VIAGGIO
IN SLOVENIA
Diario di viaggio 07 settembre 2014 --- 16
settembre 2014
http://robertoburacchini.blogspot.it/
07
SETTEMBRE PERA
DI FASSA -
KOBARID
08
SETTEMBRE ITINERARIO
STORICO DI KOBARID
09
SETTEMBRE PASSO DEL
VRSIC -
KRANJSCA GORA -
BLED
10
SETTEMBRE VISITA DI BLED
- GOLA DEL VINTGAR
11
SETTEMBRE STARE FUZINA
- STUDOR
- CASCATE DI SAVICA
- BOHINJ
12
SETTEMBRE RADLOVJICA
- KROPA
14
SETTEMBRE SKOFJA LOKA
- CERKNO
- PIVKA JAMA
15
SETTEMBRE GROTTE DI
POSTOJNA -
CASTELLO DI PREDJAMA
16
SETTEMBRE
VALLE DELLA VIPAVA -
PADOVA -
SINALUNGA
Costi
APROX.
( Costi x tre persone )
PERNOTTAMENTI
TOT 557€
( 9 notti )
TRASPORTO
TOT
180€ ( GASOLIO E AUTOSTRADE )
ATTRAZIONI
TOT 232€
( MUSEI GROTTE CASCATE GITE IN BARCA )
SHOPPING
TOT
48€
PASTI
E VARIE
TOT
830€ ( UN PASTO
COMPLETO X TRE AL RISTORANTE SI
AGGIARVA SUI 35€ )
SPESE
TOTALI
TOT
2000€
SI
PARTE !!!!!!!!
07
SETTEMBRE PERA
DI FASSA -
KOBARID
Dopo
mesi e mesi di indecisione sulla meta estiva del nostro viaggio, abbiamo
scelto un Paese confinante con l’Italia, senza creare grossi problemi di
spostamenti ai miei cari genitori, che sono stati i miei compagni di
viaggio. Per la prima volta ho viaggiato solo con loro senza l’appoggio
della mia compagna preferita Elisa, che per l’occasione non ha potuto
partecipare al viaggio per motivi di lavoro. I dubbi erano tanti alla
partenza, ma sono svaniti dopo pochi km e soprattutto dopo il bellissimo
fine settimana passato in val di Fassa in compagnia di alcuni carissimi
amici viaggiatori. Dopo aver lasciato la Val di Fassa raggiungiamo il
confine, anche se oramai non può essere riconosciuto come tale, alle 18.00
del giorno 07 settembre. Dopo aver viaggiato sotto un tiepido sole, la
pioggia ci da il ben venuto in Slovenia, anche se sarà solo per un apio
d’ore. Ci sistemiamo alla periferia di Kobarid ( Caporetto ) in un
bellissimo appartamento con vista eccezionale:
http://www.apartma-hisasonca.com/
( 72.5€ tripla con uso cucina
… ottima sistemazione familiare )
La stanchezza dei kilometri percorsi in giornata si fa sentire e io
ne approfitto subito per un bagno rilassante sulla jacuzzi del piano terra.
Usciamo per una cena tipica a pochi metri dall’appartamento. Il Pizza Bar
Pri Vitku ci fa assaporare le prime delizie slovene. Io delizio il mio
palato con degli ottimi Cevapcici ( tipiche salsicce della zona balcanica
che avevo già sperimentato sia in Bosnia che in Croazia ). Passeggiata
notturna nel piccolo centro di Kobarid con caffè prima di andare a dormire.
08
SETTEMBRE ITINERARIO
STORICO DI KOBARID
Ci
svegliamo ricoperti da una fitta coltre di nebbia che ricopre tutte le
montagne che ci circondano, solo un piccolo spiraglio, ci mostra il bianco
campanile dell’ossario italiano, situato su un colle a poche centinaia di
metri sopra di noi. Facciamo colazione al piano terra, insieme a due
austriaci, che condividono l’intera casa con noi, poi usciamo per
l’esplorazione della zona. La scelta di Kobarid, è prettamente storica,
sia io che mio padre eravamo molto interessati al museo della prima guerra
mondiale e a passeggiare lungo i sentieri dove hanno lasciato la vita tanti
soldati italiani nel lontano 1917. Dal centro di kobarid, si risale la via
crucis, per raggiungere l’Ossario Italiano. Intanto la nebbia ci ha quasi
abbandonato, e le vette del Matajur e del Krn, svettano sopra di noi. Oltre
allo spettacolo che ci offre il paesaggio intorno, giriamo attorno
all’Ossario, leggendo qua e là alcuni nomi degli oltre 700 soldati
italiani morti sul fronte dell’Isonzo. Il maestoso ossario a forma
ottagonale è inoltre dominato dalla chiesa del seicento, la Chiesa
Parrocchiale di Sant’Antonio, che durante la nostra visita è chiusa.
Lasciamo la zona per immergersi nella natura, e dirigendosi verso nord,
prendiamo un sentiero che attraversa il bosco, fino a raggiungere quello che
una volta era un insediamento medievale. Visitiamo le rovine situate su
un’altura, che domina tutta la valle e pian paino ridiscendiamo verso la
valle dell’Isonzo. Oltrepassiamo la Linea di Difesa italiana tra
postazioni d’artiglieria e piccoli bunker oramai dismessi e una volta
raggiunto il Kamp Lazar, dal quale con un ponte pedonale in legno si
attraversa il Soca. Da qui, un sentiero diretto a nord, ci porta alla
scoperta delle cascate del Kozjak, spettacolari per la loro posizione. Al
rientro dalle cascate, ci fermiamo al Kamp Koren, per un pranzo al sacco
lungo le rive del fiume. IO ne approfitto anche per una siesta lungo il
fiume con tentato bagno nelle gelide acque dell’Isonzo. Sarà per
un’altra volta. Dal campeggio raggiungiamo il ponte di Napoleone, così
chiamato perché fu costruito dai francesi nel XIX sec. Con un’ulteriore
passeggiata di 30 minuti rientriamo all’appartamento. Lunga ma
interessantissima passeggiata nei dintorni di Kobarid. Dopo una pausa,
usciamo per la visita al museo. Interessantissime sale d’esposizione ci
riportano indietro nel tempo facendoci approfondire meglio ciò che per noi
fu LA DISFATTA DI CAPORETTO.
09
SETTEMBRE PASSO DEL
VRSIC -
KRANJSCA GORA -
BLED
La
giornata si presenta serena e calda, il sole sta facendo capolino tra le
Alpi Giulie e noi ne approfittiamo per una colazione in terrazza sotto il
tepore del sole mattutino. Paghiamo il nostro conto alla simpatica Natalja e
ci incamminiamo verso nord-est. Appena usciti da Kobarid approfittiamo del
prezzo economico del carburante per fare il pieno e in pochi minuti, lungo
la valle del Soca, raggiungiamo prima Bovec e poi la deviazione per il Passo
Vrsic. Da qui una strada tortuosa che regala vedute spettacolari, ci
accompagna fino al Passo, situato ad un’altura di 1611m . La statale, che
collega Kranjska Gora a Bovec misura circa 50 km ed è stato commissionato
dalle autorità tedesche durante la prima guerra mondiale. E’ un
susseguirsi di tornanti, ce ne sono almeno 60, tutti segnalati ed è
ottimale per una giornata di sole in bicicletta. Il Passo rimane aperto da
Maggio ad Ottobre ed è considerato uno dei capolavori dell’ingegneria
stradale del XX sec. Una volta giunti al passo, ci soffermiamo in un rifugio
per un caffè con vista mozzafiato e dopo una breve passeggiata,
incominciamo la discesa. A pochi km da Kraniska Gora, ci fermiamo lungo le
sponde del lago Alpino di Jasna e ne approfittiamo della bella giornata per
una passeggiata e qualche foto. Decidiamo di fermarsi a Kraniska per un
pranzo. Famosa località sciistica e di
villeggiatura, Kraniska, è una piccola cittadina adagiata sulla valle della
Sava Dolinka ed è un ottimo luogo per assaporare alcune prelibatezze della
zona. Noi ci deliziamo con dell’ottima polenta accompagnata da ottima
carne di cervo. Giusto il tempo di pranzare, passeggiare sull’unica via
del centro con la piccola piazza adorna di piccole bancarelle e poi
riprendiamo il nostro cammino verso la meta successiva.
Alle 15.00 ci incontriamo con Spela, la slovena di Bled che ci
consegna le chiavi del nostro appartamento. A pochi passi dal lago, l’Apartmaji
Muznik è un’ottima sistemazione con un buon rapporto qualità prezzo e in
situazione favorevole. Fuori dalla via principale, con un piccolo fiume che
scorre sotto le finestre, ma a
pochi minuti dallo spettacolare lago di Bled. Lasciamo i nostri bagagli
nell’appartamento ed usciamo per una passeggiata. Approfittiamo
dell’ultima ora di sole per una bellissima passeggiata lungo il perimetro
del lago, giusto in tempo per rientrare e scampare ad uno dei temporali più
forti che io abbia mai visto. Al termine della pioggia esco per comprare
qualcosa al supermercato e le strade sono completamente allagate. Il
parcheggio del supermercato è sott’acqua e rientro in casa con le scarpe
completamente zuppe di acqua. Per fortuna l’acquazzone è solo passeggero
e dopo cena esco per una passeggiata in centro con una spettacolare vista
sul castello di Bled illuminato.
10
SETTEMBRE VISITA DI BLED
- GOLA DEL VINTGAR
Dopo
il terribile temporale di ieri sera, la mattinata sembra leggermente
migliore, anche se il cielo è coperto da nuvole grigie. Come suggeritoci
dalla signorina che ieri sera ci ha consegnato le chiavi
dell’appartamento, prendiamo la nostra auto di prima mattina e
raggiungiamo il castello di Bled. Dopo aver attraversato l’arco principale
del castello, entriamo nel cortile interno pagando il nostro biglietto ( 9
€ ) . Il castello di Bled è situato in posizione strategica dal quale si
può godere di una magnifica vista sull’intero lago. Nonostante le nuvole,
il panorama è stupendo, approfittiamo della terrazza per scattare qualche
foto e poi entriamo nel museo. Le sale del museo ospitano collezioni di
oggetti risalenti all’età del ferro, dalle armature alle armi tipo spade
e alabarde. Alcuni ritratti dell’Imperatore Enrico II, sono ben visibili
nella piccola cappella gotica che si affaccia sul lago sottostante. Dopo la
visita al castello, rientriamo con la nostro auto nei pressi del lago e con
una escursione in barca, raggiungiamo l’isola di Bled ( escursione un
po’ cara, ma gradita ). Con circa 15 minuti di navigazione in PLETNA (
tipica imbarcazione a remi della zona ) raggiungiamo l’isola dove ci
accoglie la Scalinata Meridionale risalente al 1655. Le scale ci invitano a
salire fino alla casa del Cappellano e alla chiesa dell’Assunzione che
ospita all’interno una campana dei desideri, che i pochi turisti in giro
si affrettano a far suonare, per veder realizzati i loro desideri. Noi
evitiamo la simpatica commedia e ci sediamo per ammirare il panorama
dall’isola. Rientrati nella terra ferma, ci soffermiamo lungo le rive del
lago per assaporare un ottimo pranzo a base di pesce. Ottimo ed economico,
con deliziosa vista sul lago. Dopo una breve siesta in appartamento, ci
dirigiamo nel pomeriggio verso nord, per visitare la Gola del Vintgar. E’
una delle escursioni più facili ed interessanti che si possono fare in
zona, e non va assolutamente persa. Una lunga passerella in legno di 1600m
costruita lungo l’impetuoso fiume, ci accompagna lungo la nostra
escursione, fino a raggiungere la cascata si Sum. Lungo il percorso è molto
facile bagnarsi ed è quindi consigliabile portarsi dietro un impermeabile,
ma vale decisamente la pena. Un bar, nei pressi della cascata ci invita a
sedere per gustare un caffè e una barretta di cioccolata. Compriamo un paio
di cartoline e rientriamo verso Bled.
11
SETTEMBRE STARE FUZINA
- STUDOR
- CASCATE DI SAVICA
- BOHINJ
Ci
svegliamo sotto la pioggia, ma non ci arrenderemo mai.. Piove molto poco, la
fine pioggia scende regolarmente, ma non ci rovinerà più di tanto la
giornata, almeno fino al primo pomeriggio. Dedicheremo la giornata di oggi
alla zona del lago Bohinj, con le sue acque turchesi e i piccoli villaggi
sparsi ai piedi del Parco Nazionale del Triglav La prima tappa è il museo
dell’alpeggio, situato nel villaggio di Stara Fuzine. Una gentilissima
slovena ci invita ad entrare nelle tre sale del museo, dove sono esposti
oggetti occorrenti per la produzione casearia della regione alpina. Nella
prima sala, c’è anche la ricostruzione di un capanno per pastori che
utilizzavano durante il periodo estivo in montagna. Alcune presse per il
formaggio, vasche di rame, enormi racchette da neve , foto d’epoca e
alcuni bastoni da pastori costituiscono l’interessante collezione del
museo. Dopo un caffè nel villaggio, raggiungiamo il piccolo insediamento di
Studor, dove è situato la Casa Oplen, tipica abitazione contadina della
zona, con la classica CUCINA NERA ( cioè senza canna fumaria ). Adesso, la
Casa Oplen ospita un piccolo museo dove il visitatore può ripercorrere la
storia dei contadini della zona. Per i miei genitori è un salto indietro
nel tempo e mi raccontano un sacco di storie sulle loro vecchie case dove
abitavano da piccoli. Lasciamo Studor e raggiungiamo Ukanc, da dove parte
l’itinerario pedonale fino alle cascate della Savica. Leggermente più
impegnativo questo percorso di circa 40 minuti raggiunge una gola dove le
cascate si gettano con un salto di circa 60 metri. Sembra che siano le più
belle del paese ma si
contendono il titolo con quelle Kozjak, visitate precedentemente nei pressi
di Kobadir. Io preferisco senza dubbio queste di Savica. Durante il cammino
di ritorno inizia a piovere, ma sempre pronti ad ogni evenienza, apriamo
l’ombrello e raggiungiamo la nostra auto. Facciamo pranzo lungo le rive
del lago Bohinj e dopo il caffè raggiungiamo Ribcev Laz, dove visitiamo la
Chiesa di San Giovanni Battista, che conserva dei magnifici affreschi del XV
e XVI sec. Oggi sarebbe stato bello passeggiare lungo le rive del lago, ma
la pioggia pomeridiana ci invita a rientrare a Bled. Per fortuna in serata
si rasserena e ne approfitto per l’ennesima passeggiata fino al centro del
paese.
12
SETTEMBRE RADLOVJICA
- KROPA
Sembra
ci sia il sole questa mattina, magari !!!! E’ solo un’illusione, ma per
fortuna non piove e dopo colazione, prepariamo il nostro equipaggiamento e
partiamo alla volta di Radovljica La
cittadina, situata a 10 km da Bled, è ricca di edifici storici e
soprattutto, vanta una bellissima posizione panoramica, dalla quale si può
godere di viste mozzafiato sulle alpi e sul monte Triglav. Il motivo
principale della nostra sosta da queste parti, è il museo
dell’Apicoltura, anche se a dir la verità, vale la pena anche solo
passeggiare lungo le viuzze del villaggio ammirando gli affreschi e gli
edifici risalenti al XV sec. Linhartov trg è la piazza principale dove si
affacciano edifici considerati tra i più belli dell’intera Slovenia,
anche se mi sembra un po’ esagerato. Camminare tra le vie di Radovljica può
risultare molto interessante, come
del resto visitare il museo. Un argomento molto interessante, quello
dell’apicoltura, che ci accompagna lungo le sale del museo cittadino.
Alcune compere prima di uscire dal museo e poi ci mettiamo in cammino verso
sud. Prossima destinazione: Kropa; L’ANTICO BORGO DEI FABBRI.
Se nella zona di Radovljica la lavorazione del ferro e di altri
metalli è oramai cosa desueta, qui a Kropa, sentir il battito dei fabbri è
cosa assai comune. Questo piccolo villaggio è stato per secoli in centro
principale dell’estrazione e della lavorazione del ferro, e le lavorazioni
sparse per il villaggio lo testimoniano. Molto interessante il museo del
Fabbro, il quale ripercorre la storia della
forgiatura del ferro dell’intera zona. Con un po’ di fortuna è
possibile attraversare la strada ed osservare al lavoro alcuni dei fabbri
superstiti. Dopo la visita al villaggio non ci facciamo scappare
l’occasione di assaporare delizie culinarie della zona alla Gostilna Pr’
Kovac, considerato uno dei migliori ristoranti dell’’intera Slovenia.
Polenta di farro, dell’ottimo stufato e cinghiale, allietano i nostri
corpi. Una delizia!!! Raggiungiamo in serata Dragocanja, dove è
situato il camp Smlednik ( http://en.dm-campsmlednik.si/
) . Qui alloggeremo per un paio di notti, per poter visitare domani la
capitale Slovena: Lubiana.
13
SETTEMBRE LUBJANA
Giornata
intera dedicata alla capitale della Slovenia. Dopo aver preso indicazioni
dal campeggio, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso la capitale Da
Dragocanja alla capitale sono appena 18 km ed è semplicissimo raggiungere
la nostra meta. Dietro indicazioni del receptionist, raggiungiamo Parco
Tivoli, dove è situato un enorme parcheggio, che per puro caso oggi è
anche gratuito.. Non chiedetemi il perché, nessuno lo sapeva !!
Parcheggiamo l’auto e ci incamminiamo attraverso il parco, fino a
raggiungere la Galleria Nazionale, situata giusto
al di là del sottopassaggio. Da qui, ci dirigiamo verso il centro
passando per il Parlamento, con il suo mastodontico ingresso decorato con
statue di bronzo. Raggiungiamo in pochi minuti Kongressni TRG caratterizzata
dal Parco Zvevda e da numerosi edifici prestigiosi, come per esempio La
Filarmonica, la Chiese delle Orsoline della Santa Trinità, il Museo
scolastico Sloveno ed infine la sede dell’Università di Lubiana.
Attraversiamo il fiume Ljublanjca grazie al Cobbler Bridge ed iniziamo la
risalita verso il Castello della capitale. Circa 20 minuti di salita
attraverso strette scale e un parco poco curato, e raggiungiamo la collina.
Gli edifici odierni del castello, sono del XVI sec. I quali sono stati
ricostruiti dopo il terremoto del 1511. Il costo del biglietto per visitare
le sale è di 10€ più varie opzioni per le mostre temporanee. Ma, anche
stare seduti al bar e godersi la magnifica vista dalle mura del castello è
una buona opzione. Dalla Torre di Guardia, alcuni suonatori di tromba ci
ricordano che sono le 11, mentre una coppia slovena si sta preparando per
sposarsi all’interno della Cappella di San Giorgio. Dopo la pausa caffè,
riprendiamo la via del ritorno, passando questa volta per Studentovska Ulica
e raggiungiamo il Mercato all’aperto. Ci perdiamo nelle bancherelle del
mercato approfittando degli ottimi prezzi della frutta, mentre il cielo pian
piano si sta annuvolando. Da quello all’aperto, passiamo al mercato
centrale, dove ci sono un sacco di prelibatezze per il pranzo. Beviamo una
birra ai margini del fiume e prima che inizi a piovere ci ripariamo al
mercato coperto. Pian piano smette di piovere e raggiungiamo la zona vecchia
della città dove assaporiamo un buon caffè prima di rimettersi in cammino
verso il Parco di Tivoli. Prima di lasciare la capitale, assistiamo ad un
matrimonio ortodosso, dove i partecipanti ci invitano a scattare delle foto
insieme agli sposi. Riprendiamo la nostra auto per rientrare in campeggio,
il quale raggiungiamo prima delle 18.00 Birra al bar, cena all’interno del
nostro caldo bungalow e poi a dormire, pronti per la prossima destinazione.
14
SETTEMBRE SKOFJA LOKA
- CERKNO
- PIVKA JAMA
Lasciamo
Dragocanja dopo una ricca colazione e raggiungiamo la cittadina di Skofja
Loka dopo mezz’ora di strada. Situata lungo il fiume Selscica, Skofja, è
considerata una tra le città più antiche dell’intera Slovenia. Il suo
centro storico è inoltre considerato monumento storico, e passeggiando tra
le sue vie, si percepisce subito u senso di antico e bellezza. Parcheggiamo
l’auto nei pressi dell’ufficio postale, in Kapucinski trg, dove è
situata anche la stazione degli autobus. Nel alato occidentale del piazzale,
visitiamo il monastero dei cappuccini, dove intraprendiamo una interessante
conversazione con un frate di origine istriana, che parla un italiano
perfetto. Conosce molto bene le nostre zone, che ha varie volte visitato e
ci invita a tornare a Skofja in futuro. Attraversando il ponte di Pietra ( o
dei Cappuccini, raggiungiamo Chancargev trg, dove è situata la Chiesa
parrocchiale di San Giacomo. Giusto un’occhiata all’interno per poi
raggiungere Casa Homan, con un bellissimo affresco di San Cristofolo del
1511 e infine piazza Mestni; la piazza principale. La piazza è
caratterizzata da numerosi edifici di colore diverso che attribuiscono alla
cittadina il soprannome di “LOKA DIPINTA”. Oltra a casa Homan, da
segnalare il vecchio municipio, situato di fronte alla colonna della peste e
casa Martin con i suoi decori in legno e l’entrata a volta. Dopo un caffè
in piazza, raggiungiamo le scale che portano al castello, per poi salire
fino alla sommità della collina; da qui si può godere di uno spettacolare
panorama a 360°. Approfittiamo della splendida giornata per rilassarsi un
po’ nei giardini esterni del castello, dove sono situate delle
ricostruzioni di villaggi contadini. Lasciamo Skofja dopo un paio d’ore di
visita, e ci dirigiamo verso ovest per raggiungere il piccolo insediamento
di Cerkno. Dopo 5 giorni tra le strade della Gorenjska, rientriamo nella
regione di Primorska, da dove è iniziato il nostro viaggio. Cerkno è un
piccolo insediamento di appena 1500 abitanti, che attira la nostra
attenzione grazie all’ospedale partigiano di Franja, situato ad appena 5
km dalla cittadina. Facciamo pranzo con un paio di toast ed una birra e poi
ci incamminiamo verso l’ospedale. Un gola rocciosa, ci accompagna fino
all’ingresso del sito, e ci domandiamo come avessero fatto gli infermieri
e i dottori a trasportare fin quassù i corpi feriti dei partigiani. Grazie
ad un opuscolo offerto dal punto info, visitiamo i 15 edifici che
costituivano l’ospedale. Dalla sala operatoria agli ambulatori, passando
per le sale da pranzo, radiologie e camerate. Anche se l’ospedale fu
attaccato in due occasioni dai tedeschi, non fu mai conquistato, e accolse
più di 500 feriti, con un tasso di mortalità inferiore al 10%. Lasciamo
l’ospedale alle 15.00 per raggiungere la nostra successiva meta. Dopo
essere entrati nella regione di Notranjska, ci istalliamo al Camping Pivka
Jama, a pochi km dalle famose grotte di Postumia. Lascio i miei averi nel
bungalow e mi incammino attraverso un paesaggio carsico ornato di pini e
abeti. Due ore di passeggiata serale, prima della cena.
15
SETTEMBRE GROTTE DI
POSTOJNA -
CASTELLO DI PREDJAMA
Conosciute
in tutto il mondo e considerate tra le più grandi grotte carsiche del
mondo, quelle di Postumia costituiscono una delle principali attrattive
dell’intera Slovenia. Meta turistica d’eccellenza, viene visitata ogni
giorno da migliaia di visitatori. Noi ci presentiamo all’ingresso del sito
di prima mattina, per evitare le grandi folle, ma, la fila per il biglietto
è già un lungo serpentone. Riusciamo ad entrare con il gruppo delle 9.30 e
rimaniamo all’interno delle grotte per circa 2 ore. Un treno elettrico ci
conduce fino alla Grande Montagna, da dove inizia la nostra esplorazione
alla grotte. Uno spettacolo indescrivibile, anche se noi non ci possiamo
lamentare con le nostre famose di Frasassi o di Castellana in Puglia. Il
giro all’interno delle grotte è molto interessante e la nostra guida,
italoslovena, ci accompagna con dettagliatissime descrizioni. Usciamo dalle
grotte sotto un bellissimo sole e decidiamo di fermarsi per il pranzo
all’ottimo Cuk un ristorante situato nei pressi delle grotte. Dopo
l’immancabile caffè, ci dirigiamo verso Predjama, dove è situato un
fiabesco castello. Con il biglietto cumulativo, comprato alle grotte,
visitiamo il castello situato all’ingresso di una grotta. Incastonato
nelle pareti rocciosi, l’edificio risale più o meno all’anno 1200 anche
se alcune zone sono più recenti. Sale maestose, trabocchetti, ponti
elevatori e finestre dalle quali veniva gettata la pece bollente, ci
accompagnano in questa fiabesca avventura di Predjama. Stanchi di una
settimana di visite e passeggiate, rientriamo per l’ultima notte slovena
al camping e ci rilassiamo nell’accogliente bungalow in legno immerso nel
paesaggio carsico.
16
SETTEMBRE VALLE DELLA
VIPAVA -
PADOVA -
SINALUNGA
Ultime
ore in Slovenia.. Dopo aver saldato il conto al camping, ci dirigiamo verso
il confine italiano. Attraversiamo tutta una vallata conosciuta
con il nome di VALLE DELLA VIPAVA, che ci accompagna fino a Nova Gorica.
Famosa per i suoi vigneti e i suoi vini rossi tra i quali ottimi Merlot, la
valle costituisce uno dei centri vinicoli più importanti dell’Europa
centrale. Ci fermiamo per una
colazione nei pressi dell’abitato di Vipava, ai piedi del monte Nanos. Poi
raggiungiamo l’ultima cittadina slovena, prima di entrare in Italia a
Gorizia. Da qui, due ore di strada ci accompagnano fino alla periferia di
Padova, dove ci fermiamo per un saluto a dei lontani parenti. Rientriamo a
Sinalunga nel tardo pomeriggio dopo circa 1500km percorsi e dieci giorni di
on the road !!!!Alla prossima !!!!!!!
Roby
gaby76@hotmail.it
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