Turchia
Diario
di viaggio 3 – 19 Settembre 2011
di Nadia R.
Augusto viajesyviajes@hotmail.it
Sabato 3 settembre
E ancora si parte! Questa volta più vicino del solito,in Turchia, a poco più di due ore di volo da Roma. Arriviamo a Istanbul, dove ci aspetta la nostra guida,il “ grande” ( in tutti i sensi! ) Ibrahim, che subito,sul pullman che ci porta in hotel, comincia ad illustrare le peculiarità della città ,splendido crocevia tra Oriente e Occidente, le sue due parti, i principali edifici, i ponti, le grandi distese d’acqua e non sai se Mar di Marmara o Bosforo o Corno d’oro…Bell’inizio di viaggio!
Domenica 4
Direzione centro –sud, verso Bursa. Traghettiamo a Yalova, sul Mar di Marmara, sole, aria buona, gabbiani che beccano il pane in volo. Sul bus Ibrahim ci fa un resoconto accurato e interessante delle caratteristiche agricole e storiche delle regioni che attraversiamo,nomi antichi,la Licia, la Bitinia..Ma ecco che arriviamo a Bursa, la prima capitale dell’Impero Ottomano e siamo subito in pieno Oriente:le tombe maestose con le splendide maioliche blu e verdi,l’imponente Moschea Grande con le sue 20 cupole, l’alto minareto.
Poi primo gustoso e veloce shopping in un ex caravanserraglio e buffet strepitoso nell’ottimo hotel.
Bursa
Lunedi 5
Ancora verso sud, ed eccoci a Pergamo, così entriamo nel mondo greco-romano che sarà il leit motive di questa prima parte del viaggio. Su, in alto, nell’assolata Acropoli, da cui si domina la vallata, ecco il teatro,originalmente inserito nel fianco della collina, i resti del tempio di Traiano dalle bianchissime colonne, e poi l’altare famoso di cui resta ben poco ,perché i magnifici fregi che lo adornavano se li sono presi i tedeschi e ora sono a Berlino. Poi si scende all’Asclepion, bellissimo complesso dove operò Galeno, il più grande medico dell’antichità. Il luogo è molto suggestivo, con la lunga strada romana e poi il teatro, i pozzi sacri, le vasche dove si immergevano i malati per purificarsi e …splendidi alberi di fico che saccheggiamo! ( e non sarà l’unica volta!) . Ibrahim ci racconta storie,aneddoti,leggende che danno corpo e sostanza ad ogni cosa che vediamo. Si parte quindi per Kusadasi,sul mare,hotel tra i fiori e una bella piscina.
Pergamo Acropoli
Asclepion
Martedi 6
Ben tre siti oggi,uno diverso dall’altro e tutti notevoli. Cominciamo con Priene,città ellenistica,sulla collina,che domina la vallata sottostante: tra alti pini verdi spiccano le bianchissime colonne del tempio di Atena,il teatro,il piccolo gioiello del bouleuterion,mentre a terra giacciono,ohimè,tantissimi resti,in attesa di restauro e collocazione.
Ma eccoci a Mileto,e subito affiorano i miei ricordi universitari,la Lega Ionica,l’urbanista Ippodamo,ma soprattutto Talete,Anassimandro,Anassimene,la famosa scuola ionica di filosofia.
Domina su tutto il Grande Teatro,con i camminamenti ,integri,intorno ai vari ordini di posti,e poi,dai bastioni di un castello di epoca bizantina,è possibile ammirare tutto il vasto sito: il porto,lo stadio,le tre agorà,le terme di Faustina,e ovunque resti di marmi,scritte,qualche bellissimo altorilievo a terra! Che peccato! Frammenti e tracce di una civiltà colta e raffinata,che rinasce ai nostri occhi.
E siamo a Didime,a cui si veniva da ogni parte dell’Asia Minore per chiedere consigli all’oracolo nel tempio di Apollo,di cui restano tre alte colonne. Qui,dietro un gran portale,in solitaria penombra,ci si accostava all’oracolo e da qui provenivano,in musica,i responsi. Luogo di mistero e di fede,davanti al quale campeggia una splendida testa di medusa con serpenti al posto dei capelli.
Dopo questa full immersion nella cultura,molti si riposano piacevolmente nella piscina dell’hotel.
Priene Mileto Didime
Mercoledi 7
Oggi è la giornata di Efeso,davvero la città antica meglio conservata del Mediterraneo orientale! Grandissima,centro di commerci col suo porto, le larghe strade lastricate con i portici colonnati a lato,i templi,i tempietti,l’immenso teatro,il lupanare,la palestra,l’ampia agorà,il Pritaneo e ,per ultimo,il clou,la splendida Biblioteca di Celso. L’impressione è di vedere vivere sotto di noi questa orgogliosa città brulicante di vita e di attività. I commerci,la cultura,lo sport: una vera città romana,elegante e funzionale.
Dopo una breve sosta per mangiare(solita ingozzata di enormi fichi!),si riparte per Pamukkale,il cui nome significa” castello di bambagia”.La leggenda vuole che l’abbiano creata i Titani,spargendo il cotone ad asciugare sul fianco della montagna. Certo,c’è una spiegazione scientifica ( si tratta di una sorgente termale calda e ricca di carbonato di calcio che,raffreddandosi,crea una serie di terrazzi ) ,ma per noi è un luogo magico e fiabesco! Passeggiamo a piedi nudi nelle vasche piene d’acqua che brillano al sole caldo tra il bianco accecante e le cascatelle tutt’intorno:nonostante la gente si sta benissimo.
E c’è poi anche Hierapolis,città sacra,ricca di resti e di una grande quantità di tombe e mausolei,che i malati facevano costruire sperando di non doverli occupare! Tombe di tutti i tipi,modeste e sontuosamente decorate,una sopra l’altra ,a forma di tempio o di sarcofago. Altra giornata straricca che si conclude nelle piscine varie dell’hotel.
Efeso Pamukkale Hierapolis
Giovedi 8
La nostra prima tappa è Afrodisias,tra le montagne,capitale della Caria nel III sec.d.C. Prima la visita del museo,dove c’è una ricchissima collezione di statue romane,dato che la città fu sede di una famosa scuola di scultura. Ci si potrebbe scrivere una storia della scultura romana,tante e diverse sono le statue! Poi la città : il lunghissimo Sebasteion, il teatro di marmo bianco ben conservato,le enormi terme,l’agorà,lo stadio, …Una meraviglia! Tra piante di dolcissimi fichi,un po’ d’ombra e una splendida città.
Quindi partenza per Antalya,tante (almeno per me) orribili costruzioni su quella che Ibrahim ci racconta essere stata una bella pianura piena di piante e fiori. Eppure è tra le località più gettonata dal turismo!!
Afrodisias
Venerdi 9
Andiamo a completare la prima parte del viaggio,con gli ultimi siti archeologici greco-romani. Siamo a Perge,in collina,capitale della Panfilia,i cui resti sono principalmente di epoca romana. Ci accoglie una splendida via colonnata,le ampie terme,le statue…Stiamo diventando tutti esperti archeologi e completiamo il nostro sapere con il meraviglioso teatro di Aspendos,in assoluto il teatro meglio conservato dell’antichità. E’ come essere tornati all’antica Roma,il proscenio intatto,la cavea con relativa copertura,i vari ordini di posti. Camminiamo su e giù a cercare sempre nuovi scorci,è bello incontrarsi in un teatro antico!
Si prosegue con la visita della parte più antica di Antalya,per me una delusione,anche se alcune belle case si sono conservate. Ma i negozi,le bancarelle,i turisti sono davvero troppi!In hotel riposo e assistiamo ad una festa di matrimonio sulla terrazza attorno alla piscina: gente ce n’è tanta,però è interessante.
Perge
Aspendos
Sabato 10
Viaggio di trasferimento all’interno,salendo tra verdissimi boschi,rocce,piccoli canyon,sempre con le ricche spiegazioni di Ibrahim che ci fanno immergere nella storia e nella vita di questo paese.
E siamo a Konia,al Mausoleo del famoso Mevlana,il fondatore del movimento dei Dervisci Danzanti. Folle di pellegrini attraversano il cortile per visitarlo: all’interno il lamento del flauto di bambù fa da sottofondo al fruscio dei piedi scalzi sui tappeti,e a invocazioni sussurrate nelle piccole nicchie ai lati dove si prega a mani aperte. Sguardi devoti seguono le linee dei manoscritti delle opere poetiche di Mevlana,tra tombe coperte di drappi verdi e dorati e i caratteristici copricapo a cilindro in feltro di cammello: un mondo nuovo per noi occidentali,un po’ frastornati da tanta devozione! Piccola sosta all’ombra per un pranzo veloce e si riparte. Cambia il paesaggio,ora c’è la sterminata pianura di Konia,giallo bruciato e un po’ di verde,varie sfumature di colori e all’orizzonte colline e colline appena velate: che spettacolo!
Arriviamo al caravanserraglio di Sultanhami /1229) ,patrimonio Unesco: l’ampio cortile al centro,il loggiato all’intorno,poi gli ambienti per gli animali e le persone: con le brillanti spiegazioni della nostra guida,ci aspettiamo da un momento all’altro l’arrivo di una carovana di mercanti con cammelli e mercanzie varie!
Quindi
si riparte per Urgup
e siamo finalmente in Cappadocia.
Konia Sultanhami
Domenica 11
Trovare le parole per descrivere la Cappadocia è impresa ardua; niente può rendere lo splendore di questa terra e quasi lo smarrimento di fronte a questo paesaggio fiabesco. E’ fatto di atmosfere fuori del tempo,un mondo perduto che si reinventa giorno per giorno negli scenari surreali che la natura ha creato,tra giganteschi coni di pietra limati dal vento,grotte e archi,canyon e vallate ,guglie e fenditure e pinnacoli di pietra rosata. Passeggiamo qui,nella valle di Devrent,sotto il cielo azzurrissimo,individuando nelle strane forme delle rocce ora un delfino,ora un cammello,ora la Madonna,tra il bianco accecante,l’ocra,il malva,il verde. E poi i giganteschi “funghi” di Pasabagi, a due o tre teste,che si stagliano alti e tormentati verso il cielo,e sotto si cammina entrando nelle celle dei monasteri scavati nelle rocce e nelle cappelle affrescate.
Quindi Avanos,paesino famoso per le splendide ceramiche e sono piatti ,ciotole,bicchieri,nei mille laboratori. Ma ancora c’è tanto per oggi: le chiese bizantine di Goreme,le prime,raffinate espressioni della fede cristiana,scavate nella roccia,quasi tutte affrescate a vivissimi colori,con le raffigurazioni dei Santi e del Cristo e le infinite storie e leggende che richiamano.
Questa sera mi sento più ricca,di armonia e di bellezza,ed è un bel sentire.
Devrent Pasabagi Goreme
Lunedi 12
Oggi per me indimenticabile compleanno! Si inizia con il volo in mongolfiera. Decine e decine di palloni colorati si innalzano in cielo,mentre velocemente sorge il sole dietro le colline,l’aria è rarefatta,la luce rosata e dorata illumina pian piano i pinnacoli,le rocce,i canyon,i frutteti,le casette di roccia ancora abitate,e i funghi dagli enormi cappelli. Saliamo e scendiamo ,quasi sfiorando a volte le rocce,poesia e allegria,tutti stretti a guardare e commentare. Dolci e spumante alla discesa,e poi via ancora per la valle di Zelve; siamo solo noi,si passeggia tra il verde,mentre osserviamo le colombaie ricavate sulle alte pareti di roccia che si innalzano verso il cielo,con le finestrelle che si stagliano scure nella pietra chiara,e le chiese e i monasteri abbandonati dove i più giovani si arrampicano ,mentre altri guardano dal basso!
Si va a Cavusin,paesino tipico,con una straordinario panorama che si apre sulla vallata sottostante,le rocce dalle strane forme,il rosa ,l’ocra,il marrone,sotto un cielo azzurrissimo. E ancora,dopo un pasto veloce,la Valle dell’Amore; anche qui passeggiata tra il verde,mangiamo ottima uva selvatica e arriviamo ad un bel pianoro con grandi rocce a forma di fallo,gigantesche.
La cena stasera è con regali e brindisi alla mia notevole età,e c’è anche un dopocena: lo spettacolo dei Dervisci danzanti,che ci prende molto,tra formule di saluto in antico persiano,danze vorticose,preghiere accompagnate da musica antica,con il pubblico in religioso e mistico silenzio.
Valle di Zelve
Martedi 13
Oggi prima tappa la città sotterranea di Kaymakli,dove si rifugiavano le popolazioni per sfuggire agli invasori. Un mondo intricato e misterioso,dove si susseguono in modo irregolare ,su ben cinque piani,stalle con ancora gli anelli per legare gli animali,chiese con altari,abitazioni,grandi camini verticali per la circolazione dell’aria,enormi macine,cucine e dispense e perfino nicchie per le culle dei bambini!
Poi si va a Uchisar,dolce paese dai piccoli cortili interni,orti e giardini,giare di terracotta,
scale di pietra ,case abbandonate ed alcune,bellissime,restaurate per farne degli hotel,ed una splendida fortezza,in alto,da cui si gode uno straordinario panorama.
Si torna poi a Goreme per completare la visita della cittadina,veloce pranzo e ritorno a Urgup per un po’ di meritato riposo.
Cappadocia
Mercoledi 14
Altra giornata strapiena di cose belle! Si parte per Mustafasa,poi Cemil,piccolo paese ,non turistico,con gli anziani a cavallo di somari,vecchie case con cortili fioriti,i fazzoletti colorati con perline sulla testa delle donne. Si riparte per la valle di Soganli, prima una breve passeggiata sotto l’enorme parete di roccia con le tante piccionaie anche di 12 piani; poi tutta la valle ,con le chiese rupestri ,i monasteri arroccati ,il fiume che scorre giù in basso tra file di verdissimi alberi. Pranzo ottimo in un ristorantino intimo in un bel meleto e si riparte per la valle di Ilhara che vediamo solo in parte, perché si è fatto un po’ tardi. Ma è davvero bellissima: si cammina lungo la riva del fiume,tanto verde,e si sale,scarpinando un po’,per vedere alcune chiesette rupestri affrescate. Ormai siamo esperti di santi,leggende,tipo di croci ecc.. ma non ci si stanca mai di visitarle,perché i posti sono favolosi,ognuno ha le sue particolarità e …la compagnia poi è buona !
Cappadocia
Giovedi 15
Ultimo giorno in Cappadocia. Prima Ortahisar,altro delizioso paesino che si inerpica sulla collina fino alla fortezza,bei negozi di oggetti di onice,dove in molti comperiamo.
Poi la valle Rosa,splendida passeggiata tra queste incredibili rocce,pinnacoli di diversa grandezza,colline all’orizzonte…e arriviamo in un baretto ricavato nelle rocce,con tavolini all’ombra di piccoli alberi,nicchie con tappeti e un buon succo d’arancia.
Si riparte per completare la visita del centro storico di Urgup,vecchie case stupende abbandonate,alcune in restauro,molti negozi. Poi alcuni tornano in hotel. io con un gruppetto torno ad Avanos per completare gli acquisti di ceramiche e la visita del paese. Dopo cena,spettacolo folkloristico,a parte una brava ballerina,il resto secondo me è penoso! Ma ridiamo molto quando il capo ballerino scova lo sdegnoso Augusto che si era seminascosto,vuol bere con lui e perfino lo bacia !!
Venerdi 16
Purtroppo dobbiamo lasciare questo luogo magico che ci è rimasto profondamente nel cuore. Breve volo e siamo a Istanbul.Prima tappa il Gran Bazar che già conosco ma che mi piace tanto! In piccoli gruppetti lo giriamo in lungo e in largo,sempre bello,con le sue arcate dipinte gli infiniti negozi luccicanti d’oro e d’argento,le ceramiche variopinte,le splendide sciarpe,i dolci dolcissimi,i tappeti,i tessuti,i piccoli baretti dove è piacevole sostare in conversazione con gli amici. Ci si perde e ci si trova,si confrontano gli acquisti,sfiniti,ma c’è sempre un altro negozio da vedere…
Un po’ di riposo in hotel,pessima cena ,Simonetta impavida compera di nascosto la birra che non ci vogliono vendere e beviamo tra le risate di nascosto sotto il tavolo!
Gran Bazar
Sabato 17
Bella giornata piena e ricca. Cominciamo con la chiesa di S. Salvatore in Chora,uno de più splendidi esempi di architettura sacra bizantina del mondo,con i famosi mosaici e gli affreschi: tutti con la testa in su per ammirarli. Poi il Sultanhamet,prima l’Ippodromo con l’obelisco egiziano e la colonna tortile,poi la celeberrima Moschea Blu,dalle infinite piastrelle di ceramica verdi e blu,le semicupole,le vetrate istoriate,uno sfavillio di colori che quasi inebria e fa girar la testa…infatti due del gruppo si perdono,ma ,niente paura,li ritroviamo integri a Santa Sofia! Che dire? Maestosa,imponente,la grande cupola all’interno sostenuta da enormi costoloni,eppure così leggera tanto da dare una impressione di grazia e maestosità insieme.
San Salvatore in Chora
Obelisco Moschea Blu
E ancora la Cisterna,una sorpresa per molti! Sostenuta da più di 300 colonne,che le danno grande simmetria e armonia,immersa in una suggestiva oscurità dove la fioca illuminazione fa brillare l’acqua che scorre sotto i nostri piedi e i grandi pesci colorati,siamo incantati!
La bellezza è tale che torniamo la sera per vedere la Moschea Blu e Santa Sofia illuminate ,le cupole,i minareti,gli uccelli in volo…talvolta ci si riconcilia col mondo!!
Santa Sofia
Cisterna
Domenica 18
Ultimo giorno e,ancora, tante cose belle. La mattinata è dedicata al Topkapi, il palazzo al centro del potere ottomano tra il XV e il XIX secolo. Un labirinto di padiglioni con azulejos verdi e blu,stanze,cortili con fontane,ombreggiati da cipressi e platani,e il famoso Tesoro,una splendida collezione di oggetti preziosi lavorati con straordinaria maestria:spade,statuette,pugnali,candelieri ,abiti,decine e decine di smeraldi,topazi, diamanti… E poi l’harem,il quartiere della vita privata del sultano; anche qui stanze, corridoi,nicchie deliziose ,sontuosi baldacchini,azulejos a profusione,cupole,archetti…siamo davvero nel mondo della mille e una notte così come l’abbiamo sempre immaginato ,ma ancora più incredibile e fiabesco.
Si è fatta ora di pranzo,che ,per festeggiare e dare l’addio a questo splendido viaggio,facciamo insieme in un ristorante sul ponte di Galata con vista sull’acqua. Breve discorso finale del gran capo ,ringraziamenti all’ottimo Ibrahim,e poi ultimi giri liberi per la città,a piccoli gruppi. Noi andiamo a piazza Taksim, così ci vediamo anche la parte nuova della città e poi,non ancora domi,prima di sprofondare in hotel,ultima dolcissima fermata, con la metro,alle panchine per salutare la Moschea e Santa Sofia che brillano nella notte…
Topkapi
Lunedi 19
Si ritorna a casa,Volo tranquillo,e,tanto per capire che siamo tornati in Italia ,grande casino a Fiumicino per poter ritirare i bagagli!
La Turchia mi è rimasta profondamente nel cuore. Paese civilissimo,ordinato, pulito,gentile,dalle incredibili bellezze artistiche e paesaggistiche,i tanti siti archeologici che non sono inferiori a quelli italiani o greci,i l palazzi fiabeschi, le moschee scintillanti,i mercati vivacissimi,l’artigianato stupendo e variato,la maestosità e la dolcezza della indimenticabile Cappadocia! Un gruppo di belle persone,ciascuna con le proprie peculiarità, unite nell’amore per l’arte e nel rispetto per una terra spesso ingiustamente considerata inferiore. Che bello,bellissimo viaggio!!!
Nadia R.
Augusto viajesyviajes@hotmail.it