Sudafrica

Diario di viaggio, 2004

di Raffaella Gambaro

 

 

 

Ciao Miche....ed eccomi a raccontarti dell'africa....

3 settimane per un'esperienza strana ed incredibile....sicuramente soft rispetto ad altri viaggi, ma cmq indimenticabile, sia per me che per mauro, anche perchè mi ero dimenticata di dirti che questo era il nostro viaggio di nozze....per cui ci siamo concessi qualche accorgimento in più rispetto a tutti gli altri nostri viaggi "da scappati di casa", tra cui l'affitto di una macchina per ben due settimane!!!!!!! e 4 voli interni...

Siamo partiti il 12 giugno da milano MPX e ovviamente la fortuna di sempre ci ha aspettato ....siamo rimasti 5 ore fermi IN aereo (e nemmeno in aereoporto) perchè l'aereo (SouthAfrica Airlines) aveva dei problemi..seri..al circuito elettrico.....alla fine però siamo partiti e dopo circa10 ore siamo arrivati a johannesburg; infatti tutte le mete dell'africa australe hanno come interscalo proprio Joburg....

avendo perso la connection a causa del ritardi milanese, abbiamo aspettato il primo volo per Cape Town e finalmente alle 3 p.m, dopo un totale di 12 ore di aereo,abbiamo iniziato la scoperta della "città madre".

già uscendo dal gate degli arrivi internazionali abbiamo provato la sensazione ormai tipica di ogni volta che iniziamo un viaggio....la tranquillità dell'aver tempo e di guardare con divertimento la vita quotidiana, senza stress, nè ansie, nè idee tipo "sono sempre in ritardo"....

per cui con calma ci siamo messi gli zaini in spalla e ci siamo diretti all'uscita.....ed ecco la prima sospresa....

pioveva e faceva freddo......macchècavolo!!!!!!!!

in africa deve fare caldo, deve esserci il sole.......siamo in africa.....!!!

poi con calma mauro mi ha ricordato, anche se ero preparata, che siamo a soli (senza ironia!) 6000 km dal Antartide, il posto più freddo della terra, per cui ci stava tutto che dovessimo allacciare la giacca a vento e non stringere il pareo!!!!!!!!!

abbiamo quindi cercato un collectivos ma, al contrario di quanto succede in sudamerica ed in altri paesi africani e orientali, in SudAfrica fuori dall'aereoporto non abbiamo trovato pulmini stipati al massimo, ma in attesa di ancora due poveracci......qui (ma forse perchè faceva freddo) abbiamo visto solo qualche pulmino dei vari tour operator che aspettavano i clienti per andare in albergo e normalissimi taxi....

allora abbiamo aspettato di trovare qualcuno che prendesse un taxi da solo per chiedergli se voleva dividere....e così è stato abbiamo trovato un ragazzo (bianco....voglio precisarlo, perchè, come abbiamo sperimentato sulla nostra pellaccia, il sudafrica è carissimo, almeno per gli standard cui è abituato chi viaggia in autonomia ed economia,soprattutto per ciò che riguarda i trasporti e quindi solo i bianchi-o i neri "ricchi"possono permetterseli) e ci siamo diretti in centro....

Cape Town (e cmq tutte le città che abbiamo poi visto nei giorni successivi), non è per nulla diversa da ogni altra città ricca.....perchè è una città ricca! grattacieli ed edifici modernissimi solo che la popolazione è 1/2 di colore e 1/2 bianca.

siamo scesi dal taxi (250 rand con il cambio 1€= 7R) e siamo andatii al nostro albergo (HOTEL VICTORIA JUNCTION)...eravamo stremati dal freddo e dal fuso....ma dopo 10 minuti di riposo ed una doccia abbiamo deciso di iniziare la scoperta serale di Cape.

con la giaccavento ed il cappuccio in testa ci siamo diretti a piedi verso uno delle attrazioni principali (e vicinissima al ns.albergo) della città: il famoso "Water Front di Cape Town", un enorme complesso creato nel porto (che peraltro è uno dei più grossi porti del mondo) dove trovi negozi, cinema, il punto di partenza per raggiungere la tristemente famosa "Robben Island"= la prigione di massima sicurezza per i dissidenti politici neri durante l'Aparthaid dove è stato anche N.Mandela e oggi diventata museo.

il posto è bellissimo anche se molto turistico, per cui i prezzi sono abbastanza elevati e quindi abbiamo deciso di mangiare in un fish market, dove si sceglie il pesce direttamente dal banco e poi ti viene cucinato e servito con riso ed un ottimo vino bianco sudafricano per 110Rd+ la mancia che è particamente obbligatoria.

quello sarebbe stato il nostro rifugio culinario per i successivi 4 gg

Dal giorno successivo è iniziata la nostra esplorazione.

Prima tappa è stata la famosa "Table Mountain" la montagna piatta che sovrasta Cape  Town, e l'ascesa con la funivia...da lassù vedi tutta la città ai tuoi piedi e soprattutto l'unione dei due oceani (Indiano+Atlantico) da cui è bagnata...per chi ama il mare è uno spettacolo mozzafiato, bellissimo!

quando siamo riscesi in città non ci credevamo, ne anbbiamo parlato tutto il giorno mentre camminavamo pigramente nel centro cittadino.....la natura è sempre affascinante, dirompente ma soprattuto emozionante......

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta di Clifton Bay, Camps Bay e Sea Point nella periferia della città, piccoli paesi un tempo di pescatori e oggi residenza di tutti i ricchi....ma vedere certe ville a picco sul mare....vorresti viverci!

il terzo giorno finalmente siamo andati alla scoperta del "Parco Naturale della Penisola di Good Hope" e giù giù fino alla Capo di Buona Speranza e Cape Point con il suo faro...un posto incredibile dove il mare è sempre in tempesta, dove più giù di lì non si può andare....il vento ed il mare, il mito del CAPO....bellisssimo

E poi tutta la strada da fare per arrivarci, come nella steppa degli altipiani boliviani o cileni: distese aride ed affascinanti dove qua e la vedi però una zebra ed in cielo dei falchi...il senso dello spazio, del silenzio e della solitudine che però non ti fa sentire sola....una sensazione fantastica.

uno dei posti più belli, a livello naturale, di tutto il viaggio....ed infine quel giorno siamo stati anche a "Boulders Beach", una colonia di pinguini, in Africa....ma chi l'avrebbe mai detto? carinissimi.....

Infine abbiamo speso il nostro ultimo giorno a Cape gironzolando per i mercati....e qui ci è capitata la prima -e per fortuna unica finora- disavventura in anni e anni di viaggio: siamo stati "aggrediti" in un mercato...meno male che eravamo "white guys" come ha tenuto a specificare la guardia che ci ha aiutato, perchè, entrando in un mercato vicino alla stazione, in un secondo ci siamo trovati circondati da 5 ragazzi neri che mi hanno subito separato da mauro e che non avevano minimamente un'aria incoraggiante....abbaimo avuto davvero paura...perchè noi sapevamo di avere sì e no 50 Rand ma loro no! In più continuavano a spingerci sempre più lontani uno dall'altra...meno male che è arrivata una guardia....

 

il giorno dopo siamo andati all'aereoporto, e abbiamo preso il primo volo del mattino per Durban: da lì inizava il vero viaggio

Arrivati a Durban siamo andati a ritirare da EUROPCAR la nostra macchina (che avevamo affittato da qui, anche perchè non c'è praticamente differenza dall'affittarla in loco) e siamo partiti direzione Kwazulu Natal, a circa 200 km da Durban, per giungere nella riserva naturale di Hluhluwe.

All'inizio guidare è stato abbastanza delirante perchè c'è la guida a destra e addattarsi è abbastanza faticoso, ma poi ce l'abbiamo fatta, seppur lentamente, ma cmq in SudAfrica è meglio così in quanto i limiti di velocità sono rispettati da tutti e se non lo fai stai sicuro che ti ferma una volante.

Arrivati a Hluhluwe siamo andati a dormire allo HLUHLUWE RIVER LODGE, ( Hluhluwe River Lodge - P.O. Box 105 Hluhluwe 3960 - Tel: +27 35 5620246/7 Fax: +27 35 5620248 - E-mail: info@hluhluwe.co.za) un posto difficile da trovare a 1/2 ora di macchina dall'entrata della riserva, ma bellissimo, dove ci sono solo 8 cottage rialzati, per cui molto tranquillo e immerso nella natura; il proprietario poi è fantastico, un sudafricano doc, che ama la sua terra e la storia della sua terra che ti racconta volentieri al ritorno dai safari fotografici, davanti ad un bicchiere di buon vino, che ti spiega le differenze tra le varie tribù che ancora vivono lì, il significato di riti e piante considerate magiche, la vita degli animali: insomma una bella persone che ama la sua vita e la sua terra.

Lì siamo stati tre giorni, facendo 2 safari al giorno e riposandoci nei tempi morti, fotografando e chiccherando, leggendo e passeggiando nel bush della parte privata del nostro lodge e cenando sempre con ottimi piatti locali.

A Hluhluwe abbiamo visto i nostri primi animali, Leonesse ed elefanti e giraffe e scimmie, tutti con i loro piccoli nati in primavera e quindi che avevano al massimo 6 mesi....un'emozione indimenticabile, soprattutto i cuccioli (e le madri di elefanti che hanno caricato la nostra jeep quando pensavano che i piccoli fossero minacciati!!!!!!!! un pò di fifa c'era.....)

Dopo tre giorni siamo partiti per lo Swaziland, dove sapevamo esserci un'altra riserva naturale molto ricca di animali all'interno della Nyonyane Mountain, nel Mlilwane Wildlife Sanctuary. Peccato che lo Swaziland sia uno stato poverissimo, dopo gli orfani sono moltissimi, soprattutto di genitori uccisi dall'AIDS e attarversando le sue strade ti rendi conto di quanto bella e felice sia la tua vita nonostante i lamenti e le grane quotidiane......scusa la retorica ma purtroppo è vero......

Per cui, visto che cmq non potevamo fare niente,abbiamo deciso di starci solo due giorni e abbiamo dormito al REILLY'S ROCK HILLTOP LODGE- info@classicafrica.com- carinissimo, ed in più eravamo gli unici due ospiti oltre ad una coppia svizzera- giusto il tempo di visitare la Riserva e poi ripartire direzione SudAfrica

Ci siamo quindi diretti (per fermarci 3 giorni)  verso la regione sudafricana del Mpumalanga, una regione verdissima, piena di foreste e di passi montani, di cascate e piantagioni infinite di banane; ma soprattutto una regione dove sapevamo trovare il 3° canion più grande del mondo: il Blyde River Canyon. E direi che non siamo per niente rimasti delusi.

Solo che per arrivarci devi scoppiarti due ore di macchina, ma quando arrivi lo scenario è veramente mozzafiato: le coste delle montagne erose in chissà quante migliaia di anni sono di mille colori, rosse, verdi gialle, marroni ma soprattutto la sua profondità: centinaia e centinaia di metri e sotto di te un fiume che scorre tranquillo in mezzo a questo spettacolo naturale senza pari (capisco oggi perche il Grand Canyon americano sia uno dei posti più visitati della terra).

Bellissimo, e sicuramente un altro luogo indimenticabile.

Nel Mpumalanga abbiamo dormito nella cittadina di Hazyview all'HOTEL PROTEA HAZYVIEW (+2713 737-7332 Fax: +2713 737-7335 protea@hazyview.co.za), soprattutto perchè era la giusta via di mezzo tra il Blyde e il più grande e famoso parco africano: il Kruger National Park (www.krugerpark.co.za). Un parco enorme, grande quanto il veneto, mestoso e ricchissimo di animali. Lì ci siamo stati 4 giorni dormendo allo SKUKUZA REST CAMP (http://www.krugerpark.co.za/skukuza-camp.html), un campo attrezzato dotato di tende, cottage e veri e propri villini....un pò una cittadina, ma almeno trovi tutto quello che serve senza perdere tempo, tempo che puoi dedicare alla scoperta degli animale e della natura rigogliosa del parco.

Anche al Kruger (che cmq, pur avendoci colpito ci ha un pò deluso, troppo grande, troppa gente e strade asfaltate....!!!) abbiamo fatto una bella "scorpacciata" di animali, tra qui le iene cucciole che sono favolose, giocose e bellissime, forse più di tutti gli altri piccoli.

Dal K.Park ci siamo poi diretti verso Hoedspruit nella Northern Province per quella che era la parte chic del nostro viaggio: tre giorni in una riserva privata, per la prima volta in tanti anni coccolati e viziati, ma soprattutto dove avevavmo due ranger a nostra disposizione che per tre giorni ci hanno fatto scoprire le vere e segrete meraviglie della natura e degli animali africani; qui, all'INGWE GAME LODGE ( P.O. Box 1148 Hoedspruit 1380 South Africa - Tel: +27 15 3830570 - Fax: +27 13 7522526 - e-mail: enquiries@ingwelodge.com) siamo stati 3 giorni ed è indubbiamente il posto in cui abbiamo visto tuto quello che in un safari fotografico si possa vedere, inclusi il leopardo, il bufalo ed il rinoceronte, sia bianco che nero: un esperienza emozionante, sempre a pochi metri da noi: i cuccioli di leone che giocavano tra loro, gli ippopotami che sguazzavano in acqua, il rinoceronte che ad un certo ounto si è "grattato la schiena" contro la nostra jeep....favoloso, non so come si possa descrivere quell'emozione se non con "indescrivibile"....e poi ogni pranzo ed ogni cena...fantastici, nel boma del lodge....

La nostra tappa sudafricana si è conclusa con due giorni e una notte a Johannesburg, grande città moderna e pericolosa di cui abbiamo visto però sola la zona dell'aereoporto in attesa del volo per lo Zimbabwe

Zimbabwe.....uno stato strano, da scoprire al di fuori dei suoi posti più famosi, come lo Zambia.

Noi però abbiamo fatto solo la zona di Victoria Falls, che appunto si può visitare sia da uno stato che dall'altro o da entrambi.

Qui siamo stati 4 giorni all'HOTEL THE KINGDOM, che aveva un accesso diretto per entrare nella Riserva delle Cascate Vittoria ed arrivare fino al lato del Fiume Zambesi nello Zambia.

Cascate sono qualcosa di incredibile il "salto"  che fanno non si riesce  a percepire, perchè è altissimo e non vedi la fine.

La larghezza dello Zambesi è di due km al limite del salto per cui il volume d'acqua che salta e incalcolabile (si dice 545 milioni di litri) e soprattutto la reazione è una pioggia fortissima "dal basso verso l'alto": siamo stati nell'unico posto della terra da noi visitato in cui piove dal basso

Per il resto però la parte da noi visitata non è stata un granchè, anche se vedere una delle + grandi meraviglie del mondo ci ha ripagati di giorni che a noi sembravano persi....

La fine del nostro lungo viaggio è stato poi il Botswana, 5 giorni all'interno del Delta dell'Okawango (in un posto da favola che, per fortuna, ci avevano regalato per le nozze, il CAMP OKAWANGO ) e più precisamente sull'Isola Nxaragha, dove non c'erano macchine nè motorini, nè niente altro di meccanico, dove siamo arrivati con più di un'ora di volo su un Piper a 4 posti e dove i safari li abbiamo fatti solo in canoa o a piedi.

Il vero paradiso africano, il posto in cui i tramonti sono quelli che vedi nei documentari arancioni che sembrano dipinti, dove il silenzio è SILENZIO, dove quando mangi vedi le gazzelle che vengono ad abbeverarsi al lilimte della laguna che ti circonda, dove le tue tende sono su palaffitte perchè di notte, visto che nell'okawango non ci sono recinzioni, gli animali girano liberamente, dove vedi le giraffe a un metro dalla tua testa, riuscendo a scorgere i piccoli uccellini che si riposano tra le loro piccole "corna"....dove la pace e la bellezza sono le regine incontrastate.

 

 

Questa è stata in sintesi la mia Africa, il mio primo approccio con lei, e ad oggi credo che sia stato un bene per noi iniziare dal sud africano, perchè abbiamo iniziato a conoscere in maniera soft la realtà africana e soprattutto sudafricana (e cioè l'europa nera con le stesse ricchezze e miserie, dove purtroppo l'aparthaid non è più legislativamente tutelato ma ancora presente, dove i neri non riescono mai ad emrgere, dove le mansioni più umili sono ancora svolte da loro, dove il 30% della popolazione (nera) è malata di Aids e un altro 20% è sieropositiva....dove le baraccopoli prosperano e dove tu bianco sei gurdato storto, e ora io nero posso permettermi di guardarti come mi pare, senza paura di finire male! Dove allo stesso tempo la natura è prorompente, dove trovi i pinguini ed i leoni, passi dai 2000 Mt del Mpumalanga a due oceani che si incontrano, dove la savana con le acacie e i baobab si mischia a boschi degni delle nostre alpi...Dove le distanze sono senza fine e magari viaggi per ore senza incontrare nessuno....ma dove soprattutto gli animali sono diventati un bene da tutelate e da preservare per il benissere di tutti) e ciò ci ha fatto venire voglia di vedere l'africa vera, quella della gente delle falesie in mauritania e del deserto nel Tenerè del Niger, quella povera ma ricca di emozioni e sentimenti.

Quella che ti resta nel cuore, per sempre. Come nel cuore ti resta ogni cosa che ti commuove e ti stupisce, ti riempie di bellezza e d'amore: l'Africa AFRICA.

 

 

Raffaella Gambaro   alceraffy1@yahoo.it

 

 

 

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