SICILIA
Italia
Racconto di viaggio aprile 2000
di Grazia
I dieci giorni a nostra disposizione (quelli del ponte pasquale) anche se
appena sufficienti, sono bastati a presentarci, nei punti più salienti ed
importanti, il vero volto dell Isola: una terra forte e generosa, a volte aspra
e selvaggia, ma piena anche di mite dolcezza scaturita da tante meravigliose ed
accoglienti sorprese, ricca di folclore e di radicate tradizioni, piene di
fascino velato da un filo di sottile magia.
Le tante distese di aranci e limoni, macchie infinite di verde,
punteggiato di rosso e giallo, emanano insieme ai piccoli fiori bianchi delle
zagare, un profumo così intenso ed inebriante, che miscelato poi alla brezza
odorosa del mare, ci presente un connubio di strane sensazioni, uniche nel suo
genere.
Le grandi città molto caotiche, come i piccoli pittoreschi paesi, anche
se in qualche modo diversi fra loro, sono altresì uguali
nel modo in cui presentano le loro storie remote di vite vissute, di
antiche vestigia presenti da secoli e mai dimenticate.
I tantissimi insediamenti Greco-Romani, disseminati un po' dappertutto,
testimoniano, come la maggior parte del territorio, sia stato abitato da
popolazioni di varie etnie e culture molto diverse tra loro ed in epoche assai
remote, lasciando sempre e comunque a testimonianza, molti segni tangibili della
loro esistenza..
Dalle magnifiche Cattedrali, come dalle piccole Chiese e Santuari, sempre
molto presenti, si fanno ammirare, nel loro splendore, i capolavori dell'arte
Barocca ed in particolare le tantissime e pregevoli decorazioni a mosaico e
maioliche.
Il mare poi, che la circonda, la racchiude come in una preziosa cornice,
ricamandole intorno smerlature di costa dal colore turchese: spiagge dorate,
insenature frastagliate, porticcioli dal sapore antico, fanno di quest'Isola una
perla posta da chissà quale misteriosa divinità, al centro del Mediterraneo.
Su tutto questo, in fine, come un'ala protrettrice, domina dalla sua
imponente altezza, l'ombra maestosa dell' Etna: è il “Dio Vulcano” che come
un vecchio patriarca, fa sentire ogni tanto la sua cupa voce con eruzioni
spettacolari dalle forti emozioni.
Questa è la terra di Sicilia: spontanea ma velata da sottili misteri,
prodiga di bellezze naturali, tanto diversa dalle nostre abitudini, dal nostro
modo di vivere, pensare e agire: un'insieme fatto di tanta storia remota,
leggende antiche dal sapore arcano, di persone sornione, con mentalità e modi
molto rudi e contrastanti per meglio dire “gente d'onore”, ma tutto sommato,
ospitali e disponibili.
Ecco, questa è stata per me l'impressione che ho
avuto della Sicilia: un'isola dai mille volti e dai mille colori, dalle
molteplici ritrovate sensazioni, con tantissimi angoli da riscoprire ogni volta
con rinnovata curiosità: infiniti luoghi ed attimi da ricordare con dolce
nostalgia, ma con un pensiero rivolto ad un prossimo ritorno futuro per meglio
apprezzarne tutte le sue qualità.
Grazia.