anche con gli ucraini e il loro linguaggio è
molto simile specialmente qui al confine,mentre con l'ungherese non ha niente a
che vedere.
Finalmente
la gente qui è vera e non è paragonabile neanche minimamente a tutte le
persone di frontiera,come in qualsiasi frontiera del mondo.
A
dire la verità non sono mai stato in tensione,ma ora accerchiato a loro mi
sento protetto,mi sento tranquillo e rilassato,anzi una è anche molto sexy.
Fa
molto caldo le panche si sono riscaldate ,sono quasi bollenti,fuori è buio e
non posso ammirare il paesaggio,anche se siamo nei carpazi,idilliaci paesaggi di
montagna.
Uzhhorod
è la località più importante della transcarpazia.
Sembra
di essere dentro a una festa, iniziano a stappare bottiglie di vino e per
tutto lo scompartimento girano bicchieri pieni e una quantità di cibo
differente.
Mi
sale una gioia enorme non mi sembra vero di essere li' con loro ,mi viene da
sorridere spontaneamente,mi si lucciccano gli occhi da tutta questa familiarità
e senso di amicizia tra persone che non si sono mai viste finora. Sento una
forza di unione,una reciproca voglia di felicità collettiva.
L'avventura
non finisce qui,all'arrivo del secondo controllore mi avvisa che ho già
oltrepassato Uzhhorod,tra l'altro era lui che sul foglio mi aveva scritto 18.41,
si è scusato dicendomi che aveva capito Kiev,che tra l'altro sarà sicuramente
del giorno dopo,quindi alla prima fermata mi ha fatto scendere e mi ha
accompagnato sull'altro treno che fa la rotta inversa.
Si
sono subito tutti messi a disposizione,anzi la madre del ragazzo,non so se
scherzava mi voleva invitare a casa sua,il vecchio che continuava a straparlare
facendo segno alle donne,un signore mi faceva segno di andare con lui,ma di lui
a pelle non mi fidavo,un altro ragazzo che parlava pochissimo inglese mi aveva
detto che potevo seguire la sua amica scendendo con lei e poi mi indirizzava per
la rotta via,rotta non guasta.
Quando
poi il controllore mi ha preso e accompagnato su quest'altro treno.
Ore
18.53 ho richiesto al nuovo controllore ,mi ha detto che arriveremo a Uzhhorod
alle 19.41,questa volta gli ho fatto vedere la mappa e mi ha assicurato che è
giusto,meno male che ho il vocabolario ucraino preso in prestito in biblioteca e
gli ho fatto vedere che ho sbagliato ''Ne toj'' così non mi ha fatto un altro
biglietto,compresa la multa. Almeno finora.
Sono
stato proprio fortunato perchè non ho neanche un soldo ucraino,troppo gentili e
di cuore,ha capito subito la mia situazione anche se lui non sa che non ho soldi
ucraini,lo ha fatto proprio di buon cuore.Un grand'uomo.
Stavo
andando sopra fino al confine in Polonia costeggiando la Slovacchia.
E'
la prima volta che mi capita una cosa del genere,effetto cirillico.
La
cosa buffa è:scusa se non capisci una mia domanda sii umile e dimmi la verità,no
invece piuttosto ti dicono una risposta a caso per non fare brutta figura e lo
stesso comportamento lo fanno anche i filippini.
Chissa'
quando finisce sto calvario,a dire il vero io non ho nessuno appuntamento a
Uzhhorod,ma ormai preferisco tornare indietro,perchè su questa linea non ci
sono treni veloci per Lviv,il mio unico obbiettivo per il 29 dicembre.
Sto
viaggio non finisce mai ,è stato sempre il sogno di tutti,essere sempre in
viaggio,infatti son contento perchè ho fatto conoscenza con la gente che
iniziava a bere bicchieri di vino in allegria. Non sono riuscito a capire dove
andasse quel treno ,il ragazzo mi h risposto solo sulle montagne.
Alla
fine anch'io sono stordito bastava un po' di attenzione ,infondo va bene che il
treno è lento,ma neanche tanto in verità,ma son sempre solo 22km da Chop.
Tutto
perchè la mano non vuole smettere di scrivere,sembro posseduto,in trance di
essa.
Ora
dovrebbe essere alla terza fermata,sto continuando a chiedere.
Su
quest'altro treno non c'è tanta gente,infatti le panche sono fredde,in quello
di prima sembrava una festa,ragazzi giovani,belle ragazze fino agli anziani. Un
anziano mi ha anche fatto ridere:'' ok non ti preoccupare andiamo con loro tre'',indicando
le signore intorno a me.
Finalmente
sono arrivato in perfetto orario(treni italiani prendetene atto),sono stati i
22km piu' lunghi della mia vita...Linus(radio deejay) li avrebbe fatti
correndo,ma senza dubbio il mio miglior viaggio di sempre,non lo dimenticherò
mai,rimarrà sempre nel mio cuore.
La
gioia iniziale,il sentirsi a casa e no uno sconosciuto,anche dopo non mi sono
sentito affatto perso,anzi ho fatto un po' di scena per far ridere un po' la
gente io sarei rimasto su quel treno senza problemi,ma poi mi sono lasciato
trasportare dal momento e dalla gentilezza del controllore che si era preso cura
di me con grande cuore e ormai non potevo dirgli,no rimango...a parte che ero
senza soldi come facevo a pagare il biglietto.
Ora
arriva il bello ,non si capisce un cazzo,è tutto scritto solo ed esclusivamente
in cirillico.
La
stazione è bellissima ha un elegantissimo lampadario e un monumento in mezzo
appoggiato su mezzo mondo-sì proprio quello che ho girato io per venire fin
qua-e il solito mezzo busto di un personaggio storico.
La
L.P.non serve a niente,nelle mappe le vie sono sritte in inglese,ma in strada
sono in cirillico.
Per
fortuna il bancomat funziona e specialmente c'è anche l'inglese.
I
marciapiedi sono tutti ghiacciati,bisogna scivolare i piedi se non si vuole
finire col culo per terra.
Sono
entrato in un supermercato, è incredibile tutti gli scafali centrali hanno solo
alcool.
Ore
8.47 di sera mi sono fermato a mangiare un'insalata con un te' caldo.
Sono
contento per il mio polacco,grazie a esso mi intendono,me lo ero memorizzato
piuttosto bene ques'estate soprattutto per far capire che sono vegetariano e non
mangio uova. Sono appena arrivato e sono un po' stanco ,quindi non ho ancora
l'ucraino fluido in testa,anche se è molto simile al polacco. Sono curioso di
vedere l'indirizzo sullo scontrino così posso capire dove sono,sempre se non è
in cirillico. Problemi per dormire non ne ho,c'e' un nuovissimo ostello proprio
a fianco alla stazione,ma per ora viaggio ancora con lo zaino in spalle,male che
va ritorno indietro. Tanto per cambiare l'indirizzo è in
cirillico,giustamente,scemo io che pensavo fosse in lettere romane. Chiedo in
ucraino alla cameriera,una ragazza molto giovane dove posso andare a dormire,mi
fa notare che alle nostre spalle c'è un hotel 3 stelle con la sua classica
struttura immensa ,squadrata in stile sovietico.
Decido di prenotare una notte per 190uah,una singola al decimo piano con vista panoramica sulla città e su una bellissima chiesa ortodossa con i suoi classici cupoloni.
Quello
che mi sorprende in questa camera,a parte il letto molto piccolo,un divano con
tavolino e poltrona è un cassetto che si alza e compare uno specchio con una
piccola poltroncina per truccarsi con la abat-juor di fianco,non la vedevo piu'
da un sacco di anni.
Esco
a fare un giro per la città c'è un bel castello da visitare e le classiche
chiese ortodosse anche se è notte,mi dirigo lo stesso costeggiando il fiume e
poi vado a visitare il centro pedonale,con i classici negozi è molto
carino,malgrado se in giro c'è pochissima gente.
Mi
fermo in un locale sotteraneo,infatti il nome è deep,con gli archi tipo cantina
a bere un tè,mentre gli altri ovviamente bevono birra. Le persone sono molto
tranquille. C'e una musica underground nei vari schermi con una dj molto
brava.Mi piace.E' proprio un bel locale,la cosa che mi ha colpito è un
corridoio con luce soffuse dove ci sono delle cantine con dentro i tavoli e
l'arredamento stile indiano con cuscini,sarong e incensi dove con la tua
compagnia sei tranquillo riservato a bere in amicizia.
Anche
qui ti servono il tè in un loro metodo molto particolare:un bicchiere alto
insaccato in un portabicchiere con un filtro in mezzo,invece nel ristorante dove
ho cenato me lo hanno servito in una bella tazza cinese con sopra il filtro in
porcellana.
All'inizio non ci fai caso ,non capisci bene che sono due oggetti separati,perchè vedi l'infuso di tè che rimane a galla,poi quando vai per prendere la tazza ti accorgi che c'è appoggiato un filtro sopra da togliere al momento di bere.Interessante!
25
dicembre 2012 Natale
Mi
alzo presto al mattino alle 5.30 sono già alla stazione,non per partire sia ben
chiaro,oggi ho deciso di rimanere fermo perchè è festa e non voglio fare
nessuno sbattimento,ma giusto per chiedere informazioni,per gli orari delle
partenze per Lviv, specificando ''Ni elektrychka'' ,ma i treni non sono pieni
come immaginavo,anzi qui non è neanche Natale,gli ortodossi lo festeggiano tra
12 giorni. Oggi lavorano tutti ,le scuole sono aperte e non c'è nessun
problema posso comprare il biglietto direttamente domani,c'e' un treno per Lviv
alle 15.40 arrivo 21.50 solo 65uah,poi uno alle 23.08 arrivo alle 6 del mattino
,23.58 - 6.40 e immagino un altro intorno alle 4 del mattino leggendo,decifrando
la tabella,ora inizio a capire almeno i nomi delle mie città,come al solito
solo all'inizio è un trauma poi tutto si fa sempre più facile,ma ovviamente la
bigliettaia non me lo segna perchè evidentemente è già partito.
Quindi
piuttosto di alzarmi così presto,sono affascinato di provare il famigerato ''bus''
sovietico, così posso arrivare a Lviv nel pomeriggio,chissa' che
esperienza che deve essere.Qui è come il terzo mondo,almeno nelle Filippine i
bus sono moderni con aircon a manetta. Ancora oggi ci sono tantissime,anzi la
maggior parte delle aute sono le vecchie Volga.
Non
c'è nessuna differenza camminare al mattino presto o alla sera è buio pesto lo
stesso,albeggia intorno alle otto,albeggia oh Dio,schiarisce perchè da quando
sono partito non ho ancora visto un raggio di sole. Ora capisco perchè
all'estremo oriente dell'Ungheria scurisce molto presto,perchè appunto sono a
un passo dal cambiare l'ora. Infatti è giusto qui in Ucraina ,alba e tramonto
sono come da noi in Italia.
Torno
in albergo faccio colazione,compresa nel prezzo e poi visto che c'è la vasca da
bagno in camera,la voglio sfruttare per benino. Non sono ancora andato alle
terme in Ungheria,quindi me la faccio da solo una bella ''sauna''.Ho anche
appena comprato un set di spugna,sapone e bagnoschiuma apposta per svuotarlo
nella vasca,in un piccolo supermercato aperto 24h,che ridere con la commessa per
dirgli che avevo bisogno anche un sapone per ''praty'' fare il bucato.
Dopo
il bucato sono pronto per uscire ,oggi voglio fare il turista c'è un bel
castello dopo il fiume da visitare.
Le
strade sono enormi,proprio in stile sovietico. Il semaforo per i pedoni conta i
secondi alla rovescia,di notte hai tempo per attraversare la strada 30 secondi e
di giorno un minuto.
Altro
che castello, ieri sera in centro avevo visto un'insegna tattoo e oggi non ho
avuto esitazione,il mio incoscio già sapeva dove andare e alle 16.50 nel giorno
di Natale ho finito il tattoo.
Appena
sono arrivato davanti,sono entrato in un palazzo con delle scale e al primo
piano c'e' una parucchiera ,sono entrato ,erano solo donne e ho chiesto del
tattuatore e una signora mi ha dato il biglietto da visita col numero del tattoo
studio. Sono sceso in strada al primo negozio di telefonia ho comprato una sim
card ucraina e ho chiesto gentilmente al commesso se mi faceva il favore di
contattare il tattuatore per un appuntamento e neanche dopo 20 minuti ero di
fianco alle parucchiere in una piccola sala adiacente a farmi ''Narashima deva''
per 300uah,ne voleva 1000!
Alle
cinque meno dieci della sera finisco il tattoo e alle 5.20 sono nella chiesa
greco-cattolica,anche se loro non festeggiano il Natale oggi è piena.Ci sono
imponenti iconostasi e notevoli soffitti affrescati.
Seguendo
la salita si arriva direttamente al castello di Uzhhorod,castello è un parolone
solo le mura davanti danno giusto il senso del castello,ma oltre le mura sembra
un cortile normale,ma c'è un bel parco intorno e dal bastione sull'angolo
nord-orientale si vede tutta Uzhhorod.
Stasera
fa un caldo pazzesco,non è una battutta,infatti tutta la terra ghiacciata è
diventata fango,mentre fino a ieri non potevi salire neanche gli scalini per il
ghiaccio.E' incredibile che differenza da un giorno all'altro.A Milano il freddo
ti entra fino al midollo osseo,qui è talmente secco che non c'è bisogno di
vestiti pesanti,basta un bel pile che mantiene la tua temperatura. Alla sera mi
stavo per infilare in una festa privata,ma poi ho esitato,non volevo
disturbare,anche perchè non bevo più. Se fosse capitato qualche anno fa mi
sarei buttato a capo fitto.
Domani
sono curioso di sparami 6 ore di autobus per Lviv,ma non so se alla fine
cedo,solo a guardarli stai male,non vorrei che dopo due ore me ne pento.
26
Dicembre 2012
Anche
stamattina il tempo è molto grigio ed è più buio del solito.Sono ancora in
albergo per la colazione.Con la storia che sono vegetariano mi faccio preparare
piatti fuori dalla portata del buono colazione.
Oggi
ne approfitto, farò fare un piccolo pranzo perchè poi mi aspetta un lungo
viaggio,dove non penserò di mangiare più fino a stasera. Alla richiesta del
pane ti spiazzano chiedendoti che tipo di pane preferisci.Qui hanno un sacco di
qualità,tutte buonissime,dal piano bianco classico ,all'integrale,a fette ,con
i cereali,con la semola ecc. ecc.
I
camerieri in generale sono un po' ciechi,ma tendono a essere molto seri e
professionali,non lo sono mai stati,quindi ci provano,con le loro uniformi
ufficiali.
Il
consumatore è molto prepotente e si spazientisce molto velocemente .C'è un
signore di fronte a me che ha preteso la colazione in modo piu' sbrigativo quasi
con arroganza.
Il
povero cameriere si è scusato umilmente portandogli subito dopo il suo piatto.
Neanche
tempo di un minuto ,gli squilla il telefono con la suoneria ''ai se te pego'',
no comment...
Gli
uomini sovietici sono molto autoritari,ma poi...
Per
questo c'è un certo tipo di ragazze che trovano negli italiani e non solo,il
loro pollo da spennare,ma anche quel senso del comando che non hanno mai avuto e
si sentono piu' forti,piu' libere e piu' la prepotenza gli cresce in loro in
modo automatico,si sentono sempre più invulnerabili fino a non rendersene
conto.
La
voglia di rivalsa della donna sovietica.
Però
son fighe,anche se qui a Uzhhorod al confine con l'Ungheria a sud-est,la Romania
a sud,la Slovacchia è a pochissimi km a ovest e altrettanti pochi km a nord la
Polonia,le donne sono mischiate in varie etnie anche molto gitane e non sono
tutte belle e bionde. Ho trovato le donne dell'est dell'Ungheria con i tratti
molto piu' fini e molto piu' carine.
E'
ancora da valutare questa teoria dell'autorità,forse anche qui dopo il
matrimonio la donna ha più potere,diciamo di gestione.Poi è normale che è
tutto soggettivo.
Queste
sono solo le mie impressioni di quello che sto vedendo oggi,poi domani è facile
che saranno smentite.Infatti un mio ex collega ucraino con la moglie è uno
zerbino.
Giustamente
chi siamo noi per giudicare...non possiamo pretendere di aver fatto 4-5 viaggi e
capire il mondo...nessuno...
Infondo
chi siamo noi per trarre delle conclusioni affrettate...ma questo ci piace fare
e lo faremo finchè avremo lo spirito libero di Viaggiare...per sempre!
Gli
anziani hanno la mania di pulire le strade con delle ramazze di paglia
piccolissime,si accovacciano quasi toccando con la testa per terra, ho visto un
signore di fronte al ''mio'' maestoso hotel raccogliere i mozziconi con le
mani.Penso che non glielo impone nessuno,lo fanno per abitudine o per attitudine
sociale.Mentre le donne hanno la mania di pulirsi le scarpe con i fazzoletti.
Cambio
di programma in corso,dato che il treno per Lviv è alle 15.40 e passa comunque
da Mukacheve,ho deciso di ''farmi trasportare'',sì è il termine giusto, perchè
prima della stazione degli autobus ci sono degli uomini che chiamano la gente
per partire sui comodi furgoni 9 posti,diventati senza sorpresa a 11 persone,i
cosidetti ''marshrutka'' per 15uah,dopo aver pagato riordino il resto e la
signora di fianco a me mi fa segno di non preoccuparmi ho pagato il prezzo
giusto e non manca una bella comunicazione calorosa anche se ovviamente non ci
capiamo,ma a lei si vede che fa piacere e continua a parlarmi con serenità.
Sono le 10.50 e almeno penso di arrivare prima possibile per visitare uno dei migliori castelli dell'Ucraina,più scenografico,arroccato in cima alla collina.
Il
paesaggio è molto suggestivo con colline di vigneti,la transcarpazia è anche
la terra che produce i vini rossi piu' pregiati dell'Ucraina,vini di qualità
leggermente superiore a quelli della Crimea.
Dopo
aver attraversato le valli arriviamo a Mukacheve alle 11.40 sembra di essere
tornati nel medioevo con carretti trainati da cavalli che trottano sulle strade
acciottolate.
Senza
dubbio ho fatto la scelta giusta,sono contento.
Non
voglio perdere tempo e mi dirigo subito a prendere l'autobus locale n.3 di
fianco alla chiesa in vulytsya per 2uah. Non potete sbagliare per arrivare al
castello di Palanok è molto semplice e non è tanto distante,noterete subito
sulla vostra destra la collina con appolaiato in cima il favoloso castello,come
una visione fiabesca.
Sull'autobus
sono l'unico turista e per fortuna viaggio con lo zaino dell'overland che piu'
che uno zaino da viaggio sembra una cartella,così riesco a muovermi bene tra i
passeggeri che mi scrutano dalla testa ai piedi.
Dal
finestrino vedo una Volga della polizia con due energumini dentro con i
loro colbacchi che toccano il soffittto della vecchia auto.Mi fanno sorridere.
La
salita al castello è sorprendentemente abbastanza ripida. L'entrata costa
10uah,si possono ammirare panorami spettacolari,con le vette delle cupole
dorate,mentre all'interno sono allestite un paio di mostre interessanti(costumi
tradizionali,reperti archeologici con armi,balestre)sembra di tornare indietro
nel tempo.
E'
la prima volta che vedo turisti sono russi o di Kiev perchè entrambi parlano
russo.
Questa
visita merita veramente è molto interessante con banconote antiche Koron,telai
per i tessuti.C'e anche una camera allestita come un tempo con la macchina da
cucire a pedale,il letto e la culla tutto in legno massiccio,la lampada ad
olio,la brocca dell'acqua e alla parete una rappresentazione della Madonna con
filamenti d'oro.
C'e'
pure una cantina per la degustazione dei vini con botti e bottiglie una in fila
all'altra con la didascalia sottostante e un'ala per sedersi a consumare sulle
panche e tavoloni di legno con i candelabri a tre candele.Molto,ma molto
bello.
In
un'altra sala ci sono pianoforti a coda e pianoforti antichi corti di legno e
una cappella con le relique sacre e un bellissimo organo.
Il
castello è disposto in 4 livelli ,si erge completamente su tutta la collina e
su in soffitta c'e' la fattoria con cinghiali e pecore imbalsamate,ci sono anche
pesci,rane e serpenti dentro le teche conservati fino ad oggi.C'e anche una
mostra di quadri.
Da fuori non gli avrei dato due lire perchè si scorge solo il retro del castello in cima,dove si ammira solo la parte superiore,poi quando ti presenti davanti capisci che è enorme su vari livelli. Nella torre ci sono i carcerati (pupazzi) incatenati con le palle al piede. Riesci perfino a perderti tra i vari porticati. All'interno nel cortile c'è un pozzo profondissimo e la statua di Kopamobuz in bronzo con l'anulare lucidissimo perchè ognuno lo sfrega come segno di portafortuna, lasciandogli alla base le classiche monetine.
Ho preso il bus n.3 al volo ,ho visto un signore lanciargli sul mega cruscotto 1uah e io l'ho seguito senza dire una parola e poi mi sono seduto.Invece una ragazza gli ha appoggiato 5uah e l'autista subito dopo gli ha dato il resto,fanno tutti così. Sono sceso prima della chiesa perchè ho visto la zona pedonale molto caratteristica con bei palazzi cecoslovacchi costruiti fra le due guerre mondiali e davvero merita una visita,sto facendo tutto a caso a istinto senza nessun programma e si sta rilevando la cosa migliore.
Lviv
puo' aspettare.
Quello
che mi affascina di più sono le bancarelle che vendono gli addobbi
natalizi,loro ancora devono festeggiarlo perchè il Natale qui è il 7gennaio.
Le
babushky, le donne anziane,con i foulard in testa,oltre a vendere frutta e
verdura su una minuscola scatola di cartone sulle strade vendono anche le
suolette per le scarpe con il pelo.
Il
centro è movimentato c'è un via vai senza sosta di gente allegra che corrono a
fare i regali di Natale.
Naturalmente
mi fermo al mio posto preferito,il mercato all'aperto della frutta,acquisto 3
mandarini. Il tipo all'inizio aveva capito 3 kg poi mi saluta in russo ''dasvidania''.Mi
scambiano per un turista locale di Kiev. Qui i turisti russi o da Kiev si
sgamano al volo,c'è una famiglia con una bambina vestita come una barbie,in
mezzo al mercato si nota solo lei,sembra una principessa.
Ormai
sono le tre del pomeriggio e su una cosa sono sicuro,ormai il bus arriva a Lviv
a tarda sera come il treno,quindi mi sono fermato a bere una cioccolata calda
per ragionare il da farsi.Il caffè veronesi è un locale elegante con i
tavolini di vetro e divani bianchi,da fuori non si vedeva l'interno oltre ai
caffè e cioccolate si possono bere bicchieri di whisky con un ottimo
servizio,peccato che fumano dentro,anche belle ragazze, presumo turiste russe,
con la classe delle snob e già bevono cocktail serviti con tanto di pezzi di
frutta e ombrellino.
Sono
andato alla stazione dei treni accompagnato da una signora giovane che dopo
avergli chiesto un informazione mi ha detto di seguirla,non è stato facile
comunicare ,ma si è molto compiaciuta che sia italiano.Gentilmente mi
aiuta a leggere la tabelle delle partenze,da qui partono tre treni express per
Lviv,più le elektrychka naturalmente,uno alle 7.01 con arrivo 10.53,poi uno
alle 12.10 arrivo 15.59 e l'ultimo alle 17.53 con arrivo alle 21.55. Volendo
potrei prenderlo,ma ho cambiato idea,è un bel paesino,anzi sono molto felice di
essermi fermato qui.E' stata un ottima sorpresa e pensare che fino a ieri non
sapevo neanche l'esistenza di questo paesino.
Partirò
domani mattina così ceno tranquillo. Ho seguito il consiglio della L.P.
alloggiando al Motel a 50mt dalla stazione e dieci minuti dal centro a 200uah
anche se nella guida(maggio 2011) è segnato 120uah.Ci credo lo hanno appena
ristrutturato con un bagno turco e le saune al pian terreno per 100uah un'ora.
C'è
un altro piccolo hotel proprio di fronte alla stazione,ma questo mi sembra più
sicuro,c'è il bagno pulito e la tv sta trasmettendo una sit-com russa e in una
scena in un negozio di scarpe,il direttore parla in italiano con la commessa per
un disguido con un cliente.Incredibile il made in Italy è al top e noi quasi
non lo sappiamo neanche esportarlo così bene che ci facciamo infinocchiare da
prodotti americani o australiani all'estero con i nostri nomi simili
spacciandoli per italiani (vedi parmesan,pizza hut,frappucino ecc. ecc.).
Già
da qui si sentono passare i treni veloci e quasi vibra il letto,non voglio
neanche immaginare all'altro hotel di fronte alla stazione.
Ho
notato che anche qui come a Uzhhorod la cartaigienica è un blocco unico di
carta senza il buco con il cartone in mezzo e sul ponte che attraversa lo stesso
fiume ci sono i lucchetti attaccati con la catena alle ringhiere in segno di
amore eterno come Moccia insegna.
No,non
ci credo sono a cena e dallo stereo del ristorante suona la canzone ''ti amo''
di Umberto Tozzi.
All'uscita
una brutta sorpresa,piove,governo ladro.
Ore
21.42 nella piazza principale non c'è più nessuno, è rimasto solo il mega
schermo che reclamizza con in sottofondo la canzone dei ricchi e poveri''felicità''.Sapevo
che in Russia andavano molto le nostre canzoni,ora ne ho la conferma.
Giovedi
27 Dicembre 2012
Alle
6.30 sono alla stazione di Mukacheve,destinazione Lviv per 46.50uah
rigorosamente seconda classe. Il treno parte dal binario 1 alle 7.01 puntuale.
C'è poca gente ho solo un signore davanti a me per acquistare il biglietto. Una
signora in pellicciata gli si affianca braccio a braccio e subito dopo si
affretta a comprare il biglietto mentre il signore si allontana,''ma pensa te''
io pensavo fossero insieme,non ci sono treni in partenza sui binari eppure mi
frega il posto con disinvoltura,sotto gli occhi di due poliziotti non curanti.
Stanotte
non ho chiuso occhio.Non fa freddo per niente ,anzi si sta veramente bene,anche
se la temperatura è bassa,paradossalmente fa più freddo a Milano,ieri
pomeriggio ero in giro con la camicia senza la magliettina sotto, addirittura
senza cappello e non ne ho risentito per niente anche perchè nei locali i
termosifoni vanno a mille.Dal caldo quasi non si respira come in camera
d'albergo,ma non sono riuscito a dormire per colpa di una compagnia di ragazzi e
ragazze,turisti russi,che si rincorrevano avanti e indietro tra le loro camere,
nel mio stesso piano,urlando senza nessun riguardo per chi stesse dormendo.Si
sentivano ben marcati i tacchi delle scarpe delle ragazze che se la ridevano
come matte fino alle 4.30-5 del mattino.
L'autoparlante
della stazione comincia a gracchiare e avvisa i passeggerei il cambio repentino
del binario,non parte più dal binario n.1 ma dal 3,ovviamente solo in
ucraino(qui non c'è la seconda lingua),ma noto tutta la gente spostarsi subito
dopo la voce metallica,quindi intuisco che stava parlando del nostro treno
,senza esitazione seguo la massa. Una signora mi si avvicina e mi chiede
informazione,potevo rispondergli tranquillamente ''tak'' (sì),invece le dico la
verità che non capisco in ucraino ''ne rozumiyu'',lei si informa e mi avvisa
del cambiamento.
Prima
di salire a bordo il controllore,una donna,controlla il biglietto a tutti.
Ok
siamo diretti a Lviv.
Il
vagone è uno scompartimento unico con più o meno 50 posti. Una bellissima
mamma giovane vuole fare addormentare le sue due bambine,sembrano due bambole,di
fronte a me ci sono due posti liberi,le prepare il giaciglio per il letto con
due giubbotti per la più piccolina,mentre l'altra si siede di fianco a me in
mezzo a un altro signore.
Arrivano
due signori con la chitarra a tracolla con mezza bottiglia di plastica tagliata
e legata dove si accordano le note,intonano un canto natalizio russo,sono bravi
perchè il secondo accompagna il primo su una scala diversa.
Sono
le 8.15 finalmente schiarisce ,anche oggi è una giornata oggiosa con nuvoloni
che non presumono niente di buono. Il treno sbuffeggia su e giù dalle
magnifiche colline dei carpazi con meravigliose vallate,versanti ammantati di
boschi,con villaggi rurali,mentre i miei vicini fanno colazione con caffè,pane
tostato,formaggio e prosciutto.E' una famiglia giovane,papà,mamma e figlio
insieme con la propria ragazza.
Stiamo
attraversando un ponte di ferro e sotto in lontananza si vede un piccolo
torrente ghiacciato. Le colline iniziano a diventare piccole montagne con le più
alte molto più innevate delle quasi verdi attorno a me.Semplicemente
fantastico. Ho fatto la scelta migliore partire al mattino presto,peccato perchè
è nuvoloso,in estate deve essere qualcosa di stupendo con l'alba,mentre oggi i
colori sono grigi e bianchi con spruzzi di marrone e poco verde con gli alberi
spogli e secchi.
Oggi
non si vede neanche uno sprazzo di cielo,entriamo in una galleria e si fa tutto
nero.
Il
bello nell'esporsi nella loro lingua è positivo,loro ne sono molto grati,ma
quando ti rispondono rimani spiazzato,senza parole o riesci ad intuire e
rispondi a caso,è facile che a volte ci azzecchi.
Wow meraviglioso usciti dal tunnel ,il panorama è mozzafiato, i minuscoli villaggi rurali adagiati negli ampi fondovalle con chiese di legno a più piani sono fantastici. E' un emozione unica. Peccato che non posso fare più foto perchè ho il finestrino appannato.Sono riuscito giusto a farne qualcuna mentre la condensa si asciugava. Tra l'altro con me ho solo il mio multiuso telefonino.
Ah a
proposito,qui non ho ancora visto nessuno ascoltare la musica con le cuffiette o
auricolari perchè o dormono o amano chiaccherare tra di loro.
Il
viaggio con l'elektrychka da Chop al punto in cui sono sceso col controllore
perchè avevo sbagliato,non me lo dimenticherò mai,era una festa,tutti uniti
insieme a chiaccherare pigiati l'uno con l'altro a mangiare e a bere.E' stata
un'emozione fortissima,mi si allargava il sorriso con l'energia che saliva fin
su il capo,quasi mi commuovevo come quando ho letto le vostre email con gli
auguri di Natale.
Mi
capitava spesso anche nelle Filippine,quando sei lontano da casa sei molto più
sensibile e naturalmente in malinconia,ma in pace con te stesso.
Che emozione immensa,ho appena chiesto alla famiglia di fianco a me:''Vybachte mozna robyty v vy photo?''(scusi,posso farvi una foto?). Il papà ha subito acconsentito,poi ha collegato dicendomi :''a noi?''. Quando gli ho risposto di sì ,erano tutti ancora più contenti mettendosi in posa.
Grazie
Ucraina per l'emozioni che mi stai regalando!
Se
riuscite a legare con il meraviglioso popolo ucraino,vi garantisco che non
rimpiangerete il tempo speso in questa nazione.
Ore 9.20 si sta aprendo il cielo e per la prima volta da quando sono partito dall'Italia vedo i primi raggi di sole uscire dalle nubi,appena dietro la montagna illuminare la vallata e ad accercarmi gli occhi colpondomi in pieno viso con tutto il suo splendore e calore.
I
carpazi scemano pian piano,lasciando la loro infinita bellezza.
Ore 9.45 il sole domina il cielo ci siamo lasciati alle spalle i favolosi carpazi con le loro salubri foreste,ora ci attende la steppa ucraina,attraversata da fiumi maestosi e una distesa sconfinata che corre verso orizzonti irrangiungibili.
A
ogni passaggio a livello che incontro la strada è ghiacciata, i camion e
l'automobili sono molto distanti tra loro e dalla sbarra.
C'e
una risaia completamente ghiacciata con i contadini che pattinano per arrivare
da un campo all'altro.
Alle
ore 10.55 arrivo a Lviv con un'ora d'anticipo,non ci posso credere infatti
domando e tutti mi fanno segno con le braccia incrociate a formare una x che
questa è l'ultima fermata,come per dire fine.Stop.
La
stazione è coperta da ampi archi con la struttura in ferro sono uscito e ho
subito letto il nome sopra la stazione e la scritta in cirillico non mi sembra
Lviv ,rientro e chiedo alla bigliettaia e mi conferma che siamo proprio a Lviv.Sì
ora sono sicuro ho trovato la scritta MbBìB(Lviv)sotto la tettoia,quella in
alto tra le guglie non c'entra niente,chissa' cosa significa...Boh mistero.
Il
cambio qui è molto buono 10.61 incredibile finora il migliore.
Scorgo
la posta subito all'uscita della stazione e ne approfitto per comprare i
francobolli per il padre del mio amico collezionista,purtroppo non hanno ancora
il senso della filateca e hanno giusto i loro francobolli ordinari e giusto
quelli dell'europeo di calcio appena concluso,ma la signora capisce al volo e
con gentilezza mi mostra tutti i francobolli con un'immensa cordialità e gli
piace che parlo ucraino,è molto contenta e simpatica.
Un
ottimo inizio a Lviv che con piacere gli compro anche le cartoline e me le
spedisce direttamente.Mi congedo facendogli gli auguri di buon anno:'' z novym
rokom''.
Ci
sono 5 gradi c'è il sole,la neve è sciolta e mi dirigo a piedi verso il centro
tutto contento.
Mi
sono subito fermato ai primi negozietti all'uscita della stazione nella via
principale a comprare una cintura 12uah contro i 270uah al negozio Voronin di
Mukacheve. Avevo deciso di non portarmela per via dei controlli all'aeroporto,ma
siccome ho i libri e il note book nelle tasche mi cadono i pantaloni,così entro
subito nell'atmosfera della gente.
Lviv
è un'antica città asburgica,ha palazzi in stile italiano, deliziosi caffè,tanti
castelli,fortezze e ville aristocratiche con le sue strade acciottolate è la
meno sovietica.Il centro storico della città è dichiarato Patrimonio
dell'Umanità dall'Unesco,mi ricorda tanto Poznan,dove l'archittetura
neoclassica si sovrappone agli stili rococò,barocco,rinascimentale e gotico.E'
nominata la città delle cento chiese infatti si intravedono le prime cupole.
Naturalmente
continuo a piedi,lo faccio di sera senza problemi ,figuriamoci a mezzogiorno.
In
lontananza tra la folla vendono alberi di Natale in strada...sono veri!
MI
intrufolo in mezzo ai compratori,mi sembra di essere in un bosco di conifere con
tutto il suo odore di pino.Un venditore mi si avvicina raccontandomi la storia
del suo albero e la sua provenienza,non ha ancora capito che sono un turista
-Viaggiatore,se permettete- cercando di vendermelo.Ci sono di tutte le
altezze,poi te lo legano,se lo caricano in spalle e te lo portano fino a casa.
Tutto
questo se avessi preso il tram o il bus non sarebbe mai esistito.
MI
fermo a mangiare al Doner Showarma in via Dobroshenka,a volte mi confondo ancora
di essere in Ungheria,per esempio a Miskolc ho ordinato un falafil (falafel a
Milano)e qui mi è venuto spontaneo ordinarne uno,la ragazza mi ha guardato con
un'espressione dubbia,poi gli ho spiegato:''ya vegetarianet'' e subito ha capito
ordinando al cameriere uno showarma vegetariano,che tra l'altro ha lo stesso
nome nelle Filippine,i nostri Kebab/p sono magrebini o turchi,mentre il nome
showarma qui deriva dall'Iran e dal Pakistan.
Dopo
un giro in centro ho capito che la L.P.aveva ragione e opto per alloggiare
all'hotel Lviv,ore 15.30,da fuori fa spavento,classico enorme palazzo squadrato
e nero dallo smog,ma appena varchi le classiche due porte a vetri ti ritrovi in
un'ampia hall in marmo lucido,sembra di essere catapultati in un altro
posto,pulito,in ordine,ci sono le camere con il bagno in comune a 160uah,la
singola col bagno a 220uah e con la colazione 290uah. Ho preso la singola col
bagno.Sono praticamente in centro,la stazione si raggiunge facilmente,ed è
impossibile trovare altri alberghi a questi prezzi,prima sono andato in un
internet cafè e gli ostelli con 4-8-10 letti in camerata costano 8-10€.
Sono
al 5' piano non fa neanche freddo posso tranquillamente aprire la finestra e
stare a guardare fuori la vita che brulica a Lviv,con i suoi classici pullmini
gialli tutti sporchi,secondo me non hanno mai visto un lavaggio in vita loro.
C'è
il porta cartaigienica classico come i nostri in Italia,ma qui è impossibile
usarli.La loro cartaigienica non ha il buco.
Non
volevo essere polemico,ma devo dire la verità:il bagno è un buco,la vasca ha
le strisce arancioni e specialmente non c'è acqua calda.Sono andato in quello
comune è più pulito,ma anche lì l'acqua non è ghiacciata,ma solo freddina e
poi c'è una puzza perchè in questo momento uno dei due bagni è occupato.
Ho
scoperto che l'acqua calda c'è solo dalle 6 alle 12 e dalle 18 alle 24.Infatti
anche la L.P.richiama questo problema in Ucraina,ma paradossalmente nelle città
più piccole non ho avuto di questi inconvenienti.
Ogni
volta che vado al ristorante saluto in ucraino:''dobryden'' e mi fanno
accomodare porgendomi il menù,ma solo dopo mi accorgo che è in cirillico e mi
tocca farmelo cambiare in inglese,almeno qui ce l'hanno,perchè è impossibile
decifrarlo. Lo si vede che ancora non sono abituati ai turisti,oltre ai
russi(infatti se ci fate caso gli inglesi non vanno quasi mai nei paesi
sudamericani,preferiscono andare in Asia dove tutti parlano inglese).
La
città è molto carina con i suoi negozietti natalizi in piazza,faccio un giro
fuori dalle solite rotte e son contento perchè in un negozietto trovo una
campanella d'argento per le mie offerte ,tra l'altro è molto caratteristica con
lo stemma di Lviv(leone) e dall'altra parte la chiesa dorata con la scritta Lviv
-Ukraine,bella è un po' che la cercavo,neanche a chinatown a Milano lo mai
trovata così bella.
Il tè
qui è servito in modo ordinario con solo la classica bustina da mettere nella
tazza.Mi dispiace non posso aiutarvi nella cucina locale perchè io mangio solo
riso e verdure.
Ormai
l'obbiettivo è molto vicino il ritiro è il 29 dicembre al prossimo paesino
piu' a nord,quindi ho il tempo per svagarmi un po' e decido di andare a vedere
come si divertono i giovani ucraini.
Discoteca
metro club 50uah,aperta dalle 21 alle 6 del mattino,senza dubbio per giovani,ma
carina con 2 sale, una con musica commerciale e popolare mentre l'altra RN'B.La
ragazza all'entrata è molto gentile mi accompagna a fare il tour della
discoteca mostrandomi le sale,i bar,i bagni poi scendiamo nell'altra sala RN'B,l'angolo
facebook e mi mostra un'altra sala chiusa dove il fine settimana c'è un dj con
musica rock e mi lascia al guardaroba,gratis.Naturalmente nella sala RN'B vedo i
primi neri,è la prima volta che li incontro,in città sono tutti biondi.Faccio
subito amicizia con loro,sono simpatici,ci si fa due risate a vedere la gente
traballare sotto l'effetto dell'alcool o semplicemente prendendo in giro un loro
amico che ammicca una ragazza ballando in modo buffo,ma simpatico.Anche qua come
a Poznan i neri cuccano alla grande.
Non
c'è niente di pericoloso,anzi si divertono in allegria,però anche qui c'è una
ragazza colassata sui divanetti e uno al bar si è lasciato scivolare piano
piano aggrappato con le mani al bancone fino a crollare a terra.Sono stato
attento che non sbattesse la testa sul gradino del bancone e con forza l'ho
sollevato su. Un tipo davanti al bancone mi ha ringraziato.
Ci
sono due ragazze,molto sexy e provocanti, che vanno in giro col vassoio di
tequila con lime e sale o zucchero-uhm non mi ricordo più,si usa il sale o lo
zucchero?-va be' comunque la ragazza si sparge il sale sul seno o sulla coscia,a
scelta libera sei tu a decidere su quale parte del corpo preferisci,lo lecchi e
poi bevi la tequila in un solo sorso e lei si trattiene con te per un po' per
40uah.Quando le ho chiesto quanto costava era pronta per farmi bere e gli ho
detto di no che era solo una mia curiosità , dopo lei mi ha guardato
male.Praticamente tutta la notte a farsi sbausciare dappertutto da tutti i più
esagitati.
E'
una discoteca alla moda con la vocalist,i ballerini sul palco,il fotografo e lo
staff ha il proprio nome digitale al petto che scorre su una targhetta.
Venerdi
28 Dicembre 2012
Ore
7.27 è ancora molto buio come l'ho lasciato quando sono andato a dormire,alle
4.
Pensavo
in questa distesa pianura di vedere tante stelle,invece è sempre nuvoloso.
Oggi
la temperatura segna 0 gradi tutto sommato molto accettabile.
Lviv
è la città delle cento chiese,naturalmente non le visiterò tutte,la torre del
municipio alta 65 mt,un curioso cimitero con lo stesso tipo di spazi coperti di
vegetazione e l'aura gotica del famoso camposanto parigino.
Alle
8 scendo a fare colazione all'hotel in ciabatte,non ho il buono,la cameriera se
ne accerta immediatamente quasi con sospetto prima di farmi ordinare.Ci sono 5
tipi di colazioni,ma siccome sono vegetariano scelgo a pezzi,non l'avessi mai
fatto,inizia un tira e molla dicendomi che devo sceglierne solo uno,gli dico di
non preoccuparsi,li pagherò,ma l'importante non mi porti la salsiccia o il
bacon o uova.Non voglio essere arrogante,ma quando mi porta un altro menù,gli
dico:'' ok va bene,ma scelgo le stesse cose che ci sono qui''.Torna indietro, va
a chiedere e tutto si risolve.
Anche
il signore di fronte a me ,parlandogli in un inglese maccaronico,non so da dove
possa venire,è un po' scuro di pelle,cambia la sua scelta al cameriere,ma lui
un po' più sveglio gli dice che non c'è nessun problema.
Per
dire no incrociano le braccia con le mani tese,mi è capitato anche in treno
alla fermata finale alla stazione di Lviv,anche ieri in un locale chiuso,usano
spesso questo gesto.
Vorrei
chiederle un po' di burro,giusto per farmi due risate,ma non voglio farla
impazzire.Ora è seduta sul loro tavolo di servizio davanti alla cucina
assonnata con il braccio a sostenere il mento,ma appena finisco la zuppa,si alza
per portarmela via.Ha una flemma,ma il conto arriva all'istante,quindi non posso
neanche ordinarle dell'acqua.
La
sala è sfarzosa con tende e drappi stile ottocento e degli eleganti lampadari
cosa che ho notato subito entrando in Ucraina,come nelle stazioni.
Qua
ci sarebbero mille teorie perche l'URSS ha dominato per così tanto tempo
,creandosi un impero.
Si
vede che sono ancora molto acerbi,non ci sanno fare,con tutto l'impegno che ci
possono mettere hanno tanto da imparare.Alla fine finisce tutto con un
sorriso,se n'è resa conto anche lei,non dico di avere fatto una gaffe,perchè
poverina lei non c'entra niente,le è stato solo insegnato e impartito in questo
modo,capisce che questa è solo frutto dell'esperienza per la sua professione,ma
è proprio quello che mi affascina di questo paese.
Siccome
che domani vado in ritiro ho chiesto alla reception dove fosse una lavanderia
qui vicino,perchè avevo due pantaloni neri dal fango e mi ha dato un indirizzo
,poi gli ho chiesto di mostrarmelo sulla mappa che mi aveva regalato poco
prima,lei mi ha risposto semplicemente che non c'era bisogno: ''ti porta il taxi
qui fuori''.
Mi
sono fidato,alla fine era lontanissimo,fuori dalla mappa addirittura,poi il
tassista mi confiderà che la lavanderia è la loro.
Dopo
che ho consegnato i due pantaloni e la magliettina sporca di sangue per il
tattoo,ho dovuto pagarli per 9kg,il minimo del lavaggio(se lo avessi saputo
prima,gli avrei portato anche l'altra roba di ieri,invece di lavarmeli da solo)e
mi ha detto di tornare alle due del pomeriggio.
Ormai
torno in centro con lo stesso taxi,per la bella somma di 70uah,un furto,ma è
davvero molto lontano,infondo alla periferia di Lviv.Il tassista mi dice che la
maggior parte dei turisti che incontro sono polacchi da Cracovia o da
Varsavia,quindi anche ieri sera in discoteca mi sa che tante tipe erano
polacche.
Visita
al castello Vysoky Zamok in alto alla collina,una bella passeggiata tra i
marciapiedi ghiacciati è il modo migliore per calarsi nell'atmosfera più
tipica di Lviv offre una splendida vista panoramica sui quartieri moderni della
città,peccato che pioviggina e il bel panorama è quasi annulato,interessante
notare che dierto la stazione regnano solo gli enormi palazzoni sovietici a
nord,mentre a sud c'è Lviv con le sue cento cupole dorate delle chiese. Prima
della salita sul castello ci sono due ragazzi con due aquile enormi,pronti ad
assalire i turisti per una foto con le aquile in mano,occhio a non farvi
fregare,chiedete sempre prima il prezzo.
Ho
fatto un giro nella bellissima Università di Lviv con all'entrate delle colonne
gotiche imponenti,mi si avvicina una coppia per chiedermi un'informazione e gli
rispondo che non sono di Lviv. Poi sono stato a visitare l'antica Cattedrale di
San Giorgio su una collina dietro al parco di Ivan Franko ha attirato la mia
attenzione l'icona tridimensionale di Cristo.Se osservata da un lato si scorge
il volto del Redentore,mentre cambiando prospettiva appare l'immagine della
Sacra Sindone.
Sono
stato fortunato perchè fuori dalla chiesa c'è giusto un tram il n.2 che mi
porta fuori città, per poi cambiare con l'autobus n.38 per arrivare alla
lavanderia.Le indicazioni dell'autista sono precise infatti sul bus 38 scorgo la
lavanderia e ci arrivo con solo 4 uah.
Anche
qui sono l'unico straniero,spiaccicato contro la porta d'entrata.Ho pagato
gettando i soldi sul cruscotto e ho atteso il mio turno,dopo l'autista mi ha
fatto arrivare il resto tramite catena umana,uguale nei jeepney nelle Filippine.
A ogni fermata tutti mi chiedono gentilmente permesso o se anch'io dovessi
scendere e io semplicemente non gli rispondo,ma salivo e rientravo subito
dopo,ormai non volevo fargli intendere che non li capissi.Qui su ogni autobus si
paga 2uah.
Alla
lavanderia mi viene incontro una ragazza giovane parlando in ucraino,avevo
intuito che dovessi aspettare,poi un signore sulla sessantina in attesa ha
voluto che parlassi con lui in inglese,gli ho risposto:''veramente è lei che
sta parlando'',così faccio segno alla ragazza di parlare direttamente con
l'anziano che mi traduce che devo attendere altri 5 minuti.Ok.
Incredibile
per dirmi solo questo c'è voluto la traduzione di un signore della terza età,mentre
la ragazza giovane non aveva neanche capito che già gli avevo detto di sì che
non c'era problema e che potevo aspettare tranquillamente.Anzi stamattina
un'altra signora mi aveva chiesto se li volessi lavati e asciugati in inglese''wash
& dry''.
Eh
per forza che cazzo me li vuoi dare bagnati.Sono troppo forti.
Ho
incontrato in un supermercato,qui sperduti nei casermoni della periferia,un
italiano che parlava con la moglie e la figlia ucraina.Loro ogni hanno
trascorrono il Natale dai suoceri. Mi ha domandato se alloggiavo qui vicino, era
sorpreso di vedermi,perchè nessuno si spinge mai fuori dal centro.
Ora
per concludere il mio tour in bellezza di Lviv è dal barbiere.
Il
barbiere è fondamentale in qualsiasi viaggio,entri al 100% nella loro
atmosfera,entri a far parte della città,della loro cultura. Non ne ho visto uno
in due giorni ,quindi chiedo a un poliziotto:''de je perukarnja tut bilya''(dov'e
un parucchiere qui vicino?) e mi indirizza proprio qui a due passi,esito a
crederlo,infatti al numero 29 c'è una sartoria,chiedo a una ragazza che spunta
proprio in quel momento dal cortile e mi conferma che è all'interno.
Lviv
è famosa per i suoi palazzi barocchi costruiti dai re polacchi,infatti è
uguale a una città polacca e dai suoi bellissimi cortili interni.
Sorpresa,
invece del barbiere trovo due donne che tagliano i capelli agli uomini,siamo in
quattro in tutto,c'è la tv accesa e un albero bianco di Natale.
Appena
mi accomodo sulla poltrona gli dico secco:''stryhty tilky tut''(me li tagli solo
qui)facendogli segno ai lati e dietro e il dialogo continua in ucraino.Lei aveva
chiesto all'amica di quale nazionalità fossi,gli ho risposto immeditamente a
brucia pelo:''Italia'' e lei complimentandomi mi ha domandato se parlavo
ucraino.Intanto che mi tagliava i capelli,ogni tanto il suo sguardo andava alla
loro telenovela favorita(turca). E' stato uno dei tagli migliori che ho avuto in
tutto quest'anno,almeno adesso sono a scalare.Prima avevo notato quanto avesse
pagato il cliente precedente(35uah)così senza dire niente alla fine gli ho dato
40uah facendo gli auguri di buon anno:''z novym rokom'',loro molto contente mi
hanno ringraziato e salutato affettuosamente.
All'uscita
me la ridevo come un pazzo,ero troppo contento ed euforico,per la mia
comunicazione,ero pieno di gioia tra la folla.
Se
prima mi scambiavano per uno di loro,ora che ho il taglio ucraino sono apposto.
Dopo
vado a mangiare vegetariano al ristorante giapponese,all'entrata c'è una
bellissima ragazza ucraina che attende i clienti in kimono.
Prima
di uscire dall'hotel avevo fatto notare a una ragazza nuova alla reception in
inglese che avevo fulminato la lampadina in bagno,all'inizio lei non capisce,poi
si scusa perchè c'era troppo rumore e mi conferma che la lampadina ''doesn't
work''. Ah buono questa davvero capisce allora.Esco e gli lascio la
chiave.Naturalmente quando rientro penso sia tutto apposto,invece non hanno
fatto niente.Sono sceso nella hall e con l'altra ragazza in ucraino gli rispiego
il fatto e dopo un minuto fa salire il tecnico,di cui gli ho fatto luce con la
mia torcia,lui tutto contento mi ha ringraziato.
A
questo punto sono pronto per uscire e proprio qui di fianco c'è una famosa
discoteca ''Millenium''100uah,con sorpresa noto che c'è un palco,suonano musica
da discoteca commerciale dal vivo con tre chitarre,una batterista,uno alla
tastiera e la cantante in costume che intona canzoni di jennifer lopez ecc.
ecc.Molto ,molto brava sembra di ascoltare il cd ,è formidabile,rimango stupito
dalla bravura di tutta la band e dalle due ballerine.
Al
bar di sopra sulla balconata sento tre italiani giovani parlare tra di loro.Lo
immaginavo perchè questa discoteca è menzionata anche nei siti di divertimento
italiani.Saranno gli unici italiani che incontro,dormono in centro per 70 euro!
Alle
1.50 prendo il taxi per 40uah,quindi i 70 per andare alla lavanderia sono stati
onesti, perchè sono curioso di andare a vedere il Picasso una discoteca
dall'atmosfera più intrigante di Lviv è situata all'interno di un ex teatro.
Prima
di entrare si deve fare il biglietto alla porta accanto,entri e ti trovi uno
sportello piccolissimo chiuso da un pannello di plastica,per comprare il
biglietto ti devi abbassare e passargli i soldi dalla fessura 50uah.C'è gente
giusta con un'età più grande,fa da ristorante e non ci sono tamarri e
ubriaconi.
E'
proprio un teatro,bellissima.Ero sopra in galleria son salite due donne mi han
chiesto quale fosse il loro tavolo in ucraino,incredibile mi han scambiato per
il buttafuori.
Il
dj dall'alto della galleria opposta suona una canzone forro'(musica
brasiliana).Qui non si può fumare ,mentre al millenium sì.
Che
storia sotto pensavo ci fosse il bagno,invece c'è un pub con i mattoni a vista
tipo cantina,mentre l'altra scala a fianco scende in una sala con i divanetti
con luce molto soffusa,mentre tutta la discoteca è illuminata di rosso.
Sono
andato al bancone ho chiesto alla barista di farmi un cocktail analcolico:''ya
ne pyu alcool''(non bevo)si è messa a ridere e mi ha detto che in Ucraina non
esiste gente che non beve e che avevo sbagliato paese e che dovevo andare in
India.''Brava,hai ragione.''
Alle
3.50 torno al metro club,stasera è aperta la sala rock,ma alle 4 chiude. Non
faccio neanche in tempo a fare due salti. Che peccato,mi sarei divertito
volentieri.
Torno
in sala principale e dopo un po' delle ragazze si azzuffano in una rissa
inaspettata,senza tirarsi i capelli ,ma botte da orbi come si deve con calci e
pugni,proprio dietro di me.
Sabato
29 Dicembre 2012
Ore
8.33 finalmente si vede l'alba dietro le cupole di tre chiese allineate sulla
mia destra.I suoi primi raggi di sole illuminano le case sulla collina sulla mia
sinistra,per poi penetrare dalla finestra riflettendosi sul muro e sul tavolino
della camera.
Prima
di partire per Bryuhovichi,il paesino dove si terrà il ritiro di yoga,scendo a
fare colazione in albergo. I camerieri sono diversi da ieri e anche la prima
ragazza che mi porge il menù alla mia richiesta di mangiare questo e quello mi
dice che non si può.Gli devo spiegare ancora tutto da capo,poi chiama la sua
amica e tutto si risolve ,solo perchè non ho il buono colazione,ma pago
semplicemente.
A
mezzogiorno lascio la camera e sono pronto per il vero obbiettivo del viaggio e
come al solito c'è un imprevisto perchè il bus n.22 che doveva portarmi su a
nord a Bryuhovichi non c'è più,infatti su google map mi segna il n.8,ma anche
questo lo hanno cambiato.Dopo 800mt a piedi arrivo alla fermata,almeno questa è
sicura,tutti i pullman che vanno a nord passano da qua,ma inizio a preoccuparmi
e domando ai passeggeri in attesa dei loro bus,se il n.22 va a Bryuhovichi e se
passa di qui,tutti mi confermano che prima o poi passa anche il mio.Vedo
arrivare quattro ragazzine,vado direttanmente da loro,senza neanche più
guardare la strada in caso arrivasse il mio bus. Neanche loro parlano
inglese,per scherzo gli chiedo:''ma al giorno d'oggi neanche a scuola ve lo
insegnano'',loro onestamente mi confermano che a scuola c'è come materia
scolastica,ma loro non si applicano,come me del resto.La scuola quando si è
troppo giovani non conta,pensi solo a divertirti.
Si
mobilitano di colpo e mi avvisano che è stato cambiato con il bus n. 104,che
tra l'altro è già qui sul ciglio della strada,mi invitano a salire,di fare
presto prima che parta,ok salgo mi rivolgo all'autista,risposta positiva,insisto
chiedendo se passa anche dal residence Perlyna Lovlola,visto che dalla mappa si
trova più a nord ancora della città. Neanche il tempo di dirlo che di fronte a
me con il bus stracarico di gente due ragazze mi salutano:''HARIBOL''. Wow che
fortuna ho incontrato proprio due devote che arrivano da Kiev e vanno anche loro
in ritiro. Poi proprio una di loro mentre un' anziana che ramazza il residence
attacca bottone con me gli dice che noi ci capiamo con il Sanscrito.
29
Dicembre - 2 gennaio 2013
Viaggio
spirituale.
Il residence è situato in un fitto bosco,tutti i sentieri sono ghiacciati e si pattina tranquillamente invece di camminare,ci si diverte.
Trascorro
cinque giorni di sole e alla notte tra gli alberi si possono ammirare le
infinite stelle,proprio sopra il mio capo c'è l'orsa maggiore si vedono così
bene tutte le costellazioni,qui non c'è inquinamento luminoso con una
bellissima luna piena.
Alla
fine del ritiro decido di rimanere una notte in più. Sono invitato a casa di un
devoto per cena a Lviv,ovviamente hanno usanze sulla filosofia indiana,prima di
mangiare si offre il cibo a Dio,ma la ragazza che era con me sul bus gli chiede
lo stesso di dare il buon appettito in ucraino,è proprio un'usanza tipica ;mai
gettarsi sul cibo prima che non sia stato detto ''smachnoho''(buon appettito).
Avevo
avvisato alla ragazza giovane della reception di lasciarmi la porta aperta perchè
non so a che ora potessi tornare,mi ha detto di non preoccuparmi che mi avrebbe
aspettato fino a mezanotte,poi mi ha dato il numero di cellulare in caso mi
perdessi.Quando sono rientrato alle 10.30 era tutta preoccupata dicendomi che si
era dimenticata di chiedermi anche il mio numero perchè era già da un po' che
voleva chiamarmi per sapere se stessi bene.Oh che carina.
Giovedi
3 Gennaio 2013
Ore 6.40 partenza al buio,stanotte ha nevicato,cammino sulla neve fresca,preferisco arrivare al passaggio a livello, qui non ci sono fermate regolari,basta un cenno e l'autista ti carica,ma almeno lì c'è un po' di luce così posso riconoscere il mio bus,ora dovrò prendere il bus n.8 per poi cambiare al capolinea con il n. 31.
Arriva
il bus 22 ormai non mi fido piu' mi informo dall'autista se va a Lviv e mi
conferma che questo fa solo una rotta locale. Per quello non c'era più a Lviv.
Proprio
dietro c'è il mio bus,aspetto ,ma lo sportello si apre a mano,quindio
salgo,dopo un cenno dell'autista.
Ha
tutti i vetri appannati ed è già stracarico di pendolari che vanno a lavoro a
Lviv.
Al
capolinea andate avanti 50 mt c'è la fermata del bus n.31 che vi porterà
direttamente alla Stazione ferroviaria.Proprio dietro all'hotel Lviv dove avevo
alloggiato.
Arrivo
alla stazione con un bel sole,ma è completamente invasa da passeggeri,è
stracolma.
Solo
la cassa 2 fa i biglietti internazionali e parla in inglese,anche se non
capiscono una beata fava.C'è stato un misunderstanding,volevo un biglietto solo
per attraversare il confine con la prima città ungherese Zahony,ma è
impossibile farlo,perchè appunto non capisce,solo per Budapest 319uah,io non
voglio il biglietto per Budapest,ma la bigliettaia mi aveva già preparato un
biglietto dalla prima città ucraina Chop fino a Budapest,quindi gli ho
implorato che non mi serviva,lei ha risposto:''Ah Santa Barbara'' e anch'io gli
ho risposto ''no Santa Barbara lo devo dire io è due ore che vorrei un
biglietto da qui al confine''. Ha chiuso il microfono.
Quindi
mi sono fatto fare Lviv-Chop per soli 27uah poi arrivato al confine vedrò di
comprare un altro biglietto per Zahony,pensavo di portarmi avanti,ma non ho
fatto i calcoli con la realtà. All'inizio mi aveva chiesto 35uah e non ci
credevo,troppo poco,non è che un elektrychka poi si vede che si è incazzata e
mi ha dato quello di classe inferiore.
Ma
il treno è realmente un espresso che arriva da Kiev con le cuccette.
Non
aspettatevi la linea gialla di cortesia,qui ti stanno tutti attorno alla
cassa,se non ti sorpassano pure,una signora ucraina che lavora a Cracovia parla
un inglese fluido, mi si affianca,anzi mi si attacca e inizia a parlare
gentilmente,le solite mille domande,ma con un sorriso gioviale,poi quando ha
capito che la gente mormorava per l'attesa,iniziando a rompere i coglioni,anche
giustamente,ma non è colpa mia se la bigliettaia ha sbagliato,quando gli ho
rivolto una spiegazione non mi ha più cagato.
Se
non sei preparato è un attimo perdere le staffe meno male che vengo da cinque
giorni di yoga.
Anche
se ti devi comportare come loro,bisogna entrare in tutto per tutto nel loro modo
di vivere,per esempio:non devi fare la fila.
Nella
immensa sala c'è un cambio regolare 10,52,quando chiude ti indirizza in un
altro poco più avanti sempre dentro la stazione chiuso in un gabbiotto di legno
con una fessura solo per i soldi ,ti devi abbassare per vedere dentro,c'è un
signore che ritira gli euro e un altro in piedi con la mazzetta di soldi tutto
rigorosamente in nero,sotto gli occhi di tutti,senza ricevuta.20€=210uah
Oggi
mi viene da dire cento volte più ospitale la Polonia.
Un'esperienza
da non perdere in qualsiasi paese dell'Unione Sovietica è un viaggio notturno
sui treni locali,dove è facile fare amicizia con i vicini.L'atmosfera è
conviviale.Tutti offrono da mangiare e da bere e si raccontano la propria
vita.In queste feste improvvisate gli stranieri sono al centro
dell'attenzione(preparatevi alle domande più strane),peccato che sono le 8.54,
Si parte dal binario 2 con arrivo alle 14.20 a Chop.
Prima
di salire sul treno il controllore,un'altra donna,ti ritira il biglietto,sono in
un vagone letto peccato che il più della gente è scesa, c'e solo qualcuno che
va ancora avanti che si sta alzando piano piano e inizia a prepararsi per
cominciare a scender alle prossime fermate.Hanno trascorso tutta la notte sul
treno.
Ci
sono 4 letti più due laterali con coperte,cuscini e un tavolo al centro.C'è un
servizio tè,basta domandarlo al controllore che dal bollitore all'entrata ti
serve l'acqua calda con la bustina,se vuoi solo l'acqua calda puoi versartela
direttamente dal bollitore in corridoio.
Sono
rimasto molto sorpreso invece dalla simpatia,cordialità,gentilezza degli
anziani che son sempre a ramazzare con cura,ma si fermano volentieri a
chiaccherare,mentre i signori di mezza età non sorridonono mai ,sono
bruti,oscuri e i ragazzi si fanno i cazzi loro.
Paradossalmente
il contrario di quello che pensavo io all'inizio,mi aspettavo dalla vecchia
generazione un certo distacco ,visto la loro ferrea disciplina sovietica e i
giovani più aperti,invece i vecchi sono più calorosi e accoglienti,i signori
non sorridono e non scherzano mai,sembrano delle statue,stanchi di vivere come
se il mondo li sopprimesse tutto sulle loro spalle,per carità la povertà c'è
anche nelle Filippine e non solo,ma sono felici...sarà il freddo.
Intanto
il treno cavalca i carpazi,infatti è nuvoloso.
Arrivo
a Chop alle 14.24,oh quattro minuti di ritardo è la prima volta.
Mi
rammarico di non essere andato sull'altro confine ucraino a Berehove,attraversare
Astei per poi entrare in Ungheria e visitare la città rurale ,molto
caratteristica di Csaroda...va bè sarà per il prossimo viaggio.
Fate
attenzione quando appoggiate il primo piede sulla banchina dai gradini del treno
perchè è completamente ghiacciata,ma vi inganna perchè è
trasparente,completamente un'unica lastra di ghiaccio.Anche la gente qui pattina
,invece di camminare,se hai fretta è il modo migliore per non scivolare.
La
gente del posto conosce gli orari dei treni provenienti dall'Ungheria quindi
quando arrivo non incontro i rompi coglioni che ti assillano con le loro
richieste.
Sono
riuscito senza problemi ad acquistare il biglietto per Zahony ,la prima
cittadina di frontiera in Ungheria per 38uah,contro i 27uah da Lviv-Chop che
sono 271 km contro i soli 5km per Zahony,è un furto,ma è il costo regolare del
passaggio della frontiera.
Partirà
alle 17.25. Riesco anche a capire che alle 17 ora locale mi devo fare trovare
davanti alla dogana per i consueti controlli.Ora è totalmente chiusa.Me lo
spiega anche gentilmente una coppia russa o di Kiev in un inglese perfetto,meno
male perchè sono gli unici a comprare un biglietto in tutta la stazione.La
dogana apre solo in coincidenza dei passaggi dei treni.
Ho
tempo per rifocillare un po'.
Esco
dalla stazione immersa in una tranquillità piacevole,l'Oa3ue è un bel bar cafè
ed è l'unico che ha la terra distesa per non scivolare,perchè in tutta Chop si
pattina.
E'
il posto migliore per un ristoro o una birra in attesa del proprio treno.E' la
prima volta che riesco a ordinare una zuppa vegetariana con formaggio
fuso,patate,cipolla in una salsa al pomodoro.Buona,finalmente! Dalle casse suona
una canzone di Nek in versione discoteca in russo con il ritornello in
italiano,non avevo dubbi perchè dallo schermo della tv si leggeva chiaramente
il nome Nek e non in cirillico.
Ora
che sono prossimo a lasciare l'Ucraina mi dispiace un po' perchè mi piacerebbe
visitarla di più,ma un po' sono sollevato perchè è molto difficile comunicare
e specialmente capirsi,dopo un po' ti fuma il cervello a causa del cirillico
anche se non è semplice passare in due lingue completamente differenti e anche
se in Ucraina la gente non sa l'inglese,mi veniva facile parlare in
ucraino,mentre la pronuncia delll'ungherese è troppo difficile,ma bene o male
in Ungheria qualcuno anche se l'inglese non lo parla riesce un po' a capirlo.
Sono
andato in bagno e ho notato che come a Lviv e in tutte le città che ho visitato
in Ucraina,anche in casa del devoto,hanno un gigantesco pulsante per accendere
le luci a 80cm da terra,troppo basso,non sono abituato e non lo trovo mai.
Anche
qui c'è lo stesso sistema di Uzhhorod c'è un filtro con l'erba che separa la
tazza del tè. Anche qui è passata la legge che non si può più fumare nei
locali,esattamente dal 16 rpyahr 2012 ovviamente non è una a ,ma sembra una o
con le gambette e la r è rovesciata,questo è il cirillico!
Ho
già messo da parte la L.P. dell'Ucraina per far spazio nella mia tasca della
giacca a vento la guida dell'Ungheria,ma dopo varcato il confine non so ancora
dove andare,ho un dubbio,non so se andare direttamente a Budapest o fermarmi per
andare sul lago Tisza o a Eger.
Esco
alle 16.07 che nevica ed è già tutto bianco per terra ,presumo da un po',anche
qui delle ragazzine giocano a palla di neve. Una è anche scivolata col culo per
terra ,tra le risate delle amiche.
Qui
non ci sono i change e cambio dagli uomini fuori dalla stazione 400uah in 40 €
e 10€ in 2800 fiorini ungheresi.
Il
bagno della stazione è pulito,ma hanno una particolarità molto casuale,è una
tazza completamente cementata fino all'orlo,escono giusto i bordi del
cesso,praticamente sembra una turca rialzata con questo mega gradino,mentre in
Ungheria sono come in Germania,il buco è infondo tutto spostato in
avanti,ritrovandoti un piano alto al centro,dai che schifo,ti rimane tutto sopra
a filo cosce.
Infatti
prima delle cinque eccoli qua i rompi coglioni pronti ad assalire i passeggeri
''ungheresi'',compreso il tipo che mi ha fatto il cambio in nero,aveva una
mazzetta di dollari americani,euro,fiorini e grivna ovviamente.Si sono disposti
in fila...taxi...change...elemosina...Hanno questo vocione rauco da paura.
Ho
cambiato altri 10€ in fiorni davanti alla porta della dogana apposta per
vedere che effetto gli faceva ,invece è tranquillissimo concludiamo l'affare
sotto agli occhi dei doganieri.
Ora
che sono tranquillo ti fai anche due risate.Alla fine il tizio del cambio è
l'unico che ha fatto affari.
Ho
attraversato la dogana ucraina con il solito controllo bagaglio,il poliziotto mi
ha interrogato se avessi droga,alcool ,sigarette,ha capito all'istante che sono
tranquillo ho anche schezato:''ya na pyu alcool,no drugs,ya vegetarianets''mi ha
improvvisamente lasciato andare ,solo questione di routine. Mi salva anche il
nome Ivan,tutti mi han chiesto come mai un italiano ha un nome russo e io per
scherzare ho sempre risposto perchè mio padre è comunista,che poi è la verità.
Ore
17.30 ora locale in Ucraina infatti è già scuro,il treno per Zahony parte in
consueto orario,quando attraverseremo quella linea immaginaria del confine si
tornerà al nostro orario,di cui mi aveva sorpreso all'andata,ora 4.30 buio
pesto.
Adesso
in base ai treni sceglierò la mia prossima destinazione.
Questo
è solo un arrivederci Ucraina,probabilmente il prossimo autunno andrò in
Crimea per un ritiro da Settembre-Ottobre o prima ad aprile ancora a Lviv.
La
temperatura alla stazione di Zahony segna +1'.
Guardo
velocemente il tabellone delle partenze ci sono due treni che partono per
Budapest,uno alle 17.03,lento e un altro 17.30,più veloce.
Acquisto
il biglietto per Budapest 5160ft delle 17.03,con arrivo alle 23.05.
Visto
che il 6 Gennaio il mattino presto devo partire per l'Italia mi sembra la scelta
giusta per un finale tranquillo,giusto perchè è inverno o se no un giro al
lago me lo sarei fatto volentieri.
''Purtroppo
o per fortuna'' come cantava Giorgio Gaber un treno stile europeo con le
poltroncine larghe e soffici,ma non caldo in tutti i sensi come quelli
ucraini,per esempio i vetri dei treni ucraini erano sigillati con il
feltro,mentre qui,come i nostri, c'è un rumore forte di sferragliare e un sacco
di spifferi.Ovviamente a parte il calore umano che si sente enormemente la
mancanza.
Ho
fatto anche il cambio del dizionario,devo ringraziare tantissimo quello ucraino
di cui mi è stato molto utile,ma la prossima volta porto quello russo perchè
mi conviene di più imparare il russo,invece che l'ucraino,con tutto rispetto il
russo è più internazionale,mentre l'ucraino è giusto per i Carpazi e per la
patriota città di Lviv.
Attualmente
da quello ucraino si passa all'ungherese anche se penso mi servirà a poco,posso
parlare benissimo in inglese senza problemi,addirittura già so che mi
avventurerò parlandolo un po',ma per comodità mi sa che in questi due giorni
lo lascerò in camera,perchè ho la testa troppo piena.Basta, un po' di relax
mentale ci vuole.
Invece
il passaporto d'ora in avanti non mi servirà più,dopo il timbro filippino ,si
è aggiunto questo ucraino alla lista,che mi gasano molto. Da quando sono
rientrato dalle Filippine nel novembre 2006,dopo la scadenza del vechio
passaporto non l'avevo più rinnovato,ma da quando ho il nuovo passaporto
elettronico dal giugno 2011 non ho resistito più a non viaggiare. Per me
tenerlo nel cassetto,solo per ritornare nelle Filippine mi sembrava una
punizione, è come se sprigionasse una forza d'attrazione ad usarlo...mi
chiama...partiamo!
Non
so come ho fatto in tutti questi anni a quasi dimenticarmi la bellezza e la
straordinarietà del viaggio con tutte le sue innumerevoli emozioni che non
finiscono mai km dopo km.
Mi
dispiace un po' perchè persino questo viaggio sta giungendo al termine,poichè
per me stare due giorni in una capitale vuol dire solo rimanere in attesa per il
volo di ritorno.
E'
la prima volta che unisco due nazioni in un unico viaggio(va be' a parte Praga e
un giorno solo a Vienna)è un'esperienza che ti arrichisce ulteriormente,potendo
confrontare i due Stati in modo diretto,istantaneo,anche se finora non ho avuto
molti contatti con gli ungheresi,visto che me la sono sparata a razzo.
Devo
ammettere che nei locali la gente è cordiale solo se condividi con loro una
birra,si esprimono e si aprono con te solo seduti su un tavolo o sul bancone con
litri di birra o vodka.Non è un bel segnale.A Lviv mi è capitato di sedermi al
bancone e due ragazzi hanno iniziato ad attaccare bottone ,dopo che ho ordinato
un succo di frutta,il tipo mi ha chiesto se volessi un'aggiunta d'alcool,al mio
rifiuto non mi ha rivolto più la parola. Questo vuol dire che si fingono tuoi
amici solo per riuscire a scroccarti da bere.
E'
la prima volta che mi capita,prima quando bevevo non ci avevo mai fatto caso,non
c'è più una relazione genuina,ognuno pensa solo al proprio interesse.
Intanto
solo ora mi accorgo che sto viaggiando dall'alba in treno,ma l'odiata Chop
questa volta ha avuto una funzione rigenerante con un caldo pasto e un'ottima
sosta senza stress,molto più piacevole dell'andata.L'esperienza avuta ha
servito a qualcosa,il tempo mi sta volando così velocemente grazie alla lettura
della L.P.di Budapest,quasi mai letta finora,in cerca di un pernottamento
economico,come tornare in aeroporto alle 5 del mattino,imparare la lingua,saper
ordinare piatti vegetariani e infine dove poter andare a divertirmi.
Contando
che arriverò dopo le 11pm essendo partito da Lviv alle 9am mi sto sparando
tutta la giornata in treno,certo che questo treno ungherese,sì ok comodo stile
europeo,ma ognuno si fa i cazzi suoi,c'è il classico silenzio nei treni del
nord Italia,mentre in quelli ucraini c'è vita!
Appena
adesso un tipo grosso in un ungherese velocissimo,mi ha chiesto se potevo
prestargli il telefonino per una chiamata,gli ho risposto spontanemente:''nie
rozumiem''(non capisco in polacco),ha capito che sono polacco e mi chiede se
puo' parlare tedesco e io dopo gli ho semplicemente risposto ''low
battery'' e se n'è andato.
A
quest'ora iniziano a uscire i tipi loschi,meno male che sono un
poliglotta,ovviamente non capisco neanche il tedesco,ma avevo già capito
immediatamente all'inizio con la parola ''telefon'' in ungherese. Non è la
prima volta che mi capita questo tipo di approccio dei furbetti,ma non ho mai
accettato,però so che poi da lì inizia una serie di richieste chiamiamole ''sgradite''.
In questo caso è giusto subito imparare :''menjen el!''(Vattene!).
E'
valido anche per le giiovani fanciulle carine che ti approcciano per offrirgli
da bere e poi scopri che il costo di quei drink è esorbitante,così c'è
scritto nella guida,ma lo posso confermare perchè la prima volta che siamo
stati a Budapest tanti anni fa,forse nel 99-boh non mi ricordo bene-eravamo un
bel gruppo di amici,ma una sera solo con un mio amico,siamo andati in un locale
notturno,mi ricordo che era già notte fonda,gli altri erano già andati a
dormire,abbiam preso un taxi e ci ha portato sulle colline di Buda e alla fine
siamo finiti a fare a botte con la vecchia del locale che ci prendeva a
ombrellate,di colpo il mio amico si è azzuffato col buttafuori,cacciandoci dal
locale senza pagare la somma da loro richiesta.In tutto in neanche 20 minuti,bevemmo
due birre solo noi,senza ragazze,ci accorgemmo che era vuoto e siamo subito
usciti.Il bello che ci eravamo già messi d'accordo col gestore prima di entrare
del costo d'entrata e della bevuta,ma a tutti i costi volevano spillarci più
soldi,ovviamente noi mica ci siamo tirati indietro. Per fortuna non è successo
niente di grave ,è volato solo qualche pugno parato e ci ha cacciato,ma noi
quello volevamo fare, andarcene.Quello che più mi ''colpito'' in tutti i sensi
è stato l'ombrello della vecchia,sta puttana.Ora non mi ricordo neanche che
periodo era,forse Pasqua.
Arrivo
23.05 puntuale come un orologio svizzero,alla stazione di Nyugati di Budapest.
Mi
reco al vicino aventura hostel,una camerata con 8 letti a 17 euro,ma siamo
matti!Non ci penso su due volte e glielo dico anche in faccia e non siamo
neppure in centro.
Lui
tutto figo con la birra in mano,la tipa che leggeva seduta all'entrata e
poi...super caro.
Neanche
il tempo di andarmene che al primo incrocio ,vaci ut,incontro un gruppo
italiano,due ragazzi e tre ragazze di rimini giovanissimi.Gli ho chiesto dove
alloggiavano e velocemente la tipa molto carina ha chiamato in hotel,ma loro
hanno affittato un piccolo appartamento,ed hanno comunicato in italiano,mi sono
cadute le braccia,quanto mi manca l'Ucraina.
Mi
fermo a mangiare un piatto di falafel dal turco in via terez krt come se non
bastasse alla cassa un ragazzo ha chiesto un'informazione''where is the mix
disco?'',non gli ho detto niente ,ma si sentiva e vedeva che era italiano. Non
ci posso credere nel giro di mezz'ora ho solo incontrato italiani. Alla cassa mi
stavo dimenticando che non ho tanti soldi ungheresi meno male che avevo cambiato
gli altri 10€ a Chop,davanti alla dogana,mi sono bastati giusto al pelo.
Esco
e un'altra coppia italiana,no...
Citofono
a tutti gli ostelli che incontro,ma sono tutti occupati. Arrivo all'una mezza di
notte davanti all'Unity hostel e finalmente trovo posto per 2400ft. a notte in
un dormitorio da 8 letti,anche se per ora sono da solo,la tipa ,me lo conferma
un po' dispiaciuta,invece io sono contento.Addirittura in centro alla vita
notturna in Kiraly ut. vicino alla zona di Nagymezo ut.famosa per i suoi pub e
discoteche,ma non è che c'è sta gran vita qui.
Almeno
i tram viaggiano tutta la notte,non capisco perchè a Milano siamo ancora così
indietro,non gli manca niente rispetto a Budapest,ma si vede che le lobby dei
tassisti resiste.
Qui
in centro sono tutti giovani ragazzi,c'è un po' di gente più grande al Piaf,l'ultimo
locale a chiudere a Budapest,alle sette del mattino.
Si
fuma ancora dentro,domattina mi sentirò la puzza sui vestiti,ci abbiam fatto
caso una volta a Zaragoza,in camera al mattino dopo si sentiva in un modo
evidentissimo.
Tutto
questo parlare inglese mi dà quasi noia è incredibile arrivare da uno Stato
dove perfino la scrittura cambia e ritrovarsi in un disco pub ungherese,dove di
ungherese non c'è nessuno,a parte due al bancone che continueranno a bere fino
al mattino,sì ma niente a che vedere di come si alcolizzano a Lviv,qui almeno
riescono ancora a parlare e a rimanere in piedi,a Lviv sarà la vodka che li
stronca,mi ricordo una ragazza all'uscita della discoteca pr sbaglio ha
abbracciato un passante pensando fosse il suo ragazzo,impegnato a chiamare un
taxi e noi dietro che ridevamo come i pazzi,alla fine l'ha dovuta prendere in
braccio per caricarla su.
Sono
seduto al bancone con la mia spremuta e l'ungherese ubriaco mi domanda cosa
scrivo,gli rispondo per un sito italiano,bronciato mi ha risposto male pensando
fossi un ungherese e mi ha invitato ad andarmene,naturalmente io sorrido e
rimango,quando capisce dopo un po' si scusa dicendomi che posso
rimanere,ovviamente io gli dico di non preoccuparsi,per me non è successo
niente,ma ne approfitto per andare a vedere la sala disco al piano di
sotto,molto piccolina con un bar e gli ultimi superstiti che danzano su note
commerciali.Tutti stranieri.
Troppo
difficile l'ungherese non riesco a ricordarmelo,poi tutti parlano inglese,anche
quando incrocio la gente del posto mi viene in automatico parlare anglossassone.
Basta
ho deciso ,non mi piace Budapest,almeno qui in centro è finta.Cento volte
meglio Poznan.
Meno
male che sono solo di passaggio,ormai finale,ma ricordo anche la prima volta che
siamo venuti mi aveva deluso.
L'ungheria
è ottima solo per le terme.
Questi
finti locali inglesi mi stanno sui cogliioni. Per strada due tedeschi mi
chiedono se so dov'e' il king hotel,ma non sono tanto ubriachi eppure non si
ricordano più la via.
Mi
sto già pentendo di non essermi fermato prima,nel bel mezzo dell'Ungheria.
Venerdi
4 Gennaio 2013
Ore
8.50 ottima colazione in ostello,free internet ed ho continuato il mio
pernottamento fino alla partenza,cioè il 6 alle 6.
La
L.P. scrive che c'è un treno da Nyugati station,ma l'hanno rimosso sei mesi
fa,quindi andrò all'aeroporto con il metro blu fino al capolinea
Kobanya-kispest e poi l'autobus n.200.
Il
cambio al change è 287ft per 1€,quindi tutto sommato al confine ucraino per
280 non è stato poi così male,anzi...
Vado
in centro e noto che un romano sponsorizza il bus seesighting di
Budapest,dai un italiano! A passeggio si sentono solo loro,ragazzi,famiglie
intere,coppie ,tutti italiani.Persino nei negozi di souvenir le commesse parlano
italiano.
Il
mio unico obbiettivo è la posta per comprare i francobolli al padre del mio
amico appasionato di filateca.Ho creato una fila lunghissima,perchè la signora
in posta non parlava inglese e senza dizionario(lasciato in camera) sono perso,
per fortuna mi aiuta una ragazza giovane e traduce tutto riuscendo a darmi tutti
i francobolli che ha nel cassetto,ma mi informa che a Ecseri street è più
aggiornata sui francobolli da collezione.
Alle
tre del pomeriggio sono finalmente al Govinda un ristorante vegetariano puro e
finalmente posso mangiare anche dolci e fetta di torta senza uova.
Ho
notato che ci sono molti massaggi thai,incredibile i cinesi sono arrivati tardi
qui,si son fatti soffiare il posto.
Stavo
fotografando i classici ponti di Budapest che perfino il telefonino si è
rifiutato di fotografarli,andando in stand-by(fa così quando ha la batteria
scarica).
Una
cosa positiva di Budapest che le vie sono segnate con i numeri dal piu' basso al
piu' alto in base alla direzione,per es:1-13.
Non
voglio passare un'altra serata finta,in mezzo agli stranieri, mi informo dalla
ragazza dell'ostello dove posso andare a ballare un po' di rock,guarda sul suo
pc e mi indirizza in un concerto hard rock-heavy metal al Durer Kert in via
ajtosi durer a est di Budapest di fronte al parco,non è neanche difficile
raggiungerlo mi basta andare tutto ad est direttamente dalla mia via Kiraly ut.
e dopo cinque minuti mi trovo a passeggiare da solo in una calma assoluta.
Ci
sono delle bellissime ville antiche,lussuosissime,ma la più bella in assoluto
è l'ambasciata indonesiana,una meraviglia architettonica illuminata
eccellentemente,sono rimasto a bocca aperta,un bellissimo palazzo
antico,favolosa.Di fianco c'è l'ambasciata cinese,molto carina anche lei ,ma
non c'è confronto dopo aver visto quella indonesiana.Veramente uno spettacolo
dell'architettura.
Un
tabellone segna 8 gradi,che lusso!
Entro
al Durer Kert per 1000ft è un'università allestita per ospitare i concerti con
il palco per i musicisti,c'è una sala per un dj rock,i lunghi corridoi con le
aule trasformate in guardaroba,una sala heavy-metal con band dal vivo che
ruotano ,un'altra sala principale con band rock,con una ragazza tutta vestita in
pelle nera della band che gioca con il fuoco,un ottimo spettacolo, il
bar,nell'altra ala della scuola c'è un bella sala con tappetti e divanetti con
i tavolini e un'altra per svagarsi con il calcietto balilla e flipper.
Naturalmente
un cortile esterno che collega le due sale,ma contrariamente all' Italia non ho
visto nessuno con un cannone.Sembra un centro sociale,sono tutti punk e
rockettari,con i capelli lunghi che ballano facendo sì con la testa a ritmo di
musica e non manca il pogo in pista,ma finalmente ungheresi.Sono l'unico
straniero,ma non ci fa caso nessuno.Meglio e mi diverto.
Sabato
5 Gennaio 2013
Oggi
mi sono alzato giusto per far colazione, poi mi sono sdraiato per un po'.
In
camera ho una ragazza ammalata e due ragazzi che ho visto solo dormire e
ripartire il giorno dopo,mentre oggi ho fatto due chiacchere con un bulgaro che
ha dormito sopra di me,pronto a ripartire anche lui.La ragazza mi domanda di
dove sono,mi fa piacere che non se n'è accorta del mio accento italiano.
Fuori
c'è un bel tempo,quindi doccia e via.
Prima
di uscire chiedo all'inglese se ha bisogno che vada in farmacia per lei,
gentilmente mi ringrazia ,ma non gli serve niente.Ok take care.
Oggi
con la scusa di andare alla Filaposta(che poi troverò chiusa) e per vedere uno
studio tattoo in periferia simulerò il ritorno all'aeroporto.Ok non ci
dovrebbero essere problemi è tutto calcolato fino all'ultimo secondo,dovrei
farcela.
Fuori
Budapest a sud ci sono i casermoni squadrati sembrano stati costruiti con il
righello alla sovietica.C'è un abisso da Ullot ut. 100 in stile sovietico e
Ullot utca 1 con i palazzi barocchi.
Torno in centro sul ponte Margit hid con la vista dell'isola Margherita che ad ogni passaggio di un tram ,trema tutto,ma mi accorgo di quanto è bella Budapest grazie ai suoi ponti illumminati che attraversano il Danubio.
Domenica
6 Gennaio 2013 Epifania
Sveglia
ore 4.
La
ragazza era già informata della mia partenza,ma l'ho disattivata immediatamente
e alle 4.15 sono già sul tram n.6 .
Arrivo
al metro troppo presto,sono circondato dai ragazzi che tornano dalle varie
discoteche. Le porte sono ancora chiuse quindi va bene anche il tram delle 4.29
perchè il primo metro da Nyugati parte alle 4.41 con arrivo a Kobyana K. alle
5.01 e il bus n.200 parte alle 5.05 con arrivo all'aeroporto alle 5.35,l'aereo
parte alle 6.30,solo adesso me ne accorgo ero convinto alle 6am.
Invece
di fare la fila in piedi vado al bar di fianco all'imbarco per una bottiglia
d'acqua,io capisco finire gli ultimi fiorini,ma non puoi pagare con l'american
express due twix e una bottiglietta d'acqua,mi viene da esclamare ,ma dai!!La
ragazza mi guarda e mi domanda''Sorry are you first?'' -''No,no.''
Il
Viaggio si sta per concludersi salgo sull'aereo,come al solito la ryanair non ha
neanche il posto per tutti i bagagli a mano,mi tocca mettere lo zaino sotto i
piedi.
Sorvoliamo
le Alpi senza dubbio dopo l'Himalaya la catena montuosa piu' bella al mondo.
Fantastico
ci sono le Alpi a destra e a sinistra inizia a vedersi l'alba.
Piano
piano le cime innevate e più alte delle Alpi si illuminano dei primi raggi di
sole di un colore rosa,come le nuvole spruzzate qua e là in un cielo che inizia
a schiarirsi dal blu all'azzurrino.
Quando
l'aereo vira noto le nuvole rosa e una nuvola a pipistrello con una stella o un
pianeta sopra il sole in un cielo azzurro,un 'immagine da brividi,un'emozone
fantastica tra le nuvole basse , poi scorgo il lago d'Iseo e le montagne
iniziano a diventare le colline verdi con le sue vallate attraversate dal fiume
che sfocia nel lago.
Penso
a uno straniero che atterra per la prima volta a Bergamo cosa puo' pensare della
nostra favolosa Italia,ma mi accorgo che la coppia ungherese di fianco a me non
prova nessun sentimento ,anzi dorme.
Auguri buon 2013 cari viaggiatori.
Ivan