Uganda
Riflessioni:
di Diego e Annalisa Lucianetti
I
ragazzi della compagnia si sono rivelati bravi, conoscenti del loro paese,
scrupolosi, e attenti a tutte le esigenze di chi viaggia con loro, ad esempio
non erano convintissimi di farci fare homestay a Gulu, e la scelta che hanno
preso si è rilevata corretta, infatti i villaggi Acholi non sono ancora
organizzati in modo tale da poter ospitare viaggiatori occidentali, parlo a
livello igenico, specificatamente la preparazione del cibo, per questo a Gulu
abbiamo pernottato in un piccolo Hotel gestito da locali. Certo in un viaggio
del genere non tutto può filare liscio, ma proprio da qualche “piccolo
intoppo” si è vista la loro efficienza, tipo quando siamo rimasti per strada
con il pulmino rotto… la nostra guida si è fatta in 4 per farci arrivare alle
Murchison Fall e per non perdere nessuna attività in programma, e così è
stato. Certo, non me la sento di dire che questo tipo di viaggio possa
andare bene a tutti, ma sicuramente a gente che ha un pò di esperienza di
Africa, che ha spirito di adattamento, che vuole conoscere e entrare in contatto
con le popolazioni locali posso tranquillamente consigliare di appoggiarsi a
loro! Tante tantissime esperienze mi porto dentro, i gorilla, gli chimpanze, gli
animali dei parchi, i paesaggi, la gente, me tra quelle che avrò più nitide
per sempre rimane certamente l’esperienza fatta in Homestay a Kisoro, visto
che li siamo stati in una casa, dignitosissima, per 4 giorni e siamo stati
trattai come se fossimo il “Principe e la Principessa” , alla fine proprio
grazie al tempo trascorso in casa si riesce ad integrarsi un pochino e capire
come loro vivono, ovvio che si tratta comunque di una famiglia che ha una
struttura che può accogliere un viaggiatore occidentale e che, per gli standard
del posto, è abbastanza benestante. Per conoscenza riporto sotto il link
dell’ agenzia, per chi volesse contattarli: https://mountaingoriillacoffeetours.shutterfly.com/
il
viaggio è andato benissimo, appagati in pieno da questa nuova avventura
Africana,
lo
metto sicuramente tra i viaggi più belli fatti in terra Africana, sia per
bellezza dei paesaggi, sia per la gente magari un po’ meno per gli animali nei
due parchi più famosi il QENP e Murchison Falls, che sono si bellissimi ma
non ricchissimi di animali …. Ma questo è davvero una sottigliezza in viaggio
del genere.
L’incontro
con i gorilla: difficile descrivere quello che si prova quando si stà di fronte
a questi primati a meno di 2mt di distanza …
La
prima emozione è quella di stupore e sorpresa, perché si cammina, in alcuni
casi anche molto e faticosamente, noi per raggiungere il gruppo che ci è stato
assegnato abbiamo impiegato 3 ore e mezza, dicevo di sorpresa perché ti trovi
in mezzo alla foresta e ad un certi punto senti nell’aria un odore fortissimo,
di selvatico, ma anche più deciso, sembra davvero come ha scritto Dian Fossey
di entrare in una stalla, poi ti giri intorno per capire cosa stà succedendo e
scruti una testa mastodontica, tra la vegetazione, è quella del Silverback
dominante, che ti osserva ti guarda incuriosito e forse si chiede:
”
ma chi sono sempre questi scoloriti che vengono fino a qui a vederci tutti i
giorni utilizzando degli aggeggi infernali”
stà
immobile qualche minuto poi lentamente si dilegua ed escono fuori tutti gli
altri e con loro inizia uno spettacolo incredibile….
Dopo
un po’ che li osservi che li fotografi, capisci davvero che sono loro gli
attori principali ed è come se mettessero in piedi uno spettacolino, tra
l’altro diverse volte li vedi che ti osservano e che interagiscono anche con i
visitatori… una femmina voleva prendermi la macchina fotografica, l’avevo
appoggiata a terra stremato dopo ½ ora di foto, oppure un’altra femmina, che
decide per farsi vedere meglio, visto che il lavoro che avevano fatto i ranger
con i macete non l’aveva soddisfatta, ha deciso di togliere di strappare lei
la vegetazione che la copriva…. per farsi vedere meglio….
In
poche parole un’esperienza unica davvero fuori dal normale, che trasmette un
senso di pace assoluta, e seppur corta e brevissima, si rimane a contatto per
una sola ora, rimarrà per sempre indelebile nei miei occhi e nella mia mente!
Altro
punto fondamentale del viaggio è stato l’esperienza vissuta prima presso il
Mgahinga national park dove alcune persone dell’etnia Batwa mettono in piedi
una ricostruzione di quella che era la loro vita quando ancora vivevano da
cacciatori liberi nel parco, e poi quando si visita il villaggio vicino a Kisoro
dove sono stati “gentilmente “confinati in questi ultimi anni dal governo
locale. La popolazione Batwa, una popolazione di pigmei che vive appunto nel
profondo sud-ovest dell’Uganda in alcune zone del Congo e del Ruandwa. Ora per
queste popolazioni, che vivevano di caccia, la segregazione, in ambienti non
loro e la forzatura a non essere più cacciatori ma agricoltori, cosa che non è
nel loro DNA, stà causando la perdita della loro cultura e delle loro
tradizioni ancestrali, il tutto tra gravissimi problemi razziali e
discriminazioni, dovuti alla mancanza di istruzione e alla mancanza di
comunicazione visto che non parlano altre lingue, quindi dare istruzione ai
bambini, cercare di combattere l’alcolismo e la droga, è il lavoro che
portano avanti, con quello che possono con i loro mezzi, i ragazzi di Mountan
Gorilla Coffee Tours.
Se
qualcuno vuole info più dettagliate può contattarci a questo indirizzo mail:
Per chi vuole vedere le foto di questo
viaggio meraviglioso, questo è il link:
https://plus.google.com/photos/116566228200117473593/albums/5937329954447640993?banner=pwa