Bangkok e Koh Samui: La Thailandia… una sorpresa!
Diario di viaggio 8-22 agosto 2005
La
meta per le vacanze estive quest’anno è stata scelta per caso, anzi forse più
per pigrizia. Fatto è che un amico di Ilenia, agente di viaggi, ce ne ha
parlato benissimo e ci ha offerto un pacchetto “tutto compreso”. Reduci da
due viaggi fai da te in meno di 5 mesi, abbiamo pensato che per riposarci dallo
stress fidico e mentale, l’ideale sarebbe stato affidarsi ad un’agenzia di
viaggi. Detto, fatto… Il pacchetto prevede: Volo a/r per Bangkok, volo interno
a/r Bangkok-Koh Samui e pernottamento con prima colazione (la formula più usata
) in hotel 4*.
Con
un po’ di difficoltà riusciamo a trovare un volo diretto Roma-Bangkok per il
giorno 8 agosto, mentre per il ritorno da Bangkok facciamo prima scalo ad
Amsterdam e poi arrivo a Roma il giorno 22 agosto.
Lun
8 agosto 2005
Ancora
incredule sulla scelta della nostra destinazione ( il sud est asiatico non è
mai stato oggetto dei nostri sogni di viaggio ) salutiamo tutti, noleggiamo
un’auto e ci dirigiamo all’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma… prima di
restituire l’auto, cerchiamo un distributore e non so come ci allontaniamo
dall’aeroporto, sbagliamo uscita e …. Facciamo tardissimo, corriamo
trascinando i nostri soliti
Massimo comfort, servizio di bordo d’eccezione, televisorino individuale, scelta di 4 film, giochi, controllo costante della rotta e ordinazioni a distanza. Durante il volo ci intratteniamo anche con uno sfidante scopone scientifico in compagnia di Massimiliano e Maurizio, due nostri simpatici concittadini. Viaggio magnifico.
Mar
9 agosto 2005
Arriviamo
a Bangkok alle 6 e 30 del mattino. Ritiriamo i bagagli, cambiamo l’euro in
bath ed ha inizio cosi l’avventura in questa grandissima città.
L’impatto
non è dei migliori, l’afa ed il caldo quasi destabilizzano, il traffico già
dalle prime ore del mattino è impressionante, gli autobus pubblici non hanno
aria condizionata ed i finestrini non hanno il vetro, di contro il nostro
pullmann ( che ci porterà direttamente al nostro albergo ) ha l’ac “sparata
a palla”. Fa un freddo che dopo un viaggio di 10 ore ti penetra nelle ossa!
Arriviamo
al nostro hotel, il Century Park (www.centuryparkhotel.com)
che si trova nella zona di Pratunam, dopo ben 1,30 h di traffico. E pensate che
l’aeroporto non è fuori la città! L’accoglienza è buona, qui tutti
sorridono sempre e sono gentilissimi.
Ci
danno una camera con vista al 12° piano, ci portano i bagagli e dopo una bella
doccia rigenerante decidiamo di uscire subito. Facciamo un giro a piedi lungo
Non
ci mettiamo molto a capire che dal punto di vista urbanistico la città non è
ben organizzata… come spiegare altrimenti un tale traffico? E la guida a
sinistra? Già vedendo le auto muoversi diversamente da come siamo abituati ci
sentivamo smarrite. Per la prima volta il senso dell’orientamento ci viene a
mancare... La maggior parte delle strade ( a parte quelle principali ) hanno il
nome scritto solo in sanscrito… quindi, fate un po’ voi… Non ci perdiamo
d’animo e nonostante il caldo continuiamo la nostra passeggiata, ci fermiamo a
fare colazione e a visitare un piccolo mercatino locale. Un’altra cosa che ci
colpisce è la varietà di odori e/o puzze di cibo che si sentono in ogni dove e
che alla fine della vacanza non si sopportano più! Per le strade ci sono un
sacco di ristorantini ( chiamiamoli così ) molto, ma molto alla buona dove i
thailandesi si fermano a mangiare a qualunque ora del giorno. Anche l’impatto
con la cucina thailandese è molto forte, anche per me che in genere non manco
mai di assaggiare tutto ciò che non è italiano!
La
stanchezza inizia a farsi sentire per questo prendiamo un taxi e ci dirigiamo al
Siam Center un grandissimo centro commerciale con annessi ristoranti, cinema e
pista di pattinaggio sul ghiaccio all'’ultimo piano. Abbiamo bisogno di aria
pulita e di fresco, quindi con le scale mobili iniziamo la nostra ascesa al
vertice di questo grattacielo. Ci fermiamo all'’altezza del cinema, vediamo
delle comode sedie nella sala d’attesa e decidiamo di riposarci per 5 min e
per vedere cosa ci offrono al ristorante di fronte. Quei 5 min però sono
fatali. Siamo sopraffatte dalla stanchezza ( non ci siamo fermate un secondo
dall’atterraggio ) e ci addormentiamo sedute! Che vergogna!!!!!!! Si son fatte
le 2 del pom, forse è meglio ritornare in albergo e riposare se non vogliamo
rischiare un collasso. Dopo un coma profondo ed una doccia siamo pronte per
uscire di nuovo. Il tempo non è dalla nostra parte. Piove, anzi di più…
diluvia, ma questo per noi non è un buon motivo per non uscire… Ci facciamo
chiamare un taxi, ma appena vediamo arrivare un Tuk Tuk, non resistiamo e
nonostante la pioggia, dopo aver contrattato sul prezzo ( qui la contrattazione
è d’obbligo, una specie di gioco delle parti che spesso diventa estenuante),
saliamo su e ci facciamo scarrozzare fino alla zona del Siam Center alla ricerca
di un posto che possa soddisfare il nostro povero stomaco. I tuk tuk sono come i
nostri tricicli, solo che dietro hanno il sedile per i passeggeri, sono aperti
su tutti i lati ed hanno un tetto di copertura colorato. Sono molto carini. I
thailandesi che portano i tuk tuk hanno una guida spericolata, corrono come
matti e si destreggiano nel traffico come se avessero una bici. Dopo un po’ di
ansia iniziale, comincia a divertirci tanto la loro guida e questo infatti sarà
il modo da noi preferito per spostarci in posti non lontani.
Un
consiglio per gli spostamenti: mentre con il tuk tuk il prezzo va contrattato,
se prendete un taxi fate azionare il tassametro, pagherete sicuramente meno del
prezzo inizialmente chiestovi ed eviterete di respirare tutto lo smog che a
Bangkok rende i palazzi neri!
Intanto
la pioggia si è placata e con tutta la buona volontà di prendere confidenza
con la cucina thai, ci mettiamo alla ricerca del ristorante S&P
consigliatoci dalla Lonely Planet. L’impresa diventa abbastanza difficile per
questo, ed anche per essere sicure di mangiare bene, ripieghiamo su uno Steack
House poco distante dal centro commerciale. Questa zona è l’ideale per lo
shopping (non molto lontano è possibile trovarne un altro più recente l’MBK),
ma appena chiudono i centri comm. chiudono anche tutti gli altri locali e si
spopola completamente. Dopo cena chissà perché J
ci ritornano le forze e decidiamo di fare un salto a Patpong. Ovviamente
fermiamo un tuk tuk ed in meno di 10 min siamo nell’altra parte della città.
Mer
10 agosto 2005
La
sveglia in vacanza suona sempre troppo presto… Facciamo frettolosamente
colazione e alle ore 8,00 saliamo sul pullmino che ci porterà al luogo dove
abbiamo appuntamento con la guida e gli altri turisti… Con un bus più grande
iniziamo la nostra prima escursione.
La
prima tappa è al Wat Traimit dove
ammiriamo in tutta la sua maestosità il prezioso Buddha
d’oro, il Golden Buddha, alto
La
Thailandia ha risentito
molto l’influenza e della cultura cinese… Il Palazzo Reale è spettacolare.
Sorto nel 1782 per celebrare la fondazione della nuova capitale, è stata per
lungo tempo la residenza dei sovrani tailandesi. Al suo interno ci sono numerosi
edifici sacri, templi in stile cambogiano ( a carciofo ), in stile cingalese (
di forma conica ricoperti d’oro ), templi in stile cinese e quelli tipicamente
thailanesi dai luccicanti decori in oro e madreperla e prang (pinnacoli)
finemente intarsiati. Tutt’intorno si ergono i cosiddetti Stupa
(reliquiari funebri) di varie dimensioni rivestite con coloratissime ceramiche a
forma di fiore. E’ impressionante la vastità di colori, la minuzia dei
particolari e la quantità d’oro utilizzata per la decorazione di questi
edifici. Restiamo affascinate da tutta questa sontuosità e non facciamo altro
che ripetere: “è meraviglioso qui!” All'’interno del palazzo reale
visitiamo altri due famosi templi, anche in questi, come in tutti d’altra
parte, si entra rigorosamente a piedi nudi e con spalle e gambe coperte.
L’ingresso
al palazzo infatti è molto controllato e se non sei vestito adeguatamente, si
deve necessariamente noleggiare un pantalone, una camicia o un pareo per poter
avere accesso e con il caldo appiccicoso di Bangkok non immaginate quale enorme
sacrificio sia rimanere così coperti…
Il
primo dei due templi è il Wat Po
nel quale di trova il grande Buddha
Sdraiato, lungo
L’altro
tempio è il Wat Phra Kaew che
custodisce il buddha più venerato da tutti i buddisti tailandesi e non… Si
tratta della statua del Buddha di
Smeraldo. Risale al XV sec ed inzialmente era esposta al Wat Arun, poi
traferita nell’attuale tempio. Qui sacralità ed il misticismo ti avvolgono
completamente ed anche se non sei di religione buddista ti senti subito
contagiato dalla devozione mostrata tailandesi di tutte le età! Tuttavia Il
buddha di smeraldo non è propriamente di smeraldo bensì di giada ed è
piccolissimo!!!!! Che sorpresa… mi aspettavo un altro mastodontico buddha ed
invcece la statuetta è alta più o meno
Palazzo reale e templi ci portano via mezza giornata. Ritorniamo nei pressi del nostro hotel, mangiamo del rice ( una delle poche cose che riusciamo a mangiare della cucina locale accompagnandolo con cicken, vegetable or sea food) al risto thai dell’MBK e passiamo l’altra mezza giornata alla ricerca del centro assistenza Canon… Si proprio così, perché intanto al Palazzo Reale, la fotocamera digitale di Ilenia (l’unica che avevamo… io sono partita solo con la videocamera) decide di lasciarci, muore! Inspiegabilmente si rompe. Questa triste circostanza ci consente di fare un giro sullo Sky Train, la metropolitana sopraelevata che attraversa Bangkok ed arrivare al centro assistenza Canon. Purtroppo però non riusciamo a risolvere in tempi brevi il problema e per questo io ed llenia dichiariamo lo stato di lutto a tutta la città… Alla fine, con rassegnazione decidiamo di rinunciare all'’alta tecnologia e compriamo una elemetarissima, ma sempre utile, macchina fotografica “usa e getta”. Facciamo rientro in albergo, riposiamo un po’ (minimo 3 ore di coma profondo ogni pomeriggio), doccia, cena e poi “ciopping” (così pronunciano la parola shopping i thailandesi) sfrenato a Patpong. Consiglio per gli acquisti: meglio farli a Bangkok, qui costa tutto meno rispetto alle altre località e c’è più margine di contrattazione
Gio
11 Agosto 2005
Oggi
è la volta di Ayutthaya.
Appuntamento alle ore 7.00. Si parte per raggiungere la vecchia capitale del
Siam a circa
Intanto facciamo la
conoscenza di Marco e Gianluca, due ragazzi di Roma che poi si riveleranno molto
simpatici, ma che inizialmente hanno scatenato tutta la nostra invidia per la
quantità di foto che riuscivano a scattare, mentre io ed Ily, poverine, quasi
ci vergogniamo a chiedere di scattarci una foto con la nostra supermega
fotocamera “usa e getta”!!!!! Ci rimettiamo di nuovo in viaggio e dopo non
molto arriviamo ad Ayutthaya. Fu capitale del regno dal 1350 e le dinastie
siamesi vi regnarono fino a quando nel 1767 fu saccheggiata e distrutta dai
Birmani. Oggi Ayutthaya è dichiarata patrimonio mondiale dell’umanita
dall’UNESCO. Qui visitiamo il Wat Yai
Chai Mongkol con il suo grande buddha seduto, il Wat
Phra Mahathat dove un enorme albero di ficus avvolge con le sue radici la
testa di un buddha molto venerato. Questo è il sito che mi colpisce di più, in
quanto tutte le statue dei buddha sono state decapitate dai birmani che
credevano di trovare al loro interno grandi tesori. E’ stato un vero è
proprio scempio... Infine ammiriamo il Wat Chai Wattanaram, che si trova
fuori citta' ed è idillicamente disposto sulle rive del fiume. Rientriamo a
Bangkok, non in pullman, ma con un battello a motore che ci farà scorgere
angoli della capitale che mai avremmo visto.
Ven
12 Agosto 2005
Sveglia ore 7.00, oggi abbiamo la visita al mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Al solito… un pullmino ci preleva al nostro hotel, ci porta al luogo dell’appuntamento e da li partiamo per raggiungere il punto del fiume, dove una lancia a motore ci porterà al famosissimo mercato. Il pilota della nostra lancia è corpulento e imperturbabile ed il suo sguardo non lascia dubbi sulla padronanza del mezzo e del luogo, ma pensate un po’, è una donna! Fa sfrecciare la lancia come un razzo attraverso questi stretti canali fluviali, sull’acqua galleggiano foglie di banano, noci di cocco e sulle sponde, erette su palafitte, vediamo le casette in legno della gente del posto che svolge la propria vita di sempre incuranti degli sguardi curiosi dei turisti.
A mano a mano che ci addentriamo, iniziamo a vedere i primi venditori con il tipico copricapo a cono e le lance piene di ortaggi, frutta, verdura e souvenirs. Su alcune lance poi friggono banane e vendono cibo. Gli acquisti però si possono fare anche sulla terra ferma, sì perché il mercato si estende, in un susseguirsi di bancarelle, di colori e di profumi, anche a terra. Qui l’artigianato locale che si può acquistare a buon prezzo. Se un qualunque mercato per noi equivale ai parco giochi per i bambini, pensate come può esserci piaciuto un mercato così caratteristico! Arriviamo in ritardo al pullman dove tutti stanno già aspettando da un bel po’ e partiamo per raggiungere il Rose Garden, un grande parco verdeggiante dove è ricostruito un tipico villaggio thailandese e dove assistiamo a spettacoli folkloristici ( matrimonio thai, danze thai, thai boxe ) e spettacolo con gli elefanti ( la loro esibizione diventa molto “nature” allorché espletano i loro primari bisogni fisiologici… Una cascata di p… e montagne di c…. Che ridere!!!!!! ).
La
sera cena con Marco e Gianluca in un risto italiano nel quartiere di Patpong e
poi mai paghe di “ciopping” ci e dedichiamo agli ultimi acquisti.
Chi
avrebbe mai osato pensare il primo giorno che avremmo lasciato Bangkok con tanta
nostalgia? Giorno dopo giorno questa splendida città si è insinuata cosi nel
nostro cuore…
Personalmente
sarei rimasta volentieri qualche altro giorno, ma c’è un richiamo al quale
non riesco a resistere quello del mare! Il sole, le palme e le lunghe bianche
spiagge di Samui ci attendono…
Sab
13 – Dom 21 Agosto 2005
Siamo
davvero stanche! Questi giorni a Bangkok sono stati molto intensi. La sveglia
suona, la spegniamo e ci concediamo altri 10 min a letto, ma i 10 min diventano
un’ora!!!!!!!! Siamo in ritardo alle 11 c’è il pick up per l’aeroporto e
sono le 10 e 15. Dobbiamo finire di preparare i bagagli e prepararci noi… Una
corsa contro il tempo e ormai non servono più neppure la colazione!
La
fortuna però ci assiste, il pullmino che dovrà prelevarci è in ritardo. A
questo punto chiediamo (preghiamo) di poter avere un the e qualche brioches…
Al cliente non si nega nulla e riusciamo a fare anche una piccola colazione. Ore
13.30 il nostro aereo della Bangkok Airways ci porta, in poco più di un’ora a
Koh Samui! Wow lo spettacolo comincia dall’alto… Riusciamo a vedere il Big
Buddha dall’aereo! L’aeroporto molto esotico è un open space tutto in legno
e con tetto in paglia, check in, ritiro bagagli, sala d’attesa tutto nello
stesso ambiente. Arriviamo al Sea Scape Beach Resort (www.seascapebeachresort.com/italy.htm)
l’albergo a 4* che ci è stato proposto dal tuor operator e sul quale
preferisco stendere un velo pietoso per la struttura, la poca pulizia,
disponibilità e scortesia del personale. Insomma non lo consiglierei a nessuno!
In compenso la spiaggia che si trova proprio davanti l’hotel è una delle più
belle. Siamo nella zona di Chaweng. Samui è ricoperta di piantagioni di cocco,
ha spiagge bianchissime e la sabbia è morbida, soffice ed il mare è color
celeste-verdino tendente al trasparente . C’è bassa marea quasi ovunque,
l’ideale per abbronzarsi in acqua e non sentire troppo il sole cocente sulla
pelle. Il soggiorno a Samui è dedicato totalmente al relax, visitiamo le
spiagge di Lamai anche quella con il Granfather e
Nonostante domenica 21 abbiamo
il volo per Bangkok, decidiamo di non perderci il mega party più famoso
dell’estate: il Full Moon Party, che si tiene sulla spiaggia di Hat Rin a
Koh
Pha-Ngan. Partiamo vs le
Ritorniamo a Koh Samui verso le 5 e
Il
nostro viaggio finisce così… E ora a distanza di un mese giusto, scrivendo
questo diario, mi accorgo di quanti bei ricordi conservo e quanto ha sorpreso
una scettica come me una metà affascinante e misteriosa come
P.S.: A proposito di sorprese… Le foto con la fotocamera “usa e getta” sono venute benissimo!!!!!! Peccato averne fatto solo 20...
Giusy Cardillo giusy.c76@vodafone.it