TRANSIBERIANA
FINO A VLADIVOSTOK (MOSCA, ANELLO D’ORO E …..)
Diario di viaggio 02.06.2016-27.06.2016
di
Luciano
“Tutti i viaggi seri della vita
hanno un capolinea ferroviario”.
Oscar Wilde
SOMMARIO
1- GUIDE
2- LETTURE
3- VOLI
4- COSTI
5- PREMESSA E ASPETTI ORGANIZZATIVI
6- ITINERARIO
7- TRASFERIMENTI
8- PERNOTTAMENTI
9- CRONOLOGIA ED ESCURSIONI
10- VOCI VARIE E CONSIDERAZIONI
11- IL MIO CONTATTO
1- GUIDE
- Russia, Lonely Planet, 7th edizione marzo 2015, in inglese
- Transiberiana, Lonely Planet, 4th edizione novembre 2012, in italiano
-
Trans-Siberian Railway, Lonely Planet, 5th edizione aprile 2015, in inglese
- Trans-Siberian Handbook, Trailblazer, 9th edizione giugno 2014, in inglese
2-LETTURE
- Il Dottor Zivago, Boris Pasternak
- Memorie dalla casa dei morti, Fëdor Dostoevskij
- Michele Strogoff, Jules Verne
- Di questo amore non si deve sapere
(La storia di Inessa e Lenin), Ritanna Armeni
3- VOLI
- Roma Fiumicino-Mosca Domededovo (via Zurigo con Swiss
Air);
- Vladivostok-Mosca Sheremetievo (volo diretto Aeroflot);
- Mosca Domodedovo-Roma Fiumicino (via Bruxelles con
Brussels Airlines)
4- COSTI
(€uro 3.400)
- € 2.117 Agenzia San Pietroburgo.it
- € 432
Voli A/R Roma/Mosca/Roma (inclusa assicurazione annullamento, assistenza medica
e protezione bagaglio e 15 € per
l’imbarco del bagaglio da stiva per il solo volo di andata=258 €) e
Vladivostok/Mosca (174 €)
- €
52 trasferimenti
- € 551
escursioni
- € 248
altro (pasti, souvenir, ecc.)
___________________________
Totale € 3.400
Gli importi sono indicati in €. Per le spese effettuate
in Rubli ho effettuato la conversione in €uro dividendo per 73. Tale era a
giugno il tasso di cambio (1 €=73 Rubli).
L’ultima volta che sono stato in Russia, nel 2012, il
cambio era 1 €=39 Rubli. Il Rublo è legato all’andamento del prezzo del
petrolio ed ha risentito della sua caduta. Perciò, andare in Russia adesso è
conveniente per il vantaggioso rapporto di cambio tra €uro e Rublo.
Nel costo è compreso (190,00 €) il supplemento per la
stanza singola negli hotel (noi eravamo in tre) che abbiamo diviso equamente.
Volendo, si poteva acquistare anche il quarto posto nello
scompartimento del treno e occuparlo soltanto noi tre. Noi non lo abbiamo fatto
e non ne sono pentito: un paio di tratte le abbiamo fatte in tre, non essendoci
il quarto occupante, le altre in quattro e non c’è stato alcun problema. Il
mio consiglio è di non acquistare il posto del quarto occupante, ma voi
regolatevi come meglio credete.
5- PREMESSA E
ASPETTI ORGANIZZATIVI
Era il viaggio
che mi mancava!
Molti anni fa ebbi occasione di leggere, su un mensile di
viaggi, un reportage di un giornalista che aveva fatto la Transiberiana
nel periodo invernale. Da allora l’idea di questo viaggio è entrato nella mia
immaginazione e non ne è mai più uscita. Ed ho sistematicamente pensato che
prima o poi lo avrei realizzato.
E’ passato tanto tempo e pur essendo una costante, mi
sono risolto a compierlo soltanto ora. Il tempo passa, gli anni incombono e così
mi sono detto: o lo effettuo adesso o non lo faccio più.
L’idea è stata condivisa da altre due persone e così
siamo partiti in tre.
Ho cominciato a lavorarci dai primi di gennaio 2016 e a
chiedere i primi preventivi sia per i soli biglietti ferroviari che per il
viaggio completo.
La prima a rispondere subito è stata una agenzia
italiana di Milano (www.sanpietroburgo.it),
altre agenzie russe o italo/russe hanno risposto dopo parecchio tempo alcune in
modo molto vago, un’altra (italo/russa) con un preventivo piuttosto alto (€
4.700 senza i voli e fino a Irkutsk), il che significava un costo complessivo
superiore ai 6.000 €. Un paio di agenzie, tra cui una, sedicente
“specialista della Transiberiana”, non hanno dato alcun riscontro alla mia
richiesta di preventivo.
Sicché tra assenza di risposte, risposte vaghe od esose,
ho deciso di rivolgermi alla agenzia di Milano che si è rivelata impeccabile in
ogni aspetto. Gli ho sottoposto un programma, mi è stato fatto un preventivo,
lo abbiamo limato un paio di volte, fino alla versione finale. Ho interagito con
un addetta competente e paziente (Martina il suo nome). Per questo la ringrazio.
Poiché nessuno di noi tre aveva problemi di tempo,
essendo tutti e tre in pensione (dai 63 ai 68 anni, tutti e tre buoni
camminatori: indico l’età non per marcare un’impresa, ma per dirvi che
l’età, se si è in buona condizione fisica, non costituisce in sé un limite
per la effettuazione del viaggio), abbiamo pensato di aggiungere alla
Transiberiana anche il tour dell’Anello d’Oro per un totale di 26 giorni. In
pratica, due viaggi in uno.
Dall’agenzia abbiamo acquistato il tour di Mosca,
l’Anello d’Oro, i biglietti della Transiberiana e gli hotel nelle varie
soste della Transiberiana, i costi del visto (incluso il ritiro dei passaporti a
domicilio tramite Corriere e la restituzione degli stessi completi di visto con
lo stesso mezzo). Era compreso anche il transfer dall’aeroporto Domodedovo
all’hotel il giorno in cui siamo arrivati a Mosca.
Volendo, i biglietti si possono comprare anche su
internet dalle varie agenzie online o meglio ancora dal sito delle
ferrovie russe www.rzd.ru che ora è anche in
inglese, ma è un po’ complicato perché la vendita si apre solo 45 giorni
prima dell’utilizzo del biglietto (se, ad esempio, prendo il treno il 1° di
ottobre, la vendita apre il 18 agosto) e così per ogni tratta bisogna aspettare
i canonici 45 giorni per l’apertura della relativa vendita e ripetere ogni
volta la stessa operazione. Un po’ complicato, perciò li abbiamo fatti con
l’agenzia.
Anche per gli hotel, volendo, si può procedere
all’acquisto online (sia tramite il sito degli hotel stessi che tramite gli appositi motori di ricerca) e qui l’operazione è molto
più semplice: tra l’altro tutti consentono la cancellazione gratuita, nessun
pagamento anticipato e non chiedono i dati della carta di credito.
Per quanto attiene ai pasti, alle escursioni nelle varie
soste lungo la Transiberiana ed ai trasferimenti dalle stazioni ferroviarie agli
hotel e viceversa e l’acquisto
dei voli abbiamo provveduto da soli (spendendo, per questi ultimi, un po’ meno di quanto propostoci dall’agenzia).
Ricapitolando:
- con l’ agenzia
ho fatto:
- il visto (con ritiro al mio domicilio della
documentazione e riconsegna del passaporto con visto sempre
al mio domicilio
tramite corriere)
- il transfer a Mosca aeroporto Domodedovo/hotel
Izmailovo Delta
- i biglietti dei treni e tutti gli hotel
- 1 giorno e mezzo di visite a Mosca
- il tour dell’Anello d’oro
- le tre cene all’isola di Olkhon da Nikita’s
Homestead
- da soli
abbiamo organizzato:
- i voli
- la guida privata a Mosca per un giorno e mezzo
- tutte le escursioni nelle città siberiane
- tutti i pranzi e le cene (ad esclusione delle tre
cene a Khuzir, sull’isola di Olkhon, da Nikita’s Homestead).
Poiché ero già stato a Mosca altre quattro volte e i
tour che propongono per la visita della città sono sempre quelli classici (tour
della città in pullman, Cremlino, Piazza Rossa, San Basilio, visita delle più
belle stazioni della Metro, l’Arbat) ho deciso di partire un giorno prima
(come detto sopra per i voli abbiamo provveduto da soli) e con una guida in
lingua italiana, contattata tramite web dall’Italia, il giorno di anticipo lo
abbiamo utilizzato per vedere Il Monastero delle Vergini, l’adiacente Cimitero
Monumentale, Kolomenskoe e Tsarytsino. Poi con l’agenzia abbiamo fatto il tour
classico di Mosca e dell’Anello d’Oro (fino a Yaroslavl con un piccolo
gruppo e da qui a Vladimir solo noi tre con la guida) con terminale Vladimir da
dove, senza fare ritorno a Mosca, abbiamo iniziato la Transiberiana. L’altra
mezza giornata libera a Mosca abbiamo fatto la crociera sulla Moscova e visitato
le vie centrali di Mosca, sempre con la guida contattata dall’ Italia.
Le escursioni lungo la Transiberiana le abbiamo fatte con
agenzie locali russe contattate dall’Italia e con guide e interpreti di lingua italiana, salvo che a Ulan Ude
(l’agenzia locale pur avendo promesso una guida in italiano, ce ne ha mandata
una di lingua spagnola con la quale ci siamo fondamentalmente capiti) e
Khabarovsk dove, pur contattando più di una agenzia, non è stato possibile
reperire una guida in italiano: così abbiamo ripiegato su una guida di lingua
inglese chiedendogli di parlare in modo semplice e lentamente data la mia
conoscenza non proprio profonda dell’inglese. Il risultato è stato comunque
soddisfacente. Sull’ isola di Olkhon le guide parlano solo russo, salvo
qualche sporadica parola in inglese. Ma lì non servono parole, è la bellezza
degli scenari che domina su tutto il resto.
6- ITINERARIO
- Mosca e relative escursioni
- Anello d’Oro (Sergiev Posad-Rostov Veliky-Yaroslavl- kostroma-Suzdal-Bogolyubovo-Vladimir)
- Transiberiana (Vladimir-Perm-Krasnoyarsk-Irkutsk-Lago Baikal-Irkutsk-Ulan Ude-Khabarovsk-Vladivostok).
7- TRASFERIMENTI
Da |
A |
Costo in €uro |
Stazione di Fara Sabina (RI) |
Fiumicino aeroporto |
11 |
Da |
A |
Costo in Rubli |
Mosca/Aeroporto Domodedovo |
Hotel Izmailovo |
Incluso nel pacchetto dell’agenzia |
Perm/Stazione |
Hotel City Star |
400 taxi |
Perm/Città |
Stazione |
Ci ha accompagnato l’agenzia con cui abbiamo fatto le
escursioni |
Krasnoyarsk/Stazione |
Hotel |
Siamo stati prelevati e riaccompagnati dalla guida
italiana |
Krasnoyarsk |
Stazione |
|
Irkutsk/Stazione |
Irkutsk città |
Prelevati da guida e autista con i quali abbiamo fatto
il tour city |
Irkutsk/Stazione bus |
Khuzir (Isola di Olkhon) |
950 (di cui 150 di diritti di prenotazione prepagati
dall’Italia), con pulmino |
Khuzir |
Irkutsk |
850 (di cui
150 di diritti di prenotazione da Nikita’s Homstead), con pulmino |
Irkutsk/Stazione
dei bus |
Hotel
Angara |
300, con il
pulmino che ci ha riportato a Irktsk da Khuzir |
Irkutsk/Hotel
Angara |
Stazione |
200 taxi |
Ulan Ude/Stazione |
Hotel
Buryatia |
250 taxi |
Ulan Ude/Hotel
Buryatia |
Stazione |
250 taxi |
Khabarovsk/Stazione |
Hotel
Sapporo |
350 taxi |
Khabarovsk/Hotel
Sapporo |
Stazione |
250 taxi |
Vladivostok/Stazione |
Hotel Zemchuzhina |
Data la
vicinanza stazione/hotel (500 m) li abbiamo fatti a piedi |
Vladivostok/Hotel
Zemchuzhina |
Stazione |
|
Aeroexpress
Vladivostok |
Aeroporto
Artyom |
200 |
Aeroexpress
Sheremetyevo |
Mosca |
420 |
Aeroexpress
Mosca |
Domodedovo |
420 |
I prezzi dei taxi
indicati in Rubli sono il costo complessivo delle corse che abbiamo diviso in
tre.
8- PERNOTTAMENTI
Abbiamo
pernottato 18 notti in hotel e 7 notti in treno.
Gli hotel sono stati tutti ottimi e centralmente collocati, ma con bagni piccoli e senza bidet, che qui non si usa. Ma non sono certo le dimensioni dei bagni e l’assenza del bidet a sminuire il livello degli hotel e la valenza del viaggio.
A Khuzir, sull’isola di Olkhon, la Nikita’s Homestead più che un hotel è un buon ostello con costruzioni tutte rigorosamente in legno, ma è quanto di meglio (anche a detta della nostra guida di Irkutsk) sia possibile reperire in loco.
In tutti gli hotel il personale parla inglese ed è sempre stato di grande cortesia e disponibilità. Addirittura, a Perm (City Star Hotel) la direttrice parlava italiano (ma è stato l’unico caso) avendo lavorato in Italia a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.
DATA |
PERNOTTAMENTO |
HOTEL |
2.6 |
MOSCA |
IZMAILOVO
DELTA |
3.6 |
MOSCA |
IZMAILOVO
DELTA |
4.6 |
MOSCA |
IZMAILOVO
DELTA |
5.6 |
MOSCA |
IZMAILOVO
DELTA |
6.6 |
YAROSLAVL |
HOTEL
YUBILEINAYA |
7.6 |
SUZDAL |
SUZDAL
INN |
8.6 |
IN
TRENO |
|
9.6 |
PERM |
CITY
STAR HOTEL |
10.6 |
PERM |
CITY
STAR HOTEL |
11.6 |
IN
TRENO |
|
12.6 |
IN
TRENO |
|
13.6 |
KRASNOYARSK |
HOTEL
KRASNOYARSK |
14.6 |
IN
TRENO |
|
15.6 |
KHUZIR
(ISOLA DI OLKHON) |
NIKITA’S
HOMESTEAD |
16.6 |
KHUZIR
(ISOLA DI OLKHON) |
NIKITA’S
HOMESTEAD |
17.6 |
KHUZIR
(ISOLA DI OLKHON |
NIKITA’S
HOMESTEAD |
18.6 |
IRKUTSK |
HOTEL
ANGARA |
19.6 |
ULAN
UDE |
HOTEL
BURYATIA |
20.6 |
ULAN
UDE |
HOTEL
BURYATIA |
21.6 |
IN
TRENO |
|
22.6 |
IN
TRENO |
|
23.6 |
KHABAROVOSK |
HOTEL
SAPPORO |
24.6 |
IN
TRENO |
|
25.6 |
VLADIVOSTOK |
HOTEL
ZEMCHUZHINA |
26.6 |
VLADIVOSTOK |
HOTEL
ZEMCHUZHINA |
9- CRONOLOGIA ED ESCURSIONI
2 giugno 2016
Giovedì/Volo Roma-Mosca/Hotel Izmailovo
Volo Roma/Mosca (via Zurigo, con Swiss Air). Il transfer
dall’aeroporto Domodedovo all’hotel era incluso nel prezzo che abbiamo
pagato all’agenzia.
Visite: Cremlino di Izmailovo, Tenuta dello Zar e Parco
Izmailovo che sono tutte e tre vicinissime all’hotel.
3 giugno 2016
Venerdì/Mosca
Visite, con la guida privata, del Cimitero Monumentale e
del Convento di Novodevicij, Kolomenskoe e Tsarytsino. Le abbiamo fatte tutte e
tre in un giorno.
Nel Cimitero Monumentale (dove sono sepolti tra gli altri
Michail Bulgakov, Sergej Bondarcuk, Anton Cechov, Nikolaj Gogol, Vladimir
Majakovskij) si trova la tomba di Kruscev, unico segretario del PCUS non sepolto
davanti alle mura del Cremlino sulla Piazza Rossa insieme agli altri segretari
dell’allora PCUS. “Dimissionato” dal Presidium
del Comitato Centrale, gli furono negati i funerali di Stato e la sepoltura
sotto le mura del Cremlino insieme agli altri leader del PCUS. Casualmente siamo
passati davanti alla sua tomba. Una tomba abbastanza comune, per quella
tipologia di cimitero, di cui una giovane ragazza e un anziano signore
(verosimilmente dei familiari) si stavano prendendo cura e vi deponevano dei
fiori.
4 giugno 2016 Sabato/Mosca
Giornata con l’agenzia: al mattino tour della città:
la Cattedrale di Cristo il Salvatore (quella delle “Pussy Riot” del marzo
2012,che venne fatta saltare in aria da Stalin dopo la rivoluzione e nel 1990 è
iniziata la sua ricostruzione che è stata ultimata nel 2000), Lubianka, il
Bolshoi (solo gli esterni), piazza del Teatro e del Maneggio, la Collina dei
Passeri, la via delle Ambasciate, Centro di affari intrenazionali (Moskva city),
il quartiere degli affari della città, la Piazza Rossa e la Cattedrale di
San Basilio con gli interni (€ 10,00 pagati a parte), i Magazzini GUM.
Il pomeriggio visita del Cremlino e dell’Armeria
(ingresso € 30,00 pagati a
parte).
Sulla Piazza Rossa, dietro il Mausoleo di Lenin, sotto le
mura del Cremlino si trovano, come dicevo sopra, le tombe dei leader del PCUS,
da Stalin in poi (ad eccezione di Kruscev la cui tomba è nel Cimitero
Monumentale Novodevicij).
Sotto le mura sono sepolti anche due personaggi non
Russi: Inessa Armand (francese, il cui nome era Elisabeth Stéphane, e sepolta là
per volere di Lenin con cui ebbe una complicata vicenda sentimentale) e John
Reed, il giornalista comunista statunitense che scrisse “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”,
in cui raccontò la cronaca dei giorni della Rivoluzione d’Ottobre.
5 giugno 2016
Domenica/Mosca
Il mattino, sempre con l’agenzia, le più belle
Stazioni della Metro e l’Arbat; il pomeriggio, con la guida privata, gita in
battello sulla Moscova e vie centrali di Mosca (via Kamergerskiy, Palazzo dei
giocattoli (dal cui punto più alto si gode un bel panorama su Mosca), via
Tverskaya, via del Ponte ed altre), piazza del Maneggio, piazza del Teatro (si
chiama così perché c’è il Bolshoi), i favolosi interni dell’hotel
Metropol (da 300 € a notte, qui ho dormito la prima volta che sono stato a
Mosca nel lontano 1974).
6 giugno 2016
Lunedì/Mosca/Sergey Posad/Rostov Veliky/Yaroslavl
Partenza da Mosca e visite di Sergey Posad (considerato
il Vaticano Ortodosso), Rostov Veliky. In serata arrivo a Yaroslavl.
7 giugno 2016
Martedì/Yaroslavl/Kostroma/Suzdal
Visitiamo Yaroslavl con il gruppo al mattino, poi
proseguiamo solo noi tre con la guida per Kostroma e Suzdal. Il resto del
gruppo, 6-7 persone, da Yaroslavl prosegue in treno in serata per San
Pietroburgo. Una persona (76 anni) torna a Mosca dove ha lasciato la moto con la
quale è venuto dall’Italia e con la quale tornerà in Italia.
8 giugno 2016
Mercoledì/Suzdal/Bogolyubovo/Vladimir/Treno
Visite di Suzdal (stupenda), Bogolyubovo, Vladimir. Qui
finisce la parte effettuata con l’agenzia e con la guida, che ci accompagna
alla stazione di Vladimir dove la sera, alle 20:25 (qui l’ora è ancora quella
di Mosca), prendiamo il treno per Perm, la prima nostra tappa della
Transiberiana.
9 giugno 2016
Giovedì/Treno/ Arrivo a Perm
Passiamo la nostra prima notte in treno. E’ un bel
treno (il n. 8), con comodi scompartimenti. I treni che abbiamo preso
successivamente avevano numeri più alti e sono stati meno confortevoli.
Arriviamo a Perm alle 15:23 ora locale (a Mosca sono le 13:23) due fusi orari più
avanti rispetto a Mosca.
Alla stazione ci sta aspettando il taxi (che avevamo
prenotato tramite l’hotel, costo Rubli 400 pari a € 5,50 in tre). Vediamo la
Moschea (vicina all’hotel), una Chiesa Ortodossa, la piazza principale della
città (sulla via Lenina), la stazione fluviale dove facciamo la crociera sul
fiume Kama (280 Rubli).
10 giugno 2016
Venerdì/Perm
Oggi abbiamo in programma tre escursioni, che poi
costituiscono la ragione della scelta di fare sosta a Perm:
- il Gulag Perm-36, l’unico aperto ai visitatori in
tutta la Russia;
- la Grotta di Ghiaccio di Kungur;
- il Monastero della Montagna Bianca.
Le escursioni sono con autista, guida ed interprete in
lingua italiana. Partiamo alle 8:30 del mattino e torniamo alle 22:00 di sera
che è ancora giorno. Abbiamo percorso 450 km. Al Gulag e alla Grotta abbiamo
fruito delle guide dei due siti le cui esposizioni ci sono state tradotte dalla
nostra brava interprete (una giovane signora di nome Alla, due anni passati in
Italia a studiare a Crema e un marito italiano che lavora a Perm ma conosciuto a
Praga). All’interno della Grotta la temperatura è di 5 gradi sotto lo zero,
per cui è necessario vestirsi di conseguenza. Sono utili un paio di guanti.
E’ possibile affittare in loco una
giacca pesante al costo di 100 Rubli. La nostra interprete di lingua italiana,
partita da Perm con vestiti leggeri (in quel periodo in Siberia faceva caldo),
ha fatto così.
11 giugno 2016
Sabato/Perm/In treno verso Krasnoyarsk
Oggi c’è lo Zhivago tour con lo stesso autista di
ieri, la stessa interprete (Alla), ma la guida è diversa. Ci hanno spostato il
tour di un’ora (dalle 10:00 alle 11:00) portando i bagagli in macchina per
poterci accompagnare alla stazione alla fine dell’escursione, evitandoci così
di tornare in albergo e prendere un taxi per la stazione.
Visitiamo i luoghi di Zhivago e Lara (Perm è la Yuriatin
del romanzo di Pasternak). Eccezionale la guida (mi pare fosse una insegnante di
letteratura) che accompagnava la sua narrazione con movimenti del corpo e gesti
delle mani. Si vedeva che recitava,viveva la sua narrazione. E’ stata
eccezionale.
A Perm ci sono due cose interessanti: la linea verde e la linea rossa.
Sono delle linee colorate sull’asfalto: quella verde segnala il percorso
artistico (monumenti), quella rossa il percorso culturale. Seguendo le linee si
incontrano delle colonnine numerate che, in russo e in inglese, forniscono
spiegazioni sul monumento o sul luogo artistico situato in quel posto. Davvero
interessante.
Perm è una città trascurata dai viaggiatori della
Transiberiana. Ed è un peccato, perché vale davvero la pena trascorrerci un
paio di giorni.
Il treno (il n. 092 diretto a Severobaikal’sk, città
sulla BAM in cui fa capolinea) parte da Perm alle 15:33 ora locale (13:23 ora di
Mosca) con la puntualità che sarà una costante di tutti treni che abbiamo
preso. Subito dopo il nostro vagone c’è il “salon” in cui si vendono
merendine, birre, ecc.) ed espongono le carte di credito con le quali è
possibile pagare. Non le abbiamo viste esposte sugli altri treni che abbiamo
preso.
12.6.2016
Domenica/In treno verso Krasnoyarsk
Lungo il percorso, la oramai consueta taiga attraversata
da frequenti fiumi. Alla stazione di Barabinsk vediamo le prime babuskhe che
vendono pesce affumicato. Nelle stazioni precedenti sono state sostituite da ben
forniti chioschi.
13.6.2016 Lunedì/Krasnoyarsk
Arriviamo puntuali alle 8:45 ora locale (ma a Mosca è
quattro ore indietro e sono le 4:45). E’ una cosa cui bisogna abituarsi perché
sui treni e alle stazioni ferroviarie tutto è regolato secondo l’ora di
Mosca, ma come si esce dalle stazioni tutto funziona invece secondo l’ora
locale. Considerate che tra Mosca e Vladivostok ci sono sette fusi orari e non
sempre è agevole, sui treni, capire quale fuso si sta attraversando perché
alle varie stazioni gli orologi indicano sempre l’ora di Mosca e non quella
locale. Sono utili gli Smartphone di ultima generazione che, previa attivazione
della relativa App, provvedono in automatico a riportare l’ora locale quando
cambia il fuso orario (il mio oramai superato Samsung GALAXY S III effettuava
regolarmente tali variazioni) .
Al vagone troviamo già in attesa l’italiano di Napoli
(il mitico Ferdinando Bustelli!), che avevo scovato sul Web e che vive a
Krasnoyarsk, sposato con una russa, che ci accompagna in hotel per una
rinfrescata e poi iniziamo l’escursione della giornata che comprende:
- gli spazi antistanti e adiacenti l’hotel Krasnoyarsk
(centrale): la piazza, il Teatro, le fontane con le sculture femminili ognuna
rappresentante gli affluenti del fiume Jenisej, il Palazzo del Comune, uno
sguardo al fiume e al lungo ponte dalle molte e belle arcate;
- visita alla splendida Riserva Naturale Stolby,
raggiunta in seggiovia (c’è anche un altro percorso, totalmente a piedi, per
arrivarci di 7 km, ma bisogna camminare su una strada asfaltata su cui
transitano le macchine, non ne vale la pena). Arrivati in cima c’è un bel
cammino di 4 km, tra alte conifere e splendidi fiori di color arancio, per
arrivare ad uno Stolby (sono formazioni rocciose) e godere di un bel panorama
sulla Riserva e sugli Stolby disseminati in lontananza;
- il pomeriggio gita e sosta alla centrale idroelettrica.
Lungo il percorso sosta sul belvedere sul fiume Jenisej ed escursione panoramica
di Divnogorsk;
- la sera, dopo cena, andiamo a fare un giro sul
lungofiume (è vicino all’hotel) pieno di locali e animatissimo di gente per
mangiare o anche solo per bere qualcosa.
14.6.2016 Martedì/Krasnoyarsk/In
treno per Irkutsk
Facciamo il tour della città:
- il lungofiume
- l’isola alla confluenza dell’affluente Kaca nello
Jenisej
- il luogo in cui è sorta la città
- il monumento a Andrej Dubenskoj, il cosacco che nel
1628 fondò la città
- il Parco della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica
- il Monumento al Cavallo Bianco
- il battello utilizzato da Lenin ( fu imprigionato nei
dintorni di Krasnoyarsk a Susenskoe dal 1897 al 1900) e da Nicola II prima di
diventare Zar
- la cappella Paraskeva Pyanitsa sulla collina che domina
la città
- percorriamo via Lenina (via principale della città) e
le vie Marksa e Mira (via della Pace) che insieme a via Lenina sono le arterie
più importanti della città
- la cattedrale Cattolica della Trasfigurazione edificata
dai polacchi e l’adiacente scuola di musica
- il Monumento di Puskin e di sua moglie Natalia
Goncharova. A Puskin è anche intestato il Teatro drammatico
- la casa-museo del pittore Surikov
- ed, infine, il magnifico Museo Regionale Etnografico,
assolutamente da non perdere!
La nostra eccellente guida italiana ci accompagna alla
stazione dove abbiamo il treno alle 13:24 (9:24 ora di Mosca) destinazione
Irkutsk e che parte puntualissimo come sempre. Lungo il percorso (io me ne
accorgo a Tayshet dove c’è la diramazione per la BAM) cambia il fuso orario
e, quindi, siamo a + 5 (come a Irkutsk) rispetto a Mosca.
15.6.2016
Mercoledì/In treno/Arrivo a Irkutsk/Isola di Olkhon
Al vagone del treno alla stazione di Irkutsk c’è ad
attenderci Natalia, la guida che ci farà vedere la città insieme all’autista
che ci aspetta nel parcheggio antistante la stazione.
Vediamo:
- la Cattedrale dell’Epifania
- la Chiesa di San salvatore
- la Chiesa Polacca
- il fiume Angara
- il monumento all’esploratore
- piazza Kirov, antistante l’hotel Angara e piazza
principale della città
- la scultura del regista Gaidai
- le fontane in piazza del Lavoro
- il Monastero Znamensky
- la casa-museo del decabrista Trubetskoy
- Casa Europa, la più bella costruzione di Irkutsk (era
di proprietà di un mercante)
- le vie Carlo Marx e Lenina, le più importanti della
città
- il quartiere 130
- il Monumento di Alessandro III
- il Museo Etnografico.
Finita l’escursione la guida ci accompagna con
l’autista alla stazione dei bus dove alle 14:00 abbiamo prenotato il transfer
(operazione fatta dall’Italia, costo 150 Rubli di prenotazione + 800 Rubli
pagati in loco, totale 950 Rubli) per
l’isola di Olkhon. Per delicatezza, Natalia contatta telefonicamente
l’agenzia del pulmino che ci porterà a Khuzir e ci indica il luogo preciso di
partenza, che sta dalla parte opposta della strada rispetto alla stazione dei
bus.
Il pulmino parte alle 14:08, raccoglie un po’ di gente
per strada e, dopo una sosta lungo il percorso, arriviamo a Sakhyurta alle 18:30
dove tra attesa, tempi di imbarco e attraversamento del breve braccio di lago
passa un’altra mezz’ora. Alle 19:00 sbarchiamo sull’altra sponda, siamo
sull’isola di Olkhon, e arriviamo alla Nikita’s Homestead
alle 20:30. Il percorso dallo sbarco dal traghetto a Khuzir è durato 1h
e 30’. La strada è pessima e tutta sterrata, non c’è un centimetro di
asfalto.
Giunti da Nikita’s Homstead prenotiamo subito
l’escursione per Cape Khoboi per l’indomani (800 Ru, pranzo incluso).
16.6.2016 Giovedì/Isola
di Olkhon/Escursione a Cape Khoboi
Prima della partenza per l’escursione a Capo Khoboi,
faccio un giro alle Rocce dello Sciamano che sono molto vicine alla Homestead di
Nikita. Ci si può arrivare uscendo dalla struttura e girare subito a destra
oppure, più brevemente, di fronte alla reception andando a destra per un
sentiero interno che giunge a un cancelletto oltre il quale si accede alle Rocce
dello Sciamano.
Alle 10:00 arriva la guida con l’UAZ, 4x4 integrale,
per l’escursione a Capo Khoboi. Si attraversa il Parco dell’isola (taiga
fitta e incontaminata, ingresso Ru 90 non incluso nel costo dell’escursione).
Facciamo tre soste lungo il percorso da cui si hanno scorci del lago di
indicibile bellezza
Raggiungiamo il Capo Khoboi alle 13:05, pranzo (incluso
nel prezzo), ritorno verso la Homestead con due soste lungo la strada: alla
Montagna dell’Amore e ad una stazione Meteo ai margini del Baikal. La gita
termina alle 17:15 con il rientro alla Homestead.
E’ STATA LA
GIORNATA DELL’INCANTO DEL BAIKAL!
Se volete vedere
il Baikal in tutta la sua straordinaria maestosità, andate sull’isola di
Olkhon, non a Listvyanka o a Bolshie Koty che non rendono pienamente onore alla
grandiosa bellezza del lago.
17.6.2016 Venerdì/Giornata
libera a Khuzir (isola di Olkhon)
Questa giornata la dedichiamo al riposo restando nel
villaggio di Khuzir. Il villaggio non ha nulla di interessante e si snoda su tre
vie più importanti: Puskhina (con bei negozi e bancarelle di souvenir),
Baikalskaya (la via principale) e Lenina (quella che conduce da Nikita e dove si
trova l’ufficio postale dove spedisco qualche cartolina – sono arrivate ai
destinatari).
Vado ancora a rivedere la magia delle Rocce dello
Sciamano e a guardare e godere la meraviglia del Baikal. A mettere i piedi in
acqua si resiste solo per pochi secondi, tanto è fredda. Anche se c’è
qualche spericolato/a che fa il bagno.
Sulla Baikalskaya c’è un cafè internet e l’ufficio
che vende i biglietti per la tratta Khuzir/Irkutsk. I pullman partono proprio
davanti all’ufficio e i biglietti costano 510 RU + 130 Ru per i bagagli, ma se
si vuole essere lasciati presso il proprio hotel il biglietto costa 610 Ru + i
130 Ru del bagaglio. Meno di quanto pagato da noi per il transfer acquistato da
Nikita (150 i diritti di prenotazione + 700 per il pulmino=850 Ru + i 300 Ru per
il transfer in hotel a Irkutsk). Sempre sulla Baikalskaya c’è un piccolo
chiosco che vende escursioni, anche in nave, sul Baikal.
Il proprietario della Homestead, Nikita
(“buongiorno”, “perfetto”, “tutto a posto niente in ordine”, queste
espressioni esauriscono il suo vocabolario di italiano), sempre cordialissimo,
mi dice che qui non vengono italiani ma soprattutto inglesi, francesi e
tedeschi. Ma io vedo anche parecchi cinesi, sud coreani e giapponesi.
A partire da Irkutsk, ma soprattutto qui sull’isola, i
caratteri somatici si mescolano in maniera abbastanza evidente. Qui ci sono
tanti buriati.
SCHEMA STRADE PRINCIPALI DI KHUZIR
|
ulitsa Puskhina |
ulitsa Baikalskaya |
|
|
|
Nikita’s Homestead |
ulitsa Lenina |
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18.6.2016
Sabato/Isola di Olkhon/Irkutsk
La Homestead di Nikita è un po’ un grande ostello con
tante strutture tutte rigorosamente in legno (spartane ma comode), banye in vari
angoli del villaggio. Ed è in piena evoluzione: stanno sorgendo nuove
costruzioni e si stanno facendo nuovi sterri. L’ostello si fa più grande.
Partiamo da Nikita’s Homestead alle 10:05 e arriviamo
all’imbarcadero per attraversare il breve tratto di lago alle 10:35.
All’andata c’era voluto di più.
Alle 11:20 risaliamo sul pulmino (25’ minuti di attesa
del traghetto, 20’ la traversata) diretti a Irkutsk. Ci fermiamo un paio di
volte lungo la strada e arriviamo alla stazione dei bus di Irkutsk alle 14:45.
Chiediamo all’autista del pulmino di portarci all’hotel Angara e alle
15:00 siamo in hotel (300 Rubli il costo della corsa).
Usciamo nuovamente per la città da soli:
- piazza Kirova (antistante l’hotel Angara) in cui c’è
un bel mercato
- casa-museo del decabrista Volkonsky
- la Chiesa della Trasfigurazione
- il Memorial dedicato alle mogli dei Decabristi
- la bella ed elegante via Carlo Marx
- la graziosa e interamente pedonalizzata Uritsky Street
(ad Irkutsk, e solo qui, le vie hanno la doppia scritta, in cirillico ed in
inglese).
19.6.2016
Domenica/Partenza da Irkutsk/In treno verso Ulan Ude
Alle 7:45 prendiamo il taxi che ci siamo fatti chiamare
dalla reception dell’hotel per la stazione ferroviaria (costo 200 Ru in tre).
Il treno, come sempre, parte alle 9:09 precise ora locale
di Irkutsk, ma gli orari della stazione indicano l’ora di Mosca (4:09, 5 ore
indietro rispetto a qui).
Alla stazione di Misovaia rivediamo le babuskhe che
vendono l’omul affumicato e questa è la seconda volta, fin qui, tra tutte le
stazioni in cui il treno ha fatto sosta.
Questo tratto, tutto gi giorno, lo facciamo in terza
classe. La differenza con la seconda classe è che qui gli scompartimenti sono
aperti, non hanno le porte scorrevoli di apertura/chiusura.
Arriviamo puntuali a Ulan Ude alle 17:17 ora locale
(12:17 di Mosca). Il taxi, prenotato dall’Italia tramite l’hotel, ci aspetta
con il solito cartello con i nostri nomi subito fuori dalla stazione e in breve
siamo all’hotel Buryatia. Anche qui, come in quasi tutti gli hotel, al piano
ci sono contenitori che erogano gratis acqua calda e fresca.
Vediamo piazza Sovetova (che sta dietro l’hotel) con
l’enorme testa di Lenin, la adiacente piazza con le fontane e il Teatro
dell’Opera e del Balletto (dall’esterno), l’Arco di Trionfo che divide la
piazza da via Lenina (la via principale della città).
20.6.2016 Lunedì/Escursioni
a Ulan Ude
Partiamo dall’hotel alle 8:40 e arriviamo al Monastero
Buddista (Ivolginsky Datsan) alle 9:23. Sono con noi l’autista e la guida,
Zoia dai caratteri buriati, che però, contrariamente a quanto concordato, non
è di lingua italiana ma spagnola. Comunque non abbiamo difficoltà a capirci.
Ripartiamo dal Monastero alle 11:05 e andiamo al Tempio
Buddista (Rinpoche Bagsha Datsan) che si trova su una collina da cui si domina
la città e il fiume Uda che la attraversa.
Proseguiamo la visita della città a piedi e in due ore
vediamo:
- l’edificio in muratura più vecchio della città
(insieme alla cattedrale di Odigitria) in cui si facevano commerci e affari (una
sorta di centro commerciale de tempi d’oggi);
- la Cattedrale di Santa Maria Odigitria (la chiesa più
vecchia della città) che prima era in legno ed ora è in muratura;
- un centro di medicina tibetana (una sorta di
poliambulatorio);
- un mercato all’aperto e uno al chiuso;
- la via Lenina, che è la più importante della città e
che per un tratto, interamente pedonalizzato, viene chiamata Arbat come quella
di Mosca, anche se non ne ha certo l’eleganza e la raffinatezza. Molto vivace,
via Lenina e’ un luogo di incontri, di raduni e di spettacoli;
- la casa in cui soggiornò il principe Nicola II (non
ancora Zar) quando venne qui a visionare i lavori della Transiberiana. Ora
nell’edificio c’è il Museo Storico di Ulan Ude;
- percorrendo tutta la via Lenina raggiungiamo l’Arco
di Trionfo, eretto in occasione della visita di Nicola II. Al di là dell’Arco
di Trionfo c’è la piazza Sovetova con la testa di Lenin.
Proviamo, con la guida, a visitare il favoloso Teatro
dell’Opera e del Balletto (da qui
è uscita una “prima ballerina” buriata
la cui scultura, insieme al marito, si trova sulla piazza antistante). Ma non è
possibile, le visite sono solo per gruppi e debbono essere programmate in
anticipo. Dalle colonne che si intravvedono dall’atrio, il Teatro dovrebbe
essere davvero maestoso. Qui finiscono le escursioni della giornata (6 ore di
cui quattro per i monasteri e 2 per il tour della città). Il Costo è stato di
2.600 Ru a testa (36 €uro) .
Volendo, il tour
della città può essere fatto
anche da soli. In fondo, si concentra pressoché esclusivamente su via Lenina e
piazza Sovetova, divise dall’Arco di Trionfo. Per cui, partendo dalla centrale
piazza Sovetova, superato l’Arco, si scende per via Lenina e la si percorre
per tutta la sua lunghezza. Non è che ci sia molto da vedere a Ulan Ude.
21.6.2016 Martedì/In
treno direzione Khabarovsk
Abbiamo il treno presto, così alla reception ci danno i
cestini in sostituzione della colazione. Le due corse del taxi stazione/hotel e
hotel/stazione sono costate 500 Rubli in tre, pagati direttamente alla reception
e non al taxi come da disposizione dell’hotel stesso.
Usciamo dall’hotel e il taxi è già lì ad aspettarci.
Alle 4:37, ora locale, ci avviamo verso la stazione e in quattro minuti siamo là.
Il treno (il n. 44) parte con la consueta puntualità alle 5:55 (00:55 ora di
Mosca) e termina la sua corsa a Khabarovosk.
Arriviamo a Chita alle 12:40 ora locale, la sosta dura
un’ora e ripartiamo alle 13:40. Data la durata della sosta c’è il tempo di
scendere dal treno per sgranchirsi le gambe, fare qualche acquisto alimentare
nei chioschi e dare uno sguardo fuori dalla stazione, di fronte alla quale si
staglia la imponente Cattedrale dell’Icona della Madonna di Kazan dalle
splendide cupole blu e dorate e che costituisce il più importante edificio
della città.
Probabilmente una sosta a Chita si lascerebbe
senz’altro preferire a quella di Ulan Ude, ma l’ escursione ai Datsan di
Aginskoe e Tsugol, lontani dalla città, sono più complicate di quella al
Datsan di Ulan Ude e richiede una disponibilità di tempo maggiore.
22.6.2016
Mercoledì/In treno verso Khabarovsk
La ferrovia dopo Ulan Ude risale verso nord per evitare
di attraversare la Cina. Alla stazione di Amazar ritroviamo una babuskha e ai
margini della ferrovia un paio di fatiscenti negozietti di generi alimentari.
I Russi con cui abbiamo avuto occasione di parlare a
Mosca e le guide che ci hanno accompagnato non hanno mai fatto la Transiberiana
e ci dicevano “beati voi!”.
Sul treno non ci sono altri turisti e il personale del
treno non parla nient’altro che il russo, per cui non ci sono le condizioni
per instaurare un qualsiasi tipo di approccio.
23.6.2016 Giovedì/In
treno/Arrivo a Khabarovsk
La provodnitsa pulisce il corridoio del vagone tre volte
al giorno con secchio d’acqua e straccio bagnato, e una volta pulisce anche il
tappetino all’interno dello scompartimento. La manutenzione è davvero
eccellente.
Andando verso est il paesaggio cambia: al posto della
taiga, grandi pianure erbose con radi alberi, fiori gialli e bianchi sui manti
erbosi. Anche qualche rado fiore arancione arricchisce le immense distese
erbose.
Alle 14:58, ora locale, puntuale come sempre il treno
arriva a Khabarovosk (a Mosca sono le 7:48, sette ore indietro) e c’è il taxi
con il cartello ad aspettarci appena scendiamo dal vagone, anche questo
prenotato tramite l’hotel dall’Italia.
Il taxi che ci porterà all’hotel Sapporo ci costa 350
Rubli in tre. Impieghiamo meno di un quarto d’ora per il tragitto stazione
ferroviaria/hotel Sapporo. Il taxi ci aiuta a portare una valigia dal vagone per
la scalinata, la sopraelevata e la discesa fino alla macchina.
Dopo una breve risistemata usciamo dall’hotel e andiamo
un po’ in giro:
- vediamo un tratto della via Muravyova-Amurskogo e la
piazza Komsomolskaya
- la bella Cattedrale dell’Assunzione
- l’incantevole lungofiume
- facciamo la crociera sull’Amur che dura circa 1h e
15’ (costo 350 Rubli).
In serata, dopo la cena consumata nel ristorante del’hotel,
visitiamo nuovamente lo splendido lungofiume. Sono quasi le undici di sera e
c’è ancora una notevole animazione: caffè, ristorantini, chioschi, gente che
passeggia, anche ragazze sole cui nessuno si permette di dare alcuna noia. Ci
sono parchi, giostre, autoscontro ed altre attività ludiche varie, musica di
gruppi fino a tarda notte. Il tutto in una bella ambientazione.
24.6.2016 Venerdì/Escursione
della città di Khabarovsk/Treno per Vladivostok
Mentre tutte le escursioni fino a Ulan Ude le avevamo
organizzate dall’Italia, l’escursione di Khabarovsk la abbiamo organizzata
lungo il percorso, poiché dall’Italia non avevamo trovato una guida in
italiano. Abbiamo chiesto all’hotel Sapporo via e-mail se potevano
organizzarci loro la visita della città. Hanno assunto informazioni e ci hanno
chiesto se potevano fornire la mia e-mail all’agenzia con cui loro avevano
stabilito il contatto. Alla mia risposta affermativa siamo stati subito stati
contattati dall’agenzia che ci ha proposto la visita della città con autista
e guida, però in inglese. In tutta Khabarovsk non c’è un solo/a interprete
di lingua italiana e così abbiamo ripiegato per la guida di lingua inglese.
All’ora concordata si presentano in hotel la guida
(Igor), l’autista (Micha) e Tatiana dell’agenzia che ci chiede se vogliamo
pagare in contanti o col Bancomat. Optiamo per il Bancomat. Tatiana collega il
POS, digita l’importo di ognuno e noi il nostro rispettivo PIN. Poi se ne va.
L’escursione di 4 ore costa 2.533 Rubli a testa (poco meno di 35 €).
La guida è un signore di 68 anni, ex militare, andato in
pensione a 45 anni di età. Poiché il mio inglese non è da manuale lo invito
ad esprimersi in maniera elementare e a parlare lentamente. Ci capiamo
abbastanza bene.
Riepilogo delle visite nelle quattro ore di tour:
- la Cattedrale dell’Assunzione (che avevamo già visto
ieri per conto nostro)
- il Monumento a Muravyev
- il fiume Amur
- la Biblioteca Statale di Ricerca dell’Estremo Oriente
- la bella Cattedrale della Trasfigurazione
- l’ imponente Monumento alla II Guerra Mondiale con
tutti i nomi dei caduti della città (è proprio accanto alla Chiesa). I soldati
della Siberia (di tutta la Siberia, non solo di Khabarovsk) diedero un
contributo fondamentale nella battaglia di Stalingrado contro i nazisti:
abituati a vivere a temperature di molte decine di gradi sotto lo zero,
sopportarono molto più agevolmente dei soldati che provenivano dalla parte
occidentale della Russia le più miti (per loro che venivano dalla Siberia)
temperature dei luoghi in cui si combatté contro i nazisti. In tutte le città
russe sono una costante i Parchi della Vittoria e i Monumenti ai caduti della
Grande Guerra Patriottica (così loro chiamano la II^ Guerra Mondiale) che costò
alla Russia oltre venti milioni di
morti. Così come in ogni città ci sono monumenti a Lenin e strade, di solito
le più importanti, a lui dedicate. In giro nessuno parla dell’epoca zarista né
si avverte alcuna nostalgia di quel
tempo
- la Colonna con i nomi degli eroi dell’URSS di
Khabarovsk, di lato al Monumento ai caduti
- via Lenina (la seconda per importanza dopo via
Muravyeva-Amurskogo)
- il Dinamo Park
- piazza Lenin con la sua statua e il bello edificio in
mattoni alle sue spalle, ora adibito ad uffici
- un mercato all’aperto ed uno al chiuso
- la via Muravyev-Amurskogo (la principale arteria della
città).
Gran bella città, elegante, raffinata. Una sorpresa
davvero molto positiva. Concepita inizialmente come una sosta più che altro per
rendere meno pesante l’ultima parte del viaggio in treno verso Vladivostok, si
è rivelata una delle mete più piacevoli dell’intero viaggio.
Alle 17:05 saliamo sul taxi (250 Rubli in tre), chiamato
dalle ragazze della reception, e alle 17:20 siamo in stazione dove aspettiamo il nostro treno diretto a Vladivostok che
parte alle 19:24 ora locale (ora di Mosca 12:24). La sosta del treno in stazione
è stata di 74’ che sono serviti anche per aggiungere alcune carrozze. Lungo
il percorso, tra le altre soste, il treno ferma alla stazione Vyazemskaya
(15’) dove sulle piattaforme si rivedono le babuskhe.
25.6.2016
Sabato/Notte in treno/Arrivo a Vladivostok
Arrivo puntuale alle 9:30 (ora locale, a Mosca sono le
2:30) a Vladivostok, nella “mitica” stazione che avevo visto solo in foto,
ma che avevo tanto desiderato di raggiungere.
A piedi ci dirigiamo verso l’hotel che dista solo 500
metri dalla stazione. Avevo stampato il tracciato del percorso su Google Maps e
in pochi minuti siamo in hotel.
E’ presto e la camera non è pronta, così lasciamo i
bagagli in uno stanzino e usciamo verso la stazione ferroviaria (per
raggiungerla c’è anche un percorso più breve che non supera i 300 metri).
Adiacente
alla stazione ci sono gli uffici e la biglietteria dell’Aeroexpress che
effettua il transfer città/aeroporto di Vladivostok che si trova nella città
di Artyom, a d oltre 40 km di distanza da Vladivostok. Ai treni si accede
scendendo con la scala mobile al piano di sotto. Dagli orari esposti su un
depliant risulta che il primo treno parte alle 7:21 e arriva alle 8:15
all’aeroporto. Poiché il nostro volo parte alle 9:15 (in realtà poi partirà
alle 9:45) consideriamo che ci sono i tempi per prendere il volo utilizzando
l’Aeroexpress, evitando così di dover prendere un taxi o il pullman.
Per la visita di Vladivostok l’agenzia che avevo
contattato dall’Italia aveva chiesto il pagamento anticipato, ma
aveva omesso di inviarmi le coordinate per effettuarlo. A
Khabarovsk avevo incontrato un ragazzo di Vladivostok al quale avevo
chiesto se fosse complicato visitare la città da soli. Lui mi ha detto che
Vladivostok è una città compatta e che non era necessario visitarla con una
guida, così abbiamo deciso di fare da soli.
Usciti dagli uffici dell’Aeroexpress e girando a destra
percorriamo la via Aleutskaya fino all’incrocio con la via Admirala Fokina (si
gira a sinistra) che è pedonalizzata e piena di fontane. In fondo alla via,
l’Oceano Pacifico e la baia Sportivnaya.
Torniamo in hotel, prendiamo possesso della stanza e nel
pomeriggio ripercorriamo a piedi via Aleutskaya e all’incrocio con la
Svetlanskaya svoltiamo a destra sulla piazza Bortsov Revolutsii che oggi è sede
di mercato. Proseguiamo sulla Svetlanskaya fino al Ponte del Corno d’Oro e poi
ci dirigiamo verso la Funicolare (20 Rubli per salire e 20 per scendere) con la
quale saliamo per un tratto, poi ancora un tratto a piedi fino al Belvedere che
da sul ponte e da cui si gode una bella vista sulla baia. Appena sopra il
Belvedere c’è la statua dei fratelli Santi Cirillo e Metodio (inventori
dell’alfabeto cirillico).
Scendendo ci dirigiamo verso il Sottomarino S-56
(ingresso 100 Rubli), visitiamo gli interni (dove c’è una foto di Stalin,
unico cenno, oltre alla tomba sotto le mura del Cremlino, della sua esistenza in
tutto il viaggio, segno della sua evidente rimozione dalla coscienza collettiva
russa). Rimozione che riguarda anche gli Zar di cui non ho sentito far parola in
nessun luogo.
Resiste invece, nonostante il crollo del comunismo, la
figura di Lenin cui ogni città dedica tuttora un monumento e una delle vie
principali, nonché il Mausoleo con il suo corpo imbalsamato accanto alle mura
del Cremlino. Eltsin ne aveva proposto la chiusura, la maggioranza dei Russi
sembra sia favorevole, ma il Mausoleo è ancora là. Putin ha giustificato la
sua permanenza con la spaccatura che si creerebbe nel paese con la sua
rimozione. La figura di Lenin è ancora popolare in Russia.
Ovunque, nei negozi russi, abbondano t-shirt con la
immagine di Putin. Sarà un segno della sua popolarità in Russia (che è reale
parlando con la gente), ma personalmente ho trovato la cosa sgradevole.
Tornando verso l’hotel, ripassiamo agli uffici dell’Aeroexpress
dove acquistiamo i biglietti (220 Rubli a testa) per il transfer in aeroporto di
dopodomani.
26.6.2016
Domenica/Vladivostok
E’ questa la nostra ultima giornata a Vladivostok.
- Ci dirigiamo a piedi verso
Tokarevsky Cape (Tokarevskaya Koshka, è distante ma al ritorno prendiamo
il bus n. 60, costo del biglietto 20 Rubli)
dove c’è il Faro di Egersheld collegato alla terraferma da una lingua
di ghiaia di riporto e da cui si vede, di fronte, il ponte strallato più lungo
del mondo (1104 metri) inaugurato nel 2012 e che unisce Vladivostok all’isola
di Russky che sta sulla destra,
sulla sinistra, invece, il porto di Vladivostok;
- ripercorriamo via Aleutskaya fino all’incrocio con la
Svetlanskaya dove giriamo a sinistra per la via pedonalizzata che qui chiamano
“Arbat” (in realtà si chiama ulitsa Admirala Fokina) e facciamo tutto il
giro della baia Sportivnaya in mezzo a una moltitudine di gente, di bancarelle e
di giochi. Oggi è domenica;
- visitiamo la Galleria d’Arte Primorsky sulla via
Aleutskaya (ingresso 350 Rubli), ma delle opere del Leonardo e del Botticelli,
citate dalla Lonely Planet, non c’è traccia. Ci sono, invece, un Canaletto e
un Panini, tanto per restare in Italia. Comunque, della bella arte figurativa
anche di autori ignoti;
- un giro nella piazza principale della città, Bortsov
Revolutsii (oggi non c’è il mercato);
- la Cattedrale dell’Intercessione, che dalla stazione
si raggiunge con il bus n. 7 T (20 Rubli il costo del biglietto a corsa): sono
tre fermate. Le guide non la citano, ma è molto bella e vale la pena visitarla.
Vladivostok è stata interdetta ai visitatori fino al
1990 per la sua rilevanza strategica e militare. Oggi è una bella città che si
sta aprendo al mondo e al turismo. E’ già un grande porto del Pacifico ed è
destinata ad accrescere notevolmente il suo peso e la sua importanza, per cui
non c’è dubbio che nel corso dei prossimi anni crescerà in modo
esponenziale. Mi auguro che la sua crescita non ne alteri le belle
caratteristiche attuali.
27.6.2016 Lunedì/Voli
di ritorno Vladivostok/Mosca e Mosca/Roma
Alle 5:30 ci danno la sveglia dalla reception e alle 6:00
siamo nella hall dove ci forniscono il box breakfast e ci dirigiamo a piedi
verso la stazione dell’Aeroexpress (sono meno di dieci minuti).
Alle 7:20 parte l’Aeroexpress e arriva in aeroporto
nella città di Artyom, circa 45 km a nord di Vladivostok, alle 8:15 (effettua
cinque fermate lungo il percorso).
L’aereo lascia il suolo alle 10:50 (3:50 ora di Mosca)
e atterra a Sheremetyevo alle 18:00 ora di Vladivostok, ma qui a Mosca sono le 11:00 (in pratica 7 h e 10’ effettive di volo).
Poi il volo di ritorno Mosca/Roma e la fine di un viaggio da fare!
10- VOCI VARIE E CONSIDERAZIONI (in ordine alfabetico)
Babuskhe
Le
venditrici alle stazioni sono in via di estinzione e si incontrano solo nelle
stazioni più piccole e neanche in tutte. Oramai nelle grandi stazioni della
Siberia sono state soppiantate da comuni chioschi, i quali evidentemente
fruiscono di autorizzazioni amministrative e versano soldi per ottenerle e
questo ha estromesso le venditrici delle piattaforme. Su mia specifica richiesta
circa la oramai sporadica presenza delle babushke alle stazioni mi è stata
avanzata una ipotesi di natura sanitaria, nel senso che è capitato che siano
stati venduti prodotti avariati, cioè i prodotti non venduti appena preparati
sono stati riproposti in vendita in momenti successivi in condizioni
deteriorate. Non saprei dire se questo sia vero, anche perché, ripeto, in
alcune stazioni più piccole si vedono ancora.
Queste
persone, nelle stazioni in cui ancora resistono, non amano essere fotografate,
per cui possono essere solo oggetto di scatti “rubati”. Può essere
antipatico fotografarle quasi di nascosto, ma rappresentano un pezzo di storia
della Transiberiana da portare indietro con noi.
Si
tratta di persone che, se in passato hanno costituito una caratteristica delle
stazioni siberiane, oggi sono destinate ad essere residuali, salvo nelle
stazioni più piccole in cui l’apertura dei chioschi può risultare
economicamente poco conveniente e può, quindi, rimanere un piccolo
spazio per le loro attività.
Bagaglio
Dipende, ovviamente, anche dal periodo, ma non vi portate
troppa roba. Noi non abbiamo usato neanche la metà di quello che avevamo con
noi (il contenuto di un Trolley medio e uno zainetto). Mentre qui in Italia
faceva freddo in quel periodo, in Siberia faceva caldo. A Krasnoyarsk abbiamo
avuto temperature di 35 gradi.
Inoltre, nelle stazioni ferroviarie delle città
siberiane (almeno in quelle in cui siamo stati noi) non ci sono scale mobili per
raggiungere i binari, ma sopraelevate e sottopassi da cui si accede ai binari
attraverso scale lunghe e ripide e trascinarsi dietro un bagaglio pesante è un
problema non da poco.
Noi abbiamo portato dei capi pesanti perché dovevamo
visitare le Kungur Caves (Perm) al cui interno la temperatura raggiunge i cinque
gradi sotto lo zero e l’escursione dura più di un’ora. L’interprete, che
era vestita leggera, ha affittato in loco
un giaccone pesante al costo di 100 Rubli (poco più di un €uro).
Considerate che in quasi tutti gli hotel (almeno in
quelli in cui siamo stati noi) ci sono servizi di lavanderia e stireria e i bagni sono dotati di tubi che conducono calore su cui è
possibile asciugare gli indumenti più leggeri (calzini, mutande e simili).
Biglietti
ferroviari
Come ho già detto, noi li abbiamo fatti con l’agenzia di Milano, ma i biglietti elettronici si possono anche fare online o dal sito delle ferrovie russe (www.rzd.ru) che ha anche una versione in inglese e non possono essere acquistati prima del 45° giorno dell’utilizzo.
Farli alle stazioni ferroviarie in loco è complicato per via della lingua. Da quanto avevo letto, e mi è stato confermato a Mosca, gli addetti agli sportelli non parlano che russo e, in caso di incomprensioni, non è che si dannino l’anima per facilitarvi il compito. Anzi, hanno un atteggiamento piuttosto brusco e liquidatorio.
Tra l’altro, acquistare i biglietti in loco comporta qualche rischio perché, specie nei periodi di alta stagione, potrebbero essere terminati oppure esauriti in una stazione ma reperibili alla stazione successiva. Però hai il problema di come raggiungere la stazione successiva se non hai il biglietto del treno.
Mi ha raccontato l’italiano di Napoli che vive a Krasnoyarsk, e con il quale abbiamo fatto le escursioni in quella città, che a lui è capitato anni fa il caso di un altro italiano che a Krasnoyarsk non aveva trovato i biglietti (lui aveva fatta la Transiberiana nel senso inverso da Vladivostok a Mosca) per proseguire verso Mosca ma erano disponibili a partire dalla stazione successiva, per cui è dovuto andare in pullman ad Acinsk, una città distante 160 km da Krasnoyarsk, sempre sulla linea Transiberiana, dove ha trovato i biglietti per proseguire verso Mosca che non aveva trovato a Krasnoyarsk. In pratica i biglietti per una tratta possono essere esauriti ma possono essere disponibili da una tratta seguente.
Noi avevamo i c.d. biglietti elettronici che l’addetta al vagone nemmeno guardava al momento di salire sulla carrozza. Ci chiedevano solo il passaporto perché loro avevano già un elenco con i nomi dei passeggeri muniti di biglietto elettronico.
Biglietti metro a
Mosca
Un biglietto della metro per una corsa singola, a giugno,
costava 50 Rubli. Ma è possibile acquistare un biglietto da venti corse al
costo di 650 Rubli (si chiama Carta Edinyi,rossa) e può essere utilizzata ai
tornelli da più persone. Si passa la carta sul lettore e transita una persona,
la si striscia di nuovo e passa un’altra persona e così via fino ad
esaurimento della carta. In pratica, con la carta Edinyi possono varcare il
tornello 20 persone una di seguito all’altra.
Può essere utilizzata, oltre che sulla metro, anche
sulla monorotaia, sul trolleybus, sul bus o sul tram.
Carta Edinyi rossa da venti corse
Cambio valuta
Cambiare soldi non è un problema. A Mosca ci sono Cambia
valute e Bancomat dappertutto, ma non cambiate in aeroporto dove praticano un
tasso più basso che in città. In caso ne abbiate necessità, cambiate in
aeroporto il meno possibile. Alcuni taxi prendono anche €uro.
Presso gli uffici dei Cambia valute le banconote debbono
essere in buone condizioni, le controllano e se hanno degli strappi, scritte o
sono usurate non le accettano.
I Bancomat sono anche negli hotel più importanti e in
genere sono sia in russo che in inglese. Laddove siano solo in russo, fatevi
aiutare dal personale della reception.
A Mosca il cambio è leggermente migliore che in Siberia
(a Mosca abbiamo cambiato 1€=73Ru, a Khabarovosk 1€=71Rubli), ma non saprei
dire se ciò sia dovuto alla fluttuazione del cambio o se in Siberia sia proprio
più basso.
Caricabatterie
Oltre che negli hotel, è possibile ricaricare iPhone,
Smartphone, Tablet, Mp3 ecc. anche sui treni. A metà e alla fine di ogni vagone
ci sono prese (sono uguali a quelle italiane, non c’è bisogno di adattatore)
per fare operazioni di ricarica, ma molto spesso sono occupate da altri
viaggiatori del vagone.
Io avevo con me un caricabatterie con cui potevo
ricaricare fino a tre dispositivi contemporaneamente. E’ stato utile,
specialmente nelle tratte in treno più lunghe.
Fusi orari
Tra Mosca e Vladivostok ci sono sette fusi orari. Nelle
città e nei luoghi in cui ci siamo stati noi erano i seguenti:
Località |
Fuso
orario rispetto a Mosca |
Vladimir |
Uguale
a Mosca |
Perm |
+ 2 ore |
Krasnoyarsk |
+ 4 ore |
Irkutsk, isola di Olkhon e Ulan Ude |
+ 5 ore |
Khabarovsk e Vladivostok |
+ 7 ore |
Pasti
Negli hotel era inclusa la colazione, ma non i pasti,
salvo le tre cene da Nikita’s Homestead sull’isola di Olkhon.
Se non avete voglia o tempo per andare a cercare un
ristorante, in tutti gli hotel c’è un ristorante dove si può mangiare a
costi davvero contenuti. Noi abbiamo speso, per un pasto completo (inclusa acqua
o birra), dai 420 agli 800 Rubli (6/11 €).
Sui treni c’è un vagone ristorante in cui si può
consumare un pasto o anche soltanto bere una birra o altri tipi di bevande.
Anche dalla Provodnitsa si possono acquistare biscotti, merendine e simili.
Inoltre di tanto in tanto passa sul treno del personale con un carrello munito
di alimenti e bevande.
E poi sui marciapiedi delle stazioni principali, dove le
soste durano dai 15 ai 74 minuti (controllate a metà vagone: sono indicate
tutte le fermate che effettua il treno e la durata delle relative soste), ci
sono dei chioschi che vendono cibi e bevande.
In poche stazioni, oramai, resistono le babuskhe,
soppiantate nelle stazioni più
grandi dai più moderni e più forniti chioschi.
Lingua
Conoscere i caratteri dell’alfabeto cirillico (non è
poi così complicato) è importante, tornerà molto utile per leggere, ad
esempio, le stazioni della metro, la destinazione di un mezzo pubblico e alle
stazioni ferroviarie lungo la Transiberiana per leggere la mèta e il binario (пути
, si legge puti). Piattaforma, invece, si scrive платформа e si
legge platforma.
Orologi e sveglia
Vi consiglio di portare due orologi e una piccola sveglia
da viaggio. Posizionate un orologio sull’ora di Mosca e uno sull’ora locale.
Tenete conto che sui treni e nelle stazioni tutto funziona secondo l’ora di
Mosca, ma appena uscite dalle stazioni tutti i riferimenti sono secondo l’ora
locale.
Una piccola sveglia da viaggio vi potrà essere utile se,
ad esempio, dovete scendere dal treno il mattino presto e durante la notte si
cambia fuso orario. A noi è capitato di aver attivato la sveglia dello
Smartphone, ma durante la notte, il
fuso era cambiato di un’ora in avanti, sicché la sveglia ha suonata un’ora
dopo. Nessun problema perché eravamo già svegli e la provodnitsa, cui avevamo
fatto richiesta, è venuta a bussarci alla porta dello scompartimento per darci
la sveglia.
Rimpianti
Non aver avuto il tempo di vedere gli interni del Teatro
Bolshoi a Mosca, appena restaurato, e il Teatro del Balletto a Ulan Ude (in
quest’ultimo caso la visita era possibile solo per gruppi e se programmata in
anticipo).
SIBERIA (è il futuro?)
Sterminata, affascinante, misteriosa.
Se è vero ciò che dicono gli esperti sui cambiamenti climatici e sulla conseguente desertificazione che interessa l’Africa sub sahariana, parte dell’ America del nord e del sud, l’Australia e circa il 20% dei territorio italiano, e lo spostamento del clima temperato proprio verso le terre della Siberia, si può ben comprendere come qui potrebbero trovare spazio le migrazioni dei popoli causate da tali mutamenti climatici.
Mi è stato detto che già ora qui le temperature, in inverno, non raggiungono più i -40 gradi del passato e che queste non superano più i -20°-25° e che anche a Mosca gli inverni sono meno rigidi che in passato. In sostanza le temperature in Siberia sono già scese sensibilmente.
E se consideriamo che la Siberia rappresenta i ¾ del territorio della Russia (con una popolazione di circa 30 milioni di abitanti soltanto) e una estensione di gran lunga superiore a quella del Canada, della Cina o degli Stati Uniti, si può ben intendere la opportunità che la Siberia potrebbe rappresentare in futuro per i popoli eventualmente espulsi dalla desertificazione, qualora i “grandi della terra” (si fa per dire) non raggiungano le intese necessarie sulla emissione dei gas serra.
Sicurezza
Non abbiamo mai avuto alcun problema, neanche a livello
di percezione, sia per le strade che in metro o in treno, di giorno e di notte,
in tutte le località in cui siamo stati. Non date retta alle “balle” sui
poliziotti corrotti che chiedono il passaporto e poi chiedono soldi per riaverlo
indietro. Se mai, è roba del passato.
In ogni caso, e a puro scopo precauzionale, girate con la
fotocopia del passaporto e in caso incappiate nel “poliziotto corrotto” non
pagate direttamente alla polizia per strada, ma chiedete andare nei loro Uffici.
Vi lasceranno andar via perché negli uffici sono tenuti a redigere un verbale e
scrivere le relative motivazioni.
Taxi
Noi li abbiamo prenotati tutti tramite gli hotel dove
pernottavamo e tutti (tranne uno che ci aspettava subito fuori dalla stazione)
sono venuti a prenderci al vagone ferroviario con un cartello con su scritto il
mio nome. E’ il modo più affidabile e costano di meno che prenderli alle
varie stazioni da soli. Noi abbiamo speso da un minimo di 200 Rubli ad un
massimo di 400 Rubli a corsa per tre persone (in pratica da meno di 3 € ad un
massimo di 5,50 € da dividere in tre). Prenotati con l’hotel “rigano
dritti” perché il cliente può, eventualmente, reclamare con l’hotel e
questo potrebbe non rivolgersi più a loro in futuro o fare presente la
circostanza alla compagnia di appartenenza del tassista. Addirittura, a Ulan Ude,
l’hotel ci ha comunicato tramite e-mail di non pagare il taxi driver, ma di
saldare il conto direttamente alla reception.
Ad un nostro connazionale (quello della moto), che ha è
stato con noi fino a Yaroslavl, e ha preso il taxi dal centro di Mosca per farsi
riportare in hotel (Izmailovo Delta), il tassista ha preteso 4.000 Rubli (=55
€), un furto! In metro sono cinque fermate e il costo del biglietto 50 Rubli.
Il costo congruo per quella corsa in taxi è di 400 Rubli!
Traduttore
offline
Dotatevi di un traduttore offline, vi tornerà utile per
comunicare nel corso del viaggio. A noi è stato utile in treno per chiedere
alla provodnitsa di abbassare l’aria condizionata dello scompartimento che era
a “palla” e non c’era verso
di farglielo capire in altra maniera. Ci è venuto in soccorso il traduttore
offline con il quale abbiamo posto la richiesta tradotta in russo e finalmente
l’addetta al vagone ha capito e ha conseguentemente provveduto.
Treni
Mi ha colpito la puntualità dei treni. Mai un ritardo
nella partenza. Talvolta sono arrivati anche con qualche minuto di anticipo, ma
alla partenza sono stati di una puntualità assoluta.
Più basso è il numero del treno, più questo è
confortevole. Tutti sono, comunque puliti. Due/tre volte al giorno le
provodnitse provvedono a pulire sia i corridoi che gli interni degli
scompartimenti.
Tutti hanno un vagone ristorante, dove è possibile
consumare un pasto o anche soltanto bere un birra o un altro tipo di bevanda
(controllate gli orari in cui sono aperti).
A metà carrozza è appeso un foglio plastificato che
indica tutte le fermate del treno e i tempi di sosta in ciascuna stazione. Nelle
soste di pochi minuti non consentono di scendere dal treno, ma in quelle più
lunghe (dai 15’ ad oltre un’ora nelle stazioni più grandi) è possibile
scendere a fare rifornimento nei chioschi situati sulle piattaforme.
Portatevi un MP3, vi sarà utile per “ammazzare” il
tempo nei trasferimenti più lunghi.
Nel periodo in cui siamo stati noi non c’erano turisti
stranieri e con i russi, causa lingua, era piuttosto difficile comunicare.
Abbiamo trascorso in treno, in totale, 149 h e 51’. La tratta più lunga è stata quella da Ulan Ude a
Khabarovsk che è durata 53 h e 3’.
Volo
Se fate la Transiberiana da Mosca a Vladivostok e giunti
a Vladivostok tornate in aereo a Mosca fate bene attenzione
alla tempistica se dovete cambiare aeroporto per prendere il volo per
l’Italia.
Infatti, i voli da Vladivostok atterrano all’ aeroporto
di Sheremetyevo e se avete il volo di ritorno da Domodedovo (i due aeroporti
sono situati ai lati opposti della città) ci potrebbero volere molte ore per
spostarsi da un aeroporto all’altro, specie nei giorni infrasettimanali. C’è
un tratto obbligato su uno degli anelli di Mosca, di circa otto km, peraltro a
sei corsie per ogni direzione di marcia, per percorrere il quale potrebbero
volerci delle ore a causa del grande traffico, con il rischio di perdere il volo
di ritorno.
Perciò, o prendete il volo di ritorno direttamente da
Sheremetyevo o considerate parecchie ore per lo spostamento tra i due aeroporti.
Tenete conto che quasi tutte le compagnie aeree europee
volano da Domodedovo. Da Sheremetyevo volano Alitalia e Aeroflot che hanno però
voli diretti su Roma, ma il costo del biglietto è ovviamente più elevato.
I due aeroporti possono essere raggiunti sostanzialmente
in tre modi:
1- Aeroexpress da Sheremetyevo alla fermata metro
Belorusskaya (420 Rubli e 45 minuti di tempo di percorrenza), da qui prendere la
metro (linea verde) fino a Paveletskaya (50 Rubli e circa un’ora di tempo) e
da qui prendere l’Aeroexpress per Domodedovo (altri 420 Rubli e 45 minuti).
Considerate che dalla zona di ritiro dei bagagli di Sheremetyevo all’Aeroexpress
ci vogliono 15-20 minuti e la frequenza dei treni è di 30 minuti, per cui se
capita che è appena partito dovete aspettare mezz’ora per quello successivo.
E’ senz’altro più rapido ed economico del taxi, ma richiede comunque del
tempo dovendo tenere conto anche dei cambi aeroexpress/metro/aeroexpress alle
stazioni Belorusskaya e Paveletskaya con bagaglio al seguito;
2- in taxi, ma oltre al costo c’è da considerare un
tempo di percorrenza di 4-5 ore per il gran traffico particolarmente nei giorni
lavorativi. C’è una compagnia che si chiama Lingo Taxi (www.lingotaxi.com,
disponibile in chat sul sito) che può essere prenotata in anticipo ed ha in
classe economica un costo fisso di 2.700 Rubli (37 €uro), il driver vi aspetta
con un cartello recante il vostro nome per un’ora, parla inglese e si può
pagare sia in Rubli che in Dollari USA o €uro (comodo se non si hanno più e
non si vuole cambiare). Ma chiedete al driver di fare la strada
a scorrimento veloce da Sheremetyevo a Mosca (il pedaggio è di 200 Rubli e
dovete pagarli voi a parte). Ma una volta a Mosca dovete fare il tratto di 8 km
con un traffico pazzesco e qui potrebbero volerci delle ore. Ovviamente nei
giorni festivi il traffico è meno intenso e i tempo di percorrenza si riducono
considerevolmente. Se avete molto tempo a disposizione quella di Lingo Taxi
sarebbe la soluzione più comoda, anche perché andrete diretti da un aeroporto
all’altro senza fare cambi e ad un costo ragionevole;
3- a mio parere il percorso più rapido, specie nei
giorni lavorativi, è il seguente:
- taxi (2200/2300 Rubli e 20 minuti di percorrenza)
o il bus 851 (30 minuti) dall’aeroporto di Sheremetyevo
alla stazione metro Rechnoi Vokzal (capolinea della linea verde);
- da qui prendere la metro e, senza cambiare linea,
scendere alla stazione metro Domodedovskaya
(calcolate un’ora e 15/un’ora e 20 minuti) che consente di bypassare
tutto il folle traffico stradale
dell’area centrale di Mosca;
- da Domodedovskaya prendere il minibus o il bus
Express e in 30 minuti siete all’aeroporto di
Domodedovo.
In sostanza
grosso modo in meno di tre ore potreste essere a Domodedovo. Ovviamente
calcolate, in aggiunta, i tempi di ritiro dei bagagli a Sheremetyevo e quelli di
chiusura dell’ imbarco a Domodedovo, oltre a quelli di attesa del bus e del
minibus a Sheremetyevo (se prendete il bus e non il taxi) per Rechnoi Vokzal e a
Domodedovskaya per l’aeroporto Domodedovo.
Valutate se non sia il caso di prendere un volo di
ritorno diretto da Sheremetyevo, compatibilmente, ovviamente, con le differenze
di costo relative.
Wi-fi
Tutti gli hotel in cui siamo stati avevano il wi-fi
gratuito, quasi sempre previa richiesta della password alla reception.
Per cui si possono agevolmente utilizzare WhatsApp
e Skype per comunicare con l’ Italia. Per il roaming, informatevi
presso il vostro operatore. Se vi arrivano chiamate di qualsiasi tipo, anche
dalle persone che avete in “Rubrica” sul vostro cellulare, valutate se è il
caso di rispondere o meno perché, in caso di risposta, per un minuto di
conversazione non spendete meno di 10 €.
Solo a Khuzir , sull’isola di Olkhon, da Nikita’s
Homestead si pagano 100 Rubli per
tre ore (password da richiedere alla reception). Ma il collegamento non è
sempre agevole, a meno non sia la mattina presto o la sera tardi, quando le
linee sono meno cariche.
Io avevo caricato 10 € su Skype. Ho avuto necessità di
chiamare in Italia per due volte un numero che non era tra i miei contatti
WhatsApp e Skype. Ho chiamato con Skype ed ho speso 0,29 € a chiamata, una
inezia.
11-IL MIO CONTATTO